Visualizzazione post con etichetta miracolo eucaristico. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta miracolo eucaristico. Mostra tutti i post

venerdì 31 marzo 2023

TRANI * Miracolo Eucaristico

 

Miracolo eucaristico di Trani

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Jump to navigationJump to search
Antica rappresentazione del miracolo Eucaristico presente nella chiesetta.

Il miracolo eucaristico di Trani secondo la tradizione sarebbe avvenuto nell'omonima cittadina intorno all'anno mille: una donna dopo aver occultato durante la messa un'ostia consacrata, una volta a casa la mise in una padella di olio bollente, ma la particola si sarebbe trasformata in carne, sanguinando abbondantemente.[1]

La reliquia è attualmente custodita in una teca d'argento, nella chiesa di Sant'Andrea a Trani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Casa della Donna in cui è avvenuto il miracolo eucaristico, oggi Chiesa del Miracolo Eucaristico (o del Ss. Salvatore)
Sabato Santo 1984, tratto di Corso Vittorio Emanuele II. L'urna argentea contenente la Santissima Eucarestia è sorretta a spalla da quattro sacerdoti a piedi scalzi, in segno di penitenza e riparazione a ciò che secoli addietro avvenne a Trani profanando l'Ostia consacrata.

Intorno all'anno mille a Trani, in Terra di Puglia, Gesù Cristo volle manifestarsi al Suo Popolo prediletto, sotto le sembianze della carne e del sangue. Una Donna , che viveva "extra moenia" a ridosso della cinta muraria, dubitando della presenza reale di Cristo nell'Ostia consacrata, concertò con un'altra Donna il modo di possedere una Particola consacrata.

Infatti, approfittando della ricorrenza del Giovedì Santo, giorno dedicato dalla Chiesa a commemorare l'istituzione della Eucarestia e di maggior concorso di popolo alle sacre funzioni, la Donna entrò nella chiesa di Sant'Andrea insieme a tante altre persone per partecipare ai Divini Misteri. Al momento della Comunione la donna si avvicinò all'altare e prese le Sacre Specie. Ritornata nel suo angolo, nel fingere di raccogliersi devotamente, pose la Particola consacrata nel fazzoletto. Dopo poco uscì e si avviò presso la dimora dell'amica, dove attraverso il gesto sacrilego, Cristo manifestò la Sua umanità: la carne ed il sangue. L'ebrea, una volta ricevuta l'Ostia tra le mani, congedò la donna cristiana, accese il fuoco, vi pose una padella (così definita "sartagine") piena di olio e quando cominciò a friggere vi immerse la Particola inerme. QUALE TREMENDA E STUPENDA REALTÀ'! QUELLA BIANCA E IMMOBILE OSTIA IMMEDIATAMENTE DIVENNE CARNE SANGUINOLENTA. Il sangue copioso traboccò dalla padella, riversandosi sul pavimento, fino a fuoriuscire dalla soglia della porta. La Donna, vedendo una così miracolosa trasformazione, tentò di occultare il sacrilegio, ma il suo gesto fu vano, perché quel pezzo di carne, divenuto vivente, continuò a spargere sangue per la redenzione dell'umanità.

Allora la Donna fu terrorizzata da tanta copiosità di sangue vivo e incominciò a gridare. A quelle grida spaventose, accorse tutto il vicinato, il quale visto quell'orrenda scena di sangue, si sparse per la città annunziando la tremenda e prodigiosa trasformazione. Il Vescovo fu informato e trasecolato da quell'insolita notizia, immediatamente si portò sul luogo del sacrilegio, raccolse i resti dell'Ostia fritta ancora tiepidi e l'adorò intensamente. Poi, pensò di trasportare quei pezzi di carne fritta, nell'antica cattedrale, indicendo una processione popolare di riparazione e penitenza per il sacrilegio perpetrato. Il popolo e le Autorità imperiali con il Clero vi parteciparono tutti scalzi, facendo ala al Vescovo che solennemente mostrava, raccolte in un panno, la misericordia e l'amore di Cristo, divenuto per amore Corpo e Sangue. (Storia dell'Ostia miracolosa di Trani, F. Spaccucci e G. Curci, Napoli 1989).

