venerdì 22 luglio 2011

S. Maria Maddalena, l' "apostola" degli Apostoli


File:Guercino - maddalena.jpg
S. Maria Maddalena, prega per noi.

Carissimi, 
ecco i titoli dei capitoli di un bellissimo libro 
 su santa Maria di Magdala:

.....
Da un fanciullo impara la preghiera insegnata da Gesù.
Non più peccatrice, ma vergine nello spirito, torna a Magdala.
A Tiberiade, un romano sul suo esempio ha sete di verità.
Bella come sua madre, ha lo spirito indomito di suo padre.
La Madre di Gesù le insegna come pregare.
...
Il suo giardino di Magdala ha cambiato destinazione.
La gioia e la riconoscenza del fratello.
Ha ribrezzo del vizio che l'aveva soggiogata.
Ha portato a Gesù un suo ex-amante.
E' quella che ha fatto più cammino d'amore.
La sua duplice passione per Gesù e per il fratello.
*




Philippe de Champaigne, Santa Maria Maddalena, Tokyo

<<Diverse narrazioni raccontano che alcuni seguaci di Gesù - spinti a salire su di una piccola barca di un porto di Palestina, - approdassero nel 48 d.C. a Saintes-Maries-de-la-Mer, in Provenza, dopo le prime persecuzioni in patria da parte della nascente Chiesa di Pietro, e qui portassero la parola cristiana. I personaggi variano a seconda delle fonti, ma quelli più spesso citati sono appunto Maria Maddalena, Marta, l'apostolo Mattia, Maria Salomè, Maria Jacobé (sorella-amica di Maria madre di Gesù), Lazzaro, Massimino e una serva di nome Marcella o Sara. Questa storia fu riportata anche da Jacopo da Varazze nella Legenda Aurea, un repertorio di vite di santi ed episodi evangelici scritto alla fine del XIII secolo. Dalle predicazioni di Maria Maddalena ebbe dunque origine in Francia il movimento dei Cristiani Gnostici (prevalentemente dei Catari), vivissimo nella Francia Meridionale sino al XIII secolo, quando venne sterminato dalle lunghe e truci crociate cattoliche. Si narra che nei suoi ultimi anni di vita, Maria Maddalena visse da asceta in una grotta ove non si nutriva di nulla, ma vivendo di Spirito Santo e del rapporto con gli angeli.>>

*
Per amore è serva, per amore è padrona.
Beneamata perchè sa amare totalmente.
Redenta per le sofferenze del fratello (Lazzaro).
HA SCELTO LA PARTE MIGLIORE.
Senza il Maestro non c'è più sole per lei.
GESU' è la sua pace nel dolore.

Dovrà sperare e credere oltre il credibile.
La sua audacia contro i nemici di Gesù che vogliono vedere il fratello morente.
La sorella (Marta) non sa ubbidire perfettamente.
Il ricordo del suo passato nel delirio del fratello che muore.

 Merita di diventare la messaggera della risurrezione. Da questo capitolo trascrivo alcune riflessioni o insegnamenti del Maestro Gesù:

   <<... E dopo che alla Pura, alla quale per diritto di santità e di maternità è giusto vada il Figlio di Dio, mi presento alla donna redenta, alla capostipite, alla rappresentante di tutte le creature femminee che sono venuto a liberare dal morso della lussuria.

Perché dica ad esse
che si accostino a Me per guarire,
che abbiano fede in Me,
che credano nella mia Misericordia che comprende e perdona,
che per vincere Satana, che fruga loro le carni, guardino la mia carne ornata dalle cinque ferite.

   Non mi faccio toccare da lei. Ella non è la Pura che può toccare -senza contaminarlo- il Figlio che torna al Padre.
Molto ha ancora da purificare con la penitenza.
Ma il suo amore merita questo premio.

Ella ha saputo risorgere per sua volontà dal sepolcro del suo vizio, strozzare Satana che la teneva, sfidare il mondo per amore del suo Salvatore, ha saputo spogliarsi di tutto che non fosse amore, ha saputo non essere più che amore che si consuma per il suo Dio. E Dio la chiama: "Maria". Odila rispondere: "Rabbonì!". Vi è il suo cuore in quel grido.





A lei, che l'ha meritato, do l'incarico di esser messaggera della Risurrezione. E ancora una volta sarà un poco schernita come avesse vaneggiato. Ma non le importa nulla, a Maria di Magdala, a Maria di Gesù, del giudizio degli uomini. Mi ha visto risorto, e ciò le dà una gioia che attutisce ogni altro sentimento.

