martedì 19 agosto 2025

SAN GIOVANNI EUDES

San Giovanni Eudes Sacerdote

Festa: 19 agosto - Memoria Facoltativa

Ri, Francia, 14 novembre 1601 - Caen, Francia, 19 agosto 1680

Nato in Normandia nel 1601, muore nel 1680. Divenuto un attivista e un devoto di Maria è ordinato sacerdote nel Collegio dei gesuiti di Caen. Da qui parte per assistere gli appestati nella regione di Argentan. In seguito si consacra alle missioni parrocchiali. Resosi conto di quanto sia importante la figura del sacerdote, riesce a far costruire un seminario, dando vita alla «Congregazione di Gesù e di Maria ». San Giovanni Eudes è il primo e più ardente apostolo del culto liturgico ai Sacri Cuori di Gesú e di Maria. Nel 1641 fonda due Congregazioni religiose, una maschile e una femminile, dedicate ai Sacri Cuori. Per lui, quindi, il culto del Sacro Cuore di Gesú è il culto della persona, in quanto esso è l'origine e la fonte della dignità e della santità della persona. Fonda poi rifugi per togliere le ragazze dalla strada e una Congregazione di Religiose per assisterle, l'ordine di «Nostra Signora della Carità del Rifugio». Scrive numerose opere, fra cui la più conosciuta e la più considerevole è «Il cuore ammirabile della Madre di Dio».

Etimologia: Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico

Martirologio Romano: San Giovanni Eudes, sacerdote, che si dedicò per molti anni alla predicazione nelle parrocchie e fondò poi la Congregazione di Gesù e Maria per la formazione dei sacerdoti nei seminari e quella delle monache di Nostra Signora della Carità per confermare nella vita cristiana le donne penitenti; incrementò moltissimo la devozione verso i sacri Cuori di Gesù e di Maria, finché a Caen nella Normandia in Francia si addormentò piamente nel Signore.

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Cognome e predicato della sua casata normanna: Eudes de Mézeray. Un suo fratello minore, Francesco, diventerà storico di corte. Lui, dopo i primi studi, viene accolto a Parigi nella Congregazione dell’oratorio, creata nel1611 dal sacerdote e futuro cardinale Pietro de Bérulle, per formare buoni predicatori. Nel 1625, ordinato sacerdote, viene mandato a Caen, nella Normandia nativa. E qui lo sorprende la peste. Si fa infermiere dei malati e confortatore dei moribondi, ma i suoi amici si tengono alla larga, per paura del contagio. Allora li tranquillizza, isolandosi: dorme su un pagliaio, dentro una botte. Prende il male anche lui, ma ne guarisce, e infine torna all’attività principale: le “missioni al popolo”, che sono cicli di soggiorno, incontri e predicazione, da un paese all’altro.

