venerdì 13 novembre 2020

Ora voglio aiutarvi a comprendere i segni

"Laudate Dominam nostram, omnes gentes:

Glorificate Eam omnes populi"

 Rubbio (Vicenza), 31 dicembre 1992. 

Ultima notte dell'anno.

La fine dei tempi.

     «Lasciatevi docilmente ammaestrare da Me, figli prediletti.

     In questa ultima notte dell'anno, raccoglietevi in preghiera e nell'ascolto della parola della vostra Mamma Celeste, Profetessa di questi ultimi tempi.

    Non passate queste ore nel frastuono e nella dissipazione, ma nel silenzio, nel raccoglimento, nella contemplazione.

     Vi ho più volte annunciato che si approssima la fine dei tempi e la venuta di Gesù nella gloria.

Ora voglio aiutarvi a comprendere i segni descritti nella Divina Scrittura, che indicano ormai vicino il suo glorioso ritorno.


      Questi segni sono chiaramente indicati dai Vangeli, dalle Lettere di S. Pietro e di S. Paolo, e si stanno realizzando in questi anni.


- Il primo segno è la diffusione degli errori, che portano alla perdita della fede ed all'apostasia.

Questi errori vengono propagati da falsi maestri, da celebri teologi che non insegnano più le verità del Vangelo, ma perniciose eresie, basate su errati ed umani ragionamenti.

È a motivo dell'insegnamento degli errori che si perde la vera fede e si diffonde ovunque la grande apostasia.

"Fate attenzione e non lasciatevi ingannare. Perché molti cercheranno di ingannare molta gente. Verranno falsi profeti ed inganneranno moltissimi". (Mt. 24, 5-9).

"Il giorno del Signore non verrà prima che ci sia stata la grande apostasia". (2 Ts. 2, 3).

"Verranno tra voi falsi maestri. Essi cercheranno di diffondere eresie disastrose e si metteranno perfino contro il Signore che li ha salvati. Molti li ascolteranno e vivranno, come loro, una vita immorale. Per colpa loro, la fede cristiana sarà disprezzata. Per il desiderio di

ricchezza, vi imbroglieranno con ragionamenti sbagliati". (2 Pt. 2, 1-3).


- Il secondo segno è lo scoppio di guerre e di lotte fratricide, che portano al predominio della violenza e dell'odio ed a un generale raffreddamento della carità, mentre si fanno sempre più frequenti le catastrofi naturali come epidemie, carestie, inondazioni e terremoti.

"Quando sentirete parlare di guerre, vicine o lontane, non abbiate paura; bisogna che ciò avvenga.

I popoli combatteranno l'uno contro l'altro, un regno contro un altro regno. Ci saranno carestie e terremoti in molte regioni. Tutto questo sarà solo l'inizio di sofferenze più grandi.

Il male sarà tanto diffuso che l'amore di molti si raffredderà. Ma Dio salverà chi resisterà sino alla fine". (Mt. 24, 6-12).


- Il terzo segno è la sanguinosa persecuzione di coloro che si mantengono fedeli a Gesù ed al suo Vangelo e permangono forti nella vera fede. Frattanto il Vangelo viene predicato in ogni parte del mondo.

Pensate, figli prediletti, alle grandi persecuzioni cui viene sottoposta la Chiesa ed allo zelo apostolico degli ultimi Papi, sopratutto del mio Papa Giovanni Paolo II, nel portare a tutte le nazioni della terra l'annuncio del Vangelo.

"Voi sarete arrestati, perseguitati ed uccisi. Sarete odiati da tutti per causa mia. Allora molti abbandoneranno la fede; si odieranno e si tradiranno l'un l'altro. Intanto il messaggio del regno di Dio sarà annunciato in tutto il mondo; tutti i popoli dovranno sentirlo. E allora verrà la fine". (Mt. 24, 9-10).


- Il quarto segno è l'orribile sacrilegio, compiuto da colui che si oppone a Cristo, cioèdall'anticristo. Entrerà nel tempio santo di Dio e siederà sul suo trono, facendosi adorare lui stesso come Dio.

