giovedì 17 settembre 2015

Difesa della Valtorta

Difesa della Valtorta





“Il Poema dell’Uomo-Dio” – sublime racconto,

Verità del Vangelo, ripresa per i nostri tempi.




Difesa della Valtorta.
Per quanto riguarda il “Poema dell’Uomo-Dio” di Maria Valtorta (1897–1961), una vita di Nostro Signore in dieci volumi scritti in italiano nel 1946-1948, un sacerdote italiano, don Ottavio Michelini (1906–1979), è censato di aver ascoltato nel 1970, da Nostro Signore stesso, le seguenti osservazioni:


“Ho dettato a Maria Valtorta, un’anima vittima, un’opera meravigliosa (Il Poema dell’Uomo-Dio). Di questo lavoro Io sono l’Autore. Tu stesso, figlio mio, hai conosciuto Satana reagire ad esso con rabbia . . . . Tu stesso hai osservato la resistenza che molti sacerdoti oppongono a questa opera. ( . . . ) Se essa fosse – non dico “letta” -, ma studiata e meditata, essa potrebbe procurare un bene immenso alle anime. Questa opera è una fonte inesauribile di una seria e solida cultura . . . . Si tratta di un’opera voluta dalla Sapienza e dalla Divina Provvidenza per i tempi nuovi. Essa è una sorgente di vita e di acqua pura. Sono Io, la Parola vivente ed eterna, che ho dato di nuovo Me stesso come nutrimento alle anime che amo. Io stesso sono la Luce, e la Luce non può essere confusa, e ancora meno può fondersi, con l’oscurità. Dove Io mi trovo, il buio si dissolve per far posto alla Luce.”

Maria Valtorta è l’equivalente del XX secolo di Maria di Agreda e di Anne-Catherine Emmerich, rispettivamente del XVII e del XIX secolo. Le due precedenti visionarie hanno ormai acquisto un ampio rispetto all’interno della Chiesa cattolica, ma Maria Valtorta è ancora in controversia. Ora, si può ammettere che il suo “Poema” non è per tutti i gusti. Non è necessario che venga imposto ad alcuno. Non è un sostituto del Vangelo. Non è necessario per la salvezza. E può sembrare altamente discutibile sostenere gli scritti di una presunta visionaria con le parole di un altro, soprattutto quando il testimone a sostegno è uno poco noto come Don Michelini.

Tuttavia, ci sono anime di tutto il mondo, per le quali il “Poema” ha agito come uno stupendo dono di Dio stesso, quasi fosse stato composto per alleviare l’angoscia spirituale dei nostri tempi, che sta diventando sempre più insopportabile per molti. Pertanto questi “Commenti” offrono ai lettori, ancora una volta, motivi per prendere sul serio la testimonianza di Don Michelini e per interessarsi al “Poema”, per potere approfittare se si vuole di esso prima che Dio intervenga in modo notevole per togliere tale angoscia. Elenchiamo tali motivi in una breve sintesi delle ragioni addotte presumibilmente da Nostro Signore stesso alla fine del “Poema”, come rivelato a Maria Valtorta:—

1 Dottrina – mentre il modernismo fa a pugni con l’insegnamento immutabile della Chiesa, le anime hanno bisogno di vedere come ho dato Io lo stesso insegnamento alla Chiesa, fin dall’inizio: divino, perfetto, immutabile.

Amore – quando la carità diven ta sempre più fredda e sentimentale, i sacerdoti e i laici hanno bisogno che sia risvegliato il loro amore per Cristo e per tutto ciò che riguarda Cristo, soprattutto per Sua Madre.

3 Direzione – quando le anime vanno fuori strada in tante diverse direzioni, i direttori spirituali hanno bisogno di vedere in quanti modi diversi Io le ho dirette.

4 Realtà – quando l’amore è così ampiamente falsificato e insozzato, gli esseri umani hanno bisogno di vedere Gesù e Maria come veri esseri umani in carne ed ossa, con un amore perfetto, ma realmente umano, tra loro.

