sabato 20 maggio 2023

IL LASCITO DI PAPA BENEDETTO XVI

 


  • IL LASCITO DI BENEDETTO XVI

I princìpi non negoziabili sono sempre attuali

Uno dei temi più rilevanti del magistero di Benedetto XVI è quello dei princìpi non negoziabili. In un discorso del 2006, il Papa si soffermò in particolare sulla tutela della vita in tutte le sue fasi, la famiglia naturale e il diritto dei genitori di educare i propri figli. Una lezione attualissima.
- DOSSIER: IN MORTE DI UN PAPA

La rievocazione della figura di Papa Ratzinger ha senso soprattutto se si ricorda il suo insegnamento, il lascito più rilevante del suo pontificato. Ora se dici Benedetto XVI pensi, almeno in casa cattolica, ai principi non negoziabili, certamente uno dei temi più caratterizzanti del suo magistero. Il testo fondamentale in cui il Papa emerito ne parlò è il Discorso ai partecipanti al convegno promosso dal Partito Popolare Europeotenuto il 30 marzo del 2006.

Estrapoliamo il passaggio in cui Benedetto XVI si sofferma sui principi non negoziabili: “Per quanto riguarda la Chiesa cattolica, l'interesse principale dei suoi interventi nell'arena pubblica è la tutela e la promozione della dignità della persona e quindi essa richiama consapevolmente una particolare attenzione su principi che non sono negoziabili. Fra questi ultimi, oggi emergono particolarmente i seguenti:

- tutela della vita in tutte le sue fasi, dal primo momento del concepimento fino alla morte naturale;

- riconoscimento e promozione della struttura naturale della famiglia, quale unione fra un uomo e una donna basata sul matrimonio, e sua difesa dai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale;

- tutela del diritto dei genitori di educare i propri figli.

Questi principi non sono verità di fede anche se ricevono ulteriore luce e conferma dalla fede. Essi sono iscritti nella natura umana stessa e quindi sono comuni a tutta l'umanità. L'azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa”.

Commentiamo punto per punto quanto detto da Benedetto XVI. Ogni ordinamento giuridico deve rispettare i principi di morale naturale - i principi della legge morale naturale - limitatamente al bene comune. La Chiesa ha a cuore la dignità della persona e quindi è suo dovere richiamare anche gli Stati alla tutela della stessa. La dignità della persona è il criterio fondante della morale naturale (ma non ultimo: criterio finale è sempre Dio) e infatti il principio di fondo di ogni condotta è il seguente: agisci sempre in conformità alla dignità della persona, ossia in modo consono alla preziosità intrinseca della persona umana.

Se questo è il criterio di fondo, ne consegue che esistono delle condotte che mai devono essere assunte. Ecco la categoria morale degli intrinsece mala, degli assoluti morali, dei doveri negativi assoluti, ossia di quelle azioni che hanno un oggetto malvagio, un fine prossimo malvagio, cioè un fine che contraddice sempre la dignità personale, e che tale rimane anche al di là degli eventuali fini secondi buoni per cui noi compiamo quell’azione e al di là delle circostanze in cui scegliamo quegli atti. Ad esempio assassinare, cioè uccidere direttamente una persona innocente, rimane un’azione malvagia, anche se compiuta a fin di bene e anche se stretti da necessità.

Benedetto XVI scelse di tradurre positivamente questi mala in se, ossia di rovesciare alcuni divieti (che sono doveri omissivi, ossia obblighi di astenersi dal compiere certe azioni) in comandi (che sono doveri commissivi): ecco l’inedita categoria morale dei “principi non negoziabili”. Il principio è una regola di condotta molto generale che poi la coscienza declina in norme particolari. Ad esempio il principio di tutelare la vita si specifica sia in norme positive-commissive (ad es. curare un malato) sia in norme negative-omissive (ad es. non uccidere la persona innocente già nata e quella che deve nascere). La non negoziabilità assoluta dei principi deve essere riferita non tanto all’aspetto commissivo, dato che non esistono azioni che debbono essere sempre compiute (ad es. a volte è doveroso astenersi dal sottoporre un paziente alle terapie, perché inutili), bensì all’aspetto omissivo: come già accennato, esistono azioni che mai devono essere compiute.

