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sabato 29 novembre 2014

Domenica 30 Novembre 2014, I Domenica di Avvento - Anno B: << State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. ..>>



"Prendete, prendete quest’opera e ‘non sigillatela’, ma leggetela e fatela leggere"
Gesù (cap 652, volume 10), a proposito del
"Evangelo come mi è stato rivelato"
di Maria Valtorta

Domenica 30 Novembre 2014, I Domenica di Avvento - Anno B

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 13,33-37.
« State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. E' come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!».

Traduzione liturgica della Bibbia

Corrispondenza nel "l'Evangelo come mi è stato rivelato" 
di Maria Valtorta : Volume 9 Capitolo 596 pagina 421.

[questo testo è lo stesso che quello di domenica scorsa]

(...) 46State nel Signore e nella sua verità. Io sono la Verità e insegno la verità. Perciò ancora vi ripeto: qualunque cosa vi dicano di Me, non credete. Io solo ho detto la verità. Io solo vi dico che il Cristo verrà, ma quando sarà la fine. Perciò, se vi dicono: “È nel deserto”, non andate. Se vi dicono: “È in quella casa”, non date retta. Perché il Figlio dell’uomo nella sua seconda venuta sarà simile al lampo che esce da levante e guizza fino a ponente, in un tempo più breve di quel che non sia il batter di una palpebra. E scorrerà sul grande Corpo, di subito fatto Cadavere, seguito dai suoi fulgenti angeli, e giudicherà. Là dovunque sarà corpo là si raduneranno le aquile. 

E subito dopo la tribolazione di quei giorni ultimi, che vi fu detta - parlo già della fine del tempo e del mondo e della risurrezione delle ossa, delle quali cose parlano i profeti - si oscurerà il sole, e la luna non darà più luce, e le stelle del cielo cadranno come acini da un grappolo troppo maturo che un vento di bufera scuote, e le potenze dei Cieli tremeranno. E allora nel firmamento oscurato apparirà folgorante il segno del Figlio dell’uomo, e piangeranno tutte le nazioni della Terra, e gli uomini vedranno il Figlio dell’uomo venir sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria. Ed Egli comanderà ai suoi angeli di mietere e vendemmiare, e di separare i logli dal grano, e di gettare le uve nel tino, perché sarà venuto il tempo del grande raccolto del seme di Adamo, e non ci sarà più bisogno di serbare racimolo o semente, perché non ci sarà mai più perpetuazione della specie umana sulla Terra morta. E comanderà ai suoi angeli che a gran voce di trombe adunino gli eletti dai quattro venti, da un’estremità all’altra dei cieli, perché siano al fianco del Giudice divino per giudicare con Lui gli ultimi viventi ed i risorti. 

47Dal fico imparate la similitudine: quando vedete che il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che vicina è l’estate. Così anche, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che il Cristo sta per venire. In verità vi dico: non passerà questa generazione che non mi volle, prima che tutto ciò avvenga. La mia parola non cade. Ciò che dico sarà. Il cuore e il pensiero degli uomini possono mutare, ma non muta la mia parola. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto poi al giorno e all’ora precisa, nessuno li conosce, neppure gli angeli del Signore, ma soltanto il Padre li conosce. 

48Come ai tempi di Noè, così avverrà alla venuta del Figlio dell’uomo. Nei giorni precedenti al diluvio, gli uomini mangiavano, bevevano, si sposavano, si accasavano, senza darsi pensiero del segno sino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e si aprirono le cataratte dei cieli e il diluvio sommerse ogni vivente e ogni cosa. Anche così sarà per la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno accosto nel campo, e uno sarà preso e uno sarà lasciato, e due donne saranno intente a far andare la mola, e una sarà presa e una lasciata, dai nemici nella Patria e più ancora dagli angeli separanti il buon seme dal loglio, e non avranno tempo di prepararsi al giudizio del Cristo. Vegliate dunque perché non sapete a che ora verrà il vostro Signore. 

Ripensate a questo: se il capo di famiglia sapesse a che ora viene il ladro, veglierebbe e non lascerebbe spogliare la sua casa. Quindi vegliate e pregate, stando sempre preparati alla venuta, senza che i vostri cuori cadano in torpore, per abuso e intemperanza di ogni specie, e i vostri spiriti siano fatti distratti e ottusi alle cose del Cielo dalle eccessive cure per le cose della Terra, e il laccio della morte non vi colga improvviso quando siete impreparati. Perché, ricordate, tutti avete a morire. Tutti gli uomini, nati che siano, devono morire, ed è una singola venuta del Cristo questa morte e questo susseguente giudizio, che avrà il suo ripetersi universale alla venuta solenne del Figlio dell’uomo. 49Che sarà mai di quel servo fedele e prudente, preposto dal padrone ad amministrare il cibo ai domestici in sua assenza? Beata sorte egli avrà se il suo padrone, tornando all’improvviso, lo trova a fare ciò che deve con solerzia, giustizia e amore. In verità vi dico che gli dirà: “Vieni, servo buono e fedele. Tu hai meritato il mio premio. Tieni, amministra tutti i miei beni”. 

Ma se egli pareva, e non era, buono e fedele, e nell’interno suo era cattivo come all’esterno era ipocrita, e partito il padrone dirà in cuor suo: “Il padrone tarderà a tornare! Diamoci al bel tempo”, e comincerà a battere e malmenare i conservi, facendo usura su loro nel cibo e in ogni altra cosa per avere maggior denaro da consumare coi gozzovigliatori e ubbriaconi, che avverrà? Che il padrone tornerà all’improvviso, quando il servo non se lo pensa vicino, e verrà scoperto il suo malfare, gli verrà levato posto e denaro, e sarà cacciato dove giustizia vuole. E ivi starà. 

E così del peccatore impenitente, che non pensa come la morte può essere vicina e vicino il suo giudizio, e gode e abusa dicendo: “Poi mi pentirò”. In verità vi dico che egli non avrà tempo di farlo e sarà condannato a stare in eterno nel luogo del tremendo orrore, dove è solo bestemmia e pianto e tortura, e ne uscirà soltanto per il Giudizio finale, quando rivestirà la carne risorta per presentarsi completo al Giudizio ultimo come completo peccò nel tempo della vita terrena, e con corpo ed anima si presenterà al Giudice Gesù che egli non volle per Salvatore. 50Tutti là accolti davanti al Figlio dell’uomo. Una moltitudine infinita di corpi, restituiti dalla terra e dal mare e ricomposti dopo essere stati cenere per tantotempo. E gli spiriti nei corpi. Ad ogni carne tornata sugli scheletri corrisponderà il proprio spirito, quello che l’animava un tempo. E staranno ritti davanti al Figlio dell’uomo, splendido nella sua Maestà divina, seduto sul trono della sua gloria sorretto dai suoi angeli. 

Ed Egli separerà uomini da uomini, mettendo da un lato i buoni e dall’altro i cattivi, come un pastore separa le pecorelle dai capretti, e metterà le sue pecore a destra e i capri a sinistra. 

E dirà con dolce voce e benigno aspetto a quelli che, pacifici e belli di una bellezza gloriosa nello splendore del corpo santo, lo guarderanno con tutto l’amore del loro cuore: “Venite, o benedetti dal Padre mio, prendete possesso del Regno preparato per voi sino dall’origine del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere, fui pellegrino e mi ospitaste, fui nudo e mi rivestiste, malato e mi visitaste, prigioniero e veniste a portarmi conforto”. E i giusti gli chiederanno: “Quando mai, Signore, ti vedemmo affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti vedemmo pellegrino e ti abbiamo accolto, nudo e ti abbiamo rivestito? Quando ti vedemmo infermo e carcerato e siamo venuti a visitarti?”. E il Re dei re dirà loro: “In verità vi dico: quando avete fatto una di queste cose ad uno di questi minimi fra i miei fratelli, allora lo avete fatto a Me”. 

E poi si volgerà a quelli che saranno alla sua sinistra e dirà loro, severo nel volto, e i suoi sguardi saranno come saette fulminanti i reprobi, e nella sua voce tuonerà l’ira di Dio: “Via di qua! Via da Me, o maledetti! Nel fuoco eterno preparato dal furore di Dio per il demonio e gli angeli tenebrosi e per coloro che li hanno ascoltati nelle loro voci di libidine triplice e oscena. Io ebbi fame e non mi sfamaste, sete e non mi dissetaste, fui nudo e non mi rivestiste, pellegrino e mi respingeste, infermo e carcerato e non mi visitaste. Perché non avevate che una legge: il piacere del vostro io”. 
Ed essi gli diranno: “Quando ti abbiamo visto affamato, assetato, nudo, pellegrino, infermo, carcerato? In verità noi non ti abbiamo conosciuto. Non eravamo, quando Tu eri sulla Terra”. 

Ed Egli risponderà loro: “È vero. Non mi avete conosciuto. Perché non eravate quando Io ero sulla Terra. Ma avete però conosciuto la mia Parola e avete avuto i poveri fra voi, gli affamati, i sitibondi, i nudi, i malati, i carcerati. Perché non avete fatto ad essi ciò che forse avreste fatto a Me? Perché non è già detto che coloro che mi ebbero fra loro fossero misericordiosi col Figlio dell’uomo. Non sapete che nei miei fratelli Io sono, e dove è uno di essi che soffra là sono Io, e che ciò che non avete fatto ad uno di questi miei minori fratelli lo avete negato a Me, Primogenito degli uomini? Andate e ardete nel vostro egoismo. Andate, e vi fascino le tenebre e il gelo perché tenebra e gelo foste, pur conoscendo dove era la Luce e il Fuoco d’Amore”. 

E costoro andranno all’eterno supplizio, mentre i giusti entreranno nella vita eterna. 

Queste le cose future... 

