venerdì 28 ottobre 2016

Benedetto XVI - Visto da vicino

Benedetto XVI - Visto da vicino




CI VEDE E CI BENEDICE - NELLA MUSICA C'E' LA MANO DI DIO

Chi è Joseph Ratzinger? 
Il servizio di Anna Boiardi (Tg5)


Intervista al cardinale Ratzinger sui problemi di fede del mondo odierno

Intervista al cardinale Ratzinger sui problemi di fede del mondo odierno






Sulle orme di Maria, "donna eucaristica" (Ecclesia de Eucharistia, cap. VI), la comunità cristiana viva dunque di questo mistero! Forte del "pane di vita eterna", diventi presenza di luce e di vita, fermento di evangelizzazione e di solidarietà!

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CELEBRAZIONE DELLA SANTA MESSA,
ADORAZIONE E BENEDIZIONE EUCARISTICA
IN OCCASIONE DELL’INIZIO DELL’ANNO DELL’EUCARISTIA
DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
Altare della Confessione della Basilica Vaticana
Domenica, 17 ottobre 2004

1. "Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo" (Mt 28,20).
Raccolti davanti all'Eucaristia, sperimentiamo in questo momento con particolare vivezza la verità della promessa di Cristo: Egli è con noi!
Saluto voi tutti che siete riuniti a Guadalajara per partecipare alla conclusione del Congresso Eucaristico Internazionale. Saluto, in particolare, il Cardinale Giuseppe Tomko, mio Legato, il Cardinale Juan Sandoval Íñiguez, Arcivescovo di Guadalajara, i Signori Cardinali, gli Arcivescovi, i Vescovi, i sacerdoti del Messico e di tanti altri Paesi, lì presenti.
Il mio saluto si estende a tutti i fedeli di Guadalajara, del Messico e delle altre parti del mondo, uniti con noi nell'adorazione del Mistero eucaristico.

2. Il collegamento televisivo tra la Basilica di San Pietro, cuore della cristianità, e Guadalajara, sede del Congresso, è come un ponte gettato tra i continenti e fa del nostro incontro di preghiera una ideale "Statio orbis", nella quale convergono i credenti del mondo intero. Il punto di incontro è Gesù stesso, realmente presente nella Santissima Eucaristia col suo mistero di morte e di risurrezione, in cui si uniscono il cielo e la terra e s'incontrano tra loro popoli e culture diverse. Cristo è "la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo" (Ef 2, 14).

3. "L'Eucaristia luce e vita del nuovo Millennio". Il tema del Congresso ci invita a considerare il Mistero eucaristico non solo in se stesso, ma anche in rapporto ai problemi del nostro tempo.
Mistero di luce! Di luce ha bisogno il cuore dell'uomo, appesantito dal peccato, spesso disorientato e stanco, provato da sofferenze di ogni genere. Di luce ha bisogno il mondo, nella difficile ricerca di una pace che appare lontana, all'inizio di un Millennio sconvolto ed umiliato dalla violenza, dal terrorismo e dalla guerra.
L'Eucaristia è luce! Nella Parola di Dio costantemente proclamata, nel pane e nel vino divenuti corpo e sangue di Cristo, è proprio Luiil Signore Risorto, che apre la mente e il cuore, e si fa riconoscere, come dai due discepoli ad Emmaus, nello "spezzare il pane" (cfr Lc 24,25). In questo gesto conviviale riviviamo il sacrificio della Croce, sperimentiamo l'amore infinito di Dio, ci sentiamo chiamati a diffondere la luce di Cristo tra gli uomini e le donne del nostro tempo.

4. Mistero di vita! Quale aspirazione più grande della vita? Eppure su questo universale anelito umano si allungano ombre minacciose: l'ombra di una cultura che nega il rispetto della vita in ogni suo stadio; l'ombra di una indifferenza che consegna innumerevoli persone a un destino di fame e di sottosviluppo; l'ombra di una ricerca scientifica posta a volte al servizio dell'egoismo del più forte.
Carissimi Fratelli e Sorelle, dobbiamo sentirci interpellati dalle necessità di tanti nostri fratelli. Non possiamo chiudere il cuore alle loro implorazioni di aiuto. E neppure possiamo dimenticare che "non di solo pane vive l'uomo" (cfr Mt 4,4). Abbiamo bisogno del "pane vivo disceso dal cielo" (Gv 6, 51). Gesù è questo pane. Nutrirci di lui significa accogliere la vita stessa di Dio (cfr Gv 10,10), aprendoci alla logica dell'amore e della condivisione.

