giovedì 22 giugno 2023

IL VANGELO DI T O M M A S O

 


Il Vangelo di Tommaso

Ecco le parole segrete che

Gesù Vivente ha detto

e che Didimo, Giuda Tommaso,

ha trascritto.

1.

E Lui ha detto:

“Colui che trova il senso segreto di queste parole

non assaggerà la morte.”

2.

Gesù disse:

“Chi cerca non smetta di cercare finché non trova

e quando troverà resterà sconvolto e, così sconvolto,

farà cose meravigliose e regnerà sul Tutto.”

3 .

Gesù ha detto:

“Se chi vi guida vi dice: sì, il Regno è nei Cieli,

allora gli uccelli del cielo saranno in vantaggio,

se vi dicono che è nel mare,

allora i pesci saranno in vantaggio.

Ma il Regno è dentro voi e fuori di voi.

Quando voi vi conoscerete, allora sarete consci,

e saprete che siete voi i figli del Padre Vivente.

Ma se vi capita di non conoscere voi stessi.

allora restate poveri e siete la povertà stessa!”

2

Il Vangelo di Tommaso

4.

Gesù ha detto:

“L'uomo vecchio non esiti a rendere i suoi giorni

come i sette giorni di un neonato all'origine della vita,

e continuerà a vivere, perché ciò che è prima

diviene ciò che è dopo e tutto si unisce.”

5

Gesù ha detto:

“Conoscerai il tuo futuro

e ciò che è nascosto ti sarà svelato,

perché non vi è nulla di nascosto che non apparisca.”

6

I suoi discepoli lo interrogarono e gli chiesero:

“Vuoi Tu che digiuniamo, in che modo pregheremo,

come faremo l'elemosina

e quali regole seguiremo riguardo ai cibi?”

Gesù rispose:

“Non dite sciocchezze

e ciò che non vi sentite di fare, non lo fate,

perché tutto si svela di fronte al cielo.

Non vi è nulla di nascosto che, in verità, non venga alla luce,

alla lunga non possa apparire.”

7

Disse Gesù:

“È nel giusto il leone che divora l'uomo:

è il leone che diventa uomo.

Sbaglia l'uomo che mangia il leone:

è sempre il leone che diventa uomo.”

3

Il Vangelo di Tommaso

8.

E Lui ha detto:

“L'uomo è simile a un abile pescatore che getta in mare

la sua rete e la ritira dal mare piena di pesci piccoli,

fra essi trova un pesce grande e buono l'abile pescatore

e i pesci piccolini li getta tutti in fondo al mare

scegliendo, senza esitare, il pesce grande.

Chi ha orecchie per intendere, intenda!”

9.

Gesù ha detto:

“Ecco che il seminatore esce,

riempie la sua mano di semi e li getta,

qualcuno cade sulla strada, vengono gli uccelli e li beccano.

Altri cadono sulle rocce e non affondano radice nella terra

e non innalzano spiga verso il cielo,

e altri cadono su una siepe di spine

e la semenza marcisce e il verme se la mangia,

e altri cadono sulla buona terra

e innalzano buon frutto verso il cielo

il suo rapporto è di sessanta per misura

e centoventi per misura.”

10.

Gesù ha detto:

“Ho lanciato una fiamma nel Cosmo

e la custodisco affinché arda.”

4

Il Vangelo di Tommaso

11.

Gesù ha detto:

“Il Cielo passerà, anche il Cielo che sta sopra passerà

ma i morti non vivranno e i vivi non moriranno.

Nei giorni in cui mangiavate i morti li rendevate vivi.

Quando sarete nella luce cosa dovrete fare?

Un tempo eravate uno, poi siete divenuti due,

ma, divenuti due, cosa dovrete fare?”

12.

I discepoli dissero a Gesù:

“Sappiamo che ci lascerai, dopo, chi ci guiderà?

Gesù rispose loro: giunti a quel punto

andate da Giacomo il Giusto,

spettano a lui le cose che riguardano la terra e il cielo.”

13

Gesù ha detto ai suoi discepoli:

“ Cercate un paragone, e dite a chi somiglio.”

Simon Pietro ha detto:

“Somigli a un angelo giusto.”

Matteo ha detto:

“Somigli ad un uomo amante della saggezza e dal cuore retto.”

E Tommaso gli dice:

“Dolce Maestro, la mia bocca rifiuta di dire a chi somigli.”

Gesù Cristo dice allora:

“Non sono più il tuo Maestro da quando hai bevuto fino

alla pienezza alla fonte ribollente che io stesso ho gustata.”

E lo prese in disparte in un luogo nascosto e gli disse tre parole.

Quindi Tommaso, essendo tornato ai suoi compagni,

questi gli dissero:

“Cosa Gesù ti ha rivelato?”

5

Il Vangelo di Tommaso

E Tommaso rispose loro:

“Se io vi dico una sola delle parole che Lui mi ha detto,

prenderete pietre e mi lapiderete

e un fuoco verrà fuori dalle pietre e vi brucerà.”

14.

Gesù disse loro:

“Se voi digiunate, cadrete in errore per vostra colpa,

e se voi pregate, sarete condannati,

e se farete l’elemosina, farete del male al vostro Spirito,

e se entrate in qualche paese o percorrete qualche regione,

se qualcuno vi ospita, mangiate pure ciò che vi mettono davanti

e curate quelli fra loro che sono malati perché quello che

entrerà nella vostra bocca non vi può contaminare

ma ciò che esce dalla vostra bocca vi contamina!”

15

Gesù ha detto:

“Quando vedrete Colui che non è nato da donna

inchinatevi col viso a terra e adoratelo

perché è Lui il vostro Padre.”

16

Gesù ha detto:

“Gli uomini forse pensano che io sia venuto a portare

la pace nell’universo e non sanno che sono venuto a portare

divisioni sulla terra, fuoco,spada,guerra,

perché se in una casa vi sono cinque persone

tre saranno contro due, due contro tre,

il padre contro il figlio, e il figlio contro il padre,

e staranno là come uomini solitari.”

6

Il Vangelo di Tommaso

17

Gesù ha detto:

“Vi darò ciò che l’occhio non ha mai visto

e l’orecchio non ha mai udito e la mano non ha mai toccato

e che non ha mai raggiunto il cuore dell’uomo.”

18

I discepoli dissero a Gesù:

“Dicci quale sarà la nostra fine!”

