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giovedì 27 febbraio 2025

APPARIZIONI A LA SALETTE - 1846

 Apparizioni di La Salette – Signora, perché piangi?

Il pomeriggio del 19 settembre del 1846, due pastorelli videro una Signora di splendente bellezza. Non nascondeva le sue lacrime. Cosa le provocava?

«Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore» (Lam 1,12). Le toccanti parole di Geremia, piamente attribuite alla Madre Addolorata ai piedi della Croce, possono anche rappresentare l’epiteto più perfetto della Vergine di La Salette.

Nelle Alpi francesi, Maria Santissima è apparsa come “Mater Lacrimosa”. Sembrava che la spada di dolore Le trapassasse nuovamente l’anima

Sulle Alpi francesi, Maria Santissima Si degnò di apparire nelle dolorose vesti di Mater Lacrimosa a due candidi pastorelli provenienti da un villaggio vicino a Grenoble. Il suo maestoso sembiante non nascondeva le abbondanti lacrime che Le scendevano fino all’altezza delle ginocchia, sfaldandosi in scintille di luce. Sembrava addirittura che la spada di dolore che era stata conficcata nell’anima della Regina dei Martiri durante la Passione le trafiggesse di nuovo il petto mentre contemplava l’indifferenza di innumerevoli figli, manifestata nell’aperta violazione della Legge di Dio, e il terribile castigo che sarebbe sopravvenuto sul mondo peccatore. «Chi non piangerebbe al vedere la Madre di Cristo in tanto supplizio?», canta lo Stabat Mater.

Sarebbe un’aberrazione nell’ordine della natura che un figlio rimanesse indifferente all’appello angoscioso di una buona madre. Anche lo Spirito Santo ci ammonisce a non rimanere impassibili dinanzi al gemito materno (cfr. Sir 7, 28). Ma trattandosi della Madre delle madri, quale deve essere il nostro atteggiamento? «Sarebbe comprensibile veder piangere una madre, e una tale Madre, senza impiegare tutti i mezzi immaginabili per consolarLa, per trasformare il Suo dolore in gioia?»,1 conclude Mélanie, la piccola veggente.

Vista panoramica delle Alpi francesi

Consolare l’Ambasciatrice Celeste! Sarà stato questo l’atteggiamento dell’umanità smarrita di fronte agli appelli contenuti nel messaggio e nei segreti da Lei trasmessi?

Sopra il “paradiso”, appare la Santissima Vergine

Nella soleggiata mattina del 19 settembre del 1846, la quattordicenne Mélanie Calvat e l’undicenne Maximin Giraud stavano conducendo il bestiame ai pascoli montani di La Salette. Non potevano immaginare che Dio li avrebbe scelti, nonostante fossero semplici pastorelli, per essere portavoce della Regina dei Profeti davanti agli uomini!

Curiosamente, i due si erano conosciuti il giorno prima dell’apparizione, quando un uomo del luogo aveva ottenuto dal padre di Maximin l’autorizzazione affinché il ragazzo sostituisse uno dei suoi dipendenti malati. Data la sua completa ignoranza rispetto a questo mestiere, gli fu indicato di seguire una pastorella esperta del luogo.

Il ragazzino fece presto amicizia con l’innocente Mélanie e, dopo aver accudito gli animali, chiese di giocare. Lo svago scelto fu quello di costruire un cosiddetto “paradiso”, che consisteva in una casetta di pietre ricoperta di fiori. Suonava l’Angelus mentre i due ammucchiavano ciottoli e raccoglievano piante campestri multicolori per poi, dopo un pasto frugale, dare inizio all’opera. Essa era formata da un piano terra riservato a loro due e da un piano superiore inondato di fiorellini, composizioni e rami, che era propriamente il “paradiso”. Questa costruzione puerile richiese molto tempo di lavoro, dopo il quale si addormentarono sull’erba.

Quando Mélanie si svegliò, volle subito verificare che il gregge fosse in ordine e, rassicurata che fosse al sicuro, si girò verso la piccola costruzione. In quel momento la vide risplendere di luce e riuscì appena ad esclamare: «Maximin, vedi anche tu? Oh, mio Dio!»

Era diventata il piedistallo scelto dalla Sovrana del Cielo per trasmettere le sue comunicazioni celesti. Il pomeriggio era già avanzato e contemporaneamente la Chiesa celebrava, secondo il calendario liturgico dell’epoca, i primi vespri della festa della Madonna Addolorata.

Bontà e bellezza supreme

La bella Signora delle Alpi apparve seduta con la testa tra le mani, in un atteggiamento intriso di soprannaturale. Mélanie La descrive così: «Possedeva uno sguardo dolce e penetrante; i suoi occhi sembravano conversare con i miei, ma questo dialogo nasceva da un profondo e vivo sentimento d’amore per quella sconvolgente bellezza che mi affascinava. La dolcezza del suo sguardo, la sua aria di inspiegabile bontà, mi facevano comprendere e sentire che attirava a Sé e voleva donarSi; era un’espressione d’amore che non si può esprimere con il linguaggio umano e nemmeno con le lettere dell’alfabeto».