"Costui verrà a mettersi contro tutto ciò che gli uomini adorano e chiamano Dio. Il malvagio verrà con la potenza di Satana, con tutta la forza di falsi miracoli e di falsi prodigi. Userà ogni genere di inganno maligno per fare del male". (2 Ts. 2, 4-9). "Un giorno vedrete nel luogo santo colui che commette l'orribile sacrilegio. Il profeta Daniele ne ha parlato. Chi legge cerchi di comprendere". (Mt. 24, 15). Figli prediletti, per capire in che cosa consiste questo orribile sacrilegio, leggete quanto viene predetto dal profeta Daniele.

"Va, Daniele, queste parole sono nascoste e sigillate sino al tempo della fine. Molti saranno purificati, resi candidi, integri, ma gli empi continueranno ad agire empiamente. Nessuno degli empi intenderà queste cose, ma i saggi le comprenderanno. Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l'abominio della desolazione, ci saranno milleduecentonovanta giorni. Beato chi aspetterà con pazienza e giungerà a milletrecentotrentacinque giorni". (Dn. 12, 9-12).

La Santa Messa è il sacrificio quotidiano, l'oblazione pura che viene offerta al Signore in ogni parte, dal sorgere al tramonto del sole.

Il sacrificio della Messa rinnova quello compiuto da Gesù sul Calvario. Accogliendo la dottrina protestante, si dirà che la Messa non è un sacrificio, ma solo la sacra cena, cioè il ricordo di ciò che Gesù fece nella sua ultima cena. E così verrà soppressa la celebrazione della santa Messa. In questa abolizione del sacrificio quotidiano consiste l'orribile sacrilegio compiuto dall'anticristo, la cui durata sarà di circa tre anni e mezzo, cioè di milleduecentonovanta giorni.


- Il quinto segno è costituito da fenomeni straordinari, che avvengono nel firmamento del cielo.

"Il sole si oscurerà, la luna perderà il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze del cielo saranno sconvolte". (Mt. 24, 29).

Il miracolo del sole, avvenuto a Fatima durante la mia ultima apparizione, vuole indicarvi che siete ormai entrati nei tempi in cui si compiranno questi avvenimenti, che vi preparano al ritorno di Gesù nella gloria.

"Allora si vedrà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo. Tutti i popoli della terra piangeranno, e gli uomini vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo, con grande potenza e splendore". (Mt. 20, 40).

Miei prediletti e figli consacrati al mio Cuore Immacolato, vi ho voluto ammaestrare su questi segni, che Gesù nel suo Vangelo vi ha indicati, per prepararvi alla fine dei tempi, perché essi si stanno realizzando nei vostri giorni.


L'anno che si chiude e quello che si apre fanno parte del tempo della grande tribolazione, durante la quale si diffonde l'apostasia, si moltiplicano le guerre, succedono in tante parti catastrofi naturali, si intensificano le persecuzioni, l'annuncio del Vangelo è portato a tutti i popoli, fenomeni straordinari avvengono nel cielo e si fa sempre più vicino il momento della piena manifestazione dell'anticristo.

Allora vi invito a rimanere forti nella fede, sicuri nella speranza ed ardenti nella carità.

Lasciatevi portare da Me e raccoglietevi tutti nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato, che Io vi ho preparato proprio per questi ultimi tempi.

Leggete con Me i segni del vostro tempo e vivete nella pace del cuore e nella fiducia.

Io sono sempre con voi, per dirvi che la realizzazione di questi segni vi indica con sicurezza che è vicina la fine dei tempi, con il ritorno di Gesù nella gloria.


"Dalla pianta dei fichi, imparate questa parabola: quando i suoi rami diventano teneri e spuntano le prime foglie, voi capite che l'estate è vicina. Allo stesso modo, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che la vostra liberazione è vicina". (Mt. 24, 32-33)».


AMDG et DVM



Medicina di Santa Ildegarda

 


Vuoi migliorare il buonumore? Mangia i “biscotti per i nervi” di santa Ildegarda

Sono dolci che, secondo la santa “nutrizionista”, aiutano il nostro sistema nervoso, grazie ad una serie di ingredienti "utili" ...

http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/content/view/3922/1/lang,it/


Farro e cannella sono gli ingredienti principali di un dolce che fa bene ai nostri nervi. Li distendono e li nutrono. Lo garantisce la monaca “nutrizionista” dell’XI secolo, Santa Ildegarda da Bingen, famosa per i suoi consigli sul mangiar sano.

