martedì 8 maggio 2018

Appariazione Arcangelo San Michele - Supplica alla Madonna del Santo Rosario di Pompei - Anniversario della Fondazione del MOV. SAC. MARIANO in Fatima -

Die 8 Maji

IN APPARITIONE S. MICHAELIS

Archangeli

Duplex majus



Introitus Ps. 102, 20
BENEDÍCITE Dóminum, omnes Angeli ejus: poténtes virtúte, qui fácitis verbum ejus, ad audiéndam vocem sermónum ejus, allelúja, allelúja. Ps. ibid., 1 Bénedic, ánima mea, Dómino: et ómnia, quae intra me sunt, nómini sancto ejus. V/. Glória Patri.

Oratio

DEUS, qui, miro órdine, Angelórum ministéria hominúmque dispénsas: concéde propítius ; ut, a quibus tibi ministrántibus in caelo semper assístitur, ab his in terra vita nostra muniátur. Per Dóminum.


Léctio libri Apocalýpsis beáti Joánnis Apóstoli.


Apoc. 1, 1-5

IN diébus illis: Significávit Deus quae opórtet fíeri cito, mittens per Angelum suum servo suo Joánni, qui testimónium perhíbuit verbo Dei, et testimónium Jesu Christi, quaecúmque vidit. Beátus qui legit et audit verba prophetíae hujus: et servat ea, quae in ea scripta sunt: tempus enim prope est. Joánnes septem ecclésiis, quae sunt in Asia. Grátia vobis, et pax ab eo, qui est, et qui erat, et qui ventúrus est: et a septem spirítibus, qui in conspéctu throni ejus sunt: et a Jesu Christo, qui est testis fidélis, primogénitus mortuórum, et princeps regum terrae, qui diléxit nos, et lavit nos a peccátis nostris in sánguine suo.


Allelúja , allelúja. V/. Sancte Míchaël Archángele, defénde nos in praélio: ut non pereámus in treméndo judício. Allelúja. V/. Concússum est mare, et contrémuit terra, ubi Archángelus Míchaël descéndit de caelo. Allelúja.


+ Sequéntia sancti Evangélii secúndum Matthaéum.


Matth. 18, 1-10

IN illo témpore: Accessérunt discípuli ad Jesum, dicéntes: Quis, putas, major est in regno caelórum ? Et ádvocans Jesus párvulum státuit eum in médio eórum, et dixit: Amen dico vobis, nisi convérsi fuéritis, et efficiámini sicut párvuli, non intrábitis in regnum caelórum. Quicúmque ergo humiliáverit se sicut párvulus iste, hic est major in regno caelórum. Et qui suscéperit unum párvulum talem in nómine meo, me súscipit. Qui autem scandalizáverit unum de pusíllis istis, qui in me credunt, éxpedit ei ut suspendátur mola asinária in collo ejus, et demergátur in profúndum maris. Vae mundo a scándalis. Necésse est enim ut véniant scándala: verúmtamen vae hómini illi, per quem scándalum venit. Si autem manus tua, vel pes tuus scandalízat te, abscíde eum, et prójice abs te: bonum tibi est ad vitam íngredi débilem, vel claudum, quam duas manus, vel duos pedes habéntem, mitti in ignem aetérnum. Et si óculus tuus scandalízat te, érue eum, et prójice abs te: bonum tibi est cum uno óculo in vitam intráre, quam duos óculos habéntem mitti in gehénnam ignis. Vidéte ne contemnátis unum ex his pusíllis: dico enim vobis quia Angeli eórum in caelis semper vident fáciem Patris mei, qui in caelis est.


Credo.


Offertorium Apoc. 8, 3 et 4 Stetit Angelus juxta aram templi, habens thuríbulum áureum in manu sua, et data sunt ei incénsa multa: et ascéndit fumus arómatum in conspéctu Dei, allelúja.


Secreta

HÓSTIAS tibi, Dómine, laudis offérimus, supplíciter deprecántes: ut eásdem, angélico pro nobis interveniénte suffrágio, et placátus accípias, et ad salútem nostram proveníre concédas. Per Dóminum.


Communio Dan. 3, 58 Benedícite, omnes Angeli Dómini, Dóminum: hymnum dícite, et superexaltáte eum in saécula, allelúja.

Postcommunio

BEÁTI Archángeli tui Michaélis intercessióne suffúlti: súpplices te, Dómine, deprecámur ; ut, quod ore proséquimur, contingámus et mente. Per Dóminum.


* Pro votiva de S. Michaële, Tempore Paschali, Missa dicitur ut supra ; e xtra Tempus Paschale, ut in ejus Dedicatione, die 29 Septembris.


----------------------------------------------------------------------------------------




Supplica alla Madonna di Pompei
(da recitarsi l'8 maggio e la prima domenica di ottobre a mezzogiorno)

