domenica 2 dicembre 2018

NULLA DIES SINE LINEA - Nessun giorno senza una linea


Le nozze di Cana nelle versioni di Giotto e Jacopo Torriti (particolare)

CARISSIMI AMICI



Penso tutti conoscano l'episodio evangelico delle Nozze di Cana: Giovanni 2, 1 11.
Ritengo sempre utilissimo leggere il commento che fa Gesù a questo episodio fondamentale della nostra Fede Cristiana. Non so voi, ma a me è capitato di sentire pochi commenti ben fatti a questo riguardo e soprattutto con una teologia così alta, come invece ritroviamo qui.
Sono queste lezioni che dovrebbero levare ogni dubbio sul fatto che la povera Maria Valtorta (visto anche il suo stato di inferma paralizzata e soprattutto di inferma spesso in fin di vita) abbia potuto scriverle di testa sua.
Ora siccome Gesù ci insegna che chi sa parlare di Dio in questo modo non può essere né l’uomo più erudito, né tanto meno il “cosaccio” (che allora vorrebbe dire che si è convertito, cosa che non può più succedere in eterno!), ma solo “le voci” che parlano sotto ispirazione dello Spirito Santo, allora vi invito a leggere con molta calma, meditare, contemplare (e magari stamparvi) queste pagine che finalmente chiariscono, in maniera magistrale, il perché ed i veri motivi ed i vari simbolismi nascosti in questo episodio evangelico.

19 ‑ 1 ‑ 47.
Dice Gesù:

«Avrei potuto parlare prima per darti questa gemma, o mio piccolo Giovanni [ossia: Maria Valtorta]. Ma tale è la dignità del S. Sacrificio, troppo poco conosciuto per ciò che è da troppi cristiani cattolici, che ho dato la precedenza alla spiegazione di esso. Ed è questa la prima lezione che do a molti, parlando eccezionalmente in dì festivo e su un brano evangelico che ho già trattato secondo l’insegnamento consueto. Quando un sacerdote o una voce parla in nome di Dio e per ordine di Dio, quando si ubbidisce ad un precetto, Io, che sono il Signore, taccio perché grande è la dignità di un maestro che parla in mio nome e per ordine mio, e grande è la dignità di un rito, grandissima quella della S. Messa, rito dei riti così come l’Eucarestia è il Sacramento dei Sacramenti.

Or dunque ascolta, o mio piccolo Giovanni. Ti ho detto molto tempo fa [1] ‑ eri al luogo di esilio e soffrivi come solo Io so quanto – che ogni brano ed episodio evangelico è una miniera di insegnamenti. Ricordi? Ti avevo mostrato la seconda moltiplicazione dei pani e ti avevo detto che, come  con  pochi  pesci  e  pochi pani avevo potuto sfamare le turbe, altrettanto i vostri spiriti possono essere sfamati all’infinito dai pochi brani che sono riportati dai 4 Vangeli. Infatti sono 20 secoli che di essi si sfama un numero incalcolabile di uomini. Ed Io, ora, attraverso il mio piccolo Giovanni ho dato aumento di episodi e parole perché veramente l’inedia sta per consumare gli spiriti e Io ne ho pietàMa anche da quei pochi episodi dei 4 Vangeli vengono, da 20 secoli, pane e pesci agli uomini perché ne siano saziati e ne avanzino ancora.

Tutto ciò fa lo Spirito Santo, che è il Maestro docente sulla cattedra dell’insegnamento evangelico.“Quando sarà venuto il Paraclito, Egli vi ammaestrerà in ogni vero e vi insegnerà ogni cosa e vi rammenterà tutto quanto ho detto”[2] insegnando lo spirito vero di ogni parola, di ogni lettera dell’episodio. Perché è lo spirito della parola, e non la parola in sé, che dà la vita allo spirito. La parola incompresa è suono vano. È incompresa quando è solo vocabolo, rumore, non “vita, seme di vita, scintilla, sorgente” che mette radici, accende, lava e nutre.

Le nozze di Cana [3]. Ecco che da 20 secoli sono spunto ai maestri di spirito a predicare la santità del matrimonio compiuto con la grazia di Dio, a predicare la potenza delle preghiere di Maria, il suo insegnamento all’ubbidienza: “Fate ciò che Egli vi dirà”, la potenza mia che muta l’acqua in vino, e così via. Nessuno di questi frutti colti dal brano evangelico sono errati. Ma non questi soli sono i frutti che l’episodio porta e che voi potete coglierne.

Mia piccola innamorata, amante di Me, affamata di Me Eucarestia, questo è uno degli episodi della mia vita pubblica in cui è in germe il miracolo ultimo dell’Uomo‑Dio: l’Eucarestia. La Risurrezione è già miracolo di Dio‑Uomo ((G In queste parole c’è la spiegazione sulla differenza che c’è fra “Uomo-Dio” e “Dio-Uomo” tante volte contestata dai detrattori valtortiani. Essi infatti dicevano che dare all’Evangelo il titolo di “Poema dell’Uomo-Dio” era il primo errore fatto dagli editori, mentre invece è esattissimo, come ci confermerà anche Maria SS. stessa in altra parte!)), il primo di tutti i miracoli venuti da quando, dalla Vittima distrutta dal Sacrificio, emerse il glorificato Gesù Dio‑Uomo, il Vittorioso
Prima era ancora nascosto il Dio nell’Uomo. La sua Natura trapelava per bagliori nella parola e nei miracoli, simile alle vampate che incoronano dentro per dentro un monte e fanno dire: “Qui si cela il fuoco e questo monte, in apparenza simile a molti altri, è un vulcano che ha per sua anima l’elemento fuoco in luogo di essere unicamente strati su strati di terre e di rocce”.

