domenica 7 agosto 2016

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Hiroshima. Obama non si scusa. Il genere umano si

di Alessandro Bianchi - 27/05/2016
Hiroshima. Obama non si scusa. Il genere umano si
Fonte: L'Antidiplomatico
Obama ad Hiroshima. Il primo presidente degli Stati Uniti che visita il luogo del più grande crimine di guerra nella storia dell'umanità.

Solo un governo nella storia si è spinto nel crimine dei crimini, l'utilizzo di una bomba atomica contro obiettivi civili: il regime degli Stati Uniti. Obama, alla guida della principale potenza nucleare al mondo, in visita ad Hiroshima è anche in vena di umorismo. "Costruiamo un mondo senza nucleare".

Intanto nella città, che non dimentica, l'accoglienza è stata questa:







La propaganda occidentale è all'opera, sempre. Guardate la mistificazione, l'arroganza. In Italia lo chiamano giornalismo.

Obama non si è scusato del crimine dei crimini. Questa l'arroganza del regime più sanguinario dalla seconda guerra mondiale ad oggi.

Obama non si è scusato per questo:





per questo:



Per questo:



per questi effetti sulle persone:



per questo:



per questo:



Il mattino del 6 agosto 1945 alle ore 8:15, "Little Boy" (macabro nome scelto dal regime statunitense) colpisce la città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dal lancio dell'ordigno "Fat Man" su Nagasaki. Il numero di vittime dirette è stimato tra 100 000 a 200 000, gli studi fatti fino ad oggi non concordano. Quel che è certo è che furono quasi esclusivamente civili. Gli effetti "secondari" sono di autentica carneficina per gli anni successivi.


Testimone oculare del bombardamento di Hiroshima fu il padre gesuita e futuro generale dei gesuiti Pedro Arrupe, che allora si trovava in missione in Giappone presso la comunità cattolica della città e che portò aiuto ai sopravvissuti. Riguardo al bombardamento atomico egli scrisse: « Ero nella mia stanza con un altro prete alle 8:15, quando improvvisamente vedemmo una luce accecante, come un bagliore al magnesio. Non appena aprii la porta che si affacciava sulla città, sentimmo un'esplosione formidabile simile al colpo di vento di un uragano. Allo stesso tempo porte, finestre e muri precipitarono su di noi in pezzi. Salimmo su una collina per avere una migliore vista. Da lì potemmo vedere una città in rovina: di fronte a noi c'era una Hiroshima decimata. Poiché ciò accadde mentre in tutte le cucine si stava preparando il primo pasto, le fiamme, a contatto con la corrente elettrica, entro due ore e mezza trasformarono la città intera in un'enorme vampa. Non dimenticherò mai la mia prima vista di quello che fu l'effetto della bomba atomica: un gruppo di giovani donne, di diciotto o venti anni, che si aggrappavano l'un l'altra mentre si trascinavano lungo la strada. Continuammo a cercare un qualche modo per entrare nella città, ma fu impossibile. Facemmo allora l'unica cosa che poteva essere fatta in presenza di una tale carneficina di massa: cademmo sulle nostre ginocchia e pregammo per avere una guida, poiché eravamo privi di ogni aiuto umano. L'esplosione ebbe luogo il 6 agosto. Il giorno seguente, il 7 agosto, alle cinque di mattina, prima di cominciare a prenderci cura dei feriti e seppellire i morti, celebrai Messa nella casa. In questi momenti forti uno si sente più vicino a Dio, sente più profondamente il valore dell'aiuto di Dio. In effetti ciò che ci circondava non incoraggiava la devozione per la celebrazione per la Messa. La cappella, metà distrutta, era stipata di feriti che stavano sdraiati sul pavimento molto vicini l'uno all'altro mentre, soffrendo terribilmente, si contorcevano per il dolore. »

Il Giappone era ormai vicino alla resa, ma gli Stati Uniti volevano dare un messaggio al mondo: da allora c'era un padrone e sarebbe stato il padrone più sanguinario della storia, come abbiamo imparato a capire fino ai giorni nostri.

