lunedì 3 dicembre 2018

I "biscotti della felicità"

Santa Ildegarda, gli alimenti della salute e… i “biscotti della felicità”

Hildegard of Bingen
Saint Hildegard of Bingen | Public Domain / Fennel |CKP1001 | Shutterstock

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Alcuni alimenti portano gioia e altri tristezza. Almeno questo è quanto dice Ildegarda di Bingen, che fu badessa tedesca del XII secolo. Ecco i quattro alimenti che non potranno che farvi del bene

Visionaria fin dalla più tenera età, sant’Ildegarda ha obbedito a una voce venuta dal cielo che le diceva: «Scrivi ciò che vedi e che senti». Divenne così l’autrice di opere celebri direttamente ispirate dalle sue visioni a proposito di piante medicinali e della natura. Dimenticata per secoli, la scienza di Ildegarda, prossima alla medicina cinese, è stata nuovamente studiata e si riconosce oggi il suo aspetto visionario. Secondo lei il corpo, lo spirito, l’anima e l’ambiente sono i quattro pilastri della salute e sono intimamente legati l’uno all’altro. Così, la nostra alimentazione ha delle conseguenze dirette sulle nostre emozioni.
Secondo la teoria dei quattro umori, diffusa a quell’epoca [e anche oltre, N.d.T.], la tristezza e la collera sono cause di numerose malattie.
Quando l’anima dell’uomo ha sentito qualcosa di nocivo per sé o per il suo corpo, il cuore, il fegato e i vasi sanguigni si contraggono. S’alza allora come una nuvola che adombra il cuore, di modo che l’uomo diventa triste.
Così si legge nella sua opera Le cause e i rimedi. Per rimediare a questo, la badessa ci invita a consumare alcuni alimenti fonte di gioia. Ella precisa che per “fonte di gioia” s’intende che rivitalizzano e aiutano a conservare una buona salute tanto sul piano fisico quanto su quello psichico e spirituale. E questi alimenti di cui parla sono quelli che la naturopatia attuale raccomanda essa pure, perché riequilibrano il nostro organismo acidificato dall’alimentazione industriale, dall’inquinamento e dallo stress. Ma quali sono questi alimenti e che cosa ci danno, più precisamente?

Il finocchio: un buon rimedio per tutto!

Dall’antichità, il finocchio è coltivato nel bacino mediterraneo come un aroma. Nel medioevo gli italiani svilupparono la varietà dal grosso bulbo nota come “a mela”. Da allora, non si è cessato di produrlo e di consumarne. Da lì arrivò in seguito nei giardini reali francesi, grazie a Claude Mollet, giardiniere al servizio di Enrico IV. Da non confondere con l’aneto o con l’anice, perché se il finocchio appartiene alla medesima famiglia, è tuttavia il solo dei tre a essere impiegato come un legume.
Esso permette di liberare l’acidità del corpo e di sciogliere tutti i dolori articolari e le malattie come l’artrite, la tendinite, le coliti… Il finocchio dà pure un buon odore al corpo e facilita la digestione. Ricco di vitamine A, B, C, E e di fibre, è l’ideale per mantenere la linea e agisce contro i gonfiori e i dolori di stomaco. Il finocchio stimola pure la produzione di latte materno.
Crudo, cotto o fatto in tisana, il finocchio è apprezzabile ed efficace in ogni forma. Croccante o morbido a seconda della cottura, accompagna perfettamente la carne, il pesce e il formaggio.

La castagna: l’alleata degli sportivi

Che lo si chiami marrone o castagna, in entrambi i casi si tratta del frutto del castagno. La sola differenza sta nell’involucro: se il frutto è sigillato in compartimenti, è una castagna. Sennò è un marrone.
Nelle campagne, la castagna rimpiazzava sovente i cereali: del resto si chiamava il castagno “l’albero del pane”. Oggi il consumo di castagne dipende piuttosto dalla stagione.
Sapevate che non c’è niente di meglio delle castagne, dopo uno sforzo? In effetti, la sua ricchezza minerale risulta interessante per gli sportivi: vi si trovano elevati quantitativi di potassio, ferro e magnesio. La castagna è pure fonte energetica perché è ricca di vitamine e di olino-elementi. Permette di evitare picchi glicemici, cioè l’innalzamento brutale del tasso di zucchero nel sangue e contiene un forte tenore di amido, che si digerisce molto lentamente.
È preferibile mangiare la castagna semplicemente arrostita, bollita o cotta a vapore, per godere di tutti i suoi vantaggi.