Il Papa indicò tre principi non negoziabili, non perché fossero gli unici esistenti, ma perché tre erano gli ambiti in cui la dignità personale era ed è particolarmente a rischio: la tutela della vita, della famiglia e della libertà educativa dei genitori. Al primo ambito corrisponde, tra gli altri, il dovere negativo assoluto dell’assassinio: il Papa però mette l’accento sulla sua declinazione abortiva ed eutanasica. Nel secondo ambito rientrerebbero molte offese all’istituto familiare (vedi il divorzio), ma il Papa anche in questo caso mette in evidenza un particolare dovere negativo assoluto che riguarda i governanti: l’approvazione di normative che ne disconoscano la sua identità, ossia la legittimazione delle “nozze” gay, delle unioni civili e delle convivenze di fatto, anche eterosessuali.

Il terzo ambito riguarda il diritto naturale dei genitori di educare la prole. Come già sottolineato, non esiste un’azione commissiva da compiere sempre e dunque, se è vero che esiste in capo ad ogni genitore il diritto naturale di educare i figli, è altrettanto vero che i genitori devono dimostrarsi capaci di esercitare questo diritto e che dunque a volte è giusto e doveroso che questo diritto non sia esercitato da loro, ma da altri per conto loro, qualora fosse appurato che gli stessi si dimostrino incompetenti a soddisfare tal compito. E questo può avvenire per delega (e in questa ipotesi sarebbe una declinazione particolare dell’esercizio del diritto di educazione) oppure anche senza il consenso dei genitori (pensiamo ad un genitore incapace di intendere e volere). Il Papa però, pur avendo in mente tutto questo, quando si riferiva alla libertà educativa pensava alla ingiusta sostituzione educativa a danno dei genitori operata dallo Stato, con tutte le conseguenze nefaste che questo comporta (ricordiamo solo l’attuale indottrinamento gender che avviene nelle scuole) e all’ingiusta compressione della libertà educativa dei genitori (citiamo ad esempio l’ingiusta discriminazione delle scuole private da parte dello Stato).

Il Papa infine ricorda che questi tre principi non negoziabili, dato che appartengono alla morale naturale perché inscritti nella natura umana, non hanno carattere confessionale, non sono verità di fede, e dunque sono comprensibili da chiunque eserciti la recta ratio, ossia usi la ragione in modo corretto. Ergo, possono e devono essere rispettati anche da chi non è cattolico e quindi dal fedele di altre religioni, dall’ateo e dall’agnostico. Perciò il loro rispetto si impone anche ai governanti, al di là di ciò che pensano di Dio, proprio perché questi tre principi non negoziabili sono “laici”, cioè, volendo esprimerci con un termine sicuramente più corretto, sono razionali e riguardano il bene comune.

Inutile aggiungere che questa lezione di Benedetto XVI sui principi che non tollerano eccezioni, né trattative, rimane attualissima oggi, forse ancor più che nel 2006.

di Tommaso Scandroglio

AMDG et D.V.MARIAE

venerdì 19 maggio 2023

SAN CIRIACO Patrono di Ancona.


Autore del ritrovamento della Croce di Cristo 

San Ciriaco nacque a Gerusalemme con il nome di Giuda, figlio di Simeone e Anna. Nell’anno 326, l’Imperatrice Elena, madre di Costantino, si recò a Gerusalemme per ritrovare la Vera Croce, sulla quale era stato crocifisso Gesù. Qui venne a sapere che un rabbino, di nome Giuda, conosceva il luogo in cui era stata seppellita la Croce. Giuda, però, rabbino ebreo, non volle rivelare le informazioni in suo possesso: ma dopo essere stato messo per sei giorni all’interno di una cisterna vuota, senza cibo né acqua, informò l’Imperatrice di quanto era a sua conoscenza. 

La Croce fu ritrovata il 3 maggio 326, insieme a quelle dei due ladroni. Non riuscendo però a capire quale potesse essere la Croce sulla quale fu inchiodato Cristo, Elena le fece esporre tutte e tre sopra il cadavere di un giovane appena defunto, il quale risorse miracolosamente allorché venne a contatto con la Vera Croce. A quel punto Elena e il suo seguito si inginocchiarono in adorazione e Giuda, alla vista di quel miracolo, si convertì al cristianesimo. Fu battezzato da Macario, vescovo di Gerusalemme, alla presenza di Elena, ed assunse il nome di Ciriaco (che, dal greco, significa “dedicato al Signore”). Dopo la conversione Ciriaco si adoperò attivamente per la diffusione della fede e nello studio dei Vangeli. Nel 327 Papa Silvestro I lo consacrò Vescovo. Secondo varie fonti svolse il suo ufficio in Ancona, ove era giunto per venerare il famoso Santuario di Santo Stefano ivi esistente e in cui avvenivano molti miracoli. 

Nel 363 fece un viaggio nella sua terra natia. Qui l’Imperatore Giuliano l’apostata lo fece imprigionare e torturare per farlo apostatare dalla fede cristiana. 

