mercoledì 14 febbraio 2018

Il processo di desertificazione avanza giorno dopo giorno. La Terra si desertifica a causa della desertificazione delle vostre Anime. LE ANIME PIU' DESERTIFICATE SONO QUELLE DEI SACERDOTI DI OGNI ORDINE E GRADO E DEI RELIGIOSI. ESSI NON SONO PIU' IN GRADO DI CONDURRE LE ANIME ALLA SALVEZZA ETERNA PERCHE' NON CREDONO PIU' ALLE VERITA' DI FEDE TRAMANDATE DA MIO FIGLIO GESU' ATTRAVERSO GLI APOSTOLI E ATTRAVERSO I NUOVI PROFETI CHE IN OGNI EPOCA CRITICA SONO STATI INVIATI PER RICONDURRE IL POPOLO DI DIO SULLA VIA DELLA VERITA'


E NESSUNO SI SCANDALIZZI PER QUESTO 
PROCLAMA DI CONCHIGLIA 
"DONNA DELLA RIVELAZIONE" 
DEL TERZO MILLENNIO,
BENSI' NE RINGRAZI IL SIGNORE 
CHE CI ILLUMINA PERCHE' POSSIAMO CONOSCERE 


AMDG et DVM

Omelia del Sommo Pontefice (Zefirino? Callisto? Urbano? Ponziano? Antero? Fabiano? o Cornelio?) per l'Ordinazione Sacerdotale di san Valentino



«Battezzato nel giorno natale del martire Valente, il nuovo figlio della Chiesa Apostolica e Romana, e fratello nostro, ha voluto assumere il nome del martire beato, ma con quella modifica che l’umiltà attinta dal Vangelo - l’umiltà: una delle radici della santità - gli dettava. 
E non Valente, ma Valentino volle essere detto.
Oh! ma che in vero Valente egli è. Guardate quanto cammino ha fatto il pagano la cui religione era il vizio e la prepotenza. Voi lo conoscete quale è ora, nel seno della Chiesa. Qualcuno fra voi - e specie quelli che padri e madri di vera generazione gli sono stati, per essere quelli che con la parola e l’esempio l’hanno fatto concepire dalla Santa Madre Chiesa e partorire da essa per l’altare e per il Cielo - sanno quello che egli era non come cristiano Valente ma come il pagano di prima, il cui nome egli, e noi con lui, non vogliamo neppur ricordare. 


Morto è il pagano. E dall’acqua lustrale è risorto il cristiano. Ora egli è il vostro prete. Quanto cammino! Quanto! Dalle orgie ai digiuni; dai triclini alla chiesa; dalla durezza, dall’impurità, dall’avarizia, all’amore, alla castità, alla generosità assoluta.


Egli era il giovane ricco, e un giorno ha incontrato,  -- portato a lui dal cuore dei santi, che anche senza parole illustrano Cristo,  perché Egli traluce dal loro animo --  ha incontrato Gesù,  Signor nostro benedetto. 


Gli occhi dolcissimi del Maestro si sono fissati sul volto del pagano. E il pagano ha provato una seduzione che nessun piacere gli aveva ancor data, una emozione nuova, dal nome sconosciuto, dalla non descrivibile sensazione. Un che di soave come carezza di madre, di onesto come odore di pane testé sfornato, di puro come alba di primavera, di sublime come sogno ultraterreno.


Cadete voi larve del mondo e dell’Olimpo pagano quando il Sole Gesù bacia un suo chiamato. Come nebbie vi dissolvete. Come incubi demoniaci fuggite. Che resta di voi? Di voi che sembravate tanto splendida cosa? Un mucchio lurido di detriti inceneriti malamente e ancor fetidi di corruzione. 


“Maestro buono, che devo fare per seguire Te e avere la vita eterna?” ha chiesto. E il dolce, divino Maestro, con poche parole gli ha dato l’insegnamento di Vita: “Osserva questi comandi”. Oh! non gli poteva dire: “Segui la Legge!”. Il pagano non la conosceva. Gli disse allora: “Non uccidere, non rubare, non spergiurare, non essere lussurioso, onora i parenti e ama Dio e prossimo come te stesso”. Parole nuove! Mète mai pensate! Orizzonti infiniti pieni di luce. Della sua luce.