Tra tutte le vittime di Hiroshima, la più nota e' Sadako Sasaki. Per la sua forza di sopravvivere e simbolo di speranza per il futuro, il suo monumento è meta di centinaia di studenti che portano lei un tributo. Trovandosi a 1,7 km. dall'esplosione e all'eta' di 2 anni rimase illesa. Cresceva diventando una ragazza energica e sportiva. Nell'autunno del 1954, tuttavia, si ammalo' e a febbraio fu ricoverata all'ospedale per una grave forma di leucemia. Conosceva la leggenda delle 1000 gru che, se piegate con la carta, pensava potessero aiutarla a combattere la malattia. Il 25 ottobre dello stesso anno mori alla tenera eta' di 12 anni.



Obama in visita ad Hiroshima  non si è scusato di tutto questo, mostrando al mondo il volto del regime che guida. Obama non si scusa, il genere umano si.




RIP
Requiescant in Pace

PRIMO COMANDAMENTO



Primo Comandamento:

Io Sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio fuori di Me.


Nostro Signore Gesù Cristo, è il Figlio di Dio, Lui Stesso Dio

Seconda Persona della Santissima Trinità.

E poiché Gesù è Dio, tutte le altre religioni sono false.



FESTA DI DIO PADRE - 7 Agosto

IL ROSARIO DEL PADRE


IL ROSARIO DEL PADRE
Questo rosario è un segno dei tempi, di questi tempi che stanno vedendo il ritorno di Gesù sulla terra, «con grande potenza» (Mt. 24,30). La «potenza» è per eccellenza l'attributo dei Padre («Credo in Dio Padre onnipotente»): è il Padre che viene in Gesù, e noi dobbiamo sollecitarlo affinché acceleri i tempi della nuova creazione tanto attesa (Rm 8, 19). 

Il rosario dei Padre, in cinque tappe, ci aiuta a riflettere sulla sua misericordia che «e più potente del male, più potente del peccato e della morte» (Dives in Misericordia, VIII, 15). 

Ci ricorda come l'uomo possa e debba divenire strumento del trionfo d'Amore del Padre, dicendo a Lui il suo «si» in pienezza e inserendosi così nel circolo d'Amore trinitario che lo rende «gloria vivente di Dio». 

Ci insegna a vivere il mistero della sofferenza che è dono grande, perché ci dà la possibilità di testimoniare il nostro Amore al Padre e di permetterGli di testimoniarsi, scendendo fino a noi. 

* * * 

Il Padre promette che per ogni Padre Nostro che verrà recitato, decine di anime si salveranno dalla dannazione eterna e decine di anime verranno liberate dalle pene del Purgatorio. 

Il Padre concederà grazie particolarissime alle famiglie nelle quali tale Rosario verrà recitato e le grazie le tramanderà di generazione in generazione. 

A tutti coloro che lo reciteranno con fede e amore farà grandi miracoli, tali e talmente grandi quali non se ne sono mai visti nella storia della Chiesa. 

PREGHIERA AL PADRE:

«Padre, la terra ha bisogno di Te;
 l'uomo, ogni uomo ha bisogno di Te; 
l'aria pesante e inquinata ha bisogno di Te; 
Ti preghiamo Padre, 
torna a camminare per le strade del mondo, 
torna a vivere in mezzo ai tuoi figli, 
torna a governare le nazioni, 
torna a portare la Pace e con essa la giustizia, 
torna a far brillare il fuoco dell'amore perché, 
redenti dal dolore, possiamo divenire nuove creature». 

«O Dio vieni a salvarmi» 
«Signore vieni presto in mio aiuto» 

«Gloria al Padre ... » 

«Padre mio, Padre buono, a Te mi offro a Te mi dono» 

«Angelo di Dio ... ». 


PRIMO MISTERO:

Si contempla il trionfo del Padre nel giardino dell’Eden quando, 
dopo il peccato di Adamo ed Eva, promette la venuta del Salvatore.
«Il Signore Dio disse al serpente: “poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche, sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”». (Gen. 3,14-15)
Un' «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, 
illumina, custodisci, reggi e governa me 
che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »


SECONDO MISTERO:

Si contempla il trionfo del Padre 
al momento del “Fiat” di Maria durante l’Annunciazione.
«L’Angelo disse a Maria: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. 
 Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto"». (Lc 1, 30 ss,)
Un' «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, 
illumina, custodisci, reggi e governa me 
che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »


TERZO MISTERO:

