mercoledì 6 luglio 2011

Se la liturgia è in crisi SON GUAI

Solo una riflessione sulla fonte e il culmine della vita della Chiesa
può farle superare la crisi, che è una crisi di fede

di Armin Schwibach su Kath.net, 17/06/2011
(traduzione di don Giorgio Rizzieri)

La liturgia è la celebrazione del Mysterium Christi. La Chiesa, Corpo mistico di Cristo, offre tale servizio a Dio. “La liturgia, azione sacra per eccellenza, costituisce il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e insieme la fonte da cui promana la sua forza vitale. Attraverso la liturgia, Cristo continua nella sua Chiesa, con essa e per mezzo di essa, l’opera della nostra redenzione” (Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica, n. 219).

Se la liturgia è in crisi, se è una pura rappresentazione e non il compimento operativo dell’opera di salvezza, allora la verità della fede stessa è colpita al cuore: si evapora in una celebrazione di facciata, che però non ha più nulla a che fare con la vita. La fede avvizzisce e muore, diventa un optional della sfera privata.
Proprio durante il pontificato di Benedetto XVI, si ripresenta per la Chiesa, per i fedeli e per la cultura occidentale il grande problema del nostro tempo: la crisi ecclesiale è una crisi di fede che “parte soprattutto dalla disintegrazione della liturgia, che talvolta viene concepita addirittura quasi ‘etsi Deus non daretur’, dove non importa più sapere se Dio esiste, se ci parla e ci ascolta” (Joseph Ratzinger, Aus meinem Leben. Ricordi, Stoccarda 1998, pag. 174).




La crisi di fede tuttavia non è soltanto un problema religioso o interno alla Chiesa, ma si presenta nel contesto di una crisi di identità dell’uomo moderno e della società odierna.
La crisi di fede è una crisi di libertà. La libertà si è fatta noiosa e senza gusto, si manifesta semplicemente come assenza di vincoli e regolamenti, e vi aggiunge la pretesa che tutto si possa fare senza limiti e arbitrariamente. All’uomo di oggi apparentemente libero, riesce difficile vedere o accettare che alla base dell’autorealizzazione e dell’autoaffermazione, sta innanzitutto la consapevolezza di essere stati noi per primi fatti e creati. E’ la verità dell’Essere divino che si dona come immagine all’essere umano. Quanto più si è vicini a Dio, tanto più si è vicini all’altro. ....

[per completare l'articolo, che vale la pena di leggere nella sua interezza, si vada
qui]


fonte:Kath.net   via  http://www.diocesiportosantarufina.it/home/news_det.php?neid=1255  y  http://blog.messainlatino.it/ 

AMDG et BVM 

NON SI TAGLIANO LE RADICI DA CUI SIAMO CRESCIUTI

santo stefano d ungheria, stefano re di ungheria

La rifondazione dell’Europa comincia dall’Ungheria?di Élizabeth Montfort*, su Zenit.org del 25.05.2011

ROMA, (ZENIT.org).- Una rondine non fa primavera, ma uno Stato europeo, e non dei minori, che si dà una Costituzione eurocompatibile che rispetta sia la Carta europea dei diritti fondamentali sia la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo è un esempio da seguire.Lunedì 18 aprile 2011, in conformità con gli impegni presi dal primo ministro Viktor Orban quando nell’aprile 2010 vinse in modo eclatante le elezioni politiche (2/3 dei seggi alla Camera dei deputati), la Costituzione ungherese è stata modificata nello spirito e nella lettera. Il testo del 1990, adottato subito dopo la caduta del Muro di Berlino, è stato giudicato troppo liberale e ancora caratterizzato da residui comunisti.
Il potere è stato ripartito tra i tre principali partiti: La Fidesz, partito di centro destra, i cui rappresentanti nel Parlamento europeo fanno parte del Partito Popolare Europeo; I Socialisti, completamente screditati dopo la gesione disastrosa del Primo ministro Ferenc Gyurcsany che aveva mentito sull’entità del deficit del blancio dello Stato, cosa che nel 2008 lo aveva spinto a chiedere al fondo Monetario Internazionale un aiuto di 20 miliardi di euro per salvare il Paese dalla bancarotta; Il partito Jobbik, di estrema destra, che ha come obiettivo la difesa dei valori e dell’identà dell’Ungheria.
La nuova Costituzione proposta dal Premier e dalla Fidesz è stata approvata con 262 voti contro 44 e una astensione. Il testo è stato approvato dal Presidente della Repubblica ungherese, Pal Schmitt, il 25 aprile scorso ed entrerà in vigore il 1 gennaio 2012. Durante il dibattito in aula l’opposizione non ha espresso alcun intervento. Il che non le ha impedito finora di sostenere gli oppositori a questa nuova legge fondamentale.
Quali sono i cambiamenti della Costituzione :
1- Il primo riguarda il riferimento alle radici cristiane dell’Ungheria. Il Preambolo dice infatti che «La Costituzione si inscrive nella continuità della Santa Corona» e ricorda «il ruolo del cristianesimo» nella «sua storia millenaria ».
Ci si stupisce delle reazioni negative a questo testo, dato che al momento della redazione del Trattato costituzionale dell’Unione Europea, tutti i paesi membri hanno approvato il riferimento alla nostra eredità cristiana, tranne la Francia.
La petizione europea, promossa dalla Fondation de Service politique con qualche deputato europeo aveva ottenuto nel 2004 1,4 millioni di firme ed era stata sostenuta da circa 60 associazioni in rappresentanza di 50 milioni di aderenti. Un primato nella storia europea. Questa petizione era stata registrata dalla Commissione sulle petizioni, ma la Commissione europea non si è degnata di darle corso come avviene di solito quando le petizioni vengono registrate.

