"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
venerdì 28 luglio 2017
giovedì 27 luglio 2017
UNA BELLISSIMA OMELIA
L' OMELIA DEL PAPA BENEDETTO XVI SULL'ASSUNTA: STRAORDINARIA!
La festa dell’Assunta è un giorno di gioia. Dio ha vinto. L’amore ha vinto. Ha vinto la vita. Si è mostrato che l’amore è più forte della morte. Che Dio ha la vera forza e la sua forza è bontà e amore.
Maria è assunta in cielo in corpo e anima: anche per il corpo c’è posto in Dio. Il cielo non è più per noi una sfera molto lontana e sconosciuta. Nel cielo abbiamo una madre. E la Madre di Dio, la Madre del Figlio di Dio, è la nostra Madre. Egli stesso lo ha detto. Ne ha fatto la nostra Madre, quando ha detto al discepolo e a tutti noi: “Ecco la tua Madre!” Nel cielo abbiamo una Madre. Il cielo è aperto, il cielo ha un cuore.
Nel Vangelo abbiamo sentito il Magnificat, questa grande poesia venuta dalle labbra, anzi dal cuore di Maria, ispirata dallo Spirito Santo. In questo canto meraviglioso si riflette tutta l’anima, tutta la personalità di Maria. Possiamo dire che questo suo canto è un ritratto, una vera icona di Maria, nella quale possiamo vederla proprio così com'è. Vorrei rilevare solo due punti di questo grande canto. Esso comincia con la parola “Magnificat”: la mia anima “magnifica” il Signore, cioè “proclama grande” il Signore. Maria desidera che Dio sia grande nel mondo, sia grande nella sua vita, sia presente tra tutti noi. Non ha paura che Dio possa essere un “concorrente” nella nostra vita, che possa toglierci qualcosa della nostra libertà, del nostro spazio vitale con la sua grandezza. Ella sa che, se Dio è grande, anche noi siamo grandi. La nostra vita non viene oppressa, ma viene elevata e allargata: proprio allora diventa grande nello splendore di Dio.
Il fatto che i nostri progenitori pensassero il contrario fu il nucleo del peccato originale. Temevano che, se Dio fosse stato troppo grande, avrebbe tolto qualcosa alla loro vita. Pensavano di dover accantonare Dio per avere spazio per loro stessi. Questa è stata anche la grande tentazione dell’epoca moderna, degli ultimi tre-quattro secoli.
Sempre più si è pensato ed anche si è detto: “Ma questo Dio non ci lascia la nostra libertà, rende stretto lo spazio della nostra vita con tutti i suoi comandamenti. Dio deve dunque scomparire; vogliamo essere autonomi, indipendenti. Senza questo Dio noi stessi saremo dei, facendo quel che vogliamo noi".
Era questo il pensiero anche del figlio prodigo, il quale non capì che, proprio per il fatto di essere nella casa del padre, era “libero”. Andò via in paesi lontani e consumò la sostanza della sua vita. Alla fine capì che, proprio per essersi allontanato dal padre, invece che libero, era divenuto schiavo; capì che solo ritornando alla casa del padre avrebbe potuto essere libero davvero, in tutta la bellezza della vita.
E’ così anche nell’epoca moderna. Prima si pensava e si credeva che, accantonando Dio ed essendo noi autonomi, seguendo solo le nostre idee, la nostra volontà, saremmo divenuti realmente liberi, potendo fare quanto volevamo senza che nessun altro potesse darci alcun ordine. Ma dove scompare Dio, l’uomo non diventa più grande; perde anzi la dignità divina, perde lo splendore di Dio sul suo volto. Alla fine risulta solo il prodotto di un’evoluzione cieca e, come tale, può essere usato e abusato. E' proprio quanto l'esperienza di questa nostra epoca ha confermato.
Solo se Dio è grande, anche l’uomo è grande. Con Maria dobbiamo cominciare a capire che è così. Non dobbiamo allontanarci da Dio, ma rendere presente Dio; far sì che Egli sia grande nella nostra vita; così anche noi diventiamo divini; tutto lo splendore della dignità divina è allora nostro.
Applichiamo questo alla nostra vita. E’ importante che Dio sia grande tra di noi, nella vita pubblica e nella vita privata.
Nella vita pubblica, è importante che Dio sia presente, ad esempio, mediante la Croce negli edifici pubblici, che Dio sia presente nella nostra vita comune, perché solo se Dio è presente abbiamo un orientamento, una strada comune; altrimenti i contrasti diventano inconciliabili, non essendoci più il riconoscimento della comune dignità.
Rendiamo Dio grande nella vita pubblica e nella vita privata. Ciò vuol dire fare spazio ogni giorno a Dio nella nostra vita, cominciando dal mattino con la preghiera, e poi dando tempo a Dio, dando la domenica a Dio. Non perdiamo il nostro tempo libero se lo offriamo a Dio. Se Dio entra nel nostro tempo, tutto il tempo diventa più grande, più ampio, più ricco.
Una seconda osservazione.
Questa poesia di Maria - il Magnificat – è tutta originale; tuttavia è, nello stesso tempo, un “tessuto” fatto totalmente di “fili” dell’Antico Testamento, fatto di parola di Dio. E così vediamo che Maria era, per così dire, “a casa” nella parola di Dio, viveva della parola di Dio, era penetrata dalla parola di Dio.
Nella misura in cui parlava con le parole di Dio, pensava con le parole di Dio, i suoi pensieri erano i pensieri di Dio, le sue parole le parole di Dio.
Era penetrata dalla luce divina e perciò era così splendida, così buona, così raggiante di amore e di bontà.
Maria vive della parola di Dio, è pervasa dalla parola di Dio. E questo essere immersa nella parola di Dio, questo essere totalmente familiare con la parola di Dio le dà poi anche la luce interiore della sapienza. Chi pensa con Dio pensa bene, e chi parla con Dio parla bene. Ha criteri di giudizio validi per tutte le cose del mondo. Diventa sapiente, saggio e, nello stesso tempo, buono; diventa anche forte e coraggioso, con la forza di Dio che resiste al male e promuove il bene nel mondo.
E, così, Maria parla con noi, parla a noi, ci invita a conoscere la parola di Dio, ad amare la parola di Dio, a vivere con la parola di Dio, a pensare con la parola di Dio.
E possiamo farlo in diversissimi modi: leggendo la Sacra Scrittura, soprattutto partecipando alla Liturgia, nella quale nel corso dell’anno la Santa Chiesa ci apre dinanzi tutto il libro della Sacra Scrittura. Lo apre alla nostra vita e lo rende presente nella nostra vita. Ma penso anche al “Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica”, che recentemente abbiamo pubblicato, nel quale la parola di Dio è applicata alla nostra vita, interpreta la realtà della nostra vita, ci aiuta ad entrare nel grande “tempio” della parola di Dio, ad imparare ad amarla e ad essere, come Maria, penetrati da questa parola.
Così la vita diventa luminosa e abbiamo il criterio in base al quale giudicare, riceviamo bontà e forza nello stesso momento.
Maria è assunta in corpo e anima nella gloria del cielo e con Dio e in Dio è regina del cielo e della terra. E’ forse così lontana da noi? E' vero il contrario. Proprio perché è con Dio e in Dio, è vicinissima ad ognuno di noi. Quando era in terra poteva essere vicina solo ad alcune persone. Essendo in Dio, che è vicino a noi, anzi che è “interiore” a noi tutti, Maria partecipa a questa vicinanza di Dio. Essendo in Dio e con Dio, è vicina ad ognuno di noi, conosce il nostro cuore, può sentire le nostre preghiere, può aiutarci con la sua bontà materna e ci è data – come è detto dal Signore – proprio come “madre”, alla quale possiamo rivolgerci in ogni momento.
Ella ci ascolta sempre, ci è sempre vicina, ed essendo Madre del Figlio, partecipa del potere del Figlio, della sua bontà. Possiamo sempre affidare tutta la nostra vita a questa Madre, che non è lontana da nessuno di noi.
BENEDETTO XVI
15 agosto 2005
AVE MARIA
SIS MECUM SEMPER ET OMNIA QUAE FACIAM PROTEGE ET SANCTIFICA |
Tutto è stato previsto e concepito dal vostro Creatore
Vieni, Signore GESÙ!
Quel Grande Giorno.
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22 agosto 2008
JNSR : Io sono al Tuo servizio. Parla, comanda e regna, mio Signore e mio Maestro. Chiedo i Tuoi favori. Sono tutta Tua, al Tuo servizio, Signore!
Al suono della Tromba che echeggerà da un capo all’altro della Terra, tenetevi pronti. E poi, ciò che voi farete, lo sapete già, perché tutto sarà detto a tempo debito.
Riponi la tua fiducia in Colui che ti parla e ti parlerà anche mentre dormi. Interromperò il tuo sonno, se occorrerà, per istruirti.
Non è una macchina che Dio ha messo in voi, è la vostra anima che è condizionata per quel grande Giorno. Sin dall’origine del mondo, tutto è stato previsto e concepito dal vostro Creatore in Cui sono formati il Cielo e la Terra, tutto ciò che contiene il Cielo e tutto ciò che possiede la Terra. Tutto è stato programmato, già concepito nello Spirito di Dio per quel grande e terribile Giorno in cui Dio verrà a regnare nel Suo Regno, formato da tutto il Cielo e dalla Terra. Regno completato, riunito e unito all’Unico Dio Sovrano di tutto l’Universo.
Sarà il grande Giorno di Dio in cui Egli riunisce il Cielo e la Terra, l’Infinitamente grande con l’Infinitamente piccolo. Tutto sarà un solo ed unico Regno, popolato da tutta la Sua Creazione, con tutti i Suoi coronati di Gloria eterna. Perché Dio riunisce tutti i Suoi figli, come fece il giorno della Pasqua ebrea per condurre il Suo Gregge composto dai primi, e per dire al mondo: «Ecco ciò che Io faccio nel Mio Nome!»
Da allora, il cammino del Tempo continua fino ad arrivare al grande Giorno ormai vicino, quando la Mia dominazione riunirà l’Alfa all’Omega con tutto ciò che possiede Dio. E questo accadrà molto, molto presto.
Quel grande Giorno sarà segnato dalla Mia Gloria Eterna che è Colui che È, che ERA e che VIENE, Colui che è Figlio dell’Altissimo nel quale ho riposto tutto il Mio Amore. Ascoltatelo!
Và, figlia Mia, continua ad obbedirMi, perché Dio sceglie e l’uomo obbedisce, affinché si realizzi tutto ciò che è stato detto.
Ed ecco che Io vengo !
Amen, vieni Signore GESÙ.
Amen. Amen. Amen.
TEMPI DI EMERGENZA!
In nomine Patris, et Filii et Spiritus Sancti.
"Sancte Michaël Archangele, defende nos in proelio;
contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.
Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque,
Princeps militiae
caelestis,
satanam aliosque
spiritus malignos,
qui ad perditionem
animarum pervagantur in mundo,
divina virtute in
infernum detrude.
Amen".
http://www.conchiglia.net/LATINO/Riflessioni/12_Riflessioni_MONOS_2011_La_Lingua_Latina.pdf
AMDG et BVM
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