Sofferenza – quando la comodità ha la precedenza ovunque, i gaudenti hanno bisogno di conoscere quanto durevoli e varie furono le sofferenze di Mia Madre e mie già decenni prima della Passione.

Parola – quando il linguaggio è completamente degradato, la gente ha bisogno di vedere il potere della mia Parola, delle mie parole, per trasformare le anime, ad esemp io, da rudi peccatori a grandi Apostoli.

Giuda – quando il male è così sentimentalizzato da essere negato, ai peccatori dev’essere mostrato il mistero d’iniquità in forma umana, così da non seguire Giuda all’Inferno.

Kyrie eleison.

Die 17 Septembris IN IMPRESSIONE SS. STIGMATUM S. FRANCISCI

Die 17 Septembris

IN IMPRESSIONE SS. STIGMATUM

S. FRANCISCI

Confessoris
Duplex



Introitus Gal. 6, 14

MIHI autem absit gloriári, nisi in cruce Dómini nostri Jesu Christi, per quem mihi mundus crucifíxus est, et ego mundo. Ps. 141, 2 Voce mea ad Dóminum clamávi: voce mea ad Dóminum deprecátus sum. V/. Glória Patri.

Oratio

DÓMINE Jesu Christe, qui, frigescénte mundo, ad inflammándum corda nostra tui amóris igne, in carne beatíssimi Francísci Passiónis tuae sacra stígmata renovásti: concéde propítius ; ut ejus méritis et précibus crucem júgiter ferámus, et dignos fructus paeniténtiae faciámus: Qui vivis et regnas.


Léctio Epístolae beáti Pauli Apóstoli ad Gálatas.

Gal. 6, 14-18


FRATRES: Mihi autem absit gloriári, nisi in cruce Dómini nostri Jesu Christi: per quem mihi mundus crucifíxus est, et ego mundo. In Christo enim Jesu neque circumcísio áliquid valet, neque praepútium, sed nova creatúra. Et quicúmque hanc régulam secúti fúerint, pax super illos, et misericórdia, et super Israël Dei. De cétero nemo mihi moléstus sit: ego enim stígmata Dómini Jesu in córpore meo porto. Grátia Dómini nostri Jesu Christi cum spíritu vestro, fratres. Amen.


Graduale Ps. 36, 30-31 Os justi meditábitur sapiéntiam, et lingua ejus loquétur judícium. V/. Lex Dei ejus in corde ipsíus: et non supplantabúntur gressus ejus.
Allelúja, allelúja. V/. Francíscus pauper et húmilis, caelum dives ingréditur, hymnis caeléstibus honorátur. Allelúja.


+ Sequéntia sancti Evangélii secúndum Matthaéum.

Matth. 16, 24-27


IN illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Si quis vult post me veníre, ábneget semetípsum, et tollat crucem suam, et sequátur me. Qui enim volúerit ánimam suam salvam fácere, perdet eam: qui autem perdíderit ánimam suam propter me, invéniet eam. Quid enim prodest hómini, si mundum univérsum lucrétur, ánimae vero suae detriméntum patiátur ? Aut quam dabit homo commutatiónem pro ánima sua ? Fílius enim hóminis ventúrus est in glória Patris sui cum Angelis suis: et tunc reddet unicuíque secúndum ópera ejus.


Offertorium Ps. 88, 25 Véritas mea, et misericórdia mea cum ipso: et in nómine meo exaltábitur cornu ejus.


Secreta


MÚNERA tibi, Dómine, dicáta sanctífica: et, intercedénte beáto Francísco, ab omni nos culpárum labe purífica. Per Dóminum.


Communio Luc. 12, 42 Fidélis servus et prudens, quem constítuit dóminus super famíliam suam: ut det illis in témpore trítici mensúram.


Postcommunio


DEUS, qui mira Crucis mystéria in beáto Francísco Confessóre tuo multifórmiter demonstrásti: da nobis, quaésumus ; devotiónis suae semper exémpla sectári, et assídua ejúsdem Crucis meditatióne muníri. Per Dóminum.