La tradizione elenca le seguenti torture patìte da Ciriaco: la mutilazione della mano destra; l’ingurgitamento forzato del piombo fuso; bruciato sopra una graticola e frustato; gettato in una fossa piena di serpenti velenosi; immerso nel bitume bollente: trafitto al cuore con una spada. Dopo questo Ciriaco morì. La salma del martire fu sepolta a Gerusalemme, in una grotta del Monte Calvario. 

L’8 agosto 418 il corpo venne trasferito dalla Palestina ad Ancona, nella chiesa di Santo Stefano, per l’intervento di Galla Placidia, come alternativa ricompensa alla città per non aver potuto ricevere le reliquie del corpo di Santo Stefano, che la città aveva richiesto perché lo venerava sin dalle origini più di ogni altra città, a motivo della conservazione, come reliquia, di uno dei sassi che colpirono il corpo del Santo durante la sua lapidazione. Nel 1097 le spoglie vennero trasferite nella chiesa di San Lorenzo, che da quel momento venne chiamata di San Ciriaco. 

Il corpo incorrotto di San Ciriaco è ancor oggi esposto nella cripta della Cattedrale di Ancona. Viene ricordato dalla Chiesa Cattolica il 4 maggio. Durante la ricognizione del corpo del martire compiuta in seguito al terremoto avvenuto in Ancona nel 1972, gli studi medici e scientifici confermarono la verità della storia del martirio, così come era stata tramandata dalla tradizione.

https://usalavaligia.com/2021/10/09/il-duomo-di-san-ciriaco-ad-ancona-storia-arte-e-misteri/

AMDG et D.V.MARIAE

SAN PIETRO CELESTINO V Papa

 


PAPA CELESTINO V E LA PERDONANZA CELESTINIANA.

Il rumore della verità è assordante quando si svela all’improvviso.
Non era sprovveduto Celestino e neanche inadatto al compito preposto
e aveva le idee chiare per come ripulire la Chiesa di Gesù.

Dio Padre a Conchiglia


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https://conchiglia.net/=---ICONlC=/C_FLIP/00_Lettere_di_Conchiglia/Flip_21.549/21.549_19.05.2021_Celestino_V_Papa_Santo_e_la_Perdonanza_Celestiniana.html
 

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Dio la benedica +

Apostoli e Profeti: NOSTRA SALVEZZA

              Le profezie di Maria Giulia Jahenny


"Quasi tutta la Francia sarà diventata «Maometto» e senza religione."

 

"La Francia, così bella in altri tempi, avrà perduto il suo onore e la sua dignità. Sarà invasa da popoli stranieri senza cuore e senza pietà... Strazieranno i suoi figli [...] I discepoli che non sono del Mio Vangelo saranno molto impegnati a rifare a loro idea e sotto l’influenza del nemico, una Messa che conterrà parole odiose ai Miei occhi..."

 

"Prima che giunga il regno della resurrezione e della pace, bisogna che Satana regni pienamente, come un sovrano. Egli dominerà tutto. Quando avrà conquistato tutto, quando avrà rimosso ogni ricordo della Fede, fatto scomparire i santi templi, rovesciata la Mia immagine e la Mia Croce, il suo regno non durerà a lungo; ma giungerà a questo completo trionfo, vi arriverà tramite degli odiosi modi di agire."

 

"[...] ne vedo entrare molti in questa religione che farà tremare la terra [...] Vedo entrarvi anche dei vescovi. Li vedo camminare, a testa alta, nel cuore non hanno alcun pensiero per Me e per le altre anime che piangono nella desolazione. Vedendo questi vescovi, molti, molti e al loro seguito tutto il gregge, l’intero gregge, e senza esitazione si precipitano nella dannazione e nell’inferno, il Mio Cuore è ferito a morte come al tempo della Mia Passione...

Il mio dolore è più grande poiché allora era motivo di salvezza delle anime, di tutte le anime... oggi ne vedo più della metà perdersi... Ne restano così poche che, se ve ne dicessi il numero, il vostri cuori sarebbero inconsolabili [...]

Questa religione abbraccia tutti... si estenderà ovunque! Diventerà oggetto d’onore per la maggior parte del mio popolo! I bambini non avranno l’onore di assaporare le delizie della Fede della Chiesa. Tutta la gioventù sarà ingannata [...] Perderò, per la terra, molti sacerdoti, i più fedeli moriranno nella Fede – piuttosto che entrare in questa infame religione."

