mercoledì 13 giugno 2018

La virtù del Santo ... come il piombino


13. La virtù dei santi è come il piombino del muratore che controlla la perpendicolarità dei muri... 

Quando si celebrano le feste dei santi, viene teso questo piombino sulla vita dei peccatori; e quindi celebriamo le loro feste per avere dalla loro vita una norma per la nostra. 

È ridicolo perciò nelle solennità dei santi, volerli onorare con i cibi (con grandi pranzi), quando sappiamo che essi hanno conquistato il cielo con i digiuni.

Prezioso:
http://www.ac-immacolata.it/testi_sussidi/files/sant_antonio_da_padova.pdf

https://www.monasterovirtuale.it/servizi/download/dottori-della-chiesa/457-s-antonio-di-padova-i-sermoni-1/file.html



ELOHIM - Padre nostro


La preghiera del ‘Padre nostro’.
"Udite. Quando pregate dite così: 'Padre nostro che sei nei Cieli sia santificato il Nome tuo, venga il Regno tuo in terra come lo è in Cielo, e in terra come in Cielo sia fatta la Volontà tua. Dàcci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal Maligno'."

Gesù si è alzato per dire la preghiera e tutti lo hanno imitato, attenti, commossi.

"Non occorre altro, amici miei. In queste parole è chiuso come in un cerchio d'oro tutto quanto abbisogna all'uomo per lo spirito e per la carne e per il sangue. Con questo chiedete ciò che è utile a quello e a questi. E se farete ciò che chiedete, acquisterete la vita eterna. 

E' una preghiera tanto perfetta che i marosi delle eresie e il corso dei secoli non l'intaccheranno. Il cristianesimo sarà spezzettato dal morso di Satana e molte parti della mia carne mistica verranno staccate, separate, facenti cellule a sé, nel vano desiderio di crearsi a corpo perfetto come sarà il Corpo mistico del Cristo, ossia quello dato da tutti i fedeli uniti nella Chiesa apostolica che sarà, finché sarà la terra, l'unica vera Chiesa. 

Ma queste particelle separate, prive perciò dei doni che Io lascerò alla Chiesa Madre per nutrire i miei figli, si chiameranno però sempre cristiane, avendo culto al Cristo, e sempre si ricorderanno, nel loro errore, di essere venute dal Cristo. Ebbene, esse pure pregheranno con questa universale preghiera. 

Ricordatevela bene. Meditatela continuamente. Applicatela alle vostre azioni. Non occorre altro per santificarsi. Se uno fosse solo, in un posto di pagani, senza chiese, senza libri, avrebbe già tutto lo scibile da meditare in questa preghiera e una chiesa aperta nel suo cuore per questa preghiera. Avrebbe una regola e una santificazione sicura.

Maria Valtorta - Evangelo (203)

lunedì 11 giugno 2018

Specchio - orazione elemosina digiuno - pane celeste/parola di Dio

Impara... dalla donna

11. Le donne, quando vogliono uscire in pubblico, si mettono davanti allo specchio e se scoprono nel loro viso qualche macchia, la lavano con l'acqua. Così anche tu, guarda nello specchio della tua coscienza, e se vi trovi la macchia di qualche peccato, corri immediatamente alla sorgente della confessione. Quando nella confessione si lava con lacrime il viso del corpo, anche il volto dell'anima viene deterso e illuminato.

12. La soddisfazione, cioè la penitenza, consiste in tre cose: nell'orazione per quanto riguarda Dio; nell'elemosina per quanto riguarda il prossimo; nel digiuno per quanto riguarda se stessi, affinché la carne che nel piacere ha condotto al peccato, nell'espiazione conduca al perdono.


13. Come l'uomo esteriore vive di pane materiale, così l'uomo interiore vive del pane celeste, che è la Parola di Dio.
Sant'Antonio

Fuggirà ogni tristezza e depressione

Legga spesso questa preghiera, 
a volte anche tre volte di seguito:


"Resta con me Signore, perché è necessario averTi presente per non dimenticarTi. Tu sai con quanta facilità Ti abbandono.
Resta con me Signore, perché sono debole ed io ho bisogno della Tua fortezza per non cadere tante volte.
Resta con me Signore, perché Tu sei la mia vita e senza di Te vengo meno nel fervore.
Resta con me Signore, per mostrarmi la Tua volontà.
Resta con me Signore, perché desidero amarTi ed essere sempre in Tua compagnia.
Resta con me Signore, se vuoi che Ti sia fedele.
Resta con me Gesù, perché quantunque la mia anima sia assai povera, desidera essere per Te un luogo di consolazione, un nido d’amore. Amen."
San Pio da Pietrelcina, Preghiera dopo la Comunione

Lottava e pregava

SAINT JOHN PAUL THE GREAT
Derrick Ceyrac | AFP

Divenne un'abitudine quando aveva 11 anni e lottava con la matematica

Nel gennaio 1980, Giovanni Paolo II disse a un gruppo del Rinnovamento Carismatico: “Quando ero piccolo ho imparato a pregare lo Spirito Santo. Quando avevo 11 anni mi sentivo triste perché avevo molti problemi con la matematica. Mio padre mi mostrò in un libretto l’inno Veni Creator Spiritus e mi disse: ‘Recita questo e vedrai che Egli ti aiuterà a capire’. Ho recitato questo inno ogni giorno per più di 40 anni, e ho visto quanto ci aiuti lo Spirito divino”.
Ecco una traduzione italiana del testo latino:
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore.
Sia gloria a Dio Padre,
al Figlio, che è risorto dai morti
e allo Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
Ed ecco il testo originale in latino:
Veni, creátor Spíritus,
mentes tuòrum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.
Qui díceris Paráclitus,
altíssimi donum Dei,
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.
Tu septifòrmis múnere,
dígitus patérnæ déxteræ,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.
Accénde lumen sénsibus,
infúnde amórem córdibus,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.
Hostem repéllas lóngius
pacémque dones prótinus;
ductóre sic te prævio
vitémus omne nóxium.
Per Te sciámus da Patrem
noscámus atque Fílium,
teque utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.
Deo Patri sit glória,
et Fílio, qui a mórtuis
surréxit, ac Paráclito,
in sæculórum sæcula.
Amen.