lunedì 25 giugno 2012

***** La beata Caterina Emmerich racconta: “Vidi la Chiesa terrena come un magnifico giardino che cela mille tesori ...



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Ven Espíritu Santo, ven por medio de la poderosa intercesión del Corazón Inmaculado de María, tu amadísima Esposa

Vidi la Chiesa terrena come un magnifico giardino che cela mille tesori da cogliere, ma questi non vengono raccolti, e con il passar del tempo il campo diventa sterile e arido. 
(…) la comunità dei fedeli, 
il gregge di Cristo, 
tutto era senza vitalità, sonnolento, 
le celebrazioni senza sentimento, 
e le grazie che essa avrebbe potuto ricevere in tali celebrazioni, 
cadevano sulla terra senza essere colte, 
e quel che più era terribile è che non venendo colte si trasformavano in colpe, poiché questa è la giustizia! 

Allora ricevetti la consapevolezza che la Chiesa militante avrebbe dovuto espiare queste gravi mancanze con esercizi di riparazione per pareggiare i conti con quella celeste e trionfante. Ma per colpa delle mancate espiazioni vidi che la chiesa militante non avrebbe potuto regolare i conti e sarebbe caduta ancor più in basso. Per questo motivo la Santa Vergine Maria, con assiduo lavoro e avvalendosi della collaborazione nel mondo di sette mistici, si occupava di compensare questa condizione di caduta della chiesa militante, degli uomini e della natura. Tra questi sette mistici fui scelta anch’io a partecipare a questa missione di soccorso e di risanamento del bilanciamento della Chiesa terrena. Nel giorno dedicato a santa Caterina, nella casa dove vennero celebrate le Nozze mistiche, intrapresi con la santa Vergine una faticosa raccolta di tutta la frutta e le erbe necessarie. Iniziammo così tutte le difficili preparazioni…“.

In poche parole, la Emmerick sottolinea e spiega il senso di tale raccolta: a causa della colpevolezza delle membra viene a mancare alla Chiesa militante quel miele necessario per addolcire le sue fatiche. Pertanto, con l’aiuto della Vergine Maria e dei suoi collaboratori, tale miele mancante viene ri-preparato e prelevato dalla Chiesa trionfante e quindi è dato alla Chiesa militante in modo da pareggiare i conti. Conclude infatti la visione: “…uno di questi volontari scelti da Cristo, spreme con mani insanguinate i pungenti cardi, traendo il miele che viene cucinato e preparato dalla Santa Vergine Maria, la Madre della Chiesa. A seguito di tal duro lavoro che durò giorni e notti, ci fu una riduzione del debito…“.
Deo gratias!

Catecismo para niños

Ven Espíritu Santo, ven por medio de la poderosa intercesión del Corazón Inmaculado de María, tu amadísima Esposa
AVE MARIA! 
IMMACOLATA MIA E MIO TUTTO!

***** La Beata Caterina Emmerich esternava la sua compassione in modo speciale per quelle anime di morti che solitamente vengono innalzate al settimo cielo dai parenti, dagli amici, dai conoscenti, con fiumi di lodi, ma che in verità soffrono le pene del purgatorio (altre volte persino dell’inferno)


...Un’altro aspetto caratterizza le visioni della beata Caterina Emmerick: è la compassione e l’amore verso le anime sofferenti, i moribondi, le Anime del Purgatorio: compassione e commemorazione delle anime, ma, al tempo stesso, la visione degli spiriti maledetti persino presso le tombe dei cimiteri, anime avvolte nell’oscurità, e financo la visione della condizione dei fanciulli uccisi prima e dopo la nascita.
A quanti le facevano visita, parlando di queste anime in terra e sofferenti, diceva:
Come è triste vedere le povere anime così poco aiutate, esse hanno veramente bisogno di questo aiuto (sante messe di suffragio e preghiere), poiché il loro stato è così miserabile che non possono aiutarsi da se stesse. Se qualcuno pregasse per loro, facesse dire delle messe, soffrisse un poco per loro, oppure offrisse delle elemosine alla loro memoria, ne verrebbe grande profitto alle medesime, al punto tale da sentirsi consolate e ristorate, come assetate. Purtroppo molte di queste anime hanno molto da soffrire a causa della nostra trascuratezza, mancanza di entusiasmo per Dio e per la salvezza del prossimo (…), ma purtroppo veramente poco viene fatto per loro, nonostante esse lo sperino molto!”.

In una particolare visione la pia suora esternava la sua compassione in modo speciale per quelle anime di morti che solitamente vengono innalzate al settimo cielo dai parenti, dagli amici, dai conoscenti, con fiumi di lodi, ma che in verità soffrono le pene del purgatorio (altre volte persino dell’inferno) anche perché, a causa di tante lodi, nessuno si preoccupa di pregare più per loro, dando per scontata la loro beatitudine, e, per questo motivo, restano abbandonate in Purgatorio. Dice la Emmerick: Una lode smisurata prende il significato di una lode immeritata, una vera e propria spogliazione e riduzione del vero patrimonio di quell’anima che, a causa di ciò, soffre maggiormente“.

