sabato 28 aprile 2018

Lotta per la vita "Ci è stato rifiutato di andare in Italia, purtroppo", ha premesso Evans senior domandandosi se adesso tentare altri ricorsi "sia la cosa giusta da fare" e non un modo per tirarsi dietro "altre critiche" da parte dei magistrati. E concludendo di aver deciso a questo punto, con la moglie Kate, di "avere oggi un incontro con i dottori dell'Alder Hey: noi ora cominciamo a chiedere di portarlo a casa".

Eugenetica: esplode il caso Asperger

Tra i bimbi malati uccisi dal nazismo 
anche il cugino di Benedetto XVI

MILENA CASTIGLI
Hans Asperger (1906 – 1980)
Hans Asperger (1906 – 1980)
H
ans Asperger, il pediatra austriaco pioniere degli studi sullo spettro autistico, sarebbe stato coinvolto nel programma di eugenetica nazista che portò all'uccisione di migliaia di persone diversamente abili. Bambini compresi. Lo sostiene lo storico della medicina Herwig Czech della Vienna Medical University.

L'accusa

La tesi del ricercatore è basata dallo studio di documenti originali dell’epoca mai esaminati prima. Dai carteggi emergerebbe una verità sottaciuta per decenni, nonostante la comunità scientifica ne avesse da anni il sospetto. Secondo questa tesi, che dovrà in ogni caso essere confermata da altri studi, Asperger - nonostante non si fosse mai iscritto al partito nazista di Adolf Hitler -  avrebbe " avvalorato pubblicamente le politiche di igiene razziale” perpetrate dal Terzo Reich, comprese le sterilizzazioni forzate, e cooperato "attivamente, in diverse occasioni, al programma nazista di soppressione di bambini". Nello specifico, il pediatra avrebbe inviato dei suoi piccoli pazienti, tra cui due bimbe di 5 e di 2 anni — giudicate "non adatte alla società" — nel famigerato centro viennese "Am Spiegelgrund" per l'eutanasia infantile.
Asperger - noto per l'omonima sindrome considerata un disturbo pervasivo dello sviluppo imparentato con l'autismo di cui lo stesso medico sembra soffrisse - avrebbe anche fatto parte della commissione incaricata di decidere del destino di circa 200 pazienti in un altro reparto pediatrico. Ben 35 di questi, sottolinea Czech, furono giudicati "impossibili da educare" e successivamente eliminati tramite punture o gassati. Eugenetica spacciata per un "atto di pietà" verso i malati stessi.

"Vite indegne di essere vissute"

L'eugenetica - un insieme di teorie e pratiche miranti a migliorare la qualità genetica di un certo gruppo d'individui promuovendo la riproduzione dei soggetti socialmente desiderabili ma prevenendo la nascita di soggetti indesiderabili per mezzo di infanticidio e aborto - non è un'invenzione del Reich nazista. Nel 1920 viene pubblicato in Germania un libro, curato dallo psichiatra Alfred Hoche, in cui le persone disabili, con malattie mentali e i malati incurabili vengono definite "vite indegne di essere vissute" e un “peso economico insostenibile", proponendone l'eliminazione fisica. Tesi poi ripresa a piene mani dal Nazionalsocialismo che della presunta superiorità della razza ariana ha fatto un suo cavallo di battaglia.

L'Aktion T4

Il 1 settembre 1939, al fine di salvaguardare la “purezza della razza ariana”, su ordine di Hitler viene inaugurata in gran segreto l'oprazione Aktion T4 per l'eliminazione delle persone "non conformi". Il nome deriva dall’indirizzo dell’Ufficio preposto dal Reich che ha sede al numero 4 della Tiergartenstrasse, a Berlino, in una villa confiscata ad una famiglia ebraica.

Il Decreto Eutanasia

Il 18 agosto 1939, il ministro degli Interni nazista emana la legge sull'Obbligo di dichiarazione dei neonati deformi, con il quale si ordina ai medici di denunciare all’Ufficio Centrale dell’Aktion T i bambini nati con malattie incurabili o gravemente malati. Il 1 settembre 1939 Hitler stesso invia una lettera al Capo della Cancelleria del Reich, Philip Bouhler, ed al Commissario per la Sanità Pubblica del Reich, Karl Brandt con la quale si autorizzano i Direttori degli Ospedali psichiatrici a concedere una “morte pietosa” ai disabili ed ai malati incurabili. È il cosiddetto Decreto Eutanasia che dà inizio al “processo di purificazione della razza tedesca”. 