AMDG et BVM

Siate vigili



Mess. GESU': 

ISTRUZIONI AI CONSACRATI E AI FEDELI 

(importante)


(per ingrandire, cliccare sull'immagine) 

Messaggio di Gesù Sommo Sacerdote del 16 Settembre 2015 a Giglio del Santo Volto.

***

I sacerdoti e i leviti, e tutti quelli delle loro tribù, non avranno parte o possessione come il rimanente popolo d'Israele, perché vivono dei sacrifizi delle offerte del Signore (Deuteronomio 13, 1)
Ed il Signore mi disse: " Hanno parlato bene in tutto (Deuteronomio 18, 17)
(Purché però tu custodisca i suoi comandamenti, e tu faccia quel ch'io ogni ti comando, di amar il Signore Dio tuo, e di camminar sempre per le sue vie) (Deuteronomio 19, 9)
E disse a tutta l'assemblea d'Israele:" Se piace a voi e se è volontà del Signore Dio nostro quanto io vi dico, mandiamo [messaggeri] a tutti gli altri nostri fratelli in tutte le regioni d'Israele e ai sacerdoti e ai leviti che abitano nei dintorni delle città, affinché si uniscano a noi. (1Paralipomeni 13, 2)
***
Il tempo è questo!
Il tempo è questo, non perdete la dritta via (quella dei 10 Comandamenti) o non potrò prendervi con Me.

Ascolta quanto oggi vengo a comunicarti, Mia amata fanciulla.
Io, Gesù Cristo, Sommo Sacerdote della Mia Chiesa in terra, ho necessità che i Miei sacri servitori Mi seguano e si pieghino alla Volontà del Padre.


Sopraggiunge per loro il tempo della scelta e dell' estremo sacrificio, laddove verrà richiesto.

Saranno additati e colpevoli di alto tradimento, coloro che hanno compreso e accolto il Mio richiamo, senza però mettere in pratica gli ordini che dall'Alto sopraggiungono urgentemente. 

Quanti si stanno organizzando e progettano, nel minimo dettaglio, il percorso che tutti i Miei fedeli debbono compiere, per assicurare che il Santo Sacrificio possa essere celebrato? 
Volete o no capire, infine, che il tempo è ormai giunto al termine? 

Presto Io sarò espatriato dalla Casa del Padre, dalla Dimora Consacrata dove Sono stato per voi l'ancora di salvezza, il conforto e la sicurezza, poiché realmente presente in quel Tabernacolo.

Costruiranno una culla di finta bambagia, laddove Ho potuto ascoltare i Miei figli e recare il conforto, lì, in quel luogo sacro dove Sono stato adoraTo e cercaTo, non potrò più essere presente.
Essi mi cacceranno con le vergate più potenti con cui possano colpire e riapriranno le ferite della Passione e le lacrime e il sudore nell' Orto versati, torneranno a scendere copiosamente.

Di nuovo Mi riserveranno il trattamento del traditore e del subbugliatore, Sarò l'eretico da mandare al rogo mentre loro, alcuni pienamente consapevoli, si stanno scavando una fossa buia e profonda con le stesse mani e attireranno l'Ira dell'Altissimo. 
Hanno scelto il giorno del loro giubilo, il giorno in cui la crudele Crocifissione avverrà di nuovo. 
Saranno battuti con le stesse armi, infine. 
Quanto odio posso vedere nei loro cuori! Ma anche un profondo stato di indifferenza e di totale lassismo, quasi come automi, ipnotizzati dall'inganno subdolo che ha fatto loro credere che tutta la Verità assoluta di Dio fosse pura menzogna.
Credono alle false promesse .Non sentono in loro il fuoco dello Spirito e non possono più fare un santo discernimento perché l'erba maledetta, ha messo le radici ed è cresciuta avvolgendogli il cuore, isolando e rendendo sordi i loro orecchi al Mio richiamo.
Burattini, stolte marionette, per quanto ancora credete che vi sarà concesso di perpetrare i vostri blasfemi propositi? Per quanto ancora, pensate che il Padre resti con le braccia incrociate?
Ho promesso che fino all'ultimo istante avrei chiamato ogni singola anima a Me.