Il riferimento alle radici cristiane non è una questione di opinione, ma una verità storica. Bisogna ricordare che la nazione ungherese si è organizzata a partire dal battesimo di Santo Stefano, incoronato re di Ungheria, al punto che chi detiene la sua corona detiene anche il potere. E’ questo il motivo per cui la Corona di Santo Stefano si trova oggi al Parlamento ungherese, il che gli dà la legittimità di fare le leggi.

2- La seconda modifica riguarda l’unione tra due persone: «La Costituzione protegge l’istituzione del matrimonio, considerato come l’unione naturale tra un maschio e una femmina e come il fondamento della famiglia».
Questo riferimento riprende, nel suo spirito, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che, nonostante le pressioni per introdurre l’unione tra due persone dello stesso sesso, rimane un testo di riferimento per tutti gli Stati.
La nuova Costituzione ungherese non rimette in questione l’unione tra persone dello stesso sesso e non le considera equivalenti al matrimonio.

3- La terza modifica riguarda la vita di tutti gli esseri umani prima della nascita: «Dal momento del concepimento, la vita merita di essere protetta come un diritto umano fondamentale» e «la vita e la dignità sono inviolabili », riprendendo in un certo modo il primo articolo della Carta europea dei diritti fondamentali: «la dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e protetta».
Alcuni si sono indignati di questo ritorno all’ordine morale. Dobbiamo dedurne che l’ordine umano è un ordine amorale? La nuova Costituzione ungherese è eurocompatibile? si chiedono gli oppositori. Se non lo fosse, allora vorrebbe dire che tutti i testi di riferimento sono lettera morta, considerato che l’Unione europea si è costruita a partire dal rispetto dei diritti dell’uomo la cui universalità è espressa nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo del 1948, riconosciuta come patrimonio comune dell’umanità, e non sui diritti astratti e soggettivi rivendicati senza riferimento ad un patrimonio comune.

Certo, la decisione appartiene ai legislatori. Ma questi votano in nostro nome. Tacere sarebbe da parte nostra un atto di irresponsabilità. Le leggi ci riguardano tutti. E’ nostro dovere incontrare i nostri deputati e senatori per dire loro che teniamo al rispetto dei nostri principi fondamentali.
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*Élizabeth Montfort, già Deputata al Parlamento Europeo, è portavoce dellaFondation de Service Politique (Paris)


O Crux, ave spes unica!

AVE MARIS STELLA

Fr. McNichol's Icon of Maria Stella Maris (star of the sea)


AVE MARIS STELLA


Ave, maris stella.
Dei mater alma
atque sempre virgo,
felix coeli porta!

Sumens illud Ave,
Gabrielis ab ore,
funda nos in pace,
mutans Evae nomen.

Solve vincla reis,
profer lumen caecis,
mala nostra pelle,
bona cuncta posce.

Monstra te esse Matrem,
sumat per te precem
Qui, pro nobis natus,
tulit esse tuus.

Virgo singularis,
inter omnes mitis,
nos, culpis solutos,
mites fac et castos.

Vitam praesta puram,
iter para tutum,
ut, videntes Jesum,
semper collaetemur.

Sit laus Deo Patri,
summo Christo decus,
Spiritui Sancto,
tribus honor unus.
Amen.


