martedì 24 marzo 2015

24. Catacombe


Catacombe
2 febbraio 2015 - Una visita alle catacombe dei SS Marcellino e Pietro (Roma - V Municipio) By Giorgia Fanari
Tratto da articolo originale pubblicato dal blog the ECOOWL http://theecoowl.net
theesoowl
 
In occasione della prima domenica a piedi del 2015, ieri, 1 febbraio, abbiamo approfittato della tregua dalla pioggia di grandine che ha imbiancato Roma per partecipare alla visita guidata alle catacombe dei SS Marcellino e Pietro, proposta dal Circolo Legambiente Città Futura.
mausoleo_S_Elena_By_Fanari
Nelle catacombe si accede attraverso un ingresso collocato nel cortile della parrocchia dei Santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros (via Casilina, 641) proprio all’ombra del Mausoleo di Sant’Elena, a Villa De Sanctis (Municipio Roma V), ancora sottoposto a lavori di restauro e che prossimamente – speriamo presto – dovrebbe aprire al pubblico.
Le catacombe, dedicate ai santi Marcellino e Pietro, hanno conservato per lungo tempo le salme dei due martiri, uccisi nel 304 d.C per volere dell’imperatore Diocleziano nei pressi di un luogo conosciuto come Selva Nera, dopo la loro morte rinominato Selva Candida (attualmente località sulla Via Cornelia). Una patrona romana, Lucilla, portò le salme dei due martiri sulla Via Casilina, presso la località “ad Duas Lauros”, nel cimitero cristiano già esistente che fu così dedicato alla loro memoria e che divenne meta di pellegrinaggio di tanti credenti. Le spoglie si trovano attualmente in Germania a Seligenstadt.
catacombe_SS_Marcellino_Pietro_RomaLe catacombe coprono una superficie di 18.000 mq, praticamente una città sotterranea, e senza una guida sarebbe davvero facile perdersi nei cunicoli, come in un labirinto! Ad ogni modo, il percorso proposto per la visita è assolutamente percorribile da tutti; inoltre, la temperatura interna sempre sui 18° rende la visita piacevole sia d’inverno che d’estate! Camminando nei cunicoli ed entrando nei “cubicola” (le tombe di famiglia moderne) si possono ammirare reperti storici come le lastre tombali che coprivano i loculi, e sulle lapidi marmoree si possono ancora riconoscere i segni adoperati dai primi cristiani per indicare il loro credo, come la colomba con il ramoscello d’ulivo, la fenice, l’orante, il monogramma di Cristo. Non mancano graffiti, lasciati da chi nel corso dei secoli ha visitato le catacombe o le ha usate come rifugio, ad esempio nel corso della seconda guerra mondiale. Ma ciò che rende particolari queste catacombe – ci ha spiegato la guida – sono senza dubbio gli affreschi che si sono mantenuti in maniera eccezionale e che ne fanno una vera pinacoteca paleo cristiana unica al mondo.
Ora le  catacombe dei SS Marcellino e Pietro potranno tornare ad essere mete di pellegrinaggi grazie alla valorizzazione del percorso della Via Francigena, percorso di pellegrinaggio che collegava Canterbury alla Terrasanta passando per Roma, che attraversa gran parte del V Municipio di Roma percorrendo via Prenestina e via Casilina e facendo tappa proprio presso le catacombe e al mausoleo di S Elena, madre dell’Imperatore Costantino.
Giorgia Fanari, autrice di questo articolo e delle fotografie per the ECOOWS, è giornalista pubblicista e redattrice per Eco dalle Città (edizione Roma) e per Agenzia Giornalistica Globalpress.
 