Ma l’Umanità del Cristo che doveva patire e morire era in tutto simile a quella di ogni uomo, avendo una carne soggetta alla legge della materia, col bisogno di cibo, di sonno, di bevande, di vesti, e disagio di freddo o di calore, e stanchezze per molto lavoro o lungo cammino, e compattezze di carne, e ‑ miseria per l’Onnipresente ‑ e costrizione in un unico luogo. Tutto meno la colpa e gli appetiti alla stessa. Anzi, tutto, e soprattutto ciò che è il martirio dei giusti: il dover vivere fra i peccatori vedendo le offese fatte all’Eterno da essi, e le discese dell’uomo nella fanghiglia dei bruti. 
L’Uomo ‑ Io te lo dico, Maria ‑ ha sofferto, col suo intelletto e col suo cuore di Giusto, più di questo che di ogni altra cosa. Il fetore del vizio e del peccato! La verminaia di tutte le concupiscenze! Io te lo dico: ho cominciato ad espiarle da quando le ho avute vicine, tanto era il tormento che davano all’anima e all’intelletto mio. Gli angeli hanno numerato i colpi degli immateriali flagelli dei vizi dell’uomo sulla mia Umanità, numerosi quanto e dolorosi più di quelli del flagrum romano.

Dopo il Sacrificio, il mio vero Corpo, pur restando vero Corpo, assunse la libera bellezza e potenza dei corpi glorificati, quella che sarà anche la vostra. Quella in cui la materia somiglierà allo spirito con il quale visse e lottò per farsi regina come esso re. E il Corpo fu glorioso come lo Spirito che in esso era divino, non più soggetto a tutto quello che prima lo mortificava, e lo spazio non fu più ostacolo, né ostacolo il muro, né ostacolo la lontananza, né ostacolo l’essere Io qui nel Cielo voi lì sulla terra, perché Io fossi in Cielo e in terra vero Dio e vero Uomo colla mia Divinità, con la mia Anima, col mio Corpo e col mio Sangue, infinito come alla mia Natura divina si conviene, contenuto in un frammento di Pane come il mio Amore volle, reale, onnipresente, amante, vero Dio, vero Uomo, vero Cibo all’uomo, sino alla consumazione dei secoli, e vero gaudio degli eletti per ciò che non è più secolo ma eternità.

L’Eucarestia è il miracolo ultimo dell’Uomo – Dio. La Risurrezione, il miracolo primo del Dio – Uomo che da Se stesso trasmuta il suo Cadavere in Vivente eterno.  L’Eucarestia, trasformazione delle specie del pane e del vino in Corpo e Sangue di Cristo, è al limite fra le due epoche come una stella, quella del mattino, fra i due tempi che han nome notte e giorno. E quando brilla la stella del mattino il viandante si dice: “Ora è giorno” benché ancora non sia giorno, perché sa che quella luce, ai limiti del cielo, è presagio d’alba. L’Eucarestia è la Stella del mattino del tempo nuovo. La sua luce di miracolo d’amore è presagio d’alba, dell’alba del tempo di Grazia. Per questo sta, raggiante dei suoi fuochi, sospesa fra il tempo che si chiude e quello che s’apre, alla fine della mia predicazione, all’inizio della Redenzione.

Se la stella dell’Epifania brillò per dire ai re che il Re universale era dato al mondo, la stella della mia Eucarestia brillò nella Cena pasquale per dire al mondo che il vero Agnello stava per essere immolato, che già si immolava, dandosi spontaneamente in perpetuo cibo agli uomini perché il Sangue suo non bagnasse soltanto gli stipiti e gli architravi, ma circolasse, tutt’uno con loro, a farli santi, e la Carne immacolata fortificasse la loro debolezza mentre l’Anima del Cristo e la Divinità del Verbo abitano in loro portando seco l’inscindibile Presenza del Padre e dell’Eterno Spirito. E fra l’annuncio della stella epifanica e l’annuncio della stella eucaristica, ecco brillare con i suoi simboli incompresi la luce del miracolo di Cana a dire al mondo ciò che avrebbe fatto, nel  cuore  di  pietra  degli uomini  e  con  la povera acqua del loro pensiero, la Sapienza e Potenza incarnata.

*
Tre giorni dopo [meglio: il terzo giorno] c’era un banchetto”. Tre giorni: tre epoche, prima del convito di gioia. 
La prima, dalla creazione del mondo sino alla punizione del diluvio; 
la seconda, dal diluvio alla morte di Mosè. 
La terza, da Giosuè, mia figura, alla mia venuta. 


E ancora tre epoche, o tre giorni: i tre anni della mia predicazione prima del convito pasquale. E come avviene per un banchetto nuziale, che la preparazione ad esso è sempre più piena più si avvicina il momento del festino, così fu per il mio convito d’amore. Perciò sempre più chiare le voci del concerto profetico e le luci degli attendenti il vero Sposo che veniva a sposare Sé all’Umanità per farla regina.


“E vi era la Madre di Gesù”. La Madre! Può mancare la Madre se deve essere partorito l’uomo nuovo? Può non esservi Eva se deve essere d’ora in avanti la “Vita” dove era la Morte? E può mancare la Donna mentre si avvicina l’ora che il Serpente avrà oppresso il capo e limitata la sua libertà d’azione? Non può. E la Madre dei viventi, l’Eva senza macchia, la Donna dell’ “Ave” e del “Si faccia”, la Donna dal calcagno potente, la Corredentrice, è presente al convito con cui ha inizio lo sponsale dell’Umanità con la Grazia.


Ma “venuto a mancare il vino” i convitati non avrebbero gioito per la presenza di Gesù. Oh! veramente quando venni per il mio convito di Grazia trovai che il vino mancava presto. Era troppo poco, e presto fu consumato, e gli uomini caddero in tristezza perché Io deludevo le loro speranze di inebriarsi di umani succhi di potenza e vendetta.