Gesù rispose:

“Voi che avete conosciuto il principio perché vi preoccupate

della morte? Infatti dove è il principio là è la fine.

Felice colui che vive sempre nel principio

e sa cos’è la fine e non assaggerà le morti.”

19

Gesù ha detto:

“Felice colui che è esistito già prima di venire all’esistenza!

Se voi divenite miei discepoli e capite queste mie parole,

esse potranno servirvi di fondamento.

In verità avete cinque alberi in Paradiso che non cambiano

né d’estate né d’inverno e le loro foglie non cadono.

Colui che li conosce non assapora le morti.”

20

I discepoli chiesero:

“Dicci a cosa somiglia il Regno dei Cieli.”

Lui rispose loro: “Somiglia a un granellino di senape,

il più piccolo di tutti i semi.

Quando cade sulla terra arata produce un grande tronco

che offre riparo agli uccelli del cielo.”

7

Il Vangelo di Tommaso

21

Màriza chiese a Gesù:

“A chi somiglia un tuo discepolo?”

Lui rispose:

“Somiglia ad un fanciullo

che si trova in un campo che non è suo.

Quando arriva il padrone gli grida:

“Lascia ciò che non è tuo.”

E lui si sveste in sua presenza

per discolparsi e restituire tutto.

Per questo io dico che il padrone sa

che i ladri arrivano.

Veglia in attesa del loro arrivo per non permettere a loro

di aprire un varco nella casa del suo regno

per rubarne la proprietà.

Ma voi siate vigili nel mondo e sostenetevi con gran forza

sulle vostre reni per timore che i ladri non trovino una via

per giungere fino a voi, perché le cose necessarie su cui voi

fate tanto affidamento, essi ve le ruberanno.

Possa esservi fra di voi un uomo vigile che intenda.

Il frutto è ormai maturo e quello giunge rapidamente

con la falce in mano e lo ha reciso!

Chi ha orecchie per intendere, intenda!”

22

Gesù vide dei piccoli che prendevano il latte

e disse ai suoi discepoli:

“Questi piccoli lattanti somigliano a coloro

che entrano nel Regno.”

Loro gli chiesero:

“Se saremo come quei bimbi entreremo nel Regno?”

8

Il Vangelo di Tommaso

Gesù rispose loro:

“Quando farete di due cose una unità e farete

l’interno uguale all’esterno e l’esterno uguale all’interno

e il superiore uguale all’inferiore,

quando ridurrete il maschio e la femmina ad un unico essere

così che il maschio non sia solo maschio

e la femmina non resti solo femmina,

quando considerate DUE occhi come unità di occhio

ma una mano come unità di mano

e un piede come unità di piede,

una funzione vitale in luogo di una funzione vitale

allora troverete l’entrata del Regno.”

23

Gesù ha detto:

“Io vi sceglierò uno fra mille e due fra diecimila

e questi si troveranno ad essere un individuo solo.”

24

I suoi discepoli Gli chiesero:

“Dicci in che luogo Tu sei

perché è necessario che noi lo cerchiamo.”

Egli rispose loro:

“Chi ha orecchie intenda!

La luce sta nell’Essere Luminoso e irraggia l’intero cosmo.

Il non illuminarsi è il Male!”

25

Gesù ha detto:

“Ama tuo fratello come la tua anima

e veglia su di lui come la pupilla del tuo occhio.”

9

Il Vangelo di Tommaso

26

Gesù ha detto:

“La pagliuzza nell’occhio del fratello tu la vedi

ma la trave nel tuo occhio tu non la vedi.

Quando tu toglierai la trave dal tuo occhio

allora ci vedrai chiaro

per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello.”

27

“Se non digiunate il cosmo non troverete il Regno.

Se non fate Sabato quando è Sabato,

non vedrete il Padre.”

28

Gesù ha detto:

“Sono sceso nel centro del cosmo e sono apparso in carne,

ma vi ho trovato tutti ubriachi, non ho trovato nessuno che

abbia sete e la Mia anima ha sofferto per i figli degli uomini

perché il loro cuore è cieco e non vedono affatto

che son venuti al mondo a mani vuote

e a mani vuote dovranno andarsene dal mondo.

Ma ora sono ubriachi. Quando avranno smaltito la sbornia

allora cambieranno il modo di pensare.”

29

Gesù ha detto:

“Se la carne si forma dallo Spirito è una meraviglia

ma se lo Spirito nasce dalla carne

è la meraviglia delle meraviglie.

Ma di questo io mi stupisco: come tanto grande ricchezza

ha preso dimora in tanta povertà!”

10

Il Vangelo di Tommaso

30

Gesù ha detto:

“Là dove sono tre di voi, rimanete voi.

Là dove siete due o uno con voi Io sarò.”

31

Gesù ha detto:

“Nessuno è profeta in patria,

nessun medico cura i suoi familiari.”

32

Gesù ha detto:

“Una città che sia costruita su un’alta montagna

è sicura e non potrà cadere,

ma nemmeno restare nascosta.”

33

Gesù ha detto:

“Ciò che ti entra in un orecchio, fuori dall’altro orecchio

gridalo a gran voce sopra i tetti, perché nessuno accende una

candela e poi la mette sotto un recipiente

o la mette in un luogo nascosto ma la pone su un lampadario

affinché quelli che vanno e che vengono

possano vedere la sua luce.”

34

Gesù ha detto:

“Se un cieco guida un altro cieco,

tutti e due cadranno nel fosso.”

11

Il Vangelo di Tommaso

35

Gesù ha detto:

“Non è possibile che qualcuno entri nella casa di un forte

e lo vinca con la violenza

a meno che non gli abbia legato le mani,

allora potrà vuotare la sua casa.”

36

Gesù ha detto:

“Non vi curate da mattino a sera e da sera a mattino

di ciò che voi indossate.”

37

I suoi discepoli dissero:

“In quale giorno ti rivelerai

e in quale giorno potremo vederti?”

Gesù rispose:

“Quando vi libererete dal vostro pudore

e vi slaccerete i vestiti facendoli scivolare ai vostri piedi

e come i piccoli bambini li calpesterete,

allora voi vedrete il Figlio di Colui che è Vivente

e non avrete mai più paura.”

38

Gesù ha detto:

“Quante volte vi verrà la voglia di udire

queste parole che Io ora sto dicendo a voi!

Ma non vi è nessun altro da cui le possiate udire.

Verranno quei giorni in cui mi cercherete

e non mi troverete.”

