sabato 29 luglio 2017

SANTA MARTA


Marta, nata da genitori nobili e facoltosi, ma ancora più illustri per aver ospitato Cristo Signore, dopo l'ascensione di lui al cielo, presa dai Giudei insieme col fratello, colla sorella, colla serva Marcella e con Massimino, uno dei 72 discepoli di Cristo Signore, il quale aveva battezzato tutta questa famiglia, e con molti altri Cristiani, fu imbarcata su di una nave senza vela e senza remi, ed esposta a certo naufragio nell'immensità del mare. Ma la nave, guidata da Dio, li condusse tutti salvi a Marsiglia.

Questo miracolo e la loro predicazione convertirono a Cristo prima i Marsigliesi, poi quelli d'Aix e le popolazioni vicine; e Lazzaro fu fatto vescovo di Marsiglia, e Massimino di Aix. Maddalena poi, abituata alla preghiera e a stare ai piedi del Signore, si ritirò in una vasta caverna sopra un'altissima montagna per godervi la parte migliore, che si era scelta per assaporare la felicità della contemplazione celeste; dove visse trenta anni separata da ogni commercio umano, trasportata durante questo tempo ogni giorno dagli Angeli nelle altezze per udire i canti dei Celesti abitatori.


Marta invece, colla sua ammirabile santità di vita e carità, guadagnatosi l'amore e l'ammirazione di tutti gli abitanti di Marsiglia, si ritirò con alcune donne di grande virtù in un luogo solitario; dove visse lungo tempo con grandissima riputazione di pietà e prudenza, e dove infine, resa illustre per i suoi miracoli, dopo avere predetta molto prima la sua morte, se n'andò al Signore il 29 Luglio. Il suo corpo riscuote a Tarrascona grande venerazione.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.


Omelia di sant'Agostino Vescovo
Sermone 26 sul Vangelo
Le parole di nostro Signore Gesù Cristo, che sono state lette ora nel Vangelo, ci ammoniscono che c'è una sola cosa a cui dobbiamo tendere in mezzo alle cure molteplici di questo mondo. Ora noi vi tendiamo come pellegrini, e non come cittadini; perché ancora nella via, e non già nella patria; come aspiranti, e non come possessori. Tuttavia tendiamovi, e tendiamovi senza pigrizia e senza interruzione, affin di potervi giungere un giorno. Marta e Maria erano due sorelle, congiunte tutte due non solo per il sangue, ma ancora per la religione; tutte due s'attaccarono al Signore, tutte due servirono concordi il Signore nella sua vita mortale.


Marta lo ricevé come si suole ricevere un ospite; ma tuttavia era la serva che riceveva il suo Signore, una malata il Salvatore, la creatura il Creatore. Ella lo ricevé per nutrirlo nel corpo, e per essere nutrita da lui nell'anima. Poiché il Signore volle prendere la forma di servo, e in questa forma essere nutrito dai suoi servi, e ciò per bontà sua, non per necessità. Difatti fu bontà sua d'essersi lasciato nutrire. Certo egli aveva una carne soggetta alla fame e alla sete; ma ignorate forse, che quando ebbe fame nel deserto, lo servirono gli Angeli? Perciò se volle essere nutrito, fu tutto nell'interesse di chi lo nutriva. E che meraviglia, s'egli giovò così a una vedova per mezzo di sant'Elia, ch'egli aveva prima nutrito per ministero d'un corvo? Forse ch'egli era divenuto impotente a nutrire il profeta, perché lo mandò a questa vedova? No davvero, ma si proponeva di benedire la pia vedova per mezzo del servizio reso al suo servo.


