venerdì 7 aprile 2017

Il_Mistero_della_Conchiglia.

La storia della trasfigurazione del mondo che prese la forma di Cristo.

AL NATURALISMO NON SERVONO LE CHIESE
Editoriale di "Radicati nella fede" - Anno X n° 4 - Aprile 2017

  Che crisi del Cattolicesimo! Che desolazione ci circonda! Un deserto sconfinato, pieno di ruderi, tra i quali si aggirano anime spaventate in cerca di una guida.
  Apparentemente tutto sembra al suo posto... ancora segni della storia cristiana, monumenti che ti parlano del popolo di Gesù Cristo; ancora immagini di santi... ancora croci e altari... ancora chiese, ma senza la vita dentro.
  Sì, è proprio questa l'impressione violenta: senza la vita dentro.

  Intanto perché la maggioranza delle chiese resta chiusa: ti aggiri nei paesi con al centro, perennemente, la casa di Dio inaccessibile, non si sa per quale prudenza! Fatte per l'incontro degli uomini con Dio, edificate per il culto e per l'adorazione di Nostro Signore Gesù Cristo presente nel Santissimo Sacramento dell'Eucarestia, le chiese restano chiuse. Una parte di esse si apre solo per una veloce messa, il tempo per esplicare il rito scheletrico rinnovato, poi la porta viene di nuovo sprangata, in attesa della prossima volta; e questo solo per i villaggi che hanno, non si sa per quanto tempo ancora, la visita del prete.

  La cristianizzazione del mondo si è propagata nei secoli passati con l'apertura di luoghi di culto. In una terra desolata arrivavano i monaci per primi, iniziavano ad edificare una chiesa e una casa, il monastero, e abitandola vi instauravano la lode di Dio, il servizio all'Altissimo, trasformando quel pezzo di mondo da pagano a cristiano.

  La conversione dei popoli avveniva intorno ai monasteri, vere scuole del servizio di Dio. Paesi e poi città sono sorte attorno a questi luoghi consacrati; gli uomini hanno imparato dai monaci missionari cosa vuol dire vivere da cristiani, hanno imparato una vita redenta.
  Le parrocchie poi, quelle della diffusione capillare della vita cristiana, hanno continuato il lavoro: erano piccoli ma veri e propri monasteri, dove un parroco abitando cristianamente quella porzione di terra assieme ai fedeli, garantiva la possibilità di una vita diversa da quella del mondo senza Dio; una vita ritmata dall'anno liturgico, dalla grazia dei sacramenti, dall'osservanza dei comandamenti. In una parola, garantiva la vita soprannaturale degli uomini.

  È la storia della Cristianità.

  Della cristianità, non solo del Cristianesimo: cioè la storia della trasfigurazione del mondo che prese la forma di Cristo.
  Ne nacque una cultura. Una cultura, cioè una capacità intelligente di affrontare tutto secondo la forma di Cristo: il lavoro, la gioia, i dolori, la vita e la morte, l'arte e lo studio: tutto prese una forma nuova. Il Cristianesimo non solo era nella storia, ma fece la storia.

  Oggi non è proprio più così, che tristezza. Oggi i cristiani non fanno storia, la subiscono.

  Ma da dove arriva questo rivolgimento, questo terremoto inarrestabile che ha raso tutto al suolo?

  Non ne vediamo che una origine: il Naturalismo.

  Il Protestantesimo e il suo “cavallo di troia” che lo ha introdotto tra noi, cioè il cattolicesimo liberale, hanno prodotto il cattolicesimo modernizzato che non è nient'altro che naturalismo.

  Questo naturalismo “cattolico” crede in Dio, ma in un Dio da guardare da lontano, un Dio che in fondo in fondo non si è rivelato; o meglio, si riduce la rivelazione al fatto che Dio dice che c'è. E con questo Dio gli uomini hanno un semplice rapporto tra creatura e Creatore: tutto qui. Allora questo vuoto nel rapporto tra Dio e gli uomini viene riempito dalle nostre idee e opinioni; viene colmato dalle mode del momento, viene assunto come contenuto religioso quello che il mondo pensa: così si assiste a quella perenne giostra di cambiamenti che tanto piace ai cattolici nuovi, che stanno picconando ciò che resta della cristianità.

