giovedì 19 settembre 2024

Tilma di Guadalupe

https://www.youtube.com/watch?v=K1-VbHYpUWs 

<<NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE

SCHIACCIA LA TESTA A satana E SALVA IL TUO POPOLO

E RADUNA IL TUO POPOLO SOTTO IL TUO MANTO DI STELLE >>

martedì 17 settembre 2024

PORTAE INFERI NON PRAEVALEBUNT!

 

PORTAE INFERI NON PRAEVALEBUNT!!!

Di Benedetto xvi : il 16 settembre 2024

Più che mai ancorati al Santo Magistero del nostro amatissimo Benedetto XVI, in questi miseri tempi beceri e bui …


Quando si recita il Rosario , si rivivono i momenti importanti e significativi della Storia della Salvezza : [ con i Misteri Gaudiosi-Luminosi-Dolorosi-e Gloriosi]  si ripercorrono le vere tappe della Missione di CRISTO, con Maria si orienta il cuore al mistero di GESÙ!

Si mette CRISTO al centro della nostra vita, del nostro tempo, delle nostre città, mediante la contemplazione e la meditazione dei Suoi Santi Misteri di Gioia, di Luce, di Dolore e di Gloria.”

Benedetto XVI

Ricordiamoci di recitare il Santo Rosario tutti i giorni …e le porte dell’inferno non prevarranno!

***

https://www.youtube.com/watch?v=o0-M76-vdeg&t=380s  

https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2005/05/13/0272/00574.html



Sacre Stimmate del Serafico San FRANCESCO

 


Le Stimmate di frate Francesco - Dalla Leggenda maggiore di san Bonaventura da Bagnoregio:

   "Due anni prima che rendesse lo spirito a Dio, dopo molte e varie fatiche, la Provvidenza divina lo trasse in disparte, e lo condusse su un monte eccelso, chiamato monte della Verna.
   Qui egli aveva iniziato, secondo il suo solito, a digiunare la quaresima in onore di san Michele arcangelo, quando incominciò a sentirsi inondato da straordinaria dolcezza nella contemplazione, acceso da più viva fiamma di desideri celesti, ricolmo di più ricche elargizioni divine. Si elevava a quelle altezze non come un importuno scrutatore della maestà, che viene oppresso dalla gloria, ma come un servo fedele e prudente, teso alla ricerca del volere di Dio, a cui bramava con sommo ardore di conformarsi in tutto e per tutto.

   Egli, dunque, seppe da una voce divina che, all'apertura del Vangelo, Cristo gli avrebbe rivelato che cosa Dio maggiormente gradiva in lui e da lui.
Dopo aver pregato molto devotamente, prese dall'altare il sacro libro dei Vangeli e lo fece aprire dal suo devoto e santo compagno, nel nome della santa Trinità.
   Aperto il libro per tre volte, sempre si imbatté nella Passione del Signore. Allora l'uomo pieno di Dio comprese che, come aveva imitato Cristo nelle azioni della sua vita, così doveva essere a lui conforme nelle sofferenze e nei dolori della Passione, prima di passare da questo mondo.
   E benché ormai quel suo corpo, che aveva nel passato sostenuto tante austerità e portato senza interruzione la croce del Signore, non avesse più forze, egli non provò alcun timore, anzi si sentì più vigorosamente animato ad affrontare il martirio.
   L'incendio indomabile dell'amore per il buon Gesù erompeva in lui con vampe e fiamme di carità così forti, che le molte acque non potevano estinguerle.

   L'ardore serafico del desiderio, dunque, lo rapiva in Dio e un tenero sentimento di compassione lo trasformava in Colui che volle, per eccesso di carità, essere crocifisso.
   Un mattino, all'appressarsi della festa dell'Esaltazione della santa Croce, mentre pregava sul fianco del monte, vide la figura come di un serafino, con sei ali tanto luminose quanto infocate, discendere dalla sublimità dei cieli: esso, con rapidissimo volo, tenendosi librato nell'aria, giunse vicino all'uomo di Dio, e allora apparve tra le sue ali l'effige di un uomo crocifisso, che aveva mani e piedi stesi e confitti sulla croce. Due ali si alzavano sopra il suo capo, due si stendevano a volare e due velavano tutto il corpo.
   A quella vista si stupì fortemente, mentre gioia e tristezza gli inondavano il cuore. 