 

"La Chiesa avrà la sua sede vacante per molti mesi [...] Ci saranno due successivi antipapi che regneranno per tutto questo tempo sulla Santa Sede..." (29 settembre 1882, messaggio di San Michele)

 

"Io farò dimenticare al mio popolo i terribili combattimenti che non finiranno fino a quando avrò inviato un avvertimento bellissimo. Questa rivelazione luminosa farà presentire al mio popolo che è vicino ai grandi giorni che non finiranno fin quando la terra sarà rimasta orfana. Questo sarà l'inizio del grande diluvio."  (7 marzo 1882, messaggio di Gesù)

 

"Non abbiate ancora paura. Riceverete l'avvertimento preciso dalla comparsa di macchie nel sole... L'ho già detto (a La Salette)... Vedrete il firmamento solcato da bande. Ci sarà una banda bianca che conterrà la protezione dei nostri giusti. Ce ne sarà una rossa che racchiuderà la punizione dei miserabili che insultano il loro Creatore. Ce ne sarà una nera dove si vedranno dibattersi Satana e tutto il suo esercito. Questa sarà più ampia, perché Satana ha più anime per servirlo di quanto il mio Divino Figlio ne abbia per consolarLo e asciugare le Sue lacrime". (4 ottobre 1929, messaggio della Madonna)

 

"... ci saranno due giorni di terribile oscurità, distinti dai tre giorni che molte anime hanno annunciato [non si tratta cioè dei Tre Giorni di Buio profetizzati fa molti mistici e veggenti; N.d.R.]. Il firmamento sarà viola e rosso; sarà così basso che il ciuffo degli alberi ad alto fusto sembrerà perdervisi dentro, fino a un quarto degli alberi più alti. Questi due giorni vi avvertiranno come un autentico sigillo della Bontà, ma anche della discesa di Dio con la sua ira sulla terra. Non sarete esenti da queste tenebre... Durante questi due giorni gli alberi saranno bruciati e non produrranno alcun frutto l'anno successivo, perché la linfa sarà come bruciata e bloccata. La pioggia che cadrà da questo cielo basso avrà un fetore ripugnante, e, ovunque scenderà, sarà come grossi chicchi di grandine infuocati che trafiggeranno ciò che c'è di più solido e lasceranno la macchia di una bruciatura visibile. Le vostre case saranno preservate. Solo quelle con una copertura leggera ne soffriranno".

"L'acqua che sarà caduta sulla terra sarà nera, di un nero spaventoso e quasi tutta la terra porterà questa macchia, ovunque in uguale misura; ma non nuocerà a ciò che serve di alimento per i cristiani".

"La fiamma [dello Spirito Santo] dice che in Bretagna, in questi due giorni di oscurità, sotto questo cielo basso, apparirà una luce, che però nessuno sarà in grado di vedere, perché non bisognerà affacciarsi alla porta; ci sarà un inviato di Dio, sotto forma di un fulmine ardente, che oscurerebbe l'occhio umano".

"Il Signore mi esorta a trasmettervi le Sue parole e le Sue volontà. Il giorno di queste tenebre sarà ancora sopportabile, nonostante l'oscurità... Ma se il giorno è calmo, la notte sarà violenta e durante le due notti usciranno delle grida, non si saprà da dove; non si sentirà rumore di passi sulla terra, coperta di Giustizia. Di notte, la candela benedetta, così come il cero, non dovranno essere spenti. Durante il giorno, si potrà farne a meno per una grazia che viene da più lontano del Cuore di Dio." (20 settembre 1880, lo Spirito Santo)

 

"Ci sarà un giorno con poco sole, poche stelle e poca luce, nel primo mese dell'anno. Il grano starà ancora crescendo. Questo giorno di tenebre e di lampi da mezzogiorno alle 4 sarà l'inizio dei castighi della mia giustizia, sarà l'entrata nella spaventosa disgrazia. Questo giorno sarà il primo in cui Io verrò per convertire gli empi e vederne così un grande numero ritornare a Me, prima del grande temporale che seguirà immediatamente. Per un giorno intero il tuono non cesserà di brontolare. Il fuoco dei lampi farà molto male. La Bretagna sarà solamente in parte preservata. L'occhio sarà velato senza che potrà vedere il minimo oggetto.

L’avvertimento sarà come una rivelazione interiore dei nostri peccati. La Madonna verrà con le legioni degli Angeli. Ella verrà a risvegliare la coscienza di ciascuno. [...] E' l'ora in cui Satana indietreggia. Il calcagno lo schiaccerà. Quando i castighi verranno, i loro figli si innalzeranno nella gloria di Maria, e risaliranno a Dio." (15 giugno 1882, messaggio di Gesù)

 

"Popolo Mio, popolo Mio, popolo Mio, i tuoi occhi vedranno l'inizio dell'ora terribile, quando il grano in erba non sarà ancora al terzo nodo della sua crescita.

