martedì 17 dicembre 2019

Gesù è davvero una porta, come quella laggiù? No, non è una porta letterale, ma è una vera e propria porta in una vera esperienza di Dio.

Le classiche obiezioni contro Dio? Ecco 10 risposte veloci

Dawkins e LennoxArgomenti contro Dio. Il matematico di Oxford, John Lennox, si è confrontato con il biologo Richard Dawkins sull’esistenza di Dio e dal loro dialogo abbiamo preso spunto per formulare dieci brevi risposte alle più classiche obiezioni ateiste.

Dibattiti su Dio come quello avvenuto tra il matematico John Lennox, docente presso la Oxford University, ed il biologo ateo Richard Dawkins, non avvengono in Italia. Sono, con buone ragioni, ritenuti superficiali e non produttivi. Tuttavia abbiamo scelto di valorizzare ciò che è emerso, le obiezioni un po’ prevedibili di Dawkins e le risposte veloci di Lennox, un paradigma di quanto avviene spesso nei dibattiti sui forum tra atei e credenti.
Ognuna delle 10 obiezioni che abbiamo scritto, ispirandoci a quanto emerso nel dibattito, meriterebbe ovviamente un approfondimento a parte, ma la formula sintetica può aiutare i credenti in una prima e istantanea replica in caso di confronti su blog e social network con persone anti-teiste o anti-religiose, con la speranza che nasca un confronto più serio. O, perché no, un’amicizia.

