mercoledì 5 agosto 2015

La costruzione, richiede lavoro, la consacrazione suppone gioia.




Il nuovo comandamento è un nuovo cantico

       La celebrazione di questa assemblea è la consacrazione della casa della preghiera. Questa è la casa delle nostre preghiere e noi stessi la casa di Dio.

       Se noi siamo la casa di Dio, noi siamo edificati in questo mondo, affinché siamo consacrati alla fine dei tempi.

       L’edificio, anzi la costruzione, richiede lavoro, la consacrazione suppone gioia.

       Ciò che qui avveniva, quando questa casa si innalzava, avviene nel modo in cui i credenti si radunano nel Cristo.

       Col credere, infatti, quasi si recidono dalle selve e dai monti, legna e pietre: quando sono catechizzati, invero, quando sono battezzati e formati, vengono appianati, levigati ed ordinati come [se fossero] tra le mani dei fabbri e degli artisti.

       Tuttavia non edificano la casa del Signore se non quando sono armonizzati per mezzo della carità.

       Questa legna e queste pietre, se non fossero unite tra loro con la carità, se non combaciassero facilmente, se non si amassero in qualche modo, aderendo tra di loro vicendevolmente, nessuno entrerebbe qui.

       Infine, quando tu vedi in qualche fabbrica pietre e legni tra di loro ben compatti, vi entri sicuro, non temi pericolo.

       Volendo, quindi, il Cristo Signore entrare, ed abitare in noi, come se dicesse nell’edificare: Io vi do un nuovo comandamento, che vi amiate gli uni gli altri (Jn 13,34).

       Vi do, disse, un comandamento.

       Eravate, infatti, antichi, e non mi innalzavate, ancora una casa, e giacevate nel vostro errore.

       Dunque, per essere liberati dalla vostra antica rovina, amatevi vicendevolmente.

       Consideri, quindi, la vostra Carità che questa casa sia ancora da edificarsi, come fu predetto e promesso, sulla traccia della terra.  

       Edificandosi, infatti, la casa dopo la schiavitù, come contiene un altro Salmo, veniva detto:

       Cantate al Signore un cantico nuovo; cantate al Signore, tutta la terra! (Ps 95,1).

       Ciò che qui ha detto - Cantico nuovo - lo disse al Signore, Comandamento nuovo... Che cosa ha, infatti, il nuovo cantico, se non l’amore nuovo?

       Il cantare è proprio di colui che ama. La voce di questo cantore, è il fervore del santo amore.

       Dio si deve amare per se stesso, e il prossimo per Dio.        

       Amiamo, amiamo gratuitamente: noi, infatti, amiamo Dio, di cui niente troviamo di meglio.

       Amiamolo per se stesso, e noi in Lui, tuttavia per se stesso.

       Ama veramente l’amico, chi ama Dio nell’amico, o perché è in lui o perché sia in lui.

       Questo è il vero amore: se noi amiamo per un’altra cosa, odiamo piuttosto di amare...

       Dunque, finché attendiamo volentieri alla nuova costruzione di questa santa chiesa, che oggi consacriamo al Nome Divino, troviamo che la più grande lode è dovuta da noi anche al nostro Dio, e un discorso conveniente alla Santità vostra dalla consacrazione della Divina casa.

       Allora il nostro discorso sarà conveniente, se avrà in sé qualcosa di edificazione, che giovi all’utilità delle vostre anime, mentre Dio edifica la sua casa dentro di voi.

       Ciò che noi vediamo materialmente accaduto nelle pareti, avvenga spiritualmente nelle vostre menti; e ciò che qui vediamo portato a compimento sulle pietre e sui legni, venga perfezionato nei vostri cuori con l’aiuto della grazia di Dio.

       Innalziamo, dunque, un ringraziamento al Signore, nostro Dio, in un modo particolare, dal quale viene ogni dono ottimo, e ogni dono perfetto, e lodiamo la sua bontà con tutto l’entusiasmo del cuore, poiché per costruire questa casa della preghiera visitò l’animo dei suoi fedeli, risvegliò l’affetto, porse l’aiuto, ispirò perfino i volenterosi affinché volessero; aiutò gli sforzi di , buona volontà affinché agissero; e per questo Dio che opera nei suoi e il volere e il perfezionare a causa della buona volontà (Ph 2,13) queste cose egli stesso iniziò, ed egli stesso le perfezionò.

       E poiché non permette mai che siano vane le opere buone alla sua presenza, concederà ai suoi fedeli, ai quali, mentre agiscono, offrì il favore della sua virtù, una degna ricompensa per una così grande attività.

       Agostino, Sermo 336, 11, 6

Ma i cristiani d'oggi sanno più queste verità. Quale amore hanno essi per il vero Tempio di Dio?