Il farro: re dei cereali

Consumato in abbondanza fino all’epoca romana, poi abbandonato a vantaggio del grano per ragioni di resa, il farro è stato riscoperto soltanto una trentina d’anni fa. Bisogna sapere che il farro contiene 12 volte il quantitativo di magnesio del grano e 5 volte il fosforo della soia! Possiede pure una quantità importante di triptofani, acidi amidati precursori della serotonina, l’“ormone della felicità”.
Il farro contiene pure una parte importante dei tiocianati che si trovano anche nel latte materno. Permettono di stimolare le difese immunitarie, la formazione dei globuli rossi e bianchi, la crescita cellulare e la formazione delle cellule staminali. Grazie ai tiocianatii, le membrane vengono rinforzate, e questo impedisce alle sostanze cancerogene di penetrare nel nostro corpo e quindi agiscono come una guarnizione dal cancro.
Il farro è molto ricco in proteine e glucidi, quindi è anch’esso un eccellente alimento in vista di sforzi. Il suo forte tasso di magnesio ne fa un alimento anti-stress.
Il farro può consumarsi in diverse forme: zuppa, pane, riso, pasta, biscotti… Potete sostituire il grano col farro, nella vostra cucina. Tuttavia, per beneficiare di tutte le sue qualità è importante consumare chicchi di farro non mescolati.

Il chiodo di garofano: un anti-infiammatorio naturale

Il chiodo di garofano viene dalla pianta di garofano: albero originario dell’arcipelago indonesiano. Era prezioso e pagato a peso d’oro durante il medioevo. Anche oggi del resto è prezioso.
Lo si può utilizzare come un anti-infiammatorio, poiché cura i dolori reumatici e il mal di denti grazie alle sue proprietà antisettiche, anestetiche e anti-infiammatorie. Il chiodo di garofano è tra tutte le spezie e le erbe quello che ha il più alto livello di antiossidanti.
Ecco che cosa ne scrive Ildegarda di Bingen:
Chi ha mal di testa al punto da sentirsi il capo pesante, come se fosse diventato sordo, mangi spesso dei chiodi di garofano e l’oppressione cerebrale diminuirà… Le viscere inferiori [l’intestino N.d.R.], in un malato, prendono talvolta a gonfiarsi, quando si soffre di infiammazioni gastrointestinali, e può accadere che questo gonfiore degeneri in idropisia. Quando l’idropisia comincia ad avanzare in un uomo e ci se ne avvede, che il malato mangi spesso chiodi di garofano e questi faranno scomparire la causa della malattia; perché le forze curative del garofano passano nell’intestino, fanno diminuire il gonfiore e fanno così sparire l’idropisia.
Il chiodo di garofano può essere utilizzato intero o ridotto in polvere, e lo si apprezza nel pane, nei dolci, nelle marmellate o per profumare un vin brülé. In caso di mal di denti, è possibile applicarne direttamente sul dente e questo calmerà istantaneamente il dolore.

Ricetta dei “biscotti della gioia”

Ingredienti per una trentina di biscotti:

  • 90 grammi di burro
  • 70 grammi di zucchero di canna
  • 35 grammi di miele
  • 2 tuorli d’uovo
  • 250 grammi di farina di farro bio
  • 6 grammi di noce moscata
  • 6 grammi di cannella
  • 24 chiodi di garofano
  1. In una terrina, mescolare spezie e farina.
  2. Far fondere il burro, poi aggiungere lo zucchero, il miele e i tuorli d’uovo. Mescolare fino a quando si ottiene un impasto omogeneo.
  3. Versare l’impasto nella terrina con la farina spezzata, poi mescolare il tutto fino a che si ottiene un amalgama che si stacchi dal bordo della terrina. Se l’impasto si attacca, aggiungere farina quanto basta.
  4. Stendere l’impasto, poi tagliarlo in forme a piacere, anche con formine.
  5. Far cuocere per 10-15 minuti a 180°.
Ildegarda di Bingen ci dice, riguardo a questi biscotti:
Dissolvono l’amarezza del cuore, lo calmano e lo dischiudono. Ma spalancano pure i cinque sensi, ti rendono gioioso, purificano i tuoi organi sensoriali, riducono gli umori nocivi e danno al tuo sangue una buona composizione. Ti rendono robusto, gioioso ed efficace nel tuo lavoro.
E allora non esitate ad adottare un’alimentazione sana servendovi di quanto sta nella creazione, per curare e prevenire i mali del nostro corpo. Ce ne verrà una felicità smisurata.

