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giovedì 22 ottobre 2020

“Avvicinatevi figli miei, non abbiate paura; sono qui per narrarvi una grande notizia”,

Madonna de La Salette






Madonna de La Salette

La Madonna lungo i secoli è apparsa molte
volte, lasciando messaggi, incitando alla
preghiera ed al pentimento dei peccati. Per
lo più Essa è apparsa a veggenti o persone
di umili condizioni e di animo innocente,
quasi a garanzia della veridicità degli eventi
che si verificavano; 

così fu per
l’apparizione nel 1531 di Guadalupe in
Messico a s. Juan Diego Cuauhtiotatzin, un
indio analfabeta; 

a Lourdes nel 1858 a s.
Bernadette Soubirous; 

a Fatima nel 1917 ai
tre pastorelli Giacinta, Francesco e Lucia,
per citarne alcune fra le più famose.

Ma dodici anni prima delle apparizioni di

Lourdes, così conosciute nel mondo, la
Madonna era già apparsa nella stessa
Francia a La Salette, località del
dipartimento dell’Isère, nel cuore del circo
delle Alpi francesi, in cui scorre il fiume
Drac, a circa 1800 metri di altezza.

E come succederà in seguito per altre

apparizioni, la Madonna si incontra anche
qui con due pastorelli, Mélanie Calvat di
circa 15 anni e Maximin Giraud di 11 anni;
nessuno dei due era mai andato a scuola, né
al catechismo; non sapevano né leggere né
scrivere; molto poveri economicamente, sia
di cultura, sia di affetti.

Melania Calvat viveva presso i contadini

dei dintorni di Corps, paese in cui era nata
il 7 novembre 1831, collocata a servizio come pastorella, ritorna in famiglia solo nell’inverno, quando si soffre la fame e il freddo; per questo è di carattere introverso, timida e chiusa, di poche parole, rispondeva molte volte solo con dei si o dei no.

Massimino Giraud anch’egli nato a Corps il 26 agosto 1835 è molto vivace, sempre a correre con il 
cane e la capretta, stà volentieri fuori casa lontano dalla matrigna, giacché è orfano di madre da quando aveva 17 mesi. Verso la metà di settembre del 1846, un contadino delle alture Ablandins, Pietro Selme ha il suo pastorello ammalato e quindi scende a Corps dal suo amico Germano Giraud a chiedere in prestito per alcuni giorni il figlio Maximin, che gli viene concesso, nonostante che il padre dica che il ragazzo è troppo distratto per fare il pastore.

Così il 14 settembre il piccolo Massimino è sulle alture degli Ablandins; dal 17 settembre conosce 
sui pascoli Mélanie Calvat, con la quale tenta di chiacchierare, anche se la ragazza non ne ha voglia; comunque scoperto che sono nativi entrambi di Corps, decidono di venire il giorno seguente sullo stesso pascolo.

Quindi il sabato 19 settembre 1846 salgono di buon’ora i versanti del monte Planeau, al di sopra del 
villaggio di La Salette, guidando ognuno quattro mucche a pascolare. Segue così una mattinata calma di pascolo, a mezzogiorno al suono dell’Angelus della campana del villaggio sottostante, fanno colazione con pane e formaggio e acqua fresca della cosiddetta “fontana degli uomini” per distinguerla da quella per le bestie; sono raggiunti da altri pastorelli che controllano altri bovini più giù, dopo la colazione si dividono di nuovo e Melania e Massimino attraversato un ruscello, contrariamente alle loro abitudini, si stendono sull’erba al tepore del sole di fine estate e si assopiscono.

Svegliatosi di botto con il pensiero delle mucche che si erano allontanate, le ritrovano nell’altro 
versante e cominciano la discesa; a metà strada presso una piccola sorgente Melania per prima vede su un mucchio di pietre un globo di fuoco “come se il sole fosse caduto lì” e lo indica a Massimino.

Impauriti si avvicinano al globo e una donna vi appare seduta con la testa fra le mani, i gomiti sulle 
ginocchia, profondamente triste. La Bella Signora si alza e parlando in francese dice loro:
“Avvicinatevi figli miei, non abbiate paura; sono qui per narrarvi una grande notizia”, rincuorati essi si avvicinano e vedono che sta piangendo; è alta, luminosa, veste come le donne del luogo con lunga tunica, grande grembiule alla vita, uno scialle incrociato e annodato dietro, una cuffia da contadina:

   Ha delle rose che le incoronano la testa, orlano il suo

scialle e i suoi calzari; sulla fronte splende una luce simile
ad un diadema; sulle spalle ha una lunga catena, un’altra
catenina trattiene sul petto un crocifisso sfavillante sui cui
lati vi è un martello e una tenaglia.
   I due pastorelli raccontano in seguito ai loro interlocutori,
inquirenti o semplici pellegrini, che la Signora piangeva
per tutto il tempo che parlò loro e sostanzialmente con
piccole sfumature essi, insieme o separatamente,
riferiscono le stesse parole del messaggio della Signora,
che è bene ricordare, essi non riconobbero in quel
momento come la Madonna.

La Vergine parlò molto in questa unica apparizione a La

Salette, le frasi dette hanno tutte un significato, che si è in
seguito cercato di capire e chiarire nella loro sostanza di
messaggio salvifico, cita oltre a problemi generali,
mondiali, anche episodi locali, con riferimenti personali ad
episodi della famiglia di Massimino, si esprime in francese
ma anche nel dialetto di Corps, parlato dai ragazzi; fa
riferimento ad esempi di vita dei campi agricoli.

Non è possibile riportare in questo breve spazio tutto il messaggio e la sua necessaria

interpretazione, ne citiamo solo alcuni brani: 

“Se il mio popolo non vuole sottomettersi, sono
costretta a lasciare libero il braccio di mio Figlio. Esso è così forte e così pesante che non posso più trattenerlo”; “Da quanto tempo soffro per voi!”; “Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, sono incaricata di pregarlo incessantemente e voi non ci fate caso. Per quanto pregherete e farete, mai potrete compensare la pena che mi sono presa per voi”; 
   “Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo e non me lo volete concedere. È questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio”; 
“ E anche quelli che guidano i carri non sanno che bestemmiare il nome di mio Figlio.
Queste sono le due cose che tanto appesantiscono il braccio di mio Figlio”.

