"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
lunedì 8 giugno 2020
Sebirblu: Lo SCACCO MATTO di Wojtyla e Ratzinger a Bergoglio...
Sebirblu: Lo SCACCO MATTO di Wojtyla e Ratzinger a Bergoglio...: Sebirblu, 14 febbraio 2020 Fra' Alexis Bugnolo, un dotto francescano indipendente (ved. QUI ), nato negli Stati Uniti...
sabato 6 giugno 2020
Parole di profezia - A Debora sono stati affidati 12 segreti ....
Parole di profezia
A Debora sono stati affidati 12 segreti di cui tre già aperti e svelati nell’opera scritta dettata da Gesù e Maria,
“Sapienza rivelata del Dio Vivente”, opera che appare come un cammino di spiritualità, guida e discernimento per
l’uomo d’oggi in cerca Dio travolto da un mondo confuso, negazionista e tenebroso
25 novembre 1992
Debora: “Questa data rappresenta un momento importante per la mia vita: vivrò in prima persona alcune profezie
della Madonna che si realizzeranno nei giorni a venire..”
Maria ss.ma insieme a P. Pio: “Figliola non rammaricarti, il Signore ha stabilito che tu oggi veda ciò che
potrebbe accadere al mondo se tutto dovesse rimanere come ora. Piccola, sii molto prudente: è necessario
che per ora tu lo tenga segreto alle genti, ma desidero che i Miei Ministri vengano messi al corrente e si
rendano conto dell’eventualità terribile che grava sul mondo”
Ad un tratto mi sono trovata in mezzo ad una piazza e l’ho riconosciuta come Piazza S. Pietro. Ho visto cadere dal
cielo fuochi: come missili. La gente correva da una parte all’altra cercando riparo. I volti degli uomini erano stravolti
ed ho visto che questi imploravano il Cielo che li facesse morire. Di colpo mi sono girata ed ho notato che da lontano
un essere sollevato da terra si avvicinava. Era una Donna: la Signora! Quanta radiosità e quanta grazia nei Suoi
movimenti! Però mi accorsi che il Suo Volto era rigato di lacrime di sangue. Avvicinatasi, riconobbi in Lei la Donna
che avevo sempre visto nei miei incontri beati col Cielo: era la Madre di Dio, ma anche la mia Mamma. Che
sofferenza vederLa in quello stato! La Sua voce soave quasi mi rapì: “Figliola, la città ad essere colpita per
prima sarà Roma”.
Vidi poi che dal cielo venivano due schiere di angeli: la prima schiera era vestita di bianco e la seconda di nero.
Mariass.ma mi indicò con il dito le anime che seguivano i rispettivi angeli dicendo:
“Figliola Mia, gli uomini che seguono gli angeli vestiti di nero sono anime che hanno accettato il peccato e la
perdizione. Gli uomini che seguono gli angeli vestiti di bianco sono anime che più o meno hanno seguito il Padre e
vanno a riscuotere la loro ricompensa”
Le anime erano vestite secondo il ruolo che avevano svolto sulla terra e vidi che in testa alla fila degli angeli vestiti di
nero c’erano dei cardinali; li seguivano dei vescovi e ancora più indietro c’erano dei preti. A questo punto la
Madonna disse:
“Guarda quei preti, figliola Mia”
-“Chi sono, Mamma?”
“Sono sacerdoti che si sono fatti pagare per suffragare le anime, ma in verità il più delle volte non lo hanno fatto ed
hanno utilizzato il denaro per i loro vizi! Ma il peccato più grave, che li manda nel tremendo fuoco, è la loro impurità
di corpo, soprattutto del cuore. L’impurità che strazia il Cuore Immacolato di Gesù è la concupiscenza di carne
vissuta contro natura”.
Dietro a questi vi erano delle donne, ragazze vestite in modo sconcio, accompagnate da alcuni uomini vestiti di nero.
Io chiesi alla Madonna chi fossero mai quelli ed Ella mi rispose così:
“Le donne giovani che tu vedi, sono donne che hanno venduto il loro corpo, hanno scandalizzato bambini e sedotto
giovani. Coloro che le seguono sono uomini che hanno aiutato in un modo o nell’altro queste donne nel loro
cammino di perdizione. Il Mio dolore è grande, poiché la loro indole non era cattiva. Il Maligno li ha sedotti ed essi
sono caduti nella sua rete di perdizione.”