Era dispiaciuta per l’aperta violazione della Legge di Dio e per il terribile castigo che avrebbe colpito il mondo peccatore e incallito nei suoi peccati

Il suo abito bianco-argentato era ornato da un grembiule color giallo-oro; tuttavia, come descrive la veggente, «non aveva nulla di materiale: era composto di luce e gloria». La corona regale, fatta di rose celesti, spargeva raggi dorati. Intorno al collo, attaccato a una catenina, pendeva il simbolo della Redenzione: una croce dorata con Nostro Signore splendente su di essa, che a volte pareva morto; altre volte Si manifestava con la testa sollevata e gli occhi aperti, e persino con la voglia di parlare. Accanto al crocifisso c’erano due strumenti della Passione: un martello e una tenaglia. Aveva anche una catenina più lunga composta da raggi scintillanti di gloria e molte altre rose disegnate che Le ornavano il vestito.

«Venite, figlioli, non abbiate paura. Sono qui per annunciarvi una grande notizia», furono le parole iniziali con cui la Santissima Vergine introdusse il suo discorso profetico, mentre iniziava a versare copiose lacrime.

Dolore per i peccati dell’umanità

«Se il mio popolo non vuole sottomettersi, Mi vedo costretta a lasciare libera la mano di mio Figlio. È così grave e pesante che non riesco più a trattenerla». Con questo lamento, la Madonna rivelava la necessità delle sue costanti suppliche per placare la collera divina, ma Si rammaricava perché gli uomini le consideravano con totale indifferenza: «Da quanto tempo soffro per voi! Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, Mi vedo nella necessità di pregarLo costantemente. E a voi non importa. Per quanto preghiate, per quanto facciate, non potrete mai ricompensarMi per le pene che ho assunto per voi». E denunciava come causa dell’indignazione divina la violazione del precetto domenicale e i peccati di blasfemia in cui il popolo si lasciava andare con superficialità.


Statua di Nostra Signora di La Salette

«Se il raccolto va perso, è unicamente per colpa vostra». Infatti, in quegli anni le patate si guastarono e il grano si sbriciolò dopo il raccolto, causando danni immensi ai contadini. Ma anche dopo questo severo segnale di rimprovero della Provvidenza, non ci fu un cambio di vita. Per questo, nuovi e più grandi castighi avrebbero colpito la popolazione negli anni successivi, indicando il cammino della contrizione: «Ci sarà una grande carestia. Prima che arrivi, i bambini sotto i sette anni avranno un tremito e moriranno tra le braccia di coloro che li portano in braccio; gli altri faranno penitenza con la fame. Le noci andranno a male, l’uva marcirà».

Queste previsioni, rivolte soprattutto ai contadini dell’epoca, si avverarono con precisione da quel momento in poi, dalla perdita del grano, delle noci e dei vigneti, fino alla morte di migliaia di bambini. Nell’insieme, queste calamità furono un segno del potere di Maria sugli eventi, segno che invitava i suoi figli a credere nelle predizioni di portata universale che Ella avrebbe cominciato a fare.

Crisi nella Chiesa, nel clero e nella vita religiosa

Come Madre del Corpo Mistico di Cristo, la Madonna riversa su di lui i tesori del suo amore e del suo zelo, affinché compia la sua missione di guida dei popoli verso la salvezza conquistata dal Sangue redentore. Ora, il suo Cuore materno, paragonabile a un tabernacolo dove la luce non si è mai spenta o a un tempio dove non è mai entrato il disordine, soffre l’indicibile nel vedere la Santa Chiesa sprofondare in una crisi senza precedenti nella Storia. Sigillata dalla promessa di immortalità, splendente nell’anima dei giusti e gloriosa nella Gerusalemme Celeste, la dura realtà della sua eclissi nella società umana strappa dalla Verginale Signora gemiti di afflizione.

Rivolgendosi a Maximin, Maria Santissima volle rivelargli un segreto. Previde per il XIX secolo l’avanzata del male in tutti i Paesi, in proporzioni mai viste prima, e l’inizio di una grande persecuzione della Chiesa, in cui i buoni avrebbero espiato con le loro sofferenze il male che avevano fatto o che non avevano combattuto con la dovuta fermezza. Alla fine di tante lotte, si sarebbe affermata sulla terra l’unica Religione: quella del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

La Vergine previde l’avanzata del male in tutti i paesi, in proporzioni mai viste prima, e l’inizio di una grande persecuzione della Chiesa

La bambina, che non aveva udito le parole pronunciate al suo compagno, cominciò a ricevere anche lei una rivelazione: «Mélanie, quello che voglio dirti ora non sarà sempre un segreto; potrai pubblicarlo nel 1858». E la Madonna proseguì allora delineando il quadro di decadenza della Chiesa visibile nella persona dei suoi presbiteri e religiosi. Questo gregge eletto, chiamato a impugnare la fiaccola del fervore tra i fedeli, avrebbe in gran parte tradito la sua missione e sarebbe stato responsabile della decadenza di tutta la società.