   Provava letizia per l'atteggiamento gentile, con il quale si vedeva guardato da Cristo, sotto la figura del serafino. Ma il vederlo confitto in croce gli trapassava l'anima con la spada dolorosa della compassione.
   Fissava, pieno di stupore, quella visione così misteriosa, conscio che l'infermità della passione non poteva assolutamente coesistere con la natura spirituale e immortale del serafino. Ma da qui comprese, finalmente, per divina rivelazione, lo scopo per cui la divina provvidenza aveva mostrato al suo sguardo quella visione, cioè quello di fargli conoscere anticipatamente che lui, I'amico di Cristo, stava per essere trasformato tutto nel ritratto visibile di Cristo Gesù crocifisso, non mediante il martirio della carne, ma mediante l'incendio dello spirito.

   Scomparendo, la visione gli lasciò nel cuore un ardore mirabile e segni altrettanto meravigliosi lasciò impressi nella sua carne.
   Subito, infatti, nelle sue mani e nei suoi piedi, incominciarono ad apparire segni di chiodi, come quelli che poco prima aveva osservato nell'immagine dell'uomo crocifisso.
   Le mani e i piedi, proprio al centro, si vedevano confitte ai chiodi; le capocchie dei chiodi sporgevano nella parte interna delle mani e nella parte superiore dei piedi, mentre le punte sporgevano dalla parte opposta. Le capocchie nelle mani e nei piedi erano rotonde e nere; le punte, invece, erano allungate, piegate all'indietro e come ribattute, ed uscivano dalla carne stessa, sporgendo sul resto della carne.
    Il fianco destro era come trapassato da una lancia e coperto da una cicatrice rossa, che spesso emanava sacro sangue, imbevendo la tonaca e le mutande".

(Cap. XIII 1-2 : FF 1223-1226)


<< SALVE SANCTE PATER, PATRIAE LUX, FORMA MINORUM, 
VIRTUTIS SPECULUM,RECTI VIA, REGULA MORUM, 
CARNIS AB EXILIO DUC NOS AD REGNA POLORUM. >>

AVE MARIA!

"Quando dico: "AVE MARIA!", i cieli ridono, gli Angeli godono, il mondo esulta, trema l'inferno, e fuggono i demoni". 
(San Francesco)

mercoledì 11 settembre 2024

PRIMA PROVA SCIENTIFICA DELLA RISURREZIONE

 



CERCA: PRIMA PROVA SCIENTIFICA DELLA RISURREZIONE DI CRISTO

Video de' Prof. PIER LUIGI CAGLIESI e PROF. GIULIO FANTI

trepiccolipassicongesù

Regina dell'Amore - WEB TV


AMDG et D.V.MARIAE



martedì 10 settembre 2024

Il figlio del CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 

  << Io dico a me stesso: 

Il figlio del Cuore Immacolato di Maria è una persona che arde di carità e dovunque passa brucia. 

Desidera effettivamente e si dà da fare con tutte le forze per infiammare gli uomini con il fuoco dell’amor divino. 

Non si lascia distogliere da nulla, gode delle privazioni, affronta le fatiche, abbraccia i travagli, si rallegra delle calunnie, è felice nei tormenti. 

A null’altro pensa se non come seguire Gesù Cristo e imitarlo nella preghiera, nella fatica, nella sopportazione e nel cercare sempre e solo la gloria di Dio e la salvezza delle anime.  >> 

De la Autobiografia de San Antonio Maria Claré y Clarà.

AMDG et D. V. MARIAE

lunedì 2 settembre 2024

ECCE CRUCEM DOMINI !