Poi parla separatamente ai due ragazzi, in modo che solo uno riesce ad ascoltarla; alla fine Ella 
oltrepassa il ruscello e inizia a salire il versante opposto e senza più voltarsi dice: “Andiamo figli miei, fatelo conoscere a tutto il mio popolo”, e giunta sulla cima del colle, seguita dai ragazzi, s’innalza da terra e man mano sparisce, lasciando stupefatti i due pastorelli.
Scesi alle loro cascine dove lavoravano, essi raccontano l’incontro con la bella Signora per
giustificare anche il ritardo nel tornare; l’indomani domenica, scendono dal Parroco a raccontargli l’incontro, il parroco intuisce e si commuove nella predica domenicale; il sindaco informato, per tutta la sera cercherà di far ritrattare Melania, promettendo, minacciando, ma lei risponde “la Signora mi ha detto di dirlo e lo dirò”; il sindaco di La Salette scende anche a Corps da Massimino, nel frattempo rientrato in famiglia e può constatare che il racconto del candido ragazzo corrisponde a quello di Melania.

La sera stessa, i datori di lavoro dei ragazzi, con un loro vicino hanno la felice idea di mettere per iscritto, sotto dettatura di Melania, le parole della Vergine, che grazie a loro diventerà il primo documento scritto all’indomani dell’Apparizione, e che viene controfirmato da loro tre.

Rapidamente la notizia si diffonde, arrivano giornalisti, funzionari, inquirenti inviati dal vescovo di 
Grenoble, cui spetta di diritto pronunciarsi sul fatto avvenuto nella sua Diocesi. Nonostante che il vescovo sia convinto della verità di quanto accaduto e dell’incapacità di ingannare dei due pastorelli, egli nomina una commissione d’inchiesta, i ragazzi vengono ripetutamente ascoltati, si prendono informazioni, si dà libertà di parola ai contraddittori; solo dopo cinque anni d’indagini, il 19 settembre 1851, mons. Filiberto de Bruillard vescovo di Grenoble, pubblica finalmente il suo

Decreto:

“Noi dichiariamo che l’Apparizione della Madonna a due pastorelli, il 19 settembre 1846, su una 
montagna della catena delle Alpi, situata nella parrocchia de La Salette, vicaria foranea di Corps, reca in se stessa tutti i caratteri della verità ed i fedeli hanno fondate ragioni per crederla indubitabile e certa”.

Inoltre il 1° maggio 1852 mons. de Bruillard annuncia con lettera ufficiale la costruzione di un 
santuario sul luogo e la fondazione di un corpo di missionari diocesani per l’assistenza spirituale dei pellegrini e che si chiameranno “Missionari di Nostra Signora de La Salette”.
    
     Il 19 settembre 1855 il nuovo vescovo di Grenoble, riassumeva così la situazione: “ La missione dei fanciulli è terminata, comincia quella della Chiesa”.

La Vergine Maria non è venuta a La Salette per insegnarci qualcosa di nuovo. È venuta per

manifestare la presenza, nel nostro mondo e nella nostra vita, della forza di salvezza che è in Cristo Gesù: viene a supplicarci in lacrime a farci caso. Questa è la base del suo intervento. Le lacrime di Maria sono i segni della sua impotenza di fronte alla nostra libertà, allorché rifiutiamo la salvezza che ci è proposta. Sono nel contempo i segni del suo amore, l’estremo argomento di una madre che ha solo i suoi occhi per piangere, per commuovere i nostri cuori induriti. (Padre Roger Castel, MS)

Il 2 febbraio 1858 i primi sei sacerdoti “Missionari di N. S. de La Salette” pronunciano i primi voti 
e da quel giorno la Congregazione cresciuta di numero si espande in tutto il mondo, modellando la sua organizzazione di Comunità religiosa con l’opera illuminata di padre Silvano-Maria Giraudcoadiuvato da altri uomini di valore.
Si sono aperte Chiese e Case di spiritualità mariana e sociali in tante Nazioni in cui sono presenti i ‘Missionari’ coadiuvati dal ramo femminile delle “Suore di Nostra Signora de La Salette” che comprende dal 1955, i primi due movimenti religiosi salettini sorti nei primi anni dopo l’apparizione e all’inizio del Novecento: le ‘Religiose Riparatrici’ e le Suore ‘Missionarie di N. S. de La Salette’.

Infine sul luogo dell’Apparizione, a 1800 metri sorse dal 1861 al 1879 una basilica in stile
neoromanico, gestita dalla ’Associazione dei Pellegrini de La Salette’, affidata loro insieme al complesso ricettivo, dalla diocesi di Grenoble. I Missionari e le Suore di N. S. de La Salette ne assicurano la funzionalità e la spiritualità, essendo questa ormai la loro culla e Casa Madre.

I due pastorelli primi testimoni del Messaggio di Maria non ebbero una vita felice, furono sottoposti singolarmente ad interrogatori, a volte creduti a volte no; 
Maximin Giraud nei tre anni successivi, perse il padre, la matrigna e il fratellastro; venne accusato di fosco bugiardo, perfino dal collaboratore del santo Curato d’Ars; viaggiò molto, andò in collegio e in seminario; fu seminarista, poi impegnato in un ospizio, studente in medicina, bocciato alla laurea, lavorò in farmacia, si arruolò come zuavo pontificio, dopo poco tempo si dimise. Venne sfruttata la sua notorietà da un mercante di liquori che lo fa suo socio; a 39 anni torna a La Salette nel 1874, rifà per l’ultima volta, davanti ad un grande uditorio, il racconto della visione mariana.
La sera del 1° marzo 1875 muore, il suo corpo riposa nel cimitero di Corps, ma il suo cuore è nella basilica di La Salette, vicino all’organo come da suo desiderio.

Mélanie Calvat invece rimane quattro anni presso le Suore della Provvidenza a Corps, 
ha poca memoria e poca attitudine allo studio, diventata
oggetto di attenzioni e premure dei visitatori, ella si
vincola troppo al suo modo di vedere, al punto che
il vescovo non le concede di ammetterla ai voti.
    Dando ascolto a persone sbagliate, imbevute di
profezie popolari e di teorie pseudo mistiche
apocalittiche, ne resterà segnata per tutta la vita,
prende a fare profezie che lei ricollega
all’Apparizione, però sconfessata dal vescovo.
  