Percorre il Nord della Francia, dimostrandosi "predicatore di qualità straordinarie; dove passava, convertiva" (L.Mezzadri). Ma spesso si tratta di fiammate, che dopo la sua partenza si estinguono. E per varie ragioni: la Francia e l’Europa intera vivono uno dei loro momenti peggiori, la guerra dei Trent’anni (1618-1648); in alcune parti del Continente la fame produce il cannibalismo; i contadini di Francia sono alla disperazione, brutalmente depredati non da truppe nemiche, ma dai soldati del loro re, insaziabili e impuniti. Molti non sanno più in cosa credere; la tradizionale pratica religiosa cattolica, già messa in crisi nel secolo precedente dalle guerre di religione, ora è anche attaccata dal movimento giansenista: i suoi ispiratori e maestri, noti per austerità di vita, cultura e schietti convincimenti, sono tuttavia portatori di una religiosità che a molti fedeli ispira reverenza e timore verso Dio, piuttosto che amore fiducioso e speranza. Ma il peggio non viene da fuori: sta dentro la Chiesa di Francia. Sta nel suo clero scadente e apatico, nell’ignoranza di troppi preti. Giovanni Eudes si convince che la prima necessità, urgentissima, è rifare il clero: e vorrebbe che fosse la “sua” Congregazione dell’oratorio a promuovere da Parigi questo sforzo grandioso. (Il concilio di Trento aveva decretato l’istituzione dei seminari già nel 1563, ma in Francia il decreto è rimasto largamente inapplicato).
Da Parigi arriva però una risposta negativa, e allora lui fonda nel 1643 la Congregazione di Gesù e Maria, formata da sacerdoti legati dal voto di obbedienza (e chiamati poi Eudisti) con lo scopo di tenere anche le “missioni al popolo”, ma soprattutto di aprire e dirigere seminari, che diano ai futuri sacerdoti l’indispensabile formazione spirituale. Per trasformarli da opachi funzionari del culto (come troppi di loro si sentono) in diffusori dell’amore incessante di Dio, simboleggiato nelle immagini del cuore di Gesù e del cuore di Maria.
Nello stesso 1643, fonda a Caen il primo seminario di Normandia (poi verranno quelli di Coutances, Lisieux, Rouen, Evreux e Rennes). Intanto, sempre a Caen, ha creato l’Ordine femminile di Nostra Signora della Carità, votato alla riabilitazione delle donne vittime di sfruttatori: un’istituzione che nell’Ottocento si svilupperà nell’Istituto del Buon Pastore, fondato da santa Maria Eufrasia Pelletier. La sua vita si conclude a Caen. Beatificato da Pio X nel 1909, è stato proclamato santo da PioXI nel 1925. Le sue spoglie riposano in Colombia, dove si trova la casa generalizia dei Padri Missionari Eudisti.


Autore: Domenico Agasso

AMDG et B.V.MARIAE

lunedì 11 agosto 2025

MARIA E' DIVINA: ECCE ASSUMPTIONEM DIVINAE MARIAE

 



SAN GIOVANNI CRISOSTOMO: VITA * PACE * CROCE

 

(428) La muerte cristiana, 13. –en San Juan Crisóstomo

San Juan Crisóstomo–No sabía yo que Siria hubiera sido tanto en la Iglesia desde su comienzo.

–Eso le confirma una vez más que los confines de su ignorancia son prácticamente ilimitados.

–Obispo y doctor de la Iglesia

Nació San Juan Crisóstomo en Antioquía hacia el año 349. Después de recibir una excelente formación, comenzó por dedicarse a la vida monástica. Más tarde, fue ordenado sacerdote y ejerció, con gran provecho, el ministerio de la predicación. El año 397 fue elegido obispo patriarca de Constantinopla, cargo en el que se comportó como un pastor ejemplar, esforzándose por llevar a cabo una estricta reforma de las costumbres del clero y de los fieles, llamando a todos –también a los laicos– a la perfección evangélica, es decir, a la santidad. 

La oposición de la corte imperial y de los envidiosos lo llevó por dos veces al destierro. Acabado por tantas miserias, murió en Comana, en el Ponto, el día 14 de septiembre del año 407. Celebramos, sin embargo, su memoria el 13 de septiembre, pues el 14 veneramos La exaltación de la Santa Cruz. Contribuyó en gran manera, por su palabra y escritos, al enriquecimiento de la doctrina cristiana, mereciendo el apelativo de Crisóstomo, es decir, «Boca de oro». El maestro principal del Crisóstomo, después de nuestro Señor Jesucristo, fue sin duda alguna San Pablo apóstol.

Nota.–Estando hoy tan terriblemente perseguidos los cristianos sirios, y siendo ellos tan fieles a la fe, merece la pena recordar que Siria fue uno de los lugares donde más pronto arraigó el Evangelio. Hacia el año 42 Bernabé y Saulo «estuvieron juntos durante un año entero en la Iglesia y adoctrinaron a una gran muchedumbre. En Antioquía fue donde, por primera vez, los discípulos recibieron el nombre de «cristianos» (Χριστιανούς)» (Hch 11,26). Y desde entonces la Iglesia en Siria floreció en grandes maestros espirituales: San Ignacio de Antioquía (+107), San Efrén diácono (+373), Diodoro de Tarso (+392), maestro del Crisóstomo, San Juan Crisóstomo (+407) –uno de los cuatro mayores Padres de la Iglesia–, Teodoro de Mopsuestia (+428), San Simeón Estilita (+459), San Juan Damasceno (+749). Desde el siglo IV, los dos modelos principales del monacato naciente se dieron en Siria y Egipto.