Ancora dietro vi erano delle ragazzine che portavano in braccio delle sagome minuscole, fasciate da bende nere.
Guardai Maria ssma. e prima ancora che Le facessi la domanda mi disse:
“Figliola, quelle giovani hanno partorito non una volta sola, ma il loro peccato consiste nell’aver premeditatamente
ucciso i loro figli. Credevano di essere scampate al giudizio degli uomini e quindi d’esser salve, ma esse non hanno
tenuto presente l’occhio di Dio che da lassù le vedeva”.
Più indietro c’era un’infinità d’anime che attendevano il loro giudizio e chissà quanti peccati le accompagnavano. Ad
un tratto Maria ss.ma mi dice:
“Guarda, Debora: arriva Mio Figlio!”
Io vidi venire dal Cielo dentro un enorme globo luminoso un uomo vestito con una veste splendente. Era bruno ed
aveva in mano un enorme Libro. Vidi che queste schiere di angeli si portavano dinanzi a Lui ed Egli decideva la loro
destinazione dicendo:
“Tu qui, tu lì, tua sopra, tu sotto, tu a Me”.
Dopo che Gesù ebbe compiuto il Suo Giudizio, mi guardò. Non so descrivere quello sguardo così penetrante sino a
denudare il profondo della mia anima, e posso dire d’averLo prima visto imponente e poi man mano diventare
dolcissimo. Ciò che vidi dopo fu più terrificante delle visioni precedenti. La terra si squarciava come se ci fosse un
enorme terremoto. Gli alberi venivano strappati via dalla terra come da una forza che arrivava dal centro di questa.
Vidi uomini che, spinti dalla fame, mangiavano altri uomini; animali distesi per terra quasi senza pelle, come
squarciati, con tanti insetti che ronzavano loro intorno. Guardai in Cielo e vidi degli uccelli giganti. Non saprei
descriverli, ma erano neri e di certo perlustravano la zona, come in cerca di qualche cosa. Ero stanca e soprattutto
sfinita dalle brutture che ero costretta a vedere. Tra un pensiero e l’altro mi chiedevo perché il Signore aveva
permesso ai miei occhi di vedere tanto, ma capivo con profonda amarezza che avrei dovuto vedere tutto questo, se
non altro per la santificazione della mia anima. Ebbi sete: sentivo le labbra che mi si spaccavano dal terribile calore
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del sole. Mi sentivo piagata perfino dentro(come avvelenata) e credevo che il mio corpo cadesse in pezzi. Cercai
disperatamente un pozzo. Ne vidi uno da lontano, ma, avvicinatami, notai che era secco: i raggi del sole a picco lo
avevano prosciugato. Mi guardai intorno, ma c’era solo desolazione, morte e disperazione. Gridai al Cielo questo:
“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonata?”
Ad un tratto un uomo vestito con un saio strappato, mi si avvicina e dice: “Io sono P. Pio, bambina. Ciò che
hai visto tu oggi, l’ho veduto un tempo anch’io. Iddio mi ha mandato a consolarti. Appoggiati a me e dai al
tuo Dio tutte le preoccupazioni, tutti i tuoi timori. Egli ha apprezzato il tuo coraggio. Ora è tempo che tu
ritorni nel tuo tempo. Ricorda che ciò che hai visto è l’Apocalisse ed è iniziata nel 1976”.
Arriva Maria SS. e mi dice:
“Sappi, piccola, che S. Giovanni è ritornato sulla terra e rivive in tutti quei cuori che lo vogliono seguire per formare
la Milizia Celeste, ed è ritornato per preparare la strada al Mio Divin Figliolo che sta per ritornare nella gloria. Figliola
Mia, presto, molto presto, già alla fine dell’anno 1993 grandi tribolazioni vi aspettano, ma tu abbi fede in Dio,
anche la fame si farà sentire sul vostro pianeta e allora si vedranno immagini pietose di uomini che mangeranno altri
uomini. Sperate nell’amore del vostro Salvatore che sta per ritornare e vi libererà da ogni sorta di male”(1° segreto
aperto).