La ricetta dei “biscotti per i nervi” è nel “Il Libro della Medicina di Santa Ildegarda — Guarire nel corpo e nello spirito” di Marcello Stanzione e Bianca Bianchini per Gribaudi edizioni, insieme a numerose altre ricette e prodotti dalle qualità taumaturgiche e nutritive.


I poteri del farro

Un cibo cui la monaca tedesca attribuisce poteri enormi è un cereale, il farro, considerato “caldo e sostanzioso e anche il più delicato”. Nutritivo e facilmente digeribile “rigenera il sangue, distende i nervi e dispone l’uomo al buonumore” in qualunque modo venga cotto, anche come pane. Una minestra di semolino di farro il cui brodo sia stato ottenuto facendo bollire per circa quattro ore un chilo di piedi di vitello sarebbe un rimedio per chi soffre di problemi tendinei.

Del farro, cereale antichissimo originario forse della Palestina e di là giunto nell’antico Egitto (ne sono prova i ritrovamenti nelle tombe dei faraoni), la santa dice “E’ il migliore dei cereali… A chi lo mangia dona una giusta struttura muscolare e buon sangue”. Ed in effetti il farro è considerato dai nutrizionisti una buona fonte di proteine, ferro, selenio, acido fitico e potassio. Il suo elevato contenuto in fibre ne fa un prezioso alleato della funzionalità intestinale.


La qualità della cannella

La cannella, corteccia di un piccolo albero appartenente alla famiglia delle Lauraceae, vanta una storia millenaria. I cinesi la impiegavano già nel 2700 a.C. soprattutto come medicinale per curare febbre e diarrea, e gli antichi Egizi la usavano, inserita nelle cavità corporee, per le imbalsamazioni. Importata in occidente con le carovane durante il medioevo, nei banchetti veniva servita a parte, con chiodi di garofano, noce moscata e zafferano, ed era uso farne dono a re e regine.

Fu molto apprezzata da Ildegarda che scrisse: “La cannella ha una grande forza. Possiede efficaci proprietà e se la si prende di frequente riduce gli umori nocivi e ne genera di benefici. Chi si sente la testa pesante, e respira con difficoltà attraverso le narici, dovrebbe polverizzare un po’ di cannella e mangiarne spesso”.


 - “La cannella ha una gran forza. Chi ne mangia spesso diminuisce in sé gli umori cattivi, trasformandoli in buoni”

La ricetta dei biscotti

Una nota ricetta della santa, quella dei biscotti per i nervi, ha tra i propri ingredienti proprio la cannella insieme all’amatissimo farro. Volete assaggiarli? Ecco la ricetta.

– 300 g di farina di farro

– 10 g di cannella in polvere

– 10 g di noce moscata grattugiata

– 2 chiodi di garofano

– 100 g di mandorle tritate

– 100 g di zucchero di canna

– 1uovo

– 120 g di burro

Questi ingredienti vanno mescolati ben bene. E’ necessario farne dei rotoli e porli in frigorifero perché induriscano un po’. Quindi si affettano e vanno posti in forno preriscaldato a 180° e cotti per circa 10 minuti.

Indicazioni

Rimedio universale per i nervi e il cuore, per eliminare lo stress, per aumentare le prestazioni e le capacità mentali, debolezza nervosa ed estrema stanchezza spirituale, migliorare il flusso sanguigno al cervello, proteggere contro la demenza e la depressione, eliminare l’irrequietezza nei casi di morbo di Parkinson. Migliorano le capacità funzionali dei cinque organi sensoriali. Servono anche ad eliminare la malinconia e la tristezza. In caso di esaurimento, debolezza o mancanza di concentrazione e nella sindrome di Burn-out.

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Consigli per l’uso

I biscotti della gioia e dell’intelligenza sono un rimedio curativo, non un gingillo. Gli adulti possono assumere per un lungo periodo di tempo, in linea di principio da tre a cinque biscotti al giorno. Gli adulti, in un caso acuto, possono assumere due biscotti ogni ora. In nessun caso i bambini devono mangiare più di tre biscotti al giorno.

I chiodi di garofano migliorano l’umore

Oltre a farro e cannella, tra gli altri ingredienti dei biscotti ci sono i chiodi di garofano. Per la badessa di Bingen, non sono solo utili, insieme alla cannella, per migliorare il tono dell’umore ma hanno altre utilissime proprietà, in particolare come rimedio per la terapia della pressione alta: “Chi è affetto da mal di testa e sente ronzare le orecchie mangi spesso chiodi di garofano”.