    Pilotata dal talento di un Léon Bloy crea una
corrente di pensiero che si richiama a La Salette,
che non ha nulla a che vedere praticamente, con le
verità di fede della Chiesa richiamate dalla
Vergine, abbandonandosi al dominio sterile delle
fantasie.
Entra ed esce da vari conventi in alcune Nazioni
europee, poi si stabilisce a Castellammare di Stabia
(Napoli) per 17 anni, scrivendo i suoi “segreti”,
cercando di fondare un’Istituzione anche negli anni
successivi quando ritorna in Francia. Nel 1892 è di nuovo in Italia, a Lecce poi in Sicilia, scrive un’autobiografia piuttosto romanzata dove s’inventa una infanzia straordinaria, ma quando va pellegrina a La Salette il 18 e 19 settembre 1902, il suo racconto ritrova la semplicità e la lucidità della prima volta, conforme a quello di Maximin. 
    Ritornata in Italia muore a 73 anni ad Altamura (Bari) il 14 dicembre 1904; il suo corpo, al termine di tanto vagabondare riposa in questa città  presso la Chiesa di sant'Antonio in un convento di suore di sant' Annibale Maria Di Francia, sulla sua tomba un bassorilievo presenta la Madonna che accoglie in cielo la pastorella de La Salette, che pur avendo vissuta una vita difficile e povera, era rimasta sempre fedele e devota alla sua prima testimonianza.

Maggiori notizie, sul Messaggio della Madonna, sulle interpretazioni delle parole e dei simboli dell’Apparizione, come per tutte le attività del Santuario e delle Congregazioni religiose, si possono chiedere a: ‘Missionari de La Salette’ - Via Andersen, 15 - 
00168 Roma

Autore: Antonio Borrelli




CUSTODI NOS, DOMINA VIRGO MARIA:
NE PECCATORUM LAQUEO CAPIAMUR.

giovedì 19 settembre 2019

La Salette: e i suoi segreti!


L' apparizione di 


"Nostra Signora di La Salette"



Scoperti in Vaticano i segreti de La Salette



Mons. Antonio Galli, nato a Pievepelago (Modena) nel 1908, ordinato sacerdote nel 1932, ha esercitato il suo ministero dapprima in un Istituto per sordomuti, quindi per 58 anni tra i monti nativi, insegnando contemporaneamente nel seminario di Fiumalbo. Trascorse gli anni della Seconda guerra mondiale tra i suoi parrocchiani, nelle immediate vicinanze del fronte, redigendo un diario che ha offerto importanti notizie agli storici del conflitto. Tra le sue opere, di cui alcune tradotte all’estero e premiate in concorsi internazionali di saggistica, ricordiamo: Melania, la pastorella de La Salette (1994), Kérizinen (1997), Apologia di Melania (2001), Commento (non più vietato) al segreto de La Salette (2001).
PRESENTAZIONE. Nella storia dell’Apparizione della Madonna a La Salette si era creato un vuoto che sembrava incolmabile: i segreti dei due pastorelli, Melania e Massimino, inviati dal vescovo di Grenoble a papa Pio IX nel 1851 e mai rivelati, erano scomparsi e sembravano irrimediabilmente perduti. Uno studioso francese, l’abbé Michel Corteville, impegnato a Roma in una ricerca per la sua tesi di laurea su La Salette, li ha provvidenzialmente scoperti nel 1999 nell’Archivio della Congregazione della dottrina per la fede. Su questo importante ritrovamento ha pubblicato in Francia uno studio in collaborazione con l’insigne mariologo René Laurentin. Ma era volontà della Vergine che questi messaggi fossero portati a conoscenza di tutti i popoli della terra e l’autore di questo volume, mons. Antonio Galli, ha ritenuto di dover obbedire diffondendo le parole, che furono da lei pronunciate tra le lacrime, anche in Italia, dove Melania trovò rifugio e conforto alla persecuzione di cui fu oggetto in patria. Oltre ad una dettagliata narrazione della scoperta, in questo libro è presente un’ampia analisi dei due messaggi, i cui vaticini apocalittici, sorprendentemente attuali, possono suscitare serie riflessioni e generosi propositi nell’animo del lettore. L’abbé Corteville così dichiara: "È la prima volta che un’Apparizione mariana fa scoprire i suoi segreti autenticati".
Ecco come l’abbé Michel Corteville narra, in un\’intervista concessa al noto mariologo René Laurentin, in qual modo ha scoperto i segreti, considerati perduti.
«Avendo saputo in Vaticano che i documenti che cercavo erano custoditi negli Archivi della Congregazione per la Dottrina della Fede, ormai consultabili fino a tutto il Pontificato di Leone XIII (1903), chiesi l\’iter per accedervi, ma, essendo ormai in luglio, mi dissero di ritornare in settembre. Una lettera del relatore della mia tesi giustificava il motivo della mia ricerca al card. Ratzinger. Ciò e il supplementare appoggio d\’un teologo romano mi aprirono le porte, ma bisognava attendere tre settimane prima di ottenere un posto disponibile nella sala delle consultazioni. Una religiosa italiana, scettica sulle profezie di Melania, mi disse con ironia: "Se troverete il famoso segreto ci vedrete più chiaro"?
«Mi occorsero dieci giorni per passare in rassegna con qualche fatica tutti i fascicoli senza che comparisse quello de La Salette. Mancando il catalogo, provvidenzialmente mi venne in aiuto l\’archivista, il quale ricordava dove giaceva l\’incartamento degli anni 1879-83. Cominciai a sfogliare plichi su plichi, che non erano stati toccati da venti o trent\’anni, quantunque contenessero una documentazione molto importante. Il sabato 2 ottobre 1999, festa dei santi Angeli custodi, raggiunsi il Vaticano più presto del solito, avendo incontrato poco traffico ed entrai nella basilica di S. Pietro, inginocchiandomi in preghiera davanti all\’altare della Confessione. Promisi un attestato di riconoscenza se avessi trovato anche solo una traccia dei segreti. Rimessomi all\’opera, per tutta la mattinata consultai plichi chiusi in fodere i cui orli erano a brandelli. Nel bel mezzo dell\’ultimo involucro, proprio quando la campana suonava la fine del tempo concesso, mi trovai fra le mani una carta che recava uno scritto a caratteri azzurrognoli. La calligrafia mi parve quella di Melania. Ebbi appena il tempo di leggere la data, 6 luglio 1851, e alcune frasi. Sia la data che quelle frasi mi fanno subito pensare al segreto e soprattutto la busta in cui è chiuso il documento, il sigillo, le firme dei testimoni che hanno assistito alla compilazione del messaggio nell\’episcopio di Grenoble. Un testo con altra calligrafia ed una seconda busta mi fanno ritenere d\’aver trovato i preziosi autografi dei veggenti, portati a Pio IX dagli inviati di mons. de Bruillard, il vicario generale Rousselot e il santo curato della cattedrale, Gérin, ma non ho il tempo di leggerli. Uscendo, comunico la scoperta all\’archivista e ai compagni di ricerche, infine telefono alla religiosa italiana, la quale non dà alcuna importanza a La Salette e mi risponde: "E per questo mi telefona?"».1
Soddisfatto invece oltre ogni immaginazione e non a torto è l\’abbé Corteville, il quale spiega così l\’importanza della sua scoperta.
«I due testi ritrovati ci offrono […] l’Apparizione nella sua integrità. Come Gesù nel Vangelo, così Maria a La Salette non ha solo annunciato cattive notizie, né parlato soltanto di peccati. La sua grande rivelazione è uguale a quella del Vangelo di Luca (2, 34), che ci presenta Cristo "Signore del tempo e della storia", "rovina e risurrezione di molti in Israele", tradito dagli uni, accolto dagli altri, amico dei più piccoli e nemico degli orgogliosi e dei potenti. Come altre profezie di santi e di beati, i segreti dei pastorelli, stando a due lunghi studi inediti, compiuti da Maritain e da Millon, attestano la fedeltà alla loro missione da cui emana, in un contesto di fede, una luce viva e insieme modesta.
«Punto finale d\’una lunga polemica storica, i nuovi testi, se accolti con umiltà e serietà, possono aumentare i frutti di misericordia e di conversione, offerti dalla Vergine riconciliatrice. "Là dove il peccato è abbondato, è sovrabbondata la grazia" (Rm 5, 20). Povero o ricco, nobile o plebeo, chierico o laico, francese o straniero, la Madonna esorta tutti a salire più in alto, verso il Salvatore, senza fermarsi a guardare indietro.
«Un po’ di lirismo ci sembra permesso: è la prima volta che un’apparizione mariana fa scoprire i suoi segreti autentificati. Essi hanno commosso i loro primi importanti lettori, lasceranno indifferenti noi? La Salette vorrebbe essere meta di quel grande pellegrinaggio di fede che il santo Curato d’Ars, dopo aver vinto i dubbi che lo attanagliavano, immaginava in continuo progresso. La sua posizione e i suoi messaggi evocano i monti e le figure bibliche. Nel libro di Daniele una pietra si stacca dal monte e, rotolando, cozza contro gli antichi imperi idolatri e li frantuma (Dn 2, 45). Si tratta di un\’analogia? Dal miracolo personale, compiuto dalla medaglia mariana di Parigi, La Salette non conduce al miracolo comunitario della "pietra", "drizzata" dai fanciulli, sulla quale Maria si siede? Non richiama alla mente la "Misericordia che piange", ma anche il Giudizio che promana dalla Croce?
«I nuovi documenti liberano anche la pastorella de La Salette dall’accusa d’aver inventato, molti anni dopo, i peccati del clero, denunciati dalla Vergine. Come ella aveva confidato a mons. Zola, quei rimproveri erano già contenuti nel segreto del 1851. Sono forse inferiori quelli che purtroppo dobbiamo deplorare ai nostri giorni? Chi tradì Cristo con un bacio?».2

