MAGNIFICAT (2)
Motivi per cui si può definire il Magnificat
come il Cantico del Cuore della Santissima Vergine
Io definisco il Magnificat il sacro Cantico del Sacratissimo Cuore della Beata Vergine,
per molte ragioni.
In primo luogo, perché è sgorgato da questo divin Cuore, prima di sciogliersi
sulla sua bocca.
In secondo luogo, perché la sua bocca non l’ha pronunciato che per la
mozione ricevuta dal suo Cuore carneo, spirituale e divino. Il Cuore di carne
di questa Divina Vergine, infatti, essendo ripieno di una gioia sensibile e
straordinaria, ha spinto la sua santissima bocca a cantare questo Magnificat
con un fervore ed un giubilo straordinari.
Essendo il suo Cuore spirituale tutto
rapito e trasportato in Dio, ha fatto uscire dalla sua santa bocca queste parole
estatiche: «Et
exultavit spiritus meus in Deo salutaris meo: Il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore».
Il suo Cuore divino - ossia il suo Divino
Bambino, che risiede nelle sue viscere benedette e dimora nel suo Cuore e che è
l’anima della sua anima, lo spirito del suo spirito e il Cuore del suo Cuore -
è il primo Autore di questo Cantico. È Lui che vi mette i pensieri e le verità
che sono contenuti nello spirito della sua Divina Madre ed è Lui che pronuncia,
con la sua bocca, gli oracoli di cui è ricolmo.
In terzo luogo, il Magnificat è il Cantico del
Cuore della Madre d’amore, ossia il Cantico dello Spirito Santo, che è lo
Spirito e il Cuore del Padre e del Figlio, e che è anche il Cuore e lo Spirito
di questa Vergine Madre, di cui Ella è talmente ricolma e posseduta, che la
sua presenza e la sua voce riempiono san Zaccaria, sant’Elisabetta e il bambino
che ella porta nel suo grembo, di questo stesso spirito.
Infine, è il
Cantico del cuore e dell’amore di questa Vergine amabilissima, perché è il
Divino Amore di cui Ella è tutta infiammata che le fa pronunciare tutte le
parole di questo meraviglioso Cantico, le quali - secondo san Bernardino - sono
tante fiamme d’amore, uscite dall’ardente Fornace del Divino Amore che brucia
nel Sacro Cuore di questa Vergine incomparabile.
O Cantico d’amore, o Cantico Verginale del Cuore
della Madre d’amore, che avete la vostra prima origine nel Cuore stesso del
Dio d’amore, che è Gesù e nel Cuore dell’amore personale ed increato, che è lo
Spirito Santo, non spetta che alla degnissima bocca della Madre del Bell’Amore
di cantarvi e di pronunciarvi. I serafini stessi se ne reputano indegni. Com’è,
dunque, che i peccatori miserabili, tali quali siamo noi, osano proferire le Divine Parole che Maria ha composto e far passare attraverso le
loro bocche immonde i misteri ineffabili
che questo cantico contiene?
Oh! Con quale rispetto
e quale venerazione questo santissimo Cantico deve essere pronunciato e
cantato! Oh! Quale deve essere la purezza della lingua e la santità della bocca
che lo pronuncia! Oh! Quale fuoco e quali fiamme d’amore deve accendere nei
cuori degli ecclesiastici e delle persone religiose che lo recitano e lo
cantano sì sovente!
Certamente bisognerebbe essere tutto cuore e tutto amore per
cantare e pronunciare questo Cantico d’amore.
O Madre del Bell’Amore, fateci partecipi
della santità, del fervore e dell’amore con il quale avete cantato in terra
questo Cantico ammirabile, che canterete per sempre in Cielo con tutti gli
angeli e tutti i santi, ed otteneteci dal vostro Figlio la grazia di essere nel
numero di coloro che lo canteranno eternamente con Voi, per rendere grazie
eterne all’adorabilissima Trinità per tutte le cose grandi che ha operato in
Voi ed attraverso di Voi, e per le grazie innumerevoli che Ella ha elargito a
tutto il genere umano per vostro mezzo.
san Giovanni Eudes
AVE MARIA PURISSIMA!