I. - O Augusta Regina delle vittorie, o Vergine sovrana del Paradiso, al cui nome potente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi, o Regina gloriosa del Santissimo Rosario, noi tutti, avventurati figli vostri, che la bontà vostra ha prescelti in questo secolo ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai vostri piedi, in questo giorno solennissimo della festa dei novelli vostri trionfi sulla terra degl'idoli e dei demoni, effondiamo con lacrime gli affetti del nostro cuore, e con la confidenza di figli vi esponiamo le nostre miserie.
Deh! da quel trono di clemenza ove sedete Regina, volgete, o Maria, lo sguardo vostro pietoso verso di noi, su tutte le nostre famiglie, sull'Italia, sull'Europa, su tutta la Chiesa; e vi prenda compassione degli affanni in cui volgiamo e dei travagli che ne amareggiano la vita. Vedete, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo ne circondano: quante calamità e afflizioni ne costringono! O Madre, trattenete il braccio della giustizia del vostro Figliuolo sdegnato e vincete colla clemenza il cuore dei peccatori: sono pur nostri fratelli e figli vostri, che costarono sangue al dolce Gesù, e trafitture di coltello al vostro sensibilissimo Cuore. Oggi mostratevi a tutti, qual siete, Regina di pace e di perdono.
Salve Regina.
II. - È vero, è vero che noi per primi, benché vostri figliuoli, coi peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù, e trafiggiamo novellamente il vostro Cuore. Sì, lo confessiamo, siamo meritevoli dei più aspri flagelli. Ma Voi ricordatevi che sulla vetta del Golgota raccoglieste le ultime stille di quel sangue divino e l'ultimo testamento del Redentore moribondo. E quel testamento di un Dio, suggellato col sangue di un Uomo-Dio, vi dichiarava Madre nostraMadre dei peccatori. Voi, dunque, come nostra Madre, siete la nostra Avvocata, la nostra Speranza. E noi gementi stendiamo a Voi le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
Pietà vi prenda, o Madre buona, pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli estinti, e soprattutto dei nostri nemici, e di tanti che si dicono cristiani, e pur dilacerano il Cuore amabile del vostro Figliuolo. Pietà, deh! pietà oggi imploriamo per le nazioni traviate, per tutta l'Europa, per tutto il mondo, che torni pentito al cuor vostro. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia.
Salve Regina.
III. - Che vi costa, o Maria, l'esaudirci? Che vi costa il salvarci? Non ha Gesù riposto nelle vostre mani tutti i tesori delle sue grazie e delle sue misericordie? Voi sedete coronata Regina alla destra del vostro Figliuolo, circondata di gloria immortale su tutti i cori degli Angeli. Voi distendete il vostro dominio per quanto son distesi i cieli, e a Voi la terra e le creature tutte che in essa abitano sono soggette. Il vostro dominio si estende fino all'inferno, e Voi sola ci strappate dalle mani di Satana, o Maria.
Voi siete l'Onnipotente per grazia. Voi dunque potete salvarci. Che se dite di non volerci aiutare, perché figli ingrati ed immeritevoli della vostra protezione, diteci almeno a chi altri mai  dobbiamo ricorrere per essere liberati da tanti flagelli.
Ah, no! Il vostro Cuore di Madre non patirà di veder noi, vostri figli, perduti. Il Bambino che noi vediamo sulle vostre ginocchia, e la mistica corona che miriamo nella vostra mano, c'ispirano fiducia che noi saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in Voi, ci gettiamo ai vostri piedi, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, ed oggi stesso, sì, oggi da Voi aspettiamo le sospirate grazie.
Salve Regina.
Chiediamo la benedizione a Maria.
Un'ultima grazia noi ora vi chiediamo, o Regina, che non potete negarci in questo giorno solennissimo. Concedete a tutti noi l'amore vostro costante, e in modo speciale la vostra materna benedizione. No, non ci leveremo dai vostri piedi, non ci staccheremo dalle vostre ginocchia, finché non ci avrete benedetti.
Benedite, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Ai prischi allori della vostra Corona, agli antichi trionfi del vostro Rosario, onde siete chiamata Regina delle vittorie, deh! aggiungete ancor questo, o Madre: concedete il trionfo alla Religione e la pace alla umana società. Benedite il nostro Vescovo, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l'onore del vostro Santuario.
Benedite infine tutti gli Associati al vostro novello Tempio di Pompei, e quanti coltivano e promuovono la divozione al vostro Santo Rosario.
O Rosario benedetto di MariaCatena dolce che ci rannodi a Dio; Vincolo di amore che ci unisci agli Angeli; Torre di salvezza negli assalti d'inferno; Porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell'ora di agonia; a te l'ultimo bacio della vita che si spegne. E l'ultimo accento delle smorte labbra sarà il nome vostro soave, Regina del Rosario della Valle di Pompei, o Madre nostra cara, o unico Rifugio dei peccatori, o sovrana Consolatrice dei mesti. Siate ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Così sia.
Salve Regina.
(vero testo della Supplica scritta dal beato Bartolo Longo)
 
---------------------------------------------------------------------------


ATTO DI CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
per i sacerdoti aderenti al Movimento Sacerdotale Mariano
(M.S.M.) fondato l'8 maggio 1972 in Fàtima