Note
1. René Laurentin-Michel Corteville, Découverte du secret de La Salette, Fayard, Parigi 2002, pp. 23-24.
2. Michel Corteville, Tesi di Laurea su La Salette, p. 253.


Testo del Segreto 
redatto nel 1879 da Melania Calvat
A partire dal 1851 Melania stese diverse altre redazioni del segreto da lei ricevuto. Per la prima volta, il 15 novembre 1879 lo fece pubblicare a Lecce con l\’imprimatur dell\’arcivescovo Mons. Salvatore Zola, del quale è aperta la causa di beatificazione.

J.M.J.+
Melania ciò che sto per dirti ora, non resterà sempre segreto; lo potrai pubblicare nel 1858. I Sacerdoti, ministri di mio Figlio, i sacerdoti con la loro cattiva vita, con la loro irriverenza ed empietà nella celebrazione dei Santi Misteri, con l\’amore per i soldi, con l\’amore per l\’onore ed i piaceri, i sacerdoti sono diventati delle cloache d\’impurità. I sacerdoti domandano vendetta, e la vendetta è sospesa sulle loro teste. Guai ai preti e alle persone consacrate a Dio, che con la loro infedeltà e la loro cattiva vita, crocifiggono di nuovo mio Figlio! I peccati delle persone consacrate a Dio, gridano verso il cielo e richiedono vendetta, ed ecco che la vendetta è alla loro porta, non vi è infatti più alcuno che implori misericordia e perdono per il popolo; non vi sono più anime generose, non vi è più nessuno degno di offrire la Vittima senza macchia all\’Eterno in favore del mondo. Dio colpirà in modo senza pari. Guai agli abitanti della terra! Dio darà fondo alla sua collera e nessuno potrà sottrarsi a tanti mali messi insieme.
I capi e i conduttori del popolo di Dio hanno trascurato la preghiera e la penitenza e il demonio ha ottenebrato la loro intelligenza, essi sono diventati delle stelle erranti che il vecchio diavolo trascinerà con la sua coda per farli perire. Dio permetterà al vecchio serpente di mettere divisioni tra i regnanti, in ogni società ed in ogni famiglia. Si soffriranno pene fisiche e morali; Dio abbandonerà gli uomini a se stessi, e manderà dei castighi che si succederanno per oltre trentacinque anni. La Società è alla vigilia dei flagelli più terribili e dei più grandi avvenimenti; ci si deve aspettare di essere governati con una verga di ferro ed a bere il calice della collera di Dio.
Che il Vicario di mio Figlio il Sommo Pontefice Pio IX non esca da Roma dopo il 1859; ma che sia fermo e generoso e combatta con le armi della fede e dell\’amore; io sarò con lui. Che non si fidi di Napoleone; il suo cuore è doppio, e allorché vorrà essere simultaneamente Papa ed Imperatore, presto Dio l\’abbandonerà ; lui è quell\’aquila che volendo sempre più innalzarsi, cadrà sulla spada di cui voleva servirsi per costringere i popoli ad innalzarlo. L\’Italia sarà punita per l\’ambizione di voler scuotere il giogo del Signore dei Signori; per cui sarà abbandonata alla guerra; il sangue scorrerà per ogni dove; le chiese saranno chiuse o profanate; i preti e i religiosi saranno scacciati, saranno fatti morire e morire di una morte crudele. Diversi abbandoneranno la fede, ed il numero dei preti e dei religiosi che si separeranno dalla vera religione sarà grande; fra queste persone vi saranno anche dei vescovi. Che il Papa si tenga in guardia dai facitori di miracoli, è venuto infatti il tempo in cui sia in aria che sulla terra vi saranno i prodigi più sbalorditivi.
Nell\’anno 1864, Lucifero con un gran numero di demoni saranno staccati dall\’inferno; essi, piano piano, aboliranno la fede, anche nelle persone consacrate a Dio, li accecheranno in tal modo che, senza una speciale grazia, queste persone finiranno per prendere lo spirito di questi angeli perversi; diverse case religiose perderanno completamente la fede e perderanno molte anime. I libri cattivi abbonderanno sulla terra, e gli spiriti delle tenebre spanderanno dappertutto un rilassamento universale per quel che concerne il servizio di Dio; essi avranno un grandissimo potere sulla natura: vi saranno delle chiese per servire questi spiriti. Delle persone saranno trasportate da un luogo all\’altro da questi cattivi spiriti, ed anche dei preti, perché non seguiranno lo spirito del Vangelo che è spirito d\’umiltà , di carità e di zelo per la gloria di Dio. Si faranno risuscitare dei morti e dei giusti. (Cioè che questi morti assumeranno la fisionomia delle anime giuste che erano vissute sulla terra per meglio sedurre gli uomini; questi cosiddetti morti risuscitati, che poi non sono altro che il demonio in quelle sembianze, predicheranno un altro Vangelo contrario a quello del vero Gesù Cristo, negando l\’esistenza del Cielo ed anche delle anime dei dannati. Tutte queste anime appariranno come unite al loro corpo). In ogni luogo vi saranno prodigi straordinari poiché, essendosi spenta la vera fede, la falsa luce rischiara il mondo.
Guai ai Principi della Chiesa che saranno intenti ad ammassare soltanto ricchezze su ricchezze, a salvare la propria autorità e a dominare con orgoglio! Il Vicario di mio Figlio dovrà soffrire molto, poiché per un certo tempo la Chiesa sarà data a grandi persecuzioni; e questo sarà il tempo delle tenebre; la Chiesa subirà una crisi spaventosa. La santa fede di Dio essendo dimenticata, ogni individuo vorrà guidarsi da solo ed essere superiore ai suoi simili. Saranno aboliti i poteri civili ed ecclesiastici, ogni ordine ed ogni giustizia saranno calpestati; non si vedrà che omicidi, odio, gelosia, menzogna, discordia, senza amore per la patria né per la famiglia.
Il Santo Padre soffrirà molto, Io sarò con lui fino alla fine, per ricevere il suo sacrificio. I cattivi attenderanno diverse volte alla sua vita senza poter nuocere ai suoi giorni; ma né lui né il suo successore… vedranno il trionfo della Chiesa di Dio. I governanti avranno tutti un medesimo progetto, che sarà di abolire e fare scomparire tutti i princìpi religiosi per sostituirli con il materialismo, l\’ateismo, lo spiritismo, e ogni sorta di vizi. Nell\’anno 1865 si vedrà l\’abominio nei luoghi santi; nei conventi i fiori della Chiesa saranno putrefatti e il demonio diventerà come il re dei cuori. Coloro che sono a capo delle comunità religiose si guardino dalle persone che esse devono ricevere, perché il demonio userà tutta la sua malizia per introdurre negli ordini religiosi delle persone dedite al peccato, perché i disordini e l\’amore dei piaceri carnali saranno diffusi su tutta la terra.
La Francia, l\’Italia, la Spagna e l\’Inghilterra saranno in guerra: il sangue scorrerà per le strade; il francese combatterà contro il francese, l\’italiano contro l\’italiano, vi sarà poi una guerra generale che sarà spaventevole. Per qualche tempo Dio non si ricorderà più della Francia né dell\’Italia, perché il Vangelo di Gesù Cristo non è più conosciuto. I malvagi useranno tutta la loro astuzia; ci si ucciderà, ci si massacrerà reciprocamente perfino nelle case. Al primo colpo della Sua spada fulminante le montagne e la natura tutta tremeranno di spavento perché i disordini e i crimini degli uomini trafiggono la volta celeste. Parigi sarà bruciata e Marsiglia inghiottita; molte grandi città saranno scosse e inghiottite da terremoti; si crederà che tutto è perduto; non si vedranno che omicidi; non si sentiranno che colpi d\’arma e bestemmie.
