AMDG et DVM
"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
venerdì 17 aprile 2020
CONCHIGLIA.NET
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La forza dello Spirito Santo non ci illumina soltanto né solo ci consola. Ci indirizza anche verso il futuro, verso l’avvento del Regno di Dio. Che magnifica visione di una umanità redenta e rinnovata noi scorgiamo nella nuova era promessa dal Vangelo odierno! San Luca ci dice che Gesù Cristo è il compimento di tutte le promesse di Dio, il Messia che possiede in pienezza lo Spirito Santo per comunicarlo all’intera umanità. L’effusione dello Spirito di Cristo sull’umanità è un pegno di speranza e di liberazione contro tutto quello che ci impoverisce. Tale effusione dona nuova vista al cieco, manda liberi gli oppressi, e crea unità nella e con la diversità (Luca 4,18-19; Isaia 61,1-2). Questa forza può creare un mondo nuovo: può “rinnovare la faccia della terra” (Salmo 104, 30)!
Rafforzata dallo Spirito e attingendo ad una ricca visione di fede, una nuova generazione di cristiani è chiamata a contribuire all’edificazione di un mondo in cui la vita sia accolta, rispettata e curata amorevolmente, non respinta o temuta come una minaccia e perciò distrutta. Una nuova era in cui l’amore non sia avido ed egoista, ma puro, fedele e sinceramente libero, aperto agli altri, rispettoso della loro dignità, un amore che promuova il loro bene e irradi gioia e bellezza. Una nuova era nella quale la speranza ci liberi dalla superficialità, dall’apatia e dall’egoismo che mortificano le nostre anime e avvelenano i rapporti umani. Cari giovani amici, il Signore vi sta chiedendo di essere profeti di questa nuova era, messaggeri del suo amore, capaci di attrarre la gente verso il Padre e di costruire un futuro di speranza per tutta l’umanità.
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AMDG et DVM
LA MADONNA DISSE A LUCIA...
Sono più di 40 preti morti di CODIV-19......Leggete, è importante.
LA CHIESA HA DATO IL PERMESSO DI RIVELARE IL TERZO SEGRETO DI FATIMA.
La Madonna disse a Lucia:
“Guarda figlia mia, Io mostro al Mondo ciò che accadrà negli anni tra il 2000 ed il 2020.
L’umanità non sta mettendo in pratica i Comandamenti di Dio, Nostro Padre.
Satana sta dirigendo il Mondo, creando odio e discordia dappertutto.
L’umanità sta fabbricando armi micidiali, virus che possono distruggere il Mondo in un attimo. Se non vi sarà la conversione, metà dell’umanità sarà orrendamente distrutta. La guerra comincerà contro Roma, si scaglierà contro gli ordini religiosi.
Dio permetterà il prodursi di estremi eventi naturali: grandine, freddo, acqua, fuoco, inondazioni, terremoti, tempo inclemente, disastri terribili, con inverni estremamente freddi, che distruggeranno poco a poco la Terra;
queste cose, comunque, cominceranno in prossimità dell’anno 2020.
C’è ancora la possibilità di salvezza e, per chi non vuole credere, di ascoltare le parole della Madre Santa, che chiede di pregare.
UNA PARTE VIENE ORA QUI RIVELATA, PER QUELLE PERSONE CHE DEBBONO CONOSCERE, PER PREPARARSI E PREPARARE...
“Praticate atti di carità e di bontà verso il prossimo che ha bisogno, anche e soprattutto verso chi non vi ama”.
“Amatevi come Mio Figlio vi ha amati. Per questo molti sopravvivranno, ma molti moriranno ed altri moriranno poi”.
“Il castigo che altrimenti arriverà sulla terra è inimmaginabile”.
“Nostro Signore castigherà duramente chi non crede a nulla, anche coloro che non avranno tempo per Lui”.
“Io chiedo a tutti di credere in Gesù Cristo; Dio aiuta il Mondo, ma chi non testimonia la Fede e non sarà leale e giusto sarà terribilmente provato”.
“ (…) ".