 


Siamo noi il tempio di Dio

       Abbiamo anche oggi, o fratelli, una festa e una festa speciale. E questo è facile da dire; ma se insistete a chiedermi di quale santo essa sia, la risposta non è più così facile. Quando, infatti, si celebra la memoria di un apostolo, di un martire, o di un confessore, non è difficile dire di chi, come potrebbe essere di san Pietro, di Stefano glorioso, del nostro santo Padre Benedetto, o di un altro dei grandi principi della corte celeste. Ma oggi non si tratta di nessuno di questi; ma c’è una festa e non piccola. E, se volete sentirlo, è la festa della casa di Dio, del tempio di Dio, della città del re eterno, della sposa di Cristo...

       Dov’è questa casa di Dio, tempio, città, sposa di Cristo? Lo dico con timore e rispetto: Siamo noi. Noi, dico, ma nel cuore di Dio. Noi, ma per sua degnazione, non per merito nostro. E non s’arroghi l’uomo, per magnificar se stesso, ciò ch’è di Dio; perché Dio, reclamando il suo, umilierà l’orgoglioso. Perché, anche se per una certa infantile pretesa vogliamo essere salvati gratuitamente, non è quella la via della salvezza. La dissimulazione della propria miseria impedisce la misericordia di Dio, e non c’è posto per divina degnazione, dov’è già presunzione di dignità; è l’umile confessione della sofferenza che attira la compassione. Questa sola fa che il padre di famiglia ci nutra col suo pane e viviamo in abbondanza nella sua casa. Eccoci, dunque, casa di Dio, cui non manca mai il cibo della vita. E ricordati ch’egli chiama la sua casa, casa di preghiera (Mt 21,13). E questo s’accorda con la parola del Profeta, il quale afferma che dobbiamo essere nutriti, attraverso la preghiera, s’intende, col pane delle lagrime e che nelle lagrime ci sarà dato da bere (Ps 79,6). Del resto secondo lo stesso Profeta, come abbiamo già detto, questa casa vuole santità (Ps 92,5): cioè la purità della continenza deve unirsi alle lagrime della penitenza e così quella che è casa diventa anche tempio. Siate santi, perché io, il Signore vostro, sono santo (Lv 11,44) e: Non sapete che i vostri corpi son tempio dello Spirito Santo, e che lo Spirito Santo abita in voi? Se qualcuno oserà profanare il tempio di Dio, Dio lo disperderà (1Co 3,16-17).

       Ma basta poi la sola santità? Secondo l’Apostolo ci vuole anche la pace. Cercate la pace con tutti, e la santità, senza di cui nessuno vedrà Dio (He 12,14). È questa che tiene i fratelli unanimemente insieme e costruisce al nostro re, vero e pacifico, la città nuova, che sarà chiamata anch’essa Gerusalemme, che vuol dire visione di pace. Dov’è raccolta, infatti, una moltitudine, senza un patto di pace, senza osservanza di legge, acefala, senza disciplina e senza governo, lì non c’è un popolo, ma un’orda, non una cittadinanza, ma una baraonda: ha tutte le caratteristiche di una Babilonia, ma di Gerusalemme non ne ha niente...

       È il re che dice anche: Ti ho fatta mia sposa sulla mia parola, deliberatamente e legalmente, ti ho fatta mia sposa per la mia misericordia (Os 2,20). Se non si è diportato da sposo, se non ti ha amato da sposo, se s’è dimostrato geloso di te, non accettare d’essere chiamata sposa.

       Dunque, fratelli, se è vero che siamo casa del gran padre di famiglia per l’abbondanza del cibo, se siam tempio di Dio per la santificazione, se siamo il popolo del gran re per l’armonia della vita comune, se siamo sposa dello sposo immortale per l’amore ch’egli ha per noi, penso che non ci sia nulla che m’impedisca di dire che questa è la nostra festa.

       Bernardo di Chiarav., In dedicat. Eccl. sermo V, 1, 8-10

APPELLO DI GESU' A TUTTI I SACERDOTI DEL MONDO - "UNA VITA SOTTO LO SGUARDO DI DIO"

martedì 4 agosto 2015

Madonna della Neve

Madonna della Neve



La Vergine Maria, oggetto di iperdulìa, è stata invocata in tutti i secoli cristiani, con tante denominazioni legate alle sue virtù, al suo ruolo di corredentrice del genere umano e come Madre di Gesù il Salvatore; inoltre alle sue innumerevoli apparizioni, per i prodigi che si sono avverati con le sue immagini, per il culto locale tributatole in tante comunità.