12

Il Vangelo di Tommaso

39

Gesù ha detto:

“Il fariseo e lo scriba hanno rubato la chiave

della conoscenza e l’hanno sotterrata.

Cosi non solamente non sono entrati,

ma non hanno lasciato entrare quelli che volevano.

Perciò voi siate prudenti come le serpi

e puri come le colombe.”

40

Dice Gesù:

“Un ceppo di vite è stato piantato contro la volontà del Padre

e poiché non è forte sarà estirpato dalle sue radici e morirà.”

41

Gesù ha detto:

“A colui che ha sarà dato.

A colui che non ha anche quel poco che ha

gli sarà tolto.”

42

Gesù ha detto:

“Consideratevi di passaggio.”

43

Un suo discepolo gli disse:

“Chi sei Tu per dire a noi queste cose?”.

“Dalle cose che vi dico non capite chi sono?”.

Ma voi siete come quella gente che ama l’albero

e ne odia il frutto. E se ama il frutto odia l’albero.”

13

Il Vangelo di Tommaso

44

Gesù ha detto:

“A chi bestemmia il PADRE sarà perdonato.

E a chi bestemmia il FIGLIO sarà perdonato.

A chi bestemmia la INNOCENTE SPIRITUALITA’

non si perdonerà ne in terra ne in cielo.”

45

Dice Gesù:

“Non si possono raccogliere grappoli tra le spine

e neppure si raccolgono fichi sui cardi che non danno frutti.

Un uomo buono dà una resa buona,

un uomo cattivo dà una resa cattiva,

perché estrae i mali che sono chiusi nel suo cuore

e dice cose cattive.”

46

Gesù ha detto:

“Da Adamo fino a Giovanni Battista

tra i nati da donna nessuno è superiore a Giovanni Battista

perché la sua visione non è parziale.

Ma Io vi dico: Colui che tra voi si farà piccolo conoscerà il

Regno e sarà più grande di Giovanni.”

47

Gesù ha detto:

“Non è possibile che un uomo salga su due cavalli,

che tenda due archi, e non è possibile

e che un sensale obbedisca a due padroni

altrimenti darà retta a uno e disobbedirà all’altro;

nessun uomo beve vino vecchio

e desidera contemporaneamente di bere vino nuovo,

14

Il Vangelo di Tommaso

e non si versa vino nuovo in otri vecchi perché non esplodano

e non si versa vino vecchio in otri nuovi

perché non diventi cattivo.

Non si cuce una toppa vecchia su un vestito nuovo

perché si strapperebbe.”

48

Gesù ha detto:

“Se due fanno la pace tra loro nella stessa casa,

essi diranno parlando alla montagna:

'Vattene via' e lei si allontanerà.”

49

Gesù ha detto:

 “Perché troverete l’ingresso del Regno,

dato che voi siete usciti di lì

e di nuovo ne ritroverete l’entrata.”

50

Gesù ha detto:

“Se vi dicono: 'Di dove venite?' rispondete loro:

'Noi siamo usciti dalla luce, di là dove la luce si forma

uscendo dall’Uno stesso. Essa si espande

e si manifesta, vivente, negli Archetipi'

Se qualcuno vi dice: 'Chi siete?'

Dite: 'Noi siamo i suoi figli,

noi siamo gli Eletti del Padre Vivente.'

Se vi domandano:

'Qual’è la caratteristica del vostro Padre che vive in voi?'

“E’ allo stesso tempo movimento e quiete.'”

15

Il Vangelo di Tommaso

51

Un discepolo Gli disse:

“In quale giorno i morti troveranno pace

e in quale giorno verrà il nuovo mondo?”

Lui rispose:

“Ciò che voi attendete è già avvenuto

ma voi non ve ne siete accorti.”

52

Un discepolo Gli disse:

“Ventiquattro profeti hanno parlato in Israele

e tutti hanno detto di Te”.

Lui gli rispose:

“Voi non accettate colui che sta vivo davanti a voi

e parlate di coloro che sono morti.”

53

Un discepolo Gli disse:

“La circoncisione è utili o no?”

Lui gli rispose:

“Se fosse utile, il Padre li farebbe nascere

già circoncisi dalla loro madre.

Ma la vera circoncisione è nello Spirito.

Quella si è utile!”

54

Gesù ha detto:

“Beati voi poveri perché è vostro il Celeste Regno”.

16

Il Vangelo di Tommaso

55

Gesù ha detto:

“Colui che non sa lasciare suo padre e sua madre

non può divenire mio discepolo

e colui che non sa lasciare i suoi fratelli e le sue sorelle e non

sa comportarsi come me, non sarà degno di Me.”

56

Gesù ha detto:

“Colui che ha capito il mondo ha scoperto un cadavere,

ma se ha scoperto un cadavere il mondo a che gli serve?”

57

Gesù ha detto:

“Il Regno del Padre è simile a un uomo che possedeva

buoni semi. Venne di notte il suo nemico

e mescolò tra i buoni semi la zizzania.

Ma quell’uomo non permise che si toccasse la zizzania

e disse che aveva paura che qualcuno entrando

e dicendo di voler togliere la zizzania

non portasse via invece il grano assieme ad essa.

Ma davvero verrà il tempo della mietitura

e la zizzania non potrà nascondersi

e allora la si strapperà e la si brucerà.”

58

Gesù ha detto:

“Felice l’uomo che ha messo alla prova se stesso

perché ha trovato la vita!”

17

Il Vangelo di Tommaso

59

Gesù ha detto:

“Guardate Colui che è Vivente mentre siete in vita,

affinché non moriate e che, cercando di vederLo,

non siate in grado di scorgerLo.”

60

Videro un Samaritano che conduceva un agnello,

all’entrata della Giudea, Lui disse ai suoi discepoli:

“Perché porta in giro l’agnello?”.

Essi gli risposero:

“Per ucciderlo e mangiarlo”

Egli disse loro:

“Finché è vivo non può mangiarlo,

salvo che non lo uccida e diventi cadavere!”

Loro dissero:

“Non può fare diversamente!”

Lui disse allora:

“Anche voi cercatevi un luogo in cui la vita è sicura

per evitare di diventare cadaveri e di essere mangiati.”

61

Gesù ha detto:

“Una coppia riposa sul letto:

quale dei due vivrà, quale morirà?”

Salomè rispose:

“Non sei forse tu l’uomo uscito dall’UNO VIVENTE,

che sei salito sul mio letto ed hai mangiato alla mia mensa?”