Il curato Agustín, che vive a Fatima, dice che Papa Paolo VI gli diede il permesso di visitare Suor Lucia, poiché essendo monaca di clausura non poteva uscire né ricevere visite. Il curato Agustín dice che ella lo accolse a cuore aperto e gli disse: '‘Curato, Nostra Signora è molto triste, poiché quasi nessuno si è interessato alla Sua profezia del 1917”. Così come i buoni camminano per una strada stretta in questo mondo, quelli del male camminano per una strada larga, che porta direttamente alla distruzione.
Mi crede Curato? Il castigo verrà in breve tempo.
Molte anime si perderanno e molte Nazioni subiranno catastrofi; altre, se non si convertiranno, addirittura spariranno dalla Terra.
Però, nonostante la profezia, se l’umanità mediterà, progredirà nel bene, facendo buone azioni, il Mondo si potrebbe ancora salvare.
In caso contrario, se l’umanità insisterà nella malvagità, il Mondo umano inevitabilmente si perderà.
Ora è arrivato il momento di far conoscere il Messaggio di Nostra Signora di Fatima ai vostri famigliari, ai vostri amici ed ai loro amici, al Mondo intero.
Cominciate a pregare, elevate il vostro spirito, fate penitenze e sacrifici.
Noi siamo molto vicini ai tempi previsti, quasi all’ultimo giorno, poiché la catastrofe è prossima.
A seguito di tutto questo, molti che non sanno, abbracceranno la Vera Chiesa di Gesù Cristo.
Tutte le Nazioni, Inghilterra, Russia, Cina ecc..., tutte le Religioni, Protestanti, Spiritisti, Musulmani, Buddisti ed Ebrei, tutti torneranno, adoreranno e crederanno in Dio, nel Suo inviato Gesù Cristo e nella Vergine Maria, Sua Santissima Madre.
Ma cosa dobbiamo aspettarci?
Ovunque si parla di pace e tranquillità, ma il castigo verrà!
UN UOMO IN UNA POSIZIONE MOLTO ALTA, VERRA’ AVVISATO DI CIO’ CHE CAUSERA’ LA GUERRA.
UNA PODEROSA ARMATA CAMMINERÁ ATTRAVERSO L’EUROPA E LA GUERRA NUCLEARE INIZIERA’.
Questa guerra distruggerà tutto, l’oscurità cadrà sulla Terra per 72 ore (3 giorni). Solo una terza parte dell’Umanità sopravviverà a queste 72 ore di oscurità e di terrore, mentre le persone buone cominceranno a vivere in una nuova era.
In una notte molto fredda, 10 minuti prima di mezzanotte, UN GRAN TERREMOTO scuoterà la Terra per 8 ore.
Questo sarà il terzo segnale di Dio per chi governa la Terra.
Coloro che, vicini al Signore e benedetti, senza dubbi di Fede, diffonderanno questo messaggio profetico della Santa Madre Maria, annunciato a Fatima, non dovranno temere.
Quindi, che cosa fare? Pregare e chiedere perdono a Dio!
Non uscire dalla propria casa e non fare entrare alcun estraneo, poiché solo il buono non sarà sotto il ‘potere del male’ e sopravviverà alla catastrofe.
Dovete essere preparati a rimanere in vita e, come Miei figli, vi do le seguenti indicazioni.
LA NOTTE SARA’ ESTREMAMENTE FREDDA; SOFFIERANNO VENTI FORTISSIMI; CI SARA’ MOLTA ANGOSCIA E, IN POCO TEMPO, AVVERRA’ UN GRANDE TERREMOTO, CHE FARA’ TREMARE TUTTA LA TERRA.
In casa, chiudete porte e finestre e non parlate con nessuno che non sia in casa.
Non siate curiosi di ciò che accade fuori, perché questa è l'ira del Signore.
Accendete candele benedette, perché per 3 giorni nessuna altra luce si accenderà.
Il movimento della Terra sarà così violento da muovere l’asse terrestre (da 23 a 20 gradi); poi tornerà alla normale posizione.
Poi l’incertezza completa e totale coprirà tutta la Terra.