Che avevo trovato iniziando la mia missione? “Idrie di pietra preparate per le purificazioni dei Giudei”. Ossia per le purificazioni materiali. Ecco. I cuori, dopo secoli e secoli di impura assimilazione della Sapienza, si erano mutati in idrie di pietra. E non già per purificare se stessi, ma per servire a purificare. Il rigorismo, l’esteriorità dei riti. Quel rigorismo che induriva senza servire a detergere neppure se stessi. Il solito peccato di superbia del credersi perfetti e di credere impuri gli altri. La durezza opaca della pietra opposta alla luce e alla duttilità della Sapienza che illumina a comprendere e aiuta ad amare. Cuori chiusi. Anche l’acqua che li empie non li fa morbidi. Serve a ghiacciarli. E nulla più. Gettata l’acqua, essi sono aridi, duri e senza profumo. Questo è l’esteriorità dei riti che colmano senza penetrare, senza trasformare, senza far dolci e profumati. Le idrie, i cuori, erano vuoti. Non contenevano neppure quel minimo di cosa utile che è l’acqua per purificare gli altri. Erano vuoti. Non avevano neppure pensato a colmarsi del minimo.Vuoti, arcigni, scabri, inutili, scuri nell’interno come un antro, bigi all’esterno per polvere e vecchiaia.


“Empite d’acqua le idrie”. Oh! quanta l’acqua viva che Io ho versato nei cuori di pietra degli ebrei perché almeno avessero un minimo per essere utili ad alcunché! Ma essi non si mutarono e nella quasi maggioranza respinsero l’acqua, restando vuoti, duri, oscuri, arcigni.


“E ora attingete”. Ecco. Nei cuori dove l’acqua fu accolta si mutò in vino eletto, tanto che il maestro di tavola disse: “Tutti dànno al principio il vino migliore e poscia il peggiore, mentre tu hai serbato il migliore alla fine”. Ho infatti serbato il migliore alla fine, Io, sposo del gran convito. Nell’Ultima Cena, ultimo atto del Maestro, Io, Sposo, ho mutato non l’acqua in vino, ma il vino in Sangue mio per una nuova trasformazione che vi aiutasse, o uomini, ad essere felici della mia felicità che è santa ed eterna. Avevo per tre anni empito le idrie vuote dell’Acqua veniente dal Cielo. Ma ora l’acqua non bastava più. Veniva il tempo della lotta e del giubilo, e il vino è utile al lottatore e immancabile ai conviti. Ed Io vi ho dato l’Eucarestia, il mio Sangue, perché beveste la mia stessa forza, e forti foste, e la mia ilare volontà di servire Iddio, e diveniste eroi come il Maestro vostro, e la mia gioia fosse in voi.


Né quel miracolo di trasformazione di una specie nell’altra  ha più avuto fine. Le idrie del convito di Cana si vuotarono presto lasciando ebbri gli invitati alle nozze. La mia Eucarestia empie i calici e le pissidi di tutta la terra da secoli. E sino alla fine dei secoli gli affamati, gli esausti, i sitibondi, gli stanchi, gli afflitti, i morenti e quelli che appena cominciano a vivere con ragione, i puri come i penitenti, i malati come i sani, i sacerdoti come i laici, gli uomini d’ogni razza e condizione, sulle vette e nelle pianure, fra le nevi polari e all’equatore, sulle acque e sulle terre, vengono a bere, a mangiare, a nutrirsi, a salvarsi, a vivere del mio Sangue e della mia Carne, di questo Vino dato alla fine del Convito, alle soglie della Redenzione, perché fosse il Convito perpetuo dello Sposo a chi lo ama e la Redenzione continua dei vostri languori e cadute.


Le nozze di Cana. La trasformazione dell’acqua in vino. La Cena di Pasqua: la transustanziazione del pane e vino nel mio Corpo e nel mio Sangue. 
La prima, a segnare l’inizio della mia missione di trasformazione degli ebrei dell’antico tempo in discepoli del Cristo. 
La seconda, a segnare il principio della transustanziazione degli uomini in figli di Dio per la grazia rivivente in loro. L’ultimo miracolo dell’Uomo Dio. Il primo e perpetuo miracolo dell’Amore umanizzato. Questa, mio piccolo Giovanni, una delle applicazioni ‑ ed è la più alta ‑ del miracolo delle nozze di Cana.


Ed in te, e per sempre, il mio Corpo e il mio Sangue siano quelle Cose preziose e incorruttibili per le quali, come dice Simon Pietro4], sei stata riscattata, affinché tu esalti le virtù di Colui che dalle tenebre ti chiamò all’ammirabile sua luce. La mia pace a te, piccola sposa, anelante all’Amore. La pace a te. La pace a te. La pace a te.» 

(da: Maria Valtorta, I Quaderni del 45-50, 19.1.1947 – ed. CEV)

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1 Il 28 maggio 1944, nel dettato di commento all’episodio della Seconda moltiplicazione dei pani della grande opera sul Vangelo. Per il luogo dell’esilio, rimandiamo a pag. 231 nota 6.
2 Giovanni 14, 26.
3 Giovanni 2, 1‑11. L’insegnamento che segue potrebbe essere messo come commento all’episodio delle Nozze di Cana, in una riedizione della grande opera sul Vangelo..
4 1 Pietro 2, 9.
Buona meditazione. 
La Pace sia con voi.


AMDG et DVM

sabato 1 dicembre 2018

La fiamma d'amore che scaccia le tenebre dal nostro cuore

Coroncina 

alla Fiamma d’Amore del Cuore 

Immacolato di Maria
+
 
Sui grani grossi:

Doloroso e Immacolato Cuore di Maria

prega per noi che ricorriamo a te!”


Sui grani piccoli:

Madre, salvaci !