Vergine di Fatima, Madre di misericordia, Regina del Cielo e della Terra, rifugio
dei peccatori, noi del Movimento Sacerdotale Mariano, chiamati a formare la schiera dei tuoi Sacerdoti, oggi ci consacriamo in modo specialissimo al Tuo Cuore Immacolato.
Con questo atto di consacrazione intendiamo vivere, con Te e per mezzo di Te, tutti gli impegni assunti con la nostra consacrazione battesimale e sacerdotale.
C'impegniamo altresì ad operare in noi quell'interiore conversione, che ci liberi da ogni umano attaccamento a noi stessi, alla carriera, alle comodità, ai facili
compromessi col mondo, per essere, come Te, solo disponibili a fare sempre la
volontà del Signore.
E mentre intendiamo affidare a Te, Madre dolcissima e misericordiosa, il nostro
sacerdozio, perché Tu ne disponga per i tuoi disegni di salvezza in quest'ora decisiva che grava sul mondo, c'impegniamo a viverlo secondo i tuoi desideri; in particolare per quanto riguarda un rinnovato spirito di preghiera e di penitenza, la celebrazione fervorosa della Sacra Eucaristia e della Liturgia delle Ore, la recita quotidiana del Santo Rosario, l'offerta a Te della Santa Messa nel primo sabato di ogni mese e un religioso ed austero modo di vita, che sia a tutti di buon esempio.
Ti promettiamo ancora la massima fedeltà al Vangelo, di cui saremo sempre
annunciatori integri e coraggiosi, se necessario, fino all'effusione del sangue; e
fedeltà alla Chiesa per il servizio della quale noi siamo stati consacrati.
Soprattutto vogliamo essere uniti al Santo Padre e alla Gerarchia, con la ferma
adesione a tutte le sue direttive, cosi da opporre una barriera al processo di
contestazione del Magistero, che minaccia le fondamenta stesse della Chiesa.
Sotto la tua materna protezione vogliamo anzi essere gli apostoli di questa, oggi
tanto necessaria, unità di preghiera e di amore al Papa su cui invochiamo da Te una speciale protezione. 
Infine ti promettiamo di condurre i fedeli affidati alle nostre cure ad una rinnovata devozione verso di Te.
Consapevoli che l'ateismo ha fatto naufragare nella fede un grande numero di fedeli, che la dissacrazione è entrata nel Tempio santo di Dio non risparmiando neppure tanti nostri fratelli sacerdoti, che il male e il peccato sempre più dilagano nel mondo, osiamo alzare fiduciosi gli occhi a Te, Madre di Gesù e Madre nostra misericordiosa e potente, ed invocare ancora oggi ed attendere da Te la salvezza per tutti i Tuoi figli, o clemente, o pietosa, o dolce Vergine Maria.
(con approvazione ecclesiastica)

ATTO DI CONSACRAZIONE 
AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
per i religiosi e laici aderenti al Movimento Mariano

Vergine di Fatima, Madre di Misericordia, Regina del Cielo e della Terra, rifugio dei peccatori, noi aderendo al Movimento Mariano ci consacriamo in modo specialissimo al tuo Cuore Immacolato.


Con questo atto di consacrazione intendiamo vivere con Te e per mezzo di Te tutti gli impegni assunti con la nostra consacrazione battesimale; c'impegniamo altresi ad operare in noi quell'interiore conversione tanto richiesta dal Vangelo, che ci liberi da ogni attaccamento a noi stessi e ai facili compromessi col mondo per essere, come Te, solo disponibili a fare sempre la Volontà del Padre.



E mentre intendiamo affidare a Te, Madre dolcissima e misericordiosa, la nostra esistenza e vocazione cristiana, perché Tu ne disponga per i Tuoi disegni di salvezza in questa ora decisiva che grava sul mondo, c'impegniamo a viverla secondo i Tuoi desideri, in particolare per quanto riguarda un rinnovato spirito di preghiera e di penitenza, la partecipazione fervorosa alla celebrazione dell'Eucaristia e all'apostolato, la recita quotidiana del Santo Rosario ed un austero modo di vita, conforme al Vangelo, che sia a tutti di buon esempio

nell'osservanza della Legge di Dio, nell'esercizio delle virtù cristiane,
specialmente della purezza. 
Ti promettiamo ancora di essere uniti al Santo Padre, alla Gerarchia ed ai nostri Sacerdoti, così da porre una barriera al processo di contestazione del Magistero, che minaccia le fondamenta stesse della Chiesa.


Sotto la Tua protezione vogliamo anzi essere gli apostoli di questa, oggi tanto necessaria, unità di preghiera e di amore al Papa su cui invochiamo da Te una speciale protezione.



Infine Ti promettiamo di condurre le anime con cui verremo a contatto, in 

quanto ci è possibile, ad una rinnovata devozione verso di Te.


Consapevoli che l'ateismo ha fatto naufragare nella fede un gran numero di

fedeli, che la dissacrazione è entrata nel Tempio santo di Dio, che il male e il peccato sempre più dilagano nel mondo, osiamo alzare fiduciosi gli occhi a Te, Madre di Gesù e Madre nostra misericordiosa e potente, ed invocare ancora oggi ed attendere da Te la salvezza per tutti i Tuoi figli, o clemente, o pietosa, o dolce Vergine Maria.
(con approvazione ecclesiastica)

ATTO DI CONSACRAZIONE DEI GIOVANI A MARIA SANTISSIMA
(nello spirito del Movimento Sacerdotale Mariano)

Vergine di Fatima, Madre mia tanto amata, aderendo al Movimento Mariano, oggi mi consacro in modo specialissimo al tuo CUORE IMMACOLATO.
Con questo atto solenne Ti offro tutta la mia vita, il mio cuore, la mia anima, il mio corpo, specialmente questo periodo che sto vivendo della mia giovinezza.
GUIDAMI sulla strada che ci ha tracciato Gesù: quella dell'amore, della bontà, della santità.
AIUTAMI a fuggire il peccato, il male, l'egoismo, e a respingere le tentazioni della violenza, dell'impurità e della droga.
TI PROMETTO di confessarmi spesso e di ricevere Gesù nel mio cuore come cibo spirituale di vita, di osservare i comandamenti di Dio, di camminare sulla strada dell'amore e della purezza, di recitare ogni giorno il Santo Rosario.
Voglio essere testimone di unità con un grande amore al Papa, al Vescovo ed ai miei Sacerdoti.
Ti amo, Madre mia dolcissima, e Ti offro la mia giovinezza per il trionfo del tuo CUORE IMMACOLATO nel mondo.