Lo ‘spirito maligno’ andrà libero, facendo molto male alle anime che non vollero sentire questo messaggio di avvertimento e che non vollero ravvedersi, pentirsi e convertirsi.
Che le anime Cristiane si ricordino di accendere le Candele Benedette, santificate su un Sacro Altare con un Crocifisso, per comunicare con Dio attraverso Suo Figlio, implorando la Sua infinita Misericordia.
Scenderà l’oscurità.
Poi, una Croce Mistica apparirà in Cielo, ricordando il Preziosissimo Sangue che il Divino Suo Figlio sparse per Amore dell’umanità e per la nostra Redenzione.
Nelle case, l’unica luce sarà data delle Sacre Candele di cera, che una volta accese non dovranno essere spente per i 3 giorni di oscurità.
Tutti dovranno tenere in casa ACQUA BENEDETTA o SANTIFICATA, che dovrà essere sparsa per tutta la casa, specialmente su porte e finestre.
Il Signore proteggerà la bontà degli eletti.
Dinnanzi alla Croce del Divino Figlio, innalzare con devozione alla Vergine Maria, Nostra SS. Madre Celeste, la seguente preghiera:
“OH DIO, PERDONATE LE NOSTRE COLPE, SALVATECI DAL FUOCO DELL’INFERNO, PORTATE IN CIELO TUTTE LE ANIME, SPECIALMENTE LE PIU’ BISOGNOSE DELLA VOSTRA SANTA MISERICORDIA.
OH DOLCE MADRE MARIA, INTERCEDETE PER NOI PECCATORI !
NOI VI AMIANO, SALVATE IL NOSTRO MONDO.”
Coloro che credono in queste Sante Parole, insegnate dalla Madonna ai tre pastorelli, trasmettano questo Santo Messaggio anche ad altri.
I GIUSTI NON DOVRANNO TEMERE NULLA NEL GRAN GIORNO DEL SIGNORE.
Parlane con tutte le persone che conosci, adesso, perché rimane poco tempo, pur se i tempi del Signore non sono i nostri.
Coloro che rimarranno in silenzio ORA saranno responsabili per il gran numero di anime che si perderanno, perché non sapevano.
Quando la terra terminerà di tremare, quelli che ancora non crederanno nel Nostro Signore… periranno!
Il vento spargerà gas ovunque.
Non sorgerà il sole in quel giorno del Signore.
Coloro che sopravvivranno a questa catastrofe, non dovranno dimenticare che il castigo di Dio è Sacro.
Per nessuna ragione si dovrà guardare fuori per osservare, perché Dio non vuole che nessuno dei Suoi Figli veda il castigo riservato ai peccatori impenitenti.
Questa realtà non si sa quando dovrà avvenire, ma, comunque, occorre essere sempre pronti e sereni in animo!
Tutto ciò è scritto nelle Sacre Scritture e nel Nuovo Testamento:
- S. Luca (Capitolo 21, versetto 5-11, 12-19, 20-20, 29-33)
- Lettera di S. Paulo (Capitolo 3, 8-14).
- Profeta Isaia (cap. 40 ,1. 5. 9).
Si deve capire che Dio può permettere che tutto questo accada.
Il Papa ed i Vescovi sono in attesa di un altro Messaggio che parlerà di pentimento e di preghiera.
Ricordate sempre che la Parola di Dio non è una minaccia, ma un ammonimento per la salvezza dell’Umanità, poiché l’uomo fa sempre in tempo a convertirsi ed invocare la Misericordia Divina, scongiurando ogni calamità.
E’ dovere di tutti i credenti far conoscere queste sante e materne rivelazioni della Madonna di Fatima, in maniera che tutti nel Mondo, ne vengano a conoscenza!
In tal modo, daremo l’opportunità anche agli scettici ed agli increduli di conoscere tale esortazione, per potersi pentire prima del grande Giorno del Signore.
Non possiamo sapere se coloro che riceveranno queste Sante Rivelazioni siano credenti o non credenti, di certo sappiamo che Dio, mediante noi, arriva dove serve, dove vuole, per chi vuole, oltre ogni credo o religione.