Traduzione: Ave Stella del mare


Ave, o Stella del mare, nobile madre di Dio, Vergine sempre, o Maria, porta felice del cielo. Ricevi il saluto dalle labbra di Gabriele, muta la sorte di Eva, donaci la pace. Sciogli le catene ai prigionieri, rendi la luce ai ciechi, scaccia da noi ogni male, chiedi per noi ogni bene. Mostrati madre per tutti, porta la nostra preghiera; Cristo l’accolga benigno, lui divenuto tuo Figlio. Vergine, sola fra tutte mite e senza peccato, rendi i tuoi figli innocenti, uniti e puri di cuore. Donaci un cuore sincero, guida alla via sicura, fin che vedremo tuo Figlio, gioia immortale per noi. Gloria all’Altissimo, Padre, lode a Cristo, allo Spirito; salga al Signore ch’è santo unico triplice onore. Amen.



http://www.youtube.com/watch?v=WQir6-RcL1g&feature=related


http://www.youtube.com/watch?v=TacNIbmDZ4s&feature=related


AMDG et BVM

Prega, fratello, prega sorella (5)



32. Presunzione della volontà umana
 Spesso ho chiesto nella preghiera di avere ciò che ritenevo fosse cosa buona per me, e persistevo nella richiesta, stoltamente facendo violenza alla volontà di Dio e non rimettendomi a Lui perché Egli, piuttosto, disponesse quel che ai suoi occhi è utile. Eppure, ottenuto che l'ebbi, ne portai in seguito un gran cruccio per aver chiesto fosse fatta piuttosto la mia volontà. La cosa non mi andò, infatti, tale e quale l'avevo pensata.

33. Confidenza con Dio
Cos’altro è buono, se non Dio. Rimettiamo a Lui, dunque, tutto quanto ci riguarda, e sarà bene per noi. Colui che è Buono, infatti, è sempre anche Dispensatore di buoni doni.

34. Perseveranza
Non affliggerti se non ricevi subito da Dio ciò che gli chiedi, giacché un bene maggiore vuol Egli elargirti: che tu perseveri nello stare insieme a Lui nella preghiera. Che cosa c'è, infatti, di più eminente del conversare con Dio e dell'essere tratto in intima unione con Lui?

34a. Nessuna distrazione
La preghiera senza distrazione è la suprema intellezione dell'intelletto.

35. Elevazione
La preghiera è elevazione dell'intelletto a Dio.

36. Rinunzia ed eredità
Se desideri pregare, rinunzia a tutto per ereditare il tutto.

37. Tre momenti del progresso spirituale
Prega innanzi tutto per essere purificato dalle passioni, poi per essere liberato dall'ignoranza e, in terzo luogo, da ogni tentazione e derelizione.

38. Giustizia e scienza
Nella tua preghiera cerca soltanto la giustizia e il regno, cioè la virtù e la scienza, e tutto il resto ti verrà dato in aggiunta.

39. Purificazione e imitazione degli angeli:  
E' giusto che preghi non solo per la tua propria purificazione, ma anche per tutti i tuoi simili, al fine di imitare la condotta degli angeli.

Armonie
http://www.youtube.com/watch?v=l-dYNttdgl0&feature=related

AMDG et Immaculati Cordis BVM

I RAGGI DELLO SPLENDORE DI DIO





Oggi contempliamo nella luce del Paradiso la vergine e martire Maria Goretti (1890-1902).

Ella ha diffuso la Luce Celeste nella profonda tenebra che avvolge il mondo.

La sua immagine -davvero diffusa in tutto il mondo- testimonia la potenza della redenzione di Cristo Gesù.

Imitando Santa Maria Goretti diffonderemo i raggi della fede in questi tempi di grande apostasia; i raggi della speranza in un mondo invaso dal materialismo e dalla esasperata ricerca dei piaceri; i raggi della carità in mezzo all'egoismo, all'odio e ad una grande indifferenza verso i deboli, i poveri, i sofferenti; i raggi della purezza tra tanta diffusa impurità; i raggi del silenzio nel frastuono di voci assordanti; i raggi della preghiera nella generale dissipazione; i raggi dell'umiltà in mezzo a tanta superbia e della ubbidienza fra una così vasta ribellione.

A imitazione di santa Maria Goretti accresciamo in noi l'amore all'Eucaristia e all'Immacolata: viviamo  sempre nella Grazia e preghiamo molti Rosari, rinnovando e vivendo ogni giorno la consacrazione al Cuore Immacolato:  così facendo faremo scendere i raggi dello splendore di Dio sul mondo e sulla Chiesa, preparando i cuori e le anime a ricevere il Signore che viene.

AMDG et BVM