Visualizzazione post con etichetta Mater Dei. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Mater Dei. Mostra tutti i post

martedì 29 dicembre 2020

Triduo a Maria SS Madre di Dio

Primo giorno di Triduo a Maria SS Madre di Dio con riferimenti alle Opere minori di Maria Valtorta


   

   Madre di Dio (in greco Θεοτ?κος; in latino Deipara o Dei genetrix) è un titolo che è stato dato a Maria nel 431 dal Concilio di Efeso attraverso la proclamazione di un dogma ed è una conseguenza della dottrina cristologica affermata dal concilio. Secondo il concilio Gesù Cristo, pur essendo sia Dio che uomo – come già diceva in precedenza il concilio di Nicea (325), è un’unica persona. Le due nature, divina e umana, sono inseparabili e perciò Maria può essere legittimamente chiamata Madre di Dio. La solennità di Maria S.ma Madre di Dio è la prima festa mariana comparsa nella Chiesa occidentale.
   Il Servo di Dio Paolo VI, volle, a partire dal 1967, che il 1° gennaio diventasse anche la Giornata Mondiale della Pace ; in questa occasione il Sommo Pontefice invia ai Capi delle Nazioni un messaggio che invita alla riflessione sul tema della Pace.

Primo giorno: PREGHIERA ALLA MADRE DI DIO (di Santa Faustina Kowalska)

   O Maria, Madre e Signora mia,
affido a te la mia anima e il mio corpo,
la mia vita e la mia morte e ciò che verrà dopo.
Metto tutto nelle tue mani.
   O Madre mia, copri col tuo manto verginale la mia anima
e concedimi la grazia della purezza del cuore,
dell'anima e del corpo e difendimi
con la tua potenza da tutti i nemici.
   O splendido Giglio, Tu sei il mio specchio, o Madre mia.

   Sette Ave, 1 Gloria, 1 Salve Regina, 1 Magnificat

Dai Quaderni di Maria Valtorta, 2 dicembre 1943

    Dice Maria:
   «Non ti devi accasciare troppo pensando a quando poco mi amavi. Non sei la sola. Ma io sono la Mamma e capisco e perdono. Sono le lacune degli ancora imperfetti. Non amo di meno perché poco sono amata. Mi basta che almeno amiate il Figlio mio, e tu lo amavi molto quando ancora non mi amavi che poco. 
   Nella vita mia di Madre di Dio ti faccio osservare un fatto che sfugge a molti e che è un indice sicuro anche dei rapporti avvenire fra me ed i redenti dal mio Gesù. 
   Quando i pastori vennero alla grotta, non ebbero occhi ed espressioni di amore altro che per il mio Bambino. Io e Giuseppe eravamo per loro figure secondarie. Ai piedi della povera lettiera dove Egli dormiva, quando non mi dormiva in grembo, deposero i loro doni e le loro tenerezze. Né io me ne dolevo che a me non fosse data lode come alla pianta che aveva dato al mondo il Fiore del Cielo. Mi bastava che amassero la mia Creatura e la amassero tanto. Sarebbero stati in tanti ad odiarlo poi!
   Fra i presenti al rito sempre nuovo di una presentazione al Tempio, nessuno ebbe un pensiero per me. Guardavano il mio Tesoro e lo lodavano per la sua bellezza sovrumana. Ma alla sua Mamma non davano lode altro che umana. Soli i santi mi conobbero per quello che ero e Elisabetta, Simeone ed Anna videro in me la Madre del Salvatore, dandomi con questo loro riconoscimento la più sublime lode. I primi erano dei "buoni", questi tre dei "santi".
   Lo Spirito Santo opera nel cuore dei santi e dà loro luci di conoscimento soprannaturale. Lo Spirito Santo illumina i cuori dei santi per fare loro vedere me. Vedere me nella luce di Dio vuol dire amarmi in verità. il Figlio mio santissimo opera di suo per attirarvi al suo amore. Io vi amo e attendo pregando per voi.
   Sono la Vergine dell’attesa. Dai più teneri anni ho atteso l’Aspettato delle genti. Sono la Corredentrice che attende l’ora di morire ai piedi della Croce per darvi la Vita. Sono la Madre che attende il vostro vero amore, non il culto superficiale che si limita a molte parole. Pregare non vuol dire: dire molte preghiere. Vuol dire amare. Vuol dire far parlare il proprio cuore.
   Io sono la Silenziosa. Eva nuova, vi insegno il silenzio. Dal parlare entrò in Eva la Seduzione. Dal mio tacere entrò nel mondo la RedenzioneImparate da me la virtù del silenzio, perché nel silenzio esteriore parla il cuore a Dio e Dio al cuore. il mio silenzio non era silenzio inerte di anima morta. Era anzi operare attivissimo nello spirituale.
   Quando il mio Bambino mi fu nelle braccia, io, per Lui che non sapeva parlare perché era nulla più che un piccolino che sapeva unicamente vagire - il mio Figlio Dio, la Voce del Padre, la Parola del Padre essendosi, per amore, annichilito ad un infante vagente con voce d’agnellino - io per Lui ho detto l’offerta al Padre. il primo "Pater noster" l’ho detto io nella fredda grotta di Betlemme tenendo alzato fra le braccia il mio Agnello venuto al mondo per essere ucciso e per dar vita agli uccisi nell’anima. il "Fiat voluntas tua" l’ho detto, piangendo, io per la prima. E sai cosa vuol dire per la Mamma dire all’Eterno quelle parole?
   Ora, quando io vedo che per amore del mio Figlio una creatura compie la Volontà divina, che è soprattutto volontà d’amore, annullo il suo debito verso di me e aumento il mio amore per lei. Gesù poi me la porta. Lascio al mio Gesù la cura di farmi amare. Dove è Lui è anche lo Spirito di Dio. E dove è lo Spirito è Scienza e Luce. È quindi inevitabile che diveniate istruiti anche nell’amore per me.
   Quando poi giungete ad amarmi, in verità, allora io vengo. E la mia venuta è sempre gioia e salvezza.»