Mi sembra proprio, infine, che la vostra scelta sia quella definitiva.

Voglio richiamare ora l'attenzione dei Sacri Servitori che ancora credono in Me e nell'insegnamento del Vangelo, coloro che restano fedeli alla tradizione e possono sentirsi soli, in questo momento così doloroso per la Mia chiesa in terra.

Vi sto attorniando di anime che sarebbero pronte a dare la propria vita per Me, per portarvi il coraggio e la forza necessari per affrontare la dura prova in cui sarete costretti a passare, pur di non tradire il vostro Dio e tutto ciò che ha concesso attraverso il dolore dell'offerta di Suo Figlio all'intera umanità.
Cercate il vostro luogo di rifugio sicuro, rendetelo accogliente più che potete per adorare e ricevere il Mio Corpo; nasceranno molteplici, seppur piccoli, luoghi consacrati, che vi permetteranno di averMi ancora con voi.

Presto il nuovo rito sarà introdotto ed una nuova versione dell' Atto di fede, sarà prospettata  e imposta con la sola, diabolica intenzione di farvi pronunciare e rinnovare, volta dopo volta, una consacrazione al Mio avversario.

Siate vigili, d'ora in avanti. In alcune Chiese sono già stati messi in atto i preliminari e sono stati subdolamente inseriti nei testi utilizzati.

Vi prego di prestare attenzione a come vengono proposte le preghiere dei fedeli e di come ci si stia fortemente concentrando su una errata forma di carità e fraternità.


Era già stato preannunciato questo aspetto ad altri Miei messaggeri e profeti.
Tutto ciò infine, si sta realizzando sotto i vostri occhi.


Vi state domandando, lecitamente, quando arriverà il momento di discostarsi dalle Chiese che frequentate abitualmente e dalle particole in cui il Mio Corpo non sarà più presente.
Sarà l'evento disastroso di Ottobre a portare il frutto marcio!

Io vi prometto che sarete fortemente guidati per ottenere il discernimento necessario e accostarVi a Me nei luoghi protetti e stabiliti dal Padre.
Vi prego di ricorrere quanto prima al Sacramento della Riconciliazione e purificarvi da tutto il male che risiede dentro di voi.

Accostatevi più che potete all' Eucarestia, affinché Io vi trasmetta la forza per essere pronti, ma altrettanto gioiosi, da poter compiere la Volontà del Padre.
Voi diverrete, unitamente ai Servitori che Mi resteranno fedeli fino a donare la vita stessa, i custodi speciali del Mio Corpo e dei Miei Insegnamenti.

Vi prometto, altresì, che dimostrandoMi la vostra fedeltà, potrete continuare ad amarMi e adorarMi nel Santissimo Sacramento, anche nei momenti peggiori che l'umanita potrà vivere.

Sappiano, coloro che Mi stanno tradendo, che Io non ho alcuna intenzione di essere spodestato e bandito dalla Mia Casa e se non potrò accedervi, per ogni Santa Dimora perduta, ne ricostruirò altre dieci, piccole e sante.

Chiedo il Coraggio da vendere, a tutti voi.

Chiedo la fedeltà e totale affidamento.
Chiedo che non Mi abbandoniate e restiate uniti a Me, il vostro Salvatore Gesù Cristo, Sommo ed Eterno Sacerdote.