La noce moscata purifica i sensi

Infine, della noce moscata, pur consigliandone un uso limitato, la santa afferma che migliori l’indole di chi la consuma. Infatti “rende più ampio il cuore di chi la mangia, ne purifica i sensi e schiude l’intelletto alla comprensione”.

I più amati da Papa Benedetto XVI

 BENEDICTUS XVI

Gelsomino Del Guercio – pubblicato il 06/11/20

Il Papa Emerito parla di un “legame speciale” con San Giuseppe, San Benedetto, Sant’Agostino. Scopriamo perché

«Vi auguro di diventare santi», è l’invito che Benedetto XVI rivolge ai bambini (ma non solo) attraverso le pagine del libro I miei santi (Piccola Casa Editrice), un testo che contiene una raccolta di discorsi del Santo Padre sul tema della santità. In particolare Benedetto XVI fa riferimento a tre figure a cui lui stesso si definisce “legato in modo speciale”: san Giuseppe, san Benedetto e sant’Agostino.

Attraverso la descrizione che fa della loro vita, Benedetto XVI mostra con chiarezza come la santità non sia una cosa per superuomini. Ma è una prospettiva che tutti possono desiderare, vero compimento della vita e unica possibilità di soddisfazione. In un passaggio del libro infatti il Santo Padre afferma: «La cosa migliore di tutte per voi è di gran lunga il crescere in santità».

1) San Giuseppe e il mistero dell’Incarnazione

Uno dei santi “preferiti” da Benedetto XVI, si legge ne “I miei santi“, è sicuramente quello da cui ha preso il nome di battesimo: Joseph, Giuseppe. L’angelo del Signore parla a san Giuseppe in sogno e gli svela il mistero dell’incarnazione: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo». Ed «Egli fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore”. Secondo Benedetto XVI, «Giuseppe è, nella storia, l’uomo che ha dato a Dio la più grande prova di fiducia, anche davanti ad un annuncio così stupefacente».

“Modello dell’uomo giusto”

«Solo Dio – prosegue – poteva dare a Giuseppe, osserva la forza di dar credito all’angelo. Egli è modello dell’uomo “giusto” che, in perfetta sintonia con la sua sposa, accoglie il Figlio di Dio fatto uomo e veglia sulla sua crescita umana».

2) San Benedetto e la Regola

Un altro dei santi di Benedetto è colui da cui ha preso il nome papale. «San Benedetto Abate, a Subiaco, insieme ai suoi primi discepoli, evidenzia Ratzinger, costruì alcuni monasteri dando vita ad una comunità fraterna fondata sul primato dell’amore di Cristo». In questa comunità «la preghiera e il lavoro si alternavano armonicamente a lode di Dio. Alcuni anni dopo, a Montecassino, diede forma compiuta a questo progetto e lo mise per iscritto nella “Regola”, unica sua opera a noi pervenuta».

Saint Benoît

3) Sant’Agostino e i Manichei

L’ultimo dei tre santi di Ratzinger è sant’Agostino. «Egli era convinto che senza Gesù la verità non può dirsi effettivamente trovata e non voleva vivere senza Dio, così cercava una religione corrispondente al suo desiderio di verità e anche al suo desiderio di avvicinarsi a Gesù. «Dopo una fase travagliata in cui aderì alla rete dei Manichei, poi se ne allontanò e si trasferì a Milano», dice Benedetto XVI.

ST AUGUSTINE

TRATTO DA https://it.aleteia.org/2020/11/06/3-santi-preferiti-papa-benedetto-xvi/


AMDG et DVM

Le 15 cascate più belle del pianeta più bello del MONDO

 

Dalle cascate del Niagara, in Canada, alla cascata Dettifoss, in Islanda, passando per le quelle dell’Iguazu, tra l’Argentina e il Brasile, e quelle delle Marmore, in Italia. Le cascate sono quanto di più affascinante la Natura sappia regalarci e, che siano immerse in foreste pluviali o pronte a squarciare paesaggi rocciosi e lunari, tutte indistintamente lasciano senza fiato.

Qui e lì sparse nel mondo ci sono un’infinità di cascate considerate tra le bellezze naturali più suggestive del Pianeta. Ognuna a proprio modo è maestosa e rappresentativa della potenza della Natura.

