martedì 26 novembre 2019

Purtroppo il mondo si è così paganizzato...


2 Corinzi 4,8 : Siamo tribolati da ogni parte, 
ma non schiacciati: 
Colui che ha risuscitato Gesù risusciterà anche noi. 

Card. Giuseppe Siri (1906 - 1989)- La pastorale non è l'arte del compromesso e del cedimento: è l'arte della cura delle anime nella verità. 
Che qualcuno sia venuto in Concilio (Vaticano II, ndr) con l'intenzione di portarlo a Lutero, cioè via la Tradizione divina e via il primato di Pietro, questo è verissimo, tanto che ad un certo punto si è avuto il pericolo, con quanta base non so, che qualcuno potesse proporre la canonizzazione di Lutero. E dicono che Paolo VI abbia avuto paura di questo.

Card. Alfredo Ottaviani 
(Roma, 29 ottobre 1890 – Città del Vaticano, 3 agosto 1979)
È di moda oggi [...] giudicare, criticare, sradicare tutto ciò che non sa di novità, di moderno, di sovvertimento. [...] E il povero cristiano è sbalordito nel sentire tanta acredine spumata da certi comunistelli di sacrestie, nel sentire in ogni tono che tutto è arretrato. [...] In particolare il solo effetto che proviene dalla loro azione nel campo sociale è scardinare, scalzare, distruggere, radere al suolo, preparare insomma la strada... a chi? basta guardare a chi ha in mano le fila di questa devastazione. Noi diciamo, all'Anticristo, e non temiamo smentita: l'Anticristo per noi è chiunque sta per una società contro Dio o anche semplicemente senza Dio. E chi si allea o tende la mano verso costoro, obbedisce e spiana la strada, senza saperlo, all'Anticristo. 
Quando un sacerdote si corrompe, diventa l'agente peggiore e più rapido del disfacimento sociale. 
Purtroppo il mondo si è così paganizzato che un pò del suo influsso materialistico si è infiltrato anche nelle coscienze cristiane. 
Siamo purtroppo in tempi in cui si deve resistere non solo agli avversari, ma anche a quelli che, nell'interno del fronte guardano con simpatia più al campo di là che a quello proprio e nell'interno fanno più danno che se fossero già transfughi. 
Il nostro pensiero si vela di mestizia quando immaginiamo quante anime vengono avvelenate o inquinate dalla melma trasudata dalle pagine di tanta letteratura oscena, quante luci di fede sono offuscate dalle nebbie oscure dei libri degli atei e quanti vacillamenti sono provocati anche da tanta letteratura, che, pur non essendo oscena o blasfema, insinua il dubbio, l'incertezza, lo smarrimento, instradando le menti per vie nuove che non sono le vie del Signore. 
Oggi sanno leggere quasi tutti: ma ben pochi sanno pensare. 
In nessun tempo la dissolutezza e la frivolezza hanno straripato come nel nostro tempo. 
La società moderna è travagliata da una febbre di rinnovamento che fa paura ed è infestata da uomini che si prevalgono di tanta nostra sofferenza per costruirvi l'impero dei loro arbitrii, la tirannide dei loro vizi, il nido delle lussurie e delle rapine. Mai il male ha assunto caratteristiche tanto vaste e apocalittiche, mai abbiam conosciuto altrettanto pericolo. 
L'atomica crea un deserto meno atroce di quello che la dottrina imperante d'una società senza Dio ha creato: c'è un Sahara dello Spirito, oltre che un Sahara materiale. 
Oggi sanno leggere quasi tutti: ma ben pochi sanno pensare.
I nuovi barbari passeranno anche loro, e forse l'ora è già vicina. [...] La Chiesa non soccombe. Non temiamo la morte: temiamo il peccato. 


lunedì 25 novembre 2019

Santa Caterina d'Alessandria

Santa Caterina d'Alessandria - vergine e martire

Secondo la tradizione cristiana, Caterina è stata una bella e giovane vergine egiziana educata secondo i dettami del Cristianesimo. La Leggenda Aurea del Da Varagine la fa addirittura figlia di re e istruita fin dall’infanzia nelle arti liberali. Nell’anno 305 un imperatore romano avrebbe tenuto grandi festeggiamenti in proprio onore ad Alessandria. 
La Leggenda Aurea parla di Massenzio, ma molti ritengono che si tratti di un errore di trascrizione e che l’imperatore in questione possa essere stato invece Massimino Daia, che proprio nel 305 fu proclamato Cesare per l’Oriente nell’ambito della Tetrarchia (Governatore d’Egitto in quell’anno era invece, fin dal 303, il prefetto Clodio Culciano, che non pare possa essere il protagonista della storia). 
Caterina si presentò a palazzo nel bel mezzo dei festeggiamenti, nel corso dei quali si celebravano “feste pagane” con sacrifici di animali e accadeva anche che molti cristiani, per paura delle persecuzioni, accettassero di adorare gli Dei. La giovane rifiutò i sacrifici e chiese all’imperatore di riconoscere Gesù Cristo come redentore dell’umanità, argomentando la sua tesi con profondità filosofica. L’imperatore, che, secondo la Leggenda Aurea, sarebbe stato colpito sia dalla bellezza che dalla cultura della giovane nobile, convocò allora un gruppo di retori affinché la convincessero ad onorare gli Dei. Tuttavia, non solo questi retori non riuscirono a convincerla, ma essi stessi dall’eloquenza di Caterina sarebbero stati prontamente convertiti al Cristianesimo. 
L’imperatore, infuriatosi, ordinò allora la condanna a morte di tutti questi retori e, dopo l’ennesimo rifiuto di Caterina ad onorare gli Dei, la condannò a morire anch’essa su una ruota dentata. Ma, narra sempre la tradizione agiografica, lo strumento di tortura e condanna si ruppe e Massimino fu obbligato a far decapitare la santa, dal cui collo sgorgò latte, simbolo della sua purezza.
Sempre secondo l’agiografia, dopo il martirio il corpo di Caterina sarebbe stato trasportato dagli angeli sul Monte Sinai, e in questo luogo, nel VI° secolo, l’imperatore Giustiniano fondò il celebre monastero che ancora oggi porta il nome della santa.
Questo riporta il sito www.santodelgiorno.it alla voce Santa Caterina d’Alessandria, basandosi su una traduzione alquanto disinvolta del capitolo 172 della Leggenda Aurea del Jacopo Da Varagine, quello appunto dedicato alla santa:
«Nata da stirpe reale, fu dotata dalla natura di un ingegno e di una bellezza così rara, che era stimata la più fortunata giovane della città.
Ammaestrata in tutte le scienze, ma soprattutto nella filosofia dai più celebri retori, seppe innalzare il suo intelletto al disopra delle cose materiali, e dalle creature ascendere al Creatore.


Perciò, appena senti parlare della religione di Cristo, il suo acuto ingegno aiutato dalla grazia di Dio comprese che essa era la vera, e l’avrebbe abbracciata subito, se alcuni legami terreni non le avessero impedito il passo decisivo. Ma il Signore, che la voleva sua sposa, affrettò il suo ingresso nello stuolo delle candide colombe a lui consacrate.
Compresa dell’amore che il Signore nutriva per lei, si fece battezzare, dedicandosi totalmente alla beneficenza ed alla istruzione dei pagani. E tanto crebbe la fama della sua carità e del suo sapere, che giunse alle orecchie dello stesso imperatore Massimino. uomo tristemente celebre per la sua ferocia.


Egli fece chiamare Caterina alla sua presenza, per avere notizie più certe di ciò che di lei udiva e per conoscere più da vicino colei che tanto si celebrava.
Ma appena seppe dalla bocca stessa della Santa che era cristiana, subito con minacce ed imprecazioni ordinò che rinunciasse a quel culto da lui odiato, e sacrificasse a Giove.


Non si sgomentò il virile animo di Caterina a quelle parole, ma prontamente rispose ch’era risoluta di rimanere nella religione che professava, e incominciò a parlare della vanità degli dai e della verità dell’unico vero Dio con parole così ardenti che l’imperatore medesimo rimase sconcertato.


Fu quindi affidata ad alcuni filosofi pagani perché la convincessero d’errore, ma ella riuscì a condurli alla vera religione.
A tale smacco il feroce imperatore condannò a morire sul rogo quei nuovi convertiti, e presa Caterina, dopo villanie e disprezzi, comandò che il suo corpo fosse legato ad una ruota e poscia con uncini le fossero strappate le carni.


La Santa non si intimorì per simile supplizio, ma felice di dar la vita per il suo Sposo, si apprestò a morire fra quei tormenti. Appena quel corpo verginale fu a contatto con lo strumento del suo martirio, questo si spezzò fragorosamente, producendo gran panico fra i carnefici. Non si piegò l’animo di Massimino, e comandò che la Santa fosse immediatamente condotta fuori della città e le fosse reciso il capo.


Giunta al luogo del martirio, le furono bendati gli occhi ed il carnefice con un colpo staccò il capo di Caterina, ma da quella ferita sgorgò abbondante latte, ultima testimonianza della sua innocenza.
Il suo corpo venne dagli stessi Angeli trasportato sul monte Sinai e quivi seppellito. Sul suo sepolcro fu poi edificato un sontuoso tempio ed un grandioso monastero che resero imperitura la memoria di questa vergine di Cristo». 

Come sottolinea Silvia Ronchey nel suo saggio, la storia, o “passione” di questa martire, che avrebbe ispirato in seguito addirittura Giovanna D’Arco (è infatti identificata, insieme a Santa Margherita di Antiochia ed all’Arcangelo Michele, come una delle “voci” che guidarono la pulzella di Orleans) si materializzò molto tardivamente nei testi martirologici (come abbiamo visto, non prima del VI° secolo) «ma fu solo nel nono che affiorò nella devozione dei sant’uomini del monastero fatto costruire da Giustiniano sul monte Sinai, dedicato alla Trasfigurazione, ma che da allora prese il nome di Santa Caterina del Sinai. 
La santa divenne allora celebre sia nel mondo bizantino, sia, o anzi soprattutto, in occidente, e più per la sua diffusione iconografica che per quella letteraria[5]». Tanto che in Francia è divenuta la patrona degli studenti di Teologia e delle apprendiste sarte, mentre in Italia non solo è arrivata ad essere riconosciuta come patrona degli studenti di Giurisprudenza nelle università di Padova e di Siena, ma addirittura come protettrice di cartai, ceramisti, mugnai e filosofi (sic!) e patrona di oltre cinquanta comuni, fra cui Bertinoro, Guastalla, Deruta, Dorgali, Scandiano, Locri e Paceco. E sono ben trentacinque, soltanto in Italia, le chiese ad essa dedicate.
AMDG et DVM

La scuola dell'obbligo fu creata come strumento di lotta contro la Chies...


Non è tempo perso ascoltarlo:
grandi e meno grandi

domenica 24 novembre 2019

Preghiamo con santa Faustina

ALCUNE PREGHIERE DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA

Davanti al Santissimo Sacramento

Ti adoro Creatore e Signore nascosto nel SS.mo Sacramento. Ti
adoro per tutte le opere delle Tue mani, nelle quali si rivela tanta
sapienza, bontà e misericordia. 
O Signore, hai seminato tanta bellezza  sulla terra ed essa mi 
parla della Tua bellezza, benché sia soltanto un pallido riflesso di Te, 
Bellezza inconcepibile. E sebbene  Ti sia nascosto 
e Ti tenga occultato ed abbia nascosto la Tua bellezza, 
il mio occhio illuminato dalla fede Ti raggiunge e la mia
anima riconosce il suo Creatore, suo sommo bene, ed il mio cuore
s'immerge totalmente in una preghiera di adorazione.

O mio Creatore e Signore, la Tua bontà m'incoraggia a parlarTi,
la Tua misericordia fa scomparire fra di noi l'abisso che separa il
Creatore dalla creatura. È una delizia per il mio cuore parlare con
Te, o Signore. In Te trovo tutto ciò che il mio cuore può desiderare. 
Qui la Tua luce illumina il mio intelletto e lo rende idoneo a
conoscerTi sempre più profondamente. Qui sul mio cuore scendono 
torrenti di grazie, qui la mia anima attinge la vita eterna.

O mio Creatore e Signore, Tu solo oltre a questi doni mi dai Te
stesso e Ti unisci strettamente alla Tua misera creatura. Qui i nostri cuori 
si comprendono senza ricorrere alle parole, qui nessuno è in grado di 
interrompere il nostro colloquio. Quello di cui parlo con Te, o Gesù, 
è un nostro segreto, di cui le creature non saranno messe al corrente... 
Si tratta di perdoni segreti, che conosciamo solo Gesù e io; 
è un segreto della Sua misericordia che abbraccia singolarmente ogni anima. 
Per questa Tua inconcepibile bontà, Ti adoro, o Creatore e Signore, 
con tutto il cuore e con tutta l'anima. E benché questa mia adorazione 
sia tanto misera ed insignificante, tuttavia sono tranquilla perché so che Tu 
conosci che essa è sincera, sebbene così inadeguata (556-557).


Preghiera di ringraziamento

O Gesù, o Dio eterno, Ti ringrazio per i Tuoi innumerevoli benefici e le Tue grazie. 
Ogni battito del mio cuore sia un inno diringraziamento per Te, o Dio. 
Ogni goccia del mio sangue circoli per Te, o Signore. 
La mia anima è tutta un cantico di ringraziamento alla Tua misericordia. 
Ti amo, o Dio, per Te stesso (588).


Per ottenere la Misericordia di Dio per il mondo intero

   Dio di grande misericordia, bontà infinita, ecco che oggi tutta
l'umanità grida dall'abisso della sua miseria alla Tua misericordia, 
alla Tua compassione, o Dio, e grida con la voce potente della propria miseria. 
O Dio benigno, non respingere la preghiera degli esuli di questa terra. 
   O Signore, bontà inconcepibile, che conosci perfettamente la nostra miseria 
e sai che non siamo in grado di innalzarci fino a Te con le nostre forze, 
Ti supplichiamo, previenici con la Tua grazia e moltiplica incessantemente 
su di noi la Tua misericordia, in modo che possiamo adempiere fedelmente la
Tua santa volontà durante tutta la vita e nell'ora della morte.
    L'onnipotenza della Tua misericordia ci difenda dagli assalti dei nemici 
della nostra salvezza, in modo che possiamo attendere con fiducia, 
come figli Tuoi, la Tua ultima venuta nel giorno noto soltanto a Te.
    E speriamo, nonostante tutta la nostra miseria, di ottenere 
tutto ciò che ci è stato promesso da Gesù, poiché Gesù è la nostra fiducia; 
attraverso il Suo Cuore misericordioso, come attraverso una porta aperta, 
entreremo in paradiso (516-517).

Per la santa Chiesa e per i sacerdoti

O mio Gesù, Ti prego per tutta la Chiesa, concedile l'amore e la
luce del Tuo Spirito, dai vigore alle parole dei sacerdoti, in modo
che i cuori induriti si inteneriscano e ritornino a Te, Signore. O Signore, dacci santi sacerdoti; Tu stesso conservali nella santità. O Divino e Sommo Sacerdote, la potenza della Tua misericordia li
accompagni ovunque e li difenda dalle insidie e dai lacci del diavolo, che egli tende continuamente alle anime dei sacerdoti. La potenza della Tua misericordia, o Signore, spezzi ed annienti tutto ciò che può oscurare la santità dei sacerdoti, poiché Tu puoi tutto (367-368).
Gesù mio amatissimo, Ti prego per il trionfo della Chiesa [...] perché benedica il Santo Padre e tutto il clero; per ottenere la grazia della conversione dei peccatori induriti nel peccato; per una speciale benedizione e luce, Te ne prego, Gesù, per i sacerdoti, presso i quali mi confesserò durante la mia vita (114).

Per la Patria
O Gesù misericordiosissimo, Ti prego per l'intercessione dei
Tuoi santi e specialmente per intercessione della Tua amatissima
Madre, che Ti ha allevato fin dall'infanzia, Ti supplico, benedici la
mia Patria.
O Gesù, non guardare ai nostri peccati, ma guarda le lacrime
dei bambini piccoli, la fame ed il freddo che soffrono. O Gesù, per
questi innocenti, fammi la grazia che Ti chiedo per la mia Patria
(129).


Per chiedere l'amore verso Dio

Dolcissimo Gesù, infiamma il mio amore verso di Te, e trasformami in Te. Divinizzami affinché le mie azioni Ti siano gradite. Questo lo compia la potenza della santa Comunione, che ricevo
ogni giorno (432).

Per il dono della sapienza

O Gesù dammi l'intelligenza, una grande intelligenza illuminata dalla fede, unicamente per conoscere meglio Te, poiché più Ti conosco, più ardentemente Ti amo. Gesù, Ti chiedo una forte intelligenza per comprendere le cose divine e superiori. Gesù, dammi una grande intelligenza, con la quale potrò conoscere la Tua Essenza divina e la Tua vita interiore e trinitaria. Rendi capace la mia mente con una Tua grazia speciale (483-484).

Atti di fiducia

O mio Dio, mia unica speranza, in Te ho posto tutta la mia fiducia e so che non rimarrò delusa (137).
Conosco tutta la potenza della Tua misericordia ed ho fiducia che
mi darai tutto quello di cui ha bisogno questa Tua fragile bambina
(324).

O Gesù nascosto nel SS.mo Sacramento dell'altare, amore mio
e mia unica misericordia, Ti raccomando tutte le necessità della
mia anima e del mio corpo. Tu puoi aiutarmi, poiché sei la misericordia stessa, in Te sta tutta la mia speranza (578). 

Ricorro alla Tua misericordia, o Dio benigno, a Te che sei il solo buono. Benché la mia miseria sia grande e le mie colpe numerose, confido nella Tua misericordia perché sei il Dio della misericordia e da secoli non si è mai udito, né la terra né il cielo ricordano, che un'anima fiduciosa nella Tua misericordia, sia rimasta delusa. O Dio di pietà, Tu solo puoi perdonarmi e non mi respingerai
mai quando ricorrerò pentita al Tuo Cuore misericordioso, dal
quale nessuno ha mai ricevuto un rifiuto, fosse pure stato il più
grande peccatore (568).


Per chiedere la grazia di essere misericordiosi

Desidero trasformarmi tutta nella Tua misericordia ed essere
il riflesso vivo di Te, o Signore. Che il più grande attributo di Dio,
cioè la Sua incommensurabile misericordia, giunga al mio prossimo 
attraverso il mio cuore e la mia anima.
Aiutami, o Signore, a far sì che i miei occhi siano misericordiosi, 
in modo che io non nutra mai sospetti e non giudichi sulla base
di apparenze esteriori, ma sappia scorgere ciò che c'è di bello
nell'anima del mio prossimo e gli sia di aiuto.
Aiutami a far sì che il mio udito sia misericordioso, che mi chini 
sulle necessità del mio prossimo, che le mie orecchie non siano
indifferenti ai dolori ed ai gemiti del mio prossimo.
Aiutami, o Signore, a far sì che la mia lingua sia misericordiosa
e non parli mai sfavorevolmente del prossimo, ma abbia per ognuno 
una parola di conforto e di perdono.
Aiutami, o Signore, a far sì che le mie mani siano misericordiose e
piene di buone azioni, in modo che io sappia fare unicamente del
bene al prossimo e prenda su di me i lavori più pesanti e più penosi.
Aiutami a far sì che i miei piedi siano misericordiosi, in modo
che io accorra sempre in aiuto del prossimo, vincendo la mia in-
dolenza e la mia stanchezza. Il mio vero riposo sta nella disponibilità verso il prossimo.
Aiutami, Signore, a far sì che il mio cuore sia misericordioso, in
modo che partecipi a tutte le sofferenze del prossimo. A nessuno
rifiuterò il mio cuore. Mi comporterò sinceramente anche con coloro 
di cui so che abuseranno della mia bontà, mentre io mi rifugerò nel 
misericordiosissimo Cuore di Gesù. Non parlerò delle
mie sofferenze. Alberghi in me la Tua misericordia, o mio Signore..
O Gesù mio, trasformami in Te stesso poiché Tu puoi fare tutto
(88-89).


Per i peccatori

O Dio di grande misericordia, che Ti sei degnato inviarci il Tuo Figlio Unigenito come la più grande dimostrazione d'amore e di misericordia senza limiti, Tu non respingi i peccatori, ma hai aperto anche a loro il tesoro della Tua infinita misericordia, al quale possono attingere in abbondanza, non solo la giustificazione, ma ogni santità alla quale l'anima può giungere. Padre di grande misericordia, desidero che tutti i cuori si rivolgano con fiducia alla Tua infinita misericordia.
Nessuno potrà giustificarsi davanti a Te, se non l'accompagnerà la Tua insondabile misericordia. Quando ci rivelerai il mistero della Tua misericordia, l'eternità non sarà sufficiente per ringraziarTi per essa adeguatamente (385).

O Gesù, quanto mi fanno pena i poveri peccatori! O Gesù, concedi loro il pentimento ed il dolore; ricordati della Tua dolorosa Passione. Conosco la Tua infinita misericordia. Non posso sopportare che un'anima, che a Te è costata cosi tanto, debba perire.
O Gesù, dammi le anime dei peccatori! La Tua misericordia si posi  su di loro. Prendimi tutto, ma dammi le anime. Desidero diventare una vittima sacrificale per i peccatori. L'involucro del corpo nasconda il mio sacrificio, dato che anche il Tuo Sacratissimo Cuore è nascosto nell'ostia, dove pertanto sei un olocausto vivo. 
Gesù, transustanziami in Te, affinché io sia un olocausto vivo a Te gradito. Desidero riparare in ogni momento per i poveri peccatori
[...] O mio Creatore e Padre di grande misericordia, io confido in Te, poiché sei la Bontà personificata (326-327).

Nella sofferenza

O Ostia viva, sostienimi in questo esilio, perché possa seguire
fedelmente le orme del Salvatore. Non Ti chiedo, Signore, di togliermi dalla croce, ma Ti supplico di darmi la forza di perseverare su di essa. Desidero essere crocifissa come Te, o Gesù; desidero
tutti i tormenti ed i dolori che hai patito Tu; desidero bere il calice dell'amarezza fino in fondo (486).

O mio Gesù, dammi la forza di sopportare le sofferenze, in modo che non mi rifiuti di bere il calice dell'amarezza. Aiutami Tu stesso, affinché il mio sacrificio Ti sia gradito; non lo contamini
l'amor proprio, anche se si prolunga negli anni. La purezza d'intenzione Te lo renda ben accetto, sempre nuovo e vitale. Una lotta perenne, uno sforzo incessante, questa è la mia vita, per adempiere la Tua santa volontà, ma tutto ciò che è in me, sia la miseria che la forza, tutto Ti lodi, o Signore (570).

Per la buona morte

O Gesù misericordioso, disteso sulla croce, ricordati dell'ora
della nostra morte! O misericordiosissimo Cuore di Gesù, aperto
dalla lancia, nascondimi nell'ultima ora della morte. O Sangue e
Acqua, che scaturisti dal Cuore di Gesù, come sorgente d'inson-
dabile misericordia per me, o Gesù agonizzante, ostaggio di misericordia, mitiga l'ira di Dio nell'ora della mia morte (297-298).

O mio Gesù, fa' che gli ultimi giorni dell'esilio siano completamente conformi alla Tua santissima volontà. Unisco le mie sofferenze, le mie amarezze e l'agonia stessa alla Tua santa Passione e
mi offro per il mondo intero per impetrare l'abbondanza della divina misericordia alle anime e specialmente alle anime che vivono nelle nostre case. Ho tanta fiducia e mi affido completamente
alla Tua santa volontà, che è la misericordia stessa. La Tua misericordia sarà tutto per me nell'ultima ora (518).

Alla Madre di Dio

O Maria, Madre e Signora mia, affido a Te la mia anima ed il
mio corpo, la mia vita e la mia morte e ciò che verrà dopo. Metto
tutto nelle Tue mani. O Madre mia, copri col Tuo manto verginale
la mia anima e concedimi la grazia della purezza del cuore, dell'anima e del corpo e difendimi con la Tua potenza da tutti i nemici

[...] O splendido Giglio, Tu sei il mio specchio, o Madre mia (43).
O Madre di Dio, la Tua anima è stata immersa in un mare di
amarezze: guarda alla Tua bambina ed insegnale a soffrire e ad
amare nella sofferenza. Fortifica la mia anima, in modo che il dolore non la spezzi. O Madre della grazia, insegnami a vivere con Dio (137).