I giusti soffriranno molto, le loro preghiere, la loro penitenza e le loro lacrime saliranno fino al Cielo e tutto il popolo di Dio chiederà perdono e misericordia e chiederà il Mio aiuto e la Mia intercessione. Allora Gesù Cristo con un atto della Sua misericordia grande per i giusti comanderà ai Suoi angeli che tutti i Suoi nemici siano messi a morte. Improvvisamente i persecutori della Chiesa di Gesù Cristo e tutti gli uomini dediti al peccato moriranno e la terra diventerà come un deserto. Allora si farà la pace, la riconciliazione di Dio con gli uomini; Gesù Cristo sarà servito, adorato e glorificato; dappertutto fiorirà la carità.
I nuovi re saranno il braccio destro della Santa Chiesa, che sarà forte, umile, pia, povera, zelante e imitatrice delle virtù di Gesù Cristo. Il Vangelo sarà predicato dappertutto e gli uomini faranno grandi progressi nella fede perché vi sarà unità tra gli operai di Gesù Cristo e perché gli uomini vivranno nel timore di Dio. Questa pace tra gli uomini non sarà lunga: venticinque anni di abbondanti raccolti faranno loro dimenticare che i peccati degli uomini sono causa di tutte le pene che arrivano sulla terra.
Un precursore dell\’anticristo, con le sue truppe di parecchie nazioni, combatterà contro il vero Cristo, il solo Salvatore del mondo, egli spargerà molto sangue e vorrà annientare il culto di Dio per farsi guardare come un Dio. La terra sarà colpita da ogni sorta di piaghe, (oltre la peste e la carestia che saranno dovunque), vi saranno delle guerre fino all\’ultima guerra, che sarà allora fatta da dieci re dell\’anticristo, i quali re avranno tutti lo stesso progetto e saranno i soli a governare il mondo. Prima che ciò succeda vi sarà una specie di falsa pace nel mondo; non si penserà che a divertirsi; i malvagi si abbandoneranno a ogni sorta di peccato; ma i figli della Santa Chiesa, i figli della fede, i miei veri imitatori crederanno nell\’amore di Dio e nelle virtù che mi sono più care. Felici le anime umili guidate dallo Spirito Santo! Io combatterò con esse fino a che esse saranno nella pienezza dell\’età.
La natura chiede vendetta per gli uomini ed essa freme di spavento nell\’attesa di ciò che deve arrivare alla terra insudiciata dai crimini. Tremate terra e voi che fate professione di adorare Gesù Cristo e che dentro di voi adorate solo voi stessi; tremate perché Dio sta per consegnarvi al Suo nemico, perché i luoghi santi sono nella corruzione, molti conventi non sono più le case di Dio, ma i pascoli di Asmodeo e dei suoi. Sarà durante questo tempo che nascerà l\’anticristo da una religiosa ebrea, da una falsa vergine che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il padrone dell\’impurità; suo padre sarà Vescovo, nascendo vomiterà delle bestemmie, egli avrà dei denti, in una parola sarà il diavolo incarnato; egli lancerà delle grida spaventose, farà dei prodigi, non si nutrirà che di impurità. Egli avrà dei fratelli che, sebbene non siano dei demoni incarnati come lui, saranno dei figli del male; a dodici anni essi si faranno notare per le prodi vittorie che otterranno; presto essi saranno ognuno alla testa degli eserciti assistiti dalle legioni dell\’inferno.
Le stagioni saranno cambiate, la terra non produrrà che frutti cattivi, gli astri perderanno i loro movimenti regolari, la luna non rifletterà che una debole luce rossastra; l\’acqua e il fuoco daranno al globo terrestre dei movimenti convulsi e degli orribili terremoti che inghiottiranno delle montagne, delle città. Roma perderà la fede e diventerà la sede dell\’anticristo. I demoni dell\’aria con l\’anticristo faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell\’aria e gli uomini si pervertiranno sempre più.
Dio avrà cura dei suoi fedeli servitori e degli uomini di buona volontà; il Vangelo sarà predicato dappertutto, tutti i popoli e tutte le nazioni conosceranno la verità. Io rivolgo un appello urgente alla terra; Io chiamo i veri imitatori di Cristo fatto uomo, il solo e vero Salvatore degli uomini; Io chiamo i miei figli, i miei veri devoti, quelli che si sono dati a Me perché io li conduca dal Mio divin Figlio, quelli che Io porto, per così dire, nelle mie braccia, quelli che sono vissuti del Mio Spirito; infine Io chiamo gli Apostoli degli ultimi tempi, i discepoli di Gesù Cristo che sono vissuti nel disprezzo del mondo e di loro stessi, nella povertà e nell\’umiltà, nel disprezzo e nel silenzio, nella preghiera e nella mortificazione, nella castità e nell\’unione con Dio, nella sofferenza e sconosciuti al mondo. È tempo che escano e vengano ad illuminare la terra. Andate e mostratevi come i miei cari figli; Io sono con voi e in voi purché la vostra fede sia la luce che vi illumina in questi giorni di disgrazia. Che il vostro zelo vi renda come gli affamati per la gloria e l\’onore di Gesù Cristo.
Combattete, figli della luce, voi, piccolo numero che ci vedete, perché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini. La Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazione. Ma ecco Enoch ed Elia riempiti dello Spirito di Dio; essi predicheranno con la forza di Dio e gli uomini di buona volontà crederanno in Dio e molte anime saranno consolate; essi faranno grandi progressi per virtù dello Spirito Santo e condanneranno gli errori diabolici dell\’anticristo. Sciagura agli abitanti della terra!
Vi saranno guerre spaventose e carestie; pesti e malattie contagiose; pioverà una grandine spaventosa di animali; tuoni che scuoteranno le città; terremoti che inghiottiranno paesi; si udiranno delle voci nell\’aria; gli uomini batteranno la testa contro i muri, essi chiameranno la morte, da un\’altra parte la morte li supplizierà; il sangue scorrerà da ogni parte. Chi potrà vivere se Dio non diminuirà il tempo della prova ? Dal sangue, dalle lacrime e dalle preghiere dei giusti Dio si lascerà placare; Enoch ed Elia saranno messi a morte; Roma pagana sparirà; il fuoco del cielo cadrà e distruggerà tre città; tutto l\’universo sarà colpito dal terrore e molti si lasceranno sedurre perché essi non hanno adorato il vero Cristo vivente tra loro. È tempo, il sole si oscura; la fede sola vivrà.
Ecco il tempo, l’abisso si apre. Ecco il re delle tenebre. Ecco la bestia con i suoi sudditi, sedicente salvatore del mondo. Egli si alzerà con orgoglio nell\’aria per andare fino al Cielo; egli sarà soffocato dal respiro di San Michele Arcangelo. Egli cadrà e la terra che da tre giorni sarà in continue evoluzioni, aprirà il suo seno pieno di fuoco; egli sarà sprofondato per sempre con tutti i suoi nei baratri eterni dell\’inferno. Allora l\’acqua e il fuoco purificheranno la terra e consumeranno tutte le opere dell\’orgoglio degli uomini e tutto sarà rinnovato: Dio sarà servito e glorificato.