Teca contenente i Sacri Azzimi profanati dalla Donna. Regalo del Sig. Fabrizio De Cuneo alla Cattedrale di Trani, per divozione verso ciò che Dio ha voluto operare nella sua Terra di Trani.

La casa dove è avvenuto il prodigio fu trasformata nel 1706 in una cappella consacrata e dedicata al "Santissimo Salvatore", come ricorda Antonio Paoli, allora vicario generale della diocesi, in uno scritto del 1719, "Vita di San Nicola Pellegrino", dedicato al patrono.

I due frammenti dai quali è composta la reliquia vennero esaminati in diverse ricognizioni ecclesiastiche, l'ultima delle quali è avvenuta nel 1924, in occasione del Primo Congresso Eucaristico Interdiocesano.

Una Solenne Processione Penitenziale-Riparatoria (detta dei Misteri), che si tiene durante la sera del Venerdì Santo, ricorda attualmente l'episodio ricordato come Miracolo eucaristico di Trani.

Dalla Settimana Santa 2021, per decisione dei sacerdoti reggenti la Parrocchia territoriale (San Francesco), i Canonici Mons. Saverio Pellegrino e Don Michele Torre, si è deciso di permettere continuamente la preghiera nel luogo dove è avvenuto il Miracolo con apertura mattutina, pomeridiana e serale ininterrotta. Inoltre, ogni primo Venerdì del mese si espone il Santissimo Sacramento così da adorare Gesù Cristo vivo e vero, presente nell'ostia consacrata. E' importante leggere il segno del Miracolo in chiave di sostegno, di aiuto, di incoraggiamento per il Sacramento istituito dal Signore Gesù Cristo stesso.

ED ALTRI MIRACOLI: https://it.wikipedia.org/wiki/Miracolo_eucaristico

AMDG et DVM

giovedì 21 aprile 2016

Miracolo Eucaristico

Polonia, 

Miracolo Eucaristico 

comprovato dal Vescovo

Egregio Sig. Blondet,
sono una missionaria e la ringrazio per la sua instancabile attività, nonostante i problemi di salute che l’accompagnano. Prego per lei e chiedo che la Nostra cara Madre del Cielo la custodisca e le dia forza e salute.
Avendo letto a suo tempo con molto interesse il suo libro sul “miracolo eucaristico” in Argentina (Un cuore per la vita eterna), penso che le farà piacere sapere – qualora non ne abbia già avuto notizia – che in Polonia nella diocesi di Legnica, istituita da Giovanni Paolo II, nel 2013 è avvenuto un miracolo eucaristico simile a quello di Buenos Aires.
Il vescovo diocesano, mons. Zbigniew Kiernikowski, il 17 aprile scorso ha riconosciuto l’avvenimento soprannaturale:
“Il 25 dicembre 2013, durante la distribuzione della Santa Comunione, un’ostia consacrata è caduta a terra, e poi è stata raccolta e deposta in un recipiente pieno di acqua (vasculum). Poco dopo sono apparse delle macchie di colore rosso. Il vescovo emerito di Legnica, Stefan Cichy, ha istituito una commissione per studiare il fenomeno. Nel febbraio 2014 un piccolo frammento rosso dell’ostia è stato separato e posto in un corporale. La commissione ha ordinato l’estrazione di alcuni campioni per sottoporli ad analisi rigorose da parte di importanti istituti di ricerca.
Nell’annuncio finale del Dipartimento di Medicina Forense si legge quanto segue: ‘Nell’immagine istopatologica si è scoperto che i frammenti di tessuto contengono parti frammentate di muscolo striato trasversale. (…) L’insieme (…) assomiglia molto al muscolo cardiaco, con le alterazioni che appaiono di frequente durante l’agonia. Gli studi genetici indicano l’origine umana del tessuto’.
Nel gennaio di quest’anno ho presentato la questione alla Congregazione per la Dottrina della Fede in Vaticano. Oggi, seguendo le indicazioni della Santa Sede, ho ordinato al vicario parrocchiale Andrzej Ziombro di preparare un luogo adeguato per l’esposizione della reliquia, di modo che i fedeli possano esprimere la propria adorazione in maniera appropriata”.
"TANTUM VALET 
CELEBRATIO MISSAE,
QUANTUM VALET 
MORS CHRISTI IN CRUCE"
S. G. Crisostomo, Apud Discipul. Serm. 48.