  Invece Dio si è rivelato.

  E ha rivelato un contenuto: ha rivelato la sua vita intima. Dio è Padre; dall'eternità, quando ancora non splendeva la luce creata sul mondo, Dio genera un Figlio, al quale comunica la sua natura, le sue perfezioni, la sua beatitudine, la sua vita. E il Padre e il Figlio sono uniti in un vincolo d'amore potente e sostanziale, da cui procede quella terza persona che la Rivelazione chiama con un nome misterioso: lo Spirito Santo. È il segreto della vita intima di Dio.

  Per un trasporto d'amore Dio decreta di chiamare delle creature a dividerla: questa vita traboccherà dal seno della divinità per raggiungere e beatificare elevandoli al di sopra della loro natura, degli esseri tratti dal nulla: gli uomini.

  Per questo il Figlio si fa uomo, il Verbo si fa carne: perché in Cristo, nella sua grazia santificante che discende dalla Croce, noi siamo adottati come figli, come veri figli.

  “Ecco, voi siete divinizzati” (Gv 10,34): da questa trasformazione dell'uomo, chiamato a partecipare, ad aderire alla vita intima di Dio, nasce la Cristianità, cioè la trasformazione del mondo intero, della storia e della realtà, chiamata a servire l'unica cosa necessaria, cioè la trasformazione dell'uomo nella santità.

  Questa è l'opera della vita, l'unica in fondo.

  Per questo c'è la Chiesa, per quest'opera hanno lavorato gli operai del vangelo nei secoli, per questo Dio ha voluto la Cristianità, cioè il mondo trasfigurato dalla grazia.
  Ma oggi non si parla quasi più della Trinità, della grazia santificante, della vita intima di Dio, della santità di Dio e della nostra santificazione. Si dice solo che Dio c'è, ma per questo non era necessaria la rivelazione, bastava la ragione umana.

  Per questo le chiese chiudono: alla religione naturale non servono più.

AMDG et BVM

ENCUENTRO...

 CON BENEDICTO XVI 
VIERNES
3:33 PM
27-5-16

A las tres de la tarde, la hora de la Verdadera Misericordia, me unes en Espíritu al papa Benedicto XVI, y puedo verlo cansado, con voz cansada y quieta, casi apagada, pero firme, y con autoridad; pude verlo y escuchar su voz en Roma, que declara….

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Visión: He sido visitado por la Santísima Virgen María, Madre del Salvador, Madre de la Iglesia, y como Vicario de la Iglesia, que se me ha confiado en el Ministerio Petrino, exhorto a la Iglesia a mirar a María, QUIEN ES CORREDENTORA junto al Hijo. Ella, que es el Arca de Salvación y la Puerta del Cielo, Ella es quien nos conduce al Padre por el Hijo; así la Santísima MADRE DEL SALVADOR, SEÑORA Y ABOGADA nuestra, como Madre que es de la Iglesia, que le confió el mismo Hijo antes de morir en la Cruz de Amor y Salvación, es Ella, María, quien intercede ante el Hijo, ya desde el Monte Calvario, como lo está haciendo en estos tiempos por la Iglesia. Ella, como la Madre Dolorosa junto al Hijo de Dios Altísimo, también toma, Ella, el papel de CORREDENTORA, y lo es en esta hora. Ella, la Señora de todos los Pueblos, LA BEATISIMA VIRGEN MARIA, me ha visitado así, como visitó a su prima Santa Isabel, quien por la Presencia y visita de la Madre del Salvador, quedó, Isabel, llena del Espíritu Santo. Os traigo, Yo, Siervo indigno, Vicario de Cristo, la Presencia Santa y Real, en cuerpo y espíritu que ha dejado la Virgen María, impregnado y grabado en mi pobre y atribulado corazón, porque sé que pronto voy a donde no quiero ir, al lugar de mi calvario, el martirio; mas, sé que es la Voluntad Santa del Padre, y es necesario para sellar la Iglesia de Cristo, no por mi sangre, sino por la de Cristo, EL CORDERO DEGOLLADO, pues Yo, Pedro, a quien el Señor eligió para esta hora, sólo le sirvo al Señor y a su Iglesia, que Me ha confiado a mí, indigno Siervo suyo, y a la cual yo entrego al Espíritu Santo, por intercesión del Inmaculado Corazón de María. Con esta encomienda de la Reina del Cielo y Tierra, devuelvo yo, Pedro, al mismo Cristo, quien Me llamó a ser pescador de hombres y servidor Suyo, le devuelvo las llaves de la Iglesia, por manos de Mi Santísima Madre, la Virgen María, Madre de la Iglesia, así todo se cumplirá como fue anunciado por la misma Madre del Cielo, Madre del Salvador y Madre de los hombres.

