venerdì 14 maggio 2021

"Andate nel mondo intero e predicate il vangelo a tutta la creazione. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; chi non crederà sarà condannato"

 

El Inmaculado Corazón de María y Jesùs 

LITANIAE BEATAE MARIAE VIRGINIS.
Kyrie, eleison.
Christe, eleison.
Kyrie, eleison.
Christe, audi nos.
Christe, exaudi nos.
Pater de coelis Deus, Mariae conditor gloriosus, miserere nobis.
Fili Redemptor mundi Deus, Mariae nobilis foecundator, miserere nobis.
Spiritus sancte Deus, Mariae mirabilis obumbrator, miserere nobis.
Sancta Trinitas unus Deus, qui Mariam glorificas, miserere nobis.

Sancta Maria, quae totum mundum illuminas, 
ora pro nobis.
Sancta Maria, quae tuos servos exaltas,
Sancta Maria, quae pro peccatoribus supplicas,
Sancta Maria, illuminatrix cordium,
Sancta Maria, fons misericordiae,
Sancta Maria, splendor Sanctae Ecclesiae,
Sancta Maria, flumen sapientiae,
Sancta Maria, ab Angelo salutata,
Sancta Maria, per Spiritum sanctum obumbrata,
Sancta Maria, in coelis glorificata,
Sancta Maria, rosa veris speciosa, 
Sancta Maria, vitis frondens generosa,
Sancta Maria, dulcis virgo et speciosa
Sancta Maria, a Deo Patre sponsa electa,
Sancta Maria, Verbi Dei mater praeelecta,
Sancta Maria, a Spiritu sancto protecta,
Sancta Maria, quae Deum in utero concepisti,
Sancta Maria, quae Deum et hominem genuisti,
Sancta Maria, Virgo virginum signifera, 
Sancta Maria, virga Jesse Christifera,
Sancta Maria, arbor vitae fructifera,
Sancta Maria, foeminarum pulcherrima,
Sancta Maria, humilium humillima,
Sancta Maria, sanctarum sanctissima,
Sancta Maria, super omnes diligentius amanda,
Sancta Maria, super omnes  excellentius magnificanda,
Sancta Maria, Mater Conditoris,
Sancta Maria, Mater Redemptoris,
Sancta Maria, Mater mundo desiderabilis,
Sancta Maria, inferis terribilis,
Sancta Maria, Mater amabilis,
Sancta Maria, Virgo plena gratia,
Sancta Maria, Virgo plena clementia,
Sancta Maria, pia fundens solatia,
Sancta Maria, flos et decus virginitatis,
Sancta Maria, fluvius sapientialis,
Sancta Maria, splendor et lux orientalis,
Sancta Maria, virtutum coeli Regina,
Sancta Maria, domus Dei cypressina,
Sancta Maria, coeli fenestra crystallina,
Sancta Maria, perpetuae lucis aurora,
Sancta Maria, Virgo pulchra et decora,
Sancta Maria, melodia dulcis et sonora,
Sancta Maria, deliciarum Dei dapifera,
Sancta Maria, coelestis curiae pincerna,
Sancta Maria, paradisi porta pervia,
Sancta Maria, placitum Dei umbraculum
Sancta Maria, virginum nova exultatio,
Sancta Maria, mulierum prima benedictio,
Sancta Maria, miserorum pia consolatio,
Sancta Maria, vera salus et beatitudo,
Sancta Maria, charitatis magnitudo,
Sancta Maria, pietatis latitudo,
Sancta Maria, mater orphanorum,
Sancta Maria, mamilla orphanorum,
Sancta Maria, mamilla parvulorum,
Sancta Maria, consolatio afflictorum,
Sancta Maria, cui Angeli obediunt et obsecrantur, 
Sancta Maria, nobilis Regina coelorum,
Sancta Maria, cui Sancti et Sancte congaudent et congratulantur,
Sancta Maria, quam omnia laudant et venerantur, ora pro nobis.
Propitia esto, parce nobis, Domina.
Propitia esto, exaudi nos, Domina.
Ab omni malo, libera nos, Domina.