<< Maria... Nostra Signora di Guadalupe
schiaccia la testa a satana e salva il tuo Popolo.
Maria... Nostra Signora di Guadalupe
raduna i tuoi figli sotto il tuo Manto di stelle >>

lunedì 7 maggio 2018

La Via Crucis per immagini

Risultati immagini per composicion  de flor de la pasiòn
"Gesù Maria Vi amo. Salvate Anime!"
ripeterlo 5 volte per ogni stazione

PRIMA STAZIONE

Gesù è condannato a morte

SECONDA STAZIONE

Gesù è caricato della Croce

TERZA STAZIONE

Gesù cade per la prima volta

QUARTA STAZIONE

Gesù incontra la Madre

QUINTA STAZIONE

Gesù è aiutato da Simone di Cirene

SESTA STAZIONE

Gesù è asciugato in volto dalla Veronica

SETTIMA STAZIONE

Gesù cade per la seconda volta

OTTAVA STAZIONE

Gesù incontra le donne di Gerusalemme

NONA STAZIONE

Gesù cade per la terza volta

DECIMA STAZIONE

Gesù è spogliato delle vesti

UNDICESIMA STAZIONE

Gesù è inchiodato alla Croce

DODICESIMA STAZIONE

Gesù muore in Croce

TREDICESIMA STAZIONE

Gesù è deposto dalla Croce ed è dato in braccio a sua Madre

QUATTORDICESIMA STAZIONE

Gesù è deposto nel sepolcro

QUINDICESIMA STAZIONE

Gesù risorge 
"Mamma Celeste... guariscimi
nel corpo e nell'anima!"

Dio è amore e perdono. Mirabile messaggio

Risultati immagini per montagne coperte d'alberi

Offrite al Padre tanto Buono

tutte le vostre pene e i vostri dolori
*******
2 Febbraio 2005

GESÙ: ”Scrivi. Scrivi, figlia Mia. Non è perché tu sei in un ospedale e nella sofferenza che Io non voglio più parlarti, né che tu non Mi sentirai più. Al contrario, di fronte alle Croci di tutti i malati, soprattutto nelle notti di disperazione quando la malattia diventa una piovra che invade il corpo e lo spirito, tu trasforma quei dolori in grida di ringraziamento verso Dio che viene a visitare i suoi figli.

Sii sempre colei che Io ho scelto nella Mia Croce di Dolore, la Mia Santa Croce che espande il Mio Amore su questo Mondo inquieto, che tarda a ritornare a Me.Tutto è offerta quando la sofferenza passa per il vaglio del Mio Amore che purifica questa semenza fino a farla diventare come dei grani d’oro puro che aiuteranno questo Mondo a diventare un Mondo Nuovo, passando attraverso la Grande Purificazione finale, quella che farà dire:

“Questo Mondo assomiglia al Cielo. Come ha potuto questa Terra conquistare lo splendore dei Cieli ?“

Questo Cielo dove Dio vive con MARIA, la Madre Tutta Pura, e con questa immensa corte celeste, questi cittadini del Cielo di Gloria dove le anime dei fedeli vivono nella santa compagnia dei Santi del Cielo, dei dolci Angeli, di tutti i chiamati venuti nei secoli passati, per formare la Corona di Gloria dei Cieli Nuovi. E tutti chiedono al Padre Onnipotente:

“Padre! Abbi Pietà di questa Terra che Tu hai formato con la Tua Santa Parola! Questo Verbo che non Si è mai ribellato, questo Verbo Santissimo, concepito dal Tuo Spirito Santo, che ha preso Carne dalla Purissima Vergine MARIA.... Questo Verbo obbediente che ha preso tutti i vostri peccati, dal primo uomo fino all’ultimo che si troverà ancora in piedi quando l’ultima Tromba farà riecheggiare nell’immensità infinita il suono finale del Tuo Appello tre volte Santo…

Oh Padre ! Abbi pietà di questa Terra, per il Nome Benedetto del Figlio Tuo Diletto, riflesso della Tua Adorabile Divinità, vivente in Te nel Tuo Alfa ed Omega, Lui che per Amore verso di Te, Suo Padre Divino, ha voluto unirsi a tutti i Tuoi figli creati nel Tuo Amore di Padre dei Cieli e che,affinché neppure uno si perda, ha voluto morire sulla Sua Croce per far meritare a tutti e ad ognuno questa parte di Vita Eterna. Vita nel Regno del Padre di ogni Bontà che Solo il Figlio nato dallo Spirito, avendo preso Carne dalla Vergine MARIA, poteva donare sulla Sua Croce d’Amore.

Solo il Figlio poteva dare così Gloria al Santo Nome dell’Eterno Padre, e dare la vita di questa Nuova Terra e di questi Nuovi Cieli, che li attende.”

 E che voi attendete tutti dopo la Grande Purificazione finale degli uomini e della loro Terra.

MARIA: ”Questa sera, figlia Mia, come non rivedere tutte le Parole che Io ti ho dato per capire che cosa sarebbe diventata la Terra degli uomini che hanno rifiutato la Mano di Dio!”