L'eliminazione dei minori

Per la soppressione dei bambini malati si costituiscono delle unità speciali denominate "Reparti per l’assistenza specialistica dei bambini". Il primo Reparto è istituito nell’ottobre 1939 a Golden, vicino a Brandeburgo. In seguito vengono creati altri 20 Centri, in cui i bambini sono trasferiti da cliniche private e ospedali pubblici non solo tedeschi. Il 20 settembre 1941, il ministero degli Interni nazista emana una Circolare con la quale si esortano i medici a convincere i genitori dei bambini disabili a ricoverarli nei centri speciali - affinché abbiano più tempo da dedicare ai figli “sani” - e di segnalare i neonati con disturbi congeniti quali ritardo mentale, sindrome di Down, cecità, sordità, microcefalia, idrocefalia, malformazioni o paralisi. La clinica dell'orrore.

Clinica del terrore

Tra i centri dell'orrore dedicati all'eutanasia infantile, uno dei più noti è l’ospedale viennese di Am Spiegelgrund, in Austria. Una volta giunto lì, raccontano gli studiosi, il destino del piccolo era segnato: se veniva considerato incurabile, veniva eliminato appena arrivato tramite iniezione letale; altrimenti, veniva tenuto “in osservazione” per un certo periodo per permettere esperimenti scientifici sul suo corpo. 
Molte famiglie - convinte dai medici a far internare i loro cari per essere curati - ignoravano a quali torture sarebbero stati sottoposti i propri cari: in molti casi i genitori affidavano in buona fede i figli e, quando si recavano in ospedale per riprenderli, scoprivano che erano morti. Per non far sorgere sospetti, i medici raccontavano loro che i bimbi erano morti per "cause naturali".

La "dolce morte"

Lo dimostra la lettera che lo psichiatra nazista Ernst Illing indirizza ai genitori di uno dei tanti bambini assassinati sulla base del programma svolto nei Reparti Speciali infantili: "Devo comunicarvi il mio rammarico - si legge nel carteggio - nell'informarvi che il bambino è morto il 22 gennaio 1943 per infiammazione delle vie respiratorie. (...) Egli non aveva fatto alcun tipo di progresso durante il suo soggiorno qui. Il bambino non sarebbe certamente mai diventato utile alla società ed avrebbe anzi avuto bisogno di cure per tutta la vita. Siate confortati dal fatto che il vostro bambino ha avuto una dolce morte". 

Il cugino di Benedetto XVI 

Si calcola che dal 1939 al 1945 stati eliminati circa 5.000 bambini, dei quali quasi 700 solo nella clinica di Am Spiegelgrund. Tra questi innocenti, c'è anche un nome "famoso", quello della famiglia Ratzinger.
Il Papa Emerito Benedetto XVI, infatti - terzo e ultimo figlio di Maria Rieger e Joseph Ratzinger un commissario di gendarmeria apertamente ostile al reich - visse l'infanzia in una casa di Marktl, comune di 3000 abitanti della Baviera. Benché la sua famiglia fosse ariana, sperimentò sulla propria pelle il programma di eutanasia nazista "Aktion T4". Il futuro Papa aveva infatti un cugino, poco più giovane di lui, nato con la sindrome di Down.

Nel 1941– Joseph aveva 14 anni – alcuni “medici” nazisti vennero nella casa del giovinetto, nella Baviera sud-orientale, e informarono gli zii del futuro Papa sulle nuove disposizioni del Terzo Reich che proibivano ai figli portatori di handicap di rimanere coi propri genitori. Di fronte alle vibrate proteste dei familiari, gli inviati del Reich si mostrarono inflessibili: portarono via il ragazzino e nessuno lo vide mai più. Solo più tardi la famiglia ricevette la notizia che il piccolo era morto.