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]
AMDG et DVM

Novena dell'Immacolata *6

< Maria... Nostra Signora di Guadalupe
schiaccia la testa a satana e salva il tuo Popolo.
Maria... Nostra Signora di Guadalupe
raduna i tuoi figli sotto il tuo Manto di stelle >


(F)

Quomodo dilexi legem tuam, Domina:
in conspectu meo semper.

Suavitatum tuarum affluentia cor meum alienavit a me:
et caro mea mirabiliter exultavit in te.

Quam dulcia peccatoribus eloquia tua, Domina!
Super omnem melodiam refectio tua dulcis ori meo.

Illuminatio gressibus meis verbum tuum:
et lumen ineffabile semitis meis.

Quoties exasperaverunt me peccatores inferni, quia a charitate tua declinare nolui! 
ego autem speravi in te, Domina. Gloria Patri, etc.


Antifona  della beata Vergine Maria 
Salve Regina, Madre di misericordia: 
Vita, dolcezza e speranza nostra, salve. 
A te ricorriamo, esuli figli di Eva, 
A te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. 

Orsú, dunque, avvocata nostra, 
Rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. 
E mostraci, dopo questo esilio, 
il frutto benedetto del ventre tuo, Gesù. 
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.


V. Prega per noi, o Santa Madre di Dio. 
R. Affinché siam fatti degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo.
Onnipotente sempiterno Iddio, che hai preparato con la cooperazione dello Spirito Santo, il corpo e l'anima della gloriosa Vergine Madre Maria, affinché meritasse di essere degna abitazione di tuo Figlio, fa sì che, mentre ci rallegriamo al ricordo di lei; per la sua pietosa intercessione, siamo liberati dai mali che ci sovrastano, e dalla morte eterna. Per lo stesso Cristo Signor nostro. Amen.
V. Il divin aiuto  sia sempre con noi.
R. Amen.

RICORDATI

Ricordati, o piissima Vergine Maria, 
che non si è mai inteso al mondo 
che qualcuno sia ricorso alla tua protezione,
 abbia implorato il tuo aiuto, 
chiesto il tuo patrocinio
 e sia stato da te abbandonato. 
Animato da tale confidenza, 
a te ricorro, o Madre, 
Vergine delle vergini, 
a te vengo, e, peccatore come sono,
 mi prostro ai tuoi piedi a domandare pietà. 
Non volere, o Madre del divin Verbo, 
disprezzare le mie preghiere,
 ma benigna ascoltale ed esaudiscile. Amen.

(San Bernardo di Chiaravalle)

AVE MARIA PURISSIMA!

Novità confortanti


Lavori alla chiesa di Coi: è stata risistemata, dopo oltre due secoli, la pila per l’olio della benedizione delle madri ai figli