Ce ne sono alcune che vale assolutamente la pena vedere. Per cui, zaino in spalla e un buon impermeabile, ecco a voi le 15 cascate più incantevoli:

Cascata Angel, Venezuela

Cascata Angel, Venezuela
Foto di Francisco Becerro via Flickr

Con i suoi 978 metri di altezza, è la cascata più alta del mondo. Considerata sacra dagli indios originari del posto, questa cascata prende il nome dal pilota americano che la scoprì, Jimmy Angel, e precipita sull’altipiano chiamato Auya-Tepui, la “montagna del dio del male”.

Cascate del Niagara, Canada

Cascate del Niagara
Foto di Artur Staszewski via Flickr

Situate nel nord-est dell’America, tra Stati Uniti e Canada, le cascate del Niagara rappresentano probabilmente uno dei siti turistici più popolari della terra. Non sono tra le più alte (52 metri di salto), ma lo scenario che le avvolge è particolarmente spettacolare, dovuto al loro vasto fronte d’acqua e all’imponente portata.

Cascate Vittoria, Africa

Cascate Vittoria
Foto di Jason Wharam via Flickr

Nascono dal fiume Zambesi e si sviluppano lungo il confine dello Zambia e dello Zimbawie. Dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, hanno un salto di circa 130 metri e scrosci d’acqua che si sentono prima ancora di avvicinarsi, tanto che la gente del luogo le chiama “il fumo che tuona”.

Cascate Ruacana, Africa

Cascate Ruacana,

Se vi trovate ad esplorare la Namibia in un avventuroso safari, non potete fare a meno di vedere una delle cascate con la maggiore portata di tutta l’Africa: si tuffa da 120 metri di altezza in uno dei territori più selvaggi del continente.

Cascate dell’Iguazu, Argentina e Brasile

Cascate dell’Iguazu
Foto di Marissa Strniste via Flickr

Tra le più spettacolari del mondo, set di film come 007 e Indiana Jones, sono un sistema di 275 cascate alte fino a 70 metri e che si susseguono per circa 3 chilometri lungo il fiume Iguazu (da: “Y” acque, e “guasu” grandi), al confine tra l’Argentina e il Brasile.

Tra tutte le cascate dell’Iguazu, la più famosa è la “Gola del Diavolo”, profonda ben 150 metri.

Cascate Kaieteur, Guyana 

Cascate Kaieteur, Guyana
Foto di amanderson2 via Flickr

In America Meridionale, lungo il fiume Potaro e all’interno del Kaieteur National Park, si trovano queste  cascate spettacolari, il cui salto complessivo misura circa 250 metri e 650 metri cubi di acqua al secondo.

Cascata delle Marmore, Italia

Cascata delle Marmore
Foto di Andrea Passoni via Flickr

In Umbria, a pochi chilometri da Terni, possiamo vantare questa cascata a flusso controllato, inserita in un grande parco naturale, tra le più alte d’Europa. Conta infatti su un dislivello complessivo di 165 metri, suddiviso in tre salti. Il suo nome deriva dai sali di carbonato di calcio presenti sulle rocce simili a marmo bianco.

Cascata Dettifoss, Islanda

Cascata Dettifoss, Islanda
Foto di Anita Ritenour via Flickr

Dettifoss è la più grande cascata islandese e una delle più grandi d’Europa. Si trova all’interno del Parco Nazionale del Vatnajökull e nasce dal fiume Jökulsá. Da questo fiume hanno origine più cascate: la prima è Selfoss, alta circa dieci metri), poi Dettifoss che cade da 44 metri su un fronte di 100 e poi prosegue attraverso una gola verso il mare del Nord, formando una terza cascata, Hafragilsfoss, e ancora altre due.

Cascate Skógafoss, Islanda

Cascate Skógafoss, Islanda
Foto di mtch3l via Flickr

Ancora in Islanda, le Skógafoss sono ritenute le più belle della zona. Si gettano da circa 60 metri e leggenda vuole che chiunque entri a contatto con le sue acque ritrovi un oggetto perso da tempo.

Cascata di Waihilau, Stati Uniti

Sulla riva nord-est del Big Island nelle Hawaii, la cascata di Waihilau è una delle più alte nel mondo e, con una caduta di 790 metri è sicuramente la più alta degli Stati Uniti.

