venerdì 21 ottobre 2011

"El ánima es la que allí padece los mayores trabajos..."



Ofrezco unas santas consideraciones que deben - Dios mediante - transformar nuestra vida. Las leì en el "Tratado de la oraciòn y meditaciòn" de San Pedro de Alcàntara, 1499-1562.

Capìtulo II.3.EL MIERCOLES:

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Después de esto suceden los sacramentos de la Confesión y Comunión y de la Extremaunción, que es el último socorro con que la Iglesia nos puede ayudar en aquel trabajo, y así en éste como en los otros debes considerar las ansias y congojas que allí el hombre padecerá por haber vivido mal, y cuánto quisiera haber llevado otro camino, y qué vida haría entonces si le diesen tiempo para eso, y cómo allí se esforzará a llamar a Dios, y los dolores y la prisa de la enfermedad apenas le darán lugar.

Mira también aquellos postreros accidentes de la enfermedad, que son como mensajeros de la muerte, cuán espantosos son y cuán para temer.
Levántase el pecho, enronquécese la voz, muérense los pies, hiélanse las rodillas, afílanse las narices, húndense los ojos, párase el rostro difunto, y luego la lengua no acierta a hacer su oficio; finalmente, con la gran prisa del ánima que se parte, turbados todos los sentidos pierden su valor y su virtud.
Mas, sobre todo, el ánima es la que allí padece los mayores trabajos, porque allí está batallando y agonizado, parte por la salida y parte por el temor de la cuenta que se le apareja; porque ella, naturalmente, rehúsa la salida y ama la estada y teme la cuenta.




Salida ya el ánima de la carne, aún te quedan dos caminos por andar, el uno acompañando el cuerpo hasta la sepultura, y el otro siguiendo el ánima hasta la determinación de su causa, considerando lo que a cada una de estas partes acaecerá.
Mira, pues, cuál queda el cuerpo después que su ánima la desampara, y cuál esa noble vestidura que le aparejan para enterrarlo, y cuán presto procuran echarlo de casa.
Considera su enterramiento con todo lo que él pasará, el doblar de las campanas, el preguntar todos por el muerto, los oficios y cantos dolorosos de la Iglesia, el acompañamiento y sentimiento che los amigos, y, finalmente, todas las particularidades que allí suelen acaecer hasta dejar el cuerpo en la sepultura, donde quedará sepultado en aquella tierra de perpetuo olvido.
 

Dejado el cuerpo en la sepultura, vete luego en pos del ánima y mira el camino que llevará por aquella nueva región, y en lo que, finalmente, parará, y cómo será juzgada.
Imagina que estás ya presente en este juicio, y que toda la corte del cielo está aguardando el fin de esta sentencia, donde se hará el cargo y el descargo de todo lo recibido hasta el cabo de la agujeta.
Allí se pedirá cuenta de la vida, de la hacienda, de la familia, de las inspiraciones de Dios, de los aparejos que tuvimos para bien vivir, y sobre todo de la sangre de Cristo, y allí será cada uno juzgado según la cuenta que diere de lo recibido.

AMDG et BVM

giovedì 20 ottobre 2011

"Vi prego, cari figli: siate attivi in questo tempo"



16.10.11


La Mamma parla agli eletti

 

Figli cari e tanto amati, vivete in Dio ogni giorno della vostra vita. Vivetelo in Lui per mantenere sempre la gioia del cuore, la Sua Pace vera. 

Figli amati, vedete come la scena mondiale è in fase di cambiamento. Tutto crolla intorno a voi e nel mondo; ma chi è stretto a Gesù vive in una Fortezza sicura, che non può essere presa dal nemico. Da molto vi ripeto, figli del mondo, sempre le stesse cose; ma siete molti voi che nulla avete compreso, molti che vivete come se nulla fosse, senza aprirvi a Dio! 

Figli amati, la Madre del Cielo vuole che ogni figlio sia salvo e felice, vuole che nessuno si perda; ma nulla può fare per chi non vuole collaborare. Vi prego, cari figli: siate attivi in questo tempo, nel quale tutto cambia, siate attivi e non dormite, perché il nemico opera e non si ferma! Non lasciatevi sorprendere nell’inedia e nell’ozio per non cadere nella più terribile rovina! 