Un altro innocente stritolato dalla disumanità nazista. A loro memoria, dopo la fine della guerra, gli Alleati condussero una inchiesta giudiziaria per conoscere le dimensioni reali dell’operazione Aktion T 4 e per cercare di individuare le vittime e rintracciarne i parenti. Sulla soppressione violenta di questi piccoli sono stati scritti libri, costruiti mausolei, girati film. Ma molte, troppe, furono le connivenze e i silenzi che permisero l'olocausto dei bambini malati. Non ultima l'omertà che ha protetto per decenni tutti quei medici che non hanno mai pagato per le proprie colpe.


Gettati ai suoi piedi come un povero mendico




Capitolo III

IL RICORDO E L'INVOCAZIONE DELLA BEATISSIMA VERGINE MARIA 

1) 
È giusto ricordarsi sempre della gloriosa Vergine Maria, la Madre benedetta di
Gesù, ai cui meriti e alle cui preghiere devi raccomandarti ogni giorno, e alla quale
devi ricorrere in tutte le tue necessità, come un figlio percosso e ferito ricorre alla sua
diletta madre. 

È dolce il nome di Maria: dona fiducia a chi la chiama e la invoca. Ella
da parte sua è sempre pronta a dire una buona parola al suo Figlio Gesù per un'anima
tribolata, che si trova nel bisogno. Se Maria non pregasse ogni giorno per il mondo
con tutti gli angeli del cielo, come potrebbe esistere il mondo, che con sì gravi peccati
offende Dio e tanto poco si emenda? Perciò tutti devono invocare Maria: i giusti e i
peccatori, soprattutto i religiosi e le persone devote che hanno fatto il voto di castità e
anelano con santi desideri alle cose celesti, ma non vogliono avere nulla a che fare con
il mondo. 

2) Che cosa devi domandarle? In primo luogo il perdono dei tuoi peccati, poi
la virtù della castità nonché il dono, oltremodo gradito a Dio, dell'umiltà, perché tu sia
davanti a lui sempre umile e desideroso di essere ritenuto vile e abietto. Infine devi
chiedere di non gloriarti mai di alcuna cosa, per non perdere tutto quanto ti sembra di
possedere. 

3) Devi inoltre affliggerti, per essere tanto lontano dalle vere virtù: dalla
profonda umiltà, dalla santa povertà, dalla perfetta obbedienza, dalla purissima castità,
dalla devotissima preghiera, dalla fervidissima carità. 

Tutte virtù che albergano in
Maria, Madre di Gesù. Perciò gettati ai suoi piedi come un povero mendico, perché tu
possa ottenere almeno il minimo grado di quelle virtù, non essendo capace di
raggiungere quello più alto a causa della tua indolenza. 

4) Qualunque cosa desideri,
prega umilmente di ottenerla per mano di Maria. È per i suoi meriti gloriosi che
vengono soccorsi quanti si trovano in purgatorio e sulla terra. Grande è la sua grazia e
grande la sua gloria in Gesù suo Salvatore, al di sopra di tutti i santi del cielo. Ma tutto
è a beneficio di noi, che stiamo sulla terra. 

Affidati totalmente alla sua fedeltà. Le sue
preghiere sono gradite a Dio, ed Ella non chiede e non desidera, se non quanto è
gradito a lei e al suo diletto Figlio; quanto giova alla tua salvezza, secondo i piani della
volontà divina. 

5) Piace molto a Dio e alla Beata Vergine, che si preghi per evitare i
peccati e per custodire il cuore nell'umiltà. Ella infatti si gloriò davanti a Dio soltanto
dell'umiltà, tacendo sul resto; e nonostante la sua inesauribile ricchezza di grazia,
giammai dall'umiltà si distaccò. La Vergine Maria preghi per noi con voce
misericordiosa, perché siamo resi degni della grazia di Dio. 


<< Maria... Nostra Signora di Guadalupe
schiaccia la testa a satana e salva il tuo Popolo.

Maria... Nostra Signora di Guadalupe
raduna i tuoi figli sotto il tuo Manto di stelle >>

venerdì 27 aprile 2018

Razas alienígenas

MISSIONE PROFETICA






Ecco il testo del Segreto di Fatima in italiano
Il testo comincia con le sigle JMJ, e la data: “Tuy, 1/4/1944”.
E continua così:
Adesso vado a rivelare il terzo frammento del segreto; questa parte è l’apostasia nella Chiesa. Nostra Signora ci mostrò una visione di un individuo che io descrivo come ‘il “Santo Padre’, davanti a una moltitudine che stava lodandolo.

