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LOURDES PREPARO' FATIMA |
Bernadette Soubirous
Ricorre il 16 aprile la festa della veggente della Madonna di Lourdes: Santa BERNADETTE Soubirous.
Un personaggio dei più straordinari nella storia del Cristianesimo. Affascina nella sua disarmante povertà e semplicità. Secondo me quando Gesù diceva: “BEATI I PURI DI CUORE” pensava a gente come lei!
Per conoscerla un po' meglio ascoltiamo il suo testamento spirituale, una sua preghiera, le sue parole guardando alcune sue (anche rare) fotografie.
Testamento spirituale di Santa Bernadette
Per l’indigenza di mamma e papà
per la rovina del mulino, per il vino della stanchezza,
per le pecore rognose : grazie, mio Dio!
Bocca di troppo da sfamare che ero;
per i bambini accuditi, per le pecore custodite, grazie!
Grazie o mio Dio, per il Procuratore,
per il Commissario, per i Gendarmi,
per le dure parole di Peyremale.
Per i giorni in cui siete venuta, Vergine Maria,
per quelli in cui non siete venuta,
non vi saprò rendere grazie altro che in Paradiso.
Ma per lo schiaffo ricevuto, per le beffe, per gli oltraggi,
per coloro che mi hanno presa per pazza,
per coloro che mi hanno presa per bugiarda,
per coloro che mi hanno presa per interessata.
GRAZIE, MADONNA!Per l’ortografia che non ho mai saputa,
per la memoria che non ho mai avuta,
per la mia ignoranza e per la mia stupidità, grazie!
Grazie, grazie, perché se ci fosse stata sulla terra
una bambina più stupida di me, avreste scelto quella!
Per la mia madre morta lontano,
per la pena che ebbi quando mio padre,
invece di tendere le braccia alla sua piccola Bernadette,
mi chiamò Suor Maria Bernarde:grazie, Gesù!
Grazie per aver abbeverato di amarezza
Questo cuore troppo tenero che mi avete dato.
Per Madre Giuseppina che mi ha proclamata:
"Buona a nulla".
GRAZIE!
Per i sarcasmi della madre Maestra, la sua voce dura,
le sue ingiustizie, le sue ironie,
e per il pane della umiliazione,grazie!
Grazie per essere stata quella cui la Madre Teresa
Poteva dire :"Non me ne combinate mai abbastanza".
Grazie per essere stata quella privilegiata
dai rimproveri, di cui le mie sorelle dicevano:
"Che fortuna non essere come Bernadette".
Grazie di essere stata Bernadette,
minacciata di prigione perché vi avevo vista,
Vergine Santa!
Guardata dalla gente come bestia rara;
quella Bernadette così meschina che a vederla si diceva:
"Non è che questa?!".
Per questo corpo miserando che mi avete dato,
per questa malattia di fuoco e di fumo,
per le mie carni in putrefazione,
per le mie ossa cariate, per i miei sudori,
per la mia febbre, per i miei dolori sordi e acuti,
GRAZIE MIO DIO!
Per quest’anima che mi avete data, per il deserto della aridità interiore,
per la vostra notte e per i vostri baleni,
per i vostri silenzi e i vostri fulmini;
per tutto,
per Voi assente e presente, grazie!Grazie o Gesù!
"Vorrei che si dicessero anche i difetti dei santi e ciò che hanno fatto per correggersi. Questo servirebbe molto di più che non i loro miracoli e le loro estasi."
(Così diceva Bernadette riconoscendo la sua testardaggine.)
Una preghiera che rivela il suo cuore
O Gesù, datemi, ve ne prego,
il pane dell'umiltà,
il pane dell'obbedienza,
il pane della carità,
il pane della forza per spezzare la mia volontà e fonderla con la vostra,
il pane della mortificazione interiore,
il pane del distacco dalle creature,
il pane della pazienza per sopportare le pene che il mio cuore soffre,
il pane della forza per soffrire bene,
il pane per non vedere che voi solo in tutto e sempre,
Gesù, Maria, la Croce, io non voglio altri amici che questi.
O Gesù, voi mi volete crocifissa: fiat
"E' perché ero la più povera e la più ignorante che la Santa vergine mi ha scelta."
Le sue parole
Santa Bernadette non ha lasciato quasi nulla di scritto. Il periodico 30giorni pubblicò una piccola antologia delle frasi riportate nel libro di René Laurentin "Bernadette vi parla", basato sulle testimonianze conservate negli atti del processo canonico. Ne abbiamo stralciata qualcuna, nell'ordine cronologico in cui il libro le propone.
"E' perché ero la più povera e la più ignorante che la Santa vergine mi ha scelta."
Anno 1858
24 FEBBRAIO - «Come ti ha parlato? In francese o in dialetto?», chiedono a Bernadette. «Oh! questa è bella, volete che mi parli in francese? Credete che lo sappia io?».