JNSR: ”Più di 6 anni fa, una mattina la Santissima Vergine
mi disse:”Fango, fango dappertutto, dalle finestre, dalle porte, nelle case:
dovunque, il fango trascina tutto al suo passaggio!”
Mi trovavo nel corridoio del mio appartamento
 quando ho sentito quelle Parole dal Cielo.
La Madre di Dio mi condusse allora verso la finestra della cucina,
 da dove si vede di fronte una piccola montagna.
Ella continua a parlarmi: ”Fuggite le montagne, fuggite le rive!”
Ad un tratto la montagna si sposta.Io la guardo senza paura ed anche senza stupore.
Ero impassibile.Questa piccola montagna s’ingrandiva, spogliandosi dei suoi alberi,
specie degli abeti che erano la nostra gioia quando d’inverno si ricoprivano di neve.
Era uno spettacolo fantastico. Ma, in quel momento, la montagna,
tutta adorna di un prato verde, luminoso, si sposta ancora,
avanzando fino al mio balcone. Se avessi aperto la finestra,
avrei potuto toccarla con la mano.Ma io non mi muovo,
guardo tutto quello sconvolgimento senza nemmeno reagire.

Sono in quella scena,e la montagna avanza ancora e si ferma lì,

davanti a me come se volesse guardarmi.

E la Madre di Dio mi ripete quelle parole: ”Fuggite le montagne, fuggite le rive !“
 In quel momento la montagna fa fremere il suo prato e torna a riprendere il suo posto
ricoprendosi dei suoi alberi ancora ben vitali.
Erano passati 6 anni da tutto questo, io me ne ricordo bene e
 rivedo tutto come se fosse oggi. La Santa Madre di Dio mi dice:

MARIA:  “ Ti ho insegnato a non aver paura di fronte agli eventi, devi solo comprenderli. Le montagne cambieranno aspetto. Come un ragazzo(che cresce) esse si rivestiranno di nuovo e getteranno i loro vecchi abiti. Esse si svegliano dopo la tormenta, si sono mosse, hanno scosso il loro manto, hanno rigettato ciò che era la loro bellezza: gli alberi centenari. Per questo, non bisogna restare vicino ad esse, perché le loro scosse le faranno mugghiare squarciando perfino le loro viscere. Una montagna che vomita unisce il suo grido al fuoco, al vento violento e all’acqua, da qui il fango che si spande dappertutto. A volte la colata può essere di fuoco. Ogni parto, anche della natura, non può avvenire nel silenzio. I monti lanceranno urla di dolore, di quello stesso dolore di un essere che dona la vita. La vita nuova è un cambiamento di forme e di colori.

E, naturalmente, di stagioni. Si può assistere a questo parto, ma da lontano, ed è meglio non guardare.Un quadro si vede meglio quando è ultimato e non mentre lo si prepara, lo studio del pittore è pieno di vernici. Lasciate l’Artista al suo lavoro!

Lo stesso accadrà per le rive. La configurazione delle coste cambierà. Alcune isole s’ingrandiranno e altre spariranno o si ridurranno. Io l’ho detto: ”Fuggite, fuggite!” Dio è all’opera. Il Capo Cantiere vi chiede di obbedire; allontanatevi, e non guardatelo!

L’Obbedienza è mancata al primo uomo, Adamo. Egli fu cacciato dal Paradiso a causa  del suo peccato di disobbedienza. Gli uomini di oggi hanno cominciato a dare il segnale di questo cambiamento per il loro orgoglio smisurato, per la loro mancanza di rispetto verso il loro Creatore, per la disobbedienza a tutte le leggi delle quali la più importante è questa: “Amerai il tuo Dio al di sopra di tutto, con tutto il tuo cuore, con tutte le tue forze, e il tuo prossimo come te stesso.”

Penitenza ! Penitenza ! Voi avete rifiutato Dio e la Sua Legge. Come non ricordarvi questo ?

Poiché avete trascurato ogni mio consiglio e la mia esortazione non avete accolto, anch’io riderò delle vostre sventure, mi farò beffe quando su di voi verrà la paura... quando vi colpirà l’angoscia e la tribolazione. Allora m’invocheranno, ma Io non risponderò, Mi cercheranno, ma non Mi troveranno.”   (Proverbi 1,25-28)

IL PADRE:  “Gli uomini (come MARIA, la Tutta Pura) dovevano assistere alla metamorfosi della natura, alla creazione della Nuova Terra. Io li avrei portati con Me perché prevedevo già un cambiamento nel loro atteggiamento. Ma il Mondo si è coperto di infamia agli occhi del Padre che non può più sopportare la loro ingratitudine verso di Lui. Il peccato ricopre il Mondo, come un muschio che si è sovrapposto in più strati. Non vedo che una Terra sporca, e gli uomini sono diventati come dei vermi che la percorrono dall’alto in basso e in lungo e in largo, senza lasciare spazio per la Bontà e per la Condivisione dei Beni di Dio. Essi brulicano insudiciando tutto ciò che è la Gioia dei Miei occhi. Io vi ho creati a Immagine del Figlio Mio, per essere della stessa Bellezza del Suo Essere, leggero, dolce, pieno di Umiltà verso Colui che è Dio Padre. Egli è Dio, perché è così rispettoso ? Capite che se è Dio e rispettoso verso Se Stesso, quanto più l’uomo dovrebbe essere rispettoso verso gli uomini suoi fratelli, e quanto più questi dovrebbero esserlo verso Dio, loro Creatore.

Il fango dei peccati raggiunge il fango dei monti che si schiantano sotto la pressione delle acque che li erodono internamente. I vostri peccati verso il vostro Creatore, verso l’Umanità e la Natura, corrodono tutte le fondamenta della vostra Terra. Le basi sono tarlate per tutti gli assalti del Male che voi avete fatto Re nella vostra vita.