***

E Davide temette ancora Iddio dicendo: " Come posso far venire l'arca di Dio presso di me? (1Paralipomeni 13, 12)
Lo stolto dice in cuor suo: " Iddio non c'è". Si son corrotti [gli uomini] e resi abominevoli per la loro condotta: non c'è chi faccia il bene, se non ce n'è neppure uno! (Salmi 13, 11)
Signore, chi potrà albergar nella tua tenda? Chi potrà dimorar sul tuo santo monte? (Salmi 14, 1)
Non fate secondo il costume della terra d'Egitto, ove abitaste; non vi regolate secondo l'uso della regione di Canaan ov'io v'introdurrò; non vi conformate alle loro leggi. (Levitico 18, 3)
Ed il Signore parlando a Mosè gli disse: " Parla ad Aronne ed a' suoi figli, ed a tutti i figli di Israele e di loro: - Il Signore mi ha dato quest'ordine e m' ha detto (Levitico 17, 1)
Pilato lo interrogò: " Sei tu il re dei Giudei? " Gesù rispose: " Tu lo dici" (S.Marco 15, 2)
Condussero Gesù dal sommo sacerdote, presso il quale si radunarono tutti i Sacerdoti, gli Scribi e i seniori. (S.Marco 14, 53)
Eccomi a te, monte di Seir, e stenderò la mia mano sopra di te, e ti renderò desolato e deserto (Ezechiele 35, 3)
E santificherò il mio gran nome che fu disonorato fra le genti, avendolo voi messo in disonore in mezzo di esse. E le genti conosceranno che io sono il Signore, dice il Signore degli eserciti, quando mi sarà santificato in voi in faccia ad esse (Ezechiele 36, 23)
Prendi un provvedimento, accordaci un soccorso, stendi la tua ombra protettrice, come notte in pien meriggio, nascondi i fuggitivi, i dispersi non tradirli (Isaia 16, 3)

<<SPIRITO SANTO, ISPIRAMI.
AMORE DI DIO, CONSUMAMI.
NEL VERO CAMMINO, CONDUCIMI.
MARIA MADRE MIA, GUARDAMI.
CON GESU’ BENEDICIMI.
DA OGNI MALE, DA OGNI ILLUSIONE,
DA OGNI PERICOLO, PRESERVAMI.>>

Una mattina nell'eremo del Papa

Una mattina nell'eremo del Papa emerito
di Vittorio Messori16-09-2015
Papa Benedetto XVi con Vittorio Messori

Il mattino di mercoledì 9 settembre, alla Porta Sant’Anna del Vaticano, sono salito su un’auto condotta da un graduato della Guardia Svizzera che, districandosi tra i viali dei celebri giardini mi ha portato al Monastero detto di Maria Mater Ecclesiae. Come si sa, è questo il luogo scelto dal Papa Emerito per vivere tra preghiera e studio dopo la clamorosa rinuncia. Una delle quattro Memores Domini (la famiglia religiosa ispirata da don Giussani) che accudiscono Benedetto XVI, mi ha accolto e mi ha fatto accomodare in un salotto al primo piano, ma dal quale si vede in modo completo il Cupolone incombente. Pochi minuti dopo, eccomi in ascensore ed ecco un Benedetto XVI, solo, sorridente, sulla soglia del suo studio. 

La mia collaborazione professionale prima e l’amicizia poi con Joseph Ratzinger risale ai primi anni Ottanta quando, insieme, preparammo quel Rapporto sulla fede che mise a rumore la Chiesa intera. Da allora, ci vedemmo piuttosto spesso. Ma, divenuto Papa, rispettai i suoi impegni opprimenti, non chiesi udienze e non lo incontrai che una sola volta quando fu lui stesso che volle rivedermi dopo la pubblicazione di Perché credo, il libro che avevo appena scritto con Andrea Tornielli. Rispettai poi anche il suo ritiro ma, ovviamente, mi ha fatto piacere l’invito, giuntomi attraverso il suo Segretario, ad andarlo a trovare per rivederci e parlare tra noi, in confidenza. Da quando quell’invito mi è giunto, ho subito pensato che fosse mio dovere di non metterlo in imbarazzo con domande da giornalista indiscreto, come i suoi rapporti col suo successore o come i motivi ”veri” della sua rinuncia. Sono dunque pregati di astenersi i soliti complottologi e dietrologi che pensassero che dietro questo nostro incontro ci fosse chi sa che.