Così dunque il Signore fu ricevuto come ospite, «lui che venne nella sua casa, ed i suoi non lo ricevettero; ma a quanti lo han ricevuto egli ha dato il potere di diventar figli di Dio» Joann. 1, 11 adottando dei servi e facendone dei figli, riscattando degli schiavi e facendoli suoi coeredi. Nessuno di noi però dica: O beati coloro che meritarono di ricevere Cristo nella propria casa! Non rammaricarti, non brontolare per essere nato in tempi in cui non vedi il Signore nella carne. Egli non t'ha privato di questo favore. «Quello che avete fatto, dice, a uno di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» Matth. 25, 40. E questo quanto al cibo corporale offerto al Signore; quanto al cibo spirituale ch'egli dà a noi, ne diremo qualche cosa a suo tempo.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.


http://www.valtortamaria.com/old/235.php


AMDG et BVM

U. Veronesi



...e l'incapacità di ragionare


L'ex luminare del cancro Umberto Veronesi [R.I.P.] ha parlato ancora.

In un'intervista a Sky Tg 24 di questi giorni, sostiene: "la religione, al contrario della scienza, impedisce di ragionare".

Lo chiamo ex-luminare perché sono lontani i tempi in cui si impegnava ad aiutare l'uomo per liberarlo dalla malattia.
Oggi preferirebbe sopprimerlo, non fa altro che promuovere: aborto, fecondazione artificiale, manipolazione genetica, clonazione umana, eutanasia, testamento biologico ecc..

Valutiamo quale sia la capacità di ragionamento di un ateo e antireligioso incallito come lui emancipato dalla religione:

nel suo libro "la libertà della vita" (Edizioni Cortina Raffaello, 2006), dopo aver ridotto infinite volte l'uomo ad un inutile animale senz'anima, afferma:

"Dopo aver generato i doverosi figli e averli allevati, il suo compito è finito, occupa spazio destinato ad altri, per cui bisognerebbe che le persone a cinquanta o sessant’anni sparissero" 
(Veronesi, La libertà della vita, Edizioni Cortina Raffaello, ISBN 8860300711, pag.39).

C'è da dire che lui con i suoi 85 anninonostante stia occupando spazio destinato ad altri non sembra far molto per sparire, ma anzi si sforza intensamente in saggi pseudo-scientifici nei quali sostiene:

"La clonazione è in realtà il metodo migliore di riproduzione della specie umana, perché il desiderio sessuale cesserebbe così di essere uno dei maggiori elementi di competizione e nessuno sarebbe più ossessionato dalla ricerca del partner. Nascerebbe così una società quasi felice, in cui ognuno vivrebbe quell’ansia di bisessualità che è profondamente radicata in noi, e avremmo davanti a noi il Paradiso terrestre".
"E perché non provare a immaginare per i tempi futuri piccoli gruppi che si riproducono e si diffondono per clonazione?"
(Veronesi, La libertà della vita, Edizioni Cortina Raffaello, ISBN 8860300711, pag. 83).

Ricorda vagamente il pensiero del "dottor morte", lo scienziato ateo-nazista dei campi di concentramento Joseph Mengele, che, oltre a condividere al 100% le posizioni bioetiche di Veronesi, voleva clonare i possenti e sani militari delle S.S., anche lui, per una società più felice e in salute.

Come potrebbe sorprenderci allora la stretta amicizia tra Veronesi e Peter Singer, famoso scienziato ateo a favore dell'infanticidio e dell'eliminazione fisica dei down e dei disabili (vedi qui)?

Veronesi nonostante la sua età avanzata dimostra di saper ragionare molto bene, ha capito infatti che promuovendo e pubblicizzando gli inceneritori come impianti di benessere umano, potrà finalmente finanziare la sua fondazione per la ricerca contro il cancro.
E' semplice: più inceneritori, più malati di cancro da curare e più finanziamenti alla sua opera.
Infatti i partner della Fondazione Veronesi sono l'ACEA (multiutility di inceneritori), l'ENEL (proprietaria di centrali a carbone ed olii pesanti e nucleare), VEOLIA Environment (costruttrice di inceneritori).
Oltre ad essere riportato nell'enciclopedia Wikipedia (guarda qui), questo giochetto è stato smascherato dall'antipatico Beppe Grillo, che sul suo blog lo chiama addirittura "cancronesi" e ripercorre tutta l'accusa: vedi qui.

Inutile dire che tutti i ricercatori sul cancro(certo, tranne il luminare Veronesi) sono contro gli inceneritori in quanto producono diossina e nano-particelle, causa principale dei tumori.

Ma tutto questo non può stupirci: per l'ateo Veronesi l'uomo non è altro che "una delle tante componenti della natura, grande madre da cui uomini, piante e animali sono stati generati". (Una carezza per guarire, Sperling & Kupfer 2004, ISBN-13: 9788820034696).
E perciò è possible usarlo, studiarlo, clonarlo, selezionarlo, sopprimerlo, curarlo dopo avergli costruito vicino a casa un inceneritore.

Torniamo alla frase: "la religione, al contrario della scienza, impedisce di ragionare".
Bisognerebbe ricordare al grande scienziato che tutti i più grandi uomini di scienza della storia sono stati credenti e i più devoti cristiani (lo si può vedere qui).
Come il suo socio Odifreddi che si permette di chiamare i cristiani dei "cretini", ha offeso oltre a miliardi e miliardi di persone (come i suoi genitori) anche celebri uomini cristiani e devoti cattolici come: Galileo, Pascal, Boschovich, Galvani, Volta, Ampere, Pasteur, Mercalli, Marconi ecc.. 

Chiudo suggerendo a tutti e sopratutto al laico ed emancipato Veronesi il libro appena uscito di uno dei più importanti matematici italiani di fama internazionale, Antonio Ambrosetti, che s'intitola: La matematica e l'esistenza di Dio (vedi anche qui).

L'autore, profondo credente e devoto cattolico e allievo del grande cattolico matematico Giovanni Prodi e amico del cattolico Ennio de Giorgi, è stato docente di Analisi matematica alla Scuola Normale di Pisa ed è visiting professor alla Rutgers University del New Jersey, all’ETH Zürich e negli atenei di Chicago, Parigi, Bonn, Losanna, Madrid e Brema. Fa parte dell’International Advisory Board dell’Istituto di Matematica dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca ed è consulente dell’International Centre for Theoretical Physics dell’UNESCO. Ha ricevuto il premio Caccioppoli nel 1982 assegnato dall’Unione Matematica Italiana ed è autore di oltre 130 lavori scientifici.

Cito dalla premessa: "lungi dall'esserci incompatibilità tra scienza e fede, vorrei far capire come la prima (e, in particolare la matematica) possa fornire delle suggestioni, delle intuizioni che aiutano il credente a rinsaldare la propria fede. Inoltre vorrò sfatare il luogo comune che i credenti siano dei creduloni con scarse capacità di ragionamento".
(Ambrosetti, La matematica e l'esistenza di Dio, Lindau 2009, ISBN 978-8 8-7180-816-1, pag.12)

fonte: http://dallaragioneallafede.blogspot.it/2010/02/umberto-veronesi-e-lincapacita-di.html

Per approfondire:
Umberto Veronesi ci vorrebbe tutti emafroditi - Agnoli
Veronesi, inceneritori e disinformazione scientifica - Energetica-mente.
Il conflitto di interessi degli amici degli inceneritori: il caso Veronesi - Carovanaperlacostituzione.
Lo pseudo-imprenditore Umberto Veronesi e gli inceneritori.
Umberto Veronesi: scientismo integralista - Libertà e persona
I business sul testamento biologico - Disinformazione
Umberto Veronesi e gli inceneritori - Pietro Ricca
Cancronesi - Beppe Grillo
Grillo contro Veronesi - video Youtube
Veronesi che afferma: "I termovalorizzatori non provocano il cancro" - video Youtube

Defende nos in proelio...

Apritevi al dono più grande di Dio, al suo amore che, mediante la Croce di Cristo, si è manifestato al mondo quale amore misericordioso.