domenica 24 settembre 2023

Dalla biografia di San Padre PIO

 


ECCO SAN PIO:

In una lettera a Padre Benedetto, datata 22 ottobre 1918, lo stesso Padre Pio racconta della sua "crocifissione":

"...cosa dirvi di ciò che mi dimandate del come si è avvenuta la mia crocifissione? Mio Dio che confusione e che umiliazione io provo nel dover manifestare ciò che Tu hai operato in questa tua meschina creatura! 

Era la mattina del 20 dello scorso mese (settembre) in coro, dopo la celebrazione della Santa Messa, allorché venni sorpreso dal riposo, simile ad un dolce sonno. Tutti i sensi interni ed esterni, non che le stesse facoltà dell'anima si trovarono in una quiete indescrivibile. In tutto questo vi fu totale silenzio intorno a me e dentro di me; vi subentrò subito una gran pace ed abbandono alla completa privazione del tutto e una posa nella stessa rovina, tutto questo avvenne in un baleno. 

E mentre tutto questo si andava operando; mi vidi dinanzi un misterioso personaggio; simile a quello visto la sera del 5 agosto, che differenziava in questo solamente che aveva le mani ed i piedi ed il costato che grondava sangue. 

La sua vista mi atterrisce; ciò che sentivo in quell'istante in me non saprei dirvelo. Mi sentivo morire e sarei morto se il Signore non fosse intervenuto a sostenere il cuore, il quale me lo sentivo sbalzare dal petto. La vista del personaggio si ritira ed io mi avvidi che mani, piedi e costato erano traforati e grondavano sangue. Immaginate lo strazio che sperimentai allora e che vado esperimentando continuamente quasi tutti i giorni. La ferita del cuore gitta assiduamente del sangue, specie dal giovedì a sera sino al sabato.
Padre mio, io muoio di dolore per lo strazio e per la confusione susseguente che io provo nell'intimo dell'anima. Temo di morire dissanguato, se il Signore non ascolta i gemiti del mio povero cuore e col ritirare da me questa operazione...
."

Nel settembre del 1968 migliaia di devoti e figli spirituali del Padre si radunarono in convegno a San Giovanni Rotondo per commemorare insieme il 50° anniversario delle stigmate e celebrare il quarto convegno internazionale dei Gruppi di Preghiera.
Nessuno avrebbe immaginato invece che alle 2.30 del 23 settembre 1968 avrebbe avuto termine la vita terrena di Padre Pio da Pietrelcina.

http://www.padrepio.catholicwebservices.com/cenni_biografici.htm

AMDG et B.V. MARIAE

Al solo sospetto che il papa non fosse papa UN VERO CATTOLICO dovrebbe saltare sulla sedia e interessarsi SOMMAMENTE ALLA FACCENDA

QUESTO E' IL DOVERE D'UN VERO CATTOLICO 




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AVE MARIA!

E' sorprendente: UN SACERDOTE DOPO DIO E' TUTTO!

 


Il Sacerdote
di Don Novello Pederzini

Vive ed opera nel mondo,
ma non appartiene al mondo.

È figlio di uomini,                                  ma ha l'autorità di renderli figli di Dio.

È povero,
ma ha il potere di comunicare ai fratelli ricchezze infinite.

È debole,
ma rende forti i deboli col pane della vita.

È servitore,
ma davanti a lui
si inginocchiano gli Angeli.

È mortale,
ma ha il compito
di trasmettere l'immortalità.

Cammina sulla terra,
ma i suoi occhi sono rivolti al cielo.

Collabora al benessere degli uomini,
ma non li distoglie dalla meta finale che è il Paradiso.

Può fare cose
che neppure Maria e gli Angeli      possono compiere:
celebra la S. Messa e perdona i peccati.

Quando celebra
ci sovrasta di qualche gradino, ma la sua azione tocca il cielo.

Quando assolve
rivela la potenza di Dio
che perdona i peccati e ridona la vita.

Quando insegna
propone la Parola di Gesù:
« Io sono la Via, la Verità e la Vita».

Quando prega per noi
il Signore lo ascolta,
perché lo ha costituito "Pontefice",  cioè ponte di collegamento
fra Dio e i fratelli.

Quando lo accogliamo
diventa l'amico più sincero e fedele.

È l'uomo più amato e più incompreso; il più cercato e il più rifiutato.

È la persona più criticata, perché deve confermare con il suo esempio l'autenticità del messaggio.

È il fratello universale,
il cui mandato è solo quello di servire, senza nulla pretendere.

Se è santo, lo ignoriamo;
se è mediocre, lo disprezziamo.

Se è generoso, lo sfruttiamo;
se è "interessato", lo critichiamo.

Se siamo nel bisogno, lo assilliamo; se vengono meno le necessità, lo dimentichiamo.

E solo quando ci sarà sottratto comprenderemo
quanto ci fosse indispensabile e caro.





AMDG et D.V. MARIAE!


venerdì 22 settembre 2023

"Chi ha creato Dio"?

 




AMDG et D.V.MARIAE