Anche se NON credi in queste Sante Rivelazioni, divulgale lo stesso, affinché tutti abbiano l’opportunità di conoscere e discernere.
Queste spaventose Profezie possono anche non avverarsi …
… è sufficiente mettere in pratica i 10 Comandamenti !
Sono solo 10 semplici regole che, come Dio chiede, se vengono osservate dai peccatori, potrebbero far ottenere il perdono.
Suor Lucia morì a Coimbra l’11 Febbraio del 2005.
Già dagli anni venti, Suor Lucia aveva predetto che questa Profezia si sarebbe avverata dopo il suo trapasso.
“ Credete al Vangelo e convertitevi …! ” (…)
<< Per parlare al Mondo di un DIO che per molti è il grande sconosciuto, occorre soprattutto un deciso rinnovamento della qualità della nostra Fede e della nostra Preghiera. Questa è la prima condizione, per poter parlare a Dio, per offrire al prossimo una significativa risposta alle grandi trasformazioni sociali e culturali del nostro tempo>> ( Dal discorso di Papa Benedetto XVI, all’udienza di Giovedì 24 Maggio 2012 ).
<< Piccola Torre di Babele >>
( Pietro Bruges il Vecchio -1563-)
Oggi l’uomo non si accorge di inseguire vari idoli, perdendo tempo nel rincorrere futili vanità !
<< Anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, nei quali un tempo viveste, alla maniera di questo mondo, seguendo il ‘principe’ delle ‘potenze dell’aria’, quello ‘spirito’ che ora opera negli uomini ribelli. >> ( Ef 2,1-2)
<< Chi crede nel Figlio ha la Vita Eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui. >> (Gv 3,36)
<< Una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta. >> (Giovanni Paolo II)
Qualsiasi forma di male, qualsiasi peccato, qualsiasi cataclisma può essere rivoluzionatamente attenuato, o debellato, con le opere buone, con la carità e la giustizia, facendo trionfare il bene, avvicinandosi con umiltà a Dio con la perseverante Preghiera, testimoniando coerentemente la propria Fede. Non è mai troppo tardi!
giovedì 16 aprile 2020
Mi trovo di fronte all’ultimo tratto del percorso della mia vita e non so cosa mi aspetta.
SANTA MESSA IN OCCASIONE DELL’85° GENETLIACO DEL SANTO PADRE
OMELIA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
Cappella Paolina
Lunedì, 16 aprile 2012
Lunedì, 16 aprile 2012
Signori Cardinali,
Cari Fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio,
Cari Fratelli e Sorelle!
Cari Fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio,
Cari Fratelli e Sorelle!
Nel giorno del mio compleanno e del mio Battesimo, il 16 aprile, la liturgia della Chiesa ha posto tre segnavia che mi indicano dove porta la strada e che mi aiutano a trovarla.
In primo luogo, c’è la memoria di santa Bernadette Soubirous, la veggente di Lourdes; poi, c’è uno dei Santi più particolari della storia della Chiesa, Benedetto Giuseppe Labre; e poi, soprattutto, c’è il fatto che questo giorno è sempre immerso nel Mistero Pasquale, nel Mistero della Croce e della Risurrezione, e nell’anno della mia nascita è stato espresso in modo particolare: era il Sabato Santo, il giorno del silenzio di Dio, dell’apparente assenza, della morte di Dio, ma anche il giorno nel quale si annunciava la Risurrezione.
Bernadette Soubirous, la ragazza semplice del Sud, dei Pirenei – tutti la conosciamo e la amiamo. Bernadette è cresciuta nella Francia illuminista del XIX secolo, in una povertà difficilmente immaginabile. La prigione, che era stata abbandonata perché troppo insalubre, diventò, alla fine – dopo qualche esitazione –, la dimora della famiglia, nella quale ella trascorse l’infanzia. Non c’era la possibilità di avere formazione scolastica, solo un po’ di catechismo per la preparazione alla Prima Comunione. Ma proprio questa fanciulla semplice, che nel suo cuore era rimasta pura e schietta, aveva il cuore che vede, era capace di vedere la Madre del Signore e in Lei il riflesso della bellezza e della bontà di Dio. A questa fanciulla Maria poteva mostrarsi e attraverso lei parlare al secolo e oltre il secolo stesso. Bernadette sapeva vedere, con il cuore puro e genuino. E Maria le indica la sorgente: lei può scoprire la sorgente, acqua viva, pura e incontaminata; acqua che è vita, acqua che dona purezza e salute.
