sabato 7 dicembre 2013

OGGI ! - 10 -



Rubbio (Vicenza), 8 dicembre 1988. Festa della 
Immacolata Concezione.

Segno di speranza e di consolazione.



«Oggi guardate tutti a Me, vostra Mamma Immacolata.

Unitevi alle schiere degli Angeli e dei Santi del Cielo, a tutte le anime che 
pregano e soffrono nel Purgatorio, alla Chiesa terrena e pellegrina, che cammina 
nel deserto del mondo e del tempo per contemplarmi come segno di speranza 
e di consolazione.


L'esenzione da ogni macchia di peccato, anche di quello originale, ha consentito 
alla mia anima di essere tutta ripiena della vita di Dio, alla mia mente di essere 
ricolma dello Spirito di Sapienza, che mi ha aperta alla comprensione della divina 
Parola, al mio cuore di essere formato alla forma più perfetta di amore, al mio 
corpo  di essere avvolto dalla luce immacolata di una verginale purezza.

Guardate a Me, vostra Mamma Celeste, nel fulgore della mia sovrumana bellezza 
e correte tutti dietro l'onda soave di questo mio profumo di Paradiso.
È nella mia bellezza la ragione profonda della vostra speranza e della vostra 
consolazione.


Perché «tutta bella» - tota pulchra - sono per voi segno di speranza,
nei giorni che vivete, in cui il mio Avversario è riuscito a rendere brutta ogni 
cosa con la macchia del peccato e della impurità. Voi vivete sotto il segno 
della sua grande schiavitù, che toglie da voi il riflesso di ogni spirituale bellezza. 
Le anime  sono oscurate dai peccati, che impediscono che giunga ad esse lo 
splendore della  vita e della comunione con Dio. 
I corpi vengono abbruttiti dal sopravvento  delle passioni e della impurità.

L'uomo è schiacciato sotto il peso di una civiltà senza Dio, che sfigura in lui 
l'immagine della sua originaria dignità.
Il mondo è oscurato da un persistente rifiuto di Dio.
Una densa tenebra è ormai scesa ad oscurare ogni cosa. 
Ecco allora che la Mamma Immacolata, in questo tempo, si presenta come 
il segno della vostra sicura speranza.
Perché è mio compito materno quello di riportare le anime alla Grazia, i 
cuori all'amore, i corpi alla purezza, l'uomo alla grande dignità di figlio di 
Dio, il mondo  alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità.




Perché "tutta bella" - tota pulchra - sono per voi anche segno di consolazione.

Vivete il tempo della grande tribolazione ed aumentano per tutti le sofferenze e 
le prove.

I cattivi continuano con ostinazione sulla strada del male e del peccato, senza 
accogliere i miei ripetuti inviti alla conversione ed al ritorno al Signore. 
I buoni sono resi tiepidi e come paralizzati dal malsano ambiente in cui vivono. 
Le persone consacrate sono dedite alla ricerca dei piaceri e vengono attirate 
dallo  spirito del mondo a cui, per vocazione, avevano rinunciato.
I Sacerdoti languono, molti sono cattivi e infedeli e dissipano i tesori della 
santa  Chiesa di Dio.

L'ora del castigo è ormai giunta.
Allora più che mai avete bisogno di affidarvi a Me, vostra Mamma Celeste, 
perché  ho il compito dal Signore di condurvi tutti sulla strada del bene, della 
salvezza e della pace.


Oggi vi invito a guardare tutti a Me, vostra Mamma Immacolata, 
come  segno di sicura speranza e di consolazione, ed a lasciarvi avvolgere 
dalla mia luce,  in questi giorni di profonda tenebra e di universale oscurità, 
perché, condotti e guidati da Me, possiate andare in ogni parte ad illuminare 
la terra».


E' l'ora tenebrosa del Principe della notte,... ma Io vi invito a Vivere nella fiducia e in una grande speranza... - 9 -


Rubbio (Vicenza), 8 dicembre 1987. Festa della Immacolata Concezione.

Non lasciatevi illudere.


«Il mio candore di Cielo scende oggi su di voi e vuole avvolgere tutto il mondo.

Camminate nella mia Luce se volete giungere alla pace.

La luce della grazia divina, della purezza, della santità, della preghiera, di una 
sempre più perfetta carità deve penetrare la vostra esistenza, figli consacrati al 
mio Cuore Immacolato.

Vivete i tempi dolorosi del castigo.
Vivete l'ora tenebrosa della vittoria del mio Avversario, che è il Principe della notte.
Vivete i momenti più difficili della purificazione.

Allora vi invito a rifugiarvi dentro la dimora sicura del mio Cuore Immacolato ed 
a lasciarvi avvolgere dal manto celeste della mia purissima Luce.
Camminate sulla strada, che in questi anni vi ho tracciato, per diventare oggi gli 
strumenti della mia pace.