E per ogni denominazione ella è stata raffigurata con opere d’arte dei più grandi come dei più umili artisti, inoltre con il sorgere di tantissime chiese, santuari, basiliche, cappelle, ecc. a lei dedicate, si può senz’altro dire, che non c’è nel mondo cristiano un paese, una città, un villaggio, che non abbia un tempio o una cappella dedicata a Maria, nelle sue innumerevoli denominazioni.

Il titolo di Madonna della Neve, contrariamente a titoli più recenti come Madonna degli abissi marini, Madonna delle cime dei monti, Madonna delle grotte, ecc. quello di Madonna della Neve affonda le sue origini nei primi secoli della Chiesa ed è strettamente legato al sorgere della Basilica di S. Maria Maggiore in Roma.

Nel IV secolo, sotto il pontificato di papa Liberio (352-366), un nobile e ricco patrizio romano di nome Giovanni, insieme alla sua altrettanto ricca e nobile moglie, non avendo figli decisero di offrire i loro beni alla Santa Vergine, per la costruzione di una chiesa a lei dedicata.

La Madonna gradì il loro desiderio e apparve in sogno ai coniugi la notte fra il 4 e il 5 agosto, tempo di gran caldo a Roma, indicando con un miracolo il luogo dove doveva sorgere la chiesa.

Infatti la mattina dopo, i coniugi romani si recarono da papa Liberio a raccontare il sogno fatto da entrambi, anche il papa aveva fatto lo stesso sogno e quindi si recò sul luogo indicato, il colle Esquilino e lo trovò coperto di neve, in piena estate romana.

Il pontefice tracciò il perimetro della nuova chiesa, seguendo la superficie del terreno innevato e fece costruire il tempio a spese dei nobili coniugi.

Questa la tradizione, anche se essa non è comprovata da nessun documento; la chiesa fu detta ‘Liberiana’ dal nome del pontefice, ma dal popolo fu chiamata anche “ad Nives”, della Neve.

L’antica chiesa fu poi abbattuta al tempo di Sisto III (432-440) il quale in ricordo del Concilio di Efeso (431) dove si era solennemente decretata la Maternità Divina di Maria, volle edificare a Roma una basilica più grande in onore della Vergine, utilizzando anche il materiale di recupero della precedente chiesa.

In quel periodo a Roma nessuna chiesa o basilica raggiungeva la sontuosità del nuovo tempio, né l’imponenza e maestosità; qualche decennio dopo, le fu dato il titolo di Basilica di S. Maria Maggiore, per indicare la sua preminenza su tutte le chiese dedicate alla Madonna.

Nei secoli successivi la basilica ebbe vari interventi di restauro strutturali e artistici, fino a giungere, dal 1750 nelle forme architettoniche che oggi ammiriamo.

Dal 1568 la denominazione ufficiale della festa liturgica della Madonna della Neve, è stata modificata nel termine “Dedicazione di Santa Maria Maggiore” con celebrazione rimasta al 5 agosto; il miracolo della neve in agosto non è più citato in quanto leggendario e non comprovato.

Ma il culto per la Madonna della Neve, andò comunque sempre più affermandosi, tanto è vero che tra i secoli XV e XVIII ci fu la massima diffusione delle chiese dedicate alla Madonna della Neve, con l’instaurarsi di tante celebrazioni locali, che ancora oggi coinvolgono interi paesi e quartieri di città.

A Roma il 5 agosto, nella patriarcale Basilica di S. Maria Maggiore, il miracolo veniva ricordato, non so se ancora oggi si fa, con una pioggia di petali di rose bianche, cadenti dall’interno della cupola durante la solenne celebrazione liturgica.


Il culto come si è detto, ebbe grande diffusione e ancora oggi in Italia si contano ben 152 fra chiese, santuari, basiliche minori, cappelle, parrocchie, confraternite, intitolate alla Madonna della Neve.

Ogni regione ne possiede un buon numero, per lo più concentrate in zone dove la neve non manca, fra le regioni primeggiano il Piemonte con 31, la Lombardia con 19, la Campania con 17. Non conoscendo usi, costumi e tradizioni dei tanti paesi italiani che portano viva devozione alla Madonna della Neve, mi soffermo solo a segnalare tre località dalla mia provincia di Napoli, il cui culto e celebrazione è molto solenne, coinvolgendo la comunità dei fedeli anche in grandi manifestazioni esterne e folcloristiche.

Basilica parrocchia di S. Maria della Neve, patrona del quartiere orientale di Napoli chiamato Ponticelli, la cui devozione iniziò con la bolla di papa Leone X del 22 maggio 1520.
L’antico santuario è stato proclamato Basilica Minore il 27 luglio 1988. Da più di cento anni la solenne processione esterna è effettuata con un alto carro (nel contesto della radicata tradizione napoletana delle macchine da festa), alla cui sommità è posta la statua della Madonna.

Basilica Santuario Maria SS. della Neve in Torre Annunziata (Napoli). L’immagine in terracotta bruna di tipo greco della veneratissima Madonna della Neve, è custodita nella omonima Basilica Minore; essa ha origine con il rinvenimento a mare, presso lo ‘scoglio di Rovigliano’, dell’immagine da parte di pescatori, tra il XIV e XV secolo; le fu dato il nome di Santa Maria ad Nives, perché il ritrovamento era avvenuto un 5 agosto.

La grande processione, che coinvolge tutta la popolosa città, inizia dal porto, dopo che la sacra immagine arriva dal mare con una barca, simulando l’originario rinvenimento.

I torresi, noti nel mondo per la lavorazione della pasta e per il lavoro degli uomini nell’ambito marinaro, sono devotissimi della Madonna, che li liberò da una delle violente eruzioni del Vesuvio, alle cui falde è adagiata Torre Annunziata, il 22 ottobre 1822.

Collegiata di S. Maria Maggiore o della Neve di Somma Vesuviana (Napoli). La Collegiata fu istituita con il titolo di S. Maria Maggiore verso l’anno 1600, al posto di precedenti denominazioni della chiesa, risalenti al Medioevo.

Nella stessa Collegiata è attiva la Confraternita della Madonna della Neve, con confratelli e consorelle, lo Statuto è del 1° settembre 1762; ai confratelli spetta il compito di portare in processione la statua della Madonna.

Nel contesto delle manifestazioni esterne, c’è la “festa delle lucerne”, che si svolge ogni quattro anni nei giorni 3-4-5 agosto; le strade dell’antico borgo medioevale Casamale vengono invase da tanti telai di forme geometriche varie, su ciascuno dei quali sono poggiate circa 50 lucerne, così da dare l’impressione di un fiume sfavillante che percorre il borgo.

Ad accrescere l’effetto visivo, in fondo alla serie di figure geometriche, si colloca un grande specchio, che prolunga con il suo riflesso la suggestiva scia luminosa.

A questo si aggiungono delle zucche vuote illuminate internamente, delle vasche con oche vive, apparati di fiori con l’immagine della Madonna; al passaggio della statua della Vergine in processione, da terrazzi non visibili dalla strada, giungono dall’alto i canti-nenia di gruppi di donne.

Alla processione annuale prendono parte in costumi tipici, i cosiddetti “mesi dell’anno” con l’ausilio di animali da trasporto, componendo con più persone, le figurazioni che rappresentano lo scorrere dell’anno e le varie attività del mondo contadino.

In molte zone d’Italia, in omaggio alla Madonna della Neve, si usa mettere alle neonate i nomi di Bianca, Biancamaria, o più raro il nome Nives.


Autore: 
Antonio Borrelli
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AVE MARIA!
"AVE, GIGLIO BIANCO DELLA TRINITA',
 Rosa splendente che abbellisci il Cielo, Ave! Da Te ha voluto nascere, da Te ha voluto prendere il latte Colui che governa il Cielo e la Terra. Deh! nutri le nostre anime con i Tuoi divini influssi, o Maria!"

lunedì 3 agosto 2015

VIA CRUCIS per questa fine dei tempi (malvagi).

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(DETTATA DA NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO)
Gesù mi ha accompagnato nella preghiera della Via Crucis. Mi ha detto di annotare questo: la terza caduta fu la più dolorosa e fu per questa generazione degli Ultimi Tempi. Vide lì l'immagine di come il Suo Sacro Sangue sarebbe stato sparso invano per la stragrande maggioranza, ecco perché quella caduta fu così forte, che non fu in grado di rialzarsi se non perché in quel momento arrivarono nel Suo Cuore Sacratissimo i suoi amici di questi tempi: i ‘Suoi Giovanni e le Sue Marie’. Questo era il centro di questa rivelazione, ma prima Gesù mi aveva rivelato circa l'Ottava stazione che le pie donne - e incluse i Suoi Giovanni – siamo noi: le Sue amiche di questa generazione. Circa la Decima, che privarono Gesù nuovamente di tutte le Sue case. Circa l'Undicesima, che questa generazione è quella che lo ha riportato alla Croce dove sarà crocifisso. Seppi che quelle tre ore di Agonia sulla Croce saranno i tre anni di agonia del mondo. E quando deporranno Gesù dalla Croce, credendolo morto, poi risorgerà Vittorioso.
(Venerdì 31 agosto 2012)

(PARLA NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO)
Mio Fiorellino del Getsemani. Ho intenzione di dettare una meditazione della Mia Santa Via Crucis. Scrivi come senti, con veracità e con precisione.