E attraverso i secoli, ormai, quest’acqua viva è un segno da parte di Maria, un segno che indica dove si trovano le sorgenti della vita, dove possiamo purificarci, dove troviamo ciò che è incontaminato. In questo nostro tempo, in cui vediamo il mondo in tanto affanno, e in cui prorompe la necessità dell’acqua, dell’acqua pura, questo segno è tanto più grande. Da Maria, dalla Madre del Signore, dal cuore puro viene anche l’acqua pura, genuina che dà la vita, l’acqua che in questo secolo – e nei secoli che possono venire – ci purifica e ci guarisce.
Penso che possiamo considerare quest’acqua come un’immagine della verità che ci viene incontro nella fede: la verità non simulata, ma incontaminata.
Infatti, per poter vivere, per poter diventare puri, abbiamo bisogno che ci sia in noi la nostalgia della vita pura, della verità non travisata, di ciò che non è contaminato dalla corruzione, dell’essere uomini senza macchia. Ecco che questo giorno, questa piccola Santa è sempre stata per me un segno che mi ha indicato da dove proviene l’acqua viva di cui abbiamo bisogno – l’acqua che ci purifica e che dà la vita –, e un segno di come dovremmo essere: con tutto il sapere e tutte le capacità, che pure sono necessari, non dobbiamo perdere il cuore semplice, lo sguardo semplice del cuore, capace di vedere l’essenziale, e dobbiamo sempre pregare il Signore affinché conserviamo in noi l’umiltà che consente al cuore di rimanere chiaroveggente – di vedere ciò che è semplice ed essenziale, la bellezza e la bontà di Dio – e di trovare così la sorgente dalla quale viene l’acqua che dona la vita e purifica.
Poi c’è Benedetto Giuseppe Labre, il pio pellegrino mendicante del XVIII secolo che, dopo diversi tentativi inutili, trova finalmente la sua vocazione di pellegrinare come mendicante – senza niente, senza alcun appoggio e non tenendo per sé nulla di quel che riceveva se non ciò di cui aveva assolutamente bisogno – pellegrinare attraverso tutta l’Europa, a tutti i santuari dell’Europa, dalla Spagna fino alla Polonia e dalla Germania fino alla Sicilia: un Santo veramente europeo! Possiamo anche dire: un Santo un po’ particolare che, mendicando, vagabonda da un santuario all’altro e non vuole fare altro che pregare e con ciò rendere testimonianza a quello che conta in questa vita: Dio.
Certo, non rappresenta un esempio da emulare, ma è un segnavia, un dito teso verso l’essenziale. Egli ci mostra che Dio da solo basta; che al di là di tutto ciò che può esserci in questo mondo, al di là delle nostre necessità e capacità, quello che conta, l’essenziale è conoscere Dio. Egli da solo basta. E questo «solo Dio», egli lo indica a noi in modo drammatico. E al tempo stesso, questa vita realmente europea che, da santuario a santuario, abbraccia l’intero Continente europeo rende evidente che colui che si apre a Dio non si estranea dal mondo e dagli uomini, bensì trova fratelli, perché da parte di Dio cadono le frontiere, solo Dio può eliminare le frontiere perché grazie a Lui siamo tutti solo fratelli, facciamo parte gli uni degli altri; rende presente che l’unicità di Dio significa, al contempo, la fratellanza e la riconciliazione degli uomini, l’abbattimento delle frontiere che ci unisce e ci guarisce.
Così egli è un Santo della pace proprio in quanto è un Santo senza alcuna esigenza, che muore povero di tutto eppure benedetto con ogni cosa.