Ave Maria, Madre di Gesù-Dio, 

noi ci affidiamo a Te! 

martedì 13 giugno 2017

MATER DEI, MUNDI CORREDEMPTORA, ORA PRO NOBIS

 

"Madre di Dio Corredentrice del mondo prega per noi".  <<MATER DEI, MUNDI CORREDEMPTORA, ORA PRO NOBIS>>


  (Per liberare 50.000 anime dal Purgatorio)

Mio Figlio vuole che l’umanità, non solo MI riconosca come MADRE DI DIO che è il più grande onore, ma anche Corredentrice del mondo. Invocatemi quanto più potete nelle Vostre preghiere - CORREDENTRICE - e IO elargirò su di voi molte grazie che sono necessarie per la vostra e per l’altrui liberazione.

HO FATTO AL MONDO UNA PROMESSA GRANDIOSA C’è poco tempo e nel Purgatorio ci sono moltissime povere Anime… Bisogna salvarle. Se un uomo prega con pietà e con cuore aperto questa breve preghiera, questa giaculatoria insistente: “Madre di Dio, Corredentrice del mondo, Prega per noi” libera ogni volta che viene recitata, mille Anime dal Purgatorio. Potete recitare questa preghiera ovunque - a piedi o in macchina, in chiesa, a casa, per strada - ovunque.


- 1 Gloria al Padre
- 1 Padre Nostro
- 10 << Madre di Dio, "Corredentrice del mondo", prega per noi >>
<<MATER DEI, MUNDI CORREDEMPTORA, ORA PRO NOBIS>>
- 1 Salve regina

N.B. Usare una corona del Santo Rosario 

(A.D. 5 agosto 2001 - Compleanno della Madonna)

Estratto dal 41° messaggio della MADRE DI DIO, rivelato il 12 febbraio 1998 a Fulda (Germania) alla veggente Anna, che fa vita nascosta. …in tutte le Sante Messe, insieme con il mio amato Figlio, prego per voi, mi offro per voi. Per questo mio Figlio vuole che l’umanità non solo mi riconosca come MADRE DI DIO, che è il più grande onore, ma anche come CORREDENTRICE del mondo. E questo è il mio secondo nome molto venerabile. 


Un giorno il Papa proclamerà questo dogma in tutto il mondo, cioè che MARIA la Madre di DIO, è anche CORREDENTRICE del mondo. Invocatemi quanto più potete nelle vostre preghiere - CORREDENTRICE - e io elargirò su di voi molte grazie che sono necessarie per la vostra e per l’altrui liberazione.