1) “Tu non credi in Zeus, Thor e tutti gli altri dei. Io respingo il Dio cristiano, semplicemente non credo in un dio più di te”.
Il problema di questa obiezione è che gli “dei”, come Zeus e Thor, non sono comparabili con la comprensione biblica di Dio. C’è una grande differenza tra tutte le antiche divinità orientali e il Dio della Bibbia, esse sono prodotti della massa primordiale e dell’energia dell’universo. Il Dio della Bibbia ha invece creato i cieli e la terra. E’ la Causa prima (possiamo chiamarlo “X” se ci dà fastidio il nome “Dio”) mentre gli dei erano parte dell’universo. Il Dio cristiano non è dunque assimilabile né paragonabile agli dei, a Babbo Natale e alla teiera di Russell. Si può non credere in Lui, ma non è accettabile in quanto illogica questo tipo di obiezione.
2) “La scienza ha spiegato tutto e non comprende Dio”.
La scienza non può rispondere a certi tipi di domande, ad esempio “che cosa è etico?” e “cosa è bello?”. Anche quando si tratta di domande sul mondo naturale, la scienza è limitata e talvolta può rispondere attraverso diversi tipi di spiegazioni (anche contraddittorie tra loro) per le stesse cose. Dio non è più in competizione con la scienza come spiegazione dell’universo di quanto Henry Ford compete con la legge di combustione interna come spiegazione del funzionamento di un’automobile.
3) “La scienza si oppone a Dio”
Ci sono alcune concezioni di “dio” che potrebbero essere opposte alla scienza, ma non il Dio cristiano. Ci potrebbero essere alcuni tipi di “divinità” che sono inventate per spiegare le cose che non capiamo, ma non sono il Dio cristiano. Se ci viene offerta una scelta tra la scienza e dio questo non è il concetto biblico di Dio, il cristianesimo non è un’alternativa alla scienza nella spiegazione del mondo. Il Dio della Bibbia non è un dio delle lacune, ma un Dio di tutto lo spettacolo, è la miglior spiegazione del perché la scienza sia così efficace. Se definite il vostro dio come un dio delle lacune (cioè che serve a spiegare quel che la scienza ancora non sa), allora state facendo una scelta tra scienza e Dio. Ma il vostro non è il Dio cristiano.
4) “Non si può dimostrare che Dio esiste”
Questo tipo di affermazione ignora che esistono diversi tipi di “prova”. In nessun senso matematico si può dimostrare l’esistenza di Dio, ma è molto difficile voler dimostrare tutto tramite la scienza. E non è dimostrabile scientificamente che può esistere soltanto ciò che è dimostrato scientificamente. La parola “prova” ha due significati: c’è il significato rigoroso in matematica, che è molto raro e difficile utilizzare e poi c’è l’altro significato, quello dell’oltre ogni ragionevole dubbio. Questo è il tipo di “prova” che possiamo presentare: argomenti per portare qualcuno al di là di ogni ragionevole dubbio, certezze morali sulle quali basiamo la nostra vita. Rispetto a Dio, inoltre, esistono anche argomenti razionali, come quelli realizzati dai filosofi Alvin Plantinga e William Lane Craig, ci sono gli argomenti di Tommaso d’Aquino, esiste l’esperienza personale dei cristiani e la testimonianza affidabile dei racconti evangelici nella Bibbia.
5) “La fede è credere senza alcuna prova”.
La fede cristiana non è mai stata priva di prova: i Vangeli sono stati scritti per fornire la prova, come attesta Luca all’inizio del suo Vangelo. La fine del Vangelo di Giovanni dice: «Queste cose sono state scritte, affinché voi crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome» (Gv 20, 30-31). Credere senza prove è purtroppo una nozione comune di “fede”, è presente nel dizionario. Allora, quando parliamo di fede in Cristo, si pensa che parliamo di “fede” perché non ci sono prove. Eppure il Vangelo di Giovanni ci ricorda che il cristianesimo è una fede basata su ragioni valide, su motivazioni solide e ognuno è chiamato a dare le ragioni della propria fede, ogni giorno.
6) “La religione è una fiaba per persone che hanno paura del buio”.
Queste idee sono state rese famose da persone come il prof. Richard Dawkins, ma l’unica cosa per cui sono buone è per prendersi gioco di chi ha fede in Dio. Le dichiarazioni degli scienziati non sono sempre dichiarazioni di scienza. Io replico dicendo che l’ateismo è una favola per le persone che hanno paura della luce. Nessuna di queste affermazioni dimostra nulla e sono tutte reversibili. Dietro ad esse si nasconde l’idea freudiana di appagamento del desiderio (cioè che noi crediamo quel che speriamo di essere vero). Questo funziona brillantemente se non c’è Dio, ma se Dio c’è allora l’ateismo è appagamento del desiderio. Come si evince sono affermazioni reversibili.
7) “Il cristianesimo afferma di essere vero, ma ci sono un sacco di denominazioni in disaccordo le une dalle altre: quindi devono essere false”.
Perché l’esistenza di denominazioni diverse implica che il cristianesimo è falso? Potrebbe forse implicare che i cristiani hanno personalità e culture molto diverse, o anche che i cristiani non sono bravi a restare uniti, ma non che il cristianesimo non è vero. Ci sono tanti tipi diversi di squadre di calcio, ma tutte giocano a calcio e lo sport esiste. Anche gli atei sono in contraddizione gli uni con gli altri, ma questo non basta per dire che l’ateismo è falso.
8) “La Bibbia è immorale”.
Se si vuole mettere in discussione la moralità della Bibbia, su quale base morale si parte? C’è una grave contraddizione all’interno di questa critica. Il prof. Dawkins ha scritto per esempio: «In un universo di elettroni e di geni egoisti, di cieche forze fisiche e di replicazione genetica, alcune persone subiscono del male, altre hanno fortuna, e non troverete alcun capo né coda in esso, né alcuna giustizia. L’universo che osserviamo ha precisamente le proprietà che dovremmo aspettarci se non ci fosse nessun disegno, nessuno scopo, nessun male ma solo l’indifferenza spietata» (River out of Eden, 1995). Se questo è vero, allora perché mettiamo in discussione la moralità di qualcosa? Dawkins dice che la fede è male, ma allo stesso tempo egli abolisce le categorie del bene e del male. Questo non ha senso. Prima ancora di approfondire la presunta immoralità della Bibbia occorre dunque chiarire il termine moralità, se è un concetto assoluto o relativo e su quale base razionale si fondi una morale assoluta in un paradigma ateo.
9) “Perché non prendi la Bibbia alla lettera?
Alcuni atei (e qualche cristiano) hanno una idea molto schematica (bianco e nero) di come interpretare la Bibbia. O si deve prenderla “letteralmente” o bisogna buttarla via. Così ignorano la realtà del linguaggio e come si riflette la verità. Gesù disse: “Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo” (Gv 10,9). Gesù è davvero una porta, come quella laggiù? No, non è una porta letterale, ma è una vera e propria porta in una vera esperienza di Dio. La metafora sta per la realtà. Il termine “letterale” è inutile.
10) “Qual è la prova di Dio?”
Si può discutere l’esistenza di Dio fino all’eternità, può essere molto interessante, soprattutto quando si esplora l’argomento in profondità. Ma per l’ateo che pone questa domanda potrebbe mancare il punto vero del problema. Per arrivare al cuore della questione, senza discussioni inutili, si potrebbe rispondere così: “Supponiamo che io ti potessi dare la prova di Dio, tu saresti disposto in questo momento, a pentirti e a fidarti di Cristo?”. Il cristianesimo non si è diffuso dimostrando le “prove” ma tramite un coinvolgimento personale: è solo così che si può non essere distaccati dal problema e fare esperienza oggettiva della Sua presenza. “Venite e vedrete” (Gv 1,38-39), con queste parole di Gesù rivolte ai primi due discepoli è nato il cristianesimo.
La redazione