Però c’era una differenza con un vero Santo Padre, lo sguardo del demonio, questo aveva gli occhi del male.

Poi, alcuni momenti più tardi, vedemmo lo stesso Papa entrare in una Chiesa, però questa Chiesa era la Chiesa dell’inferno, non c’è modo di descrivere la bruttezza di questo luogo, sembrava come una fortezza fatta di cemento grigio, con gli angoli rotti e le finestre come occhi, aveva un picco sul tetto dell’edificio.

Subito alzammo lo sguardo verso Nostra Signora che ci disse avete visto l’apostasia nella Chiesa, questa lettera può essere aperta dal Santo Padre, però deve essere annunciata dopo Pio XII e prima del 1960.

Nel regno di Giovanni Paolo II la pietra angolare della tomba di Pietro deve essere rimossa e trasportata a Fatima.

Poiché il dogma della fede non è conservato a Roma, la sua autorità sarà rimossa e consegnata a Fatima.

La cattedrale di Roma deve essere distrutta e una nuova costruita a Fatima.

Se 69 settimane dopo che questo ordine sia annunciato, Roma continua la sua abominazione, la città sarà distrutta.
Nostra Signora ci disse che questo è scritto, Daniele 9,24-25 e Matteo 21, 42-44”.

giovedì 26 aprile 2018

SACRO CUORE DI GESU'


28 aprile 2009
È LA CONFERMA DELLA TERRA
 AL SUO SIGNORE E DIO ONNIPOTENTE.
I TRE GIORNI DI TENEBRE.
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In virtù della Sua Autorità che ricevette dal Padre Suo, CRISTO GESÙ mediante il Suo Battesimo nel Giordano, conferì alla Terra il suo Battesimo personale.

È giunto il Tempo in cui la Terra, con tutti i suoi figli, si trova nell’obbligo di soffrire molto.  Su di essa si abbatte con forza la CROCE del Suo Signore, che essa ha il dovere di accettare e di portare, alfine di confermare davanti a tutto l’Universo di essere in verità «LA SANTA TERRA» dell’AMORE di DIO e degli Uomini. E di accettare con tutta la sua FEDE il SUO DEGNO SACRIFICIO fino alla sua FINE.

« È IL GIORNO DELLA SUA CONFERMA .»

La Terra sa che tutti gli Elementi che la circondano, le ordinano di rifiutare questa Umanità orgogliosa e crudele che non rispetta più niente. Essi la detestano, si sentono traditi dagli uomini. Allora, la Terra risponde loro che non si separerà da nessuno di loro, perché deve mantenere la PROMESSA FATTA A DIO: continuare a proteggerli, nutrirli e amarli.

Gli Elementi cercano allora di distruggere la Terra allo scopo di danneggiare  più rapidamente questa generazione: la più malvagia e la più ipocrita che il mondo ha dovuto sopportare fino ad ora. Essi vogliono la morte dell’uomo.

Allora, per imitare il SUO SIGNORE E SUO DIO, in testimonianza di quel Grande Amore che nutre verso il SUO DIO E GLI UOMINI, la Terra si avvia verso il Golgota, portando la sua CROCE, che sono tutti i suoi figli nel suo seno. Essa sale tra le urla di tutti gli Elementi scatenati. È colpita da ogni parte, è scossa e flagellata dai venti violenti. La pioggia, la grandine e la neve la soffocano e la imbavagliano per impedirle di respirare.

Con grande difficoltà, essa continua a dare rifugio ai suoi figli, come la chioccia che ricopre i suoi pulcini con le sue ali. Ma lo sfinimento la colpisce, fino a farla cadere infine nell’acqua melmosa e sui sassi aguzzi della via... Le rocce circostanti scricchiolano e crollano frantumandosi su di essa. Povera Terra! che tuttavia continua a dare rifugio e a proteggere questi figli che DIO vuole trasformare, per dare loro la SUA STESSA IDENTITÀ. Come procederà DIO? « Farmi amare da loro anche per un poco, mi è stato fino ad oggi, impossibile. E malgrado tutto, io li amo.» dice allora questa povera Terra, nutrice degli uomini.