Ab omni mala tentatione, 
Ab ira et indignatione Dei,
A periclitatione et desperatione,
A superbia praecipitante,
A peccato irae et invidiae cruciante,
A carnis tentatione undique anxiante,
A peccato gulae et gastrimargiae commaculantae,
Ab incursu hostis malignantis,
Per dulcorem et gaudium de Christi incarnatione,
Per dolorem et angustiam de illius passione,
Per gaudium et miraculum de illius resurrectione,
Per gaudium et laetitiam de illius ascensione,
Per fidem tuam de Spiritus sancti missione,
Per gaudium et laetitiam de tua coronatione,
In hora mortis devastante,
In Judicis districto examine,
Ab inferi horribili cruciamine, libera nos, Domina.
(Tom.XIV. S.Bonav.-Ex Edit.Vatican.1596.)


Geniales frases de SAN ANTONIO MARIA CLARET, fundador de los «misioneros claretianos» (congregación religiosa católica de los Misioneros Hijos del Inmaculado Corazón de María).

1- Seré amable con todos, especialmente con aquellos a quienes considero problemáticos.

2- El amor es la más necesaria de todas las virtudes. El amor en la persona que predica la palabra de Dios es como el fuego en un fusil.

Si una persona arrojara una bala con sus manos, difícilmente haría algo; pero si la persona toma la misma bala y enciende un poco de pólvora detrás de ella, puede matar.

Es casi lo mismo con la palabra de Dios. Si lo habla alguien que está lleno del fuego de la caridad, el fuego del amor de Dios y del prójimo, hará maravillas.

3- Cuando estoy ante el Santísimo Sacramento, siento una fe tan viva que no puedo describirlo. Cristo en la Eucaristía es casi tangible para mí … Cuando es hora de que me vaya, tengo que arrancarme de su sagrada presencia.

4- Un hijo del Inmaculado Corazón de María … es un hombre que incesantemente se dedica a encender el fuego del amor divino en el mundo. Nada lo detiene.

5- Una multitud de almas caen en las profundidades del Infierno, y es de fe creer que todos los que mueren en pecado mortal son condenados por los siglos de los siglos.

Según las estadísticas (en tiempos del Santo), aproximadamente 80,000 personas mueren todos los días.

¡Cuántos de estos morirán en pecado mortal, y cuántos serán condenados! Porque, como han sido sus vidas, también será su fin.

6- Aunque el pecador no cree en el Infierno, irá allí si tiene la desgracia de morir en pecado mortal.

7- El cristiano que desea seguir a Jesús con su cruz debe tener en cuenta que el nombre «cristiano» significa «aprendiz o imitador de Cristo» y que si desea llevar dignamente ese noble título, debe hacer sobre todo lo que Cristo nos encomienda en el Evangelio: debemos oponernos o negarnos a nosotros mismos, tomar la cruz y seguirlo.

AMDG et DVM


J.Ratzinger e poi ... Papa Benedetto XVI parla del Segreto di Fatima






https://www.youtube.com/watch?v=cCmTUg3feU0



AVE MARIA PURISSIMA!



Un’enorme statua di Gesù sul luogo prima riservato a Lenin

 


La Russia progetta 


La prospettiva di una statua monumentale di Cristo che guarda l'Oceano Pacifico ha entusiasmato molti fedeli russi

La città di Vladivostok, la più grande nella zona orientale della Russia, progetta di erigere un’enorme statua di Gesù Cristo sulla cima di una collina prima riservata a un monumento al leader comunista sovietico Vladimir Lenin. Anche se la costruzione non è stata ancora autorizzata dalla Chiesa ortodossa russa, la prospettiva di una statua monumentale di Cristo che guarda l’Oceano Pacifico ha entusiasmato molti fedeli russi.