Attraverso la Fiamma d’Amore del Tuo Cuore Immacolato”


Alla fine:

Tre Gloria al Padre.

Irradia, o Maria, su tutta l'umanità l'effetto di grazia della Tua Fiamma d'Amore, adesso e nell'ora della nostra morte.  Amen



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ROSARIO ALLA FIAMMA D'AMORE DEL CUORE 

IMMACOLATO DI MARIA

All’inizio, fare il segno della Croce cinque volte in onore delle Sante piaghe di Gesù

Sui grani grossi
Cuore Addolorato e Immacolato di Maria, prega per noi che a te ricorriamo!

Sui grani piccoli
Madre, salvaci - per la Fiamma d’Amore del Tuo Cuore Immacolato

Alla fine: Tre Gloria al Padre.

- "Irradia, o Maria, su tutta l'umanità le grazie efficaci della Tua Fiamma d'Amore, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen".

Per onorare le Mie cinque Sante Piaghe fate il segno della Croce cinque volte, una dopo l'altra e offritevi, unitamente alle Mie Sante Piaghe, alla misericordia del Padre Celeste (13 aprile 1962)".

Ecco il modo con il quale fare il segno della Croce cinque volte.
Durante il segno: "In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen".
baciare sul crocifisso, almeno in spirito, una per una le Sante Piaghe mentre si pronunzia l'invocazione
"Gesù mio, per i meriti delle Tue Sante Piaghe, perdonaci e abbi misericordia di noi!"
Oppure: "Eterno Padre, Ti offro le Sante Piaghe del nostro Signore Gesù Cristo affinché guariscano le piaghe delle nostre anime!"

Per accecare Satana il Signore invita a diffondere questa preghiera che Lui stesso ha insegnato:
I nostri passi devono procedere insieme;
le nostre mani devono raccogliere insieme;
i nostri cuori devono palpitare all’unisono;
le nostre anime devono avere i medesimi sentimenti;
i pensieri del nostro spirito devono formare unità;
le nostre orecchie devono ascoltare insieme il silenzio;
i nostri occhi devono guardarsi e fondersi in uno sguardo solo;
le nostre labbra devono pregare unite, per invocare insieme la Misericordia del Padre.

Breve storia

Questo Rosario è stato insegnato nelle apparizioni di Eisemberg, a Elisabeth Kindelmann, vedova, madre di 6 figli, morta in Ungheria nel 1985. Ella, dal 1956, ebbe molte apparizioni della Madre di Dio e di Nostro Signore Gesù Cristo, che promisero che tutti quelli che avrebbero diffuso la Fiamma d'Amore del Cuore Immacolato di Maria SS. nel mondo avrebbero ricevuto un sigillo nel cuore. Coloro che portano impresso questo sigillo saranno salvi ed entreranno nei Nuovi cieli e Nuova Terra.

"Io vi do un mezzo: metto una torcia di fuoco nelle vostre mani; questa è la Mia Fiamma d'Amore... Con la Fiamma piena di grazia che vi trasmetto dal Mio Cuore, passando da cuore a cuore, li incendiate tutti... e lo splendore di questa Fiamma acceca Satana. Ho ottenuto questa accensione del Fuoco d'Amore dal Padre Celeste per merito delle piaghe del Mio Figlio Santo" (13 aprile 1962).

 "Il fuoco sarà spento con il fuoco. Il fuoco dell'odio con il fuoco dell'Amore..." (6 dicembre 1964).

 "La Fiamma d'Amore, che desidero spandere su di voi, con tutta la sua forza diffonde non soltanto il suo splendore, ma anche il suo calore. La Mia Fiamma d'Amore è così grande che non trova posto dentro di Me e con forza impetuosa irrompe verso di voi. Il mio amore straripante fa distruggere l'infettivo odio infernale del mondo affinché si salvi dalla dannazione eterna il numero più grande possibile di anime..."


 "Desidero che tutto il mondo, come conosce il mio nome, così conosca anche la Fiamma d'Amore del Mio Cuore che farà miracoli nella profondità dei cuori..." (19 ottobre 1962).
AMDG et DVM

Per la NOVENA DELL'IMMACOLATA *3

< Maria... Nostra Signora di Guadalupe
schiaccia la testa a satana e salva il tuo Popolo.
Maria... Nostra Signora di Guadalupe
raduna i tuoi figli sotto il tuo Manto di stelle >


(B)

Legem pone mihi, Domina, voluntatis tuae sanctarum sanctissima: et exquiram eam semper.

Deduc me in semitam miserationum tuarum, mulierum pulcherrima: quia ipsam volui.

Inclina animam meam ad supernorum amorem, Domina:
et non ad impudicitiam.

Ecce concupivi castimoniam tuam a juventute mea:
in misericordia tua confirma me.

Et observabo viam testimoniorum tuorum in saeculum:
et scrutabor mandata Filii tui, quae dilexi.
Gloria Patri, etc.

Antifona  della beata Vergine Maria 
Salve Regina, Madre di misericordia: 
Vita, dolcezza e speranza nostra, salve. 
A te ricorriamo, esuli figli di Eva, 
A te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. 

Orsú, dunque, avvocata nostra, 
Rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. 
E mostraci, dopo questo esilio, 
il frutto benedetto del ventre tuo, Gesù. 
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.


V. Prega per noi, o Santa Madre di Dio. 
R. Affinché siam fatti degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo.
Onnipotente sempiterno Iddio, che hai preparato con la cooperazione dello Spirito Santo, il corpo e l'anima della gloriosa Vergine Madre Maria, affinché meritasse di essere degna abitazione di tuo Figlio, fa sì che, mentre ci rallegriamo al ricordo di lei; per la sua pietosa intercessione, siamo liberati dai mali che ci sovrastano, e dalla morte eterna. Per lo stesso Cristo Signor nostro. Amen.
V. Il divin aiuto  sia sempre con noi.
R. Amen.