Nel corso della nona apparizione si sente Bernadette che ripete:«Penitenza... Penitenza... Penitenza...». Alla fine c’è questo dialogo tra la veggente e qualche suo interlocutore: «Ma cosa ti ha detto?»«Va' a bere alla fontana e a lavarti», replica Bernadette.
«E l'erba che hai mangiato?».«Anche questo mi ha domandato...».
«Che cosa ti ha detto?» «Mangerai quell'erba che è là». «Ma sono gli animali che mangiano l'erba!» «E perché tutta questa agitazione oggi? Ieri Aquero mi aveva detto di baciare la terra come penitenza per i peccatori».
«Ma lo sai che ti credono pazza a fare di queste cose?». E lei conclude: «... per i peccatori».
25 MARZO - Bernadette alla grotta davanti all’apparizione: «Signorina, vorreste aver la bontà di dirmi chi siete, per favore?». Poi, si allontana dalla grotta e ride: «Sai qualche cosa?», le dicono. E lei, nella sua semplicità:«Non dirlo a nessuno, ma mi ha detto: “Sono l'Immacolata Concezione”».
La sorgente nella grotta
MAGGIO - Nuovo rischio di prigione per Bernadette: «Oh povera Bernadette... ti metteranno in prigione». «Non ho paura di nulla, se mi ci metteranno mi tireranno anche fuori, perché ho sempre detto la verità!».
4 GIUGNO - L'indomani della prima comunione di Bernadette, Emmanuélite Estrade le chiede: «Che cosa ti ha reso più felice: la prima comunione o le apparizioni?» «Sono due cose che vanno assieme, ma che non possono essere paragonate. Sono stata molto felice di tutte e due».
28 AGOSTO - All'abate Fonteneau:«Non vi obbligo a credermi, ma non posso che rispondervi dicendo quello che ho visto e udito». «Allora, Bernadette, poiché la Vergine Santa ti ha promesso il cielo, tu non ti devi più occupare dell'anima tua?». «Oh, padre, non andrò in cielo che comportandomi come si deve».
ANNO 1859
MAGGIO - Marie de Cornuijer-Lucinière la interroga riguardo ai segreti: «Li diresti al Papa?». «Non ha bisogno di saperli».
ANNO 1860
7 DICEMBRE - Interrogatorio davanti a monsignor Laurence, vescovo di Tarbes: «Non sembra un'idea degna della Madonna averti fatto mangiare l'erba». «Mangiamo pure l'insalata!».
ANNO 1861-1862
L'abate Bernadou vuol fotografare Bernadette per fissare sulla lastra l'espressione che il suo volto poteva avere durante le apparizioni: «No, non va. Non facevi quella faccia quando c'era la Madonna». «Ma adesso non c'è!».
ANNO 1864
Hanno fotografato Bernadette e si vendono le fotografie a un franco l'una... «Trovi che ti vendono a un prezzo sufficiente, Bernadette?».«Più di quanto valgo».
ANNO 1866
Alla vigilia della partenza per Nevers, Justine, la figlia della sua balia, Marie Lagües, viene a trovare Bernadette: «Non ti dispiace partire?». «Quel poco tempo che siamo al mondo, bisogna impiegarlo bene».
NEVERS 1866-1879
Testimonianze delle consorelle e di persone che hanno incontrato Bernadette durante la sua permanenza nella casa madre della congregazione delle Suore della carità di Nevers, dal 1866 fino alla morte, avvenuta il 16 aprile 1879
1866
LUGLIO - Suor Emilienne Duboé: Bernadette mi fu affidata fin dal suo arrivo in noviziato, per abituarla... Ciò che la addolorava, era di non vedere più la grotta di Lourdes. «Se tu sapessi» mi disse «quello che ho visto di bello là». Avevo la tentazione di chiederlo, ma mi rispose che non poteva dire niente, che la madre maestra l'aveva proibito. Mi diceva: «Se tu sapessi quant'è buona la Madonna!».
Un giorno Bernadette mi fece notare che facevo male il segno della croce. Le risposi che certamente non lo facevo tanto bene quanto lei che lo aveva imparato dalla Madonna.«Bisogna farci attenzione» mi disse «perché vuol dire molto farsi bene il segno della croce».
Suor Charles Ramillon: Il modo in cui si faceva il segno della croce mi colpiva profondamente; abbiamo cercato più volte di riprodurlo, ma senza risultato. Allora dicevamo: «Si vede bene che glielo ha insegnato la Madonna stessa».