L’8X1000 E’ UN OBBLIGO?

8×1000 alla Chiesa cattolica: la verità oltre le leggende anticlericali



Durante il periodo di dichiarazione dei redditi puntualmente prendono vita le crociate e le campagne anticlericali sull’8×1000 alla Chiesa cattolica. La critica si divide convenzionalmente in tre voci:

1) L’8X1000 E’ UN OBBLIGO?  

L’8 per mille, come anche il 5 per mille, è la destinazione di una quota delle tasse già dovute, cioè non significa una maggiorazione delle imposte come molte voci anticlericali dicono. E’ ovvio anche che non esprimerla non fa risparmiare sulle tasse (anzi, avvantaggia l’ente che ha preso più voti, come diremo dopo). E’ una scelta volontaria, nessuno obbliga a firmare per lo Stato, per la Chiesa cattolica, per quella valdese, per quella luterana, per le comunità ebraiche e così via.

2) IL MECCANISMO AVVANTAGGIA LA CHIESA CATTOLICA? 

Il meccanismo di ripartizione funziona in modo che “chi firma decide anche per chi non firma”, cioè la quota dei contribuenti che non ha firmato viene suddivisa tra i destinatari secondo la proporzione risultante dalle scelte espresse. Detto in modo più semplice, questo meccanismo avvantaggia chi ha avuto la maggiore quota di preferenze. Domanda: quale colpa ha la Chiesa cattolica se è lei a ricevere la maggioranza delle preferenze del 40% dei contribuenti che esprime una scelta? Non si sa, ma bisogna incolparla comunque. Se la maggioranza firmasse per lo Stato o per la Chiesa valdese (qualcuno lo impedisce?), siamo sicuri che le stesse campagne anticattoliche andrebbero avanti comunque. L’otto per mille, citando l’importante dossier creato da Umberto Folena, non dà alcuna garanzia alla Chiesa, che ogni anno si sottopone al giudizio (democratico) dei cittadini, i quali possono darle la firma o rifiutargliela. Le garanzie, se così vogliamo chiamarle, c’erano semmai prima del Concordato del 1984, quando ancora i preti privi di altri redditi ricevevano dallo Stato il cosiddetto “assegno di congrua”. Garanzie a cui la CEI ha rinunciato, in accordo con lo Stato, rimettendosi alla volontà degli italiani. L’otto per mille è una forma di democrazia diretta applicata al sistema fiscale. Ogni lamentela è puramente ideologica.