Si contempla il trionfo del Padre nell’orto del Gethsemani 
quando dona tutta la sua potenza al Figlio.
«Gesù pregava: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all’angoscia, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. (Lc 22,42-44).
«Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: "Ecco, è giunta l'ora nella quale il Figlio dell'uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina». (Mt. 26,45-46). «Gesù si fece innanzi e disse loro: "Chi cercate?" Gli risposero: "Gesù il Nazareno". Disse loro Gesù: "IO SONO!" Appena disse "IO SONO!" indietreggiarono e caddero a terra». (Gv 18, 4-6). 
Un' «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, 
illumina, custodisci, reggi e governa me 
che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »


QUARTO MISTERO:

Si contempla il trionfo del Padre 
al momento di ogni giudizio particolare.
«Quando era allora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Disse poi ai servi: “presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi e facciamo festa questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”». (Lc 15,20. 22-24) 
Un' «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, 
illumina, custodisci, reggi e governa me 
che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »


QUINTO MISTERO:

Si contempla il trionfo del Padre 
al momento del giudizio universale.
«Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: “Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio-con-loro”. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate"». (Ap. 21, 1-4).
Un' «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, 
illumina, custodisci, reggi e governa me 
che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »

«Salve Regina» 


LITANIE DEL PADRE
              
  
Padre d'infinita maestà, - abbi pietà di noi
Padre d'infinita potenza, - abbi pietà di noi
Padre, d'infinita bontà, - abbi pietà di noi
Padre, d'infinita tenerezza, - abbi pietà di noi
Padre, abisso d'Amore, - abbi pietà di noi
Padre, potenza di grazia, - abbi pietà di noi
Padre, splendore di resurrezione, - abbi pietà di noi
Padre, Luce di pace, - abbi pietà di noi
Padre, gioia di salvezza, - abbi pietà di noi
Padre, sempre più Padre, - abbi pietà di noi
Padre, d'infinita misericordia, - abbi pietà di noi
Padre, d'infinito splendore, - abbi pietà di noi
Padre, salvezza dei disperati, - abbi pietà di noi
Padre, speranza di chi prega, - abbi pietà di noi
Padre, tenero dinanzi ad ogni dolore - abbi pietà di noi

Padre, per i figli più deboli - noi ti imploriamo
Padre, per i figli più disperati  - noi ti imploriamo
Padre, per i figli meno amati  - noi ti imploriamo
Padre, per i figli che non ti hanno conosciuto -noi ti imploriamo
Padre, per i figli più desolati - noi ti imploriamo
Padre, per i figli più abbandonati - noi ti imploriamo
Padre, per i figli che lottano perché venga il tuo regno noi ti imploriamo

Pater, Ave, Gloria per il Papa

PREGHIAMO 
Padre, per i figli, per ogni figlio, per tutti i figli, noi ti imploriamo: dona pace e salvezza in nome del Sangue del tuo Figlio Gesù ed in nome del Cuore sofferto della Mamma Maria. Amen

Padre mio, io mi abbandono a te
fa di me ciò che ti piace;
qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto, 
purchè la tua volontà si compia in me 
ed in tutte le tue creature;
non desidero niente altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani, 
te la dono, mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo.
Ed è per me una esigenza d’amore
il donarmi, il rimettermi nelle tue mani,
senza misura, con una confidenza infinita, 
perché tu sei il Padre mio.

Con approvazione ecclesiastica 23/11/88
+ Giuseppe Casale
Arcivescovo di Foggia

PREGHIERA DI ABBANDONO AL PADRE

Padre mio, io mi abbandono a te:
 fa di me ciò che ti piacerà.
Qualunque cosa tu faccia, io ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto,
purché la tua volontà si faccia in me, in tutte le tue creature.
Non desidero altro, o mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani.
Te la dono, o mio Dio, con tutto l’amore del mio cuore, 
perché ti amo ed è per me un bisogno d’amore il donarmi, 
il rimettermi senza misura tra le tue mani,
con infinita fiducia, perché tu sei mio Padre.
ABBANDONO AL PADRE - Beato Carlo di Gesù (Charles de Foucauld, Religioso)



Leggi anche: PREGHIERE A DIO PADRE

sabato 6 agosto 2016

Iniziamo la Novena all'Assunta // E Difendiamo la Verità senza compromessi

sabato 6 agosto 2016

Iniziamo oggi la Novena dell'Assunta

Ripubblico perché possa servire ad affidarci sempre più alla Madre del Signore e nostra.