51Ora andate. E non dividetevi fra voi. Io vado con Giovanni e sarò a voi a metà della prima vigilia, per la cena e per andare poi alle nostre istruzioni». 
«Anche questa sera? Tutte le sere faremo questo? Io sono tutto indolenzito dalle guazze. Non sarebbe meglio entrare ormai in qualche casa ospitale? Sempre sotto le tende! Sempre veglianti e nelle notti, che sono fresche e umide...», si lamenta Giuda. 
«È l’ultima notte. Domani... sarà diverso». 
«Ah! Credevo che volessi andare al Getsemani tutte le notti. Ma se è l’ultima...». 
«Non ho detto questo, Giuda. Ho detto che sarà l’ultima notte da passare al campo dei Galilei tutti uniti. Domani prepareremo la Pasqua e consumeremo l’agnello, e poi andrò Io solo a pregare nel Getsemani. E voi potrete fare ciò che volete». 
«Ma noi verremo con Te, Signore! Quando mai abbiamo voglia di lasciarti?», dice Pietro. 
«Tu taci, che sei in colpa. Tu e lo Zelote non fate che svolazzare qua e là appena il Maestro non vi vede. Vi tengo d’occhio. Al Tempio... nel giorno... nelle tende lassù...», dice l’Iscariota, lieto di denunciare. 
«Basta! Se essi lo fanno, bene fanno. Ma però non mi lasciate solo... Io ve ne prego...». 
«Signore, non facciamo nulla di male. Credilo. Le nostre azioni sono note a Dio ed il suo occhio non si torce da esse con disgusto», dice lo Zelote. 
«Lo so. Ma è inutile. E ciò che è inutile può sempre essere dannoso. State il più possibile uniti». Poi si volge a Matteo: «Tu, mio buon cronista, ripeterai a costoro la parabola delle dieci vergini savie e delle dieci stolte, e quella del padrone che dà dei talenti ai suoi tre servi perché li facciano fruttare, e due ne guadagnano il doppio e l’infingardo lo sotterra. Ricordi?». 
«Sì, Signor mio, esattamente». 
«Allora ripetile a questi. Non tutti le conoscono. E anche quelli che le sanno avranno piacere a riascoltarle. Passate così in sapienti discorsi il tempo sino al mio ritorno. Vegliate! Vegliate! Tenete desto il vostro spirito. Quelle parabole sono appropriate anche a ciò che dissi. Addio. La pace sia con voi». Prende Giovanni per mano e si allontana con lui verso la città... Gli altri si avviano verso il campo galileo.
Estratto di "l'Evangelo come mi è stato rivelato" di Maria Valtorta ©Centro Editoriale Valtortiano http://www.mariavaltorta.com/

venerdì 29 novembre 2013

Domenica 1 dicembre 2013, I Domenica di Avvento - Anno A - Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 24,37-44.

Maria Valtorta


"Prendete, prendete quest’opera e ‘non sigillatela’, ma leggetela e fatela leggere"
Gesù (cap 652, volume 10), a proposito del
"Evangelo come mi è stato rivelato"
di Maria Valtorta

Domenica 1 dicembre 2013, I Domenica di Avvento - Anno A

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 24,37-44.

Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo.
Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, 
e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. 
Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato. 
Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l'altra lasciata. 
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 
Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 
Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà. 
Traduzione liturgica della Bibbia


Corrispondenza nell "Evangelo come mi è stato rivelato" di Maria Valtorta : 
Volume 9 Capitolo 596 pagina 387.

[...] 46  State nel Signore e nella sua verità. Io sono la Verità e insegno la verità. Perciò ancora vi ripeto: qualunque cosa vi dicano di Me, non credete. Io solo ho detto la verità. Io solo vi dico che il Cristo verrà, ma quando sarà la fine. Perciò, se vi dicono: “È nel deserto”, non andate. Se vi dicono: “È in quella casa”, non date retta. Perché il Figlio dell’uomo nella sua seconda venuta sarà simile al lampo che esce da levante e guizza fino a ponente, in un tempo più breve di quel che non sia il batter di una palpebra. E scorrerà sul grande Corpo, di subito fatto Cadavere, seguito dai suoi fulgenti angeli, e giudicherà. Là dovunque sarà corpo là si raduneranno le aquile. E subito dopo la tribolazione di quei giorni ultimi, che vi fu detta - parlo già della fine del tempo e del mondo e della risurrezione delle ossa, delle quali cose parlano i profeti - si oscurerà il sole, e la luna non darà più luce, e le stelle del cielo cadranno come acini da un grappolo troppo maturo che un vento di bufera scuote, e le potenze dei Cieli tremeranno.

E allora nel firmamento oscurato apparirà folgorante il segno del Figlio dell’uomo, e piangeranno tutte le nazioni della Terra, e gli uomini vedranno il Figlio dell’uomo venir sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria. Ed Egli comanderà ai suoi angeli di mietere e vendemmiare, e di separare i logli dal grano, e di gettare le uve nel tino, perché sarà venuto il tempo del grande raccolto del seme di Adamo, e non ci sarà più bisogno di serbare racimolo o semente, perché non ci sarà mai più perpetuazione della specie umana sulla Terra morta. E comanderà ai suoi angeli che a gran voce di trombe adunino gli eletti dai quattro venti, da un’estremità all’altra dei cieli, perché siano al fianco del Giudice divino per giudicare con Lui gli ultimi viventi ed i risorti. 

47Dal fico imparate la similitudine: quando vedete che il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che vicina è l’estate. Così anche, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che il Cristo sta per venire. In verità vi dico: non passerà questa generazione che non mi volle, prima che tutto ciò avvenga. 
La mia parola non cade. Ciò che dico sarà. Il cuore e il pensiero degli uomini possono mutare, ma non muta la mia parola. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto poi al giorno e all’ora precisa, nessuno li conosce, neppure gli angeli del Signore, ma soltanto il Padre li conosce. 

48Come ai tempi di Noè, così avverrà alla venuta del Figlio dell’uomo. Nei giorni precedenti al diluvio, gli uomini mangiavano, bevevano, si sposavano, si accasavano, senza darsi pensiero del segno sino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e si aprirono le cataratte dei cieli e il diluvio sommerse ogni vivente e ogni cosa. Anche così sarà per la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno accosto nel campo, e uno sarà preso e uno sarà lasciato, e due donne saranno intente a far andare la mola, e una sarà presa e una lasciata, dai nemici nella Patria e più ancora dagli angeli separanti il buon seme dal loglio, e non avranno tempo di prepararsi al giudizio del Cristo. 

Vegliate dunque perché non sapete a che ora verrà il vostro Signore. Ripensate a questo: se il capo di famiglia sapesse a che ora viene il ladro, veglierebbe e non lascerebbe spogliare la sua casa. Quindi vegliate e pregate, stando sempre preparati alla venuta, senza che i vostri cuori cadano in torpore, per abuso e intemperanza di ogni specie, e i vostri spiriti siano fatti distratti e ottusi alle cose del Cielo dalle eccessive cure per le cose della Terra, e il laccio della morte non vi colga improvviso quando siete impreparati. Perché, ricordate, tutti avete a morire. Tutti gli uomini, nati che siano, devono morire, ed è una singola venuta del Cristo questa morte e questo susseguente giudizio, che avrà il suo ripetersi universale alla venuta solenne del Figlio dell’uomo. 


49Che sarà mai di quel servo fedele e prudente, preposto dal padrone ad amministrare il cibo ai domestici in sua assenza? Beata sorte egli avrà se il suo padrone, tornando all’improvviso, lo trova a fare ciò che deve con solerzia, giustizia e amore. In verità vi dico che gli dirà: “Vieni, servo buono e fedele. Tu hai meritato il mio premio. Tieni, amministra tutti i miei beni”. 

Ma se egli pareva, e non era, buono e fedele, e nell’interno suo era cattivo come all’esterno era ipocrita, e partito il padrone dirà in cuor suo: “Il padrone tarderà a tornare! Diamoci al bel tempo”, e comincerà a battere e malmenare i conservi, facendo usura su loro nel cibo e in ogni altra cosa per avere maggior denaro da consumare coi gozzovigliatori e ubbriaconi, che avverrà? Che il padrone tornerà all’improvviso, quando il servo non se lo pensa vicino, e verrà scoperto il suo malfare, gli verrà levato posto e denaro, e sarà cacciato dove giustizia vuole. E ivi starà. 

E così del peccatore impenitente, che non pensa come la morte può essere vicina e vicino il suo giudizio, e gode e abusa dicendo: “Poi mi pentirò”. In verità vi dico che egli non avrà tempo di farlo e sarà condannato a stare in eterno nel luogo del tremendo orrore, dove è solo bestemmia e pianto e tortura, e ne uscirà soltanto per il Giudizio finale, quando rivestirà la carne risorta per presentarsi completo al Giudizio ultimo come completo peccò nel tempo della vita terrena, e con corpo ed anima si presenterà al Giudice Gesù che egli non volle per Salvatore. 

50Tutti là accolti davanti al Figlio dell’uomo. Una moltitudine infinita di corpi, restituiti dalla terra e dal mare e ricomposti dopo essere stati cenere per tanto tempo. E gli spiriti nei corpi. Ad ogni carne tornata sugli scheletri corrisponderà il proprio spirito, quello che l’animava un tempo. E staranno ritti davanti al Figlio dell’uomo, splendido nella sua Maestà divina, seduto sul trono della sua gloria sorretto dai suoi angeli. 

Ed Egli separerà uomini da uomini, mettendo da un lato i buoni e dall’altro i cattivi, come un pastore separa le pecorelle dai capretti, e metterà le sue pecore a destra e i capri a sinistra. 

E dirà con dolce voce e benigno aspetto a quelli che, pacifici e belli di una bellezza gloriosa nello splendore del corpo santo, lo guarderanno con tutto l’amore del loro cuore: “Venite, o benedetti dal Padre mio, prendete possesso del Regno preparato per voi sino dall’origine del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere, fui pellegrino e mi ospitaste, fui nudo e mi rivestiste, malato e mi visitaste, prigioniero e veniste a portarmi conforto”. 
E i giusti gli chiederanno: “Quando mai, Signore, ti vedemmo affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti vedemmo pellegrino e ti abbiamo accolto, nudo e ti abbiamo rivestito? Quando ti vedemmo infermo e carcerato e siamo venuti a visitarti?”. 
E il Re dei re dirà loro: “In verità vi dico: quando avete fatto una di queste cose ad uno di questi minimi fra i miei fratelli, allora lo avete fatto a Me”. 

E poi si volgerà a quelli che saranno alla sua sinistra e dirà loro, severo nel volto, e i suoi sguardi saranno come saette fulminanti i reprobi, e nella sua voce tuonerà l’ira di Dio: “Via di qua! Via da Me, o maledetti! Nel fuoco eterno preparato dal furore di Dio per il demonio e gli angeli tenebrosi e per coloro che li hanno ascoltati nelle loro voci di libidine triplice e oscena. Io ebbi fame e non mi sfamaste, sete e non mi dissetaste, fui nudo e non mi rivestiste, pellegrino e mi respingeste, infermo e carcerato e non mi visitaste. Perché non avevate che una legge: il piacere del vostro io”. 
Ed essi gli diranno: “Quando ti abbiamo visto affamato, assetato, nudo, pellegrino, infermo, carcerato? In verità noi non ti abbiamo conosciuto. Non eravamo, quando Tu eri sulla Terra”. 

Ed Egli risponderà loro: “È vero. Non mi avete conosciuto. Perché non eravate quando Io ero sulla Terra. Ma avete però conosciuto la mia Parola e avete avuto i poveri fra voi, gli affamati, i sitibondi, i nudi, i malati, i carcerati. Perché non avete fatto ad essi ciò che forse avreste fatto a Me? Perché non è già detto che coloro che mi ebbero fra loro fossero misericordiosi col Figlio dell’uomo. Non sapete che nei miei fratelli Io sono, e dove è uno di essi che soffra là sono Io, e che ciò che non avete fatto ad uno di questi miei minori fratelli lo avete negato a Me, Primogenito degli uomini? Andate e ardete nel vostro egoismo. Andate, e vi fascino le tenebre e il gelo perché tenebra e gelo foste, pur conoscendo dove era la Luce e il Fuoco d’Amore”
E costoro andranno all’eterno supplizio, mentre i giusti entreranno nella vita eterna. 
Queste le cose future... 

51Ora andate. E non dividetevi fra voi. Io vado con Giovanni e sarò a voi a metà della prima vigilia, per la cena e per andare poi alle nostre istruzioni». 
«Anche questa sera? Tutte le sere faremo questo? Io sono tutto indolenzito dalle guazze. Non sarebbe meglio entrare ormai in qualche casa ospitale? Sempre sotto le tende! Sempre veglianti e nelle notti, che sono fresche e umide...», si lamenta Giuda. 
«È l’ultima notte. Domani... sarà diverso». 
«Ah! Credevo che volessi andare al Getsemani tutte le notti. Ma se è l’ultima...». 
«Non ho detto questo, Giuda. Ho detto che sarà l’ultima notte da passare al campo dei Galilei tutti uniti. Domani prepareremo la Pasqua e consumeremo l’agnello, e poi andrò Io solo a pregare nel Getsemani. E voi potrete fare ciò che volete». 
«Ma noi verremo con Te, Signore! Quando mai abbiamo voglia di lasciarti?», dice Pietro. 
«Tu taci, che sei in colpa. Tu e lo Zelote non fate che svolazzare qua e là appena il Maestro non vi vede. Vi tengo d’occhio. Al Tempio... nel giorno... nelle tende lassù...», dice l’Iscariota, lieto di denunciare. 
«Basta! Se essi lo fanno, bene fanno. Ma però non mi lasciate solo... Io ve ne prego...». 
«Signore, non facciamo nulla di male. Credilo. Le nostre azioni sono note a Dio ed il suo occhio non si torce da esse con disgusto», dice lo Zelote. 
«Lo so. Ma è inutile. E ciò che è inutile può sempre essere dannoso. State il più possibile uniti».
 
Poi si volge a Matteo: «Tu, mio buon cronista, ripeterai a costoro la parabola delle dieci vergini savie e delle dieci stolte, e quella del padrone che dà dei talenti ai suoi tre servi perché li facciano fruttare, e due ne guadagnano il doppio e l’infingardo lo sotterra. Ricordi?». 
«Sì, Signor mio, esattamente». 
«Allora ripetile a questi. Non tutti le conoscono. E anche quelli che le sanno avranno piacere a riascoltarle. Passate così in sapienti discorsi il tempo sino al mio ritorno. Vegliate! Vegliate! Tenete desto il vostro spirito. Quelle parabole sono appropriate anche a ciò che dissi. Addio. La pace sia con voi». 
Prende Giovanni per mano e si allontana con lui verso la città... Gli altri si avviano verso il campo galileo. 

Estratto di "l'Evangelo come mi è stato rivelato" di Maria Valtorta ©Centro Editoriale Valtortiano http://www.mariavaltorta.com/


venerdì 15 novembre 2013

Domingo 17 nov. 2013, XXXIII Domingo Tiempo Ordinario - C - San Lucas 21, 5-19.




VOSOTROS, NUEVOS SACERDOTES Y ESCRIBAS DEL TEMPLO NUEVO,
 ESCUCHAD. ¡AY DE VOSOTROS!, Y ¡AY DE QUIEN DESPUÉS DE VOSOTROS!
 SE HARÁ ÍDOLO Y NO VIGILARÁ SOBRE SÍ MISMO Y SOBRE LOS OTROS,
 LOS FIELES, PARA OBSERVAR, COMPROBAR LA UTILIDAD DE LAS
 PIEDRAS Y DE LA MADERA

Vosotros, nuevos sacerdotes y escribas del Templo nuevo, escuchad. ¡Ay de vosotros!, y ¡ay de quien después de vosotros! se hará ídolo y no vigilará sobre sí mismo y sobre los otros, los fieles, para observar, comprobar la utilidad de las piedras y de la madera, sin confiarse de las apariencias, y será causa de la ruina, al permitir que se usen para el Templo materiales malos, dando escándalo y provocando la desgracia. ¡Ay de vosotros si dejáis que haya grietas y paredes inclinadas, que pueden caerse de un momento a otro, porque no están unidas al cimiento, a Dios, fundador de la Iglesia! No será, pues, Él la causa de la ruina, sino vosotros, y ante Él y ante los hombres seréis los responsables.¡Diligencia, cuidado, discernimiento, prudencia! La piedra, el tabique, la viga débil, que en el muro principal serían la ruina, pueden servir en partes de menor importancia, y ser en realidad útiles.  De este modo debéis saber escoger. Con caridad para no desagradar a las partes débiles, con firmeza para no desagradar a Dios y destruir su Edificio. Si cayereis en la cuenta de que una piedra, puesta para servir de punto de apoyo de un ángulo importante, no es buena o no está bien labrada, tened valor, sed audaces y quitadla de ese lugar,labradla con el marro de un santo celo. Si grita de dolor, no hagáis caso. Os bendecirá por los siglos, porque le habéis salvado. Quitadla, ponedla en otro lugar. No tengáis ni siquiera miedo de retirarla, si viereis que es objeto de escándalo y ruina, que se opone a vuestro trabajo. Es mejor tener pocas piedras que mucho lastre. No tengáis prisaDios nunca la tieneLo que crea es eterno, porque está bien pensado antes de ponerlo en ejecución. Y, si no es eterno, por lo menos es para muchos siglos. Contemplad el universo. Hace siglos, millares de siglos que Dios lo hizo con estratos sucesivos. Imitad al SeñorSed perfectos como lo es vuestro Padre. Conservad su ley, su reino en vosotros, y no caeréis.
Si así no fuere, caería el edificio, y en vano os habríais cansado para levantarlo. Caería todo quedando de ello únicamente la piedra angular, la base... Lo mismo que sucederá con ese templo... Es la verdad. Y lo mismo sucederá con el vuestro si en él ponéis de lo vuestro, esto es, partes contagiadas del orgullo, de la ambición, del pecado, de la lujuria. Así como el viento ha hecho desaparecer esos jirones de nubes, que parecían posarse sobre la cima de aquel monte, de igual modo al soplo de un viento de castigo sobrenatural y humano caerán los edificios que no tenían más que el nombre de santos..."
Jesús pensativo, calla. Cuando vuelve a hablar, ordena: "Sentémonos aquí a descansar un poco."
Se sientan sobre una pendiente del monte de los Olivos, frente al Templo que besa el sol poniente. Jesús mira fijamente ese lugar, con tristeza. Los demás se enorgullecen de su belleza, pero su orgullo siente cubrirse de un cierto velo de inquietud que dejaron las palabras del Maestro. ¿Y si esa belleza tuviese que perecer?...

PIDEN AL MAESTRO LES EXPLIQUE CUANDO SE REALIZARÁ 
LA PROFECÍA DE LA DESTRUCCIÓN DEL TEMPLO, CUÁL SERÁ LA SEÑAL,
 CUÁNDO TU REGRESO

Pedro y Juan hablan entre sí y luego dicen algo en voz baja a Santiago de Alfeo y a Andrés, que están cerca, los cuales asienten con la cabeza. Pero se dirige entonces al Maestro y le dice: "Ven aparte y explícanos cuándo se realizará tu profecía de la destrucción del Templo. Daniel habla de ella, pero si fuese como él y Tú decís, pocas horas le quedan al Templo. Nosotros no vemos ejércitos, ni preparativos de guerra. ¿Cuándo, pues, sucederá? ¿Cuálserá la señal? Tú ya has venido. Tú afirmas que estás para irte. Y, con todo, se sabe que no acaecerá si no estás con los hombres. ¿Regresarás, pues?¿Cuándo, cuándo será tu regreso? Explícanoslo, para que podamos saberlo..."
"No hay necesidad de que nos vayamos a otra parte. ¿Lo ves? Se han quedado ahí los discípulos más fieles, los que os ayudarán mucho a vosotros los doce. Ellos pueden oír las palabras que os diré. ¡Acercaos todos!" ordena en voz alta.
Los discípulos, que se habían esparcido por la falda, forman un grupo compacto en torno a Jesús y a los apóstoles.


LAS SEÑALES DEL FIN


TENED CUIDADO QUE NADIE EN LOS AÑOS QUE ESTÁN POR VENIR 
OS ENGAÑE. YO SOY EL MESÍAS Y NO HAY OTRO

SEÑALES PARA CONOCER LAS OBRAS DE SATANÁS Y DE DIOS

"Tened cuidado que nadie en los años que están por venir os engañe. Yo soy el Mesías y no hay otro. Por esto, cuando muchos os dijeren: "Yo soy el Mesías" y hubieren seducido a muchos, no creáis a sus palabras, ni aun cuando las acompañaren prodigios. Satanás, padre de la mentira y protector de los mentirosos, ayuda a sus siervos y secuaces con falsos prodigios, que pueden comprobarse que no son buenos, porque llevan consigo el miedo, la turbación, la mentira. Vosotros conocéis los prodigios de Dios: dan una santa paz, alegría, salud, fe; producen buenos deseos de hacer obras santas. Los otros, no.Por lo tanto reflexionad sobre la forma y las consecuencias de los prodigios que es posible que veréis en años venideros por obra de falsos Mesías, y de los que se cubrirán con vestidos de salvadores de pueblos, pero que no serán sino fieras que los destruyan.
Sabréis que habrá guerras, rumores de guerra y os dirán: "Son las señales de que se acerca el fin". No os  turbéis. No es el fin. Todo esto debe suceder antes de que llegue el fin, pero no lo será todavía. Un pueblo hará guerra contra el otro, un reino contra el otro, una nación contra la otra, un continente contra el otro, vendrán la peste, la carestía, y habrá terremotos en muchos lugares. Todo esto no es más que el principio de los sufrimientos.Entonces os fustigarán y os matarán, acusándoos de ser los culpables de sus padecimientos, y al perseguiros y destruiros, a vosotros mis siervos, creeránlibrarse de ellos. Los hombres acusan siempre a los inocentes de ser los causantes de sus males, que por sus pecados han provocado. Acusan a Dios mismo, la perfecta Inocencia y Bondad suprema, de ser la causa de sus sufrimientos, y esto mismo harán con vosotros. Os odiarán por causa de mi Nombre. Es Satanás quien los instiga. Muchos se harán mal mutuamente, se traicionarán y se odiarán. Es también Satanás quien los instiga a ello. Surgirán falsos profetas que enseñarán a muchos el error. Es nuevamente Satanás el verdadero autor de tantos males. Y como la maldad aumentará, en muchos se resfriará la caridad. Pero quien hubiere perseverado hasta el fin, será salvo. Primero hay que predicar este Evangelio del reino de Dios a todo el mundo, dando testimonio a todas las naciones. Entonces vendrá el fin. Israel regresará al Mesías y mi doctrina habrá sido predicada en todo el mundo.

HAY OTRA SEÑAL: TANTO PARA EL FIN DEL TEMPLO, 
COMO PARA EL DEL MUNDO

Hay otra señal: tanto para el fin del Templo, como para el del mundo. Cuando veáis la horrible desolación que Daniel predijo -quien me está escuchando, procura estar atento; y quien lee al Profeta sepa comprender su significado- entonces quien estuviere en Judea huya a los montes; quien sobre la terraza, no baja a tomar lo que tiene en casa; y quien en el campo, no regrese a su hogar a tomar su manto, sino huya sin regresar; para que lo suceda que no tenga tiempo de escapar, y ni siquiera se vuelva en su huída a mirar atrás, para que en su corazón no entre el espectáculo horrible, y no enloquezca por haberlo visto. ¡Ay de las mujeres en cinta! y ¡ay de las que amamantarán a sus hijos en esos días! ¡Ay si la fuga tuviese lugar en sábado! No se podría escapar entonces, sin cometer pecado. Rogad, pues, para que no tengáis que huir en invierno o en día  de sábado, porque la tribulación que vendrá será tan grande como nunca la ha habido desde el principio del mundo hasta ahora, ni habrá otra semejante. Si esos días no se acortaren en favor de los elegidos, nadie se salvaríaporque los hombres-satanases se aliarán con el infierno para atormentar a los hombres.
Y también en esos días habrá quienes, para corromper y sacar fuera del recto camino a los fieles del Señor, dirán: "El Mesías está aquí", o "El Mesías está allá, en ese lugar. ¡Vedlo!" No los creáis, porque serán falsos Mesías y falsos profetas que harán prodigios y milagros tan grandes que serán capaces de atraer hacia el error, si fuera posible, aun a los elegidos, y enseñarán cosas aparentemente consoladoras y buenas, capaces aun de seducir a los mejores, si con ellos no estuviese el espíritu de Dios que los iluminará en la verdad, y les dará a conocer el origen satánico de tales milagros y doctrinas. Yo os lo anuncio y os lo predigo para que podáis tomar vuestras providencias. Pero no tengáis miedo de caer. Si permanecéis firmes en el Señor, no seréis arrastrados a la tentación y a la ruina. Recordad lo que os he dicho: "Os he dado el poder de pisar serpientes y escorpiones; toda la fuerza del Enemigo no os hará ningún daño, porque todo os estará sujeto". Mas os recuerdo que para obtener todo esto, debéis tener a Dios en vosotros, y debéis alegraros no tanto porque subyugaréis las fuerzas del Malo y los venenos, cuanto porque vuestro nombre está escrito en el cielo.
Permaneced firmes en el Señor y en su verdad. Yo soy la Verdad y la enseño. Por esto vuelvo a repetiros: cualquier cosa que os dijeren de Mí, no la creáis. Yo soy el único que os he dicho la verdad. Yo soy el que os digo que el Mesías vendrá, pero cuando llegue el fin. Por esto si se os dice: "Está en el desierto", no vayáis. Si os dijeren: "Está en aquella casa" no deis oído. Porque la segunda venida del Hijo del hombre será semejante al relámpago que se ve en el oriente, y en un instante, en que apenas hay tiempo de parpadear, llega al occidente. Y pasará rápidamente sobre el gran Cuerpo, convertido de pronto en cadáver, seguido de sus relucientes ángeles, y juzgará. Donde hay un cadáver, allí se reúnen las águilas.


Inmediatamente después de la tribulación de aquellos últimos días, de la que os he hablado -me refiero al fin de los tiempos y del mundo, a la resurrección de los cuerpos, de lo que hablan los profetas- se oscurecerá el sol, la luna no dará más luz, las estrellas del cielo caerán como uvas de un racimo muy maduro que un viento tempestuoso sacude,  las potencias de los cielos temblarán. Entonces, en el firmamento oscurecido aparecerá resplandeciente la señal del Hijo del Hombre, todas las naciones de la tierra lanzarán gritos de dolor, y los hombres verán al Hijo del Hombre que llega sobre nubes celestiales con mucho poder y gloria. Mandará a sus ángeles a que sieguen y vendimien, a que separen la cizaña del trigo, a que echen la uva en la tinaja, porque llegó el tiempo de la gran cosecha de la descendencia de Adán, y no habrá más necesidad de guardar racimos o semillas, porque la raza humana no se perpetuará más sobre la tierra muerta. Y mandará a sus ángeles que, al sonido de roncas trompetas, junten a los elegidos de los cuatro vientos; desde una punta del cielo hasta la otra, para que se pongan al lado del Juez divino y con El juzguen a los últimos vivientes y a los que resucitaron.




PODÉIS COMPRENDER ESTO SI VEIS UNA HIGUERA: CUANDO EMPIEZA 
A REVERDECER SABÉIS QUE SE ACERCA EL VERANO. DE IGUAL MODO
 CUANDO VEÁIS TODO ESTO, TENED EN CUENTA QUE EL MESÍAS
 ESTÁ POR VENIR.

Podéis comprender esto si veis una higuera: cuando empieza a reverdecer sabéis que se acerca el verano. De igual modo cuando veáis todo esto, tened en cuenta que el Mesías está por venir. Os aseguro que no pasará esta generación que no me ha amado, antes de que suceda todo. Mi palabra no se pierde.Lo que digo, sucederá. El corazón y el pensamiento humanos pueden cambiar, pero mi palabra no. El cielo y la tierra dejarán de existir, pero mis palabras no.

POR LO QUE TOCA AL DÍA Y A LA HORA EXACTA NADIE LOS SABE, 
NI SIQUIERA LOS ÁNGELES DEL SEÑOR, SINO EL PADRE

Por lo que toca al día y a la hora exacta nadie los sabe, ni siquiera los ángeles del Señor, sino el Padre. La venida del Hijo del hombre se parecerá a los tiempos de Noé. En los días que precedieron al diluvio los hombres comían y bebían, se casabansin parar mientes en la señal, sino hasta el día en que Noé entró en el arca y se abrieron las cataratas de los cielos y el diluvio acabó con todos los vivientes, con todo. Así sucederá en la venida del Hijo del HombreEntonces dos hombres estarán juntos en un campo, uno será tomado y el otro se quedará; dos mujeres estarán moliendo, una será tomada y la otra dejada. Esto lo harán los enemigos en la patria, y mucho más los ángeles que separarán el buen trigo de la cizaña, y no tendrán tiempo de prepararse al juicio del Mesías.

EL JUICIO FINAL

Vigilad, pues, porque ignoráis cuándo vendrá vuestro Señor. Reflexionad en esto: si el jefe de familia supiese a qué hora llegare el ladrón, estaría alerta y no permitiría que su casa fuese robada. Así pues vigilad y orad; estad siempre preparados a la venida; que vuestros corazones no se sumerjan en la tibieza por abusos e intemperancias, que vuestros espíritus no se distraigan y pierdan el gusto por las realidades celestiales, debido al excesivo cuidado por los de la tierra; y que el lazo de la muerte no os sorprenda cuando estéis menos preparados. Porque tened en cuenta que todos tenéis que morir. Todos los hombresdeben morir, y esta muerte es una sola venida del Mesías y que el siguiente juicio tendrá que repetirse cuando venga el Hijo del Hombre con toda solemnidad.
¿Cuál será el siervo fiel y prudente, que recibió encargo de su patrón de alimentar a los demás de su casa, cuando esté ausente? Suerte feliz le cabrá si su patrón, al regresar de improviso, lo encuentra cumpliendo su deber con diligencia, justicia y amor. En verdad os digo que le dirá: "Ven, siervo y fiel. Te has hecho merecedor de mi recompensa. Administra todos mis bienes". Pero si el siervo en su interior es realmente malo, y sólo aparentemente bueno, cuando se vaya su patrón, dirá dentro de sí: "Mi patrón va a  tardar. ¡Entreguémonos a la buena vida!" Y empieza a golpear, a maltratar a sus compañeros de servicio, haciéndose usurero con ellos, con la comida y con todas las cosas para sacar más dinero que pueda gastarlo con los sibaritas y borrachos, ¿qué sucederá? Que el dueño regresará de improviso, y el mal siervo será descubierto, se le quitará el puesto, el dinero, se le arrojará a donde la justicia ordene, y allí se quedará.
Lo mismo sucede con el pecador impenitente que no piensa que la muerte pueda estar tan cercana, tan próximo al juicio, se entrega a los placeres, diciendo: "Luego me arrepentiré". En verdad os digo que no tendrá tiempo de hacerlo y será condenado a que vaya y se quede para siempre en el lugar de inimaginable horror, donde sólo resuenan la blasfemia, el llanto, la tortura, y no saldrá de allí sino hasta el juicio final, cuando volverá a vestirse con su cuerpo resucitado para presentarse completo al juicio final como completo pecó, cuando vivió sobre la tierra. Y con cuerpo y alma se presentará ante el Juez Jesús, a quien no quiso por Salvador.
Todos estarán de pie ante el Hijo del Hombre. Una inmensa multitud de cuerpos que la tierra y el mar restituyeron; cuerpos que fueron reducidos a ceniza por tanto tiempo, volverán a tomar su forma. Y los espíritu permanecerán en sus cuerpos, en los cuerpos que un tiempo tuvieron, que animaron.Estarán derechos ante el Hijo del Hombre, resplandeciente en su Majestad divina, sentado en el trono de su gloria, rodeado de sus ángeles.
Separará a los hombres. De un lado pondrá a los buenos, del otro a los malos. Igual que un pastor que separa las ovejas de los cabros. Pondrá a su derecha a las ovejas, y los cabros a la izquierda. Con voz dulce, cariñoso aspecto, dirá a los que, tranquilos y hermosos con una belleza de gloria por el resplandor de su cuerpo santo, lo mirarán con todo el amor de sus corazones: "Venid, benditos de mi Padre, a tomar posesión del Reino que desde la creación del mundo se os tiene preparado. Porque tuve hambre y me disteis de comer; tuve sed, y me distéis de beber; fui peregrino y me hospedasteis, estuve desnudo y me vestisteis; enfermo y me visitasteis; prisionero y fuisteis a llevarme consuelo". Los justos le preguntarán: "Pero, ¿Cuándo, Señor, te vimos con hambre y te dimos de comer; con sed y te dimos de beber? ¿Cuándo fue que te vimos que eras un peregrino y te acogimos, desnudo y te vestimos? ¿Cuándo te vimos enfermo, encarcelado y fuimos a visitarte?" El Rey de reyes les responderá: "En verdad os digo que cuando lo hicisteis a uno de estos los más pequeñuelos de entre mis hermanos, me lo hicisteis a Mí." Luego se volverá a los que tendrá a su izquierda, les dirá con un rostro de severidad y con ojos tan fijos que parecerán que de ellos salieren saetas, con una voz en que tronará la ira de Dios: "¡Fuera de aquí! ¡Apartaos de Mí, malditos! Idos al fuego eterno que la ira de Dios preparó para el demonio, sus ángeles tenebrosos y para los que les dieron oídos, dejándose guiar de la triple libídine. Tuve hambre y no me la quitasteis; tuve sed y no me la apagasteis; estuve desnudo y no me disteis vestido; fui peregrino  me arrojasteis; estuve enfermo, encarcelado y no me visitasteis. Porque no teníais más una ley, la de agradaros a vosotros mismos." Ellos le contestarán: "¿Cuándo te vimos hambriento, sediento, desnudo, peregrino, enfermo, encarcelado? Nosotros, en realidad, no te conocimos. No vivimos cuando tu viviste en la tierra". Él les replicará: "Es verdad. No me conocisteis, porque cuando viví en la tierra, no estabais, pero conocisteis mi palabra. Hubo pobres entre vosotros, hambrientos, sedientos, desnudos, enfermos, encarcelados. ¿Por qué no hicisteis lo que tal vez me hubierais hecho a Mí? Pues nadie puede asegurar que con quienes conviví, fueron compasivos conmigo, el Hijo del Hombre. ¿No sabíais que estoy en mis hermanos, y que donde esté uno de ellos que sufra allí estoy? ¿No sabíais que lo que no hicisteis a uno de estos hermanos míos pequeños, me lo negasteis a Mí, Primogénito de los hombres? Idos y quemaos en vuestro egoísmo. Idos y que os envuelvan las tinieblas y el hielo porque eso fuisteis, pese a que sabíais dónde estaban la Luz y el Fuego del Amor". Se irán éstos al suplicio eterno, mientras los justos entrarán en la vida inmortal.

AHORA IDOS. QUE NO HAYA DIVISIONES ENTRE VOSOTROS. 
ME LLEVO A JUAN. 

Esto es lo que sucederá. Ahora idos. Que no haya divisiones entre vosotros. Me llevo a Juan. Estará con vosotros a la mitad de la primera vigilia para la cena y para ir después a nuestras instrucciones."
"¿También esta noche? ¿Vamos a hacer lo mismo cada día? Me siento mal con la intemperie. ¿No sería mejor ir a alguna casa amiga? ¡Estar siempre bajo las tiendas! Siempre en vela en las noches, que son frías y húmedas..." se lamenta Judas.
"Es la última noche. Mañana... será diverso."
"¡Ah!  Pensaba que querías ir al Getsemaní todas las noches. Pero si es la última..."
"No he insinuado esto, Judas. He dicho que será la última noche que pasemos juntos en el campo de los galileos. Mañana prepararemos la pascua y comeremos el cordero. Después Yo solo iré a orar al Getsemaní. Podréis hacer lo que mejor os pluguiere."
"Vendremos contigo, Señor. ¡Nunca tenemos ganas de dejarte!" dice Pedro.
"Tú cállate, que no tienes derecho hablar. Tú y Zelote no hacéis más que revolotear aquí y allá apenas no os ve el Maestro. No os pierdo de vista. En el Templo... durante el día... en las tiendas allá arriba..." dice Iscariote , contento de acusarlos.
"¡Basta! Si lo hacen, hacen bien. Pero no me dejéis solo... os lo ruego..."
"Señor, no hicimos nada malo. Créelo. Dios conoce nuestras acciones, y sus ojos no se apartan de ellas con disgusto" protesta Zelote.
"Lo sé. Pero inútil. Lo que es inútil puede ser siempre dañoso. Estad unidos lo más posible." Luego se vuelve a Mateo: "Tú, mi buen cronista, repíteles a éstos la parábola de las diez vírgenes sabias y de las diez necias, las del señor que dio talentos a sus tres siervos para que los hiciesen fructificar, lo que hicieron dos de ellos, y uno que era un perezoso, lo enterró. ¿Te acuerdas?"
"Sí, Señor mío. Las recuerdo con exactitud."
"Entonces, repíteselas. No todos las oyeron, y los que las saben tendrán gusto en volverlas a oír. De este modo pasad así el tiempo hasta que regrese. ¡Velad! ¡Velad! Tened listo vuestro espíritu. Tales parábolas son apropiadas también para lo que os dije. Hasta pronto. La paz se quede con vosotros."
Toma a Juan de la mano y se aleja con él a la ciudad...
Los otros se dirigen al campo de los galileos.
X. 410-441


giovedì 22 settembre 2011

"Le ultime fasi saranno rapidissime, saranno fasi lampo."





OPERA  SCRITTA  DALLA  DIVINA  SAPIENZA
PER  GLI  ELETTI  DEGLI  ULTIMI  TEMPI
Fascicolo n. 70  -  (Maggio - Giugno 2011)

I Messaggi qui riportati, sono stati scelti “dall’Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli Eletti degli ultimi tempi”, dettati come “locuzioni interiori” da Gesù e Maria Santissima ad una persona carismatica, madre di famiglia, la quale, per volontà di Dio, vive nel nascondimento.  Questi testi che riportiamo sono estratti da Messaggi più lunghi (circa una pagina ognuno), sarebbe bene leggere tutto ilcontesto del Messaggio per comprendere meglio.    
" Eletti, amici cari, dite al mondo,che i grandi avvenimenti sono vicini,,come mai sono stati vicini "












Gesù 05-05-2011

Eletti, amici cari, voglio la salvezza delle anime, desidero che nessuna si perda, ma, in questo tempo, se ne perdono molte, perché la fede è venuta meno anche, lì, dove era fervente.

Questo è un tempo conclusivo e speciale, gli uomini lascino i pensieri vani e si volgano a Me, supplicando il Perdono dei peccati; chi supplica con cuore sincero, ottiene il Perdono, la Pace, la Gioia ed il nemico infernale perde potere su di lui, ma, ti dico: chi resta affondato nel fango del peccato e non vuole riemergere per ostinazione, dà sempre più potere al nemico che cerca preda e mai si stanca. Nessuno cade sua vittima se non vuole farlo, concedo sempre le Grazie necessarie a vincere le insidie e salvarsi.
Non si perde, certo, chi vuole decisamente salvarsi, ma non si salva chi non si impegna.
Capisci bene, piccola Mia sposa, che l’uomo deve fare buon uso del Dono della libertà: la deve usare per la propria salvezza e per l’altrui salvezza.
L’uomo capisca che in Me ci sono due Volti: quello dell’Amore Misericordioso, quello della Perfetta Giustizia.
Ogni uomo deve fare la sua libera scelta per avere l’uno o l’altro
Per le suppliche della Madre Mia Santissima, unite a quelle delle anime belle, concedo, concedo, concedo Grazie, ancora a profusione, ma, ti dico, piccola sposa, ti ripeto che, se non vengono colte, esse verranno meno perché un Dono non accolto viene tolto e non più offerto.





Gesù 10 - 11 / 06 - 2011
Sposa cara, avverranno fatti nuovima il mondoincredulonon capirà; l’uomo, però, che vive e palpita nel Mio Cuore, capirà e Mi benedirà, vedendo la Mia Azione dettata sempre dall’Amore.
Sposa amata, possono accadere molte cose, ma nulla che Io, Io, Gesù, non permetta.
Possono accadere molte cose incomprensibili all’uomo, ma ben conosciute da Me, Dio.
Non tremi il tuo cuore, piccola sposa, resti stretto al Mio e palpiti all’unisono col Mio.
Che timore puoi avere, se anche si spostano le montagne?
Che timore puoi avere se anche vedi sconvolta la natura?
Che timore puoi avere se anche vedi che il sole non dà la sua luce come sempre?
Sposa amata, ti dico che colui che è Mio nella mente e nel cuore non deve tremare, ma in ogni circostanza deve chiamare con amore il Mio Nome, solo col pronunciare con amore il Mio Nome, ottiene le più grandi Grazie.
Colui che non crede in Me, colui che non Mi ha voluto accogliere nel suo cuore, è come un anoressico che neppure si regge in piedi.
L’uomo con Me nel cuore e nella mente può avere tutto, ma senza di Me perde anche ciò che ha.
Sposa amata, ogni uomo capisca che deve pentirsi e subito accogliere la Mia Misericordia per non precipitare nella rete sottilissima della Mia Perfetta Giustizia.
Sposa amata, ascolta bene le Mie Parole e trasmettile al mondo: chi non ascolta le Mie Parole in questo momento e non coglie i segni continuerà a restare in tale condizione e non facilmente cambierà.
Le Grazie ancora scendono,  ma al Mio Basta cesseranno!
Si colga il momento propizio, quello favorevole, nessuno attenda, nessuno indugi, nessuno dica: “Faccio domani ciò che oggi non ho fatto”.
Guai agli stolti di questo tempo!
Guai a loro, perché avverrà come quando il Cielo è sereno e tutto è calmo, ma improvvisamente scoppia un forte temporale, senza che alcuno se lo aspetti.
Sposa cara, questo è un momento unico e speciale della storia, avverrà in un solo istante ciò che in millenninon è accaduto.
Conosca il mondo il Mio Messaggio e si prepari.


Gesù 13-05-2011 
Sposa amata, questo è il grande momento favorevole per i Miei fedeli amici, coloro che, tra tanta ribellione, non Mi hanno tradito, ma sempre hanno tenuto, per Me, aperte le porte del cuore.
Il momento presente è come quello della resa dei conti: chi ha ben lavorato ha molto, spesso più ancora di quanto si aspetti, chi poco ha fatto ora si trova poco nelle mani, chi nulla proprio ha voluto fare ha secondo la sua scelta.





Il cambiamento sta avvenendo ancora in modo graduale, ma non continuerà a lungo così, ti dico sposa amatati ripeto piccola Miache le ultime fasi saranno rapidissime,  saranno fasi lampo


Gesù 14-05-2011 
Sposa amata, il Mio Progetto è per ogni uomo ed è sublime: è quello di un padre buono per i suoi figli, è quello di uno sposo premuroso per la sua sposa.
Rimanga ben ferma nella mente questa verità e la percepisca bene il cuore.
L’uomo fa le sue scelte giorno dopo giorno, liberamente le fa, ma di tutte, alla fine, a Me, Gesù, dovrà rendere conto.
Il Mio Progetto avrà pieno compimento per chi ha fatto le scelte secondo il Mio Cuore; l’Umanità, quindi, si troverà divisa tra chi ha fatto le giuste scelte e chi non le ha volute fare.
Sposa amata, dico ad ogni uomo in questo momento, Io, Io, Dio, dico ad ogni uomo: opera con saggezza le tue scelte, sei libero nel farle, fa’ buon uso del Dono della libertà.
Raccoglierai molto, uomo, se hai ben seminato, poco se hai seminato poco, nulla se sei caduto nel torpore, proprio mentre dovevi essere attivo e laborioso.
Sposa amata, conosca il mondo il Mio Messaggio e si prepari ai nuovi grandi eventi.    


Gesù 26-05-2011 
Sposa amata, Mi supplichi di indebolire le forze del male e gli attacchi del nemico infernale.
Mi chiedi questo, vedendo che la ribellione è cresciuta e le Mie Leggi non vengono rispettate né tenute in considerazione da molti che osano dire: “Quali Leggi?
Sono io stesso arbitro della mia vita e mi faccio le leggi da seguire”.
Sposa cara, non essere triste per ciò che accade, ma ascolta la Mia Parola e prendi Gioia da Me Che sono il tuo Signore e ti amo.
Ecco ciò che ti dico: la forza del nemico, superbo e borioso, per Mia Volontà, andrà indebolendosi.
Gli dirò molti no, perché si avvicina il tempo della Mia Luce fulgida.
Le tenebre della notte saranno messe in fuga dal grande giorno luminoso: si dissolveranno, per Mia Volontà.
Ti dico che i tenebrosi se ne andranno con le tenebre; i luminosi resteranno nella Luce che diverrà sempre più forte.
Il mondo nel presente è già diviso tra uomini di Luce e uomini di tenebra, questo secondo le scelte.
Con le tenebre se ne andranno coloro che tenebre sono stati; con la Luce saranno coloro che luce saranno stati per il mondo.
Questo avverrà presto, perché Io, Io, Gesù, lo voglio.
La Luce non può stare con le tenebre: dove c’è Luce non sono esse e dove restano esse non c’è la Luce.





Piccola Mia, si avvicina il momento del trionfo per coloro che Luce sono stati; ma si avvicina anche quello della piena sconfitta di coloro che tenebra hanno voluto essere.
Peso ogni vivente alla Mia Bilancia che è Perfetta: chi risulta mancante dovrà subito riparare per non essere cacciato con i tenebrosi.
Nessuno si faccia illusioni, nessuno che continua a fare pessime scelte creda di entrare nel mondo di Luce, nel nuovo mondo, che Io, Io, Gesù, sto preparando:  la divisione sarà netta!


Gesù 31-05-2011 

Sposa amata, sposa cara, nessuno si dimentichi che Io, Io, Gesù, sono Infinita Misericordia, ma anche Perfetta Giustizia.
Ricordi il mondo, ricordi ogni uomo, che Io, Io, Dio, ho due Volti: quello della Misericordia Infinita e quello della Perfetta Giustizia!
Non posso dare Misericordia a chi la rifiuta, devo usare il Volto della Giustizia Perfetta.
Ogni peccato, anche il peggiore, viene perdonato, se il peccatore si pente e supplica il Mio Perdono.
Se anche egli è pieno di peccati, ma ha un vivo pentimento, viene perdonato, ma se non si pente e continua ad affondare nel fango dell’errore e della impenitenza, diviene schiavo del male e non può uscire più dalla sua miseria.
Comprenda bene il mondo ostinato, che continua a rifiutare la Mia Misericordia, comprenda che cadrà nella Mia Perfetta Giustizia che tiene conto di tutto.
Sposa amata, ogni uomo faccia bene la sua scelta,  perché il Giudizio è alle porte.
Sposa amata, conosca il mondo il Mio Messaggio di avvertimento e si prepari.


Gesù 02-06-2011 

Piccola Mia sposa, come vedi sto parlando assai spesso di Cielo, perché voglio che ogni uomo, qualunque sia la sua età anagrafica, capisca che la sua vita finisce sulla terra e ne comincia una nuova dopo il distacco dell’anima dal corpo, ti dico che in questo momento speciale sono molti i sordi che non vogliono sentire le Mie Parole e molti i ciechi che non vogliono vedere i Miei Segni.

Rispetto la libertà di ciascuno e non costringo a vedere se non si vuole né a sentire contro la volontà.

Sposa cara, come senti la Mia Musica è soave: è quella di strumenti come la cetra e l’arpa. Pochi in questo tempo godono tale Musica, perché preferiscono lo strepito dei tromboni e delle batterie.

Ti dico, piccola Mia sposa che, mentre la Mia Musica continuerà a suonare, ben presto cesserà lo strepitìodei tromboni che hanno assordato già troppo a lungo, cesserà non per volontà di uomo, ma per la Mia Volontà!


Beato colui che si è deliziato per la Mia Musica, entrerà felice nel Mio Regno di Pace e Gioia, quello che mai conoscerà fine.
Capisca il mondo la Mia Parola, la faccia scendere nel cuore e la viva ogni giorno come se fosse il suo ultimo giorno.   


Gesù 04-06-2011 

Sposa amata, sulla terra ci sarà una nuova fioritura, come mai c’è stata e mai più sarà; questo tempo preparato per molti, però, sarà per pochi: i ribelli, gli ostinati, gli increduli, gli impenitenti, gli ipocriti sono molti sulla terra che geme sotto il loro peso.

DiMMi, amata sposa: se dovessi ristrutturare una casa per farla tutta nuova e bella, lasceresti colonne cadenti, muri rosi dal tempo, strutture insicure?

Mi dici: “No, certo, Dolce Amore; toglierei tutto questo e farei muri nuovi, colonne nuove, tutto ben solido e robusto.

Il nuovo non può stare insieme al cadente e logoro.

Bene hai detto, amata sposa, bene hai risposto.
Vedi che sto ristrutturando la Mia Casa?
Andrà, sposa amata, andrà tutto ciò che è logoro e cadente, perché voglio fare nuova e bella ogni cosa.
I ribelli, gli ostinati, gli increduli sono strutture da togliere; ti dico che tutti andranno e nessuno di essi resterà.
La Mia Casa deve essere tutta bella e nuova, abitata dalle anime tutte Mie.


Gesù 05-06-2011 

Sposa amata, spesso ti sento dire: “Stanno accadendo cose strane.
Chissà come si svolgeranno i fatti nel mondo”!
Queste le tue parole, mentre un velo di tristezza scende nel cuore.
Sposa cara, sai quello che sto facendo; sai, perché te ne ho parlato spesso in questi anni: sto attuando il Mio Progetto che deve portare un profondo cambiamento.
I fatti che accadono dimostrano che è in atto un Piano particolare.
Sposa amata, ciò che ho preannunciato ci sarà.
Voglio fare terra nuova e Cielo nuovo; desidero portare già in terra un lembo di Paradiso: prima nei cuori, poi intorno.
Sposa amata e fedele, a nessuno ho rivelato con precisione quando e come avrà pieno compimento il Mio Progetto, ma a tutti ho dato un compito da assolvere.
Il resto è una sorpresa che darà la più grande gioia a chi Mi ha sempre detto sì; sarà, però, anche il più grande dolore per chi Mi ha detto sempre no.
Sposa amata, la terra è divisa tra quelli del sì a Me nel cuore e nella mente, nelle vibrazioni dell’anima e quelli che Mi hanno sempre detto no in diversi modi, anche col gelo e l’indifferenza.
Sappi che coloro che vivono nel gelo e nella indifferenza, senza impegno e senza entusiasmo, appartengono alla categoria del no.
La terra, sposa Mia, è già divisa.   




Gesù 07-2011  
Sposa amata, se le Mie Parole sono ascoltate ed i Segni colti, se questo avviene, l’obiettivo della salvezza dell’anima è raggiunto, ma se le Mie Parole non sono ascoltate, i Segni non sono colti, è vicina per costoro la più grande rovina, perché chi rifiuta la Mia Dolce Misericordia cade nella rete sottile della Mia amara Giustizia Perfetta.
Ognuno faccia liberamente la sua scelta: o con Me o senza di Me per l’eternità. Sposa cara e fedele, conosca il mondo il Mio Messaggio e si affretti a correre tra le Mie Braccia.


Gesù 12-06-2011 
Sposa amata, certo il Mio Progetto sublime non è per alcuni, ma è per tutti gli uomini che popolano la terra nei vari continenti ma, ti dico, piccola Mia sposa, che non tutti hanno corrisposto al Mio Piano, solo alcuni hanno cooperato, solo alcuni, sposa cara.
Certo che le cose belle sono pronte per tutti, ma verranno colte da pochi.
Pensa ad un sordo al quale si fa sentire una musica sublime: che sente il misero, che gode il misero?
Pensa ad un paesaggio meraviglioso che mostri ad un cieco: che vede il misero? Sposa amata, mostrerò le Mie Meraviglie al mondo, ma le capirà solo chi è pronto ad accoglierle, a chi ha occhi attenti mostrerò le cose più belle che occhio mai vide, a chi ha orecchi pronti farò sentire ciò che mai orecchio umano udì.
Le Mie Meraviglie, sposa amata, le gusteranno e si delizieranno di esse soltanto coloro che sono pronti.
Vi saranno grandi Segni mandati da Me, Dio, ma vi saranno alcuni che, pur guardandoli, resteranno freddi ed increduli.
Sposa amata, non si rattristi il cuore per questo, non si rattristi il cuore, perché ogni uomo è dotato di libertà, ogni uomo fa la sua libera scelta che Io, Io, Gesù, pienamente rispetto.
Sposa cara non impongo ad alcuno di credere se non lo vuole fare.
Ognuno godrà secondo la sua libera scelta: chi molto, chi poco, chi niente!
La Mia Bilancia peserà in modo perfetto ed Io, Io, Gesù, deciderò in modo perfetto.


Gesù 13-06-2011 

Sposa cara, voglio elargire a fiumi la Mia Misericordia prima della Perfetta Mia Giustizia, vedi quanto tempo ho donato per comprendere?

Nessuno, al momento della Giustizia, potrà dire: “Mi è mancato il tempo.

Non sono riuscito a fare, perché poco mi è stato concesso per riflettere e decidere”. Nessuno, amata sposa, nessuno potrà dire questo.

Ho concesso nel presente quanto mai avevo fatto nel passato e mai farò nel futuro. Il mondo, piccola Mia sposa, non comprende perché non vuole farlo, spreca il Dono del tempo in vanità e facezie di ogni genere.

Il grande giorno, sposa amata, non solo non è lontano per ogni uomo, qualunque sia la sua età anagrafica, ma è vicino.

 

 

 

 

Il giovane dice: “Mi deciderò più in là, ho ancora molto da vivere”.

Questo dice, ma non è così.

Questo è un tempo speciale, la Chiamata non è come nel passato necessariamente secondo l’età, ma secondo un criterio diverso: il Mio Criterio, il Mio Pensiero, la Mia Logica.

Dico, quindi, al giovane: non restare incredulo, rimandando a domani ciò che oggi potresti fare.

Questo sto ripetendo, piccola sposa, ma non sono ascoltato.

Ho detto al mondo: ogni uomo metta in primo piano le cose del Cielo e sfiori solo la terra.

Ho detto queste Parole, ma non sono stato ascoltato.

Ho detto ancora: c’è un giorno unico che sovrasta l’Umanità, occorre che tutti siano pronti ad affrontarlo.

Questo ho detto, ma non sono stato ascoltato.

Sposa amata, guai all’uomo che ha l’orecchio pronto per sentire tutte le vanità del mondo, ma non Me, Dio.

Guai all’uomo che ha l’occhio pronto a vedere tutto, ma non cerca i Miei Segni e resta incredulo davanti ad essi.

Costui assomiglia a quell’alunno che non bada alla lezione del maestro, ma si distrae durante di essa o dorme, ignorandola.

Dopo la lezione, lo sai, viene l’esame, viene la verifica: chi mai ha ascoltato che potrà fare?

Che risultato avere?

Le Mie Lezioni di questo tempo sono ormai in conclusione, Io Stesso, Io, Gesù, Guida e Maestro dell’intera Umanità, passo alla verifica.

Sposa cara, ognuno deve rispondere a Me,  Gesùviene pesato sulla Mia Bilancia e giudicato.

Guai a colui che risulta mancante, triste ed amara sarà la sua fine!    

 


Gesù 14-06-2011 

Sposa cara e fedele, sposa del Mio Cuore, sappi che c’è un tempo per ogni cosa: c’è un tempo per ascoltare, c’è un tempo per capire, c’è un tempo per vivere ciò che si è capito ed ascoltato.

L’uomo deve prima ben ascoltare le Mie Parole, poi capirle, riflettendo a lungo.

La Mia Parola è facile da capire, perché conosco il linguaggio di ogni cuore; nessuno può dire: “Non ho capito”, ma può dire solo: “Non ho prestato attenzione”. Una volta capita la Mia Parola, che scaturisce sempre dal Mio Cuore amoroso, una volta ben capita, essa deve divenire vita vissuta giorno dopo giorno.

Sposa amata, Io, Io, Gesù, do un tempo per ascoltare, un tempo per capire, un tempo per vivere la Mia Parola, poi, c’è il tempo conclusivo nel quale avviene il Giudizio, in questo non si può più togliere né aggiungere.

 

 

 

 

 

 

Sposa cara, ogni uomo apra bene gli orecchi per ascoltare la Mia Parola, apra bene il cuore per farla penetrare nel profondo, la viva, poi, ogni giorno in attesa del compimento del Mio Progetto su di lui e sul mondo intero; questo momento è nascosto nel Mio Cuore, nessuno lo conosce.

 


Gesù 17-06-2011     

Sposa cara, ogni giorno è fatica, ma non è inutile, se sopportata con pazienza ed offerta a Me, Gesù, con amore.
Sappi che, quando peso sulla Mia Bilancia Perfetta, tengo conto anche di come uno ha sopportato il travaglio di ogni giorno.
Mi dici: “Dolce Amore, ogni giorno ha il suo travaglio e la sua fatica da sopportare, non pensavo che anche questo potesse costituire merito o demerito davanti a Te, Amore Infinito.”

Sposa cara, piccola Mia, non sai che nel Giudizio Io, Io, Gesù, tengo conto anche delle ombre?

Nulla Mi sfugge e di ogni cosa Mi deve rendere conto l’uomo nel Giudizio finale: deve rendere conto del suo comportamento verso il prossimo, verso gli esseri umili della terra (animali), verso l’intera Creazione.

Sposa amata, sposa cara, capisci che ogni pensiero è davanti a Me, Dio, così come ogni sentimento del cuore, ogni palpito dell’anima, ogni vibrazione dell’essere, tutto Mi è ben noto e nulla Mi sfugge.
Sposa amata, questo è il momento unico e speciale nel quale Giustizia e Misericordia procedono insieme.
La Misericordia accettata fa indietreggiare la Giustizia Perfetta,    la Misericordia rifiutata fa avanzare la Giustizia Perfetta: ognuno faccia la sua scelta, avrà secondo il suo volere.      


Gesù 19-06-2011 
Amata sposa, ho chiesto al mondo di convertirsi e credere a Me per avere in questo tempo ciò che nel passato mai ho concesso.
Un tempo parlai allo stesso modo agli abitanti di una grande città di allora: Ninive. Parlai con chiarezza, attraverso il Mio profeta Giona e dissi i pericoli che avrebbe corso la città, se gli abitanti non si fossero convertiti.
Giona parlò con chiarezza secondo il Mio Ordine.
Tutti capirono, grandi e piccoli, partendo dal re che fece per primo grande penitenza.
Sposa cara, Ninive fu risparmiata e non ebbe il grande castigo, perché tutti subito fecero penitenza e si pentirono dei loro errori.
Nei tempi presenti ho parlato al mondo, ad ogni uomo ed ho chiesto le stesse cose: pentirsi dei peccati, supplicare il Perdono e fare penitenza per scongiurare il grande castigo, che deve subire chi resta affondato nel suo terribile peccato.
Sposa amata, guardandoti intorno, vedi uomini che fanno penitenza?





Mi dici con un lungo sospiro: “Dolcissimo Amore, il mondo non vuole proprio saperne di fare penitenza, di correggersi dai suoi peccati.
Sono pochi coloro che hanno compreso il Tuo Parlare sublime, dettato dal Tuo Cuore amoroso; sono proprio pochi.
Vedo le piazze, spesso, gremite di gente che parla animatamente dei suoi affari. Vedo uomini che gridano per far valere i propri diritti.
Vedo, Dolce Amore, vedo un popolo scontento che, spesso, si apre all’offesa a Te, Dio, perché le cose vanno male.
Il mondo è entrato in un vortice di grande ribellione: le Tue Leggi sono poco seguite, alcune sono state sostituite da leggi umane, altre proprio cancellate e nessuno più le vuole ricordare.
Capisco bene che la situazione mondiale è molto grave.
Il Padre caro, Che adoriamo noi, piccoli più piccoli, giorno e notte, notte e giorno, fa comprendere dai segni eloquenti che la Sua Perfetta Giustizia incombe sul mondo ribelle.
Trema il mio cuore, Dolce Gesù, trema, come foglia scossa dal più forte vento.
Gli uomini, stolti ed impreparati, neppure lontanamente immaginano il castigo che avranno, se continuano ad offendere Dio, ignorandone la Presenza e trasgredendo, con superbia, le Sue Leggi.
Il mondo non solo non si è convertito dal suo peccato, neppure lontanamente si è staccato, ma affonda in esso sempre più.
Penso alla città di Ninive, dove tutti gli abitanti si sono convertiti e vedo un mondo ostinato nei suoi errori, come mai avvenne nel passato.
Capisco il Tuo Silenzio e la Tua tristezza.
Sposa amata, quanto tempo ha avuto il mondo?
Poco o molto per cambiare?
Mi dici: “Adorato, il Tuo Cuore Generoso ne ha concesso molto; ma lo sai, Amore Infinito, lo sai che l’uomo è di dura cervice.
Attendi ancora un poco, poco, poco, finché coloro che devono capire capiscano e lascino la loro superbia ed ostinazione.”
Sposa amata, chi ha sprecato il prezioso tempo e non si è dato pensiero della propria anima questo continuerà a fare, anche se concedessi un tempo ancora largo. Sposa amata, il Mio Cuore è un Oceano sconfinato di Misericordia; ma gli uomini non la colgono!
Per le suppliche di coloro che tutti Mi appartengono e vivono di adorazione a Me e penitenza, concederò ancora qualche istante in più;  poicadrà, improvvisal’altra faseassai differente da questa in atto.
Beati coloro che presto hanno capito, che vivono in adorazione e penitenza: vedranno presto le grandi Meraviglie del Mio Amore, quelle che ancora non ho mostrato agli uomini della terra, le vedranno e grande sarà la gioia del cuore che diverrà vera e propria esultanza.
Chi è in Me vedrà, godrà, esulterà nel Mio Amore, vivrà felice nella Santissima Trinità. Gioisci in Me, Gesù, sposa fedele.





Gesù 23-06-2011  

Eletti, amici cari, dite al mondo che i grandi avvenimenti sono vicinicome mai sono stati tali.

Nessuno viva questo tempo, come uno qualunque, ma come quello speciale.

Sposa amata, capisci bene che questo è un momento speciale della storia da vivere come tale.
Questa è una fase conclusiva con grandi Luci che provengono da Me, Dio, e grandi ombre che vengono dal Mio nemico sciolto dalle catene.   
Sposa amata, ho preparato per questo tempo una Festa grande e speciale; la terra, valle di lacrime, come tanti l’hanno chiamata, voglio che sia valle di gioia e di esultanza, voglio dare alla storia umana una sterzata come mai ho fatto.
Ogni uomo diviene, più che mai in questo tempo, arbitro del suo destino, proprio ogni uomo, che viene interpellato in modo speciale, se deve restare con Me per sempre o senza di Me, Dio, per sempre.
Per chiedere, Mi servo di Parole e di Segni forti ed incisivi.
Voglio, amata sposa, che tutti aderiscano, volontariamente, al Mio Progetto, voglio chiamare a Me tutta l’Umanità, ma ognuno deve dare spontaneamente la sua adesione e non forzatamente.
Sposa amata, vedi quante cose faccio in questo tempo, senti palpitare la Mia Presenza Viva nel mondo?
Non sono un Dio lontano, lontano, ma vicinissimo, sono il Dio in mezzo al Suo popolo che vive accanto ad ogni uomo in modo speciale ed unico.
Sposa cara, ognuno è libero nelle sue scelte, se togliessi all’uomo la libertà gli toglierei la sua grande dignità; egli ha avuto in Dono la libertà che, nessuno può togliere, perché questo Io voglio, sposa cara e fedele: voglio che ogni adesione al Mio Progetto sia libera, voglio che il sì del cuore non sia coatto, ma spontaneo; questo voglio, sposa cara, questo è il Mio vivo Desiderio per sempre!
Chi accoglie Me, Gesù, accoglie la Vita, chi rifiuta Me rifiuta la Vita.    

Gesù 24-06-2011 
Mi dici: “Adorato, adorato Gesù, perdona questa generazione, così incredula e fredda di cuore, che si getta tra gli artigli del nemico e gira le spalle a Te, Gesù, Che sei l’Amore. Perdona, non accada che abbia il castigo che ebbero quelli del diluvio, quelli di Sodoma, quelli di Gerusalemme, città sulla quale Tu piangesTi, vedendo la grande ostinazione nel peccato.” 
Sposa amata, anche a quelli del diluvio parlai, così a quelli di Sodoma. Piansi Lacrime amare su Gerusalemme, ora lo faccio per questa generazione di ribelli ed ostinati nella colpa che vivono come se Io, Io non fossi il loro Creatore, il Salvatore, lo Spirito d’Amore.                                                                               
Sposa amata, se concedo ancora il fiume della Mia Misericordia è per i Miei adoratori che passano ogni giorno fissi nel pensiero a Me, con esso Mi lodano e ringraziano, col sentimento più soave Mi adorano senza sosta; costoro sostengono le sorti del mondo, per essi realizzerò il Mio Progetto d’Amore e compirò i più grandi miracoli.


Sposa amata, conosca il mondo il Mio Messaggio e si prepari ai nuovi grandi eventi.     

Gesù 27-06-2011 
Amata figlia, il mondo resta freddo ed incredulo, è immeritevole, gli uomini non pensano ad amarsi del Mio Amore, non si scambiano il Mio Sentimento.
Ho in atto un grande Progetto, che sto realizzando con le anime ardenti d’amore per Me, ma, piccola Mia, guai a coloro che restanofreddi ai Miei Richiami d’Amore. Guai a coloro che restano affondati nel fango del peccato grave, guai a quelli che dicono e ripetono: “Dopo la morte c’è il nulla eterno”.
Pensi, piccola Mia, che siano pochi costoro?
No, ti dico, sono in grande numero!
Su di essi c’è il Mio Braccio pesante,  che resta ancora sospeso per le suppliche delle anime bellema che cadrà sugli indegni di questo tempo.
Il mondo non immagina quello che sta per accadere, piccola Mia, non immagina!
Pensano, gli stolti, di proseguire nella loro stoltezza senza dover rendere conto a nessuno, pensano di poter fare impunemente ogni cosa.
Piccola Mia, il Mio Cuore di Padre vuole sempre donare, donare, donare, ma ti dico che è giunto il momento di togliere agli indegni e dare di più ai Miei fedeli testimoni, che ardono d’amore per Me e hanno fatto della loro vita un canto di gratitudine ed adorazione.
Piccola Mia, grande è il demerito degli stolti della terra di questo tempo e maggiore ancora di quelli del diluvio e di Sodoma e Gomorra.
Mi preparo a dare molto ai meritevoli, molto di più di quanto abbiano avuto nel passato.
Mi preparo a togliere agli indegni che vivono come bruti e non Mi dànno gloria.
Ti dico, piccola Mia, ti dico che ho atteso prima di togliere, ma ora essi vedranno il Mio Volto di Perfetta Giustizia.
L’uomo di Cielo vedrà le Meraviglie del Cielo, quello di terra resterà col pugno che stringe la polvere, perché questo ha voluto.    

Gesù 28-06-2011 
Sposa cara e fedele, ogni giorno ascolto le suppliche della Madre cara unita ai figli ardenti.
Ho atteso molto che gli uomini giungessero a conversione, ma il mondo è restato gran parte freddo ai Miei Richiami d’Amore, quindi, dura è la purificazione nel presente e più dura ancora sarà nel prossimo futuro.
Ognuno si lasci purificare da Me e si prepari una veste candida, perché nel Mio Regno non può entrare chi non la indossa.




Chiedo ai Miei strumenti di operare attivamente, ognuno sia pronto ad eseguire un Mio Ordine.
Ti dico, sposa cara, che se grande fu il premio che ebbe il servo fedele Abramo, così sarà per i Miei fedeli strumenti che hanno affrontato con coraggio, per Mio amore, le onde altissime della incredulità e della ribellione.
Molto voglio dare ai Miei servi fedeli, più di quanto diedi nel passato.  

Da: http://www.sapienzaweisheit.com/sapienza/index.htm


AMDG et BVM