Suor Emilie Marcillac: Suor Marie-Bernard aveva una pietà dolce, semplice, senza niente di singolare. Era molto esatta, non mancava al silenzio, ma a ricreazione attirava per il suo brio. Non le piaceva la pietà caricata. Un giorno mi diceva ridendo, indicandomi una novizia che chiudeva sempre gli occhi: «Vedete suor X? Se non avesse una compagna che la conduce, le capiterebbe un incidente. Perché chiudere gli occhi, quando bisogna tenerli aperti?».
Durante le sue crisi d’asma, aveva degli assalti di tosse che le dilaniavano il petto; benché vomitasse sangue e soffocasse, non si lasciava mai sfuggire un lamento, un mormorio. La udivo soltanto pronunciare il nome di Gesù. Dopo aver detto: «Gesù mio!», guardava il crocifisso, e nei suoi occhi c’era qualche cosa di inesprimibile, ma che diceva tanto...
Suor Emilie Marcillac: In ottobre, il 25, stette assai male… Si pensava che non avrebbe passato la notte… Grande fu la mia sorpresa l’indomani mattina, quando alle quattro e mezzo mi avvicinai al letto per avere notizie; la credevo in agonia. Invece mi rispose con voce chiara: «Sto meglio, il Signore non mi ha voluta, sono andata fino alla porta e Lui mi ha detto: torna indietro, è troppo presto».
SETTEMBRE - «Non posso trovare bella nessuna madonna, dopo aver visto l'originale».
1867
30 OTTOBRE - il giorno della sua professione, al momento di dare le destinazioni alle neo-religiose.. dialogo tra la superiora,il vescovo e Bernardetta - che adesso si chiama suorr Marie Bernard
- E suor Marie Bernard?
- Monsignore non sa far niente
- È vero suor Marie Bernard, che sei una buona a nulla?
- E vero, monsignore!
- Ma allora figlia mia cosa ne facciamo di te?
- Ve l’avevo ben detto a Lourdes, Monsignore, quando si trattava di farmi entrare in comunità, e lei mi ha risposto che non era niente.
- Se sua eccellenza desidera potremmo tenerla per carità in casa madre ed impiegarla in qualche modo, all’infermeria per le pulizie (dai vasi di fiori... ai vasi da notte!) e le tisane.
(Siccome è quasi sempre malata, sarà proprio il suo mestiere.)
- Farò del mio meglio
- Ti do l'incarico di pregare!
L'infermeria di Saint Gilard dove morì Bernadette
Dirà in seguito: Mi piacerebbe curare gli ammalati negli ospizi. Temo che la mia poca salute sia il motivo per cui io non vi sia mandata; ma mi affido alla volontà di Dio per fare ciò che a lui piacerà.
Se si fa bene il sacrificio della propria vita si va in cielo vero?
Bernadette morì su questa poltrona
1868
NOVEMBRE - Monsignor Chigi [nunzio apostolico in Francia, ndr] fece chiamare in parlatorio suor Marie-Bernard. «Figliola» le chiede «non hai avuto paura quando hai visto la Madonna?». «Oh, sì, monsignore, molta; ma solo la prima volta; poi, era così bella!».
1869
AGOSTO - Una sola sua parola faceva del bene. A chi era nel dolore diceva:«Pregherò per voi».
Suor Emilienne Robert: Parlava di correggerci dei nostri difetti, e le dissi che è difficile. Lei allora spalancò gli occhi e mi rispose vivacemente: «Ma come! Ricevere così spesso il pane dei forti e non essere più coraggiosa!».
NOVEMBRE - Suor Cécile Pagès: Dicevo a suor Marie-Bernard che molte persone erano guarite con l’acqua di Lourdes, dopo una novena.«Oh» disse, «la Vergine talvolta vuole che si preghi a lungo, e una persona è stata guarita soltanto dopo nove novene».
1870
AGOSTO - Suor Madeleine Bounaix: «Quanto deve essere bella la festa in cielo, e quanto bella deve essere anche la Madonna». «Oh sì» disse«quando la si è vista non si può più essere attaccati alla terra!» e con il dito mi mostrava la grotta. Le dissi: «È un ricordo assai dolce per voi, sorella». Prendendo un’aria grave, quasi triste, rispose: «Oh, sì! Ma non avevo nessun diritto a tale grazia».
1871
AGOSTO - «Quando passi davanti alla cappella, se non hai il tempo di fermarti, incarica il tuo angelo custode di portare il tuo messaggio al Signore nel tabernacolo. Lo porterà e poi ti raggiungerà di nuovo».
Tra i santi, Bernadette aveva una devozione particolare per san Giuseppe. Ripeteva queste invocazioni: «Fatemi la grazia di amare Gesù e Maria come vogliono essere amati. San Giuseppe, pregate per me. Insegnatemi a pregare». E diceva:«Quando non si riesce a pregare, ci si rivolge a san Giuseppe».
«Che cosa pensate di me? Volete che non sappia che se la Madonna mi ha scelta, è perché ero la più ignorante? Se ne avesse trovata una più ignorante, avrebbe preso lei».