Ecco alcune parole della Madonna: «Infelici i sacerdoti e le persone consacrate a Dio, che con la loro infedeltà e la loro cattiva vita, crocifiggono nuovamente mio Figlio! I peccati delle persone consacrate a Dio gridano al Cielo e chiedono vendetta, ed ecco che la vendetta sta alle loro porte, perché non si trova più nessuno che implori misericordia e perdono per il popolo; non ci sono più anime generose, non ci sono più persone degne di offrire la Vittima Immacolata all’Eterno in favore del mondo».

Sempre in tono molto serio, Ella indicò la trascuratezza della preghiera e della penitenza da parte di coloro che governano la Chiesa e come si permetterà al demonio di stabilire divisioni in tutte le società e in tutte le famiglie. Dio abbandonerà gli uomini a se stessi e questi perderanno gradualmente la fede, inclusi i religiosi.

Di conseguenza, il crollo si estenderà dalla sfera spirituale a quella temporale: «La totalità dei governanti civili avrà gli stessi obiettivi: abolire e far scomparire ogni principio religioso per lasciare spazio al materialismo, all’ateismo, allo spiritismo e a ogni specie di vizi», finché il mondo finirà immerso in un terribile caos, nel quale «si vedranno solo omicidi, odio, invidie, menzogne e discordie, senza alcun amore né per la patria né per la famiglia».

Venuta dei castighi e chiamata degli apostoli degli ultimi tempi

Alcune delle profezie indicavano i rispettivi anni e riguardavano proprio il XIX secolo. Tuttavia, a poco a poco la Vergine di La Salette smise di inserirle in una cronologia e cominciò ad annunciare eventi più lontani da quel periodo storico, collegati a quelli precedenti e da Lei presentati come loro logica conseguenza. Per questa ragione, il messaggio completo è oggi, senza dubbio, provvidenzialmente attuale.

Verranno tempi, disse la Madonna, in cui «le montagne e tutta la terra tremeranno di stupore, perché i disordini e i crimini degli uomini trafiggono la volta del Cielo»; il mondo sarà castigato con ogni genere di pestilenze, conflitti, catastrofi naturali e i malvagi si riuniranno per governarlo, mentre la generalità degli uomini, dimenticandosi di Dio, «penserà unicamente a divertirsi». In questo contesto convulso, la Chiesa vivrà giorni di prove ancora più terribili. «I luoghi santi sono corrotti», disse Maria Santissima, e persino «Roma perderà la sua fede»…

«Rivolgo un appello urgente alla terra. Chiamo i miei figli, i miei veri devoti, coloro che vivono secondo il mio spirito»

In mezzo alla desolazione generalizzata, Ella fece un appello ai suoi figli eletti di quell’epoca, affinché predicassero la verità in tutto l’orbe: «Rivolgo un appello urgente alla terra. Chiamo a raccolta i veri discepoli del Dio vivente e regnante nei Cieli. […] Chiamo i miei figli, miei veri devoti, […] quelli che, per così dire, porto nelle mie braccia; quelli che vivono del mio spirito. Infine, convoco gli Apostoli degli ultimi tempi […]. Andate e mostratevi come miei figli prediletti. Io sto con voi e in voi, perché la vostra fede sia la luce che vi illumina in questi giorni di sventura». E, dopo aver profetizzato uno scontro definitivo tra le forze della luce e quelle delle tenebre, in cui San Michele Arcangelo sarebbe uscito vincitore, dettò una regola di vita per i suddetti apostoli.

Rappresentazione dell’apparizione della Santissima Vergine ai bambini – Santuario di Nostra Signora di La Salette, La Salette-Fallavaux (Francia)

Proferiti questi ammonimenti di grande impatto, la Santissima Vergine Si rivolse ai bambini. Volle informarsi sulle preghiere quotidiane di entrambi e sullo stato del grano nella regione, che già cominciava a corrompersi. Le sue ultime parole furono un incoraggiamento a Mélanie e Maximin a diffondere il messaggio: «Dunque, figlioli miei, trasmettete questo messaggio a tutto il mio popolo». In seguito, si allontanò di qualche passo, si soffermò a guardare ciascuno di loro e cominciò ad alzarSi, scomparendo gradualmente nella luce intensa che La circondava.

Non disprezziamo le sue parole!

In tal modo la Signora attraeva i due bambini che essi avrebbero volentieri abbandonato tutto per godere della sua compagnia. Ma la loro missione di diffondere la profezia era appena iniziata e avrebbe implicato per loro durante tutta la vita le più dure calunnie, persecuzioni e un incomprensibile isolamento.

«Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?» (Gv 6, 60), fu quello che dissero diversi discepoli di Gesù a Cafarnao, di fronte alla rivelazione del sacrosanto mistero dell’Eucaristia. A rischio di incorrere nello stesso rifiuto, chiediamo a Nostra Signora di La Salette la grazia di essere annoverati tra coloro che La accettano, La consolano e La accompagnano nei giorni della Passione della Santa Chiesa, attendendo con totale fedeltà la sua gloriosa risurrezione! ◊

Note


1 I commenti di Mélanie Calvat e Maximin Giraud qui riportati tra virgolette, così come le descrizioni dell’apparizione e le parole letterali della Madonna, sono stati tratti dai resoconti ufficiali fatti dai pastorelli, trascritti nella famosa tesi di dottorato su La Salette del sacerdote Michel Corteville: CORTEVILLE, Michel. La Grande Nouvelle des bergers de La Salette. Le plus grand amour, les plus fortes expressions. Tesi di dottorato in Teologia spirituale. Pontificia Studiorum Universitas a Sancto Thoma Aquinate in Urbe. Roma, 2000, p. 204; 230-241.

https://rivistacattolica.it/apparizioni-di-la-salette-signora-perche-piangi/ 

AMDG et D.V.MARIAE

giovedì 19 settembre 2019

La Salette: e i suoi segreti!


L' apparizione di 


"Nostra Signora di La Salette"