NOVENA DELL'ASSUNTA COMPOSTA DA PIO XII E PROCLAMATA NEL GIORNO DELLA DICHIARAZIONE DEL DOGMA 

DAL 6 AL 14 AGOSTO

O Vergine Immacolata, Madre di Dio e degli uomini, noi crediamo con tutto il fervore della nostra fede nella tua As­sunzione trionfale in anima e corpo al Cielo, dove sei accla­mata Regina da tutti i cori degli Angeli e da tutte le schiere dei Santi; ad essi ci uniamo per lodare e benedire il Signore che Ti ha esaltata sopra tutte le creature e offrirti il nostro omaggio ed il nostro amore.Ave Maria... O Maria assunta in Cielo in corpo ed anima, prega per noi.

O Vergine Immacolata, Madre di Dio e degli uomini, noi sappiamo che il tuo sguardo, che maternamente accarezzava l'umanità umile e sofferente di Gesù in terra, si sazia ora in Cielo alla vista dell'umanità gloriosa della Sapienza increata, e che la letizia dell'anima tua, nel contemplare faccia a faccia l'adorabile Trinità, fa sussultare il tuo cuore di beatificante tenerezza; noi, poveri peccatori a cui il corpo appesantisce il volo dell'anima, Ti supplichiamo di purificare i nostri sensi, affinché apprendiamo fin da questa nostra vita terrena a gu­stare Iddio, Iddio solo, nell'incanto delle creature. Ave Maria... O Maria assunta in Cielo in corpo ed anima, prega per noi. 

don Elia. Padre Hamel, doppiamente vittima

Grazie, don Elia. Da incorniciare. Una Summa perfetta della situazione.

Don Jacques Hamel è stato vittima non soltanto dei due fanatici musulmani a piede libero che lo hanno sgozzato durante la Messa lo scorso 26 luglio. Ora il suo martirio viene sfruttato dai centri di potere mondialisti e dai chierici loro servi per imprimere una nuova spinta alla studiata strategia del sincretismo religioso e della confusione delle identità. Vien da pensare che il barbaro assassinio del sacerdote ottuagenario sia stato pianificato a tavolino, visti la prontezza con cui le autorità supreme dell’Islam francese si sono autoinvitate a Messa e il servilismo con cui i presuli trans- e cisalpini hanno accettato l’ordine di invasione delle nostre chiese nel giorno del Signore da parte di chi Lo nega come Figlio di Dio e senza sosta attacca la fede cristiana in questo punto preciso. Ben felici di poter recitare le loro bestemmie nel cuore del culto cattolico, gliimam non si sono fatti sfuggire l’occasione in barba alla proibizione coranica, che la giurisprudenza sospende soltanto nel caso in cui presenziare a riti di infedeli possa attirare adepti all’Islam.

UN'AVE: << Hinc transire cave - nisi prius dixeris Ave >>


L'Ave Maria è un tenero e gradito saluto alla Madre di Gesù e nostra.
È un attimo di respiro, di sollievo, di affetto.
Lei ci guarda, noi appoggiamo il cuore al suo cuore.

"L'artistica e devota tela della Madonna Addolorata, ch'era posta in cima alla scala del convento, con l'invito di non passare davanti a lei senza averla prima salutata: << Hinc transire cave - nisi prius dixeris Ave >> sa degli affettuosi saluti ricevuti da fra Pio.

UN'AVE

 Devoto, quando passi
qui sosta pochi istanti.
A te lo sguardo volgo,
attendo il bel saluto
di un’Ave dal tuo cuore.

 Son Mamma di Gesù
e sono vostra Mamma.
O figli miei diletti,
io porto nel mio cuore
le vostre pene e gioie.

 Con l’Ave voi mi dite
che questo ben credete
e confidate in me;
che v'appoggiate al petto
di chi chiamate Madre.

 Aspetto e cerco tutti.
L'onnipotente Dio
insieme al Cuor del Figlio
v'ha dato qual rifugio
il cuore della Madre.

 O Immacolata Vergine
e Madre Addolorata,
sei tutta santa e bella.
Sei la speranza nostra.
Salute a te, Maria. 

AVE MARIA PURISSIMA!

A. DA RIPABOTTONI: "P. Pio da Pietrelcina - Il cireneo di tutti" - Ed. 1978, p. 24: