sabato 16 aprile 2011

CON L'OCCHIO DELLA SPERANZA IN GESU'






Gesù: 10,4,2011

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   Sposa amata, come già ti ho spiegato, la Mia Volontà è quella di vivere e palpitare in ogni cuore, in ogni anima, ma la barriera è la volontà umana che ho voluto libera e tale resterà.
    Piccola sposa, lo sai, perché l’ho spiegato negli intimi colloqui, non forzo mai una porta chiusa, busso ed attendo, busso alla porta di ogni cuore, lo faccio con delicatezza ed attendo: se Mi aprono entro e porto i Miei Doni, ma se non Mi vogliono aprire, passo oltre.
    Sì, sposa amata, sì, sposa cara, questo è un tempo speciale nel quale chi non si è deciso Mi vedrà passare oltre, questo perché, sposa cara, perché ho fretta di cambiare l’equilibrio mondiale secondo la Mia Logica.
   Mi dici: “Adorato, Adorato, Adorato, che gioia sapere che Tu cambi l’equilibrio mondiale secondo la Tua Logica, che è Perfetta e sublime. Trionfa, Amore Infinito, trionfa in ogni cuore ed in ogni mente, conosca finalmente il mondo la vera Pace, la Tua Pace, la vera Gioia, la Tua Gioia.”
   Sposa amata, sempre ti ho ripetuto di guardare il futuro con l’occhio della speranza in Me, ogni cuore che Mi appartiene per sua scelta faccia così, perché voglio mostrarMi in modo speciale a chi Mi ha tanto amato e desiderato. Mi hai chiesto, assieme alla Madre Mia Santissima, di manifestarMi sempre di più perché il mondo Mi conosca e Mi ami. Questo farò in tale tempo: Mi manifesterò in molti modi, sempre di più, perché nei cuori ci sia una sorgente perenne di Felicità e di Pace in Me.
   Mi dici: “Adorato Gesù, le Tue Parole mi riempiono della più grande gioia. Opera secondo la Tua Volontà e presto ci sia il trionfo del Tuo Cuore assieme a quello della Madre Tua Santissima. Sia Tu benedetto, Dolce Amore, sia Tu benedetto da ogni cuore, vivi e palpita in esso e non resti alcuno freddo, perché privo della Tua sublime Presenza.”
   Sposa cara, chi ardentemente Mi desidererà, Mi conoscerà sempre di più e sorgenti di Felicità e Pace sgorgheranno nel suo cuore. Resta in Me, amata sposa e godi le Delizie del Mio Amore. Ti amo.
Vi amo.

Gesù

                                        AMDG                                              

venerdì 15 aprile 2011

Dopo la croce c'è la risurrezione



Maria SS.ma. 11.4.'11
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Figli amati, vi ho chiesto di essere sempre attenti e riflessivi. Guardando ed adorando la Croce di Mio Figlio, pensate a quanto Dolore Egli ha patito per la salvezza delle anime, si è lasciato togliere tutto, spogliare di tutto per Amore. Figli cari, abbiate sempre davanti agli occhi e nel cuore la Croce: essa vi insegna molto, vi insegna tutto. Riflettete abbastanza sulla Croce!
Mi dice la piccola figlia: “Madre amata, tutto ciò che è dolore e gemito fa tremare ogni uomo, anche il più forte, perché non accetta tale condizione la natura umana. Se si chiede all’uomo di pensare a lungo sul mistero della gioia, della resurrezione, egli lo fa con entusiasmo, ma quando si tratta di riflettere sul tema del dolore, egli è frettoloso perché il dolore non piace, anche se è il più costruttivo per il Cielo. Madre cara, Dolce Giglio Che dài Fragranza al Cielo ed alla terra, noi Ti imploriamo di perdonarci, se tendiamo sempre alla gioia molto e, a fatica, ci volgiamo al dolore. Quando contempliamo la Croce, dove Gesù Santissimo si è immolato per noi, ci sentiamo il cuore trafitto, ma la pena non dura a lungo, subito andiamo col pensiero a Gesù Risorto, a Gesù splendente di Luce, a Gesù Vittorioso.”
Figli amati, capite che quella che sembrava la maggior sconfitta è divenuta la più grande vittoria. Come per Gesù, anche per voi, dopo la croce, figli amati, c’è la resurrezione. Pensateci sempre che il male e la morte non sono le ultime parole, ma lo sono la gioia e la resurrezione. Gesù ha vinto la morte e se voi restate stretti a Lui, vincerete. Figli amati, le Mie Sofferenze, accanto al Figlio adorato, sono state terribili, ma la speranza mai è venuta meno, ho sperato contro ogni speranza nel momento, durissimo, quando l’adorato Figlio era esanime tra le Mie Braccia. Mentre Lo guardavo e Lo adoravo, ripetevo col Cuore: Egli risorgerà, certo, risorgerà! Questo Mi gridava il Cuore. Pensate a quando le donne andarono al sepolcro con aromi: non ero presente con loro. Perché? Ve lo siete spiegato? Ero certa che Egli sarebbe risorto! L’aveva detto e ripetuto: “Sarò crocifisso e morirò, ma il terzo giorno risorgerò”. Figli amati, unite le vostre sofferenze a quelle di Gesù e certo con Lui risorgerete. Sono sempre con voi quando Mi chiamate.
Insieme lodiamo Dio. Ringraziamolo ed adoriamoLo! Vi amo tutti.
Ti amo, angelo Mio.

                                                                                              Maria Santissima

AMDG

giovedì 14 aprile 2011

PER RAFFORZARE L'UOMO INTERIORE

di Nicola Bux

«Nel quieto silenzio che avvolgeva ogni cosa… il tuo Verbo onnipotente, o Signore, è sceso dal cielo» (cf. Sap 18,14-15). Così un’antifona nell’ottava del Natale ricorda, con straordinaria libertà, come nella notte dell’Esodo sia avvenuta la liberazione dell’uomo e l’affrancamento dal peccato. Per riconoscerlo presente nel mondo, anzi nell’opera pubblica che è la liturgia – sacra proprio a motivo della Presenza – è necessario «silere», cioè tacere. Bisogna tacere per ascoltare, come all’inizio di un concerto, altrimenti il culto, ossia la relazione coltivata, profonda con Dio, non può incominciare, non si può «celebrare» Lui. 
   Ciò è indispensabile per pregare: «Entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto» (Mt 6,6). La camera è l’anima, ma anche il tempio, dicono i Padri. Quale segreto può essere mantenuto senza silenzio? Il segreto della coscienza in cui si può udire la voce di Dio, nella notte silenziosa come per Samuele. Ci vuole silenzio perché Dio possa parlare e noi ascoltarlo.
    Per questo andiamo in chiesa, per celebrare il culto divino, sacro perché scende dal silenzio eterno nel tempo così rumoroso, per placarlo e orientarlo all’Eterno. Non c’è dubbio che la posizione frontale del sacerdote all’altare verso il popolo induca alla distrazione lui e i fedeli, disorientando la direzione della preghiera: imitiamo il Santo Padre che guarda al Crocifisso. 
   Il silenzio va recuperato, limitando al minimo le parole da parte di chi deve dare indicazioni preparatorie alla celebrazione. I sacerdoti, le religiose addette al servizio, i ministri limitino parole e movimenti, perché sono alla presenza di Colui che è la Parola. Questo silenzio è chiesto all’inizio della Santa Messa per l’esame di coscienza, pur breve, onde riconoscere i nostri peccati «prima di celebrare i Santi Misteri».
   Dopo l’invito a pregare con l’Oremus, il sacerdote si raccoglie in silenzio, per pregare e per dare il tempo ai fedeli di fare altrettanto e unire così la propria intenzione a quell’orazione che il sacerdote pronuncerà «raccogliendo» – perciò si chiama orazione «colletta» – e presentandola al Signore. Con questa orazione, comincia nella Messa la funzione sacerdotale di mediazione tra il popolo santo e il Signore.
   Dalla preghiera a Dio si passa all’ascolto di Dio. 
Il Sinodo sulla Parola di Dio non ha trascurato di insistere sul silenzio come spazio privilegiato per riceverla. I misteri di Cristo – il Papa lo ricorda nell’Esortazione apostolica post-sinodale Verbum Domini – sono legati al silenzio, come dicono i Padri della Chiesa. Così, più che moltiplicare gli incontri biblici, bisogna aver «realmente a cuore l’incontro personale con Cristo che si comunica a noi nella sua Parola» (n. 73). La liturgia della Parola è tale perché avviene nel silenzio sacro.
   L’Ordo Missae suggerisce, a questo punto, che vi sia stata o no l’omelia, ancora silenzio. Sembra un esercizio «all’incontro spoglio, silenzioso, austero… al colloquio spontaneo, lieto, adorante con la divina Maestà, come trascinati nella scia della preghiera stessa di Cristo» (Paolo VI, Discorso agli Abati della Confederazione Benedettina, 30 Settembre 1970, n. 3). È un invito ai monaci: ma ogni cristiano deve essere in qualche misura monaco, cioè abitare da solo col Signore. La liturgia sacra abilita a questo. La Regola benedettina esorta il monaco a far sì che la sua mente sia in armonia con la voce (cf. 19,7): «Sembra una cosa semplicissima, diremmo naturale – sottolinea ancora Paolo VI – ma l’avere questa armonia interna tra la voce e la mente, è una delle cose più difficili» (Discorso agli Abati, cit.). Proprio la dinamica del rapporto tra Dio che parla e il fedele che ascolta e risponde con il salmo o la preghiera – secondo la classica tripartizione conservatasi nella settimana santa: lettura, responsorio, orazione – costituisce l’esercizio necessario, la ruminatio dei Padri, per assimilare e far sì che voce e mente si armonizzino. Questo è particolarmente utile in vista dell’offerta di sé, dei nostri corpi in sacrificio spirituale «come culto secondo la ragione», che per questo «rinnova la mente» al fine di distinguere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto (cf. Rm 12,1-2). Il rinnovamento della mente è il giudizio secondo Dio e non secondo il mondo.
   La liturgia deve favorire la conversione dalla mentalità mondana e carnale, che tende sempre ad infeudare chierici e laici. Rinnovare la mente significa guardare la realtà e non inseguire le proprie idee – l’ideologia –, perché Egli fa nuove tutte le cose.
Il silenzio può riaffiorare all’offertorio, ove non è necessario né obbligatorio che le formule previste di offerta siano dette ad alta voce. Si potrebbe poi suggerire che, in futuro, la Preghiera Eucaristica, anche nella Messa di Paolo VI, possa essere recitata submissa voce, quasi in silenzio, per favorire il raccoglimento: come si faceva e si continua a fare nella celebrazione in «forma straordinaria».
   È sempre necessario sentire parole così arcane, in specie quelle della consacrazione? Se il sacerdote abbassasse il tono della voce, non reciterebbe, ma pregherebbe davvero lui e favorirebbe il raccoglimento e l’unione dei fedeli alla sua preghiera di mediazione sacerdotale. Analogo silenzio è raccomandato specialmente al ringraziamento dopo la Comunione. 
   Ma, al di là dei momenti specifici, è tutta la liturgia, anzi la chiesa stessa come spazio sacro, che necessita di recuperare il clima di silenzio. Tale esigenza portava a preordinare spazi di raccordo come narteci e atrii per passare dall’esterno all’interno, dalla dispersione al raccoglimento. Non servirebbe anche ai nostri giorni?
   «La capacità di interiorità, una maggiore apertura dello spirito, uno stile di vita che sappia sottrarsi a quanto è chiassoso e invadente, devono tornare ad apparirci mete da annoverare tra le nostre priorità. In Paolo troviamo l’esortazione a rafforzarsi nell’uomo interiore (Ef 3,16). Siamo onesti: oggi v’è una ipertrofia dell’uomo esteriore e un indebolimento preoccupante della sua energia interiore» (J. Ratzinger, Fede, Verità, Tolleranza. Il cristianesimo e le religioni del mondo, Cantagalli, Siena 2003, p. 167). 
Ci avvolga in questa Quaresima il sacro silenzio!


AMDG

martedì 12 aprile 2011

Efficacissima orazione per le sante anime del Purgatorio


 




"Eterno Padre , Ti offro il Preziosissimo Sangue di Gesù con tutte le sante Messe dette nel mondo in questo giorno, per le sante Anime del Purgatorio"
 (cf. S. Gertrude la Grande)

lunedì 11 aprile 2011

MIEL Y CANELA: Medicina de Dios / Miele e cannella, medicina di Dio.


Nuestro Creador Todopoderoso bien conocia nuestra debilidad y nos dejò en este jardìn terrenal muchos remedios magnìficos. Aprovechémoslos, y demosLe gracias

MIEL Y CANELA

        Una mezcla diaria de la miel y de polvo de la canela puede fortalecer el sistema inmune y proteger el cuerpo contra muchas bacterias y virus.  La miel es un antibiótico natural que contiene las varias vitaminas e hierro en cantidades grandes.  La canela aumenta la insulina en el cuerpo, asiste a estropearse la glucosa y mejora concentraciones del azúcar de sangre.         Este tratamiento puede relevar artritis, náusea, flatulencia y diarrea.  Puede reducir el azúcar de sangre, el colesterol y los triglycerides, destapar las arterias, mejorar la circulación, relevar los toothaches =mal de dientes, curar las toses y los resfriados, despejar los sinos y fortalecer el sistema inmune.


Direcciones:


        Mezcle 2 cucharadas de miel con 1 cucharilla de canela en un vaso de agua caliente.  Beba 2 veces al día.
desde www.lovingmother.org/
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Aunque su contenido se puede convertir en azucares, de todas formas la miel siempre es miel.
Si la miel se deja por largos periodos de tiempo en un lugar oscuro se cristalizara. Cuando esto pase abra la tapa y con el calor de agua hervida, dejela derretirse. La miel estara tan buena como cuando nueva.
Nunca hierva la miel ni la ponga en el microondas, de esta manera se matan sus enzimas. La canela y la miel (y esto no les gustara a las compañias de medicamentos), pueden curar muchas enfermedades.
La miel es producida por la mayoria de los paises del mundo. La ciencia acepta a la miel como un medio muy efectivo para tratar enfermedades. La miel puede ser utilizada sin dar efectos secundarios y tomada en las dosis correcta, aunque sea dulce, no afecta a los diabeticos.
'Weekly World News'. Una revista en Canada (17.01.1995) produjo una lista de enfermedades que pueden ser curadas con miel y canela:
- ENFERMEDADES DEL CORAZON.
Haga una pasta de miel y canela, aplique todas las mañanas en pan, en vez de mermelada y comala regularmente como parte del desayuno. Esto reducira el colesterol en las arterias y prevendra en el paciente ataques al corazón.
Ademas, aquellos que ya hayan pasado por un ataque al corazon, si siguen este proceso, estarán protegidos de sufrir un siguiente ataque al corazon. El uso regular de estas substancias ayuda a retener el aliento sano y a fortalecer el musculo y el movimiento ritmico del corazón.
En Estados Unidos y Canada, varios asilos de ancianos han curado pacientes con mucho exito pacientes que cuyas venas han perdido flexibilidad y se han tapado. La miel y la canela las revitalizan.
- ARTRITIS.
Pacientes con artritis pueden tomar diariamente por las mañanas y las noches una taza de agua caliente con dos cucharadas de miel y una cuacharada pequeña de canela en polvo.
Si se toma regularmente incluso la artritis cronica puede ser curada. Recientes investigaciones por la Universidad de Copenhagen
demostraron que aquellos doctores que trataron a sus pacientes con una mezcla de una cucharada de miel y media cucharadita de canela antes del desayuno, corroboraron que en una semana, de 200 pacientes, 73 ya no sentian dolores artriticos y al mes, casi todos los pacientes que no podian ni caminar o moverse por los dolores, se movian sin sentir dolores.
- DIGESTION.
La canela esparcida en dos cucharadas de miel tomadas antes de las comidas pueden reducir la acidez y digerir hasta los alimentos mas pesados.
- LONGEVIDAD.
El te hecho con miel y canela, tomado regularmente disminuye los daños causados por la edad avanzada en los tejidos. Tome cuatro cucharadas de miel, una de canela en polvo y tres tazas de agua hirviendo para hacer un te. Tome un cuarto de taza, tres a cuatro veces al dia. Mantiene a la piel fresca y disminuye los daños causados por el envejecimiento de tejidos y radicales libres, alargando el periodo de vitalidad regularmente a mas de 100 años.
- INFECCIONES DE LA VEJIGA.
Tome dos cucharaditas de canela en polvo y una cucharada sopera de miel en un vaso de agua tibia y bébalo normalmente. Destruira los germenes en la vejiga.
- COLESTEROL.
Dos cucharadas miel y tres cucharaditas de canela en polvo mezcladas con 16 onzas de te administrados a un paciente con altos niveles de colesterol, redujeron sus niveles en la sangre un 10 por ciento en las primeras dos horas del tratamiento. 
Como mencionado anteriormente para pacientes artriticos, si tomado tres veces al dia, cualquier enfermedad de colesterol cronica es curada. De acuerdo a la informacion en esta revista, la miel pura tomada como alimento a diario ayuda a reducir el colesterol.
- CATARROS Y RESFRIOS.
Un cientifico en España ha comprobado que la miel contiene un ingrediente natural que mata los gérmenes de la influenza y que protege a los pacientes del catarro.
Aquellos que sufren de severo resfrio pueden tomar una cucharada de miel tibia con 1/4 de cucharadita de canela por espacio de tres dias. Este proceso cura cualquier resfrio y aclara la sinusitis.
- ESTOMAGO.
Miel tomada con canela tambien ayuda a curar el estomago, aclara y hasta cura ulceras completamente.
- SISTEMA INMUNOLOGICO.
El uso diario de miel y canela en polvo fortifica al sistema inmunologico y protege al cuerpo de bacterias y virus. Cientificos han encontrado en la miel varias vitaminas e hierro en grandes cantidades.
El uso constante de la miel fortifica las celulas blancas de la sangre y protege de enfermedades.
- ESPINILLAS!!!
Tres cucharadas de miel y una de canela en polvo, haciendo una pasta, se puede aplicar a espinillas antes de dormir, lavandose al siguiente dia con agua tibia. Si se realiza por dos semanas, desaparecera espinillas desde la raiz.
- INFECCIONES DE LA PIEL.
La aplicacion de miel y canela en partes iguales en las partes afectadas curan el eczema y todo tipo de infecciones de la piel.
- PERDIDA DE PESO!!!
En las mañanas, media hora antes del desayuno y antes de ir a dormir, beber una taza de agua previamente hervida con miel y canela. Si se bebe regularmente, reduce el peso de hasta la persona mas obesa. Tambien, el beber la mezcla regularmente no permite a las grasas acumularse en el cuerpo aun si la persona lleva una dieta alta en calorias.
-HALITOSIS. (Mal Aliento)
Personas en Sudamérica suelen hacer gargaras con una cucharadad de miel y canela en agua caliente, conservando el aliento fresco por todo el dia.
- PERDIDA DE LA AUDICION.
A diario, miel con canela en partes iguales ayuda a reparar tejido dañado de los oidos. Que no recuerda en su niñez haber comido pan tostado con mantequilla y canela?

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Miele e cannella: due ingredienti anchissimi che uniti formano una coppia di eccellenza per chi vuole migliorare il proprio stato di salute in modo semplice e naturale.