…figli miei, alla mia festa, l’8 dicembre (1997 durante la festa dell’Immacolata Concezione della SS Vergine Maria, il giorno mondiale della grazia, fu trasportata in Ohlau la sua statua che ha pianto Lacrime di Sangue in processione al santuario. 
In quel giorno hanno sanguinato 3 Ostie) ho fatto al mondo una promessa grandiosa. 

C’è poco tempo e nel purgatorio ci sono moltissime povere anime, persino anime che soffrono dai tempi antichissimi - dal tempo del paganesimo. Bisogna salvarle. I cristiani possono salvarle attraverso la preghiera, il rosario, soprattutto la S. Messa e attraverso la Via CrucisMa ora Dio mi ha concesso grazia immensa, cioè che, se un uomo prega con pietà e cuore aperto questa breve preghiera:

"MADRE DI DIO, CORREDENTRICE DEL MONDO PREGA PER NOI"
Mio Figlio libera 1000 anime dal purgatorio. 


 Questa breve preghiera, questa giaculatoria insistente libera, ogni volta che viene recitata, dal purgatorio mille anime che raggiungono la gioia eterna, la luce eterna. 

     Utilizzate questa grande grazia di poter aiutare le anime che vi compenseranno con continue preghiere e vi sosterranno in questa vita terrena spesso difficile e travagliata. Vi solleciteranno tanto, vi saranno infinitamente riconoscenti, e voi sfruttate questa gratitudine, implorate il loro aiuto. Potete invocare le povere anime del purgatorio, le anime già beate e i vostri patroni per le vostre richieste. Le anime del purgatorio aiutano moltissimo. 

Figli miei, ringraziate Dio per questa grazia, perché nemmeno voi andrete direttamente in Paradiso, anche VOI DOVRETE UN GIORNO RIPAGARE Dio nel purgatorio per le vostre mancanze e così anche voi un giorno attenderete per le preghiere che salgono dalla terra. Perciò non perdete tempo. Potete recitare questa preghiera ovunque - andando a piedi o in macchina, in chiesa, a casa, per strada - ovunque. Questa preghiere viene sempre accolta per liberare le povere anime!...

Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo - Amen

-----------
"DIO É VIVO ED É CON NOI!"


Questa preghiera è stata dettata da un’anima del purgatorio alla veggente monfortana Maria Simma di Sontag dopo aver ricevuto il carisma a favore delle Anime del Purgatorio. Se recitata con fede ha il potere di sottrarre alle pene eterne molte anime che ogni giorno, per la loro condizione di peccato al momento del trapasso, sono in bilico tra inferno e purgatorio.
A CHI LA RECITA MATTINO E SERA E SI IMPEGNA A FARLA CONOSCERE, VENGONO RISERVATE GRAZIE SENZA NUMERO, ANCHE SENZA CHIEDERLE ("Voi avete un Padre che sa bene quello di cui avete bisogno" Lc. 12,30)


Un modo sicuro per farla conoscere è di inviare un link di questa pagina via email a familiari e persone di fede cristiana pregandole di farlo a loro volta. Anche a chi farà questo saranno riservate abbondanti grazie.

PREGHIERA IN FAVORE DEI MORENTI 


PER LA SALVEZZA DELLA LORO ANIMA

«O Misericordiosissimo Gesù, che bruci di un sì ardente amore per le anime, Ti scongiuro, per l'agonia del Tuo Santissimo Cuore e per i dolori di Tua Madre Immacolata, di purificare col Tuo Sangue tutti i peccatori della terra che sono in agonia e che devono morire oggi stesso. Cuore agonizzante di Gesù abbi pietà dei moribondi. »
(3 Ave Maria) 

AVE MARIA PURISSIMA!

martedì 11 aprile 2017

GESÙ CI DICE: “SE IO TACCIO, PARLERANNO LE PIETRE.”

GESÙ CI DICE: “SE IO TACCIO, PARLERANNO LE PIETRE.”
*******

12 maggio 2010

Questo episodio accadde al tempo in cui il messaggio della Croce di Dozulé fu rifiutato dalla Chiesa, tra il 1970 e il 1980.