Sull'ANSA servizio su ampliamento percorso visita Catacombe SS Marcellino e Pietro entro il 2014. Dott.ssa Giuliani: "Per la fine dell'anno ammirare queste pitture"
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Inaugurazione delle catacombe SS Marcellino e Pietro il 13 aprile 2014, nei fine settimana successivi aperte al pubblico
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Il 26 gennaio 2014 Monsignor Carrù Segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, ha annunciato l'apertura a regime delle Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro in Via Casilina 641, dopo il 13 aprile ogni sabato e domenica.  Vai al documento...
La Comunità tedesca di Seligenstadt ha visitato le Catacombe e la Chiesa dei SS Marcellino e Pietro
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Nel pomeriggio dello scorso 15 ottobre, per la Comunità Parrocchiale dei SS Marcellino e Pietro e per il territorio del Comprensorio Casilino Ad Duas Lauros, c'è stato l'evento di enorme portata sociale, storica e culturale della visita alle Catacombe dei Santi Marcellino Pietro, di 40 visitatori tedeschi provenienti da Seligenstadt, la città nei pressi di Magonza in cui sono conservate le reliquie dei Santi Marcellino e Pietro. Vai all'articolo...
Il viaggio delle spoglie dei SS Marcellino e Pietro a Seligenstadt nell'anno 827
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E' l'anno 827, in Europa regna Ludovico il Pio, figlio di Carlo Magno, due bande di ecclesiastici franchi agli ordini l'una di Eginardo, l'altra dell'abate Ilduino, viaggiano lungo la Via Francigena per poi arrivare al III miglio della Via Labicana (l'attuale Via Casilina a Roma nel popolare quartiere Torpignattara), nell'antico praedium imperiale Ad duas lauros, dove sono sepolti i Santi Marcellino e Pietro martiri delle persecuzioni diocleziane. Nell'articolo di Francesco Stella il viaggio avventuroso di Eginardo, che trafugate le salme dei due martiri, le porterà nell'attuale città tedesca di Seligenstadt, dove si trovano ancora oggi. E' un vero racconto giallo la cronaca del trafugamento, degli intrighi e di un viaggio che ancora oggi è un filo di storia, cultura e spiritualità, che unisce non solo Seligenstadt a Torpignattara, ma le genti dell'Europa intera, credenti o non credenti. Vai all'articolo...  
30 maggio - 2 giugno 2013 - Apertura straordinaria delle catacombe dei Santi Marcellino e Pietro e conferenza della Dott.ssa Raffaella Giuliani
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Pieno successo dell'apertura straordinaria delle catacombe dei Santi Marcellino e Pietro in territorio Roma Sud Est al quartiere Torpignattara. I numeri parlano di oltre 330 visitatori delle catacombe in 4 giorni, altrettanto successo ha riscosso la conferenza su catacombe e Via Francigena presso il vicino Istituto Cavanis, con più di 100 persone alla relazione con slide del venerdì 31 maggio, tenuta dalla Dott.ssa Raffaella Giuliani della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Questi eventi sono parte del Festival "Collective Project Via Francigena 2013".
Catacombe Santi Marcellino e Pietro
di Maurizio Fedele
Aggiornamenti sulle ultime indagini archeologiche e antropologiche nelle catacombe dell'area Ad Duas Lauros
Nell'estate del 2003, un accidentale evento franoso portò in luce tratti nascosti di gallerie nel Caemeterium dell'area archeologica Ad Duas Lauros. La notizia ebbe risonanza mediatica solo tre anni dopo, nel 2006, dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, in collaborazione con l’Ècole française di Roma e l’università di Bordeaux . Le ricerche avevano permesso di rinvenire un affresco di epoca alto-medioevale, databile tra il VI-VII secolo d.C., quindi di epoca molto diversa e posteriore di quelli già noti, che invece risalgono al III-IV secolo. Era stato poi trovato l'accesso a una serie di ambienti funerari mai esplorati prima, con i resti di 1200 persone, probabile sepoltura collettiva delle vittime di un'epidemia. La complessità delle ricerche da condurre ha comportato la necessità di seguire metodiche interdisciplinari, archeologiche, antropologiche e di laboratorio, in cui sono coinvolti diversi centri di ricerca europei. Nel maggio 2008, l'Osservatore Romano ha pubblicato ulteriori aggiornamenti della Dott.ssa Giuliani - Ispettore della Pontificia Commissione - su questa ricerca scientifica nelle terze catacombe per estensione a Roma, oggetto di venerazione e studi secolari. Graffiti murari infatti provano che furono riscoperte e studiate già dal XVI secolo da Pomponio Leto e Antonio Bosio, dell'Accademia romana. Tra gli interventi più recenti, segnalato il 31 maggio 2010 nella riunione plenaria della Pontificia Commissione Archeologia Sacra c'è quello che ha messo in luce un nuovo santuario nelle catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, dove grazie a uno strumento laser, stanno emergendo nuove pitture di straordinaria importanza, che si propongono come le più antiche sinora scoperte.

Fonti bibliografiche e link sull'argomento:

- R. Giuliani, Ad duas lauros, un exemple emblématique de christianisation, in Les dossier d'Archeologie, n. 330, Nov. - Dic. 2008, pp. 48-57

- O. Marucchi, I Cimiteri della Via Labicana, in Le catacombe romane - Compendio della Roma Sotterranea, Roma, 1905, per catacombe SS. Marcellino e Pietro, p. 251 e ss,

- C.A. Bucci, Le catacombe dei 1200 corpi, in Repubblica, 23.5.2006

- R. Giuliani, Tutto è cominciato con un tubo rotto, Osservatore Romano online, 12-13.5.2008
 
Video da Super Quark delle Catacombe
di SS Marcellino e Pietro
La Trasmissione SuperQuark ha fatto un servizio sulle Catacombe di SS Marcellino e Pietro, ve lo proponiamo essendo praticamente questo l'unico documento video disponibile su queste catacombe, con un reticolo di gallerie che ne fanno le terze di Roma per estensione e con pitture murali, una vera pinacoteca paleo cristiana unica al mondo. Queste catacombe si trovano nel Municipio Roma 6 al terzo chilometro della Via Casilina, in adiacenza del Mausoleo di S. Elena, nell'area della Parrocchia di SS Marcellino e Pietro e di Villa de' Sanctis, per vedere la mappa Google clic qui.

