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martedì 17 novembre 2020

IL VENERABILE FRANCESCO CHIESA

P. STEF. IGINO SILVESTRELLI

Un prete impossibile?

IL VENERABILE

FRANCESCO CHIESA

MEDITAZIONE

EDIZIONI CASA DI NAZARETH

Imprimatur.

Dal Vicariato di Roma, 28 settembre 1992.

Mons. Paolo Gillet Segretario Generale. 

1ª Edizione 1992 <189> EDIZIONI CASA DI NAZARETH

viale Vaticano, 50 00165 ROMA CCP 42867002


Presentazione

* Infiammato dal desiderio di portare ogni possibile contributo alla

santificazione dei sacerdoti, il p. Stef. Igino Silvestrelli pubblica

un nuovo libro: «Un prete impossibile? Il venerabile Francesco

Chiesa», del presbiterio della diocesi di Alba.

Il genere letterario è originale; non è una biografia: è una

`meditazione'. Tutti i vari punti della vita, dell'ascetica, della

pastorale di un sacerdote fedele vengono richiamati in brevi

capitoli, dove lo sfondo è la parola di Dio o il magistero della

Chiesa e la vita del venerabile è la riprova che quello che Dio ha

chiesto ai sacerdoti è possibile, è aperto a tutti, dà le vere gioie

sacerdotali, rende fecondo il loro sacerdozio.

* Il titolo può apparire quasi strano: «Un prete impossibile?». Il

senso è semplice e di grande efficacia per tutti. Ogni sacerdote di

vera vocazione, se si affida a Gesù e alla Chiesa, nella piena

disponibilità allo Spirito Santo, può con una vita semplice,

apparentemente ordinaria, diventare un sacerdote pienamente fedele,

santo e un apostolo.

* Nella vita del can. Francesco Chiesa non appaiono fatti

carismatici, fenomeni mistici impressionanti ovvero il fascino di una

personalità trascinatrice o incarichi ecclesiali di alto prestigio.

* Fu insegnante in seminario, docente di teologia dogmatica e di

altre materie nel seminario di Alba, canonico e parroco di una grossa

parrocchia cittadina, rettore del seminario diocesano.

* E’ un prete dalla vita ordinaria, uomo di preghiera, eucaristico,

devotissimo della Madonna, fedele, obbediente, infiammato per le

anime a lui affidate.

* E’ un prete umile, ma creativo e intraprendente al massimo, che non

si affida a se stesso, ma solo alla grazia di Dio.

* E’ un prete che accetta la croce, che crede che «il grano di

frumento solo se muore porta frutto» (cf. Gv 12, 24).

* Ma tutto questo è quello che deve fare ogni buon sacerdote.

* Il can. Chiesa fu santo perché, avendo una visione altissima del

sacerdozio, cercò di viverne in umile ma eroica fedeltà lo spirito.

Siano permessi alcuni piccoli riferimenti.

* Il suo spirito eucaristico: cos'era per lui la Messa, la Comunione,

l'Adorazione!

* Lo spirito di preghiera, il bisogno della grazia prima di ogni

importante servizio sacerdotale (avanti di salire in cattedra per

insegnare teologia era sua abitudine fare un'ora di adorazione).

La bontà e il bisogno di amore: «Se è vero, Signore, che mi avete

dato un cuore per amare, fatemi amare molto, fatemi amare

ardentemente, efficacemente, potentemente; ma fatemi amare

ordinatamente».

* La visione chiara che per operare efficacemente occorre circondarsi 

di anime di preghiera: «Prima di fare delle opere, assicurarsi un

gruppo proporzionato di anime che preghino, e, se necessario, si

immolino per le opere stesse, se vuoi che siano vitali».

Ebbe dal Signore anche alcuni doni particolari: una profonda dottrina

teologica; una capacità di insegnare la teologia che non solo

illuminasse le menti, ma infiammasse di fede il cuore dei suoi

alunni; una grande capacità di rendere comprensibili e illuminanti

anche per l'umile popolo tutte le verità della fede. Sono novantasei

i libri e grossi opuscoli da lui pubblicati, oltre a un migliaio di

articoli.

* Ma non per questo fu santo.

* Malato, prossimo a morire, disse: «Io sono un pastore di anime; ora

non posso più lavorare per esse. Gesù, buon Pastore, ha dato la sua

vita per le pecorelle: non è questo ora il mio dovere di offrire la

vita e di accettare la morte per i miei parrocchiani? Faccio di cuore

questa offerta».

* Un santo sacerdote suo amico si diceva convinto che il can. Chiesa

vivesse «quasi in un continuo colloquio con Dio».

* Tutti gli episodi ricordati nel libro di p. Silvestrelli e la

fedele narrazione della sua vita conducono ad una conclusione sempre

presente in tutti gli scritti di p. Silvestrelli e a lui così cara:

essere sacerdote fedele, uomo di Dio, pastore veramente secondo il

suo cuore, no, non è impossibile. La vita del can. Chiesa ne è una

dimostrazione lampante. Il suo esempio è mèta aperta a ogni sacerdote

sincero, che sia innamorato del suo sacerdozio.

* E questi sono anche i preti felici, di cui più volte amava parlare

il can. Chiesa. Un testimone al processo di beatificazione disse che

lui il can. F. Chiesa fu sempre un prete felice.

Prato, 20 agosto 1992.

?????? Pietro Fiordelli

Vescovo emerito di Prato

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Al carissimo

padre Stefano Lamera,

quale piccolo segno

di grande riconoscenza

e pari affetto.

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Quando Francesco confidò alla mamma l'idea di ‘fare il parroco’ non

aveva più di nove anni. Non fu un sogno infantile, ma la chiamata

dall'Alto. Sacerdote per quasi 50 anni, parroco per 33 anni, tre

volte laureato, insegnò per oltre 50 anni, e divenne incomparabile

forgiatore di `apostoli'.


Asceta e mistico, nell'attività fu un torrente in piena: «E’ per

essere pastore, padre e amico che io vengo in mezzo a voi. D'ora

innanzi non sarò più mio, sarò vostro; quello che ho... sarà tutto

per voi, come una povera candela che arderà e si consumerà per voi»:

queste le formali promesse a cui tenne fede senza cedimenti.


Un Prete impossibile? No, un Prete veramente possibile, dal giorno in

cui si consegnò alla portentosa ‘Gratia Capitis’ di cui grondano le

mani consacrate del Sacerdote. Si compiono così le parole profetiche:

«Vi darò pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con

scienza e intelligenza» (Ger 3, 15).

Scrive Giovanni Paolo II: «La promessa di Dio è di assicurare alla

Chiesa non pastori qualunque, ma pastori secondo il suo cuore. Il

cuore di Dio si è rivelato a noi pienamente nel cuore di Cristo buon

pastore... La Chiesa desidera, di fronte alle gravi e urgenti 

necessità proprie e del mondo, che sulle soglie del terzo millennio

questa divina promessa si compia in un modo nuovo, più ampio,

intenso, efficace». Il Cielo doni ancora simili Pastori, fatti

secondo il Cuore sacratissimo.

http://www.padresilvestrelli.it/page/libri/UNPRETEIMPOSS.pdf