I STAZIONE: GESÙ È CONDANNATO A MORTE
Come possono credere gli uomini che esiste una cosa come la "Giustizia", quale scarsa comprensione! Sembra che non abbiano notato la farsa a cui sono stato sottoposto dai sistemi degli uomini, i quali cercano di imitare quello che solo Dio nella Sua Magnificenza può fare: la Giustizia Divina. Voi ve ne fate scudo quando in realtà cercate il vostro vantaggio se avete subito un torto oppure la vendetta, pura e semplice. Scrivi, Piccola, so che ti fa male l'anima, ma è così che i Miei amici più fedeli e vicini di questi Ultimi Tempi accompagnano i giorni della Mia nuova Crocifissione.

II STAZIONE: GESÙ È CARICATO DELLA CROCE
Qui, per la prima volta sento il peso enorme dei vostri peccati (sta parlando di noi) e sembra che non vi interessi chi li porta, purché non siate voi stessi. Date la colpa, ora, alla Mia Chiesa delle vostre carenze e delle vostre malvagità: vedete la pagliuzza nell'occhio altrui, ma non riconoscete la trave nel vostro. VI HA DETTO MIA MADRE, NON SIETE VOI CHE DOVETE GIUDICARE IL MIO SERVO E LA MIA CHIESA! IMPARATE A STARE IN SILENZIO CON UMILTÀ. IL PESO DEL GIUDIZIO DEI VIZIATI SUI MIEI, SOPRATTUTTO SUI MIEI SACERDOTI, DIVENTA COME FUOCO CHE BRUCIA I PASCOLI CIRCOSTANTI E CON ESSO I MIEI FIGLI CORRONO LONTANO DA LEI E CERCANO RIFUGIO NEL FUOCO ETERNO... ABBIATE CURA, COME DELLA VOSTRA ANIMA, DELLE VOSTRE PAROLE, CHE SIANO SANTE QUANDO PARLATE DELLA MIA CHIESA E MIEI FEDELI SERVITORI.

III STAZIONE: GESÙ CADE PER LA PRIMA VOLTA

GENERAZIONE MALVAGIA CHE HA DIMENTICATO IL SUO DIO! NON PENSATE CHE PIÙ CHE AL PIACERE: MANGIARE, BERE, DISSETARE TUTTA LA LUSSURIA! ORA CHE SIAMO ALLA FINE DI UNA LUNGA ERA, NON SAPETE PIÙ DIRE ADDIO ALLA VITA SE NON PECCANDO DI PIU’. COME FARETE AD ESSERE SALVATI SE NON SIETE IN GRADO DI FARE LO SFORZO DI TENDERE LA MANO PERCHE’ IO, GESÙ CRISTO, LA PRENDA E VI TOLGA DA QUESTA VORAGINE IN CUI STATE RAPIDAMENTE PRECIPITANDO?


IV STAZIONE: GESÙ E LA SUA SANTISSIMA MADRE
MIA MADRE È IL MIO DONO PIÙ GRANDE A VOI IN QUESTA FINE DEI TEMPI. SE NON SIETE STATI TOCCATI DALLA MIA CROCE, FORSE CON LE LACRIME DELLA CREATURA PERFETTA IN AMORE E DOLCEZZA, FORSE - HO PENSATO-, LE LACRIME DI UNA MADRE VI CONVINCERANNO AD USCIRE DA QUESTA STRADA, CHE NON E’ SE NON UN DIRUPO SULL'INFERNO. MA IL FIGLIO CHE NON SI FERMA DAVANTI ALL’AMOREVOLE SUPPLICA DI SUA MADRE, NON SI FERMERA’ DAVANTI A NESSUNA SUPPLICA O MOTIVO. SE NON CERCATE IL SUO AMORE, SE LA DISPREZZATE (COME AVETE FATTO FINORA) NON SARETE IN GRADO DI AFFRONTARE L'IRA SANTA DI MIO PADRE, CHE NON FA CHE DARVI CONCESSIONI SU CONCESSIONI, VI GIUSTIFICA E VI AMA CON PASSIONE.
(PARLA LA VERGINE SANTA) "Figli Miei, non lo vedete che non c’è più tempo? Si è esaurito. La Pazienza Eterna del Padre Amorevole ha dovuto essere accorciata in modo che i salvati possano continuare ad essere salvati. Non avete lasciato neanche un angolo senza infestarlo di impurezza e malizia. Immaginate questa generazione di bambini cresciuti davanti alla TV e al 'divertimento' dei videogiochi? Non sono che bottiglie vuote riempite da Satana alla prima occasione.
Non credendo, avete svuotato i vostri bambini e (ancora una volta parla Gesù) e, che ci crediate o no, nulla rimane vuoto: chi non vuole riempirsi del Mio Spirito Santo, sarà pieno della malizia di Satana. Già vedete nei vostri "bambini" cosa hanno dimostrato di poter fare (mi ricorda le stragi di bambini che sparano ad altri bambini nelle scuole degli USA). Dimmi, chi li fermerà? Quale forza, quali verità, se non conoscono la Mia Santa Parola, se non pregano, chi li fermerà? Nostalgia per il passato avrete in brevissimo tempo. DISPREZZARE LA MIA MADRE SANTISSIMA È DISPREZZARE LA PROPRIA SALVEZZA: IN QUESTA VITA STATE SCEGLIENDO L'ETERNITÀ. AMEN