Pianta delle Catacombe di SS Marcellino e Pietro
LE CATACOMBE ROMANE
di Orazio Marucchi (testo del 1905)
Documento da Archive.orgdella University of Toronto
Questo testo di Orazio Marucchi, storico eminente del secolo scorso, fu scritto ai prini del '900 e questa nella prefazione del Marucchi è la seconda edizione del 1905. Si tratta di una preziosa testimonianza storico-scientifica degli studi in quegli anni, sui "cimiteri cristiani" di Roma, con inesauribili citazioni alle fonti, compreso il Liber Pontificalis che partendo dalle documentazioni papali, ricostruisce le fasi storiche delle catacombe nell'Urbe.
Scrive il Marucchi nel 1905 a introduzione di questo suo compendio:
"Gli antichi cimiteri cristiani di Roma (che sogliono chiamarsi col nome di catacombe) ebbero origine fino dai tempi apostolici per il naturale desiderio che aveano i seguaci del Vangelo di separare le loro tombe da quelle degli idolatri; e furono generalmente scavati sotterra, approfittando della natura del nostro suolo, (tufo granulare ndr) per imitare i sepolcri della Palestina e quello stesso del Redentore. Essi vennero tutti fondati al di fuori della cerchia delle mura, giacchè la legge romana vietava di seppellire nell'interno dell'abitato...".
Vi diamo in consultazione l'intero volume "Le Catacombe Romane"
Questo volume è una scansione dall'originale di Orazio Marucchi del 1905 e si compone di oltre 700 pagine, per la visualizzazione è necessaria l'ultima versione di Adobe Flash Player
ATTENZIONE: "LE CATACOMBE ROMANE" di Orazio Marucchi è un documento da scansione dal volume originale di circa 45 MB. Scorrendo a pagina 260 c'è il capitolo con testi e immagini dedicato al "Cimitero dei Ss. Pietro e Marcellino". Per una migliore visualizzazione clic sullo strumento "full screen", come da immagine seguente.

lunedì 23 marzo 2015

23. Impariamo ad ascoltare

Risoluzioni concrete per ascoltare - San Benedetto per tutti / 2

A come... ausculta (ascolta) - Risoluzioni concrete per ascoltare

Tre chiavi per ascoltare meglio...

1 - Un principio d'oro. "Se infatti parlare e insegnare è compito del maestro, il dovere del discepolo è di tacere e ascoltare" (Regola 6,6). Difficile essere più chiari! Il Maestro per eccellenza è Nostro Signore (cf. Mt 23,8). A lui è dato di parlare e d'insegnare. I discepoli, siamo noi. A noi occorre ascoltare. Per riuscire a comprenderlo, una sola soluzione: tacere e fare tacere tutto ciò che impedisce quest'ascolto. In queste condizioni, s'impone una prima risoluzione: dedicargli ogni giorno un tempo nel quale potrà farsi ascoltare da noi. Questo tempo non dev'essere necessariamente lungo (10-15 minuti possono bastare), ma dev'essere consacrato esclusivamente a lui. Il che comporta di tralasciare tutto il resto, compreso il cellulare...

2 - Un esercizio adatto. "Ascoltare volentieri le sante letture" (Regola 4,55). San Benedetto accorda in effetti una grande importanza alla lettura, mezzo eccellente per lasciare che Dio ci parli. Le "sante letture" sono anzitutto la Sacra Scrittura, poi - per estensione - tutti gli scritti della grande tradizione spirituale. Quando queste letture sono fatte in spirito di preghiera, Dio ci parla e nutre la nostra anima. Quindi, seconda risoluzione: farsi consigliare da un sacerdote una buona lettura spirituale. Quest'opera faciliterà la nostra unione a Dio durante il tempo quotidiano consacrato a lui.

3 - Un consiglio salutare. Non ascoltare troppo sé stessi, perché più ci si ascolta meno si capisce Lui! Occorre in effetti "rinunciare a sé stesso per seguire Cristo" (Regola 4,10). Questa rinuncia è una condizione dell'ascolto e lo favorisce grandemente. Praticate per esempio il "nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma piuttosto ciò che giudica utile per gli altri" (Regola 72,7). Vedrete allora immediatamente se non si comprende assai meglio Nostro Signore!
La prossima volta, A come abate.

[Fr. Ambroise O.S.B., "Saint-Benoît pour tous...", La lettre aux amis, del Monastero Sainte-Marie de la Garde, n. 19, febbraio 2015, p. 3, trad. it. di fr. Romualdo Obl.S.B.]