71. Dirittura dell'intelletto.
Non può correre chi è stretto da legami, né può vedere il luogo della preghiera spirituale un intelletto schiavo delle passioni, poiché viene trascinato e portato di qua e di là dal pensiero contaminato da passioni, e non può mantenersi inflessibile.
72. Azione fisiologica dei demoni.
Non appena l'intelletto è pervenuto alla preghiera pura, stabile e vera, allora i demoni non giungono più da sinistra, ma da destra. Gli presentano infatti un'apparenza illusoria di Dio sotto qualche figura gradevole ai sensi, così da fargli credere di avere perfettamente raggiunto lo scopo della preghiera. Ma ciò - secondo il detto di uno gnostico degno di ammirazione - ha origine dalla passione della vanagloria, e dal demonio che si attacca alla sede sottostante al cervello scuotendone le vene.
73. Manovre del demonio attraverso il cervello.
Penso che il demonio che si attacca alla suddetta sede volga come vuole la luce che circonda l'intelletto, e che così la passione della vanagloria si muova verso un pensiero che forma l'intelletto a localizzare, con leggerezza, la divina ed essenziale scienza. Tale intelletto però, poiché non è molestato da passioni carnali e impure ma prega veramente con purità, ritiene che nessuna azione nemica si eserciti più in esso. Per cui suppone sia un'apparizione divina quella in esso prodotta dal demonio, il quale è assai uso alla sua terribile scaltrezza: attraverso il cervello àltera, come abbiamo detto, la luce ch'è congiunta all'intelletto, al quale dà così una forma.
74. Intervento dell'angelo.
L'angelo di Dio, al suo sopraggiungere, con una sola parola distorna da noi ogni azione ostile, e muove la luce dell'intelletto ad operare senza errore.
75. L'incenso dell'Apocalisse.
L'espressione dell'Apocalisse, dov’è detto che l'angelo prende dell'incenso per metterlo nelle preghiere dei santi, penso significhi questa grazia operata per mezzo dell'angelo. Egli suscita, infatti, la conoscenza della vera preghiera, in modo che l'intelletto stia ormai fuori da ogni sorta di turbamento, accidia e negligenza.
76. Sacerdozio spirituale.
I profumi delle coppe sono detti essere le preghiere dei santi offerte dai ventiquattro anziani.
77. Contemplazione nella perfetta carità.
Per coppa si deve intendere l'amore verso Dio, cioè la carità perfetta e spirituale nella quale la preghiera passa all'atto, in spirito e verità.
78. Rimedio contro l'alienante orgoglio.
Se ti sembra di non aver bisogno di lacrime per i peccati nella tua preghiera, considera quanto ti sei allontanato da Dio, mentre dovresti essere sempre in Lui, e allora verserai più calde lacrime.
79. Misura: l'originaria purità.
Certamente, se hai consapevolezza del tuo metro, ti sarà più gradita la compunzione: chiamerai misero te stesso - come Isaia -; poiché impuro, con labbra impure e in mezzo a un tale popolo, cioè di nemici, tu osi presentarti al Signore degli eserciti.
80. Familiarità con Dio e insegnamento degli angeli.
Se preghi veramente, troverai una grande sicurezza, e gli angeli ti scorteranno - come Daniele - e ti illumineranno sulle ragioni degli esseri creati.
81. Protezione e intercessione degli angeli.
Sappi che i santi angeli ci esortano alla preghiera, e ci stanno accanto, parimenti rallegrandosi e pregando per noi. Se dunque siamo negligenti e accogliamo pensieri contrari, molto li sdegniamo: essi, infatti, lottano tanto per noi, mentre noi neppure per noi stessi vogliamo supplicare Dio, ma, disprezzando il loro servizio e abbandonando il loro Dio e Signore, andiamo incontro ai demoni impuri.
82. I canti dei salmi, ali per la purificazione.
Prega come si conviene e senza turbamento, e canta i salmi con arte ed euritmia: sarai come un aquilotto che vola in alto.
83. Oltre la salmodia.
Il canto dei salmi placa le passioni e fa quietare l'intemperanza del corpo;
la preghiera invece dispone l'intelletto ad esercitare la sua propria attività.
84. La migliore attività.
La preghiera è un'attività che conviene alla dignità dell'intelletto, ossia la migliore e adeguata utilizzazione di esso.
85. Dalla sapienza multiforme alla scienza dell'Uno.
Il canto dei salmi è proprio della sapienza multiforme; ma la preghiera è preludio alla scienza immateriale e non molteplice.
86. La scienza spirituale, svegliarino della potenza noetica. Stupenda è la scienza, poiché è collaboratrice della preghiera svegliando la potenza noetica dell'intelletto alla contemplazione della scienza divina.
87. Insistenza.
Se non hai ancora ricevuto il dono della preghiera o della salmodia, insisti, e lo riceverai.
88. Sollecitudine divina
"Quanto al loro dovere di pregare sempre, senza stancarsi, disse ad essi anche una parabola". Frattanto, dunque, non stancarti e non scoraggiarti per non avere ottenuto; poiché in seguito otterrai. E concluse la parabola con l'espressione: "Anche se non temo Dio e non ho riguardo per nessuno, almeno per le noie che mi dà questa donna, le farò giustizia". Così, dunque, anche Dio farà giustizia, sollecitamente, a coloro che gridano verso di Lui notte e giorno. Sta', perciò, di buon animo, e persevera infaticabilmente nella santa preghiera.
89. Abbandono in Dio.
Non volere che le tue cose vadano come sembra bene a te, ma come piace a Dio. Così sarai senza turbamento e riconoscente nella tua preghiera.
"Vieni, Spirito Santo, vieni
per mezzo della potente intercessione
del Cuore Immacolato di Maria
Tua Amatissima Sposa" (3 v.)
AMDG et BVM