Nel momento in cui il Mio popolo dovrà solo armarsi di Fede e Speranza, ancora nella stagione difficile, per quattro ore - da mezzogiorno alle quattro in Francia - in giorni ancora difficili, il sole avrà come un velo da lutto; sarà oscurato, senza luce.

Nessuno sulla terra potrebbe mai credere nell'oscurità di queste tenebre. La terra non avrà più nulla. L'occhio sarà velato, senza che possa vedere il minimo oggetto.

Popolo Mio, questo sarà l'inizio dei castighi della Mia Giustizia. È il sole che annuncerà questi dolori: il cielo che piangerà, senza potersi consolare, perché sarà l'inizio del tempo in cui le anime si perderanno, l'inizio, in una parola, della terribile sventura. Popolo Mio, questa oscurità coprirà la Bretagna nello spazio di quattro ore, ma non ci sarà del male... solo un po' di paura." (5 ottobre 1882, messaggio di Gesù)

 

"Figli miei, vedrete cadere sul mondo malattie mortali che non lasciano nemmeno il tempo di disporsi a comparire davanti a mio Figlio.

I lampi del cielo si susseguiranno con una rapida violenza. Il fuoco dal cielo attraverserà la terra su una distanza spaventosa: questo fulmine vendicatore brucerà qualsiasi apice che produce dei frutti. Le terre coltivate saranno devastate dalla potenza di questo fuoco; i pascoli saranno bruciati e ridotti a una terra completamente spoglia. I frutti non compariranno; tutti i rami degli alberi saranno secchi fino al tronco. [...]

Figli miei, per tre giorni il cielo sarà in fiamme, solcato di paura dalla collera divina. Ciò che mi rattrista è che questa collera non fermerà la forza dell'inferno. Non si ha timore né di mio Figlio né dell'inferno. Bisogna che questi tempi passino. Il pericolo della Francia è inscritto in cielo dalla potenza eterna. Non posso più intercedere, sono solo una madre impotente.

Per diversi anni, la terra non produrrà nulla. La Francia sarà infelice, anche dopo il suo trionfo. Per due o tre anni, risentirà di queste rovine e di queste miserie profonde. La miseria sarà grande, sebbene al mio popolo sia alleviata. La preghiera riporterà la benedizione. Mio figlio ed io avremo pietà di questa lunga penitenza." (30 novembre 1880, messaggio della Madonna)

 

La Fiamma [dello Spirito Santo] dice: "Il Centro [della Francia] e le sue abitazioni saranno frantumati dalla violenza del tuono di Dio. I fremiti e i terremoti si moltiplicheranno, giorno e notte, senza sosta, per quarantatre giorni. Il mare sarà agitato e mai in tutti i secoli le sue onde e i suoi flutti avranno preso una forma simile. Tutti in quell'epoca periranno per sempre [nelle zone colpite].

Popolo mio, se Dio ti parla in questo modo, è perché non può più sostenere la sua inesorabile Giustizia. [...]

La terra deve perire: non tutta, ma più della metà della metà. La terra diventerà il deserto, ma Dio la ripopolerà nella pace e nella tranquillità." (15 marzo 1882, lo Spirito Santo)

 

"Verranno tre giorni di continue tenebre. Durante tali tenebre spaventose, solo le candele di cera benedetta faranno lume. Una candela durerà per tre giorni; però nelle case degli empi non arderanno.

Durante questi tre giorni i demoni appariranno in forma abominevole e faranno risuonare l'aria di spaventevoli bestemmie. Raggi e scintille penetreranno nelle dimore degli uomini, però non vinceranno la luce delle candele benedette che non saranno spente né da venti né da tormente o terremoti. Una nube rossa come il sangue attraverserà il cielo; il rombo del tuono farà tremare la Terra...

Il mare riverserà le sue onde spumose sulla Terra. La Terra si muterà in un immenso cimitero. I cadaveri degli empi come dei giusti copriranno il suolo. La carestia che seguirà sarà grande; tutta la vegetazione della Terra sarà distrutta, come pure saranno distrutti i tre quarti del genere umano. La crisi verrà per tutti repentina, i castighi saranno universali e si succederanno uno dopo l’altro senza interruzione."

 

"Gli uomini non hanno ascoltato le parole dette dalla Mia Santissima Madre a Fatima. Guai a coloro che non ascoltano ora le Mie parole. Gli uomini non hanno compreso il linguaggio della guerra. [...]