E poi, infine, c’è il Mistero Pasquale. Nello stesso giorno in cui sono nato, grazie alla premura dei miei genitori, sono anche rinato dall’acqua e dallo Spirito, come abbiamo appena ascoltato nel Vangelo. In primo luogo, c’è il dono della vita che i miei genitori mi hanno fatto in tempi molto difficili, e per il quale li devo ringraziare. Ma non è scontato che la vita dell’uomo in sé sia un dono.
Può veramente essere un bel dono? Sappiamo che cosa incombe sull’uomo nei tempi bui che si troverà davanti – anche in quelli più luminosi che potranno venire? Possiamo prevedere a quali affanni, a quali terribili eventi potrà essere esposto? È giusto dare la vita così, semplicemente? È responsabile o è troppo incerto? È un dono problematico, se rimane a se stante. La vita biologica di per sé è un dono, eppure è circondata da una grande domanda. Diventa un vero dono solo se, insieme ad essa, si può dare una promessa che è più forte di qualunque sventura che ci possa minacciare, se essa viene immersa in una forza che garantisce che è un bene essere uomo, che per questa persona è un bene qualsiasi cosa possa portare il futuro. Così, alla nascita va associata la rinascita, la certezza che, in verità, è un bene esserci, perché la promessa è più forte delle minacce. Questo è il senso della rinascita dall’acqua e dallo Spirito: essere immersi nella promessa che solo Dio può fare: è bene che tu ci sia, e ne puoi essere certo, qualsiasi cosa accada. Da questa certezza ho potuto vivere, rinato dall’acqua e dallo Spirito. Nicodemo chiede al Signore: «Un vecchio può forse rinascere?». Ora, la rinascita ci è donata nel Battesimo, ma noi dobbiamo continuamente crescere in essa, dobbiamo sempre di nuovo lasciarci immergere da Dio nella sua promessa, per essere veramente rinati nella grande, nuova famiglia di Dio che è più forte di tutte le debolezze e di tutte le potenze negative che ci minacciano. Perciò questo è un giorno di grande ringraziamento.
Il giorno in cui sono stato battezzato, come ho detto, era Sabato Santo. Allora si usava ancora anticipare la Veglia Pasquale nella mattinata, alla quale sarebbe seguito ancora il buio del Sabato Santo, senza l’Alleluia. Mi sembra che questo singolare paradosso, questa singolare anticipazione della luce in un giorno oscuro, possa essere quasi un’immagine della storia dei nostri giorni. Da un lato, c’è ancora il silenzio di Dio e la sua assenza, ma nella Risurrezione di Cristo già c’è l’anticipazione del «sì» di Dio, e in base a questa anticipazione noi viviamo e, attraverso il silenzio di Dio, sentiamo il suo parlare, e attraverso il buio della sua assenza intravvediamo la sua luce. L’anticipazione della Risurrezione nel mezzo di una storia che si evolve è la forza che ci indica la strada e che ci aiuta ad andare avanti.
Ringraziamo il buon Dio perché ci ha donato questa luce e lo preghiamo affinché essa possa rimanere sempre. E in questo giorno ho motivo di ringraziare Lui e tutti coloro che sempre di nuovo mi hanno fatto percepire la presenza del Signore, che mi hanno accompagnato affinché io non perdessi la luce.
Mi trovo di fronte all’ultimo tratto del percorso della mia vita e non so cosa mi aspetta. So, però, che la luce di Dio c’è, che Egli è risorto, che la sua luce è più forte di ogni oscurità; che la bontà di Dio è più forte di ogni male di questo mondo. E questo mi aiuta a procedere con sicurezza. Questo aiuta noi ad andare avanti, e in questa ora ringrazio di cuore tutti coloro che continuamente mi fanno percepire il «sì» di Dio attraverso la loro fede.
Alla fine - Cardinale Decano - un cordiale ringraziamento per le Sue parole di fraterna amicizia, per tutta la collaborazione in tutti questi anni. E un grande grazie a tutti i collaboratori dei 30 anni in cui sono a Roma, che mi hanno aiutato a portare il peso della mia responsabilità. Grazie. Amen.
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