3) LA CHIESA CATTOLICA DESTINA POCO ALLA CARITA’?

Secondo la leggenda, la Conferenza Episcopale Italiana (che è il vero beneficiario, e non la Chiesa o il Vaticano come dicono i disinformati) nasconderebbe la vera distribuzione dei fondi ricevuti, evitando di dire che una parte minore dell’8×1000 andrebbe ad esigenze di carità. Innanzitutto, da sempre la Cei pubblica l’esatto rendiconto, il quale appare anche sulla pagina 418 del Televideo Rai, sui settimanali diocesani, sul sito ufficiale www.8×1000.it, e anche sul quotidiano “Avvenire”, che informa costantemente sull’utilizzo dei fondi, senza nessun nascondimento segreto. In secondo luogo, occorre capire un piccolo concetto.
Secondo questo dettagliato rapporto si vede che nel 2011 468 milioni sono stati destinati a “Esigenze di culto della popolazione”, 235 milioni di euro a “Interventi caritativi” e 361 milioni di euro a “Sostentamento del clero”. Sembrerebbe quindi giustificata la tesi della “leggenda nera” (“solo” 235 milioni alla “carità”). Poi però se si va a leggere il dettaglio, sotto la voce Esigenze di culto della popolazione fanno parte anche «esigenze relative, ad esempio, alle problematiche familiari, alla realizzazione di strutture educative e ricreative per ragazzi […], ad attività pastorali che si fanno sempre più articolate e si proiettano maggiormente in prospettiva evangelizzatrice e missionaria […], iniziative che abbiano come scopo la conoscenza, la tutela e conservazione dei beni culturali ecclesiastici (in Italia il 70% del patrimonio artistico è di carattere religioso) […], attività di promozione dell’ecumenismo e della pace, attività di promozione pastorale per i detenuti, attività di formazione dei giovani lavoratori, sostegno di associazioni per la promozione delle famiglie…». Insomma è un investimento nella società, nei futuri missionari, nell’educazione, in progetti di ecumenismo, da cui traggono beneficio tutti (non si è interessanti comunque? Benissimo, si firmi tranquillamente per altri beneficiari).
Superiamo la voce “Interventi caritativi”, che evidentemente è  direttamente rivolta alle opere missionarie della chiesa, e arriviamo alla voce “Sostentamento del clero”.  Anch’essa è di fatto un investimento nella carità, perché i missionari nei Paesi del Terzo Mondo vanno pagati, i sacerdoti e le suore che organizzano le mense dei poveri vanno pagati, occorre che si mantengano, a meno che si voglia chiedere ai poveri di pagare (un sacerdote prende dalle 800 alle 1000 euro al mese e non va mai effettivamente in pensione). E’ una forma indiretta di sostegno della carità, come -esempio banale- lo stipendio allo spazzino è un modo indiretto per garantire la pulizia della propria città. Questa terza voce della “Leggenda Nera” è quella più diffusa, e per capire meglio questo (non troppo complicato) concetto, si invita a visitare il sito “Chiedilo a loro”. Inoltre, è opportuno citare ancora l’ottimo lavoro di Folena che spiega l’errore anti-clericale: non è corretto leggere l’impegno della Chiesa nel nostro Paese attraverso la schema rigido di un rendiconto amministrativo. Perché, ad esempio, il prete che ispira e anima un progetto di carità finisce sotto la voce “sostentamento del clero”, mense, centri di ascolto e case d’accoglienza, immobili a servizio della carità, finiscono sotto la voce “culto e pastorale”. Dunque l’investimento nella “carità”, non è tutto quello che appare sotto la diretta voce della rendicontazione.