Non lasciatevi illudere.
La pace non verrà al mondo dagli incontri di coloro che voi chiamate i grandi di 
questa terra, né dai loro reciproci patteggiamenti.

La pace può giungere a voi solo dal ritorno dell'umanità al suo Dio per mezzo 
della conversione, alla quale in questo mio giorno ancora vi chiamo, e per mezzo 
della preghiera, del digiunodella penitenza.
Altrimenti, nel momento in cui si griderà da tutti alla pace ed alla sicurezza, 
piomberà all'improvviso la sciagura.

Per questo vi domando di assecondare i miei pressanti richiami a camminare 
sulla strada del bene, dell'amore, della preghiera, della mortificazione dei sensi, 
del disprezzo del mondo e di voi stessi.

Oggi accolgo con gioia il vostro omaggio di amore, lo associo al canto di gloria 
del Paradiso, alle invocazioni delle anime purganti, al coro di lode della Chiesa 
militante e pellegrina, vi invito a vivere nella fiducia e in una grande speranza 
del  mio vicino e straordinario intervento».


venerdì 6 dicembre 2013

Questo fango porta alla morte un numero sterminato di anime - 9 -


Nella vigilia della solennità dell'Immacolata , 
nonché nel primo sabato del mese,  
meditiamo un messaggio del MSM:

Il profumo della vostra purezza.

«Oggi, figli miei prediletti, accolgo con gioia il profumo della vostra purezza 
e lo depongo sul mio Cuore Immacolato per offrirlo a Dio in segno di riparazione.
Quanto fango sommerge questa povera umanità, da Me invitata a liberarsi dal 
peccato: "Venite a bere di questa mia acqua; venite a lavarvi alla fontana!".
Vedete come, ogni giorno, molti miei figli restano contaminati da questo fango, 
che sempre più dilaga e che porta alla morte un numero sterminato di anime? Come 
possono salvarsi da questa ondata di fango anche tanti miei poveri figli Sacerdoti?

Io sono l'Immacolata: Io sono la purezza.

Rifugiatevi nel mio Cuore Immacolato.

Anche se l'ambiente in cui vivete diventerà sempre più sommerso da questa 
impurità, voi sentirete solo il mio profumo di Cielo.
Sono discesa dal Cielo per fare di voi, figli consacrati al mio Cuore, il mio 
cielo quaggiù. In voi si riflette la mia Luce. Così tante anime, per mezzo vostro, 
saranno ancora attirate dal mio candore e diffonderanno il profumo di questa mia virtù.

Il Papa (Paolo VI) vi ha dato il segnale di questa morale riscossa.
Ascoltatelo. Difendetelo. Consolatelo.
L'oltraggio che in questi giorni è stato fatto alla Sua Persona e le ingiurie che 
sempre più aumentano verso di Lui, tanto addolorano il mio Cuore di Mamma.
Fino ai suoi piedi è giunta questa ondata di fango. Ma voi fate argine ai piedi 
del Pastore angelico, del dolce Cristo in terra.
Per mio speciale intervento e per mezzo di voi questa ondata diabolica di 
ribellione e di fango, scatenata contro il Papa, ai suoi piedi si fermerà. E a tutti 
apparirà intatta la grandezza della sua candida Persona».

(11 febbraio 1976. Festa della Madonna di Lourdes.)




L'IMMACOLATA: «Tempio del Signore Gesù», «Sacrario dello Spirito Santo». - 8 -


MARIA, « TEMPIO DI DIO », AIUTA LA PREGHIERA DEI SUOI FEDELI


« Un grande mistero ci è stato trasmesso: l'utero di Colei che non ha conosciuto uomo è diventato il tempio di Dio »: Maria « Tempio del Signore Gesù », « Sacrario dello Spirito Santo »...

Sono queste espressioni frequenti nella liturgia per indicare la santità del corpo di Maria nobilitato dalla maternità divina, corpo verginale talmente nobilitato da Dio da essere considerato ormai un « tempio », un luogo sacro per eccellenza.



Il tempio di Gerusalemme costruito da Salomone era il luogo classico della preghiera, dove Dio era pregato e onorato come conveniva, e dove Dio sempre ascoltava ed esaudiva la preghiera: « Ascolta la preghiera che il tuo servo ti ha rivolto in questo luogo; esaudisci la supplica del tuo servo e del popolo tuo Israele, in qualunque tempo, rivolti a questo luogo, ti pregano... ascolta e perdona » (1 Re, 8, 30).

Ecco come il luogo più santo della terra assurge a simbolo e anticipazione della persona creata più santa della terra, di Colei che, sola fra tutte, ha avuto la pienezza della grazia.

« Maria Vergine — commenta padre Lanteri - sollevata sopra tutte le creature è specialmente tempio di Dio e per la cognizione che ha immensa di lui e per il suo amore che sorpassa quello dei Serafini. Perciò come nessuno può comprendere l'abisso della sua santità, né può lodarla abbastanza, così non si può mai ricorrere al suo patrocinio con una fiducia che si possa dire troppa ».