Mentre mi inchinavo per baciargli la mano (come vuole una tradizione che rispetto, soprattutto da quando si cerca di declassare il ruolo e la figura del Supremo Pontefice), Sua Santità mi ha messo una mano sulla testa, per una benedizione che ho accolto come un grande dono. Con l’altra mano, si appoggiava a un sostegno a rotelle: ormai, gli sono precluse le passeggiate con il segretario nei giardini. Le sue possibilità di muoversi sono talmente limitate che, per uscire, viene sospinto su una carrozzella, mentre in casa si sposta solo per pochi metri appoggiandosi al ”girello”, come lo chiamano. Sotto la tonaca bianca si indovina la magrezza del corpo, ma il viso non porta affatto i segni dei quasi 90 anni: è quello di sempre, da eterno fanciullo, cui fa contrasto la corona dei capelli tutti bianchi e la vivacità degli occhi chiari. ”Bello”, insomma, come sempre è stato nel volto. E belle anche la sua lucidità intellettuale e la sua attenzione all’interlocutore. Spiritus promptus, caro infirma: la citazione viene spontanea, stando accanto a quello” spirito” prigioniero di una” carne” che ormai fatica a portarlo. 

Seduti sull’orlo di due divani ravvicinati - per ovviare, accostandoci, a un suo calo dell’udito - abbiamo parlato per oltre un’ora. Io, come dicevo, mi sono astenuto dal fare domande ovvie e sin troppo facili. Da lui, invece, le domande sono venute numerose. Mi ha ascoltato con attenzione quando, su sua richiesta, ho cercato di fargli una sintesi della situazione ecclesiale, almeno così come la avverto. Alla fine non ha detto che: «Io  posso solo pregare». 

Gli ho chiesto però di farci un dono: un De Senectute di ciceroniana memoria ma, ovviamente, in prospettiva cristiana, anzi cattolica, raccogliendo egli stesso per iscritto la sua esperienza senile, spesso dolorosa, e l’apertura sull’Aldilà, sulla vita vera che tutti ci attende. Una occasione preziosa per affrontare il tema di quel Novissimi che è stato rimosso da una Chiesa tutta e solo preoccupata non della salvezza eterna ma del benessere, per tutti, in questa vita.

Ha scosso il capo, e mi ha replicato: «Sarebbe una cosa preziosa, più volte ho denunciato questo oblio della morte, questa rimozione dell’aldilà con ciò che ci attende ”dopo”. Ma lei sa che sono abituato a ragionare da teologo, a filtrare la realtà attraverso le categorie filosofiche, dunque non potrei scrivere nulla se non in questo modo. Ma, ormai, per un simile impegno mi mancano le forze per farlo». E poi: «Il mio dovere verso la Chiesa e il mondo cerco di farlo con una orazione che occupa tutta la mia giornata». Preghiera mentale o verbale, Santità? mi è venuto, forse futilmente, di chiedergli. Pronta la sua risposta: «Verbale, soprattutto: il rosario completo, con le sue tre corone, poi i Salmi, le orazioni scritte dai santi e i brani biblici e le invocazioni del breviario». Alla preghiera mentale provvedono le molte letture di testi di spiritualità affiancati a quelli di teologia e di esegesi biblica. 

Me lo si lasci poi dire, sfidando il sospetto di vanità: ha voluto, bontà sua, ringraziarmi per un libro in particolare, quella inchiesta sulla passione di Cristo – Patì sotto Ponzio Pilato – che non solo ha citato ma ha raccomandato nei due primi volumi sulla trilogia dedicata a Gesù e pubblicata quando era già pontefice. Ovviamente, ne sono stato contento per me, come autore; ma non solo per me, bensì anche per quella apologetica, demonizzata dopo il Concilio al punto di cancellarne il nome nei seminari (“Teologia fondamentale” la chiama il clericalmente corretto) ma che è indispensabile a ciò su cui Ratzinger ha sempre insistito, da teologo e poi da papa, cioè da custode supremo della fede. La possibilità e la necessità, cioè, di non porre in contrasto ma in mutua collaborazione la ragione e la fede, l’intelletto e la devozione. 