Gesù le rispose:

“IO SONO COLUI CHE E’

USCITO DA COLUI CHE E’ UGUALE.

18

Il Vangelo di Tommaso

MI E’ STATO DATO CIO’ CHE E’ DEL PADRE MIO!”

“E io non sono forse la tua discepola?”

“Quanto ha questo, ti dico: quando ci si unisce

si è pieni di Vita, quando si resta divisi

si è pieni di Male!”

62

Gesù ha detto:

“Io rivelo i miei misteri

a coloro che sono degni dei miei misteri.

Se la tua mano destra farà qualcosa,

la tua mano sinistra non deve sapere ciò che fa.”

63

Gesù ha detto:

“C’era un uomo ricco, che possedeva una grande fortuna.

Egli si disse:

'Utilizzerò questa mia fortuna per seminare, piantare,

raccogliere, riempire i miei granai di grano

affinché io non manchi di nulla.'

Ecco ciò che pensava nel suo cuore e, quella notte morì!

Chi ha orecchie per intendere, intenda!”

64

Gesù ha detto:

“Un uomo aveva degli invitati e, dopo aver preparato il pasto,

mandò il suo sensale a chiamarli.

Quello andò dal primo e gli disse:

'Il mio padrone ti invita!'

Lui disse:

'Debbo del denaro a dei mercanti che vengono da me stasera,

devo dar loro degli ordini. Mi scuso per cena!'

19

Il Vangelo di Tommaso

Quello andò da un altro e gli disse:

'Il mio padrone ti invita'

Ma quello rispose:

'Ho comprato una casa e mi ci vuole una giornata

non sarò disponibile.'

Il servo si recò da un altro e gli disse:

'Il mio padrone ti invita'

Ma egli rispose:

'Un mio amico si sposa e sono io che gli preparo il convito,

non potrò venire, mi scuso per la cena!'

Quello andò da un altro e gli disse:

'Il mio padrone ti invita'

Ma quello gli rispose:

'Ho acquistato un villaggio e devo riscuotere gli affitti delle

case. Non potrò venire. Mi scuso!'

Il sensale tornò e disse al suo padrone:

2Tutti quelli che hai invitati a cena hanno trovato una scusa.'

Il padrone disse allora al sensale:

'Va per le strade e chiunque troverai, conducilo a cena da me.

I compratori e i mercanti non entreranno

nel luogo di mio Padre!'”

65

Lui ha detto:

“Un uomo ricco possedeva una vigna:

la diede a dei contadini perché la lavorassero

e per riceverne da essi il frutto.

Ma quando mandò il suo sensale a chiedere ai contadini

che gli dessero il frutto della vigna,

questi assalirono il sensale lo percossero

e per poco , non lo uccisero.

Il sensale ritornò e lo riferì al suo padrone.

20

Il Vangelo di Tommaso

Il suo padrone si disse:

'Forse non lo avranno riconosciuto.' Mandò un altro sensale

e i contadini malmenarono anche quello.

Allora il padrone mandò Suo Figlio, disse:

“Forse rispetteranno Mio Figlio,

perché egli è l’erede della vigna.'

Ma si gettarono su di lui e lo uccisero.

Chi ha orecchie per intendere, intenda!”

66

Gesù ha detto:

“Fatemi vedere la pietra

che i muratori hanno gettato via.

Essa è la pietra angolare!”

67

Gesù ha detto:

“Colui che conosce il Tutto,

se perde se stesso perde il Tutto.”

68

Gesù ha detto:

“Felici voi, quando sarete respinti e malmenati,

e non si troverà nessun posto là dove vi hanno malmenati.”

69

Gesù ha detto:

“Felici sono coloro

che sono stati malmenati nel cuore.

Sono loro che hanno conosciuto il Padre in Verità.

Felici gli affamati

Perché verrà saziato il ventre di chi vuole.”

21

Il Vangelo di Tommaso

70

Gesù ha detto:

“Quando voi realizzerete questo in Voi,

questo che voi avete si salverà.

Ma se vi capita di non averlo in voi,

questo che voi non avete vi ucciderà.”

71

Gesù ha detto:

“Io rovescerò quella casa e nessuno potrà ricostruirla.”

72

Un uomo gli disse:

“Parla ai miei fratelli,

affinché dividano con me i beni di mio padre.”

Lui gli rispose:

“O uomo, chi ha fatto di me un divisore?”

Si rivolse verso i suoi discepoli e chiese loro

“Sono io dunque un divisore?”

73

Gesù ha detto:

“Il raccolto è certo abbondante, ma gli operai sono pochi.

Sollecitate quindi il Signore,

affinché mandi degli operai per il raccolto.”

74

Lui ha detto:

“Signore, vi sono molti intorno al pozzo,

ma nessuno nel pozzo!”

22

Il Vangelo di Tommaso

75

Gesù ha detto:

“Vi sono molti che stanno davanti alla porta

ma essi sono gli UNIFICATORI

che entreranno nel luogo delle nozze.”

76

Gesù ha detto:

“Il Regno del Padre è simile a un uomo d’affari

che possedeva della merce e trovò una perla.

Quel mercante era saggio: vendette la merce

e tenne solo la perla.

Anche voi preoccupatevi del tesoro che non perisce,

e resta là dove nessun tarlo viene a mangiarlo

e nessun verme lo distrugge.”

77

Gesù ha detto:

“Io sono la luce che si diffonde su tutti.

Io sono il Tutto. Il tutto esce da Me.

E il Tutto ritorna in Me.

Tagliate del legno: io sono lì.

Sollevate una pietra, mi troverete lì.”

78

Gesù ha detto:

“Perché andate per la campagna?

Per vedere una canna scossa dal vento,

o per vedere un uomo, che porta vesti di gran pregio.

I vostri re e i vostri grandi, loro portano ricche vesti,

e non potranno conoscere la verità.”

23

Il Vangelo di Tommaso

79

Una donna fra la folla gli disse:

“Fortunato è il ventre che ti ha portato

ed i seni che ti hanno nutrito!”

Egli rispose:

“Fortunate quelle che hanno compreso il Verbo del Padre

e l’hanno osservato in verità,

perché verranno giorni in cui direte:

'Fortunato il ventre che non fu gravido

ed i seni che non hanno allattato.'”

80

Gesù ha detto:

“Colui che ha capito il cosmo ha visto un corpo ,

ma, se ha visto quel corpo il cosmo non è degno di lui.”