RICORDATI

Ricordati, o piissima Vergine Maria, 
che non si è mai inteso al mondo 
che qualcuno sia ricorso alla tua protezione,
 abbia implorato il tuo aiuto, 
chiesto il tuo patrocinio
 e sia stato da te abbandonato. 
Animato da tale confidenza, 
a te ricorro, o Madre, 
Vergine delle vergini, 
a te vengo, e, peccatore come sono,
 mi prostro ai tuoi piedi a domandare pietà. 
Non volere, o Madre del divin Verbo, 
disprezzare le mie preghiere,
 ma benigna ascoltale ed esaudiscile. Amen.

(San Bernardo di Chiaravalle)

AVE MARIA PURISSIMA!

Mensaje de Nuestro Señor Jesucristo a J. V. ==============================


Nov 13_18 PedidMe Mi Santo Espíritu para que os guíe en estos momentos y, no temáis.
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Rosario vespertino-MENSAJE ÚNICO


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Mensaje de Nuestro Señor Jesucristo a J. V.
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Primer Misterio. Habla Nuestro Señor Jesucristo.
Sobre: Seréis cuidados, seréis guiados, seréis protegidos, pero tenéis, también, una misión muy importante, que es la de proteger almas con vuestra intercesión. Esto os lo he pedido muchísimo, Mis pequeños, porque es vuestra intercesión la que va a salvar a infinidad de almas.

(Lenguas…) Hijitos Míos, ciertamente Soy Yo la Luz del Mundo y enviaré a Mi Santo Espíritu, para que alumbre a todas las mentes de todos vosotros, y para que, a través de ese resplandor interno que tendréis, comprendáis en qué estado estáis de pecado o de Gracia ante Mis Ojos.

Mucha maldad os rodea, Mis pequeños y así está anunciado, profetizado, visualizado desde antiguo para estos tiempos.

Soy la Vida y ahora estáis rodeados de la muerte, de satanás, que quiere destruir todo lo que Yo os he traído. He estado entre vosotros, Soy vuestro Dios y Yo os doy lo que escucho de Mi Padre y Yo os mando a Mi Santo Espíritu, para que os anuncie y recuerde, todavía, para éstos tiempos, lo que ya está próximo para la humanidad y el Universo entero.

Mucha maldad os rodea y muchos no quieren ver, están cegados por el poder de satanás, están cegados porque les conviene vivir en un mundo de ciegos, para aprovecharse de sus hermanos. Los gobiernos han cegado a sus pueblos, porque los gobiernos se han satanizado. Se reúnen para hacer planes, para sojuzgaros, para hacer planes para destruiros, para aprovecharse de vosotros, de cada uno de vosotros, Mis pequeños.

Son pocos, los que, al mantenerse en Mí, en Mi Gracia, en la búsqueda de Mi Palabra, pero, sobre todo, en la actuación de Mi Palabra, son los que se les ha dado el Discernimiento Santo, para que entendáis la situación real que el Mundo está padeciendo.

Vosotros, los que estáis Conmigo, os dais cuenta de lo que sucede en realidad, porque Mi Santo Espíritu está en vosotros y os explica lo que está sucediendo, cómo os está atacando satanás, cómo quiere vuestra destrucción; cómo quieren, éstos guías de los pueblos, destruir a su propio pueblo.

Ciertamente, estáis muy atacados, no solamente en cuerpo, sino en alma y espíritu, se os ha atacado a tal grado, de que no queréis nada de Mí. Soy vuestro Dios y satanás os ha convencido de estar, solamente, buscando lo del mundo y el mundo os aleja de Mí, el mundo os lleva a la obscuridad, el mundo os quita la Paz, el mundo os lleva a apartaros de toda la Verdad que Yo os he enseñado.

La maldad está corroyendo corazones. La maldad os está separando, aun a vosotros, que sois hermanos de una sola familia. La maldad os está llevando a un desierto de desesperación. Por eso, ahora os sentís así, que no encontráis a dónde ir, qué hacer, quién os escuche, quién os explique, estáis confundidos. Satanás está causando esta confusión mundial. Muchas almas lo están sintiendo, muchas almas están desorientadas, muchas almas no viven en Paz y es que la Paz, Soy Yo, vuestro Dios.

Si no estáis Conmigo, no podéis tener esa Paz, esa Sabiduría, ese Amor que deben tener todos aquellos que Me siguen, todos aquellos que son Mis discípulos, todos aquellos que se pueden decir “hijos de Dios”.

Las pruebas vendrán cada vez más fuertes, Mis pequeños. Aquellos que no están Conmigo, que no Me buscan, que no están preparados, no sabrán ni cuándo ni cómo les vendrá su fin, y muchos perecerán eternamente.

Los que estáis Conmigo sabréis lo que estará pasando y algunos seréis perseguidos. Yo os protegeré, porque sois Mi resto fiel, con el que empezaré un Nuevo Mundo.

Habéis ganado la carrera, os habéis mantenido en Fe, habéis buscado la Verdad y os ha gustado estar en ella. Respetáis Mis Leyes, buscáis el Amor entre hermanos, mantenéis Mis Palabras vivas en vuestro corazón y las habéis transmitido a vuestros hermanos; por eso, os podéis llamar “hijos de Dios”.

Seréis cuidados, seréis guiados, seréis protegidos, pero tenéis, también, una misión muy importante, que es la de proteger almas con vuestra intercesión. Esto os lo he pedido muchísimo, Mis pequeños, porque es vuestra intercesión la que va a salvar a infinidad de almas. Satanás os quiere destruir a todos y, por eso, os dije que algunos seréis perseguidos porque, en este momento, Mi resto fiel, tiene un poder muy grande sobre Mí, que ya os he dicho, y es Mi Mismo Amor en vuestro corazón, vosotros sentís en vuestro corazón el Amor sobre vuestros hermanos desamparados. Ese es el Verdadero Amor que os hace orar por ellos, para que no sean condenados.