6 febbraio 1993
(Puglia) Maria ss.ma:” Io chiedo di consacrare questa regione al Mio Cuore Immacolato: troppo
sangue scorre per le vie, troppe vite stroncate in nome di una legge selvaggia sorretta dall’odio e dal
rancore...Basta!, basta, basta!” Dico alla “sacra corona unita”: “Placate la vostra ira, fermate la vostra mano
fratricida, altrimenti non vi sarà riparo e refrigerio per la vostra anima...Pentitevi o l’ira di Dio sarà implacabile....”.
14-15 febbraio 1993
Maria ss.ma: “Cara figlia della Luce: Io ora, tenendo presente che l’umanità continua a
calpestare le leggi del Cielo, ti rivelo il Messaggio ultimo dei segreti di Fatima, sigillato dal 1917 nell’anima di
pochi e che negli anni ‘60 questo doveva essere annunziato al mondo intero, ma non fu dato ascolto al Mio materno
richiamo, e tante, tante disgrazie hanno coperto questa terra.. Oggi, piccola Mia, do il compito di parlarne con quanti
verrai a contatto e a tanti figli della Luce, affinché il mondo possa ancora ravvedersi. Io desidero che il Papa ascolti il
richiamo doloroso di Mio Figlio, tuttora agonizzante per i vostri peccati e tenga presente la mia tempestività di
divulgare tale messaggio.
D’incanto Le compare il mondo nelle mani e noto con stupore che pian piano si ricopre di sangue. Ella così
comincia:
“Figliolina, Io dissi un tempo a Fatima che, se il mondo non si fosse convertito, una grande catastrofe si sarebbe
abbattuta sull’intero genere umano, non in quel tempo, ma nella seconda metà del XX secolo. Predissi già a “La
Salette”, ai bambini Melania e Massimo questo Castigo ed oggi, dopo innumerevoli volte, lo ripeto a te, perché
l’umanità continua a perseverare nell’errore calpestando i doni del Cielo.
Ormai satana ha cosparso il disordine ovunque, detenendo il potere dei più alti vertici, influenzando l’andamento di
tutte le cose. Io dissi già a Lucia che egli, figlio delle tenebre, sarebbe riuscito a plagiare le menti dei più grandi
scienziati, istigandoli ad inventare armi potentissime con le quali sarebbe riuscito a distruggere in pochi attimi l’intero
pianeta terra. Io dissi che sarebbe riuscito ad avere nelle sue mani le sorti del mondo intero, seducendo i potenti e i
capi degli stati, e così è successo. Presto sarò costretta a lasciare libero il braccio di Mio Figlio e tutti vedrete che
Egli punirà con maggiore giustizia e severità come non è mai avvenuto. Per la chiesa è arrivato il tempo delle dure
prove e delle tribolazioni, come già predissi. I cardinali si volgeranno contro i cardinali, i vescovi contro i vescovi, e
satana marcia già nelle loro file e a Roma gli imminenti cambiamenti si fanno sentire.
Nessuno aspetta il Figlio di Dio, ma tu di’ a tutti che Egli ritornerà, tuttavia verrà come un ladro nella notte e allora
punirà secondo la giustizia del giusto Padre Celeste. Fumi e fuochi cadranno violenti dai cieli, i mari emetteranno
vapori, tutto sarà affondato ed una guerra più grande e distruttiva delle altre avverrà, se tutto dovesse rimanere
come ora. Tanti uomini e bambini moriranno a poco a poco e quelli che vivranno, avranno invidia dei morti, privati di
quella vista. Il volto della morte, della miseria, della rovina e della guerra sarà quello della terra. I tempi dei tempi
volgono ormai al termine e questa Mia paura diventa di giorno in giorno una spaventosa realtà. Io mi rivolgo al
mondo dicendo che non solo i buoni periranno insieme ai cattivi, ma anche i capi degli stati con i loro popoli e i
grandi della chiesa con i loro fedeli.
Figlia Mia, satana purtroppo ha cosparso la terra dei suoi sicari e l’uomo molto spesso cede alla tentazione, al
peccato. Questa volta se l’uomo vorrà premeditatamente distruggere il mondo intero, Iddio lo farà scomparire
dall’universo ed accadrà non più con l’acqua, simbolo di purificazione, ma con il fuoco, simbolo di giustizia.