Nel 1972, i funzionari sovietici decretarono la costruzione di una statua bronzea di 30 metri di Lenin in quel luogo, più una seconda statua del dittatore sovietico Josip Stalin prevista su una collina vicina. Una serie di difficoltà ha tuttavia fatto rimandare i progetti varie volte, fino a quando sono stati accantonati verso il 1990. Da allora, le colline sono rimaste vuote.


I progetti della statua di Cristo – diffusi dai mezzi di comunicazione russi – mostrano che sarebbe alta 38 metri, come il monumento al Cristo Redentore di Rio de Janeiro. In realtà, la statua sarebbe più alta di quella brasiliana, visto che poggerebbe su un piedistallo di 30 metri, arrivando a un’altezza complessiva di 68 metri.


Gennady Tsurkov, direttore del centro cristiano ortodosso russo Vyatsky Posad, ha affermato in un’intervista alla catena radiofonica russa Govorit Moskva che la statua è ispirata a Iliy, un influente monaco che è il consigliere spirituale del patriarca Kirill, leader della Chiesa ortodossa russa.


“Vuole davvero far costruire una statua di Gesù Cristo come protettore della nostra Russia dall’est”, ha affermato Tsurkov. “Dice che ‘dobbiamo farla più alta’ [della statua di Rio]”.


Turkov ha continuato spiegando che il progetto verrebbe finanziato soprattutto da investitori privati, ma il costo totale è ancora da valutare. Oleg Kozhemyako, governatore della regione che ha come capoluogo Vladivostok, ha aggiunto che è prevista la costruzione a breve distanza di tempo di una cappella di dimensioni modeste che potrebbe ospitare 30 persone.


Religion News Service segnala che le opinioni sul progetto che circolano su Internet sono prevalentemente negative, visto che molte persone si chiedono se quel denaro non sarebbe speso meglio se venisse impiegato nelle infrastrutture statali, ma visto che i fondi proverrebbero da fonti private non sembra probabile che il denaro vada allo Stato nel caso in cui il progetto non venga intrapreso.


Il sito web di Vyatsky Posad descriveva il monumento come un “simbolo dell’unità del popolo russo”, che darebbe la sua “benedizione” alle navi che arrivano e partono dalla città portuale. Questa descrizione è stata subito ritirata per motivi ancora ignoti. Si sospetta che queste parole devote siano state cancellate perché la Chiesa ortodossa non ha ancora approvato il progetto.

AMDG et DVM

Fu concepito di Spirito Santo...



DEO GRATIAS et MARIAE

 

mercoledì 12 maggio 2021

Da: RAPPORTO SULLA FEDE di Vittorio Messori: RIFLESSIONE MARIANA

 


...

  Un rimedio: Maria

Alla crisi dell'idea stessa di Chiesa, alla crisi della morale, alla crisi della

donna, il Prefetto ha da proporre, tra gli altri, un rimedio che, dice, «ha

mostrato concretamente la sua efficacia lungo tutti i secoli cristiani. Un

rimedio il cui prestigio sembra oggi essersi oscurato presso alcuni cattolici,

ma che è più che mai attuale». E il rimedio che indica con un nome breve: Maria.

Ratzinger è ben cosciente che qui - forse più che altrove - c'è difficoltà da parte di certi settori di credenti a recuperare in pieno un aspetto del

cristianesimo come la mariologia, che pure è stato ribadito dal Vaticano II come culmine della Costituzione dogmatica sulla Chiesa. «Inserendo il

mistero di Maria nel mistero della Chiesa - dice - il Vaticano Il ha compiuto una scelta significativa che avrebbe dovuto ridare nuova lena alle indagini teologiche; le quali, invece, nel primo periodo postconciliare hanno registrato per questo aspetto una brusca caduta. Quasi un collasso, anche se ora appaiono segni di ripresa».

