Nostra Signora del Laus -
Apparizioni
lunghe 54 anni
Il 16 settembre 1647 Benedetta Rencurel
nasce nel piccolo comune di Saint-Etienne d'Avancon (Alpi del Sud).
Un giorno
di maggio del 1664, la ragazza sta custodendo delle pecore. Benedetta recita la
corona del Rosario, quando scorge una bella Signora su una roccia, che tiene
per mano un bambino di una bellezza singolare: « Bella Signora ! cosa fate
lassù ? Volete far merenda con me ? Ho un po' di buon pane, lo potremmo bagnare
nella fontana! ».
La Signora sorride della sua semplicità, e non dice una sola parola.
« Bella Signora ! Non vorreste darmi il vostro bambino, che mi rallegrerebbe
tanto ? ».
La Signora sorride ancora senza rispondere. Dopo esser rimasta per un po' con
Benedetta, prende in braccio il bambino e sparisce nell'antro della roccia,
dove la pastorella l'ha vista entrare ed uscire a parecchie riprese.
Per
quattro mesi, la Signora si lascia vedere ogni giorno e conversa molto
familiarmente con la ragazza. Per prepararla alla sua futura missione, la educa,
correggendone la vivacità e la rudezza, la testardaggine ed l'attaccamento alle
cose ed agli animali. Benedetta racconta le sue visioni alla padrona, che, di
primo acchito, non ci crede ; però, un bel mattino, la segue di nascosto nel
vallone delle Fornaci. Lì non vede la Signora, ma sente le parole che essa
rivolge a Benedetta. L'apparizione domanda alla pastorella di avvertire la
padrona dei pericoli che minacciano la sua anima: «La sua coscienza è in
cattivo stato. Che faccia penitenza ! » Colpita, questa si corregge, riprende a
frequentare i sacramenti e vive molto cristianamente per tutto il resto della
sua vita.
Il 29 agosto, Benedetta chiede il suo nome alla visitatrice, e si
sente rispondere : « Mi chiamo MARIA». Ma, nello stesso tempo, la Vergine le
annuncia che le apparizioni cesseranno per un certo tempo. [Perché?]
Infatti, Benedetta, per
un mese intero, non vede la Signora ; il fatto che quest'assenza la priva
di consolazioni sensibili, contribuisce a purificarle l'anima. Finalmente, una
mattina, sul finire dì settembre, la pastorella, che ha fermato le pecore e le
capre in riva ad un fiume, scorge di fronte a sé la Signora, splendente come un
bel sole. Si affretta a raggiungerla. Ma il vecchio ponte di legno che
attraversa il fiume è inagibile. Attraversa allora il corso d'acqua aggrappata
al dorso di una grossa capra. Arrivata vicino all'apparizione, domanda : «
Bella Signora, come mai mi avete privata tanto a lungo dell'onore di vedervi
?».
"Ormai, quando vorrai vedermi, potrai farlo nella cappella che sì trova in
località Le Laus », risponde la Signora, indicandole la via da seguire.
Il
giorno dopo Benedetta si reca nella frazione di Le Laus e arriva alla piccola
cappella. Entra subito e vede sull'altare la Vergine MARIA che si congratula
con lei perché ha cercato con tenacia senza spazientirsi.
Durante l'inverno
1664-1665, Benedetta sale spessissimo a Le Laus ; ogni giorno, vede la Vergine
che le raccomanda « di pregare continuamente per i peccatori ». Nostra Signora
ci fa capire in questo modo che i peccatori si trovano in uno stato pietoso. Dio
è offeso dalle loro colpe, ma vuole prodigar loro la sua misericordia, che può
essere accettata solo liberamente.
Nel settembre del 1665, un'inchiesta sulle apparizioni di Le Laus viene
iniziata dal vicario generale. Questi, dopo aver terminato l'interrogatorio
della veggente, celebra la Messa. E’ presente quel giorno una donna gravemente
colpita da una malattia. L'ammalata è stata condotta a Le Laus perché vi
facesse una novena a Nostra Signora. Durante la notte che segue la fine della
novena, essa riesce a stendere le gambe e si sente guarita.