Cuando oráis de corazón y Me lo pedís con Mi Amor, que habita en vuestro corazón, os escucho, atiendo vuestras súplicas y os doy lo que Me pedís, porque sé que ya no Me estaréis pidiendo cosas vanas, cosas del mundo, cosas que no os aprovechan para vuestra vida espiritual y, en cambio, Me estaréis pidiendo, primeramente, por el Bien que Me dais, por el Amor que Me propiciáis, por el Amor que vosotros tenéis hacia vuestros hermanos desamparados.

Ciertamente, se salvarán por vosotros y con ello, vosotros mismos estaréis asegurando vuestra salvación eterna, cuando ésta llegue.

Los momentos van a ser dramáticos, estaréis viendo todo lo profetizado y, os vuelvo a repetir, no temáis, pero sí, sed conscientes de que será tremendo este momento y os deberéis mantener en mucha oración, penitencia, ayuno. Almas fuertes, poderosas, contra el ataque de satanás.

Todo se dará rápido, perseverad, orad, y vivid en santa alegría, porque después del parto, que es éste, el que se acerca apresuradamente, viene el gozo, el gozo de verMe entre vosotros. Que esa alegría se mantenga en vosotros, que no haya en vosotros, dudas, resentimientos, dolores, sino que sea todo alegría, porque pronto regresaré para todos vosotros que Me habéis esperado con una gran Fe y un deseo inmenso de servirMe y de estar con vosotros.

PedidMe Mi Santo Espíritu para que os guíe en estos momentos, que Su Sabiduría os lleve por los caminos seguros, caminos de Bien, caminos de salvación y, no temáis, a pesar de que flaqueéis, por vuestra humanidad, que es débil, Mi Santo Espíritu os fortalecerá, para que no flaqueéis y estéis siempre seguros, de que vuestros pasos, serán siempre hacia adelante, buscando el Bien y, al cual, encontraréis pronto.

Os Bendigo, Mis pequeños, Mi Bendición y Mi Santísima Trinidad quede con vosotros. Amén.

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Nov 06_ 18 Os pido que vengáis a Mí, arrepentidos y deseosos de tener esa Purificación.ImprimirE-Mail
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Mensaje de Nuestro Señor Jesucristo a J. V.
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Primer Misterio. Habla Nuestro Señor Jesucristo.
Sobre: Meditad esto y veréis que es cierto. Preparaos, pues, Mis pequeños, porque ésta Purificación, ha de venir.

Hijitos Míos, os he dicho antes, que muchos de ésta humanidad, han hecho ya, su propio dios cada quien; y pocos son los que siguen lo que Yo os he enseñado.

La maldad aprovecha estas situaciones, satanás os ha convencido de hacerMe a un lado de vuestra vida. ¿Y esto para qué, Mis pequeños?, también os lo he dicho muchas veces: que vosotros, sin Mí, sin Mi Protección, sin Mi Guía, sin Mi Sabiduría, no sois nada y os podéis perder fácilmente en esta selva, porque así se ha vuelto la humanidad, una selva, en donde, el más fuerte, o el más malo, el más mentiroso, el que tiene más poder, es el que vence. En eso habéis convertido Mi Creación.

Os he dado una Creación, en la cual, vosotros pudierais vivir a gusto si estuvierais Conmigo, en donde no os faltaría nada, en donde tendríais todo, empezando con vuestro propio ser. Salud, tanto espiritual como física; Sabiduría, que solamente la podéis obtener de Mí; vuestros dones se potencializarían y muchas, muchas otras capacidades que el Espíritu Santo está esperando derramar en cada uno de vosotros, cuando vosotros regreséis a Mí.

La humanidad ha destruido, prácticamente, todo lo que Yo os he dado, principalmente los principios religiosos con los que vosotros debéis vivir para manteneros en Mí, y así, podáis tener derecho, como hermanos e hijos Míos, de que os comparta de lo que Yo, vuestro Dios, en Mi Santísima Trinidad, os quiero dar. ¡Es tanto lo que tengo reservado para vosotros! ¡Una lluvia de Bendiciones caerá del Cielo cuando vosotros accedáis a estar en Mí! Es tanto lo que os quiero dar, porque Yo, siendo vuestro Padre y vuestro Hermano, no Somos egoístas, os compartimos de todo, Nuestro Santo Espíritu os lo va a infundir en vuestro cuerpo y en vuestra alma.

Satanás os ha venido engañando inmensamente y él sabe lo que Yo tengo reservado para cada uno de vosotros pero él, en su envidia, porque perdió mucho, por ponerse en contra Mía, no quiere que vosotros gocéis a lo que tenéis derecho, por ser Mis creaturas.

Os he dicho, también, que Yo no puedo derramar Mis Bendiciones y los dones que os quiero dar porque, si vosotros no estáis unidos a Mí, perfectamente, viviendo en el Amor, viviendo en estado de Gracia, viviendo para servirMe, pero no como esclavos, sino como hijos Míos o como hermanos Míos, si Nosotros no veMos eso, en donde, en total Humildad, en total Amor, vosotros podáis servir a vuestros hermanos con lo que se os dará, si se os diera en estos momentos, vuestra soberbia os haría caer en peor maldad y pecado de como ahora estáis.

Por eso, es necesario, Mis pequeños, que recibáis con Humildad y con un deseo grande, la Purificación que os quiero mandarpara eliminar de vosotros, todo aquello que os pueda traicionar y Me deis peor la espalda de como hasta ahora Me la habéis dado.