Maria « tempio di Dio » diventa così il « luogo santo » della preghiera, dove i suoi fedeli possono raccogliersi per incontrare Dio, sicuro che in questo « tempio » la loro voce non resterà senza risonanza, o la loro preghiera senza risposta.

In altre parole: Maria non è chiamata « tempio di Dio » con un titolo che debba restare personale, chiuso, legato alla sua presenza, senza riflessi esteriori che si riversino e giovino ai suoi devoti. Essa diventa luogo, scuola, modello, invito, sostegno e intercessione della preghiera dei suoi figli.

È ancora l'idea di « ponte », di « canale », che ritorna in altra forma, con un'altra immagine presa dalla Bibbia, per ribadire il concetto già più volte ripetuto, che Maria, Madre degli uomini, fa leva su tutti i mezzi a sua disposizione per procurare loro la salvezza.

«Tempio del Signore Gesù», «Sacrario dello Spirito Santo»
"Porta del Paradiso", prega per noi!








La pià bella preghiera: il "Pater noster". - 7 -


IL PATER NOSTER RECITATO DA MARIA

II Pater Noster è la più bella preghiera mai recitata nel mondo, la più completa nelle sue richieste, la più perfetta nella sua forma, la più ordinata nella sua disposizione, la più volentieri ascoltata dal Padre celeste, la più facilmente esaudita da lui, perché è la preghiera formulata e recitata la prima volta da Colui che era un maestro della preghiera, un tecnico nel senso più alto della parola, Gesù Cristo.

Il Pater Noster, eco delle lunghe ore di preghiera passate nella notte sepolta nella solitudine, non preghiera formulata a tavolino, artefatta, retorica, convenzionale, vuota, fatta di sole parole: una preghiera viva e vivificante. Nessuna preghiera composta da uomini, anche mistici altissimi, la potrà mai eguagliare.
Fu recitata da Maria? Certamente.


Maria amava il Pater Noster perché amava il Padre celeste. Essa si sentiva di Lui la figlia più amata e prediletta. 
Tra le petizioni del Pater Noster, prese ad una ad una, e le intenzioni e gli ideali di Maria, c'era la corrispondenza e la risonanza più piena. 
E, in secondo luogo, il Pater Noster era la preghiera formulata dalle labbra e dal cuore di Gesù. Era il ricordo di Gesù, quasi il suo motto, la sua eredità. 

Il colloquio materno col Padre non poteva trovare accesso migliore che tramite le parole stesse di Gesù. Gesù metteva sulle labbra della Madre le parole da indirizzare al Padre.


Come recitava Maria il Pater Noster?

Non sola. Nel ripetere la preghiera più profondamente comunitaria che esista la Vergine si sentiva spiritualmente unita, nella prima parte, col Figlio Gesù; nella seconda parte con gli uomini, con noi, suoi figli spirituali.

Essa, in plenitudine di intenzioni e di voti, pregava col Figlio:
- che il nome del Padre fosse sempre glorificato e amato da tutte le sue creature come riconoscimento pubblico e gratitudine dei suoi molti benefici quale creatore, conservatore, guida e provvidenza di tutto l'universo;
- che il regno di Dio si affermasse sempre più nel mondo col trionfo della verità, riflesso della divinità, fugando tutte le forme di errore e di menzogna che ottenebrano il mondo; col trionfo della pace in un mondo dilaniato dalla guerra e da tutte le sue conseguenze; col trionfo dell'amore in un mondo affogato e soffocato dall'odio e diventato, da Eden sereno, una giungla di belve feroci;
- che la sua santa volontà, sorgente di ordine, di armonia sociale, di progresso vero, di pace, sia veramente fatta sulla terra come è fatta, senza tregua e senza eccezione, nel ciclo.



Ella in plenitudine di amore materno e di misericordia prega con noi e per noi:

- che non manchi mai il pane quotidiano per i corpi, come non deve mancare il pane soprasostanziale per le anime;

- che da ciascuno dei suoi figli sia allontanata per sempre, definitivamente, la realtà del peccato: la sciagura dell'inimicizia di Dio, della privazione dell'amore, della privazione della vita soprannaturale, della morte dell'anima; perché il vero male è tutto là, in questo « debito » formidabile con Dio, in questo vuoto che deve assolutamente essere colmato, anche a costodi cedere i vuoti e i debiti che altri possa avere con noi;

- che il tentatore e il maligno sia sempre scornato e sconfitto nelle sue offensive, e i suoi figli possano sempre essere liberi e vittoriosi su di lui. Maria si sente investita del dovere e del potere di schiacciare ancora una volta la testa del serpente per preservare i suoi figli dall'estrema rovina.

E Maria sa che la sua preghiera sarà sempre esaudita.
Amen.

"Totus tuus ego sum, et omnia mea tua sunt. 
 Accipio Te in mea omnia, 
praebe mihi Cor tuum, o Maria"