Il pagano non poteva dare la risposta del giovane ricco. Non poteva. Perché nel paganesimo sono tutti i peccati ed egli tutti li aveva nel cuore. 

Ma volle poterla dare. E venne ad un povero vecchio, al Pontefice perseguitato, e disse: “Dàmmi la Luce, dàmmi la Scienza, dàmmi la Vita! Un’anima dàmmi, in questo mio corpo di bruto!”, e piangeva. E il povero vecchio, che io sono, ha preso il Vangelo ed in esso ha trovato la Luce, la Scienza, la Vita per il mendicante piangente. Ho trovato tutto nel Vangelo di Gesù, nostro Signore, per lui. E gli ho potuto dare l’anima. L’anima morta evocarla a vita, e dirgli: “Ecco l’anima tua. Custodiscila per la vita eterna”.

Allora, bianco del bagno battesimale, egli si è dato a ricercare il Maestro buono e lo ha trovato ancora e gli ha detto: “Ora posso dirti che faccio ciò che Tu mi hai detto. Che altro manca per seguire Te?”. E il Maestro buono ha risposto: “Va’, vendi quanto hai e dàllo ai poveri. Allora sarai perfetto e potrai seguire Me”.
Oh! allora Valentino ha superato il giovane di Palestina! Non se ne andò via, incapace di separarsi da tutti i suoi beni. Ma questi beni mi ha portato per i poveri di Cristo e, libero dal giogo delle ricchezze, pesante giogo che impedisce di seguire Gesù, mi ha chiesto il giogo luminoso, alato, paradisiaco del Sacerdozio.
Eccolo. Lo avete visto sotto quel giogo, con le mani legate, prigioniero di Cristo, salire al suo altare. Ora vi frangerà il Pane eterno e vi disseterà col Vino divino. 

Ma lui, come io, per esser perfetti agli occhi del Maestro buono vogliamo ancora una cosa. Farci noi pane e vino: immolarci, frantumarci, spremerci sino all’ultima stilla, ridurci a farina per essere ostie. Vendere l’ultima, l’unica ricchezza che ci resta: la vita. Io la mia cadente vita di vecchio. Egli la fiorente vita di giovane.

Oh! non deluderci, Pontefice eterno. Concedici il beato martirio! Col sangue vogliamo scrivere il tuo Nome: Gesù Salvatore nostro. Un altro battesimo vogliamo, per la nostra stola che l’imperfezione umana sempre corrompe: quello del sangue. Per salire a Te con stole immacolate e seguirti, o Agnello di Dio che levi i peccati del mondo, che li hai levati col tuo Sangue! 


Beato martire Valente, nella cui chiesa siamo, al tuo Pontefice Marcello e per il tuo fratello sacerdote chiedi dal Pontefice eterno la stessa tua palma e corona.»


E non c’è altro.
(Maria Valtorta, da I Vangeli della Fede.)
AMDG et DVM

QUESTO E' IL TERZO TEMPO! Quanti l'hanno compreso?

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi


 
19.12.12


Eletti, amici cari, un tempo ho concesso, due tempi ho offerto. Questo per l’Umanità è il terzo tempo!



Sposa cara, l’Umanità vive in un tempo unico e speciale; quanti l’hanno compreso?