Scoperti in Vaticano i segreti de La Salette



Mons. Antonio Galli, nato a Pievepelago (Modena) nel 1908, ordinato sacerdote nel 1932, ha esercitato il suo ministero dapprima in un Istituto per sordomuti, quindi per 58 anni tra i monti nativi, insegnando contemporaneamente nel seminario di Fiumalbo. Trascorse gli anni della Seconda guerra mondiale tra i suoi parrocchiani, nelle immediate vicinanze del fronte, redigendo un diario che ha offerto importanti notizie agli storici del conflitto. Tra le sue opere, di cui alcune tradotte all’estero e premiate in concorsi internazionali di saggistica, ricordiamo: Melania, la pastorella de La Salette (1994), Kérizinen (1997), Apologia di Melania (2001), Commento (non più vietato) al segreto de La Salette (2001).
PRESENTAZIONE. Nella storia dell’Apparizione della Madonna a La Salette si era creato un vuoto che sembrava incolmabile: i segreti dei due pastorelli, Melania e Massimino, inviati dal vescovo di Grenoble a papa Pio IX nel 1851 e mai rivelati, erano scomparsi e sembravano irrimediabilmente perduti. Uno studioso francese, l’abbé Michel Corteville, impegnato a Roma in una ricerca per la sua tesi di laurea su La Salette, li ha provvidenzialmente scoperti nel 1999 nell’Archivio della Congregazione della dottrina per la fede. Su questo importante ritrovamento ha pubblicato in Francia uno studio in collaborazione con l’insigne mariologo René Laurentin. Ma era volontà della Vergine che questi messaggi fossero portati a conoscenza di tutti i popoli della terra e l’autore di questo volume, mons. Antonio Galli, ha ritenuto di dover obbedire diffondendo le parole, che furono da lei pronunciate tra le lacrime, anche in Italia, dove Melania trovò rifugio e conforto alla persecuzione di cui fu oggetto in patria. Oltre ad una dettagliata narrazione della scoperta, in questo libro è presente un’ampia analisi dei due messaggi, i cui vaticini apocalittici, sorprendentemente attuali, possono suscitare serie riflessioni e generosi propositi nell’animo del lettore. L’abbé Corteville così dichiara: "È la prima volta che un’Apparizione mariana fa scoprire i suoi segreti autenticati".
Ecco come l’abbé Michel Corteville narra, in un\’intervista concessa al noto mariologo René Laurentin, in qual modo ha scoperto i segreti, considerati perduti.
«Avendo saputo in Vaticano che i documenti che cercavo erano custoditi negli Archivi della Congregazione per la Dottrina della Fede, ormai consultabili fino a tutto il Pontificato di Leone XIII (1903), chiesi l\’iter per accedervi, ma, essendo ormai in luglio, mi dissero di ritornare in settembre. Una lettera del relatore della mia tesi giustificava il motivo della mia ricerca al card. Ratzinger. Ciò e il supplementare appoggio d\’un teologo romano mi aprirono le porte, ma bisognava attendere tre settimane prima di ottenere un posto disponibile nella sala delle consultazioni. Una religiosa italiana, scettica sulle profezie di Melania, mi disse con ironia: "Se troverete il famoso segreto ci vedrete più chiaro"?
«Mi occorsero dieci giorni per passare in rassegna con qualche fatica tutti i fascicoli senza che comparisse quello de La Salette. Mancando il catalogo, provvidenzialmente mi venne in aiuto l\’archivista, il quale ricordava dove giaceva l\’incartamento degli anni 1879-83. Cominciai a sfogliare plichi su plichi, che non erano stati toccati da venti o trent\’anni, quantunque contenessero una documentazione molto importante. Il sabato 2 ottobre 1999, festa dei santi Angeli custodi, raggiunsi il Vaticano più presto del solito, avendo incontrato poco traffico ed entrai nella basilica di S. Pietro, inginocchiandomi in preghiera davanti all\’altare della Confessione. Promisi un attestato di riconoscenza se avessi trovato anche solo una traccia dei segreti. Rimessomi all\’opera, per tutta la mattinata consultai plichi chiusi in fodere i cui orli erano a brandelli. Nel bel mezzo dell\’ultimo involucro, proprio quando la campana suonava la fine del tempo concesso, mi trovai fra le mani una carta che recava uno scritto a caratteri azzurrognoli. La calligrafia mi parve quella di Melania. Ebbi appena il tempo di leggere la data, 6 luglio 1851, e alcune frasi. Sia la data che quelle frasi mi fanno subito pensare al segreto e soprattutto la busta in cui è chiuso il documento, il sigillo, le firme dei testimoni che hanno assistito alla compilazione del messaggio nell\’episcopio di Grenoble. Un testo con altra calligrafia ed una seconda busta mi fanno ritenere d\’aver trovato i preziosi autografi dei veggenti, portati a Pio IX dagli inviati di mons. de Bruillard, il vicario generale Rousselot e il santo curato della cattedrale, Gérin, ma non ho il tempo di leggerli. Uscendo, comunico la scoperta all\’archivista e ai compagni di ricerche, infine telefono alla religiosa italiana, la quale non dà alcuna importanza a La Salette e mi risponde: "E per questo mi telefona?"».1
Soddisfatto invece oltre ogni immaginazione e non a torto è l\’abbé Corteville, il quale spiega così l\’importanza della sua scoperta.
«I due testi ritrovati ci offrono […] l’Apparizione nella sua integrità. Come Gesù nel Vangelo, così Maria a La Salette non ha solo annunciato cattive notizie, né parlato soltanto di peccati. La sua grande rivelazione è uguale a quella del Vangelo di Luca (2, 34), che ci presenta Cristo "Signore del tempo e della storia", "rovina e risurrezione di molti in Israele", tradito dagli uni, accolto dagli altri, amico dei più piccoli e nemico degli orgogliosi e dei potenti. Come altre profezie di santi e di beati, i segreti dei pastorelli, stando a due lunghi studi inediti, compiuti da Maritain e da Millon, attestano la fedeltà alla loro missione da cui emana, in un contesto di fede, una luce viva e insieme modesta.
«Punto finale d\’una lunga polemica storica, i nuovi testi, se accolti con umiltà e serietà, possono aumentare i frutti di misericordia e di conversione, offerti dalla Vergine riconciliatrice. "Là dove il peccato è abbondato, è sovrabbondata la grazia" (Rm 5, 20). Povero o ricco, nobile o plebeo, chierico o laico, francese o straniero, la Madonna esorta tutti a salire più in alto, verso il Salvatore, senza fermarsi a guardare indietro.
«Un po’ di lirismo ci sembra permesso: è la prima volta che un’apparizione mariana fa scoprire i suoi segreti autentificati. Essi hanno commosso i loro primi importanti lettori, lasceranno indifferenti noi? La Salette vorrebbe essere meta di quel grande pellegrinaggio di fede che il santo Curato d’Ars, dopo aver vinto i dubbi che lo attanagliavano, immaginava in continuo progresso. La sua posizione e i suoi messaggi evocano i monti e le figure bibliche. Nel libro di Daniele una pietra si stacca dal monte e, rotolando, cozza contro gli antichi imperi idolatri e li frantuma (Dn 2, 45). Si tratta di un\’analogia? Dal miracolo personale, compiuto dalla medaglia mariana di Parigi, La Salette non conduce al miracolo comunitario della "pietra", "drizzata" dai fanciulli, sulla quale Maria si siede? Non richiama alla mente la "Misericordia che piange", ma anche il Giudizio che promana dalla Croce?
«I nuovi documenti liberano anche la pastorella de La Salette dall’accusa d’aver inventato, molti anni dopo, i peccati del clero, denunciati dalla Vergine. Come ella aveva confidato a mons. Zola, quei rimproveri erano già contenuti nel segreto del 1851. Sono forse inferiori quelli che purtroppo dobbiamo deplorare ai nostri giorni? Chi tradì Cristo con un bacio?».2

Note
1. René Laurentin-Michel Corteville, Découverte du secret de La Salette, Fayard, Parigi 2002, pp. 23-24.
2. Michel Corteville, Tesi di Laurea su La Salette, p. 253.


Testo del Segreto 
redatto nel 1879 da Melania Calvat
A partire dal 1851 Melania stese diverse altre redazioni del segreto da lei ricevuto. Per la prima volta, il 15 novembre 1879 lo fece pubblicare a Lecce con l\’imprimatur dell\’arcivescovo Mons. Salvatore Zola, del quale è aperta la causa di beatificazione.