Voi non avete più rispetto per l’adolescente, vittima dei vostri vizi, né per l’anziano, né per il malato che rifiutate per la loro improduttività . La religione che praticate è quella  del Potere e del Denaro.

A poco a poco, l’uomo si glorifica fino a credersi Dio. Egli prende la  decisione estrema di vita o di morte su ogni essere debole e inutile per la societàche riceve con gioia gli ordini di questi nuovi creatori di disordine, che votano ed eseguono questo marciume di nuove leggi. Proprio come fu messa in atto l’esecuzione di quei milioni di Ebrei, inadatti a quella nuova costituzione di carnefici dell’Umanità, il cui capo si designa lui stesso come il dio di quell’epocaÈ uno degli Anticristi, che è stato il più spaventoso.

Voi parlate di lapidi murali dove sono scritti i nomi di quei martiri affinché nulla di così criminale si ripeta, e affinché nulla di quel grande Massacro cada nell’oblio. Ma voi avete una nuova Shoah davanti ai vostri occhi e non la vedete, non la considerate, eppure esiste. È per tutti i Miei figli, e ricopre l’intera distesa della Terra. E il Cielo in lacrime vi chiede di lottare affinché sparisca per sempre, per i secoli dei secoli futuri. Amen.

Il dio di questa epoca, è l’uomo di Potere.Vi dirò meglio: tutti gli uomini di Potere, quasi tutti disumani, capiscono che sono una Forza e che è il momento di mettere a morte Dio Stesso. Molti di loro si nascondono dietro una falsa identità. Sono nella Mia Chiesa, aiutano i poveri, si uniscono alla miseria del Mio Popolo per fare bella figura, ma nulla esce dal loro cuore che non fa che studiare come dare il colpo finale alla Chiesa di GESÙ Cristo, ai veri fedeli della Santa Croce del Figlio Benedetto e del Santo Rosario della Madre dei Dolori.


Pregate il Santo Rosario, portate la Santa Croce. Fermatevi ai Misteri Dolorosi meditati dal vostro carissimo Papa.

MARIA:   “Ora, Io vi dico, con il cuore amareggiato, per tutte quelle ferite che si aprono dalle Piaghe del Mio Divin Figlio, di fronte al disordine che voi avete creato, non è collera e meno ancora una punizione che voi subite:è proprio la Misericordia di Dio che viene verso il Suo Popolo per liberarlo dal peccato che Lo nasconde alla sua vista, che fa del povero e del piccolo un miscredente, e del ricco un principe che merita tutti i riguardi e tutti gli onori.

Questa ingiustizia dell’Umanità, che dimentica il suo Dio, lo ricopre di obbrobrio, ringraziando l’aiuto umanitario per la sua efficienza, e non rivolge a Dio che parole amare: “che fa Dio di fronte a questo cataclisma devastatore ?”

Ricordatevi che Dio avverte sempre e che non è un Dio vendicatore.Voi siete come bambini che giocano con la Verità di Dio, che non fanno attenzione ai Suoi avvertimenti, dati a Dozulé, dove Dio vi preveniva di tutto questo male che voi scatenate rinnegandoLo, dimenticando che Egli è morto sulla Sua Croce d’Amore per la vostra liberazione e per placare la Collera del Padre che non poteva andare contro ognuno dei Suoi Attributi. Perché se Dio è Amore e Compassione, Egli è anche Giustizia nella Sua Misericordia.

GESÙ:  ”Dovrete passare attraverso tutti questi sconvolgimenti, che voi avete scatenato, per sapere che cosa avete perso. È solo a questo prezzo che Io potrò ottenere da ciascuno di voi il Pentimento e accordarvi il Mio Perdono.

Sappiate che nelle vostre mani
voi avete la vostra liberazione.

Dio è Amore.
Dio è Perdono

AMDG et DVM

LA COMUNIONE DI MARIA CON GESÙ


Capitolo V
LA COMUNIONE DI MARIA CON GESÙ

 1) Ti benedico, ti lodo e ti rendo grazie, Santa Madre di Dio, Vergine Maria, per tutti
i beni e i doni a te concessi copiosamente da Dio; per le innumerevoli tue virtù e per
gli straordinari privilegi di grazia, per i quali in modo assai insigne e al di sopra di tutti
i santi risplendesti in terra; per essere degna Madre di Dio e nutrire al tuo seno,
sollevare nelle tue braccia, abbracciare e portare il Verbo di Dio in te incarnato. 

2) Ti benedico, ti lodo e ti onoro, eletta Madre di Dio e umile «Serva del Signore» (Lc
1,38), per tutti gli amorevoli servizi e i necessari aiuti prestati a Cristo fatto uomo, tuo
Figlio; per le molteplici persecuzioni, per le privazioni, per i lavori e le fatiche
sopportate pazientemente con lui. 

3) Ti benedico, ti lodo e ti rendo omaggio, gloriosa
Vergine Maria, Madre e Figlia dell'Eterno Re, per i soavi e frequenti colloqui con
Gesù; per le divine parole ascoltate con tanta diligenza dalla sua bocca, e
puntualmente conservate e meditate nel profondo del cuore (Lc 3,51); per le
magnifiche consolazioni da lui spessissimo ricevute; per gli incommensurabili gaudi e
le divine gioie procurati dalla sua presenza, suscitati per grazia dello Spirito Santo, e a
lungo coltivati nel cuore. 