In preparazione alla festa dell’8 dicembre, venerdì 30 novembre quattro operai hanno provveduto al collocamento della nuova base della pila per l’olio della benedizione delle madri ai figli. Appositamente costruita e generosamente offerta da due benefattori, essa è in metallo, a forma di cubo, di colore grigio scuro, e poggia su quattro ruote che ne agevolano il trasporto; ha pure, sul retro, una maniglia, sempre utile per gli spostamenti, che richiederanno anche in futuro una certa forza e dei buoni guanti, poiché la parte inferiore del cubo, essendo in metallo, potrebbe ferire le mani. Si tratta di un pezzo pregevole, nella sua apparente semplicità, e valorizza la pila, che è stata posizionata sopra con un certo sforzo, per il suo notevole peso, sia la cappellina nel suo complesso. La pila, con il suo supporto, è stata posto, infatti, al centro della cappellina antica, che ora costituisce parte della sagrestia.
Manca ancora il secchiello, che sarà inserito al suo interno ed avrà le misure di cm. 25 di altezza, 16 di base e 26 di apertura superiore. Quello originario dev’essere stato usato, da qualche sconosciuto dei secoli passati, per scopi profani.
Ai lati della pila sono stati posti due pregevoli inginocchiatoi seicenteschi. Essi nella parte posteriore sono strutturati ad armadietto e cassetta e abbisognano della rimozione della tinta azzurrina che, come per le balaustre ed altri manufatti, un vecchio sagrestano aveva dato loro, credendo di abbellirli.
Vicino alla pila, infine, è stata posta una lampada, la cui fiammella resterà ora sempre accesa, a indicare, dal suo piccolo spazio, la benedizione di Dio sul mondo.
Si è voluto far coincidere questo recupero con la festa solenne dell’Immacolata, l’8 dicembre. Quel giorno la S. Messa a Coi sarà alle ore 15, allietata da due musicisti, all’organo e al corno, e da un soprano, che eseguiranno all’inizio l’«Ave Maria» di Franz Schubert, alla Comunione il «Panis Angelicus» di César Franck e alla fine «Su Ali d’Aquila» di Jan Michael Joncas.
Al termine della S. Messa i fedeli, che lo desiderano, potranno passare in sagrestia, ossia nella cappellina antica, per vedere la nuova sistemazione e ricevere una bottiglietta con l’olio per la benedizione, da portare a casa.
Un sentito ringraziamento a quanti si stanno prodigando, contribuendo materialmente, per la riuscita di questo importante recupero di un antico atto di Fede, praticato fin dai tempi antichi e poi caduto in disuso e che, con l’8 dicembre, tornerà ad esistere.
Don Floriano Pellegrini
***

"Haz el bien como si Me lo hicierais a Mí mismo".


Dic 06_2000 Haz el bien como si Me lo hicierais a Mí mismo.
Mensaje.

Mensaje de Dios Padre a J.V.

Habla Dios Padre,
Hijitos Míos, vosotros tenéis un dicho que dice: haz el bien, sin mirar a quién, esto suena bien, pero puede caer sólo en el altruismo, en cambio Yo os dije: "Haz el bien como si Me lo hicierais a Mí mismo". De hecho Me lo hacéis a Mí mismo, puesto que Yo habito en cada uno de vosotros y no solo recibo el bien, sino que, además, conozco la intención del que da ése bien.

En el altruismo no hay ése trato personal caritativo y la acción ofrecida puede ser de vanagloria, conveniencia ó de una bondad disfrazada.
Sí, la persona da, comparte y ayuda, pero no hay verdadera caridad. La acción no sale de un corazón sincero, amoroso y que vea realmente la necesidad de su hermano.
Muchas de vuestras acciones no se hacen con el corazón, no va acompañada la ayuda con el corazón. A veces dais, para que os dejen en paz, para que ya no os molesten, especialmente a aquellos de vosotros que sois "ricos" y todo el mundo os busca para pediros ayuda.
Estáis ciegos y sois egoístas, ¿acaso creéis que vuestros bienes los hicisteis vosotros solos u os los ganasteis, solamente, con las capacidades que tenéis? Me hacéis a un lado y no reconocéis que todo lo que tenéis y lo que sois, salió de Mis Manos Creadoras. Si tenéis mucho ó poco, es porque así lo he querido. Si tenéis las capacidades para crecer en conocimiento, es porque así lo he querido. Si tenéis salud ó enfermedad es porque así lo he querido.

Vuestra soberbia, vuestras conveniencias, vuestra separación de Mí, de la Sabiduría Eterna, es lo que hecha a perder todo lo bello y santo que Yo, vuestro Padre, os doy.
Separáis las capacidades de hacer crecer vuestros bienes materiales con las de la caridad, porque no os conviene, porque, la caridad, el amor, que Yo os pido que tengáis para con vuestros hermanos necesitados, menguaría vuestras arcas.
No compartís la sabiduría ni el conocimiento, que doy de sobra a algunas almas, porque no hay humildad ni agradecimiento para Mí, vuestro Dios y para que os sigan viendo como a sabios, para que podáis tener a muchos de vuestros semejantes debajo de vosotros, sirviéndoos, siendo que lo que Yo os di, es para servir.