[Libera traduzione da «L\’apparition de la Très Sainte Vierge sur la montagne de La Salette», di M.Calvat. Imprimatur: Mgr. Zola, Lecce, Italie, 15 novembre 1879, Rome, 1922, Societé St-Augustin].
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venerdì 3 agosto 2018

IL SEGRETO DE LA SALETTE

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Attualità del messaggio della Santa Vergine
IL SEGRETO DE LA SALETTE
(5/95)

Il 19 settembre 1846, a Melania Calvat e a Massimo Giraud apparve la Madre di Dio
L'attualità del messaggio loro trasmesso lascia ancora stupiti. 





Da qualche tempo si sente parlare di statuette della Madonna lacrimanti sangue: l'opinione pubblica, cattolica e non, ne è rimasta turbata o stupefatta.  
Indipendentemente da quelle che possono essere le convinzioni personali su queste manifestazioni, esse inducono a riflettere sul significato che sempre nella storia della cristianità siffatte realtà hanno rivestito.  
Lasciando alle legittime autorità ecclesiastiche il giudizio definitivo sui recenti avvenimenti, osserviamo che, già nel secolo scorso, la Santa Vergine, in apparizioni riconosciute autentiche dalla Chiesa, ha affidato a veggenti messaggi e profezie poi puntualmente verificatesi.  
Qui intendiamo parlare della apparizione della Madonna sulla montagna del La Salette, (paesino del Delfinato, poco distante da Corps, sulla strada tra Grenoble e Gap), perché il messaggio della Santa Vergine è insieme molto attuale e poco noto: la sua diffusione, infatti, fu ostacolata a causa del contenuto, in particolare di quella parte che oggi ci riguarda piú da vicino. 



