"In realtà Dio
pervade tutte le cose senza mescolarsi, e partecipa a tutte la sua operosità
secondo l'attitudine e la potenza accoglitrice di ciascuna [...]. Perciò è
detto luogo di Dio quello che partecipa maggiormente della sua operosità e
della sua Grazia.
Per questo il cielo è detto suo trono [...] e la terra [è
detta] sgabello dei suoi piedi (infatti in questa egli ha vissuto fra gli
uomini attraverso la carne): e, in contrasto, piede di Dio è chiamata la sua
santa carne. Anche la chiesa è detta luogo di Dio: infatti lo abbiamo
delimitato per la sua glorificazione, come un recinto sacro nel quale facciamo
a lui le nostre suppliche".
(Giovanni Damasceno, De fide orthodoxa,
1, 13).
"Noi non
prestiamo venerazione [volgendoci] verso Oriente superficialmente o a caso. Ma
poiché siamo composti di natura visibile e invisibile, ossia intellettuale e
sensibile, presentiamo al Creatore anche una duplice venerazione: così come
cantiamo con la mente e con le labbra, siamo battezzati con l'acqua e con lo
Spirito, e siamo uniti al Cristo in modo duplice partecipando ai sacramenti e
alla grazia dello Spirito.
Quindi, poiché 'Dio è luce' intellettuale e poiché Cristo è chiamato nelle
Scritture 'sole di giustizia' e 'Oriente', occorre dedicargli l'Oriente per la
venerazione. Infatti bisogna dedicare ogni cosa bella a Dio, dal quale ogni
cosa è resa buona.
Anche il divino Davide dice: 'Cieli della terra, cantate a
Dio, cantate inni al Signore, che cavalca sul cielo dei cieli, ad Oriente'. E
ancora la Scrittura dice: 'Dio piantò un giardino in Eden, ad Oriente, e vi
collocò l'uomo che aveva plasmato'; ma poi lo cacciò dopo che aveva
trasgredito, e 'lo fece abitare di fronte al giardino delle delizie', cioè ad
Occidente.
Perciò noi veneriamo Dio desiderando l'antica patria e volgendo gli occhi ad
essa.
E la tenda di Mosé aveva il velo e il propiziatorio ad Oriente.
La tribù
di Giuda, come più onorevole, si accampava ad Oriente.
Nel famoso tempio di
Salomone la porta del Signore era posta ad Oriente.
Invece il Signore, quando
era in croce, guardava verso Occidente e così noi prestiamo venerazione
volgendo lo sguardo verso di lui.
Mentre era assunto in alto fu portato verso
Oriente, e così gli apostoli lo venerarono:
e così egli verrà nel modo con cui
fu visto andare in cielo, come il Signore stesso disse: 'Come la folgore viene
da oriente e brilla fino ad occidente, così sarà la venuta del Figlio
dell'uomo'. Quindi noi aspettandolo prestiamo venerazione verso Oriente.
Questa è la tradizione non scritta degli apostoli: infatti molte cose essi ci
hanno tramandato senza scriverle". (Ibid., 4, 12).
Anche il divino Davide dice: 'Cieli della terra, cantate a Dio, cantate inni al Signore, che cavalca sul cielo dei cieli, ad Oriente'. E ancora la Scrittura dice: 'Dio piantò un giardino in Eden, ad Oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato'; ma poi lo cacciò dopo che aveva trasgredito, e 'lo fece abitare di fronte al giardino delle delizie', cioè ad Occidente.