 Nel fiume Rodano, che bagna la SAVOIA, furono ritrovate delle grandi statue del Sacro Cuore, della Santa Vergine, di Santa Teresa di Lisieux e di altri grandi Santi., che la Chiesa aveva buttato via, rifiutandole. Le grandi statue giacevano nel fondo del fiume, che le sballottava di qua e di là come dei manichini. Furono recuperate e salvate dalle onde, come Mosé, e oggi sono venerate dai pellegrini di Dozulé che abitano nella Savoia, e che si sono prodigati per farle uscire dall’acqua, per accoglierle poi nelle loro abitazioni.

La risposta di Gesù e di Maria non si fece attendere e, presto, si diffuse nelle due regioni della Savoia,  e un po’ dappertutto. Oltre alle statue di Gesù e della Santa Vergine, recuperate dal fiume, altre statue cominciarono a piangere e a sanguinare;  e il sangue usciva loro dagli occhi e dal cuore. Piangevano lacrime di sangue sulla ingratitudine degli uomini e sulla condizione della Santa Chiesa, che si andava degradando sempre di più. Quelle statue non erano tenute tutte insieme, ma erano state sparpagliate nel mondo (in vari paesi), e hanno pianto molto.

Buttate nel fiume, rifiutate perfino dalla Chiesa, come fossero delle volgari pietre, senza alcun valore ! E DIO ha fatto parlare quelle pietre viventi, con il sangue, che fu raccolto e analizzato in laboratori specializzati. I risultati ottenuti documentarono che quel tipo di sangue non faceva parte di nessun gruppo sanguigno umano, non esisteva in nessuna parte del mondo un sangue simile che potesse essere catalogato tra i diversi tipi di sangue umano.

E il sangue raccolto dalle statue di Gesù, aveva la stessa composizione del sangue raccolto dalle statue della Santa Vergine. Era, dunque, lo stesso sangue: sangue divino e non umano, uguale in Gesù e in Maria. Gesù, allora, si manifesta anche oggi dicendo:

“GESÙ non tornerà più su questa Terra da vinto, ma da Vincitore !
E il Suo Regno non avrà più FINE.”

Per arrivare a questo, il Mondo deve avere l’identità di Cristo GESÙ, per vivere con DIO. GESÙ ci chiede di gridarlo sui tetti:

Questa Umanità straziata deve rinascere mediante
una Nuova Nascita, tutta Spirituale.
Dovrà passare attraverso Maria, Madre di DIO.

GESÙ e MARIA.


    

ATTRAVERSO LE PIETRE, IL SANGUE
DI GESÙ E DI MARIA HA PARLATO
*******

12 maggio 2010

Signore Gesù, io so che mi sto impegnando in qualcosa niente affatto facile. Ma, come anche Tu sai, sono certa che non mi smarrirò in un’altra via diversa dalla Tua. “IO TI SEGUO”.

GESÙ:  Oggi, il cammino che hai sempre percorso, il Mio, diventa sempre più stretto, difficoltoso e perfino pericoloso. Ma tu non cadrai, perché gli ultimi passi, Io ve l’ho detto, sono quelli che metto sotto la protezione dei Miei Santi Angeli.

Vedi: tu non puoi avventurarti su un percorso vietato, perché è protetto da DIO che ti vuole all’ascolto. Tu sei informata dall’Altissimo. Di che dovresti avere paura? Della Verità? La Verità, tutta intera, è solo di DIO. Forse, hai dimenticato che Io non ti permetterei mai di annunciare qualcosa che non è mai accaduto ? E di una tale gravità !

Sì, la Scrittura dice quello che DIO ti ha fatto dire, prima di tutto: “Se si vuole fare tacere la Voce di DIO, parleranno le pietre.” Non hanno, dunque, parlato le statue di pietra ? Non hanno versato del sangue divino di Gesù e di Maria, non riconosciuto, come è ancora contestata la Mia Sindone, il Lenzuolo di Torino, esposto alla vista di un popolo che passa e ripassa perplesso e commosso, davanti ad esso, non sapendo che pensare ?

Dimentica il loro dire, le prove, gli scritti dei santi che si sono accostati alla Verità sulla vera origine  della Santa Nascita della Mia Santissima Mamma. DIO solo lo sa, e DIO ha risposto con il vero sangue di Gesù e di Maria, che conferma la Parola di DIO.