Suena feo todo esto, Mis pequeños, porque os quiero consentir, pero, vuestra falta de espiritualidad, os llevaría a peores estados de pecado y soberbia, que os apartarían más de Mí, porque no estáis preparados ahora, para recibir Mis Bendiciones y Mis Dones. Por eso, os pido que vengáis a Mí, arrepentidos y deseosos de tener esa Purificación, la cual, ciertamente, al principio, os dolerá mucho, porque os quitaré todo aquello que os traiciona a vosotros mismos, pero, sobre todo, aquello que Me hace daño a Mí, con vuestras obras, con vuestras palabras, con todo aquello que dejáis de hacer de bueno, hacia Mí y hacia vuestros hermanos.

Os he dicho que Yo consiento a aquellos hijos que Me son fieles, que son sencillos, humildes, que Me obedecen en todo y que se dan por sus hermanos para levantarlos del estado en el que están y los hacen llegar a Mí, más rápidamente, con vuestras enseñanzas, con vuestro ejemplo, con lo que Yo os he enseñado, para que lo deis a vuestros hermanos.

Tenéis Mi Amor, utilizadlo, Mis pequeños, para ayudar a vuestros hermanos, amad con Mi Corazón, como Yo, vuestro Hermano Jesucristo, os he enseñado. Respetad a vuestros hermanos y ayudadles a crecer espiritualmente; hacedles entender a aquellos que van por mal camino, el error en el que están incurriendo y ayudadles a retomar el buen camino.

Quiero Vivir, plenamente, en cada uno de vosotros, y os conviene, Mis pequeños, porque así es como voy a asegurar, el conoceros perfectamente bien; que os llenaré de esos regalos espirituales, físicos, materiales que tengo reservados para cada uno de vosotros. Ciertamente, os conozco perfectamente bien, pero Yo necesito que Me deis libertad total para poder guiaros y digo, “en total libertad”, porque estando en vosotros, aun estando en vosotros, respeto vuestro libre albedrío.

Os tenéis que dar cuenta, Mis pequeños, que Soy vuestro Dios y que Soy la Bondad Infinita; que os deis cuenta que Yo os creé, para que tuvierais un gozo inmenso, indescriptible. Ahora, en estos momentos, ciertamente, habéis, se podría decir, evolucionado, ya que después de la caída de vuestros Primeros Padres, que siendo los reyes de la Creación, por su Pecado, perdieron todo, y fueron, prácticamente, esos hombres de las cavernas, que se quedaron sin nada.

El Conocimiento que Yo les había dado, ese Conocimiento Infuso de toda la Creación, era un regalo inmenso, pero se pusieron en contra Mía, Me negaron, quisieron seguir a satanás, lo prefirieron a él y perdieron todo. Y ahora estáis también, vosotros así, por eso, vuestra humanidad, está al borde del colapso, porque Me habéis hecho a un lado y habéis preferido, la mayoría de vosotros, a satanás, a todas sus obras, a todo aquello en que os distrae de estar Conmigo.

Meditad, Mis pequeños y veréis que es real esto. Hacéis  muchísimas cosas, os enfrascáis en diversiones, en negocios, en vuestra vida personal, en tantas y tantas cosas, de lo que vivís a diario y de los intereses a donde os ha llevado satanás, pero Yo, ya no estoy en vuestras vidas, Yo ya no Soy una meta a alcanzar, Me habéis arrojado de vuestra mente y de vuestro corazón. ¿Cómo queréis, pues, que os vaya?, cuando ya no Me llamáis, cuando ya no Me buscáis, cuando no Me pedís, ya, una ayuda o un Consejo.

Ciertamente, que satanás no os va a dar la Verdad que Yo sí os puedo dar; él, todo lo contrario a Mí, goza en veros caer, en destruiros espiritualmente y, vosotros, ni os queréis dar cuenta de esta realidad que estáis viviendo y todavía Me reclamáis del por qué no os ayudo en tal o cual situación, del por qué no os doy lo que necesitáis día a día. Ciertamente, os protejo, pero no os puedo consentir, porque, en cierta forma, algunos de vosotros Me tenéis como enemigo, o Me tenéis como un Ser olvidado y no necesario para vuestra vida.

Queréis mucho, pero no dais nada, Me reclamáis demasiado, pero sois malos Conmigo y eso, os va a costar mucho, Mis pequeños. Os habéis apartado de la Fuente de Vida, que Soy Yo, de Mi Providencia Divina, que Soy Yo. Os habéis apartado de Mi Amor y habéis creado vuestros propios amoríos, que os desvían de una realidad verdadera, en la cual fuisteis creados.

Os habéis vuelto como aquellos hombres de la Edad de Piedra: ahora, también, adoráis a las cosas, a las plantas, a los árboles, a los animales. Preferís tener a vuestro cuidado una creatura, antes que tener un hijo y poderle enseñar lo que hubierais aprendido de Mí. Ya, vuestra vida, no es lo que Yo os enseñé y para lo que fuisteis creados. Ya no sois hijos Míos, sois hijos de satanás.

Por eso, ésta humanidad, ésta generación, en buena parte, tiene que ser eliminada, porque no estáis Conmigo, porque ya no Me seguís, porque habéis negado Mi Presencia en vuestra vida, siendo que Yo os di la vida y os he dado todo. Habéis preferido seguir a aquél que os traiciona, al que provoca la maldad en el mundo, en vosotros mismos, en vuestra familia, en vuestra sociedad, en los pueblos, el que causa todo mal a vuestro alrededor.