Cascata Havasu, Stati Uniti

Cascata Havasu, Stati Uniti
Foto di xtremer16 via Flickr

In Arizona, appartengono alla tribù Havasupai, il popolo delle acque verdi-blu. Le cascate precipitano formando una piscina naturale che conserva al suo interno una temperatura costante di 20 gradi.

Mardalsfossen, Norvegia

Mardalsfossen, Norvegia

Si tratta di una delle cascate più alte d’Europa, da cui la Norvegia prende parte della sua energia elettrica. Tra giugno e agosto i proprietari della centrale idroelettrica accendono la cascata permettendo ai visitatori di godere dello spettacolo con una passeggiata di 45 minuti.

Cascate Detian, Cina e Vietnam

Cascate Detian, Cina e Vietnam
Foto di jankgo via Flickr

Bellissime cascate che si trovano nella provincia sud-occidentale cinese del Guangxi, al confine tra Cina e Vietnam. Larghe 200 metri e alte 70, sono considerate tra le più grandi dell’Asia.

Mitchell Falls, Australia

Mitchell Falls, Australia
Foto di NeilsPhotography via Flickr

Una serie di salti d’acqua che uno dopo l’altro si tuffano in un profondo lago d’acqua dolce, le Mitchell Falls fanno parte del Mitchell River National Park, uno dei luoghi più remoti dell’Australia, in una zona considerata sacra dagli aborigeni. Secondo diverse antiche tradizioni, nei laghi formati dalle cascate vivrebbero degli esseri soprannaturali.

Cascata San Rafael, Ecuador

Cascata San Rafael, Ecuador

Ai piedi del vulcano Reventador, le cascate San Rafael sono le più alte di tutto l’Ecuador, con un salto di oltre 150 metri. Uno spettacolo bellissimo, minacciato da alcuni progetti cinesi volti alla costruzione di dighe idroelettriche.

 

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GLI AMICI DELLA CROCE GLORIOSA NUOVO

 GLI AMICI DELLA CROCE GLORIOSA

NUOVO

Migliaia
di Croci
sul mondo.
croix 1

Déjà des centaines de Croix de 7,38 mètres ont été élevées dans le monde : France, Italie, Espagne, Portugal, Belgique, Suisse, Equateur, Bosnie, Nouvelle-Calédonie...

CLERMONT-FERRAND
AVIGNON
SÈTE
MONTPELLIER
PONTMAIN
LOURDES
PELLEVOISIN
PARIS
ANNEMASSE
LA SALETTE
NOTRE-DAME DU LAUS
STE ANNE D'AURAY
KÉRIZINEN
TOULON
CHANTEMERLE-LES BLÉS
St-ETIENNE DE BAÏGORRY
BÉZIERS
ANNONAY
ALBI
LUÇON
TOULOUSE
TOURNON
GAËL
CIVITAVECCHIA
ROME
PADOUE
VALENCIA
ST-JACQUES-DE-COMPOSTELLE
BILBAO
HUELVA
OVIEDO
BARCELONE
GUADALAJARA
ALICANTE
CADIX
SÉVILLE
GARABANDAL
LISBONNE
FATIMA
COIMBRA
PORTO
NAMUR
FRIBOURG
QUITO
ILALO
ALOASI
CUENCA
GUAYAQUIL
DUBROVNIK
NOUMÉA
etc...

Il Ciclone la sera del 27 marzo 1996

A Nouméa la Croce di m.7,38 "con le dimensioni rappresentative della Mia Santa Croce Gloriosa di Dozulé in scala uno a cento" (Messaggio di Gesù del 16 Luglio 1996) è stata benedetta la sera di Pasqua di quest'anno 1996.

Era stata innalzata il 22 marzo 1996 proprio quando un ciclone si stava avvicinando alla Nueva Caledonia. Il 27 marzo il ciclone si è scatenato con raffiche di vento a 230 Km/h. Questa foto del ciclone è stata scattata a 250 Km. da Nouméa dal figlio di una persona che pregava molto per le anime del Purgatorio.

Sulla foto si vedono gli alberi con tutto il loro fogliame piegato sotto la violenza del vento, ma si vedono anche numerose silhouettes bianche, con le braccio allargate in croce, contro il vento, a terra, nell'aria, tra i rami. Il ciclone ha toccato Nouméa nella notte del 27 e la mattina del 28 : le raffiche del vento non raggiungevano che i 150 Km/h, con poca pioggia per cui i danni sono stati minimi. La popolazione è certa che la Croce li ha protetti.