J.M.J.+
Melania ciò che sto per dirti ora, non resterà sempre segreto; lo potrai pubblicare nel 1858. I Sacerdoti, ministri di mio Figlio, i sacerdoti con la loro cattiva vita, con la loro irriverenza ed empietà nella celebrazione dei Santi Misteri, con l\’amore per i soldi, con l\’amore per l\’onore ed i piaceri, i sacerdoti sono diventati delle cloache d\’impurità. I sacerdoti domandano vendetta, e la vendetta è sospesa sulle loro teste. Guai ai preti e alle persone consacrate a Dio, che con la loro infedeltà e la loro cattiva vita, crocifiggono di nuovo mio Figlio! I peccati delle persone consacrate a Dio, gridano verso il cielo e richiedono vendetta, ed ecco che la vendetta è alla loro porta, non vi è infatti più alcuno che implori misericordia e perdono per il popolo; non vi sono più anime generose, non vi è più nessuno degno di offrire la Vittima senza macchia all\’Eterno in favore del mondo. Dio colpirà in modo senza pari. Guai agli abitanti della terra! Dio darà fondo alla sua collera e nessuno potrà sottrarsi a tanti mali messi insieme.
I capi e i conduttori del popolo di Dio hanno trascurato la preghiera e la penitenza e il demonio ha ottenebrato la loro intelligenza, essi sono diventati delle stelle erranti che il vecchio diavolo trascinerà con la sua coda per farli perire. Dio permetterà al vecchio serpente di mettere divisioni tra i regnanti, in ogni società ed in ogni famiglia. Si soffriranno pene fisiche e morali; Dio abbandonerà gli uomini a se stessi, e manderà dei castighi che si succederanno per oltre trentacinque anni. La Società è alla vigilia dei flagelli più terribili e dei più grandi avvenimenti; ci si deve aspettare di essere governati con una verga di ferro ed a bere il calice della collera di Dio.
Che il Vicario di mio Figlio il Sommo Pontefice Pio IX non esca da Roma dopo il 1859; ma che sia fermo e generoso e combatta con le armi della fede e dell\’amore; io sarò con lui. Che non si fidi di Napoleone; il suo cuore è doppio, e allorché vorrà essere simultaneamente Papa ed Imperatore, presto Dio l\’abbandonerà ; lui è quell\’aquila che volendo sempre più innalzarsi, cadrà sulla spada di cui voleva servirsi per costringere i popoli ad innalzarlo. L\’Italia sarà punita per l\’ambizione di voler scuotere il giogo del Signore dei Signori; per cui sarà abbandonata alla guerra; il sangue scorrerà per ogni dove; le chiese saranno chiuse o profanate; i preti e i religiosi saranno scacciati, saranno fatti morire e morire di una morte crudele. Diversi abbandoneranno la fede, ed il numero dei preti e dei religiosi che si separeranno dalla vera religione sarà grande; fra queste persone vi saranno anche dei vescovi. Che il Papa si tenga in guardia dai facitori di miracoli, è venuto infatti il tempo in cui sia in aria che sulla terra vi saranno i prodigi più sbalorditivi.
Nell\’anno 1864, Lucifero con un gran numero di demoni saranno staccati dall\’inferno; essi, piano piano, aboliranno la fede, anche nelle persone consacrate a Dio, li accecheranno in tal modo che, senza una speciale grazia, queste persone finiranno per prendere lo spirito di questi angeli perversi; diverse case religiose perderanno completamente la fede e perderanno molte anime. I libri cattivi abbonderanno sulla terra, e gli spiriti delle tenebre spanderanno dappertutto un rilassamento universale per quel che concerne il servizio di Dio; essi avranno un grandissimo potere sulla natura: vi saranno delle chiese per servire questi spiriti. Delle persone saranno trasportate da un luogo all\’altro da questi cattivi spiriti, ed anche dei preti, perché non seguiranno lo spirito del Vangelo che è spirito d\’umiltà , di carità e di zelo per la gloria di Dio. Si faranno risuscitare dei morti e dei giusti. (Cioè che questi morti assumeranno la fisionomia delle anime giuste che erano vissute sulla terra per meglio sedurre gli uomini; questi cosiddetti morti risuscitati, che poi non sono altro che il demonio in quelle sembianze, predicheranno un altro Vangelo contrario a quello del vero Gesù Cristo, negando l\’esistenza del Cielo ed anche delle anime dei dannati. Tutte queste anime appariranno come unite al loro corpo). In ogni luogo vi saranno prodigi straordinari poiché, essendosi spenta la vera fede, la falsa luce rischiara il mondo.