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Todo concluye con Su Bendición Papal en latín, para la Gloria de Dios Padre, de Dios Hijo y de Dios Espíritu Santo, por los siglos de los siglos. Amen.
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Palabras del Señor: Ésta es Mi Misericordia, la que Yo tengo para Mi Iglesia; y a vosotros, Mis fieles, os corresponde orar y permanecer unidos al Verdadero Magisterio de la Iglesia, que no se ha prostituido con los reyes de la tierra, ni ha sido adulterado por la Apostasía de los herejes, infiltrados por la masonería, dentro de la Iglesia. Escuchad los llamados del cielo y las peticiones de Dios Altísimo y de Mi Madre, que aunque, aún dolorosa, pronto será también la Madre gozosa que guiará al Verdadero Rebaño, que habrá quedado sin Pastor. El momento, el día y la hora en que Mi Padre ya determinó que se manifieste este dogma para la Iglesia, con el que se cerrará un capítulo de la Iglesia, sólo el mismo Padre lo sabe, y Él lo ha puesto ya en el Corazón Inmaculado de Mi Madre, quien al visitar a Mi Vicario en la tierra, Benedicto XVI, lo llevará a actuar con determinación, por ser un encargo del Cielo a Él, que supo abrirle su corazón a Mi Madre Dolorosa. Con el Fiat de BENEDICTO XVI a la Mujer Santa y Bendita, la Mujer Vestida de Sol, la Mujer del Apocalipsis, Fátima quedará concluido, las profecías anunciadas por Mi Madre, y dadas a tantos profetas e instrumentos en lo antiguo como hoy. YO SOY un Eterno Presente y doy a Mi instrumento, a quien el mundo llama alma escogida, las indicaciones para todas las demás almas que se unan en estos días en oración y en la Santa Misa de Mi agrado, antes de concluir el mes de mayo, mes de María. Bendigo a todos los que escuchan Mi llamado y permanecen en la Verdad. JESUSCRISTO MAR DE MISERICORDIA. 

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Bendito Mi Dios por haberme llamado a esta hora, hora de la Misericordia, en que derramas abundancia de Bendiciones y gracias para Tu Iglesia Gracias por tomar, Tú, mi espíritu y permitir mi unión mística y espiritual con el papa Benedicto XVI, nuestro Vicario; su voz es tan sencilla y humilde, con tono de paz y serenidad, muy apagada, pero con autoridad, y su gozo en el alma es inmenso, como el gozo que seguramente experimentan todos los santos y los mártires que abrazan la cruz del madero, Tu Santo Cuerpo, Sangre, Alma y Divinidad. Él conoce cuál será su calvario, pero envuelto en la llama del Corazón Inmaculado y traspasado de María, va gustoso rumbo al calvario, sabiendo que después le aguarda el premio y la recompensa de la vida Eterna. Amen. En las oraciones para estos días, iniciar cada oración y Santa Misa con las letanías de los Santos, de preferencia en latín, al igual que el Rosario Doloroso con Benedicto XVI en latín. En las peticiones, ofreceréis todo por Benedicto XVI y su Iglesia, su rebaño Fiel. Fortalecerlo con las letanías a la Preciosa Sangre de Cristo, temor de los demonios, derrota del adversario y fortaleza y vigor de todos los santos y mártires. DIOS NOS AYUDE PARA PERMANCER fieles y firmes. Amen.


AMDG et BVM