V STAZIONE: IL CIRENEO AIUTA GESÙ A PORTARE LA SUA CROCE
IL MIGLIORE FRA VOI NON E’ DA PIÙ DEL CIRENEO, PRONTO A RICEVERE LA PAGA, ANNOIATO E PIGRO NEL FARE IL LAVORO PER DIO. ESEGUITO DI MALUMORE, CON RILUTTANZA, COME UN OBBLIGO! BAMBINI SCIOCCHI E INDOLENTI, SE VOI SAPESTE CHE COSA È IN GIOCO CON GLI ORDINI CHE CIELO PORTA ALLE VOSTRE COSCIENZE! SONO I VOSTRI DESTINI ETERNI CHE VI STATE GIOCANDO MENTRE TROVATE PRETESTI E LA DOMENICA ANDATE AL CINEMA!

VI STAZIONE: VERONICA PULISCE IL VOLTO DI GESÙ
E VOI, MIE MARIE DEGLI ULTIMI TEMPI, NON ABBIATE INVIDIA LE UNE DELLE ALTRE. IL MIO CUORE È AMPIO E VI TIENE TUTTE ALL'INTERNO. USATE PREGHIERA, AMORE E TOLLERANZA VICENDEVOLE. IMPARATE A SOPPORTARE CON PAZIENZA GLI ERRORI DELLE ALTRE, CHE MOLTE SONO DA SOLE E SENZA L’AIUTO DI NESSUNO (COME LA PICCOLA CHE SCRIVE, SE CONOSCESTE LA SUA STORIA NON LA GIUDICHERESTE  COSÌ SEVERAMENTE). IO VI MANDO QUESTA BAMBINA COSÌ AMATA DAL MIO CUORE AGONIZZANTE NON PERCHÉ LA GIUDICHIATE E CONTROLLIATE; LEI FA QUELLO CHE IO, GESÙ CRISTO, LE HO ISPIRATO E ORDINATO. LASCIATE CHE I MIEI LAVORINO COME A ME PIACE, CHE NON SONO QUI PER DARE SODDISFAZIONE A VOI. LEI CONOSCE LA SUA MISSIONE. LASCIATELE SPAZIO. LEI NON CHIEDE CHE PACE. DATEGLIELA!

VII STAZIONE: GESÙ CADE PER LA SECONDA VOLTA
A VOI MIEI FIGLI PREDILETTI (È MARIA SANTISSIMA CHE PARLA) DICO DI TENERE UNITO IL MIO GREGGE, CHE MIO FIGLIO SI AVVICINA. CHE TROVI LE AMATE PECORE CHE VI HA AFFIDATO IL DIVINO PASTORE, NON VI TROVI A  MANGIARE, A BERE, A RIPOSARSI E A FARE PROGETTI: IL SOLO PROGETTO È SALVARE I MIEI FIGLI... VOI AVETE IL POTERE DI SALVARE LE ANIME, ATTRAVERSO I SANTISSIMI SACRAMENTI, NON LI PRENDETE ALLA LEGGERA CHE IL MIO FIGLIO AMATO VI CHIEDERÀ CONTO DI OGNI PAROLA CHE VI È USCITA DI BOCCA. SIATE FEDELI AL MIO FIGLIO DILETTO. L'AMICIZIA CON IL MONDO È INIMICIZIA CON DIO: RICORDATELO E NON CERCATE IL RISPETTO UMANO, CHE CHI È DISPREZZATO DEGLI UOMINI PER NON ESSERE COLLUSO CON I MALVAGI, È AMICO DEL MIO FIGLIO AMATISSIMO.

VIII STAZIONE: GESÙ CONSOLA LE PIE DONNE
ALLE MIE PIE DONNE: SIATE ABNEGATE, DISCRETE E SILENZIOSE. NON ANDATE URLANDO PER LE STRADE, O SCOPERTE SENZA PUDORE, PERCHÉ NON POTETE PORTARE IL MIO SANTO NOME SULLA BOCCA SE SONO SPORCHI I PENSIERI CHE PROVOCATE NEGLI UOMINI CHE VI VEDONO PASSARE. PIÙ DISCREZIONE VI CHIEDO E MODESTIA IN TUTTO. NON SIATE OCCASIONE DI PECCATO, NON SIATE DI SCANDALO O PIETRA DI INCIAMPO. PERCHÉ NON ABBIATE A FAR CADERE QUALCUNO E VI SI CHIEDA CONTO DI QUESTO NELL'ETERNITÀ.