Quando la terra si farà bruna, quello è il segno della venuta di Mio Figlio e dei suoi angeli e solo allora inizierà la
nuova terra, riformata da tutti coloro che ora lavorano per il trionfo del Mio Cuore Immacolato e da coloro che
sopravviveranno a tali disgrazie.
Tutti insieme quegli eletti, contrassegnati con una croce sulla fronte, simbolo della fiducia in Dio, vivranno per un
unico scopo: il “Padre Celeste”, proprio come quando questo bellissimo pianeta non era tanto peccaminoso. In
questo modo Io, Madre di Dio, annuncio al mondo attraverso te la grande catastrofe che vivrà se non si ravvederà.
Io Regina di pace e di amore, Madre Celeste, sono venuta in questa terra, come in altre, per guarire lo spirito non
(solo) più il corpo. Vi prometto la salvezza, se il Mio richiamo verrà accolto. Ti ringrazio d’averMi corrisposta e ti
chiedo di comunicarlo al mondo. Pregate ed amate. Sia lodata la Vita che genera Vita: Gesù Cristo”
(Terzo segreto rivelato in parte).
Scritti di Joseph Ratzinger: Angelus e Omelie di Papa Benedetto XVI nella Solen...
Scritti di Joseph Ratzinger: Angelus e Omelie di Papa Benedetto XVI nella Solennità SS.ma Trinità.: Elenco degli Angelus e delle Omelie di Papa Benedetto XVI pronunciati nella Solennità della Santissima Trinità: Dio non è solitud...
RODRIGUEZ
DELLA CONFORMITÀ ALLA VOLONTÀ DI DIO
CAPO I.
Si pongono due fondamenti principali in questa materia.
1. Due fini per cui Gesù Cristo venne al mondo.
2. Gesù Cristo insegnò la conformità alla volontà di Dio.
3. In questo sta il meglio della perfezione.
4. Tutto nel mondo avviene per volontà di Dio, tranne il peccato.
5. Rispetto a Dio nulla è a caso.
6. Quindi piena conformità alla volontà di Dio.
7. Così facevano gli anacoreti.
1. «Non si faccia, Signore, come voglio io, ma come volete voi» (Mt 26, 39). Per due fini dicono i Santi che discese il Figliuolo di Dio dal cielo e si vestì nella nostra carne, facendosi vero uomo: l'uno, per redimerci col suo Sangue prezioso; l'atro, per insegnarci colla sua dottrina la via del cielo e istruirci col suo esempio; perché, come non ci avrebbe giovato il saper la via per cui poter camminare, se fossimo rimasti legati nel carcere; così, dice S. Bernardo (S. BERN. Serm. 3 in Circum. Dom. n. 1), non avrebbe giovato il cavarci dal carcere, se non avessimo saputa tal via. E poiché Dio era invisibile, era necessario che, per poterlo noi vedere, seguitare e imitare, egli si facesse visibile e si vestisse della nostra umanità: in quella guisa che il pastore si veste di un pelliccione formato dalla stessa pelle delle pecore, acciocché queste più facilmente lo seguitino, vedendo la loro somiglianza. E S. Leone papa dice: «Se Cristo non fosse stato vero Dio, non ci avrebbe apportato il rimedio; e se non fosse stato vero uomo, non ci avrebbe dato l'esempio» (S. LEO PAPA, Serm. de Nat. Dom. 21, c. 2). L'una e l'altra di queste due cose fece egli molto compiutamente mercé l'eccesso di quell'amore che portava agli uomini. Siccome dal canto suo fu molto copiosa la redenzione (Ps. 129, 7), così dal canto suo fu anche molto copioso il suo ammaestramento: perché non fu fatto solamente con parole, ma molto più abbondantemente con esempi di opere. «Principiò Gesù a fare e ad insegnare», dice l'Evangelista S. Luca (At 1, 1). Prima cominciò ad operare, il che fece in tutta la sua vita; e dipoi a predicare i tre ultimi anni, ovvero i due e mezzo.
naturalmente ricusavano la morte, onde per mostrare che era vero uomo disse: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice» (Mt 26, 39); nondimeno la volontà sua fu sempre molto pronta e molto desiderosa di bere il calice che il Divin suo Padre gli offriva: onde soggiunse subito: No, Signore, non si faccia quello che voglio io, ma quello che volete voi.