Ed ecco che il fulmine si abbatte sugli alberi facendoli cadere a pezzi. Il cielo scuro, nero come l’inchiostro, è solcato dai lampi. E la Terra arriva finalmente al Golgota, una povera Terra, malata ed estenuata, sofferente e in lacrime. Allora, i figli la guardano e in quella notte nera scoprono una CROCE immensa che, all’improvviso, si è messa a risplendere più forte del Sole di mezzogiorno. Nel cielo infinito, non si vede altro che quella CROCE, che allora parla e dice con voce alta affinché tutti la intendano:  «TUTTO È COMPIUTO !»

In quell’istante, la nostra Terra crolla. I figli cominciano allora a rendersi conto che essa non si muove più. Il suo soffio si è fermato, come se la morte l’avesse portata via, l’avesse colpita. Tutti gli uomini, tutte le donne, tutti i figli della Terra, che sono a migliaia, migliaia e ancora migliaia, gridano:  «È morta! Che ne sarà di noi?  Tutto si ferma senza di essa!»

Finalmente, se ne rendono conto, cominciano a piangere e si vedono così come erano: PROFITTATORI, SFRUTTATORI e SENZA RISPETTO verso la loro Madre nutrice, che essi hanno reso sfinita, esaurita, maltrattata, abbandonata, fino a renderla malata e lasciata senza cure. Essa li aveva portati fino alla CROCE del PENTIMENTO, affinché DIO li perdonasse. Compresero, finalmente, e chiesero PERDONO A DIO. Si ricordarono, allora, della richiesta di perdono che bisognava rivolgere a DIO ! Si sentirono pieni di rimorsi e si misero a gridare verso il Cielo:

«Signore, rendici la nostra Terra!
Signore, rendici la nostra innocenza!
Vogliamo diventare migliori, perfetti, generosi. Aiutaci!»

Essi compresero  che la loro Terra aveva finito di fare la sua Via Crucis, come Gesù Cristo l’aveva già fatta un tempo per salvare le loro anime da una morte certa. Nostro Signore mostrava loro così

CHE EGLI  LO  AVEVA  FATTO, UN TEMPO, PER TUTTI
E UNA VOLTA PER TUTTE !

E la direzione che aveva preso la Terra, ricordava loro l’Insegnamento del Nostro Salvatore, perché nessuno deve deridere DIO. Noi dobbiamo tutti glorificare il NOME DEL SIGNORE, per somigliare a Lui e prendere la Sua Identità... perché DIO è BUONO e Misericordioso.

Allora, dopo avere riconosciuto tutti i loro peccati e dopo avere chiesto perdono a DIO per ognuno di loro e implorato il ritorno alla vita della loro Terra, essi si addormentarono per tre giorni, accanto a quella Terra che si era addormentata per prima.

Dopo tre lunghi giorni e tre lunghe notti, si svegliarono un bel mattino e... credevano tutti di sognare: la Terra era adornata e abbellita di tutti i suoi colori... Tutto era verde... Tutto cantava la Santa Gloria di DIO; sorpresi, lo erano tutti!

Diventati giovani e belli,
puri come fanciulli,
pieni d’AMORE GLI UNI PER GLI ALTRI,
 erano guariti dai loro peccati.
Si misero in ginocchio a pregare DIO e
a ringraziarlo per tutti i Suoi Benefici.
Allora, essi videro scendere dal Cielo, come un volo di bianche colombe,
tutti i Santi del Paradiso che accompagnavano quella Luce sfolgorante,
che nessun occhio aveva potuto vedere fino a quel momento:
il Signore DIO con la Sua Santissima Mamma.

Oh Trinità Beata!
Che Gioia sarà per ognuno in quel Giorno,
quando noi saremo con tutto il Cielo Nuovo,
su questa Terra Nuova, che dobbiamo meritare!
Santa Trinità, aiutateci!
Santa Maria, aiutaci!
Amen.

GESÙ ci parla. 
Gloria a DIO, Gloria e Grazie a MARIA che vengono a  noi.

†   †   †