* * *

–Paz inalterable en este mundo, y deseo continuo del cielo

En una homilía antes de partir al exilio, donde iba a morir, dice el Crisóstomo a su pueblo:

El Señor «me ha garantizado su protección, no es en mis fuerzas donde me apoyo. Tengo en mis manos su palabra escrita. Éste es mi báculo, ésta es mi seguridad, éste es mi puerto tranquilo. Aunque se turbe el mundo entero, yo leo esta palabra escrita que llevo conmigo, porque ella es mi muro y mi defensa. ¿Qué es lo que ella me dice? “Yo estoy con vosotros todos los días, hasta el fin del mundo” (Mt 28,20). Cristo está conmigo, ¿qué puedo temer? Que vengan a asaltarme las olas del mar y la ira de los poderosos; todo eso no pesa más que una tela de araña. […]

«Donde yo esté estaréis también vosotros, donde estéis vosotros estaré también yo: formamos todos un solo cuerpo, y el cuerpo no puede separarse de la cabeza, ni la cabeza del cuerpo. Aunque estemos separados en cuanto al lugar, permanecemos unidos por la caridad, y ni la misma muerte será capaz de desunirnos. Porque, aunque muera mi cuerpo, mi espíritu vivirá y no echará en olvido a su pueblo».  

https://www.infocatolica.com/blog/reforma.php/1704131053-428-la-muerte-cristiana-13-en


amdg et d.v.mariae

giovedì 7 agosto 2025

OGGI 7 AGOSTO: FESTA DI " DIO PADRE "

 


<<  DOMINE... DEUS MEUS QUEM TANTUM AMO...
MISERICORDIA CUM FILIIS TUIS INGRATIS. 
IGNOSCE EIS NUNC... IGNOSCE EIS SEMPER. 
SCIS DIABOLUM EOS VICISSE. 
IGNOSCE ILLIS DEUS MEUS... ME TIBI OFFERO  >>



“Padre mio,
Credo che Tu mi ami con amore infinito,
che vegli su di me giorno e notte,
che tutto ciò che mi accade è nelle Tue mani.
Insegnami ad abbandonarmi a Te,
come un bambino nelle braccia della mamma.
Padre, aumenta in me la fede,
la speranza e la carità.
E fa’ che io sia sempre Tuo figlio,
oggi e per sempre.”
✨
📣 Condividi questo messaggio!
Dio Padre attende ancora di essere conosciuto, onorato e amato da tutti.
Oggi, nel tuo cuore, nella tua famiglia, nella tua comunità…
Inizia tu! 💛
AMDG et D.V. MARIAE

mercoledì 6 agosto 2025

IL VANGELO DEL MESSALE DEL GIORNO CON PARALLELI ALL'OPERA DI MARIA VALTORTA.

 

IL VANGELO DEL MESSALE DEL GIORNO CON PARALLELI ALL'OPERA DI MARIA VALTORTA.


Mercoledì 6 agosto 2025 - In Transfiguratione Domini Nostri Jesu Christi - Tempo Ordinario XVIII - Anno C domenicale, II feriale

In Transfiguratione Domini Nostri Jesu Christi - Ss. Xysti II Papæ, Felicissimi et Agapiti Martyrum

Illuxérunt coruscatiónes tuæ orbi terræ: commóta est et contrémuit terra.