81

Gesù ha detto:

“Colui che è diventato ricchissimo sia fatto Re,

e se si accaparra il potere, sia destituito.”

82

Gesù ha detto:

“Chi è vicino a me è vicino alla fiamma

e chi è lontano da me è lontano dal Regno.”

83

Gesù ha detto:

“All’uomo si manifestano gli Archetipi Viventi

ma la luce che è in essi li fa rimanere nascosti.

Nelle forme la Luce del Padre si manifesta

e i suoi Archetipi Viventi sono cancellati dalla Sua Luce.”

24

Il Vangelo di Tommaso

84

Gesù ha detto:

“Il giorno in cui vedrete a chi assomigliate, vi rallegrerete.

Ma quando vedrete i vostri Archetipi Viventi

che all’inizio erano in voi,

che non muoiono, né si manifestano,

voi resterete stupefatti.”

85

Gesù ha detto:

“Adamo ha perduto un grande potere,

una grande ricchezza,

ma egli non è stato degno di loro

perché, se ne fosse stato degno

non avrebbe assaggiato la morte.”

86

Gesù ha detto:

“Le volpi hanno le loro tane

e gli uccelli possiedono il loro nido.

Ma il Figlio dell’Uomo non ha un luogo,

ove posare la testa e riposare.”

87

Gesù ha detto:

“Miserabile è il corpo che dipende da un altro corpo

e miserabile è l’anima che dipende da quei due.”

25

Il Vangelo di Tommaso

88

Gesù ha detto:

“Gli angeli giungeranno a voi coi loro profeti e vi daranno

ciò che è vostro. E voi, ciò che possedete datelo a loro.

Dunque, chiedetevi: 'In che giorno verranno

a ricevere ciò che è loro?'”

89

Gesù ha detto:

“Perché pulite soltanto l’esterno del calice?

Non capite che colui che ha creato l’interno

è anche Colui che ha creato l’esterno?”

90

Gesù ha detto:

“Venite a Me, perché il mio giogo è ben funzionante

e la mia autorità è dolce e troverete la vostra pace.”

91

Chiesero a Lui.

“Dicci chi sei, affinché crediamo in Te.”

Egli rispose loro:

“Voi guardate le apparenze del cielo e della terra

e Colui che vi sta di fronte non lo avete riconosciuto

e non potete capire questo fatto.”

92

Gesù ha detto:

“Cercate e troverete. Ma queste cose

su cui mi avete interrogato in questi giorni

e che io non vi ho dette in passato,

ora ve le dirò, e voi non ve ne preoccupate.”

26

Il Vangelo di Tommaso

93

Non date ciò che è puro ai cani,

per timore che essi non lo buttino sul letame.

Non gettate perle ai porci per tema che le sporchino.”

94

Gesù ha detto:

“Chi cerca troverà, a chi bussa, sarà aperto.”

95

Gesù ha detto:

“Se vi capita di avere del denaro non prestatelo ad usura,

ma datelo a chi non ve lo restituisce.”

96

Gesù ha detto:

“Il Regno del Padre è simile a una donna

che prese un po’ di lievito e lo mise nella pasta

facendo grossi pani.

Chi ha orecchie per intendere, intenda!”

97

Gesù ha detto:

“Il Regno del Padre è simile a una donna

che portava un orcio pieno di farina

 percorrendo un lungo tratto di cammino.

L’ansa dell’orcio si ruppe e la farina

si rovesciò dietro di lei, sulla strada.

Siccome non se ne accorse,

lei non poté rammaricarsene.

Rientrata in casa, posò la brocca a terra

e la trovò vuota.”

27

Il Vangelo di Tommaso

98

Gesù ha detto:

“Il Regno del Padre è simile a un uomo

che voleva uccidere un grande personaggio.

Snudò la spada in casa sua e trafisse la parete

per sapere se la sua mano sarebbe stata ferma.

Allora uccise il grande personaggio.”

99

I discepoli gli dissero:

“I tuoi fratelli e tua madre se ne stanno in disparte!”

Egli rispose loro:

“Coloro che qui fanno la volontà del Padre mio

essi sono i miei fratelli e mia madre,

che entreranno nel Regno del Padre mio.”

100

Mostrarono a Gesù una moneta d’oro e gli dissero:

“Gli esattori di Cesare esigono da noi dei tributi.”

Egli rispose loro:

“Date a Cesare quello che è di Cesare,

date a Dio ciò che appartiene a Dio,

e ciò che è mio, datelo a me.”

101

“Colui che non pospone suo padre e sua madre,

come Me, non potrà diventare mio discepolo.

Colui che non ama suo Padre e sua Madre come Me,

non potrà diventare mio discepolo.

Perché è mia madre che mi ha messo al mondo,

ma la mia VERA MADRE che mi ha dato la Vita.”

28

Il Vangelo di Tommaso

102

Gesù ha detto:

“Poveri i Farisei che sono simili a un cane

che dorme nella mangiatoia dei buoi:

perché non può mangiare e non lascia mangiare i buoi.”

103

Gesù ha detto:

“Felice l’uomo che conosce

il momento in cui i ladri verranno,

perché allora si terrà pronto, raccoglierà le sue forze,

prenderà lo slancio sulle reni,

prima che essi tentino di entrare.”

104

Essi Gli dissero:

“Vieni con noi a pregare e a digiunare!”

Gesù rispose:

“Che cosa ho fatto di male e in che cosa ho peccato?

Ma quando lo Sposo è lontano dalla camera nuziale,

allora che si digiuni e si preghi!”

105

Gesù ha detto:

“Colui che conosce il PADRE e la MADRE

chi potrà mai chiamarlo “figlio di puttana?”

106

Gesù ha detto:

“QUANDO SAPRETE TRASFORMARE IL DUE IN UNO,

DIVENTERETE “FIGLI DELL’UOMO”

29

Il Vangelo di Tommaso

e se direte:

-Montagna, allontanati, quella si allontanerà!”

107

Gesù ha detto:

“Il Regno è simile a un pastore che possedeva cento pecore.

Una di loro, la più grande, scomparve.

Lui abbandonò le altre novantanove

e non si preoccupò che dell’unica

finché non l’ebbe ritrovata dandosi molta pena.

Lui disse alla pecora:

“Io ti voglio più bene che alle altre novantanove!”