Guai ai Principi della Chiesa che saranno intenti ad ammassare soltanto ricchezze su ricchezze, a salvare la propria autorità e a dominare con orgoglio! Il Vicario di mio Figlio dovrà soffrire molto, poiché per un certo tempo la Chiesa sarà data a grandi persecuzioni; e questo sarà il tempo delle tenebre; la Chiesa subirà una crisi spaventosa. La santa fede di Dio essendo dimenticata, ogni individuo vorrà guidarsi da solo ed essere superiore ai suoi simili. Saranno aboliti i poteri civili ed ecclesiastici, ogni ordine ed ogni giustizia saranno calpestati; non si vedrà che omicidi, odio, gelosia, menzogna, discordia, senza amore per la patria né per la famiglia.
Il Santo Padre soffrirà molto, Io sarò con lui fino alla fine, per ricevere il suo sacrificio. I cattivi attenderanno diverse volte alla sua vita senza poter nuocere ai suoi giorni; ma né lui né il suo successore… vedranno il trionfo della Chiesa di Dio. I governanti avranno tutti un medesimo progetto, che sarà di abolire e fare scomparire tutti i princìpi religiosi per sostituirli con il materialismo, l\’ateismo, lo spiritismo, e ogni sorta di vizi. Nell\’anno 1865 si vedrà l\’abominio nei luoghi santi; nei conventi i fiori della Chiesa saranno putrefatti e il demonio diventerà come il re dei cuori. Coloro che sono a capo delle comunità religiose si guardino dalle persone che esse devono ricevere, perché il demonio userà tutta la sua malizia per introdurre negli ordini religiosi delle persone dedite al peccato, perché i disordini e l\’amore dei piaceri carnali saranno diffusi su tutta la terra.
La Francia, l\’Italia, la Spagna e l\’Inghilterra saranno in guerra: il sangue scorrerà per le strade; il francese combatterà contro il francese, l\’italiano contro l\’italiano, vi sarà poi una guerra generale che sarà spaventevole. Per qualche tempo Dio non si ricorderà più della Francia né dell\’Italia, perché il Vangelo di Gesù Cristo non è più conosciuto. I malvagi useranno tutta la loro astuzia; ci si ucciderà, ci si massacrerà reciprocamente perfino nelle case. Al primo colpo della Sua spada fulminante le montagne e la natura tutta tremeranno di spavento perché i disordini e i crimini degli uomini trafiggono la volta celeste. Parigi sarà bruciata e Marsiglia inghiottita; molte grandi città saranno scosse e inghiottite da terremoti; si crederà che tutto è perduto; non si vedranno che omicidi; non si sentiranno che colpi d\’arma e bestemmie.
I giusti soffriranno molto, le loro preghiere, la loro penitenza e le loro lacrime saliranno fino al Cielo e tutto il popolo di Dio chiederà perdono e misericordia e chiederà il Mio aiuto e la Mia intercessione. Allora Gesù Cristo con un atto della Sua misericordia grande per i giusti comanderà ai Suoi angeli che tutti i Suoi nemici siano messi a morte. Improvvisamente i persecutori della Chiesa di Gesù Cristo e tutti gli uomini dediti al peccato moriranno e la terra diventerà come un deserto. Allora si farà la pace, la riconciliazione di Dio con gli uomini; Gesù Cristo sarà servito, adorato e glorificato; dappertutto fiorirà la carità.
I nuovi re saranno il braccio destro della Santa Chiesa, che sarà forte, umile, pia, povera, zelante e imitatrice delle virtù di Gesù Cristo. Il Vangelo sarà predicato dappertutto e gli uomini faranno grandi progressi nella fede perché vi sarà unità tra gli operai di Gesù Cristo e perché gli uomini vivranno nel timore di Dio. Questa pace tra gli uomini non sarà lunga: venticinque anni di abbondanti raccolti faranno loro dimenticare che i peccati degli uomini sono causa di tutte le pene che arrivano sulla terra.
Un precursore dell\’anticristo, con le sue truppe di parecchie nazioni, combatterà contro il vero Cristo, il solo Salvatore del mondo, egli spargerà molto sangue e vorrà annientare il culto di Dio per farsi guardare come un Dio. La terra sarà colpita da ogni sorta di piaghe, (oltre la peste e la carestia che saranno dovunque), vi saranno delle guerre fino all\’ultima guerra, che sarà allora fatta da dieci re dell\’anticristo, i quali re avranno tutti lo stesso progetto e saranno i soli a governare il mondo. Prima che ciò succeda vi sarà una specie di falsa pace nel mondo; non si penserà che a divertirsi; i malvagi si abbandoneranno a ogni sorta di peccato; ma i figli della Santa Chiesa, i figli della fede, i miei veri imitatori crederanno nell\’amore di Dio e nelle virtù che mi sono più care. Felici le anime umili guidate dallo Spirito Santo! Io combatterò con esse fino a che esse saranno nella pienezza dell\’età.