O dolce Madre del Signore, su Te modello la mia vita, Tu sei
per me un'aurora radiosa, estasiata m'immergo tutta in Te. O
Madre, o Vergine Immacolata, in Te si riflette per me il raggio di
Dio. Tu m'insegni ad amare il Signore nelle tempeste, Tu sei il io
scudo e la mia difesa dai nemici (415-416). 

Preghiera per ottenere le grazie
per intercessione di S. Faustina

Oh Gesù, che hai reso S. Faustina una grande devota della Tua
immensa misericordia, concedimi, per sua intercessione, e secondo la Tua santissima volontà, la grazia di... per la quale Ti prego.
Essendo peccatore non sono degno della Tua misericordia. Ti
chiedo perciò, per lo spirito di dedizione e di sacrificio di S. Faustina e per la sua intercessione, esaudisci le preghiere che fiduciosamente Ti presento.
Padre nostro..., Ave, Maria..., Gloria…


Con Dio, attraversate la tempesta

Con Dio, attraversate  la tempesta
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17 maggio 2005

GESÙ:   ”Vi parlo dei vostri figli ai quali voi preparate dei giorni oscuri, perché siete incapaci di parlare loro di Me, vostro Dio, Unico e Vero.

FateMi amare dai vostri figli !

Li volete forse come voi stessi, smarriti, disperati, senza sapere dove dirigersi per trovare la Vera Via e la Vera Libertà? Voi siete prigionieri della  Ragione. Dov’è il vostro spirito ? Nelle tenebre profonde. Dov’è il vostro cuore ? Vicino ai Ragionatori del vostro tempo, tutti quelli che vi dicono: “Conquistate con noi” Che cosa ? Non è una Nuova Terra e dei Cieli Nuovi che vi propongono, perché tutto questo è in Dio. Essi vi dicono: “Noi siamo il Potere, la Forza e la Ragione. Noi siamo la Speranza di un tempo di rinnovamento.”

È un tempo talmente complesso che i più impegnati ne tremano già, e non possono spiegarlo, né svincolarsi dalla loro promessa.

Chi semina vento raccoglie tempesta.

Fatevi piuttosto delle basi solide che vi sosterranno durante quella Tempesta che sta arrivando e che attraverserete con Me. Perché Io sono la Pietra d’Angolo di tutte le costruzioni solide, durevoli e necessarie alla Vita, la Vita che                 continua nell’Eternità di Colui che vi dice:  Io sono la Vita. Sì, la Vita Eterna. Viene infatti Colui che vi dice: Io sono L’Eterno Presente. Non giudicate il figlio che Dio ha messo al posto di Pietro. La sua autorità viene dalla scelta del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Se la Mia Chiesa deve subire una crisi, il vostro Papa Benedetto XVI, la subirà con essa. È troppo presto per informarvi della causa.

Quello che posso dirvi, è di essere sempre uniti alla Mia Chiesa. La Testa della Mia Chiesa sono Io, Suo Capo spirituale ed eterno, GESÙ Cristo. Il Mio Vicario, eletto sulla vostra Terra, il vostro Papa Benedetto XVI, al quale Io vi chiedo di concedere la vostra totale fiducia, è proprio il Papa del vostro tempo, che si avvia, con voi tutti, verso la Fine dei Tempi. Sostenetelo con le vostre Preghiere. Una Stella luminosa vi indicherà sempre la Via che conduce a Dio, é il vostro Papa Giovanni Paolo Il.

Figli della Terra, con il Mio Amore unito all’Amore della Mia Santa Madre, Dio Padre Onnipotente vi benedice. Lo Spirito di Dio aleggia sulla vostra Terra. Egli viene a fare l’Unità delle Chiese con la Croce del Benamato. Amen.

GESÙ Cristo.