108

Gesù ha detto:

“Colui che beve alla mia bocca,

diventa come Me e Io divento Lui

e ciò che è nascosto gli è rivelato.”

109

Gesù ha detto:

“Il Regno è simile a un uomo

che possedeva in un campo un tesoro,

ma non sapeva dove fosse.

Alla sua morte, lo lasciò a suo figlio.

Il figlio non sapeva nulla,

prese possesso del campo e lo vendette.

Venne allora il compratore e, arando, trovò il tesoro.

Poi, cominciò a prestare il denaro ad usura

a chi voleva.”

30

Il Vangelo di Tommaso

110

Gesù ha detto:

“Colui che ha trovato il cosmo ed ha la ricchezza,

vi rinuncia per il cosmo.”

111

Gesù ha detto:

“Il cielo sparirà e la terra di fronte a voi

e il Vivente uscito dal Vivente

non vedrà né morte né paura

perché Io Gesù Cristo.

Vi dico:

Se uno trova se stesso il cosmo è nulla di fronte a lui!”

112

Gesù ha detto:

“Guai alla carne che è schiava dell’anima,

guai all’anima che è schiava della carne!”

113

I discepoli gli chiesero:

“Il Regno in che giorno verrà?”

“E’ inutile l’attesa, non si dovrà dire:

Ecco, è qui!

Ma il Regno del Padre è già sulla terra

e gli uomini non lo vedono!”

31

Il Vangelo di Tommaso

114

Simon Pietro disse:

“Voglio che Màriza si allontani da noi

perché le donne non sono degne della vita.”

Gesù allora disse:

“Invece io la terrò con me affinché io possa completarla in

maschilità, per farla diventare Spirito Vivente.

E similmente per voi maschi!

Perché le donne che si completano in maschilità,

possono entrare nel Regno dei Cieli.”

____________________________________________

[NON  sono fantasie i Vangeli Apocrifi - Vanno studiati meditati  valutati  e  conosciuti -  per scoprire

molte notizie che conducono a Giovanni. 7 i sigilli e 7 i vangeli.  ... Ci sono cose assai preziose ]

AMDG et D.V.MARIAE

mercoledì 21 giugno 2023

DIO VI BENEDICA. Segni dei nostri tempi

 


Fulton Sheen e l’inganno del Grande Umanitario

L'arcivescovo di Newport,  contribuì alla conversione di migliaia di persone con i suoi sermoni radio e tv. Eccone uno dei più famosi sui "Segni dei nostri tempi"

Segni dei nostri tempi

Dio vi benedica! Voglio che queste siano le mie prime parole di saluto a voi. Saranno anche le parole conclusive di tutte le trasmissioni. “Dio vi benedica” significa che Dio è amore, che Dio vi ama e che voi dovete ricambiare l’amore di Dio.

Perché così poche persone si accorgono della gravità della nostra crisi presente? In parte è perché gli uomini non vogliono credere che i loro tempi siano malvagi, in parte perché questo significa accusare se stessi e soprattutto perché per misurare i loro tempi essi non hanno altri criteri all’infuori di sé.

Solo quanti vivono secondo la fede sanno davvero che cosa sta accadendo nel mondo. Il Nostro Salvatore potrebbe ben dire quel che disse ai sadducei e ai farisei del Suo tempo: «Quando si fa sera, voi dite: “Bel tempo, perché il cielo rosseggia”; e al mattino: “Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo”. Sapete dunque interpretare l’aspetto del cielo e non siete capaci di interpretare i segni dei tempi» (Mt 16,2-3)

Noi conosciamo i segni dei nostri tempi? Essi indicano due verità ineluttabili, la prima delle quali è che siamo giunti alla fine dell’epoca postrinascimentale che fece dell’uomo la misura di tutte le cose. I tre dogmi fondamentali del mondo moderno si stanno dissolvendo davanti ai nostri occhi.

Primo, stiamo assistendo alla liquidazione dell’uomo economico, o dell’assunto per cui l’uomo, in quanto animale altamente evoluto, non ha altre funzioni nella vita se non produrre e acquisire ricchezza, e poi come le bestie da pascolo invecchiare e morire.

Secondo, stiamo assistendo alla liquidazione dell’idea della naturale divinità dell’uomo, che non ha bisogno di alcun Dio che gli dia dei diritti, o di un Redentore che lo salvi dalla colpa, perché il progresso è diventato automatico grazie alle scienze, all’educazione e all’evoluzione, che un giorno renderà l’uomo una specie di dio.


Stiamo assistendo anche alla liquidazione del razionalismo, o dell’idea secondo cui il compito della ragione umana non è scoprire il significato e lo scopo della vita, e cioè la salvezza dell’anima, bensì ideare nuovi avanzamenti tecnici per fare in modo che la città dell’uomo su questa terra prenda il posto della città di Dio. Può benissimo essere che il liberalismo storico sia soltanto un’era di transizione tra una civiltà che una volta era cristiana e una che sarà decisamente anticristiana.

La seconda grande verità che i segni dei tempi fanno presagire è che siamo decisamente alla fine di un’era non-religiosa della civiltà, con ciò intendo un’era che considerava la religione come un’appendice alla vita, un extra di devozione, un costituente morale per l’individuo ma di nessuna rilevanza sociale, e Dio un compagno silenzioso il cui nome è usato dalla ditta per darsi una rispettabilità ma che non ha niente da dire a riguardo di come si deve gestire l’attività.

La nuova era in cui stiamo entrando è quella che potremmo chiamare la fase religiosa della storia umana. Non fraintendetemi; “religiosa” non vuol dire che gli uomini si rivolgeranno a Dio, ma piuttosto che l’indifferenza all’assoluto che ha caratterizzato la fase liberale della civiltà sarà seguita da una passione per l’assoluto. Da oggi in poi lo scontro non sarà per le colonie e i diritti delle nazioni, ma per le anime degli uomini. Le linee della battaglia sono tracciate chiaramente e non c’è più dubbio su quali siano le questioni fondamentali. Da oggi in poi gli uomini si divideranno in due religioni concepite di nuovo come abbandono a un assoluto. Il conflitto del futuro è tra un assoluto che è il Dio-Uomo e un assoluto che è l’uomo-dio; tra il Dio che si è fatto uomo e l’uomo che si fa dio; tra i fratelli in Cristo e i compagni nell’Anticristo.