IX STAZIONE: GESÙ CADE PER LA TERZA VOLTA
QUESTA CADUTA, LA PIÙ FORTE, LA PIÙ DOLOROSA - TI HO GIÀ DETTO – E’ STATA PER QUESTA GENERAZIONE MALVAGIA E PIÙ TERRIBILE DI QUELLO CHE L'UOMO STESSO AVREBBE POTUTO IMMAGINARE... CHE IL MONDO AVREBBE CONTINUATO LA SUA CORSA NEL MALE E NELLA CORRUZIONE... MA I LIVELLI CHE HAI RAGGIUNTO IN QUESTA GENERAZIONE SONO ATROCI. DOVE SPERAVATE DI ARRIVARE SU QUESTA STRADA? FORSE PENSAVATE CHE LA DISCESA PER L'INFERNO PORTASSE IN CIELO?
(PICCOLA, NON AVER PAURA DI RICEVERE LE MIE PAROLE SANTE, MA E’ NECESSARIO CHE SIANO TESTIMONI DELLA MIA RABBIA CON QUESTA GENERAZIONE MALVAGIA E CHE ABUSA DEI MIEI PICCOLI, COME TE E I TUOI BAMBINI DELLA CHIESA. NON C'È NESSUN ALTRA CADUTA, VOI, GENERAZIONE CADUTA, SIETE QUESTA TERZA CADUTA. VE L’HO GIA’ DETTO?)

X STAZIONE: GESU’ E’ SPOGLIATO DELLE VESTI
QUELLI CHE HANNO ACCETTATO DI ESSERE UMILIATI, SPOGLIATI, E OFFRONO L’ALTRA GUANCIA PER ESSERE SCHIAFFEGGIATI, DERISI, SCHERNITI SONO MIEI AMICI. CHI PREFERISCE MANTENERE I SUOI AVERI CHE SIA CONSAPEVOLE DEL FATTO CHE STA DECIDENDO LA SUA VITA TERRENA, PER L'ETERNITÀ: CHE LO SAPPIANO, PICCOLA. PERCHÉ NON CREDETE CHE È PIÙ FACILE CHE UN CAMMELLO ENTRI NELLA CRUNA DI UN AGO CHE UN RICCO NEL REGNO DEI CIELI? LA RICCHEZZA DELLA TERRA È NEMICA DELL'INGRESSO AL CIELO; LA PORTA È MOLTO STRETTA E NON CI SI PASSA CON TUTTI I PROPRI AVERI, NON CAPITE? CIASCUNO DI VOI NEL VOSTRO ORGOGLIO VOLETE ESSERE L'ECCEZIONE. SE MIA MADRE - PIÙ PERFETTA CREATURA MAI CI FU, C’E’ O CI SARÀ IN ETERNO - SE MIA MADRE HA COMPIUTO CON ZELO OGNI PRECETTO DELLA LEGGE, CHI SIETE VOI, FORSE SUPERIORI A LEI, A MARIA, COME PRETENDETE DI ESSERE L'ECCEZIONE?

XI STAZIONE: GESÙ È CROCIFISSO
(Lentamente, Piccola, so che sempre Mi accompagni il venerdì: sento la tua sete, il tuo disagio; ma pazienta e ora finiamo) Generazione malvagia: Mi avete crocifisso nuovamente come se la prima volta non fosse abbastanza! Sembra che dicano: "Signore Gesù, rimani crocifisso finché noi siamo stanchi di peccare per pentirci sul letto di morte!" Siete cinici e sfrontati. Conosco i vostri pensieri più segreti e so pure in quale modo pensate. Non esiste maggiore insolenza! A chi pensa in questo modo (esaminate le vostre anime) e mi grida "Gesù!, Gesù!" Io dico ORA, che  se non Mi riconoscete sulla terra, Io non vi riconoscerò nell’eternità. Se vi dessi la stessa sorte dei Miei amici che si umiliano, che Mi servono, che Mi accompagnano, che Mi adorano, non sarebbe ingiusto per loro? Pensate che sarei ingiusto se Io Sono Perfetta Giustizia? Voi che Mi crocifiggete, pretendete di sedervi alla Mia Mensa insieme ai Miei amici che, invece di essere alle feste, si tengono in disparte e Mi accompagnano, seppur poveramente, ma mi danno il loro amore, il loro tempo, i loro pensieri e si prostrano ai piedi della Mia Santa Croce, mentre voi mangiate, bevete e ridete di loro. Pensate che sia giusto che voi abbiate lo stesso destino dei Miei poveri? Non vi ingannate, che la sorpresa sarà terribile nello scricchiolio delle ossa e nello stridore dei denti. Ve lo dico ora perché vi pentiate e cambiate strada, che Io sono infinitamente Compassionevole con le Mie pecore che ritornano nelle Mie Braccia Amorevoli; ma dovete farlo ora, perché come vi ho detto: non c'è tempo! L'eternità si apre e il tempo degli uomini, cioè il tempo dei gentili, volge al termine, come fu per il Mio amato popolo d'Israele. Mi crocifiggete di nuovo e ai piedi della Mia Croce non vedo se non le vostre risa grottesche e beffarde verso tutto ciò che ha Sapore di Me.