Non sapete, dunque, che in questi Tempi, voi vivete la Parola scritta ! Sì, le pietre delle statue vi hanno risposto che la natura della Madre di DIO è Divina, come quella del Suo FIGLIO Divino: è concepita dallo Spirito Santo di DIO.

La Mia Santa Madre è la Divina Immacolata Concezione.
Parola di DIO. Amen.



    

LA GRAZIA DI DIO SIA CON VOI
*******
17 maggio 2010

GESÙ:  Figlia mia, Io ti avevo chiesto di scrivere "Il Vangelo di Maria". Poi, ti ho avviata, mettendoti sul cammino di Maria per farti conoscere che cosa è più urgente e più prezioso da scrivere in questo momento. Benché tu ti lisciassi guidare, e malgrado il barlume che intravedevi, nulla in te lasciava capire dove il tuo DIO ti conduceva. Quel cammino dì conoscenza brillava, facendoti scorgere  la Luce  in fondo al tunnel. Allora, Io ti feci scrivere il messaggio del 7 maggio 2010.

"È necessario che questo Mondo comprenda.
Comprendere vuoi dire cancellarsi, farsi piccoli"

Quanto hai sofferto nel dover scrivere quelle due frasi, così brevi ! Il Maligno non ti lasciava scrivere; e questo impedimento è durato fino al giorno della festa dell'Ascensione. Tutto ti metteva sul cammino di Maria, ma l'angelo nero ha lottato terribilmente con te.

La tua obbedienza lo tormentava, perché sapeva dove Dio ti stava portando. E lui, il Perfido, con i suoi assalti ripetuti, faceva di tutto per rimandare a più tardi quella Luce Divina, che ti indicava il cammino che la Chiesa deve intraprendere in seguito a questo avvertimento di Dio.

Nulla del Piano di Dio può realizzarsi, senza passare attraverso Maria. E tu devi dirlo a tutti quelli che ti seguono. Non lo si può più ignorare, evitandolo, perché sta arrivando il tempo di DIO. Quando Io ti dico che arriva il tempo dì DIO, intendo fare sapere che quel tempo deve venire attraverso il Trionfo di Maria, che sarà pure il Trionfo della Chiesa che, senza Maria, si sta sempre più spegnendo.

Sappia il Mio Papa che è arrivato il tempo in cui solo la Verità di DIO deve trionfare su quella degli uomini. Ed Io ti ripeto, per tutti coloro che si associano di tutto cuore al loro Papa: cercate di capirMi, di comprendere cosa ho voluto dire con lo scritto del 7 maggio 2010, che DIO ti ha dato:

"Affinché il Mio Signore e Mio DIO apparisca, è necessario che io
mi cancelli sempre più. Questo è per te e per tutti. "

"Questo Mondo, pieno di orgoglio, deve cambiare e ricoprirsi di umiltà,
di quella umiltà che è il carattere stesso della Santissima Vergine Maria.
La Mia Santissima Madre deve risplendere sulla terra, come DIO vi domanda. "

Tutto ciò che ti ho dato quel giorno, riguarda il silenzio della Mia Chiesa. Essa deve dare il Suo vero posto alla Sua Santa Patrona e Madre del Suo fondamento, la Santa Maria, che è pure la Madre Santa di DIO e Piena di Grazia. DIO ha santificato questo fondamento della Sua concezione, purificando Sant'Anna, per deporre in lei Colei che doveva contenete il DIO Vivente, e nutrirlo con il suo sangue, dandoGli la sua carne immacolata come fosse un manto regale, per Lui, Re dell'Universo, Seconda Persona della Santissima Trinità, che è sempre in Cielo come sulla Terra.

Non temere di fare errori. Io ti ho già avvertita che quelli o quelle che firmano col Mio Nome le Mie Parole, non potrebbero più muovere mani e braccia, se quanto scrivono non venisse da Me.

Affinché il Piano di Dio sia compiuto, per salvare questa Umanità straziata, si deve riconoscere in Maria, la Sua Divina Concezione Immacolata.
Il Trionfo della Mia Chiesa seguirà immediatamente.
Il Trionfo di Maria, Madre di Dio e Madre degli uomini, segnerà la fine del Regno del Maledetto su questa Terra, e di tutti i suoi accoliti.