L’Anticristo, però, non sarà chiamato così, altrimenti non avrebbe seguaci. Non indosserà calzamaglie rosse né vomiterà zolfo, né impugnerà una lancia né agiterà una coda con la punta a forma di freccia come il Mefistofele nel Faust. Da nessuna parte nelle Sacre Scritture troviamo conferma del mito popolare che immagina il diavolo come un buffone vestito di rosso. È descritto invece come un angelo caduto, come “il Principe di questo mondo” il cui mestiere è di dirci che non esiste nessun altro mondo. La sua logica è semplice: se non c’è un paradiso, non c’è alcun inferno; se non c’è un inferno, non c’è alcun peccato; se non c’è il peccato, non c’è alcun giudizio, e se non c’è un giudizio allora il male è bene e il bene è male. Ma al di là di queste descrizioni, Nostro Signore ci dice che egli sarà molto simile a Lui, che ingannerà perfino gli eletti – e di sicuro nessun diavolo di quelli che abbiamo visto nei libri illustrati riuscirebbe a ingannare gli eletti.

In che modo egli verrà in questa nuova era per convincerci a seguire il suo culto? Verrà travestito da Grande Umanitario; parlerà di pace, prosperità e abbondanza non come mezzi per condurci a Dio, ma come fini in sé. Scriverà libri su una nuova idea di Dio adatta ai modi di vivere della gente; diffonderà la fede nell’astrologia in modo da incolpare per i nostri peccati non la nostra volontà, ma le stelle; spiegherà psicologicamente la colpa in termini di sesso represso, farà sprofondare gli uomini nella vergogna se gli altri uomini diranno che non sono di mente aperta e liberali; identificherà la tolleranza con l’indifferenza verso quel che è giusto e quel che è sbagliato; incoraggerà i divorzi con l’inganno secondo cui una nuova unione è “vitale”; accrescerà l’amore per l’amore e diminuirà l’amore per la persona; invocherà la religione per distruggere la religione; parlerà perfino di Cristo e dirà che è stato il più grande uomo che sia mai vissuto; dirà che la sua missione è liberare gli uomini dalla schiavitù della superstizione e dal fascismo, che baderà di non definire mai.


Ma in mezzo a tutto il suo apparente amore per l’umanità e alle sue chiacchiere su libertà e uguaglianza, avrà un grande segreto che non rivelerà a nessuno: non crederà in Dio. Poiché la sua religione sarà la fratellanza senza la paternità di Dio, ingannerà perfino gli eletti. Istituirà una controchiesa che sarà una scimmiottatura della Chiesa perché lui, il diavolo, è la scimmiottatura di Dio. Essa sarà il corpo mistico dell’Anticristo e a livello esteriore ricorderà la Chiesa come corpo mistico di Cristo. In un disperato bisogno di Dio, indurrà l’uomo moderno nella sua solitudine e frustrazione a morire dalla voglia di entrare a far parte della sua comunità, la quale darà all’uomo uno scopo più grande senza bisogno di correzione personale né di ammettere la propria colpa.

Questi sono giorni in cui al diavolo è stata concessa una corda particolarmente lunga. [Perché non dobbiamo mai dimenticarci che Nostro Signore disse a Giuda e alla sua banda: «È giunta la tua ora». È l’ora di Dio, ma anche quella del male] l’ora in cui il pastore dev’essere percosso e le pecore disperse. La Chiesa si è forse preparata a una simile notte buia, con il decreto del Santo Padre che stabilisce le condizioni per cui un’Elezione Papale può tenersi fuori dalla città di Roma?


Uomini che conoscono la storia hanno visto questi giorni bui avvicinarsi. Nel lontano 1842, 105 anni fa, il poeta tedesco Heine scrisse: «Il comunismo, sebbene oggi se ne parli poco e si aggiri per soffitte segrete su miserabili giacigli di paglia, è l’eroe oscuro destinato un grande, ancorché temporaneo, ruolo nella tragedia moderna… Tempi selvaggi e tetri ci minacciano, e il profeta che desideri scrivere una nuova apocalisse dovrebbe inventare bestie completamente nuove – bestie tanto terribili che le vecchie creature di san Giovanni sembreranno dolci colombe e angioletti in confronto. Gli dèi si velano i volti per la compassione verso i figli degli uomini, i loro antichi fardelli. Il futuro odora di cuoio, sangue, empietà e molte frustate. E io farò bene a consigliare ai nostri nipoti di nascere con scorze dure sulle loro schiene». Questo nel 1842.

Davvero siamo stati avvertiti. Per la prima volta nella storia la nostra epoca ha assistito alla persecuzione del Vecchio Testamento da parte dei nazisti e alla persecuzione del Nuovo Testamento da parte dei comunisti. Chiunque abbia a che fare con Dio oggi è odiato, che la sua vocazione sia di annunciare il Suo Figlio Divino, Gesù Cristo, come per gli ebrei, o di seguirLo come i cristiani. Dal momento che i segni dei nostri tempi indicano una battaglia tra assoluti possiamo aspettarci che il futuro sarà un tempo di prova, per due ragioni.


Innanzitutto, perché si fermi la disgregazione. Se non ci fossero catastrofi, l’empietà prenderebbe sempre più terreno. Quel che è la morte per il singolo uomo, la catastrofe lo è per una civiltà malvagia: l’interruzione della vita e, per la civiltà, l’interruzione della sua empietà. Perché Dio avrebbe messo un angelo con una spada fiammeggiante a guardia del Giardino dell’Eden dopo la Caduta, se non per prevenire che i nostri primi progenitori vi entrassero di nuovo e mangiassero dell’Albero della Vita, cosa che avrebbe reso immortale la loro colpa? Dio non permetterà che l’ingiustizia diventi eterna. Egli permette che accadano rivolte, disgregazione e caos per ricordarci che i nostri pensieri sono stati sbagliati e i nostri desideri sono stati empi. La verità morale è vendicata dalla rovina che consegue al suo ripudio. Il caos dei nostri tempi è l’argomento negativo più forte che potesse mai essere utilizzato dalla cristianesimo. La catastrofe rivela che il male si sconfigge da solo e che non possiamo distogliere lo sguardo da Dio, come abbiamo fatto, senza fare del male a noi stessi.