Le frequenti apparizioni della Mia Santa Madre sono l’opera della Mia Misericordia. Io la invio, con la forza dello Spirito Santo, per prevenire gli uomini e salvare ciò che è da salvare. Io devo lasciar arrivare il castigo sul mondo intero, affinché siano salvate molte anime che, altrimenti, sarebbero perse.

Per tutte le croci, per tutte le sofferenze e per tutto ciò che sopraggiungerà ancora di più terribile, non dovete maledire ma ringraziare il Padre Mio del Cielo. È l’opera del Mio amore. Lo capirete solo più tardi...

Io devo venire nella mia giustizia, perché gli uomini non hanno riconosciuto il tempo della mia grazia. La misura del peccato è colma, ma ai miei fedeli non arriverà alcun male.

Io verrò sul mondo peccatore, con un terribile rombo di tuono, in una fredda notte d’inverno. Un caldissimo vento del sud precederà questa tempesta, e pesanti chicchi di grandine scaveranno la terra. Da una massa di nuvole rosso-fuoco lampi devastatori saetteranno, incendiando e riducendo tutto in cenere.

L’aria si riempirà di gas tossici e di esalazioni letali che, a cicloni, sradicheranno le opere dell’audacia, della follia e della volontà di potenza della "Città della notte" [= Parigi]. [...]

L’angelo distruttore annienterà per sempre la vita di quelli che avranno devastato il mio regno. [...] Quando l’angelo della morte falcerà l’erba cattiva con la spada della mia giustizia, allora l’inferno si scaglierà con collera e tumulto sui giusti. E, innanzitutto, sulle anime consacrate, per cercare di annientarle con uno spaventoso terrore.

Io voglio proteggervi, miei fedeli, e darvi i segni che precederanno l’inizio del giudizio: quando, in una fredda notte d’inverno, il tuono romberà sino a far tremare le montagne, allora chiudete molto in fretta porte e finestre... I vostri occhi non devono profanare il terribile avvenimento con sguardi curiosi...

Riunitevi in preghiera dinanzi al Crocifisso, ponetevi sotto la protezione di Mia Madre Santissima.

Non lasciatevi prendere da alcun dubbio riguardo alla vostra salvezza: più sarete fiduciosi, più sarà inviolabile la difesa con la quale voglio circondarvi. Accendete le candele benedette, recitate il Rosario, perseverate tre giorni e due notti. La notte seguente, il terrore si calmerà.

Dopo l’orrore di questa lunga oscurità, con il giorno nascente, il sole apparirà in tutta la sua luce e il suo calore. Sarà una grande devastazione. Io, vostro Dio, avrò purificato tutto. I sopravvissuti dovranno ringraziare la Santa Trinità della loro protezione. Magnifico sarà il mio regno di pace e il mio nome sarà invocato e lodato, dallo spuntare al tramonto del sole.

Pregate, pregate, convertitevi e fate penitenza. Non vi addormentate come i miei discepoli nell’orto degli ulivi, perché Io sono molto vicino. La collera del Padre verso il genere umano è molto grande. Se la preghiera del Rosario e l’offerta del Prezioso Sangue non fossero così gradite al padre, vi sarebbe già sulla terra una miseria senza nome.

Ma Mia Madre intercede presso il Padre, Me e lo Spirito Santo. Per questo Dio si lascia commuovere. Ringraziate dunque Mia Madre se il genere umano vive ancora. Onoratela con un rispetto filiale - Io ve ne ho dato l’esempio - perché Ella è la Madre di Misericordia.

Non dimenticate mai di rinnovare continuamente l’offerta del Prezioso Sangue. Mia Madre mi supplica incessantemente e, con Lei, molte anime penitenti e espiatrici.

Nulla posso rifiutarLe. È dunque grazie a Mia Madre, e a causa dei miei Eletti, che questi giorni saranno abbreviati. Consolatevi, voi tutti che onorate il Mio Prezioso Sangue, niente vi succederà. Io ispirerò al Mio Rappresentante di mettere continuamente in onore il Sacrificio del Mio Prezioso Sangue e la venerazione de Mia Madre...

Quando vedrete apparire l’aurora boreale, sappiate che sarà il segno di una prossima guerra. Quando la luce sarà di nuovo visibile, allora la mia Madre si terrà in piedi, dinanzi al sole che tramonta, per avvertire i buoni che il tempo è giunto. I cattivi vedranno uno spaventoso animale, e grideranno terrorizzati e disperati: ma sarà troppo tardi. Io salverò molte, molte anime (per l’altra vita).

Si è delusi perché molto di ciò che avevo ordinato di annunciare, per invitare gli uomini a convertirsi, non è ancora accaduto. Si crederà di poter oltraggiare le anime elette, perché, per causa loro, avrò ritardato un poco il terribile avvenimento. Se, nella mia bontà e a causa delle espiazioni che mi sono offerte, Io ritardo il disastro, Io non lo sopprimo.