È con il Trionfo di Maria, “Io Sono la Divina Immacolata Concezione”, che la Nuova Terra potrà popolarsi dei Figli che DIO ha scelto per vivere con Lui, nella Santa Grazia di GESÙ e di MARIA.

Tutto l’Universo canterà la Santa Gloria del Padre.
DIO, che è Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen.


La Chiesa deve comprendere che tutto è segno della Parola scritta,
per annunciare il Ritorno di DIO sulla Terra.

Il sangue delle statue è VIVO e DIVINO: le analisi ve lo provano.

venerdì 8 maggio 2015

La devozione mariana della Chiesa Copta


La devozione mariana della Chiesa Copta

   


I Copti, a motivo della dimora della Santa Famiglia in Egitto, durata almeno due anni, amano considerare la propria Patria un prolungamento della Terra Santa, venerando particolarmente la Madre di Dio.

  

La Chiesa Copta d’Egitto appartiene al gruppo di antiche Chiese Orientali, la cui conversione alla fede cristiana risale ai primi tempi del Cristianesimo. L'Egitto difatti è un Paese di antica cristianità; e una tradizione vuole che fondatore e primo Vescovo sia stato l’evangelista San Marco.
Capitale del Paese era allora Alessandria, una delle più importanti città del Mediterraneo: qui sorse attorno al 180, per opera di San Panteno siculo, la "Scuola alessandrina", resa illustre da Clemente Alessandrino (+ 215), Origene (+ 254) ed altri. L'autorità del suo Vescovo, che per primo portò il titolo di ‘Papa’, si estese presto a tutto l'Egitto ed oltre, fino in Etiopia. Tra i suoi Vescovi più celebri meritano menzione Sant’Atanasio (+ 373), campione del primo Concilio Ecumenico di Nicea del 325, e San Cirillo (+ 444), principale difensore del titolo "Theotókos" dato a Maria nel terzo Concilio Ecumenico di Efeso del 431.


La Vergine Madre Regina – Affresco copto, Fayum [sec. IX]
La Vergine Madre Regina – Affresco copto, Fayum [sec. IX]

L'Egitto fu anche teatro delle prime persecuzioni contro i Cristiani; per questo i suoi martiri non si contano, e tra essi si annovera lo stesso evangelista Marco. Fu anche il primo teatro di vita eremitica e cenobitica, sorte nei deserti egiziani: basti ricordare i nomi di San Paolo di Tebe, di Sant’Antonio Abate e di Shenouda.
Nel secolo V, quando il Concilio di Calcedonia del 451 condannò Dioscoro, successore di Cirillo sulla sede alessandrina, per l’eresia del Monofisismo, l’episcopato egiziano si divise in due tronconi: la grande maggioranza, seguita da numeroso clero, monaci e popolo, solidarizzò con lui divenendo monofisita; mentre una minoranza di elleni o ellenizati, specialmente tra il clero ed i funzionari di Alessandria, aderì alle conclusioni del Concilio: quanti si opponevano al Concilio furono chiamati ‘Copti’ [dal greco ‘Aigyptios’ o egiziano]; gli altri furono chiamati ‘Melkiti’, o seguaci del ‘Melek’, l’Imperatore di Bisanzio che aveva radunato il Concilio.
Tale divisione portò presto alla costituzione di due gerarchie, e pertanto di due Chiese distinte: la prima è la Chiesa Melkita, calcedonense, che entrò sempre più nell'orbita della Chiesa Bizantina; l'altra, anticalcedonense e monofisita, è la Chiesa Copta, che qui ci interessa conoscere.

Chiesa Copta ortodossa e Movimento ecumenico
La Chiesa Copta ha vissuto un lungo periodo di isolamento e di ripiegamento su di sé, reso più cupo con la conquista araba musulmana dell'Egitto. Tuttavia essa, da un secolo a questa parte, sta vivendo un nuovo e felice risveglio sul piano culturale, spirituale, pastorale ed ecumenico.


