In ogni nostro pensiero, in
ogni nostra azione il motore sia sempre e solo l’amore, non un amore fatuo,
generico, ma un amore, una carità con le
stesse caratteristiche indicate dall’Apostolo Paolo e condivise da san Luigi
Orione e tutti i veri cristiani
San Paolo
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San Luigi Orione così si esprimeva
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La carità è paziente, magnanima, ha la forza di sopportare le ingiurie e
di non renderle. E’ una qualità di Dio, il quale è “lento alla collera”
e da’
ai peccatori il tempo diconvertirsi
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“La carità, dalla fiducia nel Signore, dalla pazienza e dal tempo, sa
sperare e aspettare i momenti e le ore di Dio e il buon esito d’ogni
santa impresa”
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La carità è benigna. E’ l’attitudine di chi aiuta sorridendo,
prevenendo, con tatto discreto
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Facciamo regnare la carità con la mitezza del cuore, col compatirci,
coll’aiutarci vicendevolmente, col darci la mano e camminare insieme. Seminiamo a larga mano sui nostri passi,
opere di bontà e di amore, asciughiamo le lacrime di chi piange.(Lettere
II, pp 327 ss)
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La carità non è invidiosa: esclude ogni gelosia, perché la gelosia è
grettezza mentre la carità è magnanima; la gelosia è divisione, mentre la
carità è comunione
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“Lavorare
cercando Dio solo e non in un continuo affanno di qualcuno
che mi possa vedere, apprezzare, applaudire… Ogni azione fatta per
chiasso e per essere visti è come un fiore passato per più mani”
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La carità non si vanta. Essa, cioè è prudente, ha il senso delle
proporzioni
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Non ambite cariche e dignità… sta attento, caro
don…, perché il nostro amor proprio
ragiona sottilmente e si veste talora di umiltà e giustifica facilmente ai nostri occhi le nostre azioni e uccide
l’anima come un sottile e dolce veleno (Scr 44,107 ss.)
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La carità non si gonfia: gonfiarsi indica l’atteggiamento di chi fa sentire
il peso del suo gesto e del suo prestigio. L’amore invece si pone a livello
degli altri.
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Dio si
manifesta e si compiace di abitare in
quelli che sentono la loro nullità,
che diventano come nulla, per l’amore di Dio (Lettere I p 122)
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La carità non manca di rispetto. L’amore è attento, tiene conto della fragilità del
prossimo; è rispettoso, sensibile
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“ La carità non ha l’occhio nero, non ha spirito di discussione, non conosce
i ma né i se: non ha spirito di contraddizione, di censura, di critica, di
mormorazione”
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La carità non cerca il suo interesse. Imita Cristo che “non cercò di piacere a se
stesso”(Rm15,3). Il discepolo di Gesù deve dimenticare se stesso (Fil 2,4;
1Cor1,20)
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“Vorrei stringere nelle mie
piccole braccia umane tutte le creature per portarle a Dio. E vorrei farmi cibo spirituale per i
miei fratelli che hanno fame e sete di verità e di Dio; aprire il cuore alle
innumerevoli miserie umane e farmi servo dei servi” (Scr100, 187)
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La carità non si adira. Non è acida, collerica,non perde il controllo di sé.
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“La carità ha sempre il volto sereno com’è sereno il suo spirito, è tranquilla
e quando parla, non alza mai la voce”
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La carità non tiene conto del male ricevuto. La carità ha il cuore semplice e candido: non pensa
al male sia nel senso che non lo sospetta negli altri, sia nel senso che non
progetta di commetterlo
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“Dobbiamo perdonare e perdonare tutto a tutti.
Dovete coprire con un monte di
benedizione non solo quelli che vi fanno del bene, ma anche tutti quelli che vi fanno del male (discorso del 23/VI/1929)
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La carità non gode dell’ingiustizia ma si compiace
della verità. Soffre per ogni forma
di ingiustizia e gioisce di ogni verità, ovunque si trovi.
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“Cercare e medicare le piaghe del popolo, cercarne le infermità:
andargli incontro nel morale e nel materiale… Cristo andò al popolo. Deve starci a cuore il popolo… Evitare le
parole: di parolai ne abbiamo piene le tasche”
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La carità tutto copre. Non propaga il male degli altri, ma lo copre con il
suo silenzio e con la sua discrezione
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“Non andate a riferire quel che uno può aver detto di male: non aggiungete esca al fuoco; cercate
sempre di spegnere. Sentite una cosa contro una persona? Fatela morire
dentro di voi. Guardatevi dalla satira, dalla parola che ferisce. Non dite:
l’ho detto per burla! Le burla che offendono la carità lasciatele da parte” “
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La carità tutto crede. È portata a dar credito al prossimo; si fida
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Amare
l’uomo quando
l’ingiuria degli anni e la degradazione del vizio ne hanno fatto un oggetto
di disgusto intollerabile
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La carità tutto spera. Non dispera: spera il bene e il ravvedimento
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Abbiate un sorriso e una parola amabile per tutti,
senza differenze: fatevi tutti a tutti per portare tutte le anime a Gesù. La carità del Signore nostro crocifisso:
…ecco la speranza dell’avvenire. Carità viva, carità grande, carità
sempre! E daremo la leva alla società! Con la carità faremo tutto,senza
carità faremo niente! (13,II, 1907)
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La carità tutto sopporta. Non si lamenta delle freddezze e delle
ingratitudini, ma le sopporta
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“La nostra vita sia un olocausto, un inno, un cantico sublime di
carità e di consumazione totale di noi stessi nell’amore a Dio, alla
Chiesa, ai fratelli”.
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