Il 19 settembre 1846 Melania Calvat, assieme a Massimo Giraud, raccontarono di aver ricevuto un messaggio e un segreto durante una apparizione della Madonna.  
Dal 1860 Melania, poi entrata in religione con il nome di Maria della Croce - Vittima di Gesú, procedette a diverse redazioni del suo segreto, finché ne venne dichiarata autentica una, pubblicata nel 1879 con l'imprimatur del Vescovo di Lecce, mentre l'autorità ecclesiastica francese per qualche tempo non volle concedere il riconoscimento ecclesiastico. Il racconto della apparizione della Madonna a La Salette, (dove oggi sorge un grandioso santuario, meta di una importante processione il 19 settembre di ogni anno), si può considerare, per i nostri scopi, composto essenzialmente di due parti principali.


  
Nella prima parte vengono descritti gli avvenimenti che interessarono buona parte dell'Europa di allora, e che si verificarono puntualmente: guerre civili in Francia, (la Comune di Parigi), in Portogallo, (lotte per l'istituzione della repubblica), in Italia, (guerre di Indipendenza); fine del potere temporale dei papi, (breccia di Porta Pia del 1870); carestie; lotte contro la religione, (legge sui frati del governo Cavour, politica ecclesiastica di Gambetta e Ferry in Francia); lassismo morale; decadimento ecclesiastico.  



La seconda parte, (che riportiamo nella sua completezza nelle pagine che seguono affinché ciascuno possa valutare e giudicare in coscienza), è la parte piú discussa del segreto, perché riferentesi alla venuta dell'anticristo ed alla diffusione dell'eresia all'interno stesso della Chiesa.  
Si dice chiaramente nella profezia che Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'anticristo.  
Sono parole estremamente gravi, che vanno collegate a quelle che seguono nel messaggio stesso, e cioè alla indefessa sicurezza della vittoria finale del bene sul male, all'invito alla perseveranza nella fede cattolica apostolica romana, all'assistenza continua per gli apostoli degli ultimi tempi



La parte di messaggio, che riportiamo, è una traduzione del testo approvato in lingua francese, come riportato nel libro Bénédictions et malédictions, prophéties de la révélation privée di JEAN VAQUIÉ, Dominique Martin Morin Editore, 1987, ISBN 2-85652-094-4, che, a sua volta, fa riferimento a M.CALVAT, L'apparition de la Très Sainte Vierge sur la montagne de La SaletteImprimatur: Mgr. Zola, Lecce (Italie), 15 novembre 1879, Rome, 1922 (Societé St-Augustin).  
Il libro può essere richiesto a Diffusion de la pensée française, B.P. 1, F-86190 Chiré-en-Montreuil, Francia, e vale la pena di procurarselo per avere il messaggio completo e altre rivelazioni contenute nella corrispondenza della veggente, rivelazioni che qui non possiamo riprodurre. 




(omissis) 
I governanti avranno tutti un medesimo progetto, che sarà di abolire e fare scomparire tutti i principi religiosi per sostituirli con il materialismo, l'ateismo, lo spiritismo, e ogni sorta di vizi.  
Nell'anno 1865 si vedrà l'abominio nei luoghi santi; nei conventi i fiori della Chiesa saranno putrefatti e il demonio diventerà come il re dei cuori.  
Coloro che sono a capo delle comunità religiose si guardino dalle persone che esse devono ricevere, perché il demonio userà tutta la sua malizia per introdurre negli ordini religiosi delle persone dedite al peccato, perché i disordini e l'amore dei piaceri carnali saranno diffusi su tutta la terra.  



La Francia, l'Italia, la Spagna e l'Inghilterra saranno in guerra: il sangue scorrerà per le strade; il francese combatterà contro il francese, l'italiano contro l'italiano, vi sarà poi una guerra generale che sarà spaventevole. Per qualche tempo Dio non si ricorderà piú della Francia né dell'Italia, perché il Vangelo di Gesú Cristo non è piú conosciuto.  



I malvagi userano tutta la loro astuzia; ci si ucciderà, ci si massacrerà reciprocamente perfino nelle case.  
Al primo colpo della Sua spada fulminante le montagne e la natura tutta tremeranno di spavento perché i disordini e i crimini degli uomini trafiggono la volta celeste.  
Parigi sarà bruciata e Marsiglia inghiottita; molte grandi città saranno scosse e inghiottite da terremoti; si crederà che tutto è perduto; non si vedranno che omicidi; non si sentiranno che colpi d'arma e bestemmie.  
I giusti soffriranno molto, le loro preghiere, la loro penitenza e le loro lacrime saliranno fino al Cielo e tutto il popolo di Dio chiederà perdono e misericordia e chiederà il Mio aiuto e la Mia intercessione.  



Allora Gesú Cristo con un atto della Sua misericordia grande per i giusti comanderà ai Suoi angeli che tutti i Suoi nemici siano messi a morte.  
Improvvisamente i persecutori della Chiesa di Gesú Cristo e tutti gli uomini dediti al peccato moriranno e la terra diventerà come un deserto.  



Allora si farà la pace, la riconciliazione di Dio con gli uomini; Gesú Cristo sarà servito, adorato e glorificato; dappertutto fiorirà la carità.  
I nuovi re saranno il braccio destro della Santa Chiesa, che sarà forte, umile, pia, povera, zelante e imitatrice delle virtú di Gesú Cristo.  
Il Vangelo sarà predicato dappertutto e gli uomini faranno grandi progressi nella fede perché vi sarà unità tra gli operai di Gesú Cristo e perché gli uomini vivranno nel timor di Dio.  
Questa pace tra gli uomini non sarà lunga: venticinque anni di abbondanti raccolti faranno loro dimenticare che i peccati degli uomini sono causa di tutte le pene che arrivano sulla terra.  


Un precursore dell'anticristo, con le sue truppe di parecchie nazioni, combatterà contro il vero Cristo, il solo Salvatore del mondo, egli spargerà molto sangue e vorrà annientare il culto di Dio per farsi guardare come un Dio.  
La terra sarà colpita da ogni sorta di piaghe, (oltre la peste e la carestia che saranno dovunque), vi saranno delle guerre fino all'ultima guerra, che sarà allora fatta da dieci re dell'anticristo, i quali re avranno tutti lo stesso progetto e saranno i soli a governare il mondo.  


Prima che ciò succeda vi sarà una specie di falsa pace nel mondo; non si penserà che a divertirsi; i malvagi si abbandoneranno a ogni sorta di peccato; ma i figli della Santa Chiesa, i figli della fede, i miei veri imitatori crederanno nell'amore di Dio e nelle virtú che mi sono piú care.  