Ciò non dipende dal giudizio degli uomini ignoranti. Dovrò forse, Io stesso, rendere conto a quelli che nulla vogliono sapere? Quando il mondo si crederà in sicurezza, Io verrò come un ladro nella notte.

È ancora il tempo della mia immensa Misericordia, per dare il tempo di pentirsi. Siate pronti, in stato di grazia, allora sarete sotto la Mia protezione e quella di Mia Madre."

 

"Farò nascere nella terra di Francia cuori puri, pentiti, ameranno la Santa Chiesa, il Santo Padre e la Francia. Una generazione nuova. Cresceranno nella grazia e vivranno sotto il regno del re molto pio, che per le sue virtù sarà il più bell’ornamento della Francia."

 

"Per salvare il mio popolo e la Francia, ci sono solo Io, attraverso un miracolo. L'uomo che la deve salvare, nessuna creatura lo conosce. [...] Colui che deve portare [lo scettro] è nascosto nel segreto di Dio. [...] Dio darà [a questo sovrano] tutte le grazie e i lumi necessari che gli faranno conoscere i mezzi con i quali dovrà mettere tutto in opera per la rigenerazione dell'umanità, così come Dio la vuole. Questo sarà un Re bianco, un nuovo San Luigi, più grande e più santo. Sarà mantenuto santo e salvo, perché la Madre di Dio lo protegge come un proprio figlio. Ella l'ha salvato per essere l'erede di una corona meritata e che gli è stata tolta. E' un discendente del ramo reciso dei Gigli di Francia dei capitani rappresentante sul trono di Francia."

 

"Uscirà dal Mio Sacro Cuore... colui che è destinato a portare la pace. Con la sua incoronazione tutti i mali finiranno. Egli discende dal ramo di San Luigi [...]"

 

"Chiamerò in aiuto alla Francia il mio servo Henri. [In altri messaggi della Jahenny, questo sovrano viene anche chiamato «Enrico della Croce»; N.d.R.]"

 

 

Fonti: https://profezie3m.altervista.org/ptm_profx_jahenny.htm

"Les prophéties de La Fraudais" di Padre Pierre Roberdel, Ed. Résiac;
"Catholic Prophecy" di Yves Dupont, Tan Books;
"The Prophets And Our Times" di Padre Gerald Culleton, Tan Books;
"Trial, Tribulation and Triumph" di Desmond A. Birch, Queenship Publishing;
"Marie-Julie Jahenny, le Message de La Fraudais", Padre Henri Bourcier, Editions Hovine, 1984.

Altri testi, spunti e notizie per la realizzazione di questa pagina sono tratti dai siti riportati nella pagina dei link (alla voce Marie-Julie Jahenny).

 

 Consulta anche le note biografiche su Maria Giulia Jahenny

A cura di Profezie per il Terzo Millennio - Ultimo aggiornamento: maggio 2020.

AMDG et D.V.MARIAE

lunedì 15 maggio 2023

El rosario: algunos indicios históricos y espirituales.

  


Los cartujos y el rosario.


I. La oración del rosario.
II. El rosario cartujo.
III. El rosario: algunos indicios históricos y espirituales.

III. El rosario: algunos indicios históricos y espirituales.


Nos encontramos a finales de la Edad Media en Renania, región que se caracteriza por un fuerte movimiento de resurgimiento evangélico llevado a cabo –entre otras personas- por la prédica de Juan Taulero, así como por los escritos místicos del maestro Eckhart y de Enrique Suso. La Iglesia atraviesa por la crisis del Gran Cisma (1370-1417) mientras que Francia e Inglaterra contienden una guerra que durará cien años (1339-1453). En este panorama de intenso contraste, de fervor y de grandes aflicciones, las almas sienten la necesidad de interiorizar y de personalizar al máximo el evangelio. El apego y la devoción a Cristo y a su santa Madre se vuelven entonces muy importantes. Los cristianos, hombres y mujeres, religiosos y laicos, buscan una religión del corazón en la que la humanidad de Cristo se halle en el centro. Es en este contexto que aparecerán los primeros indicios de la devoción al Sagrado Corazón de Jesús, que se desarrollará más plenamente algunos siglos después.  