Meditad esto y veréis que es cierto. Preparaos pues, Mis pequeños, porque ésta Purificación, ha de venir. Preparaos a estar lo mejor posible Conmigo, para que tenga Compasión de vosotros y poder regresar a Mí; pero ¡ay! de aquellos que han hecho pacto con satanás, vuestro enemigo, con ello, han escogido, ya, su futuro eterno. Yo no os estoy castigando, vosotros mismos habéis escogido el rumbo de vuestra vida, tanto de la Tierra, como para vuestra eternidad. Escogisteis vivir para satanás y moriréis para él. No estáis Conmigo, lo preferisteis a él.

Los que estáis Conmigo, Yo velaré por vuestra vida y por vuestra muerte, para que tengáis Vida eterna.
Gracias, Mis pequeños.
 
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venerdì 30 novembre 2018

Gli uomini sono crudeli. Il precetto d'amore fraterno è il più calpestato da essi.


Prima domenica d'Avvento


1 dicembre 1946

   Introito: Salmo 25 (24), 1-4.
   Orazione: Risveglia, te ne preghiamo o Signore, la tua potenza e vieni, per farci meritare di essere sottratti con la tua protezione e salvati col tuo aiuto dai pericoli che ci sovrastano a causa dei nostri peccati.
   Epistola: Romani 13, 11-14.
   Graduale: Salmo 25 (24), 3-4; 85 (84), 8.
   Vangelo: Luca 21, 25-33.
   Offertorio: Salmo 25 (24), 1-3.
   Segreta: Queste cose sacre, o Signore, dopo averci purificati con la loro potente virtù, ci facciano giungere più puri al loro principio.
   Comunione: Salmo 85 (84), 13.
   Dopocomunione:
Facci ricevere, o Signore, la tua misericordia in mezzo al tuo tempio, affinché prepariamo con i dovuti onori le vicine solennità della nostra redenzione.
  

   Dice Azaria:

   «È faticoso, quando gli uomini appesantiscono o feriscono le ali, alzarsi con lo spirito a Dio. Gli uomini sono crudeli.
   Il precetto d'amore fraterno è il più calpestato da essi. Con l'accanimento di un folle sanguinario, o di un bambino su un giocattolo, a seconda del caso e dell'individuo, essi si accaniscono sui fratelli, e specie, potrei dire: unicamente, su quelli fra i fratelli che, per la loro formazione spirituale, li fanno sicuri che non reagiranno rendendo male per male.
   Ma, anima mia, anche se è faticoso, occorre farlo, anzi più è faticoso occorre farlo, perché nessuno può sanare le ferite date dagli uomini allo spirito se non il Medico, il Confortatore degli spiriti: Dio, il Padre buono che non delude chi in Lui confida.

   Sei così ferita che non puoi volare? Come una colomba che il cacciatore ha piagata mentre andava sicura verso il suo buon padrone e che, non potendo più volare alta e rapida, va con brevi voli, con rapidi passi, soffocando, con la volontà di andare al suo padrone che l'ama, la voce della carne che soffre e implora di non sottoporla ad altri sforzi e dolori, così tu, povera ferita, va', va' almeno sotto al raggio del tuo Sole, e poniti là, guardandolo, amandolo, stendendo le tue ali ferite perché Egli veda lo strazio che ti hanno dato gli uomini, e ti medichi coi balsami del suo amore.

   Anima mia, non rivolgerti più agli uomini. I loro consigli sono: quali malvagi, quali derisori, quali stentati; i migliori simili a quelli che un guercio può dare nel crepuscolo a coloro che gli chiedono quale è la via da seguire. Solo Dio vede, solo Dio sa, solo Dio ama con perfezione.

   Anima mia, non sei tu la piccola voce? Non ti è Egli Maestro? Puoi dubitare che Egli non sia Colui che ti parla e che ti conduce come sua agnella più cara? Segui le sue voci e i suoi sentieri. Mai ti ha lasciato errare. Ti ha presa dal seno della madre, ti ha vegliata nella infanzia, nella puerizia, nella fanciullezza, giovinezza ed età matura. Ti ha istruita, ti ha protetta, ha scansato da te quelli che potevano in un modo o nell'altro nuocerti realmente, ti ha avvicinata a persone o a cose che potevano giovarti. Come un Padre e come un Amante. Ciò che è per te. Non ha atteso la tua preghiera per risvegliare la sua potenza e venire. Prima ancora che tu sapessi cosa è amare, ti ha teso le braccia. Solo io, tuo angelo custode, so quanto ti ha amata il Signore, e quanto ti ama.

   Ed ora io ti dico ciò che Paolo diceva ai Romani. Ma te lo dico in un altro senso di quello che Paolo ha dato al suo dire. Ti dico: la tua salvezza è più vicina ora di quanto tu puoi immaginare. La notte è inoltrata. Il più del periodo triste e buio è passato e il giorno si avvicina. Mi intendi? Il giorno si avvicina. Quando si avvicina il giorno, e giorno di Dio, i convitati si apprestano alla festa. Si levano le vesti di lutto e di dolore, e si vestono di vesti bianche e luminose e si osservano attentamente se neppur un piccolo "che" di impuro resta indosso. Anima mia, l'ora che precede l'alba è la più nera della notte, ma poi sorge il sole. Anima mia, l'amante che attende lo sposo anticipa l'ora mattutina per esser pronta al suo venire.

   Io non ti parlo mai del Vangelo perché è il Signore Ss. il tuo Maestro nel Vangelo. Ma oggi ti dico: Quando vedrai che tutto, in una particolare piccola apocalisse, ti si volterà contro per darti dolore e sconvolgerti, quando ti sentirai tramortire dallo sbigottimento per tanto accanirsi di forze contrarie a te, quando ti sembrerà che persino il Cielo sia sordo al tuo soffrire, allora alza il capo perché il tuo gaudio sarà vicino.
   Non sto, ché troppo è chiara l'epistola, a spiegarti le parole di Paolo. Ma termino con le parole della Comunione: "Il Signore si mostrerà benigno".
   Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo».

AMDG et DVM