Estos son tiempos para que recapacitéis del cómo habéis utilizado lo que "GRATUITAMENTE" recibisteis y que tenéis la obligación de compartir.
¿Qué acaso no habéis constatado muchas veces, personalmente ó por medio de las vivencias de vuestros semejantes, que mientras más dais, más recibís de regreso? Yo os lo prometí y lo he cumplido y así, los que Me han dado su confianza, lo han constatado una y mil veces.

Mientras más deis y os vaciéis de las cosas de éste Mundo y de vosotros mismos, más os doy y más os colmo. Yo os prometí daros el ciento por uno, cuando lo que dais, lo dais con AMOR y sin el deseo de hacer un trato convenenciero para vuestros propios intereses, basado en ésta Mi Promesa.
No, hijitos Míos, si dais, por conveniencia, para recibir el ciento por uno, estad seguros de que no lo recibiréis, pero sí, en cambio, cuando deis, aún mejor, hasta de lo que necesitáis, entonces sí recibiréis y no sólo el ciento por uno, sino muchísimo más. Pero entended, NO estéis viendo solamente lo material, aunque deis de corazón, porque lo material no es duradero, es efímero. Lo que Yo os prometo dar es para la vida eterna, ETERNA, palabra que no comprendéis, pero que cuando recibáis en Mi Reino lo que Yo os he guardado, porque os lo ganasteis durante toda una vida llena de méritos y que gozaréis eternamente, Me lo agradeceréis inmensamente.

Tened confianza en vuestro Dios, en vuestro Padre, quién conoce perfectamente a cada uno de sus hijos y que desea darle a cada uno lo mejor de Su Corazón.
Si vosotros, los que creéis en Mí y Me amáis, si reconocierais a Mi Hijo Jesucristo y a Mi Hija, Su Madre, la Siempre Virgen María, sentaditos en la acera de la calle pidiendo limosna, ¿cuál sería vuestra reacción? Sabiendo quienes son, daríais todo lo que trajerais en ése momento, ó mejor aún, los levantaríais y los llevaríais a vuestra casa para atenderlos lo mejor posible, por quienes son y por lo que se merecen, ó daríais en cosas materiales y espirituales todo lo que pudiérais, porque vuestro corazón se llenaría de amor y de compasión por ellos. Quizá al verlos y al ayudarles, ni pensaríais en Mi Promesa, la de pagaros al ciento por uno, ya con el hecho de saber que es a Ellos a los que estaríais ayudando, vuestro corazón se satisfaría plenamente y ya ésa sería una gran paga. Ahora yo os pregunto, ¿por qué no hacéis lo mismo con vuestros semejantes, si realmente sabéis que Yo, enteramente, habito en cada uno de ellos?

Porque os conozco, ahora leo en vuestro corazón que sólo estáis viendo en ellos al hombre, al pobre, sucio y molesto hombre, al que ya no es vuestro Dios, sino sólo un harapiento ser humano, envuelto de un mal olor y que os quiere "quitar" lo que es vuestro, al pediros una limosna.

¿Véis cómo os falta crecer espiritualmente? Véis lo que os interesa ver y no vais más allá. No os imagináis y, más tarde lo sabréis, cuántas veces, durante vuestra vida sobre la Tierra, Mi Hijo y Mi Hija se hicieron pasar por pordioseros ante vuestros ojos, para probar vuestra caridad y, sobre todo, para que tuvierais la oportunidad de ganar méritos y regalos inmensos para gozar en la Vida Eterna y no las aprovechasteis. Vuestro duro corazón sólo vio lo indeseable para vuestros bolsillos y no dejasteis actuar a Mi Presencia en vuestro corazón, para que os moviera, a dar de corazón, a Mi Presencia, en vuestros semejantes.

Ya os dije, Yo habito en vuestro corazón y conozco, perfectamente, las intenciones por las que obráis, dais ó actuáis, con vuestros semejantes. Podréis a ellos engañar, pero a Mí, vuestro Dios, nunca lo lograréis. Yo veo, escucho, conozco vuestras intenciones y sobre ellas obtendréis vuestro premio ó castigo eterno.
No actuéis por conveniencias Conmigo, aún sabiendo esto que Yo prometo y que os doy durante vuestra vida mortal. Actuad con sencillez, amor, donación libre y espontánea y que salga dé un corazón sincero y caritativo. Actuando así, no tendréis ningún problema en obtener Mis Grandes Bendiciones.
Este es un tiempo para recapacitar sobre vuestras acciones pasadas y la finalidad que buscasteis en ellas. Enmendad el mal pasado y buscad la perfección en vuestras obras futuras.
Yo os voy acrisolando y voy buscando a Mis verdaderos hijos, en los que pueda Yo, realmente, confiar, para darles, en posesión, Mis Bienes y los pueda acrecentar.