La seconda ragione per cui dovrà arrivare una crisi è per prevenire una identificazione sbagliata tra la Chiesa e il mondo. Nostro Signore ha inteso che coloro che sono i Suoi seguaci fossero diversi nello spirito da coloro che non lo sono. Ma questa linea di demarcazione è stata offuscata. Invece del nero e del bianco c’è soltanto una sfumatura. La mediocrità e il compromesso caratterizzano le vite di tanti cristiani. Leggono gli stessi romanzi dei moderni pagani, educano i figli nella stessa maniera atea, danno retta ai medesimi commentatori che non hanno altri criteri se non giudicare il presente dal passato e il futuro dal presente; consentono che s’insinuino nelle loro famiglie usi pagani come il divorzio e le seconde nozze; vi sono sedicenti leader sindacali cattolici privi di carattere che danno indicazioni di voto per i comunisti ai congressi, o scrittori cattolici che accettano presidenze in organismi comunisti per inoculare idee totalitarie nei film. Non ci sono più il conflitto e l’opposizione che devono caratterizzarci. Stiamo influenzando il mondo meno di quanto il mondo influenzi noi. Non c’è più diversità.


Noi che siamo stati inviati per fondare un ospedale siamo stati infettati dalla malattia, e dunque abbiamo perduto il potere di guarire. E poiché l’oro è mescolato a una lega, tutto dev’essere gettato nella fornace affinché lo scarto sia bruciato. Il valore della prova sarà di distinguerci. Una catastrofe deve giungere per rifiutarci, disprezzarci, odiarci, perseguitarci, e allora, allora potremo marcare la nostra lealtà, affermare la nostra fedeltà e dichiarare dalla parte di chi stiamo. Diminuiremo in numero, ma aumenteremo in qualità. Non è per la Chiesa che temiamo, ma per il mondo. Tremiamo non perché Dio potrebbe essere scalzato dal trono, ma perché potrebbe regnare la barbarie.

Infine tre consigli pratici per questi tempi, perché i cristiani prendano coscienza che un momento di crisi non è un tempo di disperazione, ma di opportunità. Siamo nati nella crisi, nella sconfitta: la Crocefissione. E una volta che prendiamo coscienza che siamo sottoposti alla Collera Divina, possiamo diventare oggetto della Divina Misericordia. Gli autentici insegnamenti di Dio generano speranza. Il ladrone sulla destra arrivò a Dio attraverso una crocefissione.

In secondo luogo i cattolici devono accrescere la loro fede, appendere un crocifisso nelle loro case, ricordarsi che hanno una croce da portare; riunire le vostre famiglie ogni sera per recitare il rosario; andare alla Messa quotidiana; fare ogni giorno l’Ora Santa nella Presenza del nostro Signore dell’Eucaristia, soprattutto nelle parrocchie dove i pastori sono consci del bisogno del mondo e quindi celebrano servizi di riparazione.


Infine, ebrei, protestanti, cattolici, americani, tutti noi dobbiamo prendere coscienza che il mondo ci chiama a sforzi eroici per la spiritualizzazione. Non invochiamo l’unità religiosa, che non è possibile se acquistata al prezzo dell’unità della verità, ma chiediamo un’unità delle persone religiose, nella quale ognuno marci separato secondo la luce della sua coscienza, ma tutti colpiscano insieme per il progresso morale del mondo. Le forze del male sono unite; le forze del bene sono divise. È possibile che non riusciremo mai ai ritrovarci nel medesimo banco – voglia Dio che accada – ma possiamo incontrarci sulle nostre ginocchia. Potete stare certi che nessun sordido compromesso né equilibrismo vi riguarderà. Coloro che hanno fede faranno meglio a rimanere in stato di grazia e coloro che non l’hanno faranno meglio a capire le proprie intenzioni, poiché nell’era che viene ci sarà un solo modo per fermare le vostre ginocchia tremanti, e sarà piegarle e mettersi a pregare.

Pregate Michele, Michele il Principe del mattino, che sconfisse Lucifero che voleva farsi dio. Quando un tempo il mondo si incrinò a causa di un ghigno in paradiso, egli si alzò e trascinò giù dai sette cieli l’orgoglio che voleva guardare l’Altissimo dall’alto in basso.


E pregate anche Nostra Signora. Ditele: “È a te che è stato dato il potere di schiacciare la testa del serpente che mentendo disse agli uomini che sarebbero diventati dèi. E possa tu, che ritrovasti Cristo allorché Egli fu perso per tre giorni, ritrovarLo di nuovo per il nostro mondo che Lo ha perduto. Dona la Parola all’incontinenza senile della nostra prolissità. E come tu formasti la Parola nel tuo grembo, forma Lui nei nostri cuori. Signora del Blu del Cielo, in questi giorni oscuri accendi le nostre lampade. Ridacci la Luce del Mondo perché una Luce risplenda anche in questi giorni di oscurità”.   

Dio vi benedica.




domenica 18 giugno 2023

Sappi tacere...

 


L'AMORE DEL SILENZIO

Applicati virilmente a reprimere la lingua. Tu la ricevesti per esprimere le cose utili: dunque si astenga da ogni frivolezza, da ogni inutilità. Per governarla meglio, non parlare mai se non per rispondere a domande necessarie o utili.

Una domanda vana non merita che il silenzio. Se poi a volte ti si rivolgesse qualche facezia, per modo di ricreazione, per non essere di peso agli altri, potrai benissimo accoglierla con volto ilare e benevolmente, però guardati dal parlare. Anche se il tuo silenzio dovesse provocare mormorazioni, tristezza o altre parole amare; anche se dovessi essere trattato da orgoglioso, esagerato e intollerabile; tu piuttosto prega Dio con fervore affinché conservi in pace il loro cuore.

Nondimeno qualche volta è permesso di parlare: in caso di necessità e quando la carità o l'obbedienza lo richiedono. Ma allora abbi cura di parlare solo dopo matura riflessione, di spicciarti con poche parole, umilmente e a voce sommessa. Lo stesso devi fare se hai da rispondere a qualcuno.

Sappi così tacere per alcun tempo: edificherai i tuoi fratelli, e il silenzio ti insegnerà a parlare quando sarà il momento opportuno. Frattanto prega Dio affinché si degni di supplire Lui, con buone ispirazioni, nel cuore dei tuoi fratelli, quei buoni pensieri che la legge del silenzio ti impedisce, per il momento, di comunicare loro.

In tal modo, con la povertà e con il silenzio, estirperai le numerose sollecitudini che soffocano il buon seme delle virtù, gettato ininterrottamente nel tuo cuore dalla ispirazione divina. (S. Vincenzo Ferreri)

AMDG et D.V.MARIAE