Volviendo al tiempo de la Cartuja de san Albano de Trèves (1398), un joven llamado Adolfo de Essen será el autor del primer escrito que recomiende el rezo de cincuenta Ave Maria sostenidos por la meditación en el nacimiento y vida de Jesús. Esta forma de oración repetitiva, que ayudó y sostuvo a la devoción del corazón, es conocida en todo lugar en donde se busca una oración a Dios que sea continua. Los Salmos se expresan de esta manera; y la “Oración de Jesús”, de los monjes del desierto, nació de esta misma necesidad de ayudar al corazón mediante una breve oración vocal que fuera repetida continuamente. Es en la época de Adolfo que se comenzó a practicar el primer rosario, en donde se decía el Ave Maria bajo su forma breve, deteniéndose en “y bendito es el fruto de tu vientre, Jesús”. Y nuestro autor deja bien en claro que esta oración no adquiere toda su belleza sino gracias a la meditación en la vida de Jesús; insistiendo, a la vez, en que durante tal meditación se evite toda fantasía o embellecimiento innecesario y que tienda a alejarnos del evangelio. Finalmente, recomienda encarecidamente que quien rece [este rosario] se esfuerce por conformar su vida según los misterios en los que ha meditado. Como vemos, se trata de una oración eminentemente personal a la vez que cálida y, sobre todo, en línea con el camino espiritual de los cartujos.

Hacia el final de si vida, Adolfo pudo testimoniar lo siguiente:

¡De ninguna manera podría ayudarme si Dios no se hubiese hecho hombre! No sabría dónde ni cómo buscar a Dios. Es por eso que aprecio tanto la naturaleza humana y la vida terrestre de Cristo. 

Y Adolfo no guardó para sí lo que había descubierto. Pues compartiría la gracia recibida mediante el rezo de su rosario con la duquesa Margarita de Baviera [-Straubing], joven mujer que estuvo a punto de perder su cordura debido a la difícil situación eclesial y política que le tocó vivir, así como por la infidelidad de su esposo [Juan I de Borgoña]. Apoyándose en el rezo del rosario, Margarita poco a poco recobró su fe; a tal punto que el duque Carlos II constató que “su esposa [de Juan] comenzó a adquirir una práctica tan espontánea, viva y perseverante del rosario, que apareció de pronto transformada y poseyendo de forma cada vez más perfecta las virtudes de la vida de Cristo”. Margarita misma, situada de esa manera en el camino de la sanación interior, comenzó a difundir la práctica del rosario entre los nobles de su corte y entre la sencilla gente que estaba a su servicio y en el de su marido. Su acción en favor del rosario fue, ciertamente, determinante y duradera.

Durante aquellos años entró a la cartuja de Trèves un joven estudiante: Domingo de Prusia. Estando física y psíquicamente exhausto debido a haber llevado una disipada vida, Domingo pensó que estaba cerca de su muerte. Su admisión se dio con dificultad; el monje encargado de acompañarlo tuvo duros momentos junto a él. El ya citado Adolfo, convertido entonces en prior, le hizo saber de su nueva manera de rezar y le dijo: “¡No existe un hombre tan corrompido que no logre una seria rectificación de su conducta tras rezar este rosario durante un año!”. Y efectivamente, Domingo llegó hasta a personalizar un poco más su rezo: a cada Ave Maria le añadió una frase de su cosecha que le recordaba un determinado momento de la vida de Jesús. Por ejemplo, al 9° Ave Maria le agregó: “a quien presentaste en el templo de Dios, su Padre”. Estas adiciones evangélicas, puestas por escrito, se difundieron luego a través de un millar de copias mientras Domingo todavía estaba vivo.    

Cuando la práctica de este rosario, que era muy personal, comenzó a ser más conocido en Baviera, Bélgica y el norte de Francia, se fueron formando grupos para rezarlo en común. De ahí provienen las cofradías del rosario, las cuales influenciarán profundamente la vida espiritual de los cristianos de fines de la Edad Media. Siempre en evolución constante, es en el seno de tales cofradías que el rosario gradualmente adquirió la forma que aun en la actualidad conocemos: al igual que los 150 Salmos, se rezan 150 Ave Maria (agrupados en decenas), en medio de los cuales se recuerdan los 15 misterios en total, que son los gozosos, dolorosos y gloriosos.

La leyenda que atribuye el nacimiento del rosario al fundador de la Orden de los Predicadores, se basa en una confusión entre Domingo de Prusia y santo Domingo de Guzmán; y la misma no aparece sino hasta 1460.

Si el Santo Padre [Juan Pablo II] recomienda con firmeza que los cristianos de nuestros tiempos recen el rosario, es porque esta forma de oración nos prepara gradualmente para leer y meditar el evangelio con los ojos y el corazón de María, quien obtiene su más grandioso placer cuando conduce a sus hijos a un conocimiento cada vez más profundo de Jesús.