Commemorando, nel 1968, il 18° anniversario della proclamazione del

dogma dell'assunzione di Maria in corpo e anima alla gloria celeste, l'allora

professor Ratzinger già osservava: «L'orientamento, in pochi anni, è

talmente mutato che oggi ci riesce difficile capire l'entusiasmo e la gioia che allora regnarono nella Chiesa. Oggi si cerca magari di eludere quel dogma che tanto ci aveva esaltati, ci si domanda se questa verità dell'Assunta - come tutte le altre verità cattoliche su Maria - non procuri difficoltà con i fratelli protestanti. Quasi che la mariologia fosse una pietra che ostacola il  cammino verso la riunione. E ci domandiamo anche se, attribuendo il posto tradizionale a Maria, non si minacci addirittura l'orientamento della pietà cristiana, deviandola dal guardare solo a Dio Padre e all'unico mediatore, Gesù Cristo».

Eppure, mi dirà durante il colloquio, «se sempre il posto occupato dalla

Madonna è stato essenziale all'equilibrio della fede, oggi ritrovare quel posto

è urgente come in poche altre epoche della storia della Chiesa».

La testimonianza di Ratzinger è anche umanamente importante, essendo

raggiunta attraverso un cammino personale di riscoperta, di successivo

approfondimento, quasi di piena "conversione" al mistero mariano. Mi

confida infatti: «Quando ero un giovane teologo, prima del Concilio, avevo qualche riserva su certe antiche formule, come ad esempio quella famosa de Maria numquam satis, "su Maria non si dirà mai abbastanza". Mi sembrava esagerata. Mi riusciva poi difficile capire il senso vero di un'altra famosa

espressione (ripetuta nella Chiesa sin dai primi secoli quando - dopo una

disputa memorabile - il Concilio di Efeso del 431 aveva proclamato Maria

Theotókos, Madre di Dio), l'espressione, cioè, che vuole la Vergine "nemica di tutte le eresie". Ora - in questo confuso periodo dove davvero ogni tipo di deviazione ereticale sembra premere alle porte della fede autentica - ora comprendo che non si trattava di esagerazioni di devoti ma di verità oggi più che mai valide».

«Sì - continua - bisogna tornare a Maria se vogliamo tornare a quella "verità su Gesù Cristo, sulla Chiesa, sull'uomo" che Giovanni Paolo II proponeva come programma alla cristianità intera, presiedendo nel 1979 a Puebla la Conferenza dell'Episcopato latino-americano. I vescovi replicavano all'invito del Pontefice proponendo nei documenti finali (quelli stessi che sono stati letti da alcuni in modi incompleti) l'auspicio unanime di tutti i vescovi:

"Maria deve essere più che mai la pedagogia per annunciare il vangelo agli uomini d'oggi". Proprio in quel Sud America dove la tradizionale pietà mariana del popolo declina, il vuoto è riempito da ideologie politiche. È un fenomeno che si riscontra un po' dovunque, a conferma dell'importanza di quella che non è solo una devozione».


Sei motivi per non dimenticarla

Sei sono i punti nei quali - pur in modo assai sintetico e dunque

necessariamente incompleto il Cardinale vede riassunta la funzione della

Vergine di equilibrio e di completezza per la fede cattolica. Sentiamo.


Primo punto: «Riconoscere a Maria il posto che il dogma e la tradizione le assegnano significa stare saldamente radicati nella cristologia autentica. (Vaticano II: "La Chiesa, pensando a lei con pietà filiale e contemplandola alla luce del Verbo fatto uomo, con venerazione penetra più profondamente nell'altissimo mistero dell'Incarnazione e si va sempre più conformando con il suo Sposo", Lumen Gentium n. 65). 

È del resto al servizio diretto della  fede nel Cristo - non dunque, innanzitutto, per devozione alla Madre - che la Chiesa ha proclamato i suoi dogmi mariani: prima la verginità perpetua e la maternità divina e poi, dopo una lunga maturazione e riflessione, il concepimento senza la macchia del peccato originale e l'assunzione al cielo.