Trasfigurazione del Signore

'...Ed Io, che sono il Signore, dico a Te: “Tu, voi tutti, della mia difesa avete bisogno
più ancora di quanto in 20 secoli non ne abbiano avuto i vostri predecessori,
e di quanto non ne abbiano gli agnelli del gregge.
Perché prima saranno percossi i Pastori per disperdere poi il gregge...”   
'...Propiziati il Signore Iddio tuo. Tu puoi. Sei il Pontefice. Non hai scuse al tuo non fare...'
(MV, Quadernetti 23 dicembre 1948)

*

Cari amici e fratelli, siamo lieti di annunciarvi che sono in corso i lavori di rinnovamento
del presente spazio valtortiano
, al fine di migliorarne la fruibilità e le funzioni formative.
Questa che vedete al link seguente è la nuova piattaforma web quasi pronta:
il database essenziale per le letture delle Opere Originarie
trasmesse a Maria Valtorta è stato inserito, ricontrollato e perfezionato,
nella completa corrispondenza alle Opere edite dalCentro Editoriale Valtortiano.

Le finalità che siamo preposti in questa nuova veste e struttura del sito divulgativo,
risponde alle seguenti istanze:
* la possibilità di tradurre l'intera pagina (menu inclusi) in qualunque lingua straniera,
con una precisone ormai assolutamente accettabile;
* un nuovo campo ricerca molto funzionale, sia con intenti tematici che specifici 
che effettua la ricerca delle parole e frasi in tutte le Opere di Maria Valtorta;
* il sito diverrà più interagente con i lettori, proponendo anche una sezione 
delle vostre testimonianze relative al Bene e alle Grazie di ordine materiale e/o spirituale ricevute;
* altre ideee sono al vaglio e in sviluppo sia per rendere sempre più agevole e diffusa 
la lettura delle' Parole di Vita eterna', che per dedicarsi pienamente alla Loro testimoninza:
ve le proporremo quando saranno 
sufficientemente mature per esseree condivise;

Al momento, il sito è ancora in lavorazione, ma può già offrire la lettura integrale delle Opere Valtortiane,
tra cui quelle minori (ad eccezione delle lettere di Maria Valtorta).
Essendo una fase di transizione, abbiamo deciso di continuare ad aggiornare - per qualche tempo -
anche la vecchia versione del sito web dedicato: ciò varrà come utile confronto
e raccolta dele vostre osservazioni al confronto con questa 'nuova versione'

*

Cari amici e fratelli, proponiamo la liturgia del Vetus Ordo, ovvero la bimillenaria e  autentica Tradizione degli Apostoli nel Rito Romano antico.
Siamo consapevoli dell'azione quantomai disgregatrice del modernismo, la cui opposizione è la 'ragione più profonda di quest'Opera' del Sommo Maestro e Autore delle 'Parole di Vita Eterna' attraverso il 'Piccolo Giovanni'.
Perché una è 'la Verità del Cristo Dio e Uomo', ed una è 'l'origine divina dei dogmi, dei sacramenti e della Chiesa una, santa, cattolica, apostolica'; così come una e immutabile è la preghiera perfetta - il 'Padre Nostro' - che  ci ha insegnato il Maestro Sommo; ed una e perfetta la sequenza del Rosario di...  20  poste.
Così troverete la liturgia tradizionale per esteso, e la lettura dal Vangelo di quella moderna: entrambe con i paralleli valtortiani; lasciamo altresì i link alla liturgia in diretta web soltanto del Novus Ordo, avendo difficoltà a reperire quella preferibile del Vetus Ordo: per chi fosse impossibilitato alla frequentazione diretta della Santa Messa, o a quanti in questa forma virtuale trovassero il miglior compromesso possibile rispetto alle divagazioni e deviazioni ivi presenti.
"Io ve le dico queste parole. Vi offro questo cibo e questa bevanda d'acqua viva. La mia Parola è Vita. E Io vi voglio nella Vita, con Me. E moltiplico la Mia Parola a controbilanciare i miasmi di satan che vi distruggono le forze vitali dello spirito."


AMDG et D.V.MARIAE