5. Ho voluto che questo Anno fosse particolarmente dedicato all'Eucaristia. In realtà tutti i giorni, e specialmente la Domenica, giorno della risurrezione di Cristo, la Chiesa vive di questo mistero. Ma la comunità cristiana è invitata, in questo Anno dell'Eucaristia, a prenderne più viva coscienza con una celebrazione più sentita, con una adorazione prolungata e fervente, con un maggiore impegno di fraternità e di servizio agli ultimi. L'Eucaristia è sorgente ed epifania di comunione. E' princìpio e progetto di missione (cfr Mane nobiscum Domine, capp. III e IV).
Sulle orme di Maria, "donna eucaristica" (Ecclesia de Eucharistia, cap. VI), la comunità cristiana viva dunque di questo mistero! Forte del "pane di vita eterna", diventi presenza di luce e di vita, fermento di evangelizzazione e di solidarietà!

6. Mane nobiscum, Domine! Come i due discepoli del Vangelo, ti imploriamo, Signore Gesù: rimani con noi!
Tu, divino Viandante, esperto delle nostre strade e conoscitore del nostro cuore, non lasciarci prigionieri delle ombre della sera.
Sostienici nella stanchezza, perdona i nostri peccati, orienta i nostri passi sulla via del bene.
Benedici i bambini, i giovani, gli anziani, le famiglie, in particolare i malati. Benedici i sacerdoti e le persone consacrate. Benedici tutta l'umanità.
Nell'Eucaristia ti sei fatto "farmaco d'immortalità": dacci il gusto di una vita piena, che ci faccia camminare su questa terra come pellegrini fiduciosi e gioiosi, guardando sempre al traguardo della vita che non ha fine.
Rimani con noi, Signore! Rimani con noi! Amen.

Al termine del Discorso, Giovanni Paolo II pronuncia le seguenti parole:
Ho ora la gioia di annunciare che il prossimo Congresso Eucaristico Internazionale avrà luogo in Québec nel 2008.
Questa prospettiva susciti nei fedeli un ancor più generoso impegno a vivere con intensità il presente Anno dell’Eucaristia!


© Copyright 2004 - Libreria Editrice Vaticana

Amplectámur Maríæ vestígia

V. Iube, Domine, benedicere.
Benedictio. Per Virginem Matrem concedat nobis Dominus salutem et pacem. Amen.

Lectio 3
Sermo sancti Bernardi Abbatis.
Ex Serm. in cap. 12. Apoc. ante med.

Amplectámur Maríæ vestígia, fratres mei, et devotíssima supplicatióne beátis illíus pédibus provolvamur. Teneámus eam nec dimittamus, donec benedíxerit nobis; potens est enim.

Nempe vellus est médium inter rorem et áream: mulier inter solem et lunam: Maria inter Christum et Ecclésiam constituta. Sed forte miráris, non tam vellus opertum rore, quam amíctam sole mulíerem. Magna síquidem familiaritas, sed mira omnino vicínitas solis et mulíeris. Quómodo enim in tam veheménti fervore tam frágilis natúra subsísti? Mérito quidem admiráris, Móyses sancte, et curiosius desideras intuéri.

Verúmtamen solve calceaménta de pédibus tuis, et involúcra pone carnalium cogitatiónum, si accédere concupiscis.

Tu autem Domine miserere nobis


19
V. Degnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Tramite la Vergine Madre, ci conceda il Signore salute e pace. Amen.

Lettura 3
Sermone di san Bernardo Abate
Sermone sul cap. 12 del l'Apocalisse, prima della metà 
Baciamo, fratelli miei, le orme di Maria, e prostriamoci in devotissima preghiera ai suoi beati piedi. Stringiamola, e non lasciamola finché non ci abbia benedetti ; perché ella è potente.

Il vello disteso fra la terra e la rugiada, la donna fra il sole e la luna è Maria posta fra Cristo e la Chiesa.
Ma forse ti meraviglierà non tanto il vello ricoperto di rugiada, quanto la donna ammantata di sole. Certo è relazione sorprendente, è un ammirabile riavvicinamento quello del sole e d'una donna. Poiché come può resistere una natura sì fragile in mezzo a tanto ardente calore? Sì, giustamente ti stupisci, o santo Mosè, e desideri di contemplare più attentamente.
Tuttavia, se brami accostarti, « sciogli i calzari dai tuoi piedi » e deponi le pastoie dei pensieri carnali.
E tu, o Signore abbi misericordia di noi