Ecce crucem Domini

La tradizione popolare tramanda che Sant'Antonio diede una

preghiera ad una povera donna che cercava aiuto contro 

le tentazioni del demonio

Sisto V, papa francescano, ha fatto scolpire la preghiera - detta 

anche motto di Sant'Antonio - alla base dell'obelisco fatto da lui 

erigere in Piazza San Pietro a Roma. Eccola nell'originale latino:

Ecce Crucem Domini!
Fugite partes adversae!
Vicit Leo de tribu Juda,
Radix David! Alleluia!

tradotto

Ecco la Croce del Signore!
Fuggite forze nemiche!
Ha vinto il Leone di Giuda,
La radice di Davide! Alleluia!

Questa breve preghiera ha tutto il sapore di un piccolo esorcismo. 

Anche noi possiamo usarla - in latino o in italiano - per aiutarci 

a superare le tentazioni che si presentano.

Preghiere a Dio Padre >

Per sederci a tavola nella Cena con Lui...

 


...Quando il Signore dice a Pietro che senza la lavanda dei piedi egli non avrebbe potuto aver alcuna parte con Lui, Pietro subito chiede con impeto che gli siano lavati anche il capo e le mani. A ciò segue la parola misteriosa di Gesù: “Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi” (Gv 13, 10). 

Gesù allude a un bagno che i discepoli, secondo le prescrizioni rituali, avevano già fatto; per la partecipazione al convito occorreva ora soltanto la lavanda dei piedi. Ma naturalmente si nasconde in ciò un significato più profondo. A che cosa si allude? 

Non lo sappiamo con certezza. In ogni caso teniamo presente che la lavanda dei piedi, secondo il senso dell’intero capitolo, non indica un singolo specifico Sacramento, ma il sacramentum Christi nel suo insieme – il suo servizio di salvezza, la sua discesa fino alla croce,  il suo amore sino alla fine, che ci purifica e ci rende capaci di Dio. Qui, con la distinzione tra bagno e lavanda dei piedi, tuttavia, si rende inoltre percepibile un’allusione alla vita nella comunità dei discepoli, alla vita nella comunità della Chiesa – un’allusione che Giovanni forse vuole consapevolmente trasmettere alle comunità del suo tempo. 

Allora sembra chiaro che il bagno che ci purifica definitivamente e non deve essere ripetuto è il Battesimo – l’essere immersi nella morte e risurrezione di Cristo, un fatto che cambia la nostra vita profondamente, dandoci come una nuova identità che rimane, se non la gettiamo via come fece Giuda. Ma anche nella permanenza di questa nuova identità, per la comunione conviviale con Gesù abbiamo bisogno della “lavanda dei piedi”. Di che cosa si tratta? Mi sembra che la Prima Lettera di san Giovanni ci dia la chiave per comprenderlo. 

Lì si legge: “Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa” (1, 8s). Abbiamo bisogno della “lavanda dei piedi”, della lavanda dei peccati di ogni giorno, e per questo abbiamo bisogno della confessione dei peccati. 

Come ciò si sia svolto precisamente nelle comunità giovannee, non lo sappiamo. Ma la direzione indicata dalla parola di Gesù a Pietro è ovvia: per essere capaci a partecipare alla comunità conviviale con Gesù Cristo dobbiamo essere sinceri. Dobbiamo riconoscere che anche nella nostra nuova identità di battezzati pecchiamo. Abbiamo bisogno della confessione come essa ha preso forma nel Sacramento della riconciliazione. In esso il Signore lava a noi sempre di nuovo i piedi sporchi e noi possiamo sederci a tavola con Lui.

....  Benedetto XVI, 20 marzo 2008: Giovedì Santo 

e: per la Messa Crismale stesso Giovedì Santo : https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/homilies/2008/documents/hf_ben-xvi_hom_20080320_messa-crismale.html

MELODIA CELESTIALE PER PREGARE

 



https://www.youtube.com/watch?v=vZ6Fe45tJSE

<<NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE 
SCHIACCIA LA TESTA A SATANA

E SALVA IL TUO POPOLO!

N.S.D.G. RADUNA I TUOI FIGLI SOTTO IL TUO MANTO DI STELLE!>>


La Virgen María interviene en Venezuela

 


https://www.youtube.com/watch?v=pLNGEf73ZPo&t=604s