Este es un tiempo en el cuál os doy la oportunidad de verMe en vuestros hermanos necesitados, para que eso os ayude a abrir vuestro corazón a la caridad y para que ésa bondad no se quede sólo para tiempos como éste, sino para toda vuestra vida, para que ello prepare a vuestra alma a vivir en un medio de donde sólo se vive la virtud y el amor, que es vuestro Hogar Eterno y para que cuando regreséis a él, no os sintáis desubicados, sino que os sintáis en familia, como lo que somos todos nosotros, Yo, vuestro Padre y todos vosotros, Mis hijos.

Empezad ya a hacer "familia" desde la Tierra, para que la unáis con la del Cielo. No desperdiciéis más éstas oportunidades que os doy. Empezad ya vuestro cambio, si no lo habéis procurado y os aseguro que no os arrepentiréis.
Yo Soy vuestro Dios y Yo vivo perfectamente en los que son Míos, ellos Me gozan y Yo los bendigo grandemente.
Yo os bendigo en Mi Santo Nombre, en el de Mi Hijo, en el del Amor de Mi Santo Espíritu y en el de vuestra Madre Celestial, María Santísima.

 
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AMDG et DVM

La novena dell'Immacolata *5

< Maria... Nostra Signora di Guadalupe
schiaccia la testa a satana e salva il tuo Popolo.
Maria... Nostra Signora di Guadalupe
raduna i tuoi figli sotto il tuo Manto di stelle >


(D)

Bonitatem fecisti cum servo tuo, Domina:
de qua gaudent angeli.

Disciplinam morum tuorum et aequitatem tuam doce me: 
quia verbis tuis prae cunctis credidi.

Bonum mihi, quia onere tuo humiliasti me:
ut sequar conversationem tuam.

Qui amant servientes tibi, venerabuntur:
qui autem abominatus fuerit eos, ruet in aeternum.

Veniant mihi semper desuper guttae clementiae
tuae, et vivam:
quia lex tua sancta meditatio mea est.
Gloria Patri, etc.


Antifona  della beata Vergine Maria 
Salve Regina, Madre di misericordia: 
Vita, dolcezza e speranza nostra, salve. 
A te ricorriamo, esuli figli di Eva, 
A te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. 

Orsú, dunque, avvocata nostra, 
Rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. 
E mostraci, dopo questo esilio, 
il frutto benedetto del ventre tuo, Gesù. 
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.


V. Prega per noi, o Santa Madre di Dio. 
R. Affinché siam fatti degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo.
Onnipotente sempiterno Iddio, che hai preparato con la cooperazione dello Spirito Santo, il corpo e l'anima della gloriosa Vergine Madre Maria, affinché meritasse di essere degna abitazione di tuo Figlio, fa sì che, mentre ci rallegriamo al ricordo di lei; per la sua pietosa intercessione, siamo liberati dai mali che ci sovrastano, e dalla morte eterna. Per lo stesso Cristo Signor nostro. Amen.
V. Il divin aiuto  sia sempre con noi.
R. Amen.

RICORDATI

Ricordati, o piissima Vergine Maria, 
che non si è mai inteso al mondo 
che qualcuno sia ricorso alla tua protezione,
 abbia implorato il tuo aiuto, 
chiesto il tuo patrocinio
 e sia stato da te abbandonato. 
Animato da tale confidenza, 
a te ricorro, o Madre, 
Vergine delle vergini, 
a te vengo, e, peccatore come sono,
 mi prostro ai tuoi piedi a domandare pietà. 
Non volere, o Madre del divin Verbo, 
disprezzare le mie preghiere,
 ma benigna ascoltale ed esaudiscile. Amen.

(San Bernardo di Chiaravalle)

AVE MARIA PURISSIMA!