Questi dogmi mettono al riparo la fede autentica nel Cristo, come vero Dio e

vero uomo: due nature in una sola Persona. Mettono al riparo anche

l'indispensabile tensione escatologica, indicando in Maria assunta il destino

immortale che tutti ci attende. E mettono al riparo pure la fede, oggi

minacciata, in Dio creatore che (è tra l'altro uno dei significati della più che

mai incompresa verità sulla verginità perpetua di Maria) può liberamente

intervenire anche sulla materia. Insomma, come ricorda ancora il Concilio:

"Maria, per la sua intima partecipazione alla storia della salvezza, riunisce

per così dire e riverbera i massimi dati della fede" (Lumen Gentium n. 65)».

A questo primo punto, Ratzinger ne fa seguire 


un secondo: «La mariologia

della Chiesa suppone il giusto rapporto, la necessaria integrazione tra Bibbia

e Tradizione. I quattro dogmi mariani hanno la loro base indispensabile nella

Scrittura. Ma qui vi è come un germe che cresce e dà frutto nella vita calda

della Tradizione così come si esprime nella liturgia, nell'intuizione del

popolo credente, nella riflessione della teologia guidata dal Magistero».


Terzo punto: «Nella sua persona stessa di fanciulla ebrea divenuta madre del Messia, Maria lega insieme in modo vitale e inestricabile antico e nuovo popolo di Dio, Israele e cristianesimo, Sinagoga e Chiesa. E' come il punto di giunzione senza il quale la fede (come oggi succede) rischia di sbilanciarsi o sull'Antico Testamento o soltanto sul Nuovo. In lei possiamo invece vivere la sintesi della Scrittura intera».


Quarto punto: «La corretta devozione mariana garantisce alla fede la

convivenza dell'indispensabile "ragione" con le altrettanto indispensabili

“ragioni del cuore", come direbbe Pascal. Per la Chiesa l'uomo non è solo

ragione né solo sentimento, è l'unione di queste due dimensioni. La testa

deve riflettere con lucidità ma il cuore deve essere riscaldato: la devozione a

Maria ("esente da qualunque falsa esagerazione ma anche da una grettezza

di mente che non consideri la singolare dignità della Madre di Dio", come

raccomanda il Concilio) assicura alla fede la sua dimensione umana

completa».


Continuando nella sua sintesi, Ratzinger indica un 


quinto punto

«Per usare

le espressioni stesse del Vaticano II, Maria è "figura", "immagine",

"modello" della Chiesa. Allora, guardando a lei, la Chiesa è messa al riparo

da quel modello maschilista di cui parlavo che la vede come strumento di un

programma d'azione socio-politico. In Maria, sua figura e modello, la Chiesa

ritrova il suo volto di Madre, non può degenerare in una involuzione che la

trasformi in un partito, in un'organizzazione, in un gruppo di pressione a

servizio di interessi umani, anche se nobilissimi. Se in certe teologie ed 

ecclesiologie Maria non trova più posto, la ragione è semplice: hanno ridotto

la fede ad una astrazione. E un'astrazione non ha bisogno di una Madre».


Sesto e ultimo punto di questa sintesi: «Con il suo destino, che è insieme di Vergine e di Madre, Maria continua a proiettare luce su ciò che il Creatore ha inteso per la donna di ogni tempo, il nostro compreso. Anzi, forse soprattutto il nostro, dove come sappiamo - è minacciata l'essenza stessa della femminilità. La sua Verginità e la sua Maternità radicano il mistero della donna in un destino altissimo da cui non può essere scardinata. 

Maria è l'intrepida annunciatrice del Magnificat; ma è anche colei che rende fecondi il silenzio e il nascondimento. È colei che non teme di stare sotto la croce, che è presente alla nascita della Chiesa; ma è anche colei che, come sottolinea più volte l'evangelista, "serba e medita nel suo cuore" ciò che le avviene attorno. Creatura del coraggio e dell'obbedienza è (ancora e sempre) un esempio al quale ogni cristiano - uomo e donna - può, deve guardare». 

https://www.rassegnastampa-totustuus.it/cattolica/wp-content/uploads/2014/07/RAPPORTO-SULLA-FEDE-V.Messori.pdf

DEO GRATIAS  et MARIAE