La natura chiede vendetta per gli uomini ed essa freme di spavento nell\’attesa di ciò che deve arrivare alla terra insudiciata dai crimini. Tremate terra e voi che fate professione di adorare Gesù Cristo e che dentro di voi adorate solo voi stessi; tremate perché Dio sta per consegnarvi al Suo nemico, perché i luoghi santi sono nella corruzione, molti conventi non sono più le case di Dio, ma i pascoli di Asmodeo e dei suoi. Sarà durante questo tempo che nascerà l\’anticristo da una religiosa ebrea, da una falsa vergine che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il padrone dell\’impurità; suo padre sarà Vescovo, nascendo vomiterà delle bestemmie, egli avrà dei denti, in una parola sarà il diavolo incarnato; egli lancerà delle grida spaventose, farà dei prodigi, non si nutrirà che di impurità. Egli avrà dei fratelli che, sebbene non siano dei demoni incarnati come lui, saranno dei figli del male; a dodici anni essi si faranno notare per le prodi vittorie che otterranno; presto essi saranno ognuno alla testa degli eserciti assistiti dalle legioni dell\’inferno.
Le stagioni saranno cambiate, la terra non produrrà che frutti cattivi, gli astri perderanno i loro movimenti regolari, la luna non rifletterà che una debole luce rossastra; l\’acqua e il fuoco daranno al globo terrestre dei movimenti convulsi e degli orribili terremoti che inghiottiranno delle montagne, delle città. Roma perderà la fede e diventerà la sede dell\’anticristo. I demoni dell\’aria con l\’anticristo faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell\’aria e gli uomini si pervertiranno sempre più.
Dio avrà cura dei suoi fedeli servitori e degli uomini di buona volontà; il Vangelo sarà predicato dappertutto, tutti i popoli e tutte le nazioni conosceranno la verità. Io rivolgo un appello urgente alla terra; Io chiamo i veri imitatori di Cristo fatto uomo, il solo e vero Salvatore degli uomini; Io chiamo i miei figli, i miei veri devoti, quelli che si sono dati a Me perché io li conduca dal Mio divin Figlio, quelli che Io porto, per così dire, nelle mie braccia, quelli che sono vissuti del Mio Spirito; infine Io chiamo gli Apostoli degli ultimi tempi, i discepoli di Gesù Cristo che sono vissuti nel disprezzo del mondo e di loro stessi, nella povertà e nell\’umiltà, nel disprezzo e nel silenzio, nella preghiera e nella mortificazione, nella castità e nell\’unione con Dio, nella sofferenza e sconosciuti al mondo. È tempo che escano e vengano ad illuminare la terra. Andate e mostratevi come i miei cari figli; Io sono con voi e in voi purché la vostra fede sia la luce che vi illumina in questi giorni di disgrazia. Che il vostro zelo vi renda come gli affamati per la gloria e l\’onore di Gesù Cristo.
Combattete, figli della luce, voi, piccolo numero che ci vedete, perché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini. La Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazione. Ma ecco Enoch ed Elia riempiti dello Spirito di Dio; essi predicheranno con la forza di Dio e gli uomini di buona volontà crederanno in Dio e molte anime saranno consolate; essi faranno grandi progressi per virtù dello Spirito Santo e condanneranno gli errori diabolici dell\’anticristo. Sciagura agli abitanti della terra!
Vi saranno guerre spaventose e carestie; pesti e malattie contagiose; pioverà una grandine spaventosa di animali; tuoni che scuoteranno le città; terremoti che inghiottiranno paesi; si udiranno delle voci nell\’aria; gli uomini batteranno la testa contro i muri, essi chiameranno la morte, da un\’altra parte la morte li supplizierà; il sangue scorrerà da ogni parte. Chi potrà vivere se Dio non diminuirà il tempo della prova ? Dal sangue, dalle lacrime e dalle preghiere dei giusti Dio si lascerà placare; Enoch ed Elia saranno messi a morte; Roma pagana sparirà; il fuoco del cielo cadrà e distruggerà tre città; tutto l\’universo sarà colpito dal terrore e molti si lasceranno sedurre perché essi non hanno adorato il vero Cristo vivente tra loro. È tempo, il sole si oscura; la fede sola vivrà.
Ecco il tempo, l’abisso si apre. Ecco il re delle tenebre. Ecco la bestia con i suoi sudditi, sedicente salvatore del mondo. Egli si alzerà con orgoglio nell\’aria per andare fino al Cielo; egli sarà soffocato dal respiro di San Michele Arcangelo. Egli cadrà e la terra che da tre giorni sarà in continue evoluzioni, aprirà il suo seno pieno di fuoco; egli sarà sprofondato per sempre con tutti i suoi nei baratri eterni dell\’inferno. Allora l\’acqua e il fuoco purificheranno la terra e consumeranno tutte le opere dell\’orgoglio degli uomini e tutto sarà rinnovato: Dio sarà servito e glorificato.

[Libera traduzione da «L\’apparition de la Très Sainte Vierge sur la montagne de La Salette», di M.Calvat. Imprimatur: Mgr. Zola, Lecce, Italie, 15 novembre 1879, Rome, 1922, Societé St-Augustin].
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