Dunque quanto uno sarà più conforme e più unito alla volontà di Dio, tanto sarà migliore e più perfetto. Inoltre è chiaro che non vi è cosa migliore né più perfetta che la volontà di Dio; dunque quanto più uno si conformerà e si unirà alla volontà di Dio, tanto migliore e più perfetto sarà. Se Dio è la cosa più perfetta che si trovi; dunque quanto più una cosa si assomiglierà a Dio, tanto sarà più perfetta.
4. Il secondo fondamento è, che nessuna cosa può avvenire né succedere nel mondo, se non per volontà e ordinazione di Dio. Il che si ha da intendere sempre, eccettuatane la colpa e il peccato, perché di questo non è cagione né autore Dio, né può esserlo. E siccome ripugna alla natura del fuoco il raffreddare, e a quella dell'acqua il riscaldare, e a quella del sole l'oscurare; così ripugna infinitamente più all'immensa bontà di Dio l'amare l'iniquità. Onde il profeta Abacuc disse: «Signore, gli occhi tuoi sono mondi, per non vedere il male; e non puoi vedere le iniquità degli uomini» (Ab 1, 13). Come tra noi, quando vogliamo significar l'odio che uno porta ad un altro, diciamo che non lo può vedere; così dice che Dio non può vedere le iniquità degli uomini per l'aborrimento e odio grande che porta a quelle. «Perché tu non sei un Dio, che ami l'iniquità» (Ps. 5. 4), dice Davide; e altrove: «Hai amato la giustizia ed hai odiato l'iniquità» (Ps. 44, 7). Tutta la sacra Scrittura è piena di espressioni e di formole le quali ci mostrano quanto Dio odia il peccato; onde non può esser cagione né autore di esso. Ma eccettuatone il peccato, tutte le altre cose e tutti i travagli e i mali di pena che avvengono in questo mondo, tutti avvengono per volontà e ordinazione di Dio. Questo fondamento è anch'esso molto certo. Non vi è fortuna nel mondo: ché questo fu errore dei gentili. I beni che il mondo chiama di fortuna non li dà la fortuna, che questa non vi è, ma li dà solamente Dio. Così dice lo Spirito Santo per mezzo del Savio: «I beni ed i mali, la vita e la morte, la povertà e le ricchezze vengono da Dio» (Sir 11, 14).
E ancorché queste cose avvengano per mezzo d'altre cagioni seconde, è nondimeno certo che nessuna cosa si fa nel mondo, se non per volontà e ordine di quel supremo imperatore che lo governa. Nessuna cosa avviene a caso rispetto a Dio; ogni cosa viene decretata e
ordinata da lui, e ogni cosa passa per le sue mani. Tiene egli contate tutte le ossa del tuo corpo e tutti i capelli del tuo capo; e neppure uno di essi ti sarà tolto senza ordinazione e volontà sua. Ma che dico io di quello che tocca agli uomini? Non cade un uccellino nel laccio, dice Cristo nostro Redentore nel suo Vangelo, senza disposizione e volontà di Dio. «Non si vendono forse due passeri a un quattrino? pure un solo di questi non cascherà per terra senza del Padre vostro» (Mt 10, 29). Nemmeno una fronda di albero si muove senza la sua volontà. Ancora delle sorti dice il Savio: «Si gettano le sorti nell'urna, ma il Signore è quegli che ne dispone» (Prv16,33). Sebbene le sorti si cavano da un bussoletto o da un vaso, non ti pensare che escano a caso; perché escono per decreto della Divina Provvidenza, la quale così vuole e così dispone. «La sorte toccò a Mattia» (At 1,16). Non cadde a caso la sorte sopra Mattia, ma fu per decreto e particolare provvidenza di Dio, il quale lo volle eleggere in suo Apostolo per quella via.
Angelo card. Comastri
Il Card. Angelo Comastri racconta la storia di Jacques Fesch
Mons. Angelo Comastri racconta la storia di Sergej Kurdakov (Sergei Kourdakov)
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