Fuga in Egitto, dal Libro d'Ore in uso a Poitiers, sec. XVI - Cod. Mediceo Palatino 10 c57v., Biblioteca Medicea Laurenziana, Firenze.
Fuga in Egitto, dal Libro d’Ore in uso a Poitiers, sec. XVI – Cod. Mediceo Palatino 10
 c57v.,
Biblioteca Medicea Laurenziana, Firenze.


La Chiesa Copta conta adesso da otto a dodici milioni di fedeli circa, e costituisce la più numerosa Comunità cristiana del Medio Oriente. L'organizzazione ecclesiastica comprende attualmente un Patriarcato con residenza al Cairo e ventitre Diocesi, di cui venti in Egitto, due nel Sudan e una a Gerusalemme. I Vescovi sono una sessantina, le Parrocchie 1200. Dei numerosi Monasteri che popolavano un giorno i deserti della Tebaide o le rive del Nilo, non ne sopravvivono oggi che otto: due nella Valle del Nilo, due nella regione del Mar Rosso e quattro nella regione di Wadi Natrun, mentre si sta ricostruendo quello di Abu Mina, presso Alessandria. Oltre a questi Monasteri maschili, vi sono al Cairo quattro Monasteri femminili, che contano complessivamente duecento monache.

Dal secolo XVIII vi è pure stato un Movimento di unione con Roma, che ha portato alla costituzione della Chiesa Copta cattolica, la quale segue la medesima liturgia dei fratelli Ortodossi. L'attuale Patriarca cattolico risiede pure lui al Cairo; i suoi fedeli sono circa centocinquantamila.

La Chiesa Copta ortodossa è impegnata nel Movimento ecumenico su diversi piani: con le Chiese sorelle Non-calcedonensi, con il Consiglio ecumenico delle Chiese di Ginevra e con la Chiesa Cattolica. Per quanto riguarda quest’ultima, in occasione del loro incontro di Roma nel 1973, Papa Paolo VI e il Patriarca copto Shenouda III hanno istituito una Commissione mista di dialogo, affidandole il compito di "guidare lo studio comune nel campo della tradizione ecclesiastica, della patristica, della liturgia, della teologia, della storia, dei problemi pratici, in modo che, per mezzo di un lavoro comune, in uno spirito di reciproco rispetto, ci sia possibile cercare di risolvere le divergenze esistenti tra le nostre Chiese, per essere in grado di proclamare insieme il Vangelo in una maniera che corrisponda all'autentico messaggio del Signore e ai bisogni e alle attese del mondo" [Dichiarazione comune del 10 Maggio 1973].
Maria Regina in trono con Bambino – Bassorilievo in marmo del Museo copto [sec. VI].
Maria Regina in trono con Bambino – Bassorilievo in marmo del Museo copto [sec. VI].

Questa "Dichiarazione comune" conteneva una confessione comune nel mistero del Verbo Incarnato. Il 12 Febbraio del 1988, una forma più condensata è stata firmata di comune accordo. Così suona: "Crediamo che nostro Signore, Dio e Salvatore Gesù Cristo, il Verbo incarnato, è perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità. La sua umanità e la sua divinità, egli le fece senza mescolanza, senza commistione, senza confusione. La sua divinità non fu separata dalla sua umanità in alcun momento, nemmeno per un istante. Nello stesso tempo, noi anatematizziamo tanto la dottrina di Nestorio quanto quella di Eutiche".

La Chiesa Copta possiede una propria Letteratura, Liturgia, e Diritto canonico. La Liturgia, ricca e solenne come tutte le liturgie orientali, ha mantenuto in modo sensibile l'impronta delle sue origini monastiche. La lingua liturgica tradizionale è quella copta, derivata dall'egiziano antico. Tuttavia, nel corso dei secoli si è introdotta la lingua araba che tende sempre più a soppiantare il copto.

Riferimenti mariani nella Chiesa Copta

La venerazione dei Copti per la Madre di Dio è molto estesa e risale ai tempi più antichi. È in Egitto che si incontra per la prima volta il termine "Theotókos", solennemente difeso dal grande Cirillo contro le negazioni di Nestorio nel Concilio di Efeso. In Egitto anche è stata scoperta l’Antifona mariana "Sub tuum praesidium", la più antica invocazione mariana che si conosca.