Il Padre caro, Che voi adorate, Mi permette di stare con voi in questo momento per aiutarvi e sostenervi. Sono con voi, figli amati, e non vi lascio soli in questo momento duro. Sono sempre pronta a venirvi in aiuto per ogni vostro problema; ma voi non Mi chiamate, spesso, cercate di risolvere da soli i vostri problemi e non cercate Aiuto da Me, Che tanto vi amo e li voglio risolvere! 

Figli amati, venite a Me tutti e non indugiate su vie tenebrose: vi voglio salvare tutti! Passo per le strade del mondo per cercare chi si è perduto e salvarlo. Dio lo permette, lo vuole, perché il Suo Cuore è un Oceano Infinito di Tenerezza, di Bontà, di Amore. 

Figli della terra, lasciatevi salvare: siate docili ed umili! Insieme, uniamoci per l’adorazione all’Unico Dio, Oceano Infinito di Amore. Vi amo.
Ti amo, angelo Mio.

                                                                                              Maria Santissima
AMDG et BVM

MiL - Messainlatino.it: Difesa del Summorum Pontificum a convegno

MiL - Messainlatino.it: Difesa del Summorum Pontificum a convegno: Il saggio “ L’opposizione al Motu Proprio Summorum Pontificum ” (Fede e Cultura, Verona 2010) del giornalista Alberto Carosa è stato pres...

Prega, fratello,prega, sorella. E.Pontico (10)







PROVE E LOTTA (90-116)

90. Gli inganni della lussuria.

 Anche se ti sembra di essere in unione con Dio, guardati dal demonio della fornicazione. Egli è, infatti, assai ingannatore e molto invidioso, e vuole essere più rapido del movimento e della vigile sobrietà del tuo intelletto, sì da trascinarlo lontano da Dio mentre esso se ne sta vicino a Lui con riverenza e timore.
 

91. La frusta dei demoni.

 Se coltivi la preghiera, preparati agli assalti dei demoni e sopporta fortemente i loro colpi di frusta. Essi, infatti, come belve feroci si scaglieranno contro di te e ridurranno male tutto il tuo corpo. 

92. Fantasmi e spade, baleni e spettri.

 Prendi le misure opportune - come un esperto lottatore - 
per non agitarti, anche se vedi d'un tratto un fantasma; 
per non turbarti, anche se vedi una spada brandita contro di te o un guizzo luminoso che ti colpisce al volto; 
per non perderti assolutamente d'animo, anche se vedi una figura laida e sanguinolenta. Ma sta' saldo e fa' la tua bella professione di fede: potrai, così, più agevolmente sfidare i tuoi nemici.
 

93. Afflizioni e amarezze. 

Chi sopporta le afflizioni otterrà anche le gioie; e chi resiste in mezzo alle amarezze non sarà privo delle dolcezze. 

94. La frusta di Dio. 

Bada che i demoni maligni non ti ingannino con qualche visione, ma sta' attento e ricorri alla preghiera: invoca Dio perché - se tale percezione viene da Lui - Egli stesso ti illumini, altrimenti scacci presto via da te il seduttore. 

Abbi fiducia che i cani non ci saranno: quando ti dai ardentemente a supplicare Dio, la sua potenza subito, invisibilmente e senza manifestarsi, li frusterà e li caccerà lontano. 

95. Un tranello dei demoni: 

è giusto che tu non ignori neppure questo tranello: al momento opportuno i demoni si dividono, e se pensi di cercare aiuto contro gli uni, gli altri sopraggiungono sotto forme angeliche estromettendo i primi; ciò perché tu venga da loro ingannato, ritenendo che essi siano veramente angeli santi.





96. Umiltà e fortezza. 

Abbi cura di acquistare grande umiltà e grande fortezza. E gli insulti dei demoni non investiranno la tua anima; "né‚ il flagello si avvicinerà alla tua tenda, poiché Egli darà per te ai suoi angeli l'ordine di custodirti", ed essi senza manifestarsi allontaneranno da te ogni azione ostile. 

97. Rumori e colpi, voci e ingiurie. 

Chi coltiva la preghiera pura udirà magari rumori e colpi, voci e ingiurie da parte dei demoni, ma non si abbatterà e non perderà l'autocontrollo, dicendo a Dio: "Non temerò alcun male, poiché tu sei con me", ed altre parole simili.