XII STAZIONE: GESÙ MUORE SULLA CROCE
La Mia Morte sulla Croce è stata terribile, ma per Amore la ho accettata perché voi vi poteste salvare, ma dovete desiderare di salvarvi, dovete credere, dovete leggere la Mia Parola: se non la conoscete, come saprete la strada da seguire? Nessuno ama di più di chi dà la vita per i suoi amici. Vi ho chiesto la vostra amicizia lasciandomi crocifiggere e ancora questo non vi convince?

XIII STAZIONE: GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE
Piccola, la Mia Madre Santissima vi aspetta con il più grande amore. Furono le Sue belle Braccia che mi ricevettero esangue quando mi deposero dalla Croce. Andate da Lei, rifugiatevi nel Suo Sacratissimo Cuore affinché quando verrà la vostra ora, sia Maria a tenere lontano i demoni che negli ultimi istanti vogliono farvi cadere. Chiamate Maria, chiamate Mio padre San Giuseppe.
(PARLA SAN GIUSEPPE) Non abbiate paura, che io sono molto comprensivo e compassionevole della condizione umana. Ricordate che anche io fui uomo; ero il capo della Sacra Famiglia e la curavo con lo zelo più grande possibile. Così farò con le vostre famiglie, se le mettete nella Mia Cura. Consacratemi le vostre famiglie al Mio Cuore Paterno di Padre Putativo dell'Umanità, che mi ha affidato il Mio Figlio Amatissimo. Che siano le braccia di Maria quelle in cui dare il vostro ultimo respiro di vita, che non c'è bellezza o gioia maggiore della tenerezza della Sua Cura Materna. Morire nelle Sue braccia è come addormentarsi al suono di una dolce canzone d'Amore.

XIV STAZIONE: GESÙ È POSTO NEL SEPOLCRO
A voi amici che, come a Nicodemo, Dio ha dato dei beni: usateli per essere generosi con i poveri. C’è tanto bisogno! E la differenza che potete fare in tante vite, con la vostra condivisione, è tale che non farla, avendo tanto, vuol dire fare tesoro più del materiale che del vostro posto nel Regno dei Cieli. Molti saranno spogliati di tutti loro averi in questi Ultimi Tempi così che ritornino a guardare il Cielo. Se amate più le cose terrene che Me, avrete la disperazione e anche la tentazione di togliervi la vita. Se Mi amate in verità e siete Miei amici, ringrazierete Dio di tutto ciò che vi toglie, perché i possedimenti non sono altro che catene molto pesanti.  Amici, se Io ho deciso di liberarvi dalle vostre catene, dipende da voi se piangere così da ritornare alle vostre prigioni o se imparare a camminare dietro le Mie Orme insanguinate. Seguitemi, dunque, camminando con semplicità, umiltà e leggerezza e venite appresso al vostro Divino Maestro, vostro Signore, vostro Amico.

Ora, Piccola, queste meditazioni della Mia Santa Via Crucis per la fine dei tempi toglieranno la durezza di cuore e di comprensione di alcuni fortunati. Chi non crede e continua a prendere in giro i Miei, colpendoli con la durezza della sua indifferenza, vedrà la Mia Giustizia, perché Io Sono il Buon Pastore e difenderò le Mie pecore dai lupi. Non dubitate, non dubitate, non dubitate, che il tempo finisce e con la vita la possibilità di decidere.
Miei figlioli,  che Dio Padre guidi le vostre decisioni, che lo Spirito Santo vi ispiri e che Mia Madre vi porti nel Suo Cuore Perfetto. Rimanete nella Mia Pace.

Ave Maria Purissima: Concepita senza peccato
Ave Maria Purissima: concepita senza peccato
Ave Maria Purissima: dai a noi la pace
Amen

AMDG et DVM