4) Ti benedico, ti lodo e ti esalto, Santa Maria e mia venerata
Signora, per la tua purissima e santissima vita, così cara a Dio e agli angeli, trascorsa
con Gesù per lunghi anni in povertà e silenzio, provata da molte sofferenze e avversità,
offerta a tutti i seguaci di Cristo come esempio da imitare devotamente e offerta 
mirabilmente fino al termine dei secoli alla Chiesa universale quale sostegno
nelle sue prove. 

5) Ti benedico, ti lodo e ti glorifico, o benignissima e piissima Madre
di Dio Maria, per tutti i tuoi devoti esercizi e le sacre meditazioni sulla legge di Dio,
cui ti dedicavi giorno e notte; per le tue ferventissime preghiere, per le lacrime e i
digiuni che offristi a Dio con grande impegno per la conversione dei peccatori e la
perseveranza dei giusti; per la tua grande compassione per i poveri e gli ammalati, per
i tentati e gli oppressi dall' ansia; per il tuo grande. desiderio di salvezza del genere
umano, del quale sapevi che doveva essere redento dalla morte del tuo Figlio. 

6)
Inoltre, benché amassi con immenso amore il Figlio tuo unigenito, tuttavia non lo
strappasti all'orribile supplizio della croce, ma ti sottomettesti totalmente alla volontà
del Padre. Inoltre, in tutte le sue sofferenze, «consoffristi» assieme a lui; e fino all'
ignominia della croce con passo fermo seguisti Gesù che andava avanti, senza badare
alla fuga degli apostoli (Mt 26,56) e senza temere la crudeltà dei giudei. Eri disposta a
subire la morte con lui, piuttosto che abbandonarlo in tale estremo frangente. 

7) Ti benedico, ti lodo e ti esalto con tutte le mie forze, o fedelissima e amatissima Madre di
Dio, Celeste Maria, per la tua perseveranza nella fede ferma e nella carità perfetta,
quando, mentre gli apostoli fuggivano per paura e mentre anche i pochi che seguivano
Gesù si vergognavano, tu sola, con estrema costanza, tenesti alta la fiaccola accesa
della fede nella passione del Figlio, non dubitando della sua futura risurrezione al terzo
giorno, come era stato predetto da lui abbastanza chiaramente. 

8) Mentre tutti gli amici
di Gesù si erano dispersi, tu, Madre mestissima, con un piccolo gruppo di donne ti
recasti impavida al Calvario, passando attraverso una folla minacciosa, per avvicinarti
il più presto possibile al Figlio, che stava per essere crocifisso. Volevi vederlo mentre
era ancora vivo, per poter ricevere da lui, prima della morte, la parola del suo
amorevole dono. 

9) Ti benedico, ti lodo e con tutte le mie forze mi raccomando a te,
Santa e Immacolata Vergine, per la tua dolorosa presenza presso la croce di Gesù,
dove affranta e afflitta a lungo ti fermasti, trafitta da una spada di dolore secondo la
profezia di Simeone (Lc 2,35); per le molte lacrime versate; per la grande fedeltà e
indicibile coerenza che dimostrasti al Figlio tuo nell'estremo bisogno, mentre stava per
morire; per il grande dolore del tuo cuore; per la sofferenza più lacerante nel momento
della sua morte; per il cereo suo aspetto, quando lo vedesti pendere morto davanti a te.


10) Ti benedico e ti lodo per il pio abbraccio con cui lo stringesti fra le tue materne
braccia; per il mesto tragitto verso il luogo della sua sepoltura, allorché seguivi
piangendo coloro che portavano il povero santo corpo, e piangendo guardasti tuo
Figlio deposto nel sepolcro e chiuso sotto un grande sasso; per il doloroso ritorno dal
sepolcro alla casa in cui eri ospitata, ove con molti fedeli colà riuniti ti sciogliesti in
lacrime per la morte dell'amato Figlio con ripetuti lamenti, e piangesti tanto da far
piangere anche quanti ti stavano vicino. 

11) Compatisci ora, anima mia, la Vergine
dolorosa, la Madre lacrimosa, Maria amorosa. Se ami Maria, devi compatirla per i
tanti suoi dolori, affinché ti soccorra nelle tue pene. Ecco, la Santa Madre piange il suo
unico Figlio; piange Maria di Cleofa il suo diletto Congiunto; piange Maria
Maddalena il Medico della sua salute; piange Giovanni il suo dolcissimo Maestro;
piangono tutti gli apostoli il loro Signore perduto. E chi non piangerebbe fra tanti
amici che piangono insieme? 

12) È davvero grande questo pianto a Gerusalemme!
Fermati dunque anche tu un poco, e impara a piangere dalla Vergine Maria, le cui
lacrime amare potranno commuovere il tuo cuore nel profondo. Eccola in piedi 
accanto alla croce, straziata da grandi dolori, colei che un giorno lontano,
davanti al presepe, era piena di celesti armonie. È oppressa dal clamore dei giudei, lei
che un tempo venne onorata dai re magi; è tutta cosparsa del sangue del Figlio, lei che
era stata accarezzata dal suo candido aspetto. 

13) Vede appeso alla croce, in mezzo a
due ladroni, Colui che tante volte aveva visto operare miracoli in mezzo al popolo;
contempla, reso quasi come un lebbroso per lo scempio delle ferite, Colui che aveva
donato la guarigione a molti lebbrosi; mira, oppresso da innumerevoli dolori, Colui
che aveva scacciato il dolore dagli infermi; contempla, vinto dalla morte, Colui che
aveva richiamato il morto Lazzaro alla vita. Tutte le gioie si sono mutate in tristezze e
tutte le cose dolci in amarezze. 