Felici le anime umili guidate dallo Spirito Santo! Io combatterò con esse fino a che esse saranno nella pienezza dell'età. La natura chiede vendetta per gli uomini ed essa freme di spavento nell'attesa di ciò che deve arrivare alla terra insudiciata dai crimini.  



Tremate terra e voi che fate professione di adorare Gesú Cristo e che dentro di voi adorate solo voi stessi; tremate perché Dio sta per consegnarvi al Suo nemico, perché i luoghi santi sono nella corruzione, molti conventi non sono piú le case di Dio, ma i pascoli di Asmodeo e dei suoi.  
Sarà durante questo tempo che nascerà l'anticristo da una religiosa ebrea, da una falsa vergine che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il padrone dell'impurità; suo padre sarà Vescovo, nascendo vomiterà delle bestemmie, egli avrà dei denti, in una parola sarà il diavolo incarnato; egli lancerà delle grida spaventose, farà dei prodigi, non si nutrirà che di impurità.  
Egli avrà dei fratelli che, sebbene non siano dei demoni incarnati come lui, saranno dei figli del male; a dodici anni essi si faranno notare per le prodi vittorie che otterranno; presto essi saranno ognuno alla testa degli eserciti assistiti dalle legioni dell'inferno.  
Le stagioni saranno cambiate, la terra non produrrà che frutti cattivi, gli astri perderanno i loro movimenti regolari, la luna non rifletterà che una debole luce rossastra; l'acqua e il fuoco daranno al globo terrestre dei movimenti convulsi e degli orribili terremoti che inghiottiranno delle montagne, delle città.  



Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'anticristo. I demoni dell'aria con l'anticristo faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell'aria e gli uomini si pervertiranno sempre piú.  
Dio avrà cura dei suoi fedeli servitori e degli uomini di buona volontà; il Vangelo sarà predicato dappertutto, tutti i popoli e tutte le nazioni conosceranno la verità.  



Io rivolgo un appello urgente alla terra; Io chiamo i veri imitatori di Cristo fatto uomo, il solo e vero Salvatore degli uomini; Io chiamo i miei figli , i miei veri devoti, quelli che si sono dati a Me perché io li conduca dal Mio divin Figlio, quelli che Io porto, per cosí dire, nelle mie braccia, quelli che sono vissuti del Mio Spirito; infine Io chiamo gli Apostoli degli ultimi tempi, i discepoli di Gesú Cristo che sono vissuti nel disprezzo del mondo e di loro stessi, nella povertà e nell'umiltà, nel disprezzo e nel silenzio, nella preghiera e nella mortificazione, nella castità e nell'unione con Dio, nella sofferenza e sconosciuti al mondo.  
È tempo che escano e vengano ad illuminare la terra.  
Andate e mostratevi come i miei cari figli; Io sono con voi e in voi purché la vostra fede sia la luce che vi illumina in questi giorni di disgrazia.  
Che il vostro zelo vi renda come gli affamati per la gloria e l'onore di Gesú Cristo.  
Combattete, figli della luce, voi, piccolo numero che ci vedete, perché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini.  
La Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazione.  



Ma ecco Enoch ed Elia riempiti dello Spirito di Dio; essi predicheranno con la forza di Dio e gli uomini di buona volontà crederanno in Dio e molte anime saranno consolate; essi faranno grandi progressi per virtú dello Spirito Santo e condanneranno gli errori diabolici dell'anticristo.  
Sciagura agli abitanti della terra!  
Vi saranno guerre spaventose e carestie; pesti e malattie contagiose; pioverà una grandine spaventosa di animali; tuoni che scuoteranno le città; terremoti che inghiottiranno paesi; si udiranno delle voci nell'aria; gli uomini batteranno la testa contro i muri, essi chiameranno la morte, da un'altra parte la morte li supplizierà; il sangue scorrerà da ogni parte.  
Chi potrà vivere se Dio non diminuirà il tempo della prova ?  
Dal sangue, dalle lacrime e dalle preghiere dei giusti Dio si lascerà placare; Enoch ed Elia saranno messi a morte; Roma pagana sparirà; il fuoco del cielo cadrà e distruggerà tre città; tutto l'universo sarà colpito dal terrore e molti si lasceranno sedurre perché essi non hanno adorato il vero Cristo vivente tra loro.  
È tempo, il sole si oscura; la fede sola vivrà.  
Ecco il tempo, l'abisso si apre.  
Ecco il re delle tenebre.  
Ecco la bestia con i suoi sudditi, sedicente salvatore del mondo.  
Egli si alzerà con orgoglio nell'aria per andare fino al Cielo; egli sarà soffocato dal respiro di San Michele Arcangelo.  
Egli cadrà e la terra che da tre giorni sarà in continue evoluzioni, aprirà il suo seno pieno di fuoco; egli sarà sprofondato per sempre con tutti i suoi nei baratri eterni dell'inferno.  
Allora l'acqua e il fuoco purificheranno la terra e consumeranno tutte le opere dell'orgoglio degli uomini e tutto sarà rinnovato: Dio sarà servito e glorificato. 





Non intendiamo fornire interpretazioni di un testo legato ad espressioni profetiche ed apocalittiche, pienamente intelleggibile solo al momento della sua realizzazione, e nemmeno intendiamo infoltire la schiera dei millenaristi che, soprattutto in àmbito protestante, indicano scadenze precise per la parusia, ma neppure possiamo non interrogarci sul significato di questo messaggio, forse oggi troppo trascurato dalla Chiesa ufficiale, che collima con l'Apocalisse, dove si parla di martiri che rimarranno fedeli alla parola di Dio e che non avevano adorata la bestia e del príncipe delle tenebre che dovrà essere sciolto per un breve tempo, (Apocalisse, XX, 1-10).  
Come sostiene uno dei piú famosi studiosi del settore, il gesuita Ugo Vanni, il riflettere sui messaggi escatologici ci «mette in guardia sia dal disimpegno di un pessimismo inerte, sia dall'illusione di un paradiso in terra […] richiede che ci assumiamo la responsabilità di una fede robusta, la quale, (consapevole come è di collaborare con un Cristo sempre presente e attivo ma trascendente), si sforza di dare il meglio, ma senza pretendere di controllare il risultato». (UGO VANNI, La struttura letteraria dell'Apocalisse, Morcelliana, Brescia, 1980 ).  
Ammonisce l'esortazione evangelica: Ideo et vos estote parati, quia qua nescitis ora Filius hominis venturus est , (Quindi anche voi siate preparati, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora piú impensata), (Matteo, XXIV, 44). 

Luc de Pollien

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