VEDI come amo anche chi fu colpevole, ma volle uscire dalla colpa? Neppure a Giovanni Io mi mostro per primo. Ma alla Maddalena. Giovanni aveva già avuto il grado di figlio da Me. Lo poteva avere perché era puro e poteva essere figlio non solo spirituale, ma anche dante e ricevente, alla e dalla Pura di Dio, quei bisogni e quelle cure che sono connesse alla carne.
Maddalena, la risorta alla Grazia, ha la prima visione della Grazia Risorta. [...]>>.

Il libro "La Maddalena" del Centro Valtortiano si chiude con queste parole di Gesù SS.mo: 

<<Hai così il ciclo completo della Maddalena. Dalla morte alla vita. E' la più grande risorta del mio Vangelo. E' risorta da sette morti. E' rinata. L'hai vista come pianta da fiore, alzare dal fango lo stelo del suo nuovo fiore sempre più in alto, e poi fiorire per Me, olezzare per Me, morire per Me. L'hai vista peccatrice, poi assetata che si accosta alla Fonte, poi pentita, poi perdonata, poi amante, poi pietosa sul Corpo ucciso del suo Signore, poi serva della Madre, che ama perchè Madre mia; infine penitente sulle soglie del suo Paradiso. 

Anime che temete, imparate a non temere di Me leggendo la vita di Maria di Magdala.
Anime che amate, imparate da lei ad amare con serafico ardore.
Anime che avete errato, imparate da lei la scienza che rende pronti al Cielo>>.

Con tante benedizioni e i più cari auguri ai devoti di questa grande... "Apostola degli Apostoli!".
***

http://www.mariavaltorta.com/Notizie-ed-eventi/Centro-Editoriale-Valtortiano

http://www.mariavaltorta.com/index.php/ita/la-maddalena-audiolibrohttp://www.mariavaltorta.com/index.php/ita/la-maddalena-audiolibro






AMDG et BVM





giovedì 21 luglio 2011

AVE MARIS STELLA

"Ave, maris stella,
Dei Mater alma,
atque semper virgo, 
felix caeli porta.
*


Sumens illud "Ave"
Gabrielis ore,
funda nos in pace, 
mutans Evae nomen.
*
Solve vincla reis,
profer lumen caecis,
mala nostra pelle, 
bona cuncta posce.
*

"Monstra te esse Matrem" - Cromolitografia italiana anonima di fine Ottocento.
Monstra Te esse matrem,
sumat per Te precem
Qui pro nobis natus
tulit esse tuus.
*

"Dolce Cuor di Maria, siate la salvezza mia".
Virgo singularis,
inter omnes mitis,
nos culpis solùtos
mites fac et castos.
*

"Dolce Cuor di Maria, siate la salvezza mia".
Vitam praesta puram,
iter para tutum,
ut videntes Iesum
semper collaetemur.
*

Dolce Cuor di Maria, siate la salvezza mia".
Sit laus Deo Patri,
summo Christo decus,
Spirìtui Sancto
Tribus honor unus. Amen."

*****

Preghiera ai Sacri Cuori
di San Giovanni Eudes 

"Gesù, vero cuore di Maria,
attira, prendi, rapisci i nostri cuori
.

Fa’ che amino, desiderino,
cerchino e gustino te solo
.



Fa’ che aspirino e tendano
senza posa verso di te,
non trovino riposo né compiacimento
se non in te, rimangano
continuamente in te
: si consumino
nella fornace ardente del tuo divin Cuore
e siano trasformati in esso, per sempre"
.
"O Signore, Dio nostro, che nel Cuore Immacolato di Maria
hai posto la dimora del Verbo e il Tempio dello Spirito Santo,
donaci un cuore puro e docile, perché sulla via
dei tuoi comandamenti impariamo ad amarti sopra ogni cosa,
sempre attenti alle necessità dei fratelli"  Amen.
http://www.stpauls.it/madre06/0406md/0406md11.htm 

AMDG et BVM

Prega, fratello, prega, sorella.E.Pontico (7)






<<47. Tattica del Maligno

Quando il demonio perverso e maligno, pur avendo tanto provato, non è riuscito ad ostacolare chi prega con fervore, per un po' allenta la presa, ma dopo si vendica di lui che ha pregato: 


o, accendendolo all'ira, distrugge l'ottimo stato in lui edificato dalla preghiera;

o, eccitandolo a concedersi qualche piacere contro ragione, finisce col far violenza al suo intelletto. 


48. "Operari et custodire"
 Quando hai pregato com'è conveniente, aspettati ciò che conveniente non è, e stai con fortezza all'erta per custodire il frutto che hai raccolto. Questo, infatti, ti fu prescritto sin da principio: lavorare e custodire. Dopo aver lavorato, dunque, non lasciare incustodito quel che ti è costato fatica; altrimenti non ti sarà servito a nulla pregare. 


