I. - DELL'ECCELLENZA DELLA PREGHIERA
E DEL SUO POTERE PRESSO DIO
Sono sì care a Dio le nostre preghiere, che Egli ha destinati gli Angeli a
presentargli subito quelle che da noi gli vengono fatte: "Gli Angeli, dice S.
Ilario, soprintendono alle orazioni dei fedeli, e ogni giorno le offrono a Dio"
(Cap. 18, in Matth.). Questo appunto è quel sacro fumo d'incenso, cioè le
orazioni dei Santi, che S. Giovanni vide ascendere al Signore, offertogli per
mano degli Angeli (Ap c. 8). Ed altrove (Ibid. c. 5), scrive il medesimo santo
Apostolo, che le preghiere dei Santi sono come certi vasetti d'oro pieni di odori
soavi, e molto graditi a Dio.
Ma per meglio intendere quanto valgano presso Dio le orazioni, basta leggere
nelle divine scritture le innumerabili promesse che fa Dio a chi prega, così
nell'antico come nel nuovo Testamento: Alza a me le tue grida, ed io ti
esaudirò (Ger 33,3). Invocami, ed io ti libererò (Sal 49,15). Chiedete; ed
otterrete: cercate, e troverete: picchiate, e vi sarà aperto (Mt 7,7). Concederà
il bene a coloro che glielo domandano (Mt 7,11). Imperciocché chi chiede
riceve, e chi cerca trova (Lc 11,10). Qualsiasi cosa domanderanno, sarà loro
concessa dal Padre mio (Mt 18,19).
Qualunque cosa domandiate nell'orazione,
abbiate fede di conseguirla, e la otterrete (Mr 11,24). Se alcuna cosa
domanderete nel nome mio, io la darò (Gv 14,14). Qualunque cosa vorrete, la
chiederete, e vi sarà concessa (Gv 15,7). In verità, in verità vi dico, che
qualunque cosa domandiate al Padre nel nome mio, ve la concederà (Gv
16,23). E vi sono mille altri testi consimili, che per brevità si tralasciano.
Iddio ci vuol salvi, ma per nostro maggior bene ci vuol salvi da vincitori. Stando
adunque in questa vita, abbiamo da vivere in una continua guerra, e per
salvarci abbiamo da combattere e vincere. "Nessuno, dice S. Giovanni
Crisostomo, potrà essere coronato senza vittoria" (Serm. I De Martyr.). Noi
siamo molto deboli, ed i nemici sono molti, ed assai potenti: come potremmo
loro far fronte, e superarli? Animiamoci, e dica ciascuno, come diceva
l'Apostolo: Tutte le cose mi sono possibili, in Colui che è mio conforto (Fil
4,13).
Tutto potremo con l'orazione, per mezzo della quale il Signore ci darà
quella forza che noi non abbiamo. Scrisse Teodoreto, che l'orazione è
onnipotente; ella è una, ma può ottenere tutte le cose. E S. Bonaventura asserì
che per la preghiera si ottiene l'acquisto di ogni bene, e lo scampo da ogni
male (In Luc. 2).
Diceva san Lorenzo Giustiniani, che noi per mezzo della
preghiera ci fabbrichiamo una torre fortissima dove saremo difesi e sicuri da
tutte le insidie e violenze dei nemici (De cast. connub. c. XXII). Sono forti le
potenze dell'inferno, ma la preghiera è più forte di tutti i demoni, dice san
Bernardo (Serm. 49, De modo bene viv. 5). Sì, perché con l'orazione l'anima
acquista l'aiuto divino, che supera ogni potenza creata.
Così si animava Davide
nei suoi timori: Io, diceva, chiamerò il mio Signore in aiuto, e sarò liberato da
tutti i nemici (Sal 17,4). Insomma, dice S. Giovanni Crisostomo, l'orazione è
un'arma valevole a vincere ogni assalto dei demoni, è una difesa, che ci
conserva in qualunque pericolo; è un porto, che ci salva da ogni tempesta; ed
è un tesoro insieme, che ci provvede d'ogni bene (In Ps. 145).