Mi dici: “Dolce Amore, vedo che l’uomo di oggi vive come quello di ieri, quello del passato e poco ha capito del significato di questo tempo. Dolce Amore, Santissimo Gesù, Tu, Vero Dio e Vero Uomo, sei Sapienza ed Intelligenza, Tu, Amore Santissimo; ma l’uomo non capisce: debole è la sua sapienza e debole la sua intelligenza! Egli, dopo il peccato d’origine, si è indebolito in tutto e, se Tu non operi in lui con Potenza, egli non capisce: vede, ma come se non vedesse; ode, ma come se non udisse. L’uomo è capace d’intendere e volere, perché così l’hai voluto, ma intende bene solo se ha Te nel cuore e nella mente. Tu, Amore, sei la Luce fulgidissima che fa vedere bene ogni cosa. Se Tu, Gesù, dài un Raggio della Tua Sapienza, l’uomo capisce e con gli occhi del cuore vede bene ogni cosa, con gli orecchi del cuore sente bene; ma, Dolce Amore, senza di Te, ha occhi, ma non vede, ha orecchi, ma non sente: è il misero più misero! Gesù Santissimo, entra, in questo Natale entra in ogni cuore ed opera con la Tua Potenza; dona una stilla della Tua Infinita Intelligenza per capire l’importanza dei tempi e un Raggio della Tua fulgida Luce per capire il Tuo Progetto e vedere i segni che lo annunciano.”

Sposa cara, ascolta le Mie Parole e falle scendere nell’anima: l’Umanità è divisa tra chi è Mio nella mente e nel cuore e chi non ha voluto accoglierMi. La differenza è grande e diviene sempre più profonda! Nel cuore dei primi Io, Io, Gesù, regno, opero, trionfo; nel cuore degli altri resta la debolezza dell’Umanità. Nel terzo tempo dell’Umanità, che è quello del terzo millennio, la diversità tra i primi e gli altri si accentuerà sempre di più, perché questo è un tempo conclusivo.

Mi dici: “Dolce Amore, Santissimo Gesù, ho capito che i primi capiranno sempre di più i meravigliosi misteri della vita, dono Tuo sublime, i secondi saranno sempre più confusi, fino ad imitare i bruti senz’anima.”

Sposa cara, chi Mi accoglie ha Me, con Me il Padre caro e lo Spirito Santo: la Trinità abita in lui. 

Mi dici: “Dolce Amore, se gli uomini della terra capissero la grandezza delle Tue Parole, se riflettessero, invece di perdersi nelle cose della terra, tutti, dico tutti, correrebbero a spalancarTi le porte del cuore e Ti direbbero con ardore: “Entra in Me, Signore adorabile, entra con la Tua Potenza, con la Tua Sapienza e regna.”

Sposa amata, bene hai parlato. Chi ha Me nel cuore e nella mente ha tutto oggi, domani, sempre, in eterno; chi non ha Me nel cuore e nella mente è privo di ogni cosa.

Mi dici: “Dolce Amore, nessuno resti privo di Te. Entra in ogni cuore e regna.”

Sposa cara, non scordare che ho dato all’uomo la libertà. Libera è la sua scelta: può accoglierMi, può rifiutarMi; ciò che vuole ha, ciò che sceglie avrà.

Mi dici: “Dolce Amore, Unico Bene, venga presto il giorno nel quale Tu possa regnare sull’intera Umanità, come regnasTi sul popolo eletto, prima del re Saul.”

Piccola Mia sposa, regnerò in chi Mi ha accolto e guiderò i suoi passi; ma rispetterò la libertà di chi non Mi ha voluto. Resta, felice, nel Mio Cuore e godine le Delizie d’Amore. Ti amo.
                                                                                  Vi amo.

                                                                                              Gesù


Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi


19.12.12


La Mamma parla agli eletti



Figli cari e tanto amati, lasciatevi abbracciare dal Mio Amore Materno: vi voglio preparare ed ornare perché il cuore possa accogliere il piccolo Gesù Che viene a benedire la vostra vita. Insieme, adoriamoLo. Vi amo tutti.
Ti amo, angelo Mio.

                                                                                              Maria Santissima


Ogni uomo della terra giunga a capire prima che la scure giunga


FIGLIOLI, QUESTA E’ L’ULTIMA ORA, NON PENSATE CHE ANCORA DURI A LUNGO QUESTA SUTUAZIONE...