49. Oggetto della contesa 
Ogni combattimento ingaggiato tra noi e gli spiriti impuri non si fa per nient'altro che per la preghiera spirituale. In modo particolare questa è, infatti, ostile e molestissima ad essi; a noi è, invece, salutare e gradevolissima. 


50. Obiettivi dei demoni 


Per quale scopo i demoni ci eccitano alla gola, alla fornicazione, all'avarizia, alla collera ed insieme al ricordo delle offese, nonché ad ogni altra passione? 
Perché l'intelletto, reso da essi ottuso, non abbia la capacità di pregare come si deve. Le passioni della parte irrazionale, infatti, venendo a prevalere, non gli permettono di muoversi razionalmente e di porsi alla ricerca del Verbo di Dio. 


(51. Praktikè, phusikè e theologikè 
Noi perseguiamo le virtù in vista delle ragioni degli esseri creati, e queste in vista del Signore che le ha costituite. Egli, però, è solito rivelarsi nello stato di preghiera.) 


52. Impassibilità e carità 
Lo stato di preghiera è un abito d'impassibilità che, per sommo amore, rapisce ai vertici della noesi l'intelletto innamorato della sapienza e spirituale. 


53. Libertà dai pensieri cattivi 
Chi aspira a pregare veramente, deve non soltanto dominare la collera e la concupiscenza, ma anche essere libero d'ogni pensiero contaminato da passioni. 


54. Colloquio d'amore

Chi ama Dio conversa sempre con Lui come con un padre, scacciando ogni pensiero contaminato da passioni. 


58. Necessità dell'aiuto divino

Se vuoi pregare, hai bisogno di Dio, "che dona la preghiera a chi prega". Invocalo dunque, dicendo: "Sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno", cioè lo Spirito Santo e il tuo Figlio Unigenito. Questo, infatti, il suo insegnamento, quando ha detto di "adorare il Padre in spirito e verità". 


... Chi prega in spirito e verità non onora più il Creatore a partire dalle creature, ma lo canta partendo direttamente da Lui stesso.>>







AMDG et BVM




E' un sito interessante: 

San Lorenzo da Brindisi (1559 - 1619)

DOCTOR APOSTOLICUS


San Lorenzo, Cappuccino, nacque (1559) a Brindisi da illustri genitori.
Veste l'abito francescano il 18.2.1575. E'ordinato sacerdote il 18.12.1582.
Parlò tutte le lingue di allora, nonchè il greco e l'ebraico.
Energico e impulsivo, fu abile e persuasivo oratore.
Portò alla fede protestanti ed ebrei.
Ad Albareale in Ungheria (1601) trascinò i militi cristiani alla vittoria.
Pur in mezzo a delicati incarichi pontifìci e dell'Ordine
fu uno dei più fecondi scrittori della Chiesa.
Morì a Lisbona, probabilmente avvelenato, 
nel giorno in cui compiva 60 anni (1619).
Canonizzato nel 1881, fu proclamato Dottore della Chiesa nel 1959,
con il titolo di doctor apostolicus, dal Beato Giovanni XXIII. 

DICEVA:

<<La predicazione della parola di Dio è necessaria alla vita spirituale, come la semina al sostentamento della vita corporale.   ...
La predicazione è un compito apostolico, angelico, cristiano, divino.

La parola di Dio è talmente ricca di ogni bene che è come un tesoro di tutti i beni.

Da essa derivano tutte le virtù, tutti i doni dello Spirito Santo, tutte le beatitudini evangeliche, tutte le opere buone, tutti i meriti della vita, tutta la gloria del paradiso: "Accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime" (Giacomo 1, 21).

La divina parola è luce per l'intelletto e fuoco per la volontà perchè l'uomo possa conoscere ed amare Dio.

Per l'uomo interiore - che per mezzo della grazia vive dello Spirito di Dio - è pane ed acqua, ma pane più dolce del miele e acqua migliore del vino e del latte.>>



"O san Lorenzo da Brindisi, ascolta propizio la nostra preghiera.
Assisti premuroso il Serafico Ordine: 
sia fecondo di figli, la santità aumenti, 
serva fedelmente Cristo Gesù 
con le parole e le opere.
Sulle orme del Padre Serafico San Francesco con te vogliamo percorrere 
la stretta via del bene 
e presto giungere alla vetta: 
vogliamo meditare la Passione di Gesù, celebrare e vivere fedelmente il divin Sacrificio, 
amare, celebrare, predicare la Vergine Maria che su di te profuse i celesti carismi.
Fiduciosi nel tuo patrocinio 
attendiamo da te luce e forza 
per conoscere la nostra missione  
e per attuarla. Amen"


AMDG et BVM