98. La giaculatoria. 

Nel momento di tali tentazioni, ricorri a una preghiera breve e intensa. 

99. Altre minacce dei demoni. 

Se i demoni minacciano di apparirti improvvisamente nell'aria, di atterrirti e di saccheggiare il tuo intelletto, non spaventarti di essi e non preoccuparti assolutamente delle loro minacce. Ti intimoriscono per sperimentare se ti prendi del tutto cura di essi, o se sei giunto a disprezzarli completamente.



100. Timor di Dio e timore del demonio. 

Se, mentre preghi, sei davanti a Dio Onnipotente, Creatore e Provvidente, perché te ne stai davanti a Lui così assurdamente da trascurare il suo sovrano timore e da paventare zanzare e scarafaggi? O non hai udito Colui che dice: "Temerai il Signore Dio tuo" e ancora: "Colui di fronte alla cui potenza tutto freme e trema".
101. Tre alimenti. 

Come il pane nutre il corpo e la virtù nutre l'anima, così la preghiera spirituale nutre l'intelletto. 

102. L'esemplare pubblicano. 

 
Non pregare come il fariseo, ma prega come il pubblicano nel luogo sacro della preghiera, perché anche tu venga giustificato dal Signore.

103. Il riprovevole fariseo. 

Impegnati ardentemente per non pregare contro qualcuno durante la tua preghiera. Altrimenti abbatti ciò che edifichi, rendendo abominevole la tua preghiera.


104. Supplizi degli aguzzini. 

Il debitore di diecimila talenti ti insegni che, se non rimetti al tuo debitore, neppure tu otterrai la remissione. Sta scritto infatti: "Lo diede in mano agli aguzzini". 

105. Piccoli disagi per grandi guadagni. 

Lascia andare le esigenze del corpo durante la tua preghiera, perché una punzecchiatura di pulce, di pidocchio, di zanzara, o di mosca non ti faccia perdere l'immenso guadagno della preghiera. 




110. Costante saldezza. 

Quando preghi, non distrarti con lo sguardo: rinnega la carne e l'anima, e vivi secondo l'intelletto. 


113. Alla volta della condizione angelica. 

Il monaco diventa uguale agli angeli attraverso la vera preghiera.





115. Diffidenza verso le apparizioni.


Non desiderare di vedere sensibilmente angeli, o potestà, o Cristo, perché tu non perda completamente il senno, accogliendo il lupo al posto del pastore e adorando i demoni nemici. 

116. Illusioni della vanagloria. 

Origine delle illusioni dell'intelletto è la vanagloria, che lo spinge a tentare di circoscrivere il Divino in figura e forme.

AMDG et BVM

20.X: L'ASSUNZIONE DI MARIA SS.MA E LA NOSTRA


     Dice Maria:

      <<La Vita, scendendo nel mio beato Seno, beato perché reso fecondo dall’Amore, mi fu dolcissima mirra che mi preservò dalla corruzione di morte. Non solo perché, Immacolata, io non tornai polvere dopo esser stata marciume. Ma più per aver avuto vitalizzata la materia, corrompibile, dalla Vita Ss. che in me prese Carne.

     Ma  credetemi, o figli. A voi pure, sebbene non immediatamente succedente al sonno di morte, la Vita che scende nel vostro seno, sotto le Specie Eucaristiche,  e vi è accolta non indegnamente  durante il terreno giorno, dà vita. Vita gloriosa alla carne.


      Dopo il giorno terreno, e il sonno di morte, ecco, verrà l’alba del Giorno eterno e vive saranno le carni sugli spiriti vivi. Le  carni e gli spiriti di coloro che non possono morire perché la Vita: Gesù Pane di Vita, li ha vivificati. Le carni e gli spiriti di coloro che, essendo tabernacolo al Pane del Cielo che è il mio Gesù, in loro ebbero il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo>>.  (Maria Valtorta, Quadernetti, 48.6)

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Cònsecra te dietim Cordi Immaculato Mariae!
Consacre toi chaque jour au Coeur immaculé de Marie!
Consacrati ogni giorno al Cuore Immacolato di Maria!
Consagra-te cada dia al corazòn inmaculado de maria!
Cuore immacolato di maria,
fiducia salvezza vittoria e gioia mia!
¡Ave Maria Purìsima! ¡Sin pecado original concebida!


AMDG et BVM