parte è l’apostasia nella Chiesa. Nostra Signora ci mostrò una
visione di un individuo che io descrivo come ‘il “Santo Padre’,
davanti a una moltitudine che lo lodava.
del demonio, questo aveva gli occhi del male.
in una Chiesa, però questa Chiesa era la Chiesa dell’inferno,
non c’è modo di descrivere la bruttezza di questo luogo,
sembrava come una fortezza fatta di cemento grigio, con gli
angoli rotti e le finestre come occhi, aveva un picco sul tetto
dell’edificio.
avete visto l’apostasia nella Chiesa, questa lettera può essere
aperta dal Santo Padre, però deve essere annunciata dopo
Pio XII e prima del 1960.
Pietro deve essere rimossa e trasportata a Fatima.
autorità sarà rimossa e consegnata a Fatima.
costruita a Fatima.
continua la sua abominazione, la città sarà distrutta.
Matteo 21, 42-44”.
faccia i frutti.
“24 Settanta settimane sono fissate per il tuo popolo e per la tua santa città
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MARCO TOSATTI
essere stata la data reale della Crocifissione, è stato presentato a Madrid, nella
Casa del Libro sulla Gran Via, davanti a centinaia di persone (qualcuno è giunto
per l’occasione persino dal Venezuela) il libro di José Maria Zavala “El secreto
mejor guardado de Fatima” , Il segreto meglio guardato [custodito-sigillato-
nascosto] di Fatima.
varie ragioni, che non sono connesse direttamente con quella che è la novità più
accattivante, e cioè la perizia calligrafica su una presunta parte autografa di Suor
Lucia del Terzo Segreto di Fatima.
L’opera di Zavala, alla cui presentazione chi scrive ha partecipato come relatore,
ci ha colpito per la sua struttura: vari segmenti diversi, e solo apparentemente
non collegati, compresa un’intervista inedita a don Gabriele Amorth, che
disegnano un affresco spirituale dell’ultimo secolo, e dei nostri tempi, in cui
Fatima, don Gabriele Amorth, padre Pio (di cui Josè Maria e la sua sposa,
Paloma, sono figli spirituali che dire devoti è dir poco) dirigono il lettore verso
l’obiettivo della conversione, della penitenza e della preghiera.
pontificato di Benedetto XVI, ma ha avuto un’eco limitata. Zavala lo avrebbe
ricevuto con una mail anonima mentre stava preparando la sua opera, e non si è
limitato a riprodurlo; prima di questo ha chiesto a una esperta grafologa e
calligrafa di sottoporlo a un esame, comparandolo con il testo conosciuto e
accertato di mano di Suor Lucia del Terzo Segreto stesso.
questo naturalmente, come è stato detto sin dall’inizio, pone dei limiti all’esame.
Ma è interessante riportare quanto afferma Begoña Slocker, che era presente,
insieme ad altri due esperti del campo, che l’hanno aiutata e hanno in qualche
modo “certificato” il suo lavoro, alla conferenza stampa di presentazione.
L’esperta giudiziaria nella sua relazione, allegata al libro di Zavala, ha concluso
che il testo preso in esame “è stato realizzato dalla stessa mano del documento
corrispondente alla Prima e alla Seconda Parte del Segreto di Fatima, redatto di
suo pugno e scrittura da Suor Lucía dos Santos”.
Photoshop) una falsificazione sarebbe possibile. E mancando il testo originale,
non è un’obiezione da trascurare. A questo Begoña Slocker ha risposto: “Noi
lavoriamo su documenti originali, e dal momento che non ho questi dati, mi sono
basata soprattutto sulla velocità, sull’inclinazione e sui segni tipo, il che significa
che quando sovrappongo le lettere, se fossero identiche, sarebbe una
falsificazione; ma non sono identiche”.
dalla stessa mano, e l’ho rivisto con il Presidente della Società Spagnola di
Calligrafia, che lo ha suffragato, e con Tomás Alonso de Corcuera, il Numero
Uno in Spagna come perito, che è stato professore e docente nella Polizia
Scientifica di Madrid. E’ una perizia fatta coscienziosamente, a cui ho dedicato
molti giorni e notti”.
no un documento autentico, ma che per questo motivo si affidava alla relazione
degli esperti.
documento, sia sulla Nuova Bussola Quotidiana QUI e QUIche su Stilum Curiae,
offrire ai lettori questo ulteriore aggiornamento sullo stato della questione. Senza
esprimere giudizi diversi da quelli che abbiamo già manifestato a attribuire
patenti. E cioè che le contraddizioni e discrepanze fra le testimonianze del
passato, e quello che è stato rivelato sono tali da autorizzare a pensare a un
qualche elemento mancante, del mosaico. Come peraltro conferma il recente
libro di Saverio Gaeta, “Fatima, tutta la verità”, che mette in luce contraddizioni
e carenze delle spiegazioni dell’allora Segretario di Stato, il cardinale Tarcisio
Bertone, autore con Giuseppe De Carli de “L’ultima veggente di Fatima”, nel
2007, e de “L’ultimo segreto di Fatima”. Uscito proprio nel 2010: lo stesso anno
in cui apparve il documento di fonte anonima riportato dal libro di Zavala.
-calligrafa-nega-che-il-testo-pubblicato-da-zavala-sia-una-falsificazione/
testo-apocrifo-su-fatima-ma-intanto-quelli-autentici-sono-sconvolgenti-e-sono-
ignorati