Catecismo para niños
Deduc me, 
Virgo Immaculata, 
ad portum salutis

PREGHIERA DI SUA SANTITÀ PIO XII A SAN GIUSEPPE ARTIGIANO. "ITE AD JOSEPH"

Ite ad Joseph
Noi San Giuseppe L'amiamo. Ma possiamo e dobbiamo amarLo di più. Questa preghiera indulgenziata ci sarà di grande aiuto.



PREGHIERA DI SUA SANTITÀ PIO XII
A SAN GIUSEPPE ARTIGIANO*


<<O glorioso Patriarca S. Giuseppe, umile e giusto artigiano di Nazareth, che hai dato a tutti i cristiani, ma specialmente a noi, l'esempio di una vita perfetta nell'assiduo lavoro e nell'ammirabile unione con Maria e Gesù, assistici nella nostra fatica quotidiana, affinché anche noi, artigiani cattolici, possiamo trovare in essa il mezzo efficace di glorificare il Signore, di santificarci e di essere utili alla società in cui viviamo, ideali supremi di tutte le nostre azioni.
Ottienici dal Signore, o Protettore nostro amatissimo, umiltà e semplicità di cuore, affezione al lavoro e benevolenza per quelli che ci sono in esso compagni, conformità ai divini voleri nei travagli inevitabili di questa vita e letizia nel sopportarli, consapevolezza della nostra specifica missione sociale e senso della nostra responsabilità, spirito di disciplina e di orazione, docilità e rispetto verso i superiori, fraternità verso gli uguali, carità e, indulgenza coi dipendenti. Accompagnaci nei momenti prosperi, quando tutto c'invita a gustare onestamente i frutti delle nostre fatiche; ma sostienici nelle ore tristi, allorché il cielo sembra chiudersi per noi e perfino gli strumenti del lavoro paiono ribellarsi nelle nostre mani.
Fa che, a tua imitazione, teniamo, fissi gli occhi sulla Madre nostra Maria, tua sposa dolcissima, che in un angolo della tua modesta bottega silenziosa filava, lasciando scorrere sulle sue labbra il più soave sorriso; e non allontaniamo lo sguardo da Gesù, che si affannava teco al tuo banco di falegname; affinché in tal guisa possiamo condurre sulla terra una vita pacifica e santa, preludio di quella eternamente felice che ci attende nel cielo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.>>



Die 11 Martii 1958
Ssmus D. N. Pius Div. Prov. Pp. XII partialem trium annorum Indulgentiam benigne tribuere dignatus est in favorem opificum, qui supra relatam orationem saltem corde contrito ac devote recitaverint. Contrariis non obstantibus quibuslibet.
N. Card. CANALI, Paenitentiarius Maior
S. Luzio, Regens

L. + S.

LAUS DEO MARIAE et JOSEPH

domenica 24 giugno 2012

IL PRETE

Piccolo e grande 

Un prete deve essere contemporaneamente:
piccolo e grande, nobile di spirito,
come di sangue reale, semplice e naturale,
come di ceppo contadino,
un eroe nella conquista di sé,
un uomo che si è battuto con Dio,
una sorgente di santificazione,
un peccatore che Dio ha perdonato,
il sovrano dei suoi desideri,
un servitore per i timidi e per i deboli,
che non s’abbassa davanti ai potenti,
ma si curva davanti ai poveri,
discepolo del suo Signore, capo del suo gregge,
un mendicante dalla mani largamente aperte,
un portatore di innumerevoli doni,
un uomo sul campo di battaglia,
una madre per confortare i malati,
con la saggezza dell’età
e la fiducia d’un bambino,
teso verso l’alto, i piedi sulla terra,
fatto per la gioia, esperto del soffrire,
lontano da ogni invidia, lungimirante,
che parla con franchezza, un amico della pace,
un nemico dell’inerzia, fedele per sempre
Così differente da me!
(da un manoscritto medioevale trovato a Salisburgo) 


"TANTUM VALET 
CELEBRATIO MISSÆ,
QUANTUM VALET 
MORS CHRISTI IN CRUCE"
S. G. Crisostomo, Apud Discipul. Serm. 48.

venerdì 22 giugno 2012

BELLEZZA E IMPORTANZA DELLA SANTA CRESIMA


Predica di Mons. Fellay ai cresimandi, 2012

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Mons. FellaySabato 9 giugno al Priorato Madonna di Loreto, S.E. Mons. Bernard Fellay ha amministrato le Sante Cresime.
Durante la predica ha avuto modo di parlare ai cresimandi della bellezza e dell'importanza di questo Sacramento, concludendo con alcune riflessioni in merito ai colloqui tra la Fraternità San Pio X e Roma.




Audio della predica ai cresimandi:
Audio delle riflessioni sui colloqui della Fraternità San Pio X con Roma: