martedì 27 maggio 2025

"Figlio mio, il tempo è breve".....


"Oggi si diffondono nella Mia Chiesa molti gruppi chiamati carismatici"
"Vedo alcuni sacerdoti e vescovi che danno ad essi anche la loro approvazione"
"Non regnino gruppi carismatici ufficiali nella Mia Chiesa"

Avola, venerdì 11 Febbraio 2011 – Madonna di Lourdes - Messaggio privato del Signore Gesù

“Figlio Mio, il tempo è breve. Mai come oggi si diffondono nella Mia Chiesa molti gruppi chiamati carismatici.
Si tratta indubbiamente dei così detti pentecostali cattolici e si sono molto divulgati ed attrezzati di molta stampa.
E' un pugnale al Mio Cuore, perché vedo alcuni sacerdoti e vescovi che danno ad essi anche la loro approvazione, affinché questi gruppi possano esercitare il loro culto e perfino le religiose di vita contemplativa, come le adoratrici, che donano le loro cappelle.”

Giuseppe Auricchia: “Nostro Signore mi dice:”

“Non regnino gruppi carismatici ufficiali nella Mia Chiesa, ve ne è soltanto uno che è dono ufficiale, ed è quello che Io diedi legittimamente a Pietro e ai suoi successori, e a molti cardinali buoni e virtuosi autenticamente tradizionalisti della Mia dottrina.
Ma i Miei operai hanno dormito per molto tempo e attualmente, il corpo cardinalizio non è autenticamente cattolico, ma vi si sono infiltrati alcuni apostati.
Dalla morte del Mio amato Vicario Paolo VI, già constatate quello che accade tutti i giorni.
Sarà una tragica corruzione tenebrosa e incomprensione degli uni verso gli altri.
Soffriranno queste tappe i buoni e i cattivi. I buoni affinché acquistino i meriti per salvare i cattivi e i cattivi, affinché soffrendo, riflettano in tempo e si convertano.
Coloro che vogliono esserMi fedeli, dovranno allontanarsi dai gruppi e movimenti e nelle loro case pregare il Padre in Spirito e Verità.
Solo nel momento in cui Io Mi manifesterò, mostrando loro il Mio cammino da seguire, si istaurerà il Mio Regno e si avrà un popolo santo, unito a Me e alla Mia Santa Chiesa.
Io indicherò il Pontefice, il governante sotto la Mia Legge e dovrete sottostare tutti a queste leggi, che saranno conformi ai Miei comandamenti e ai precetti della Mia Chiesa.
Io ti rivelerò come attualmente si combattono i demoni. Ho lasciato il demonio con il suo fare degradante e voi tutti, ora siete combattuti da eserciti di demoni che vi insidiano dall’esterno, non solo lusingando i sensi ma suscitando in voi pensieri, che messi in pratica, strappano le anime consacrate al Mio servizio.
Vi combattono anche dall'interno, tormentandovi con le passioni o ancora più direttamente, introducendosi nelle anime che aprono loro la porta del peccato mortale.
Le anime possedute dal demonio abbondano. Molti demoni vivono sulla terra nel cuore degli uomini.
Mantenete le vostre anime in grazia, senza peccato mortale, affinché possiate trionfare sui vostri nemici spirituali che cercano di strapparvi al Mio Regno Celeste.
Molti nemici, come già detto nella Sacra Scrittura, sono gli spiriti maligni che vagano nel mondo per la perdizione delle anime.
Vi sono ora, eserciti di demoni in tutto il mondo terreno, planetario, cosmico e orge infernali.
Voi dovete lottare contro di loro per salvare le vostre anime, impugnando le armi: rivestendovi della corazza della fede, custodendo la Mia Santa dottrina. Benedicendovi, Gesù”

http://www.mammanelli.altervista.org/msg3/messaggifebbraio11.html

AMDG et D.V.MARIAE

lunedì 26 maggio 2025

FATIMA e MAMMANELLI

“La Nostra Trinità
È Luce illuminata da una sorgente vivente in se stessa,
Operante in se stessa"

Avola, mercoledì 2 Febbraio 2011, ore 01:30 – Presentazione del Signore
Messaggio privato del Signore Gesù


Giuseppe Auricchia: “E' la notte del 2 febbraio 2011, sono le ore 1,30. Non trovo riposo. Mi giro da una parte all'altra con sofferenza, con i miei dolori. Vedo una luce folgorante penetrare nella mia camera, è Gesù e così mi dice:”

“Guarda questa visione del sole. Come tutte le altre visioni avute, questa fu il 6 Gennaio 1991, che tu non hai visto. Ora scrivi: Dio da Dio, Luce da Luce, generato ma non creato.

La Santissima Trinità è Luce, Amore che si compendia nell'Ostia Santa.
Figlio scrivi ciò che non hai visto.
La Nostra Trinità è Luce illuminata da una sorgente vivente in se stessa, operante in se stessa.
L'universo è tanto grande quanto Essa è infinita.
La Sua essenza riempie i Cieli, scorre sul Creato, domina sugli astri infernali. Non vi penetra, sarebbe finito l'inferno, ma li schiaccia col suo rutilare che beatifica nel Cielo, consola sulla terra, terrificante nell’inferno.
Tutto è trino in noi: le forme, gli effetti e i poteri. Dio è Luce, Luce vastissima, maestosa, pacata e data dal Padre. Cerchio infinito che abbraccia tutta la creazione, dall’attimo in cui fu detto: "Sia Luce fino ai secoli dei secoli". Poiché Dio che era, è e sarà in eterno, abbraccia la creazione da quando essa è e, continuerà ad abbracciare, quando nell'ultima forma eterna, dopo il Giudizio, rimarrà nel creato e abbraccerà coloro che sono eterni con Lui nel Cielo.

Dentro il cerchio eternale del Padre e un secondo cerchio, generato dal Padre, diversamente ma non contrariamente operante, perché l'Essenza è una, è il Figlio.
La Sua Luce più vibrante, non darà soltanto la vita ai corpi, ma darà la vita alle anime che l'avevano perduta, mediante il Suo Sacrificio. E' un dilagare di Raggi potenti e soavi, che nutrono la vostra umanità e ammaestrano la vostra mente.

All'interno del secondo cerchio, prodotto dal duplice operare dei primi cerchi, c'è un terzo cerchio dalla Luce più vibrante e accesa, è lo Spirito Santo. E' l'Amore prodotto dai rapporti del Padre col Figlio, tramite i Due, e conseguenza dei Due. E' meraviglia delle meraviglie!
II Pensiero creò la Parola e il Pensiero e la Parola si amano.
L'Amore è Paraclito. Esso opera sullo spirito vostro, sulla vostra anima, sulla vostra carne, perché consacra tutto il Tempio creato dal Padre e redento dal Figlio.
Della vostra persona, creata ad immagine e somiglianza di Dio Uno e Trino, lo Spirito Santo è Crisma sulla creazione, fatta dal Padre, è Crisma della vostra persona, è Grazia per fruire del Sacrificio del Figlio, è scienza, è luce, per comprendere la Parola di Dio.
Luce più riflessa, non perché Essa sia limitata rispetto agli altri scelti, ma perché è lo Spirito dello Spirito di Dio e perché nella Sua Contemplazione è potentissima, come è potentissima nei Suoi effetti.
Per questo Dio disse: "Quando verrà il Paraclito vi istruirà".
Neppure Io, che sono il Pensiero del Padre, divenuto Parola, posso farvi capire quanto può, con un solo balenare, farvi capire lo Spirito Santo.
Se davanti al Figlio, ogni ginocchio si deve piegare, davanti al Paraclito si deve inchinare ogni spirito, perché lo Spirito da vita allo spirito.
E' l'Amore che ha creato l'universo, che ha istruito i primi servi di Dio, che ha indotto il Padre a dare i Comandamenti, che ha illuminato i Profeti, che ha concepito in Maria il Redentore, che ha messo Me sulla Croce, che ha sostenuto i Martiri, che ha retto la Chiesa che opera i prodigi della Grazia. Fuoco Bianco, insostenibile alla vista e alla natura umana, concentrato in Sé, il Padre ed il Figlio ed è la Gemma incomprensibile, ineguagliabile della nostra eterna bellezza. Fissa nella sommità del Cielo, attrae a Sé tutti gli spiriti della Mia Chiesa trionfante e coloro che sanno vivere di Spirito nella Chiesa militante.

La Nostra Trinità, la Nostra Triplice ed unica Natura, si fissa in un unico Splendore, in quel punto da cui si genera tutto quanto, è un Eterno Essere.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Ti benedico in questo giorno di Luce, Io Gesù Cristo”


http://www.mammanelli.altervista.org/msg3/messaggifebbraio11.html

MADONNA DEL PINO / MAMMANELLI / a Giuseppe AURICCHIA

 


MADONNA  DEL  PINO


Le apparizioni di Mammanelli a Giuseppe Auricchia


"Sono la Madre di Dio. Pregate, pregate, pregate:
Maria, Regina del cielo e della terra,
abbi pietà per l'umanità"
   24-07-1990

"...Ho trascorso molti anni su questo Luogo per prepararvi a questa importante tappa!
Che questo non sia un tempo di paura ma una preparazione a quel giorno glorioso, nel quale Mio Figlio costruirà la Sua Casa e la rinnoverà"
   24-09-2000


     

MESSAGGI

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Fatima e Mammanelli

L i n k




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Scopo di questo sito è dare informazione sui messaggi riferiti dal Sig. Giuseppe Auricchia. Si dichiara che a quanto viene esposto nel presente sito non va data altra fede se non quella che meritano attendibili testimonianze umane, e che non si intende prevenire il giudizio della Santa Chiesa Cattolica e Apostolica.

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La chiesa...

 Avola, 26 Febbraio 2012 Signore Gesù:


"La chiesa in quei giorni odierà Maria e cercherà di distruggerla. 
E' cominciato il tempo dell'anticristo. 

L'anticristo non è satana e nemmeno un qualsiasi uomo, l'anticristo è la chiesa del mondo, la società che si è allontanata da Dio e dal Mio Vangelo, è la controgiochista di coloro che si sono serviti del mondo e non vogliono saperne della Croce e della sua grazia. 

In verità vi dico con dolore che all'ultima ora, tre/quarti della Mia Chiesa Mi rinnegherà, li dovrò togliere dal tronco come rami morti e cattiva lebbra immonda".

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FIGLI MIEI...

 "Questo mondo è affetto da un cancro mortale"

Avola, domenica 27 febbraio 2000, ore 12 – Messaggio pubblico della Madonna del Pino


"Figli miei,
vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. 
Cari figli, Io vengo ancora per riunire gli umili, i deboli, i più peccatori, gli ostinati, gli abbandonati, gli oppressi, per una conversione vera a Dio! Figli miei, siete alla vigilia della quaresima, non pensate a voi stessi e al mondo mondano ma alle vostre anime e a quelle dei vostri fratelli e sorelle, aiutateli alla conversione vera verso Dio. Avvicinatevi a Dio con tutto il cuore ma se voi non sapete perdonare e non sapete amare non sarete mai con Dio. Oggi più che mai questo mondo è affetto da un cancro mortale che solo Dio può guarire!.
Il nuovo Comandamento è quello che Cristo vuole: viene per insegnare ad amarvi secondo lo Spirito e non la carne o il sangue! Spogliatevi dei vostri oggetti, specie quando avrete la benedizione speciale per gli ultimi giorni delle tenebre, cambiate la vostra vita, venite avvicinatevi al Sacramento dell'Eucarestia, al Sacramento della 
Penitenza, visitate Gesù nel sacramento, lavorate con gioia nella vigna del Signore! 
Se lavorate bene comprenderete e sarete più umili verso i vostri fratelli. Vi chiedo l'unità fra tutti gli uomini, l'amore fra tutte le creature, ma vi chiedo ancora con cuore di Mamma guardate bene le vostre colpe e non guardate le colpe del prete, perché il prete rappresenta l'apostolo in terra. Pensate agli angeli, ma gli angeli non si possono sostituire al prete. O figli miei, quando andate in Chiesa pregate di cuore, ascoltate la Santa Messa, il Vangelo in silenzio e non parlate, non chiacchierate e non guardate solo il prete ma guardate in lui il Cristo sull'altare. E' il prete che, con le sue mani consacrate che sono la culla di Gesù, ricrea il Cristo sull'altare.
Ricordatevi queste parole, se amate il Cristo amate il sacerdote, se non amate il Cristo non amate neanche il sacerdote. 
Ora andate alla vostre case con la Sua pace e tornate. 
Vi parlerò ancora come Mamma l'ultima domenica di Marzo. 
Vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!".



"Ricevendo con l'anima pulita più frequentemente l'Eucarestia"
Avola, domenica 26 marzo 2000, ore 12 – Messaggio pubblico della Madonna del Pino

Messaggio pubblico della Madonna del Pino
Avola, domenica 26 marzo 2000, ore 12

"Figli miei cari,
oggi più che mai avete bisogno della Mamma del Cielo. Io sola posso comprendervi, aiutarvi. 
Io sola posso proteggervi da tutte le insidie. 
Io sola col divino disegno posso strapparvi dalle mani di satana e salvarvi.
Ritornate a Me! 
Io sono la vostra salvezza, ma è necessario che ognuno di voi, più che mai resto unito a Dio con fermezza. 
Siete molto deboli, non siete capaci di tenere la vostra fede in Dio. 
Oh povera generazione, come sei caduta tremendamente in basso per essere tanto inquinata nello spirito del male! 
Oh figli miei, oggi più che mai al mondo tanti figli che si dicono cristiani, anche nella Mia chiesa vi parlano di spiriti nel Nome di Mio Figlio, mentre nel loro cuore regna il loro padre, lucifero! 
E' qui, cari figli, che Io con il Cuore di Mamma desidero che facciate uno sforzo speciale recitando continuamente i Misteri del Rosario, ricevendo con l'anima pulita più frequentemente l'Eucarestia, seguendo più da vicino i passi di Mio figlio Gesù, pregando costantemente senza aver vergogna di portare il Rosario al vostro collo. 
Ricordatevi che in Mio Figlio Gesù troverete la sorgente della vita e della verità, tenete sempre presente in spirito l'insegnamento del Vangelo, che è Parola di vita eterna. 
Non temere, figlio Mio, Io in questa quaresima ti farò partecipare alla grande sofferenza e così piano piano ti avvicinerò a Mio Figlio Gesù. 
Ora, figli Miei tutti, è un Cuore di Mamma che vi parla, vi chiedo: pregate per tutti i sacerdoti, stimateli, aiutateli nella loro missione, essi hanno bisogno
del vostro aiuto.
I sacerdoti per voi sono importanti, essi sono la linfa vitale dei Miei fedeli, essi sono la luce che portano al mondo, perché Mio Figlio Gesù a loro ha donato la luce per portarla in tutte le parti della terra.
Ora vi benedico tutti, tornate, vi parlerò l'ultima domenica di aprile, grazie che siete venuti!".



"Vi ha concesso un meraviglioso rimedio per sconfiggere il male"
Avola, domenica 30 aprile 2000, ore 12 – Messaggio pubblico della Madonna del Pino

"Cari figli Miei,
Io Maria, la vostra Madre d'amore vi benedico tu vi tengo teneramente sul Mio Cuore. Il Mio Cuore soffre per causa del peccato e dell'impurità, che oscura le vostre anime! Soffro per la miseria del mondo, voi che Mi amate venite e consolate il Mio cuore di Madre.
La vostra Mamma d'amore vi ha concesso un meraviglioso rimedio per sconfiggere il male; la Mia arma potente è la preghiera, il Santo Rosario, recitato con fiducia, con assiduità d'amore ed Io dal cielo unisco tutti i figli della terra.
Ogni Ave Maria che voi recitate con amore per Me è la dolce parola che consola il Mio cuore. 
Questo vostro amore Io lo depongo a voi con tutte le grazie del cielo, che sono innumerevoli, perché Dio Padre Onnipotente Mi ha affidato tutti i tesori e le ricchezze da distribuire ai figli Miei. 
Oh figli con questo messaggio Io voglio ricordare al mondo che l'Alleanza che Dio ha stretto con gli uomini, fu concepita nel Mio seno di Vergine per la vostra salvezza. 
Questa alleanza è sacra con Gesù, che è Pane vivente, è come cibo che si offre a tutti gli affamati di Dio. 
Venite figli e troverete il perdono di Gesù attraverso il Cuore Immacolato di Maria, con la preghiera. Sgranate la corona del Santo Rosario ogni giorno e sarete esauditi. 
Tutti coloro che ascoltano questo messaggio ritroveranno la fiducia nel Santo Rosario e così potrete comprendere i veri Misteri di Dio fatto Uomo. 
Vi esorto figli Miei di essere apostoli del rosario, di essere ed operare con zelo per il trionfo di Maria, che è il trionfo di Gesù Cristo Risorto per la vostra redenzione. Figli miei, desidero, siete alla vigilia di maggio, che portiate Maria nelle vostre case, ovunque e che preghiate con l'Ave Maria.
Il 13 maggio portate Maria nelle piazze, per le vie della vostra città, ricordati figlio che il 13 maggio è il filo conduttore delle Mie apparizioni, che collega Fatima a Medjugorje alla Sicilia. 
Te l'ho spiegato nei due messaggi segreti, ma tu non li devi dare a nessuno per ora, spediscili presto al Santo Padre, al Mio figlio beneamato. 
Ora ti benedico nel Nome Santo di Gesù e la Sua Santa benedizione scenderà su tutti voi che siete venuti. 
Venite, venite, vi aspetto l'ultima domenica di maggio, vi parlerò ancora".



"Tutto quello che fate, fatelo con sincerità"
Avola, domenica 28 Maggio 2000, ore 12 – Messaggio pubblico della Madonna del Pino

"Cari figli,
Io sono la Madre della Misericordia, di Speranza e di Salvezza!
Oggi vi parlo della sincerità del Mio Cuore.
La sincerità è la qualità speciale per riprendere il cammino di luce, che porta a Dio Padre.
Tutto quello che fate, fatelo con sincerità, arrivando al vostro spirito di verità. Che è lo Spirito di Dio che arriva a voi. Per essere sinceri occorre che le vostre intenzioni, i vostri obiettivi siano giusti, sulla giusta direzione. Siate sinceri nei vostri pensieri profondi, se i vostri pensieri sono falsi, non amorosi, anche le conseguenze lo saranno e turberanno non solo voi ma anche quelli che vi circondano.
Siate sinceri nell'amore della Parola! 
La sincerità di cuore è una parola che non può resistere a un grande amore verso Dio. 
Siate sinceri di cuore affinché tutti quelli che vi circondano vedranno l'amore di Dio in voi e la vostra sincerità sarà sempre nell'ideale divino. 
Sforzatevi, cercate di dare esempio nella giusta direzione, affinché coloro che la cercano la trovino! 
La sincerità nei vostri cuori ha una tale forza che se il vostro cuore mostrerà l'amore agli altri, allora sarà il senso divino a venire su di voi. 
Ecco cari figli Miei il messaggio di sincerità.
Tenetelo sempre presente, ovunque andiate, con la sincerità dell'amore fate una legge di stima che diverrà una norma di vita.
I sacramenti sono la vostra forza. 
Io Maria, Madre di Dio sono la vostra strada e vi conduco nel Regno di Mio Figlio. 
L'Eucarestia è il Cuore di Gesù, il Paradiso è il vostro fine. 
Grazie che siete venuti. 
Io vi parlerò ancora l'ultima domenica di giugno. 
Ora andate alle vostre case, portate ovunque questa sincerità benedicendovi nel Nome Santo del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo".

AMDG et D.V.MARIAE

giovedì 15 maggio 2025

PUNIZIONI SU ROMA E PARIGI

 

75 - Punizioni su Roma e Parigi. Profezie (1870) 

[MB IX, 779-783; X, 59-63] 

E il 6 gennaio, festa dell'Epifania, o della manifestazione del Signore, vi fu la seconda Sessione del Concilio, nella quale i Padri, secondo il rito, fecero un dopo l'altro, e pel primo il Sommo Pontefice, la solenne professione di fede. La vigilia di quella memoranda solennità Don Bosco vide in sogno quanto noi qui riportiamo: è lo stesso Servo di Dio che scrisse quanto vide e udì. 

“Dio solo può tutto, conosce tutto, vede tutto. Dio non ha nè passato, nè futuro; ma a Lui ogni cosa è presente come [780] in un punto solo. Davanti a Dio non v'è cosa nascosta, nè presso di lui àvvi distanza di luogo o di persona. Egli solo nella sua infinita misericordia e per la sua gloria può manifestare le cose future agli uomini. 

La vigilia dell'Epifania dell'anno corrente 1870 scomparvero tutti gli oggetti materiali della camera e mi trovai alla considerazione di cose sopranaturali. Fu cosa di brevi istanti, ma si vide molto. Sebbene di forma, di apparenze sensibili, tuttavia non si possono se non con grande difficoltà comunicare ad altri con segni esterni e sensibili. Se ne ha un'idea da quanto segue. Ivi è la parola di Dio accomodata alla parola dell'uomo. Dal Sud viene la guerra, dal Nord viene la pace. Le leggi di Francia non riconoscono più il Creatore, ed il Creatore si farà conoscere e la visiterà tre volte colla verga del suo furore. 

Nella prima abbatterà la sua superbia, colle sconfitte, col saccheggio e colla strage dei raccolti, degli animali e degli uomini. 

Nella seconda la grande prostituta di Babilonia, quella che i buoni sospirando chiamano il postribolo d'Europa, sarà privata del capo in preda al disordine. Parigi...! Parigi!... invece di armarti del nome del Signore, ti circondi di case d'immoralità Esse saranno da te stessa distrutte: l'idolo tuo, il Panteon, sarà incenerito, affinchè si avveri che mentita est iniquitas sibi. I tuoi nemici ti metteranno nelle angustie, nella fame, nello spavento, e nell'abbominio delle nazioni. Ma guai a te se non riconoscerai la mano che ti percuote! Voglio punire l'immoralità, l'abbandono, il disprezzo della mia legge, dice il Signore. 

Nella terza cadrai in mano straniera: i tuoi nemici di lontano vedranno i tuoi palagi in fiamme, le tue abitazioni divenute un mucchio di rovine, bagnate dal sangue dei tuoi prodi che non sono più. Ma ecco un gran guerriero dal Nord porta uno stendardo, [781] sulla destra che lo regge sta scritto: Irresistibile mano del Signore. In quell'istante il Venerando Vecchio del Lazio gli andò incontro sventolando una fiaccola ardentissima. 

Allora lo stendardo si dilatò e di nero che era divenne bianco come la neve. Nel mezzo dello stendardo in caratteri d'oro stava scritto il nome di Chi tutto può. Il guerriero coi suoi fece un profondo inchino al Vecchio e si strinsero la mano. Ora la voce del Cielo è al Pastore dei pastori. Tu sei nella grande conferenza coi tuoi assessori; ma il nemico del bene non istà un istante in quiete; egli studia e pratica tutte le arti contro di te. Seminerà discordia tra i tuoi assessori; susciterà nemici tra i figli miei. Le potenze del secolo vomiteranno fuoco, e vorrebbero che le parole fossero soffocate nella gola ai custodi della mia legge. Ciò non sarà. Faranno male, male a se stessi. Tu accelera; se non si sciolgono le difficoltà, siano troncate. Se sarai nelle angustie, non arrestarti, ma continua finchè non sia troncato il capo dell'idra dell'errore. 

Questo colpo farà tremare la terra e l'inferno, ma il mondo sarà assicurato e tutti i buoni esulteranno. Raccogli adunque intorno a te anche solo due assessori, ma ovunque tu vada, continua e termina l'opera che ti fu affidata. I giorni corrono veloci, gli anni tuoi si avanzano al numero stabilito; ma la gran Regina sarà sempre il tuo aiuto, e come nei tempi passati così per l'avvenire sarà sempre magnum et singulare in Ecclesia prasidium. 

Ma tu, Italia, terra di benedizioni, chi ti ha immersa nella desolazione? ... Non dire i nemici; ma gli amici tuoi. Non odi che i tuoi figli domandano il pane della fede e non trovano chi loro lo spezzi? Che farò? Batterò i pastori, disperderò il gregge, affinchè i sedenti sulla cattedra di Mosè cerchino buoni pascoli e il gregge docilmente ascolti e si nutrisca. 

Ma sopra il gregge e sopra i pastori peserà la mano; la carestia, la pestilenza, la guerra faranno sì che le [782] madri dovranno piangere il sangue dei figli e dei mariti morti in terra nemica. E di te, o Roma, che sarà? Roma ingrata, Roma effeminata, Roma superba! Tu sei giunta a tale che non cerchi altro, nè altro ammiri nel tuo Sovrano, se non il lusso, dimenticando che la tua e sua gloria sta sul Golgota. Ora egli è vecchio, cadente, inerme, spogliato; tuttavia colla schiava parola fa tremare tutto il mondo. Roma! ... io verrò quattro volte a te! 

Nella 1ª percuoterò le tue terre e gli abitanti di esse. 

Nella 2ª porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura. Non apri ancor l'occhio? 

Verrò la terza, abbatterò le difese e i difensori ed al comando del Padre sottentrerà il regno del terrore, dello spavento e della desolazione. Ma i miei savii fuggono, la mia legge è tuttora calpestata, perciò farò la quarta visita. Guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano per te! Succederanno prevaricazioni nei dotti e negli ignoranti. Il tuo sangue ed il sangue dei figli tuoi laveranno le macchie che tu fai alla legge del tuo Dio. La guerra, la peste, la fame sono i flagelli con cui sarà percossa la superbia e la malizia degli uomini. 

Dove sono, o ricchi, le vostre magnificenze, le vostre ville, i vostri palagi? Sono divenute la spazzatura delle piazze e delle strade! Ma voi, o sacerdoti, perchè non correte a piangere tra il vestibolo e l'altare, invocando la sospensione dei flagelli? Perchè non prendete lo scudo della fede e non andate sopra i tetti, nelle case, nelle vie, nelle piazze, in ogni luogo anche inaccessibile, a portare il seme della mia parola? Ignorate che questa è la terribile spada a due tagli che abbatte i miei nemici e che rompe le ire di Dio e degli uomini? Queste cose dovranno inesorabilmente venire l'una dopo l'altra. Le cose succedonsi troppo lentamente. 

Ma l'Augusta Regina del cielo è presente. [783] La potenza del Signore è nelle sue mani; disperde come nebbia i suoi nemici. Riveste il Venerando Vecchio di tutti i suoi antichi abiti. Succederà ancora un violento uragano. 

L'iniquità è consumata, il peccato avrà fine e, prima che trascorrano, due plenilunii del mese dei fiori, l'iride di pace comparirà sulla terra. Il gran Ministro vedrà la sposa del suo Re vestita a festa. In tutto il mondo apparirà un sole così luminoso quale non fu mai dalle fiamme del Cenacolo fino ad oggi, nè più si vedrà fino all'ultimo dei giorni”. 

https://www.donboscosanto.eu/altri_scritti_don_bosco/Don%20Bosco%20-%20Sogni.pdf

AMDG et D.V.MARIAE

martedì 13 maggio 2025

L’INCREDIBILE PROFEZIA... Nostra Signora dell’Oblio, Trionfo e Misericordia


Nostra Signora dell’Oblio, Trionfo e Misericordia

Festa: .

Un’apparizione mariana avvenuta in Spagna negli anni delle guerre carliste, e approvata dalla Santa Chiesa, ha molto da dire anche ai nostri giorni. Il titolo con cui la Madonna ha voluto essere venerata parla infatti di oblio della devozione mariana, ma allo stesso tempo del suo trionfo atteso per la piena elargizione della divina Misericordia.



Madrid, 13 agosto 1831. 

Suor Patrocinio, Suora Concezionista Francescana, stava pregando nel coro, tra le cinque e le sei del pomeriggio. Ad un certo punto, rapita in estasi, le apparve la Madonna insieme all’Arcangelo San Michele. Maria Santissima sosteneva una piccola immagine che rappresentava se stessa mentre tiene il Bambin Gesù seduto sul suo braccio destro.
     Iniziava un colloquio tra Suor Patrocinio e il Figlio di Dio. Di fronte ai mali che affliggevano la Chiesa e ai peccati degli uomini, Gesù offrì alla religiosa l’aiuto di sua Madre come ultima consolazione e protezione.
Quella notte stessa, durante la recita del Mattutino, a Suor Patrocinio apparve nuovamente la Madonna, con la stessa immagine in mano. Nostra Signora raccomandò di rifuggire la tristezza, perché attraverso quell’immagine avrebbe posto nelle mani di Suor Patrocinio tutti i tesori dell’infinita misericordia del Figlio suo. È vero, la Spagna era afflitta da molti mali, e per questo molte grazie non venivano elargite. Se infatti non si prega e non si chiede l’aiuto divino, non ci si può aspettare chissà quale soccorso dal Cielo... Proprio a causa di questa dimenticanza da parte degli uomini, la Vergine Santissima è apparsa a Suor Patrocinio e le ha raccomandato di diffondere e venerare l’immagine che le presentava sotto il titolo di “Madonna dell’Oblio, Trionfo e Misericordia”. 

   Chiunque avesse pregato davanti a questa immagine avrebbe trovato pace ed avrebbe visto esaudite le sue richieste. La religiosa vide l’immagine sull’altare; e quando, finita l’estasi, raccontò alle consorelle ciò che aveva visto, si cercò l’immagine dappertutto nel convento, fino a trovarla nella nicchia di una vetrata. La badessa domandò alle suore se avevano visto prima quell’immagine, ma risposero che era la prima volta. Chiamato un Padre del vicino convento di San Francisco el Grande, per mostrargli l’immagine, essa scomparve. Tuttavia, il 15 agosto 1831, festa dell’Assunzione, l’immagine della Madonna apparve di fianco a Suor Patrocinio e alla presenza delle consorelle e del suddetto Padre. A questo punto, ogni perplessità venne superata e ben presto arrivò anche l’approvazione del Papa Gregorio XVI, che permise il culto pubblico della Vergine Maria sotto il titolo di Nostra Signora dell’Oblio, Trionfo e Misericordia (Nuestra Señora del Olvido, Triunfo y Misericordias), con annesse indulgenze, privilegi e grazie speciali.

   Come sempre accade nelle Apparizioni mariane, la veggente dovette superare molte prove. Oltre al fatto che portava su di sé i segni della Passione di Nostro Signore (era una stigmatizzata), venne sottoposta a pesantissime vessazioni diaboliche. Suor Patrocinio dovette soffrire molto. In estremissima sintesi, bisogna ricordare che quelli erano gli anni in cui la Spagna risultava divisa dalle guerre carliste. In pratica, con il regno di Isabella II iniziò un’opera di progressiva e violenta laicizzazione del Paese, mentre i carlisti, ovvero i fedeli del legittimo erede al trono Don Carlos, nonché strenui difensori della Tradizione spagnola e del Cattolicesimo senza annacquamenti liberali, iniziarono a combattere contro questa deriva. Suor Patrocinio venne accusata di parteggiare per il Carlismo e così subì l’esilio. Come se non bastasse, il convento in cui viveva venne espropriato e venduto al miglior offerente.
  

    Ma la Madonna dell’Oblio non cessò di far sentire la sua presenza e soprattutto di promuovere la sua stessa causa attraverso miracoli e prodigi. Tra i tanti, uno particolarmente significativo fu quello che riguardò don Francesco d’Assisi Maria di Borbone, marito della Regina Isabella II. Portava sempre con sé una medaglia con l’effigie della Vergine e grazie a questa riuscì a sopravvivere all’assalto di un nemico di lunga data. Così, nel 1849, ordinò solenni celebrazioni per la Madonna dell’Oblio e fece generose donazioni alle Suore. Oggi l’immagine di Nostra Signora si trova nel convento delle Concezioniste Francescane di Guadalajara, dove la Madre Patrocinio morì nel 1891.



    Non si può non vedere in questa poco conosciuta apparizione un messaggio per i nostri giorni e per quelli che verranno. La Beata Vergine Maria, sebbene molto amata e ancora molto pregata (i luoghi della Cristianità più frequentati e in cui avvengono maggiori conversioni sono proprio i Santuari mariani), rischia sempre più di essere “minimalizzata”, ridotta a una donna come tutte le altre. Non si parla più dei suoi privilegi, non si predica più o si predica male dei suoi inviti alla conversione. Insomma, la sua figura è in qualche modo “protestantizzata”... Non si ha la volontà di pregarla perché ci soccorra nei mali di questo mondo (in tal senso va inteso un certo ob­lio).  

     Sarebbe stato bello, come ai tempi di Lepanto, delle epidemie o delle calamità del passato, che la Chiesa gerarchica organizzasse la recita pubblica del Santo Rosario o pubbliche processioni per impetrare la pace, la libertà dei cristiani o ad esempio per impedire che il Parlamento italiano approvasse leggi disastrose e diaboliche come lo pseudo-matrimonio gay. Invece nulla. Anzi, qualcuno ha addirittura collaborato col Nemico.


    La Madonna evidentemente non piace nemmeno sotto il titolo del Trionfo. Eppure la Misericordia di Dio sarà elargita a piene mani e in maniera ancora più sovrabbondante quando gli Stati riconosceranno il dolce imperio di Gesù Cristo e quando faranno regnare su di loro la sua Santissima Madre. Ma oggi si dice che questo modo di parlare sarebbe “trionfalista” e dunque negativo, quasi si avesse paura di sperare che tutte le anime si salvino. Il rimprovero però andrebbe fatto – se si ha il coraggio – alla Beata Vergine Maria, la quale a Suor Patrocinio si è presentata, per l’appunto, come Madonna del Trionfo e a Fatima, nel 1917, ha annunciato ai tre Pastorelli Lucia, Giacinta e Francesco, che alla fine il suo Cuore Immacolato avrebbe trionfato. Perché questo avvenga il prima possibile, non dobbiamo dimenticare (o­bliare) i suoi ammonimenti e non dobbiamo aver paura di ricorrere a Lei per avere misericordia e grazia.

Autore: Alfredo Monteverdi 

video: *** https://www.youtube.com/watch?v=EYIjQafqPRY  

*** Spagnolo: https://www.youtube.com/watch?v=es1ICeUdVz4

video:  https://www.sorpatrocinio.org/files/Bio_Cristina.pdf

 http://www.settimanaleppio.it/dinamico.asp?idsez=2&id=1139

venerdì 9 maggio 2025

GRANDE SANTO, San Giovanni Leonardi.


San Giovanni Leonardi Sacerdote

Festa: 9 ottobre - Memoria Facoltativa

Diecimo, Lucca, 1541 - Roma, 9 ottobre 1609

Nato a Diecimo, nella lucchesia, nel 1541 Giovanni Leonardi a 26 anni fa il farmacista. Quando la prospera repubblica viene colpita da una grave crisi decide di soccorrere i poveri e l'esperienza lo porta a diventare prete nel 1572. Ama l'insegnamento, lo fa prima con i bambini e poi con gli adulti. Nel 1574 fonda la famiglia religiosa dei «Chierici regolari della madre di Dio» e diventa un protagonista della riforma cattolica. A Lucca cominciano a non amarlo e così, nel 1584 mentre si trova a Roma, viene bandito in perpetuo dalla sua città perché disturba l'ordine pubblico e manca di rispetto all'autorità costituita. A Roma, però, cresce il suo prestigio e Clemente VIII lo manda a riordinare congregazioni religiose e riformare monasteri. Muore a Roma nel 1609 e viene proclamato santo da Pio XI nel 1938.

Patronato: Farmacisti

Etimologia: Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico

Martirologio Romano: San Giovanni Leonardi, sacerdote, che a Lucca abbandonò la professione di farmacista da lui esercitata, per diventare sacerdote. Fondò, quindi, l’Ordine dei Chierici regolari, poi detto della Madre di Dio, per l’insegnamento della dottrina cristiana ai fanciulli, il rinnovamento della vita apostolica del clero e la diffusione della fede cristiana in tutto il mondo, e per esso dovette affrontare molte tribolazioni. Pose a Roma le fondamenta del Collegio di Propaganda Fide e morì in pace in questa città, sfinito dal peso delle sue fatiche.

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Nella Bolla della sua canonizzazione, san Giovanni Leonardi è definito uno dei maggiori apostoli del secolo della Riforma cattolica. Un impegno, il suo, che gli costò opposizioni, calunnie e persino la messa al bando dal suo paese natale, ma che non diminuì in alcun modo la sua azione profetica. Nato a Diecimo presso Lucca nel 1541, da una famiglia di modesti proprietari terrieri, fu mandato a Lucca per imparare l’arte dello speziale, come si chiamava allora il farmacista. Lì frequentò il gruppo dei cosiddetti “Colombini”, impegnati a vivere da autentici cristiani assistendo i poveri e i pellegrini. Avvertita la vocazione al sacerdozio, a 26 anni, su consiglio del suo direttore spirituale, abbandonò la professione di farmacista per iniziare gli studi ecclesiastici e nel 1571 celebrò la sua prima Messa. Da allora si dedicò alla predicazione, alla confessione e soprattutto all’insegnamento della dottrina cristiana secondo le norme emanate dal Concilio di Trento. Con l’aiuto di alcuni “Colombini” cominciò a riunire nella chiesa di S. Giovanni i ragazzi del rione per un tipo di catechesi che, per quei tempi, costituiva una novità e per questo spinse il vescovo a conferirgli l’incarico di insegnare la dottrina in tutte le chiese di Lucca: alle “lezioni” del santo accorrevano anche gli adulti, conquistati dal suo metodo. Dalla città questo apostolato si estese anche alle parrocchie vicine, promuovendo una confortante ripresa della vita cristiana in un ambiente caratterizzato, oltre che dalla decadenza dei costumi, dalla presenza di alcuni predicatori eretici.
Per dare continuità alla sua iniziativa, il Leonardi fondò una Compagnia della Dottrina Cristiana gestita da laici, con regolari statuti approvati dal vescovo, la quale si diffuse in altre città italiane come Pescia, Pistoia, Siena, Napoli e Roma. A Lucca, inoltre, egli si impegnò nella promozione della pratica delle Quarantore e della Comunione frequente. Un ulteriore passo si ebbe nel 1574, quando prese avvio la Confraternita dei preti Riformati, i cui membri avrebbero poi preso il nome di Chierici Regolari della Madre di Dio. A questo punto lo zelo del santo si scontrò con l’opposizione di gruppi comprendenti non solo eretici, ma anche sacerdoti e laici, che mal sopportavano la sua azione riformatrice e che costrinsero i membri della congregazione ad abbandonare la chiesa di S. Maria della Rosa per trasferirsi in quella di S. Maria Corteorlandini. Nel 1581 l’autorità diocesana riconobbe il nuovo Ordine, che due anni dopo tenne il suo primo Capitolo generale in cui il Leonardi fu eletto superiore generale. Egli partì per Roma per ottenere l’approvazione dello statuto che era stato approvato dal vescovo nel 1584, e durante la sua assenza si scatenò una furiosa campagna denigratoria contro di lui da parte dei magnati della città che, sobillati da alcuni sacerdoti ed eretici, emisero un decreto con cui lo bandivano in perpetuo come nemico della patria, con l’accusa di perturbare l’ordine pubblico e di non rispettare le autorità costituite. Un’inchiesta sollecitata dal santo per accertare le presunte colpe non ebbe esito, ma si continuò ugualmente a perseguitarlo. Persino alcuni membri della sua comunità entrarono in conflitto tra loro, ma egli comunque dimostrò sempre magnanimità e carità verso i suoi persecutori. A Roma, dove rimase in esilio per alcuni anni, si fece apprezzare dalla Curia per le sue qualità di sacerdote e per la coerenza della sua condotta. Entrò in amicizia con san Filippo Neri che lo presentò a papa Clemente VIII e questi nel 1582 lo incaricò di dirimere una delicata situazione creatasi nel santuario della Madonna dell’Arco, in diocesi di Nola, circa l’amministrazione delle offerte dei pellegrini. Condotta felicemente a termine questa missione, il Pontefice lo inviò come Visitatore apostolico alla congregazione di Montevergine, un insigne ramo dell’Ordine benedettino nell’avellinese, per promuoverne la riforma: egli durante cinque anni visitò tutti i monasteri personalmente, rendendosi conto dei disordini e degli abusi che avevano determinato lo scadimento di quella famiglia religiosa; soppresse i monasteri con meno di dodici membri e negli altri varò norme uniformi circa il vitto, il vestito e le suppellettili in ossequio al voto di povertà. Inoltre, eliminò le ingerenze laicali nella vita delle comunità monastiche, provvide alla nomina delle cariche e creò un noviziato pilota che servisse di esempio agli altri monasteri.
Il Papa gli ordinò di recarsi a Lucca per visitare i suoi discepoli, che egli esortò alla carità e all’osservanza delle Costituzioni. Analoghi compiti di riforma gli furono poi affidati tra i benedettini di Vallombrosa, dove il santo rimosse le cariche, corresse gli abusi, ai novizi ordinò la confessione e la comunione settimanali, e a tutti la meditazione e gli esercizi spirituali. Intanto a Roma gli veniva affidata la chiesa di S. Maria in Portico, dove introdusse subito il regolare insegnamento della dottrina cristiana; inoltre fu chiamato come direttore spirituale nel monastero delle Cappuccine di S. Urbano e in quello delle Oblate di Santa Francesca Romana. Fu anche mandato in visita alla comunità del Chierici regolari delle Scuole Pie (gli Scolopi), diventando amico del loro fondatore, san Giuseppe Calasanzio. Tra il 1607 e il 1608, con il prelato spagnolo G. Battista Vives e il gesuita Martin de Funes, progettò una congregazione di preti che avessero come scopo precipuo la propaganda cristiana tra gli infedeli: nacque così nel 1603 quello che poi sarebbe diventato il Collegio Urbano di Propaganda Fide, del quale il santo è considerato il cofondatore. In quello stesso anno il card. Baronio, collaboratore di san Filippo Neri, che era stato nominato Protettore della Congregazione, lo volle superiore generale della stessa, nonostante l’opposizione dei notabili lucchesi che non avevano cessato di essergli ostili perché ritenevano che il Leonardi sarebbe stato un inviato dell’Inquisizione che essi non volevano a Lucca.
Il santo visse i suoi ultimi anni a Roma, dove morì l’8 ottobre 1609. Dapprima sepolto in S. Maria in Portico, fu poi traslato nella chiesa di S. Maria in Campitelli, divenuta la sede generalizia dell’Ordine. Beatificato da Pio IX nel 1861, fu canonizzato da Pio XI il 17 aprile 1938. Di particolare interesse tra gli scritti del santo è il celebre Memoriale a Paolo V per la riforma generale di tutta la Chiesa: in esso l’autore rivolge al Pontefice un caldo invito a promuovere una serie di interventi quali, ad esempio, la celebrazione di sinodi nazionali, che consentano un’attenta diagnosi dei mali che travagliano la Chiesa; il potenziamento della catechesi dei fanciulli perché «fin dai primi anni siano educati nella purezza della fede cristiana e nei santi costumi»; il rinnovamento del clero che, a suo avviso, «è la necessaria premessa per la riforma anche dei laici». Un documento, come si vede, di evidente portata profetica.


Autore: Angelo Montonati