14) La rutilante Stella del mare è sbattuta da numerose
e angoscianti tempeste; ma la sua mente, che rimane fissa in Dio, non è vinta dalle
perversità umane. Sta dunque ritta presso la croce con costanza e pazienza, con fedeltà
e amore, senza temere quanti la minacciano di morte e senza sfuggire a quanti la
maledicono. Sopporta tutto con animo tranquillo e si sforza di confrontarsi al Figlio
umiliato, non rispondendo nulla ai crudelissimi nemici. Non usa espressioni di sdegno
e non fa gesti di indignazione. Emette solo gemiti profondi, piange amaramente, si
addolora con ansia, compatisce intimamente ed è immensamente afflitta. Non si irrita
con i crocifissori, ma prega per i calunniatori, si rattrista e geme per quanti deridono e
bestemmiano Cristo. Quindi sta presso la croce in un mare di lacrime, e con il suo
esempio di mitezza offre il conforto della pazienza a tutti i tribolati. 

15) O voi tutti
che passate perla via del Calvario, guardate la dolorosa presenza della Beata Vergine
Maria: guardate alla destra della croce e osservate Maria, Madre di Cristo. Non vi può
essere un dolore simile al suo; non vi fu mai al mondo una madre che abbia compatito
il proprio figlio con tanto amore, giacché per quante ferite ricevevano le membra di
Gesù, tante ne riceveva la sua anima; tante volte diventava martire, quante volte
contemplava le piaghe cruenti del Figlio. 

(16) Vedi dunque, anima devota, di stampare
nel tuo cuore queste cose. Sii mite e forte, quando verrà il momento della tentazione.
Non turbarti e non disperare, se ti viene a mancare quello che molto ami, o se ti viene
negato ciò che ritieni esserti necessario. Gli amici di Gesù vengono provati spesso con
gravissime afflizioni, perché, se Dio non risparmiò nemmeno suo Figlio ma per noi
tutti lo abbandonò a gravissimi tormenti, come pretendi trattamenti migliori? Se Cristo
non ricercò se stesso, ma fu obbediente e pronto a sopportare anche cose vilissime e
dolorosissime, perché tu temi tanto la fatica e il dolore; e invece, per amore del Crocifisso,
non abbracci le cose aspre e dure? Se egli riservò alla sua Santissima Madre
molte contrarietà sulla terra; se permise che spesso tribolasse e soffrisse molto, come
mai tu potresti vivere senza prove? 

17) Se osservi tutti gli amici di Dio, non troverai
nessuno che abbia navigato il mare di questa vita senza dure prove. Dall'immagine del
Crocifisso e della sua Benedetta Madre, raccogli quindi l'esempio di una instancabile
pazienza, e non temerai più di sopportare sacrifici per la tua salvezza e per la
ricompensa dell'infinita bontà di Gesù. Così facendo, potrai godere la visione del suo
volto per tutta l'eternità. 

18) La Benignissima Madre di Gesù sa ben compatire chi
soffre. Ha imparato da quanto ha sofferto ad avere affettuosa compassione degli
afflitti. Non si dimenticherà dei suoi poveri devoti, verrà incontro alle loro preghiere,
aiuterà quelli che la invocano con perseveranza e sarà propizia per tutti coloro che la
servono. 

19) Misericordiosissimo Gesù, Figlio di Maria, ti prego di concedermi il
dono delle lacrime e di ferire il mio cuore con profondo e compassionevole affetto, di 
cui ben conosci che fu angosciata la tua pia Madre. Guardami con quegli occhi
compassionevoli, con i quali guardasti tua Madre e il discepolo Giovanni che stavano
accanto alla croce in lacrime, allorché affidasti l'uno all'altra, dando loro quest'ultimo
addio: «Ecco tuo Figlio; ecco tua Madre». Visitami, ti prego, con la tua grazia in punto
di morte; e fa sentire anche a me le parole che Giovanni udì dalla croce: «Ecco tua
Madre», perché, sentendo queste parole, la mia anima non tema il «nemico ruggente»
(1 Pt 5,8). 

20) O clementissima Santa Maria, mia Signora, fedelissima Avvocata dei
cristiani, ti prego per tutti i tuoi altissimi meriti, per i quali piacesti sommamente a
Dio; per tutte le attenzioni che con grande amore avesti per tuo Figlio, e per tutte le
lacrime che versasti nella dolorosissima sua passione: degnati di avere compassione di
me, di prenderti cura di me con amore materno e di mettermi nel numero dei tuoi
servi, che ti sono particolarmente vicini e da te sono più amati. 

21) O unica speranza,
gloriosa Vergine Maria, vieni e mostrami il tuo volto, prima che l'anima mia
abbandoni il mio corpo; e «rivolgi a me gli occhi tuoi misericordiosi», con i quali
guardasti molto spesso con grande gioia Gesù, «il frutto benedetto del tuo seno»: occhi
segnati da tante lacrime durante la sua passione. 

22) Assistimi allora Santissima Madre
di Gesù, con la dolce comitiva delle tue vergini e con il sacro collegio di tutti i santi,
come assistesti sino alla fine il tuo dilettissimo Figlio che stava per morire sulla croce,
poiché dopo il tuo Figlio unigenito e mio Signore Gesù Cristo non trovo nelle necessità
un sollievo più grande e sollecito del tuo, o Benignissima Madre di tutti gli
afflitti. 

AMDG et DVM