I Copti, a motivo della dimora della Sacra Famiglia in Egitto, durata almeno due anni, amano considerare la propria patria un prolungamento della Terra Santa. Essi ripercorrono gli spostamenti che la loro tradizione attribuisce alla Sacra Famiglia in Egitto, senza preoccuparsi dei problemi di storicità; e sono riusciti a creare dei Pellegrinaggi le cui tappe sono punteggiate da numerosi e significativi Santuari mariani. Secondo i Copti, una benedizione speciale data dalla Madre di Dio durante il suo soggiorno in Egitto, spiegherebbe la fioritura della vita monastica; e fu questa la ragione della consacrazione a Maria di molti Monasteri dopo il Concilio di Efeso. Attualmente le Chiese dedicate a Maria sono più di 160, tra cui alcune considerate veri e propri Santuari mariani perché ricordano soggiorni ivi fatti da Maria e miracoli da lei operati. In alcune di esse ci sono icone miracolose della Vergine, reputate opera di San Luca.

I Copti possiedono un’abbondante letteratura mariana espressa in Omelie, in Inni e Preghiere, distribuiti nei numerosi Libri liturgici in uso presso la loro Chiesa. Vi si nota un particolare culto per gli apocrifi mariani dell'Infanzia, a causa del soggiorno della Sacra Famiglia in Egitto e delle luci nuove e interessate che essi gettano su tale soggiorno.

Molte Omelie della tradizione copta hanno contenuto mariologico. Alcune sono tradotte dal greco o dal siriaco; altre sono dovute a Padri della Chiesa Copta. Molte altre sono pseudepigrafiche, composte per lo più sotto l'occupazione araba che non consentiva la creazione letteraria e teologica. Ogni occasione era per loro buona per illustrare il mistero liturgico evocato o per tessere l'elogio della persona festeggiata. Fonte immediata di ispirazione è, di solito, la liturgia stessa con i suoi testi e con le sue manifestazioni etniche e folkloristiche.


Maria Regina e Apostoli - Affresco del Museo copto del Cairio [sec. V].
Maria Regina e Apostoli – Affresco del Museo copto del Cairio [sec. V].



Maria offre argomenti inesauribili alla trama dei loro discorsi. I Copti dispongono di varie collezioni di Omelie patristiche, sia manoscritte che edite. L'autenticità è solo affermata, ma non controllata. I nomi più ricorrenti sono Cirillo di Gerusalemme, Efrem Siro, Macario l'Egiziano, Giovanni Crisostomo, Cirillo di Alessandria, Giacomo di Sarug, Teofilo di Alessandria, e altri.

I Libri liturgici che contengono argomenti e testi mariani sono: i Calendari, il Sinassario, il Messale, l'Orologio, i Sacramentari, il Pontificale, il Difnar, la Salmodia annuale, la Salmodia di Kiahk, il Libro delle glorificazioni. Esistono anche antologie in onore della Vergine, lodi litaniche, preghiere, glosse e altro.

Fra gli Inni mariani spiccano le cosiddette "Theotokie", che hanno molta affinità con quelle della Chiesa greca. I Copti le attribuiscono ad autori quali Atanasio, Efrem Siro, Giacomo di Sarug e altri. Sono contenute nel libro della "Salmodia annuale", e riprese su larga scala nel libro della "Salmodia di Kiahk" per il mese mariano in preparazione alla festa del Natale. Gli altri Libri liturgici contengono altri testi mariani, come vedremo in seguito.

La Chiesa Copta celebra numerose feste mariane; il numero è molto elastico. Essi parlano volentieri di 32 feste. Fra queste ci sono quelle di consacrazione di molte Chiese mariane, e un ciclo completo che riguarda le diverse tappe della vita della Santa Vergine: Concezione, Natività, Presentazione al Tempio, Annunciazione, Natale, Presentazione di Gesù al Tempio, Fuga in Egitto, Morte e Assunzione.

La festa del Natale è considerata insieme festa di Cristo che nasce e di Maria che lo genera al mondo; per questo il lungo digiuno che precede la festa del Natale è chiamato "digiuno della Vergine" e costituisce una specie di "mese mariano".
I Copti distinguono anche due feste della "fine della vita di Maria", separate da un lasso di tempo di 206 giorni: la festa della Dormizione, o morte, e quella della sua gloriosa Assunzione al Cielo.


George Gharib


AVE MARIA GRATIA PLENA!