Ad altri temi abbiamo poi accennato ma, per questi, vale una discrezione doverosa. Devo aggiungere – con un sorriso ironico, ad uso di chi si ostini a pensare all’incontro tenebroso tra congiurati – devo aggiungere, dunque, che nonostante l’ora del pranzo fosse giunta, anzi, abbondantemente superata, non è arrivato alcun invito ad andare a tavola. Benedetto XVI, mi hanno poi detto, mangia pochissimo (“come un passero”) e da solo, dando uno sguardo a un telegiornale: dunque, ha solo raramente commensali.  

Insomma, come si vede, non sono certo clamorose le cose che qui ho da dire. Se ho pensato egualmente di scriverne è per confortare i lettori: proprio accanto alla tomba di Pietro, c’è un vegliardo ammirevole che per otto anni ha guidato la Chiesa e che ora non ha altra preoccupazione che pregare per essa. Con impegno, ma senza alcuna angoscia. E, cioè, non dimenticando mai che i papi passano ma la Chiesa resta e sino alla fine della storia risuonerà l’esortazione del suo vero Capo e Corpo a noi pusillanimi: «Non temere, piccolo gregge, questa barca non affonderà e, malgrado ogni tempesta, starà a galla sino al mio ritorno»


AVE MARIA!

mercoledì 16 settembre 2015

La Mia Santa Madre è la Divina Immacolata Concezione. Parola di DIO. Amen.

ATTRAVERSO LE PIETRE, IL SANGUE
DI GESÙ E DI MARIA HA PARLATO

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Signore Gesù, io so che mi sto impegnando in qualcosa niente affatto facile. Ma, come anche Tu sai, sono certa che non mi smarrirò in un’altra via diversa dalla Tua. “IO TI SEGUO”.

GESÙ:  Oggi, il cammino che hai sempre percorso, il Mio, diventa sempre più stretto, difficoltoso e perfino pericoloso. Ma tu non cadrai, perché gli ultimi passi, Io ve l’ho detto, sono quelli che metto sotto la protezione dei Miei Santi Angeli.

Vedi: tu non puoi avventurarti su un percorso vietato, perché è protetto da DIO che ti vuole all’ascolto. Tu sei informata dall’Altissimo. Di che dovresti avere paura? Della Verità? La Verità, tutta intera, è solo di DIO. Forse, hai dimenticato che Io non ti permetterei mai di annunciare qualcosa che non è mai accaduto ? E di una tale gravità !

Sì, la Scrittura dice quello che DIO ti ha fatto dire, prima di tutto: “Se si vuole fare tacere la Voce di DIO, parleranno le pietre.” Non hanno, dunque, parlato le statue di pietra ? Non hanno versato del sangue divino di Gesù e di Maria, non riconosciuto, come è ancora contestata la Mia Sindone, il Lenzuolo di Torino, esposto alla vista di un popolo che passa e ripassa perplesso e commosso, davanti ad esso, non sapendo che pensare ?

Dimentica il loro dire, le prove, gli scritti dei santi che si sono accostati alla Verità sulla vera origine  della Santa Nascita della Mia Santissima Mamma. DIO solo lo sa, e DIO ha risposto con il vero sangue di Gesù e di Maria, che conferma la Parola di DIO.

Non sapete, dunque, che in questi Tempi, voi vivete la Parola scritta ! Sì, le pietre delle statue vi hanno risposto che la natura della Madre di DIO è Divina, come quella del Suo FIGLIO Divino: è concepita dallo Spirito Santo di DIO.

La Mia Santa Madre è la Divina Immacolata Concezione.
Parola di DIO. Amen.