1872
AGOSTO - A una suora amica lascia questa consegne:
Non dimenticare di vedere Nostro Signore nella persona del povero.
Più egli è disgustoso più ancora bisogna amarlo. Quando si cura un malato bisogna ritirarsi prima di riceverne un grazie. Siamo sufficientemente ricompensati per l’onore di prenderci cura di lui.
E poi salutandola:
Quando ci si ama davvero non c’è bisogno di scambiarsi un ricordo. Bisogna amarsi senza misura e spendersi senza risparmi; diamoci un abbraccio per l’ultima volta.
e aggiunge:
Accogli la malattia come una carezza spenditi al servizio dei poveri, ma con prudenza.
Non lasciarti scoraggiare e ama molto la Madonna!!!
Figlia privilegiata della Madonna, aveva una devozione speciale per san Giuseppe. Un giorno disse: «Vado a fare una visitina a mio padre». Era san Giuseppe: andava spesso a pregarlo in cappella. Diceva: «Amate tanto il Signore, figlie mie. È tutto qui».
1879
Torturata da diverse malattie: l'asma, un tumore ad un ginocchio, infezioni purulente agli orecchi, tubercolosi ossea, piaghe su tutta la schiena
È molto doloroso non poter respirare, ma è molto più terribile esser torturata da pene interiori.
Alla domanda di una suora se fosse la malattia il motivo del suo pianto rispose:
Non è tanto per questo. Se tu sapessi quello che succede in me... prega per me.
Alla superiora e alle suore che la vegliano:
Vi chiedo perdono di tutte le pene che vi ho dato a causa delle mie infedeltà nella vita religiosa, a voi mie compagne chiedo perdono dei cattivi esempi che vi ho dato. soprattutto del mio orgoglio.
Stamattina dopo la comunione,ho chiesto al Signore cinque minuti di sollievo dai dolori, perché volevo parlargli con calma, ma non me li ha dati.
LA MIA PASSIONE DURERA’ FINO ALLA MIA MORTE
Sono macinata come un chicco di grano
Le ultime parole - Non avrei mai creduto di soffrire tanto per morire Santa Maria madre di Dio santa Maria madre di Dio prega per me peccatrice.
Bernadette nella morte - 1879
Il corpo , riesumato a 30 anni dalla morte,
viene trovato intatto
"Dopo la mia morte, tutto quello che si scriverà, più semplice sarà e meglio sarà."
Bernadette è ancora fra noi!
I suoi occhi sono chiusi, ma Bernadette è là!
Intatta, quella faccia su cui si è riflessa la luce meravigliosa del mistero virginale: l'Immacolata Concezione.
Intatte, quelle labbra che hanno conversato con la Vergine Maria.
Intatte, quelle mani che guidate dalle mani di Aquero, hanno graffiato il terreno di Massabielle ed aperto faticosamente per noi la fonte miracolosa per le nostre pene.
Intatto e presente, questo cuore così pieno di tenerezza e così forte che batte per amore di Gesù e della Madre Sua, presentando loro tutti i peccatori nel mondo.
Intatta, come se si fosse addormentata adesso e in attesa soltanto della chiamata dell'angelo per rialzarsi.
Il Signore non ha voluto che lei uscisse totalmente dalla nostra vista, né che lasciasse i fratelli e le sorelle per i quale ha dato la vita.
Bernadette è ancora fra noi! (A. Ravier, S.J.)
1879 -1925
Il corpo di santa Bernadette riposa in una bara di cristallo in una cappella nella chiesa di San Gildard del convento di Nevers dove ha vissuto tredici anni. È lì dal 3 agosto 1925.
Bernadette nella bara di cristallo visibile a Nevers
La causa di beatificazione dei Bernadette è iniziata dopo trenta anni dalla morte, nel 1909. Come previsto in questi casi è stata fatta una ricognizione del corpo che è stato trovato inaspettatamente incorrotto e, così, nuovamente messo nella tomba. Un secondo esame fu fatto 10 anni dopo, nel 1919, e fu constatato nuovamente lo stato di integrità del corpo che fu ancora una volta seppellito. Una terza ricognizione, infine, fu fatta nel 1925. In questa occasione è stata fatta una maschera di cera sul volto e sulle mani - che erano diventate più scure a contatto con l'aria durante le ricognizioni precedenti - e il corpo incorrotto di santa Bernadette da allora è stato esposto alla vista dei fedeli a Névers, nell’urna di cristallo nella quale ancora oggi i visitatori la possono vedere, ricordandone l’esempio delle sua vita di semplicità.
Il volto e le mani di Bernadette ricoperte di cera
VENI, SPONSA CHRISTI,
ACCIPE CORONAM
QUAM TIBI DOMINUS PRAEPARAVIT
IN AETERNUM