Così, il 18 settembre 1665, quando
Benedetta compie diciotto anni, le apparizioni ed il pellegrinaggio sono
ufficialmente riconosciuti dall'autorità diocesana e, a partire dall'ottobre
dello stesso anno, ha inizio la costruzione di una chiesa abbastanza grande per
accogliere i pellegrini, sempre più numerosi. Nostra Signora annuncia a
Benedetta che l'olio della lampada della cappella (che arde davanti al
Santissimo Sacramento), opererà guarigioni su quegli ammalati che lo
applicheranno su di sé, a condizione che ricorrano con fede alla sua
intercessione. Infatti, vengono registrate in poco tempo numerose guarigioni.
Ancora oggi si producono miracoli in quelle persone che, fiduciose
nell'intercessione di Nostra Signora, utilizzano devotamente l'olio di Le Laus.
Benedetta si prende a cuore la missione ricevuta dalla Santissima Vergine:
quella di preparare i peccatori a ricevere il sacramento della Penitenza.
Pertanto, incoraggia spesso i due sacerdoti addetti al santuario a ricevere i
pellegrini con dolcezza, pazienza e carità, dimostrando una bontà particolare
per i più grandi peccatori, onde incitarli a pentirsi.(*)
Il compito di Benedetta non è facile; la Vergine le chiede di ammonire le donne
e le ragazze che conducono una vita scandalosa, che le porta talvolta fino
all'infanticidio, i signorotti ingiusti o perversi, i sacerdoti ed i monaci
infedeli ai loro sacri vincoli. Ma la veggente lo adempie convenientemente.
Essa incoraggia i penitenti, avverte
quelli che non osano confessare i loro peccati e li orienta verso un confessore
adeguato. Benedetta si sacrifica soprattutto per i peccatori e prega mentre si
confessano. Per riparare i loro peccati ed ottenere grazie per essi, si obbliga
a penitenze severe, al punto di compromettere la sua salute.
Benedetta è consigliata senza posa da
Nostra Signora : "Coraggio, figlia mia! Abbi pazienza... compi la tua
opera di buon cuore... non provare astio per i nemici di Le Laus ».
Anche l'angelo custode la istruisce :
"quando si è gioiosi tutto quello che si fa è gradito a Dio; quando si è
di malumore non si fa niente che gli sia gradito".
A partire dalla Pentecoste del 1718 la
salute di Benedetta Rencurel declina bruscamente. La veggente muore la sera del
28 dicembre, festa dei Santi Innocenti. Ha 71 anni. Viene sepolta davanti
all’altare maggiore del santuario, sotto la lampada il cui olio serve ancora
oggi a ungere i devoti, soprattutto ammalati e sofferenti, che ogni giorno
giungono al Laus.
Finalmente, il 16 ottobre 1872, il pontefice
Pio IX proclama Venerabile la serva di Dio Benedetta Rencurel, la veggente che
vide Maria al Laus e che ancora oggi, a distanza di tanto tempo, è oggetto di
venerazione da parte di molti.
Chiunque sale al Laus può sentire misteriosi effluvi, che danno a tutti
consolazione spirituale e una profonda serenità interiore. I profumi del Laus
sono un fenomeno misterioso, che la scienza ha provato a spiegare ma senza
effettivamente venire a capo di nulla. È un po’ il mistero ed il fascino di
questa cittadella mariana incastonata su un solitario altopiano delle Alpi
francesi, che attira ogni anno un gran numero di pellegrini da ogni parte del
mondo.
Chiediamo alla Madre di Misericordia di
rigenerare nei cristiani la stima e la frequenza del sacramento della confessione,
che è un mezzo privilegiato, istituito dal Salvatore medesimo, per ritrovare la
grazia dì Dio e la pace dell'anima.
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(*)« Cristo ha istituito il sacramento della Penitenza per tutti i membri
peccatori della sua Chiesa, in primo luogo per coloro che, dopo il Battesimo,
sono caduti in peccato grave... A costoro, il sacramento della Penitenza offre
una nuova possibilità di convenirsi e di recuperare la grazia della
giustificazione. In questo sacramento, il sacerdote, che occupa il posto di
Cristo giudice e medico, deve essere informato circa lo stato del penitente. Di
conseguenza, « bisogna che il fedele, oltre alla consapevolezza dei peccati
commessi, la contrizione e la volontà di non ricadere, confessi i suoi peccati.
In questo senso, il Concilio di Trento dichiarava che era necessario "di
diritto divino, che si confessassero tutti e ciascuno dei peccati mortali
"» (Giovanni Paolo II, Motu proprio Misericordia Dei, 7 aprile 2002 ).
COR JESU
SACRATISSIMUM
MISERERE NOBIS