NOUMEA

A Tahiti è in progetto una realizzazione identica.

Nei due casi i credenti hanno anticipato la richiesta del Signore che vuole le stesse Croci,

migliaia di Croci sul mondo.

La Preghiera quotidiana di DozulÉ.

GESù chiede ai laici di elevare migliaia di croci di m.7,38
e conferma la Sua Protezione

croix 1

GESù detta a "JNSR" il 16 luglio 1996 : "Migliaia di voci, migliaia di Croci che si eleveranno sul Mondo intero : la Croce fa fuggire il Male. Si, avete capito bene : è per mostrare ai popoli che essi devono vivere all'ombra della Mia Croce, percio esse devono essere luminose ; numerose saranno le Stelle della Terra accese dall'uomo che ha obbedito alla volontà di Dio : stelle accese per Maria, la Stella del Mare, la Stella di Sion, la Stella delle Nazioni, una moltitudine di fiori che formano un grande e meraviglioso fiore, i cui petali el allacciano e si intrecciano per formare la Rosa di Maria che profumerà la Terra asfissiata dall'odore nauseabondo del peccato"... "Le costruirete ridotte al centesimo, su alture media, poiché solo la Mia Croce di 738 metri deve dominare su tutte le altre Croci"... "Vedro innalzarsi queste Croci come voci che Mi chiamano poiché gli uomini vi verranno a pregare perché Dio ritorni presto"... "La "M" di Maria sovrasta il mondo come la Croce sovrasta la "M". (*)

Nel Messaggio del 28 agosto 1996 GESù dice a "JNSR" : "Ogni Croce sarà plantata come una sentinella che veglia su di voi, poiché la città in cui sarà costruita la Mia Croce sarà sotto la Mia Protezione".

"Tutti i giorni, ad ognuna delle Mie Croci, pregate con Amore e con la cortezza che Io sono li, la Preghiera quotidiana di Dozulé. I bracci disposti da Est a Ouest, vi racchiuderanno nella Mia Misericordia. Le Mie Croci si innalzeranno dalla Terra fino al Cielo, ovunque, formando una barriera : ese si opporranno al Male"... "Le Mie Croci sono il riparo contro Il Male".

E nel Messaggio del 30 agosto 1996 : "La Croce di Nouméa ha ricevuto tutto Il Mio Amore. Vedrete le Meraviglie di Dio. Gesù vi ha appena parlato. Voi siete le Mie Croci viventi. Amen. Conservate in voi la Mia Speranza. Amen".

(*) Sulla cartina di Francia il tracciato che parte da Lourdes e passa per Pontmain, Pellevoisin, Parigi (Rue du Bac) e La Salette, le cinque ultime apparizioni ricconosciuto dalla Chiesa, questo tracciata disegna une "M", le "M" di Maria, e la Croce di Dozulé sormonta questa "M".

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En pratique : Ces Croix que Notre Seigneur nous demande (à nous, Laïcs, puisque l'Église fait la sourde oreille), devront avoir 7m38 de hauteur, avec des bras de 1m23 orientés d'Est en Ouest et situés à 1m23 du sommet. Chaque Croix devra être aux couleurs de MARIE : le bleu pour le profil, le blanc pour les faces Nord et Sud qui seront revêtues de polycarbonate blanc recouvrant l'éclairage fluorescent qui rendra la Croix lumineuse chaque nuit.

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C'est ainsi que les fidèles de Nouméa, très inspirés, l'ont realisée en un lieu raccordé à l'EDF. Dans les endroits dépourvus d'électricité, des cellules photo-voltaïques couvrant la partie supérieure des bras de la Croix et une batterie pourront permettre cette illumination de chaque nuit. Afin que tous la contemplent et se souviennent que JÉSUS a donné Sa Vie pour chacun de nous.

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Per ogni corrispondenza :

GLI AMICI DELLA CROCE GLORIOSA
("Les Amis de la Croix Glorieuse")
171, rue de l'Université - 75007 PARIS (FRANCIA)
Permanenza : del Martedi al Venerdi giù da 14 a 17 ora
Assegno postale : 21228 53-E Paris (FFR)
Tel. : 33 (0)1 47 53 06 23