È dimostrato, infatti, che questo connubio è in grado di mitigare i dolori allo stomaco e derivanti da ulcere gastriche, secondo studi condotti in India e in Giappone l’uso quotidiano rafforza il sistema immunitario e proteggere l’organismo da attacchi virali e batteri (il miele contiene varie vitamine e ferro in grande quantità quindi rafforza il globuli bianchi), i ricercatori spagnoli hanno dimostrato che il miele contiene un ingrediente naturale che può uccidere germi influenzali e salvaguardare dall’influenza; infine recenti studi dimostrano che lo zucchero del miele è utile in termini di rafforzamento del corpo e aiuta a combattere lo stress mentale e la fatica fisica.

Ma ecco altri utilizzi:

Disturbi cardiaci: un impasto di miele e cannella in polvere da spalmare sul pane integrale o su alcune fette biscottate per la prima colazione – si possono ridurre i danni da colesterolo e si puà rafforzare il battito cardiaco, miele e cannella rivitalizzano la circolazione sanguigna.

Artrite: bere una tazza di acqua calda con due cucchiai di miele e un cucchiaino di cannella in polvere due volte al giorno, lontano dai pasti – i ricercatori dell’Università Cophenhagen ne hanno verificato l’efficiacia contro il dolore artitrico.

Infezioni della vescica: bere un bicchiere di acqua tiepida con due cucchiai di cannella in polvere e un cucchiaino di miele – un ottimo rimedio per combattere i germi e i batteri presenti nella vescica.

Mal di denti: preparare una pasta con un cucchiaino di cannella in polvere e cinque cucchiai di miele da applicare sul dente dolente tre volte al giorno – è uno dei consigli dell’Associazione dei dentisti americani.

Colesterolo: due cucchiai di miele e tre cucchiaini di cannella in polvere mescolato in mezzo litro di thè verde – si può ridurre il livello di colesterolo.

Raffreddore: un cucchiaio di miele con 1/4 di un cucchiaino di cannella in polvere al giorno per tre giorni – raffreddori e tosse cronica si attenuano.

Longevità: quattro cucchiai di miele, un cucchiaino di cannella in polvere e di tre tazze di acqua, il tutto bollito, berne 1/2 tazza tre o quattro volte al giorno – presi regolarmente combattono i segni dell’invecchiamento mantenendo la pelle fresca e morbida.

Acne: tre cucchiai di miele e un cucchiaino di cannella in polvere, preparate una pasta da applicare sulla zona interessata prima di andare a dormire risciacquandola solo il mattino seguente con acqua tiepida – i benefici sono evidenti dopo poche applicazioni.

Eczemi: applicare una pasta preparata come per l’acne sulle zone colpite – anche le infezioni della pelle migliorano con poche applicazioni.

ATTENZIONE! AVVISO! CUIDADO!

Nell’uso della cannella (consigliamo quella di Ceylon, la più pregiata) devono prestare attenzione i soggetti allergici o intolleranti e i soggetti stressati od agitati perchè essa agisce come stimolante del sistema nervoso, per cui accelera le pulsazioni cardiache e la respirazione; un suo consumo incontrollato può determinare uno stato convulsivo, mentre il miele non è consigliabile ai diabetici in quanto è formato quasi esclusivamente da zuccheri. 

Di contro l’autorevole Diabetes Care ha pubblicato una ricerca dell’US Department of agriculture’s human nutrition research center di Beltsville (Maryland) in cui si evidenziava come mezzo cucchiaino di cannella al giorno è sufficiente per ridurre la quantità di zuccheri nel sangue di chi soffre di diabete di tipo 2, di colesterolo e trigliceridi, grazie allla presenza del polifenolo MHCP in grado di attivare i recettori dell’insulina e lavorare in sinergia con questo ormone nelle cellule che si occupano di bruciare o metabolizzare il glucosio. 

Inoltre la cannella ha un ulteriore effetto benefico, abbassa il livello di colesterolo cattivo e i trigliceridi nel sangue: “Non suggerisco – ha dichiarato Anderson, il medico ricercatore che ha condotto l’indagine – di mangiare quantità maggiori di torta alle mele (piatto tipico americano che si prepara proprio con la cannella) o panini alla cannella, ma soltanto di aggiungere la spezia in polvere a ciò che si mangia normalmente”.





AMDG et BVM