Gesù  01 - 10 - 2004     Maria  Santissima  01 - 10 - 2004 
Sposa amata, sappi che tutto sta giungendo a conclusione, ho molto pazientato con i ribelli più testardi, ho bussato alla loro porta a lungo,     ma sappi che è giunta, ormai per loro, l’ultima ora, se non cambiano, se non si ravvedono subito, tutti verranno spazzati via come si fa con gli alberi secchi che non servono a nulla se non ad essere bruciati.

Guarda questa scena che ti mostro, cosa vedi?

Mio adorato Signore, vedo una grande foresta fitta fitta, vedo una grande quantità di alberi secchi, alcuni già cadenti come se fossero in putrefazione, ecco giungere da una parte una schiera di angeli, quanti sono e come è bello il loro aspetto!…  guardo i volti, sono luminosi, ma seri e decisi, capisco che rappresentano l’aspetto della Tua Perfetta Giustizia, sono in numero grandissimo che nessuno potrebbe contare, il mio cuore trema perché tutti sono pronti per eseguire i Tuoi Ordini, devono recidere molte piante, tutte quelle secche e putrescenti, come sono rapidi nel farlo, per ogni albero che cade il mio cuore ha un sobbalzo, ho ben compreso, per intuizione, il significato di tutto questo, alzo gli occhi per vedere il Tuo Volto sublimissimo, vedo nel Tuo Viso lo Sguardo Severissimo del Giudice Perfetto, un brivido profondo mi coglie, capisco che,       in questo momento, sei Giustizia Perfetta. 
Vorrei dirTi:  lasciane ancora qualcuno, ma le parole non escono dalla gola, penso: ecco è giunta l’ora per i ribelli, è finito il tempo della Misericordia, è entrata per loro la Perfetta Giustizia”.

Amata Mia sposa, non si rattristi il tuo cuore per la scena che ti ho mostrato, hai visto ciò che deve accadere presto, annuncia pure al mondo il Mio Messaggio…  hai visto alberi molto alti come secolari, ebbene quelli rappresentano le anime chiuse in un corpo carico di anni, vedi quanto ho atteso prima di colpire?

Mi dici:  Dio Adorato, ogni uomo della terra giunga a capire prima che la scure giunga, ognuno Ti adori, supplichi il Tuo Perdono”…

Maria Santissima…..    figlioli, questa è l’ultima ora, non pensate che ancora duri a lungo questa situazione, la Mia piccola figlia ha visto in visione la grande foresta, ricchissima di alberi, molti dei quali però, erano secchi, secchi fino alle radici, ha visto uno stuolo di angeli purificatori pronti a reciderli perché l’albero che non porta frutto non merita di sfruttare il terreno.     
Figli cari, avete ben compreso che quella foresta rappresenta l’intera Umanità, gli angeli hanno Ordini ben precisi,
vedrete, nei fatti che seguiranno, quale è la Volontà Divina,
gli avvenimenti parleranno da soli, aprite bene gli occhi del cuore, ciò che avvenne per la Prima Venuta di Gesù sulla terra,
avverrà anche prima della Sua Seconda Venuta;
la terra per accogliere il Santissimo Gesù,
deve essere pronta, purificata e fragrante di purezza.


AMDG et DVM

IL SEGRETO DEL RE.







http://www.conchiglia.net/AD2014_X-444/VATICANO/14.289_PAPA_Em_BENEDETTO_XVI_E'_L'Ora_dello_Spirito_Santo_che_a_poco_a_poco_svela_il_Segreto_del_Re_10.12.14.pdf

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LEGGANO -Cari Fratelli e Sorelle- CON CALMA E ATTENZIONE PERCHE'
SONO COSE FONDAMENTALI PER LA NOSTRA FELICITA'.
PERCIO' NEL SUO STEMMA E' BEN VISIBILE LA CONCHIGLIA 
GIA' DAL PRIMO GIORNO DEL SUO PONTIFICATO
Seguiamone l'esempio, perché anche a noi parla il Cielo attraverso Conchiglia della Santissima Trinità!
OREMUS PRO PONTIFICE NOSTRO BENEDICTO

       


E CHE DIO VI BENEDICA

AMDG et DVM