CONCLUSIONE
Destinare l’8×1000 alla Chiesa cattolica è garanzia di investimento del denaro in opere davvero utili, è infatti l’unico ente sufficientemente attrezzato e radicato sul territorio per permettere davvero che questi soldi siano utilizzati nel modo più efficace possibile. Se non ci credete, chiedetelo a loro.

Ri-pubblicazione di un video con la storia luminosissima delle apparizioni della Vergine Santissima di Guadalupe



del dicembre 2018. Vera fotografia di Maria!
Attenzione al minuto 15'






lunedì 16 dicembre 2019

Fin d'ora auguro a tutti -sorelle e fratelli- santo NATALE e felice ANNO 2020 del Terzo Millennio


Risultati immagini per novena del santo natale dei sacerdoti del sacro cuore di gesù di andria
BUON NATALE!
E
Auguri per un nuovo anno 2020 davvero Santo,
di Fede e di Carità...

... 365 giorni,
                                8.760 ore,             
525.600 minuti,
31.536.000 secondi:

li vivo tutti per Dio?
Che sia santo il tempo speso per Colui che me lo dona!

"…Dunque, come si presenta l'occasione, facciamo del bene a tutti" (Gal 6, 10), conviene affrettarci finché abbiamo tempo, perché poi "viene  la notte, quando nessuno può operare(Gv 9,4)

AVE MARIA PURISSIMA!

Novena del santo Natale, di sant'Alfonso de' Liguori



Novena di Natale 
con Sant’Alfonso Maria de Liguori
si recita dal 16 al 24 dicembre


primo giorno
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Figlio di Dio, ti sei fatto uomo per farti amare dagli uomini, ma dov’è l’amore che gli uomini ti
portano? Tu hai dato il Sangue e la Vita per salvare le anime nostre, e perché poi ti stiamo noi così
irriconoscenti che, invece di amarti, ti disprezziamo con tanta ingratitudine?

Ti amo, o Verbo Incarnato, ti amo, mio Dio, ti amo, bontà infinita; e mi pento di quanti disgusti ti ho dati,
vorrei morirne di dolore. Dammi, Gesù mio, il tuo amore, non mi far vivere più ingrato all’affetto che mi
hai portato. lo ti voglio sempre amare. Dammi la santa perseveranza.

O Maria, Madre di Dio e Madre mia, impetrami tu dal tuo Figlio la grazia di amarlo sempre, sino alla
morte.
3 Gloria al Padre
Gesù Bambino, abbi pietà di noi.

secondo giorno
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O mio caro Bambino, dimmi perché sei venuto su questa terra? Dimmi chi cerchi? Tu sei venuto a morire per me, per liberarmi dall’inferno.
Sei venuto a cercare me pecorella perduta, affinché io non fugga più da Te e t’ami. Ah, Gesù mio, mio
tesoro, mia vita, mio amore, mio tutto, e se non amo Te chi voglio amare? Dove posso trovare un padre,
un amico, uno sposo più amabile di Te e chi più di Te mi ha voluto bene? Ti amo, caro mio Dio, ti amo
unico mio bene. Amore mio, a Te tutto mi dono; accettami e non mi rifiutare come io meriterei.

Maria, Tu sei l’avvocata mia, Tu con le tue preghiere ottienimi quanto desideri da questo Figlio; pregalo
perché mi perdoni e mi dia la santa perseveranza fino alla morte.
3 Gloria al Padre
Gesù Bambino, abbi pietà di noi.

terzo giorno
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Dolce mio Bambino, come io, sapendo quanto hai patito per me, ho potuto esserti tanto ingrato col darti tanti disgusti? Ma queste lacrime che spargi, questa povertà che hai eletta per mio amore, mi fanno sperare il perdono delle offese che ti ho fatte. Mi pento, Gesù mio, di quante volte ti ho voltato le spalle e ti amo sopra ogni cosa. Mio Dio, da oggi innanzi Tu sarai l’unico mio tesoro ed ogni mio bene. Ti dirò con Sant’Ignazio di Loyola: “Dammi l’amor tuo, dammi la tua grazia, e sono ricco abbastanza. Niente più voglio, niente desidero, Tu solo mi basti, Gesù mio, vita mia, amore mio”.

O Maria, raccomandami al tuo Figlio, prega Gesù per me.
3 Gloria al Padre
Gesù Bambino, abbi pietà di noi.

quarto giorno
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O mio dolce Salvatore, Tu hai abbracciato tanti disprezzi per amore mio, ed io non ho potuto sopportare una parola d’ingiuria, che subito ho pensato a vendicarmene! Signore, non mi allontanare dalla tua presenza, come io meriterei. Tu hai detto di non sapere disprezzare un cuore che si lente e si umilia. Mi  pento di quanti disgusti ti ho dato. Perdonami, Gesù mio, ché io non voglio offenderti più. Tu per amor mio hai sofferto tante ingiurie: io per amore tuo voglio soffrire tutte le ingiurie che mi saranno fatte. Ti amo, Gesù mio bene. Dammi l’aiuto per sempre amarti, e per soffrire ogni affronto per tuo amore.
O Maria, raccomandami al tuo Figlio, prega Gesù per me.
3 Gloria al Padre
Gesù Bambino, abbi pietà di noi.

quinto giorno
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Mi pento, o sommo bene, di quante offese ti ho fatte. Mi pento e ti amo più di me stesso. Sento in me un
gran desiderio di amarti; questo desiderio Tu me lo doni: dammi dunque forza di amarti assai. È giusto
che ti ami assai chi assai ti ha offeso. Deh, ricordami sempre l’amore che mi hai portato, affinché l’anima
mia arda sempre per Te d’amore, a Te sempre pensi, Te solo desideri e a Te solo cerchi di piacere. O Dio
d’amore, io che un tempo sono stato schiavo dell’inferno, ora tutto a Te mi dono. Accettami per pietà e legami col tuo amore. Gesù mio, d’oggi innanzi, sempre amandoti voglio vivere ed amandoti voglio morire.

O Maria, Madre e speranza mia, aiutami ad amare il tuo e mio caro Dio; quest’unica grazia ti chiedo e da
Te la spero.
3 Gloria al Padre
Gesù Bambino, abbi pietà di noi.

sesto giorno
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Ah, Redentore mio caro, e dove io starei a quest’ora se Tu non mi avessi sopportato con tanta pazienza,
ma mi avesti fatto morire quand’io stavo in peccato? Mi pento, o Sommo Bene, d’averti così disprezzato,
vorrei morirne di dolore. Tu non sai abbandonare un’anima che ti cerca; se per il passato io ti ho lasciato, ora ti cerco e ti amo. Sì, mio Dio, ti amo sopra ogni cosa, ti amo più di me stesso. Aiutami, Signore, ad amarti per sempre nella vita che mi resta; altro non ti domando; te lo domando e lo spero.
Maria, speranza mia, prega tu per me; se tu preghi, io sono sicuro della grazia.
3 Gloria al Padre
Gesù Bambino, abbi pietà di noi.

settimo giorno
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O caro mio Bambino, Tu piangi e ben hai ragione di piangere nel vederti così perseguitato dagli uomini
che Tu tanto ami. Perdonami, Gesù mio, e permettimi che ti porti con me, nel mio cuore in tutto il viaggio
della vita che mi resta da fare, per entrare insieme con Te nell’eternità. lo tante volte ti ho scacciato
dall’anima mia con l’offenderti, ma ora ti amo sopra ogni cosa e mi pento con tutto il cuore d’averti
offeso. Amato mio Signore, io non voglio lasciarti più, ma Tu dammi forza di resistere alle tentazioni;
non permettere che mi separi più da Te, fammi prima morire, piuttosto che io abbia a perdere un’altra
volta la tua grazia.

O Maria speranza mia, fammi vivere sempre e morire amando Dio.
3 Gloria al Padre
Gesù Bambino, abbi pietà di noi.

ottavo giorno
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. 
O Gesù mio Salvatore, quando penso che Tu, mio Dio, ti trattenesti tanti anni per amor mio sconosciuto e disprezzato in una povera casetta, come posso desiderare diletti, onori e ricchezze del mondo? lo rinunzio a tutti questi beni e voglio essere tuo compagno in questa terra, povero come Te, mortificato come Te e come Te disprezzato; così spero di poter godere un giorno poi la tua compagnia in Paradiso! Che regni, che tesori! Tu, Gesù mio, hai da esser l’unico tesoro, l’unico mio bene. Dio, mio, non ti voglio offendere mai più, e ti voglio sempre amare. Dammi Tu l’aiuto per esserti fedele sino alla morte.
O Maria, raccomandami al tuo Figlio, prega Gesù per me.
3 Gloria al Padre
Gesù Bambino, abbi pietà di noi.

nono giorno
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Adorato mio Bambino, io non avrei l’ardire di stare ai tuoi piedi, se non sapessi che Tu stesso m’inviti ad
accostarmi a Te. Giacché Tu sei venuto in terra a perdonare i peccatori pentiti, perdona ancora, mentre mi pento sommamente di aver disprezzato Te, mio Salvatore e Dio, che sei così buono e tanto mi hai amato.
Tu in questa notte dispensi grazie grandi a tante anime, consola anche l’anima mia. La grazia che voglio è la grazia d’amarti, da oggi in avanti, con tutto il cuore; infiammami tutto del tuo amore. Ti amo, Dio mio fatto bambino per me. Deh, non permettere che io lasci mai d’amarti.

O Maria, Madre mia, Tu tutto puoi con le tue preghiere, altro non ti domando, prega Gesù per me.
3 Gloria al Padre
Gesù Bambino, abbi pietà di noi.

Preghiera nel giorno di Natale
Mio Gesù, Figlio del Creatore del Cielo e della terra, Tu in una gelida grotta hai una mangiatoia come
culla, un po’ di paglia come letto e poveri panni per coprirti. Gli Angeli ti circondano e ti lodano, ma non
sminuiscono la tua povertà.
Caro Gesù, Redentore nostro, più sei povero, più ti amiamo poiché hai abbracciato tanta miseria per
meglio attirarci al tuo amore. Se fossi nato in un palazzo, se avessi avuto una culla d’oro, se fossi stato servito dai più grandi principi della terra, ispireresti agli uomini maggiore rispetto, ma meno amore; invece questa grotta dove giaci, questi rozzi panni che ti coprono, la paglia su cui riposi, la mangiatoia che ti serve da culla: oh! Tutto ciò attira i nostri cuori ad amarti!

Ti dirò con San Bernardo: “Più Tu diventi povero per me, più sei caro all’anima mia!”.
Poiché se ti sei ridotto così, lo hai fatto per arricchirci dei tuoi beni, cioè della tua grazia e della tua gloria.
O Gesù, la tua povertà ha indotto tanti Santi ad abbandonare tutto: ricchezze, onori, corone, per vivere poveri con Te povero.
O mio Salvatore, stacca anche me dai beni terreni, affinché divenga degno del tuo santo amore e di
possedere Te, bene infinito.
Ti dirò dunque con Sant’Ignazio di Loyola: “Dammi il tuo amore e sarò ricco abbastanza; non cerco altro,
Tu solo mi basti, o mio Gesù, mia Vita, mio Tutto!

Madre cara, Maria, io ti amo e ti chiedo luce e forza, ottienimi la grazia di amare Gesù e di essere sempre da Lui amato”. Così sia! 
http://www.partecipiamo.it/angela_magnoni/natale/novena_di_natale_con_sant_alfonso_maria_de_liguori.pdf