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venerdì 23 marzo 2018

L'ulivo, simbolo di pace e di misericordia: "Quasi oliva speciosa in campis" Sir. 24, 19 : perciò in esso è adombrata la Vergine Maria, colomba di Dio che porta nell'Arca il ramo verde della fine del diluvio, della perpetua misericordia e della vittoria finale. Esattamente: De Gloria Olivae!


Nadia Francalacci

 
Papa Benedetto XVI sarebbe il penultimo pontefice di Roma. Dopo di lui solo “Petrus Romanus” che concluderà il suo pontificato con la distruzione della città di Roma e, probabilmente, con la contemporanea fine del mondo [propriamente si deve parlare di fine dei tempi malvagi e inizio di una Nuova Epoca o Nuovi Tempi. - In verità Dio tra molti ma molti miliardi di anni non distruggerà questo mondo ma lo rinnoverà nella sua infinita Sapienza].
Quasi tutto sarebbe scritto nella conosciuta “profezia di Malachia” attribuita a San Malachia di Armagh circa la fine del mondo. L’annuncio del ...famoso 11 febbraio dato al mondo dal Papa Benedetto XVI ha solleticato gli studiosi di storia esoterica che hanno “tirato in ballo” queste profezie o premonizioni attribuite al santo.
Nella lista che sarebbe stata scritta da Malachia nel 1139, sono descritti in poche righe i caratteri più importanti di tutti i Papi, compresi alcuni antipapi, partendo da Celestino II, eletto nel 1143. Ma secondo l’Enciclopedia Cattolica, le parole di San Malachia sarebbero state modificate da uno studioso umbro nel XVI secolo con lo scopo di influenzare e modificare le decisioni dei cardinali chiamati a partecipare al Conclave del 1590. Dunque sarebbero  falsità.
Alcuni hanno suggerito che sia stata creata da Nostradamus e attribuita a Malachia perché un veggente non sarebbe stato attaccato  per aver profetizzato la distruzione del papato. I sostenitori della  profezia, come lo scrittore John Hogue, sostengono che sebbene l'autore  della profezia sia incerto, le predizioni restano valide.
Ecco cosa avevano detto, secondo le interpretazioni degli studiosi, le profezie di Malachia a proposito degli ultimi Pontefici:
Papa Giovanni XXIII -  Il 107º papa, identificato con papa Giovanni XXIII , è indicato come Pastor et nauta (pastore e marinaio). Il pontefice, in quanto tale, è pastore di anime, ma è possibile che nella storia della Chiesa non tutti i papi l'hanno  trasmesso. Ecco perché si dice che: "Lo Spirito Santo richiamò la sua  Chiesa con una forte Irruzione, per far cambiare rotta con papa Giovanni  XXIII". Roncalli fu Patriarca di Venezia , antica potenza marittima, ed ancora oggi porto di mare. Inoltre era di umili origini.
Papa Paolo VI   -   Il 108º papa, viene descritto come Flos florum (fiore dei fiori, che tradizionalmente indica il giglio). Lo stemma papale di Paolo VI riporta tre gigli.
Papa Giovanni Paolo I  -  Il 109º papa, è indicato come De medietate Lunae De media aetate Lunae, cioè "il periodo medio di una luna", di circa un mese.Inoltre, come riscontrabile sul calendario lunare del 1978, Albino  Luciani salì al soglio pontificio, e morì, in giorni di luna media. Il  papato di Giovanni Paolo I durò circa un mese, a causa dell'improvvisa e misteriosa morte.
Papa Giovanni Paolo II  -  Il 110º papa, reca il motto De labore Solis. In latino "labor", letteralmente "fatica, lavoro", significa anche "eclissi",  pertanto il signicato della locuzione potrebbe essere "Dell'eclissi di  sole". Consultando il registro delle eclissi solari della Nasa risulta che Giovanni Paolo, nato il 18 maggio 1920, nacque proprio il  giorno di una eclissi solare parziale (non visibile però dal luogo di  nascita). Giovanni Paolo II è morto il 2 aprile 2005, giorno in cui non è  avvenuta alcuna eclissi. Tuttavia la salma del pontefice è rimasta  esposta imbalsamata - secondo il rito del Novendiale - fino all'8  aprile 2005, giorno delle esequie. Tale giorno è avvenuta un'eclissi  solare ibrida, anch'essa però non visibile da Roma. 
Un'interpretazione ancora diversa fa risalire invece questo motto ai  numerosissimi viaggi fatti dal pontefice (a guisa del sole stesso) in  tutto il mondo. 
Un'altra teoria ancora più divagante riconduce il motto  alle esperienze del Santo Padre Giovanni Paolo II; infatti egli è  ricordato come il papa che rivoluzionò le antiche tradizioni della  Chiesa di Roma, mostrandosi agli occhi di tutti come il papa di una nuova era e di un risorgimento cattolico mondiale e portando in tutto il  mondo la Parola di Cristo. 
Rinnovò il rapporto fra cristianesimo e  giovani, fu il primo papa ad approcciare con le tecnologie informatiche,  come il PC ed il sito del Vaticano, e divulgò con nuovi metodi il cristianesimo per tutti. 
Il sole del motto sopracitato potrebbe anche  alludere allo Spirito Santo, infatti secondo alcune persone vicine a  Giovanni Paolo II il papa era un mistico che interloquiva direttamente  con Cristo Dio, rivelandoSi solo ed unicamente a lui sotto le sembianze  dello Spirito Santo (ecco spiegati anche i diversi miracoli rivelati a  lui e da lui in vita ed in morte); in questo modo era da tramite e  intermediario facendo sì che si adempisse il "labor" dell'onnipotente  sulla Terra e la Sua Parola. Potrebbe anche esserci un riferimento al 'Miracolo del Sole' avvenuto a Fatima e questo papa è stato molto legato a Fátima.
Papa Benedetto XVI -  Il 111º Papa, è descritto come De gloria olivae. Il motto De gloria olivae è stato collegato al nome "Benedetto" perché alcuni benedettini sono anche chiamati "monaci olivetani". 
Da notare che nell'araldo del  Papa è raffigurata un persona di colore sul lato destro (sinistro  rispetto all'osservatore) simbolo della Diocesi di Frisinga di cui fu  arcivescovo. Il termine "olivae" è stato collegato al colore di questo  viso di moro. Il 26 aprile 2009 Benedetto ha proclamato santo Bernardo Tolomei, fondatore dell'ordine degli Olivetani.