martedì 27 giugno 2017

Quando si toglie la pietra d’angolo...


Non togliete alla vostra Terra la sua ragione di esistere
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21 ottobre 2004

GESÙ: Scrivi ciò che ti detto in questo momento: DIO È AMORE.

Io non permetterò che si perda nemmeno uno solo dei Miei figli. Ma il mondo si distrugge a vista d’occhio. Nazione dopo nazione, voi subite il crollo della Natura offesa e il crollo del sistema monetario, colonna vertebrale che sostiene ogni nazione dalla base al vertice. Quando si toglie la pietra d’angolo da una costruzione, tutta la massa sprofonda e l’edificio crolla come un castello di carta.

IO SONO LA PIETRA D’ANGOLO.

Per quelli che Mi hanno rifiutato, come per quelli che non vogliono ancora riconoscerMi astenendosi dall’identificarMi quale Io sono, in Verità: Il Salvatore del Mondo, Io vi dico:
- voi non troverete più Pace,
- voi sarete nel lutto e nella disperazione,
- voi perderete tutto quello che Io vi ho dato in dono,
tutto quello che avete accumulato.

Perché Io sono il Tutto, Io sono la Promessa,
Io sono l’Offerta, Io sono il Dono.

Con Me, voi avete ricevuto la Vita Eterna in Dio.
Con Me, il Perdono di Dio vi apre la porta sigillata
del Regno eterno del Padre di ogni Bontà.

Con Me, voi rientrate nell’Unione della Santissima Trinità
per vivere l’Unità nella Chiesa di Dio
ai piedi della Santa Croce del Divino Crocifisso d’Amore.

Pregate con tutto il vostro cuore. Fate atti di Carità. Riparate l’egoismo di certi vostri fratelli. Riparate l’offesa fatta alla Mia Santissima Eucaristia. Tre grandi Paesi stanno per scomparire.

Io attendo le vostre offerte d’Amore. Pregate. Fate penitenza e soprattutto perdonate un’offesa; non peccate in reazioni, in pensieri, in parole, con Opere od omissioni. Io vi benedico. Prima di comunicarvi, non dimenticate di prendere la via del Perdono: il Sacerdote vi aspetta nel Santo Sacramento della Riconciliazione.

Senza di Me, voi andrete errando per lungo tempo, come il Popolo che Dio affidò a Mosè, che camminava nel deserto verso la Terra Promessa. Voi non avete ancora compreso che la terra che calpestate tutti i giorni È questa Terra che avete avuto l’audacia d’impoverire e di martirizzare.

E questo, fino a sfigurarla, facendo di essa, che vi ha tutto dato, la vostra schiava!

Questo mondo si rivolta contro di voi, mobilitando tutti gli elementi che si scatenano dappertutto. Voi gli avete tolto il suo appoggio principale.
Io sono Dio, il Padrone di tutto l’Universo. Io sono la fondazione e il fondamento di tutta la Mia Creazione, ed Io sono il vostro Creatore.

Io sono l’Alfa e l’Omega.

Rifiutando di riconoscerMi, voi rifiutate l’esistenza della vostra stessa vita, e togliete alla vostra Terra la sua ragione di esistere perché Io l’ho creata per voi, per ciascuno di voi.

Dite alla Chiesa che si affretti ad annunciarMi. Si sta facendo tardi! Essa deve svegliare tutte le Mie Pecore che le ho affidato e chiamare le smarrite. Essa deve cantare la Gloria di Dio:

Gesù Cristo ritorna a riunire il Suo Popolo.

Egli viene a salvare TUTTE le Nazioni.

Voi vi riconoscerete tutti in Lui.

Preparate la Via del Signore.

Riunitevi ai piedi di ogni Croce
per recitare la preghiera quotidiana e ringraziare lo Spirito Santo
che porta con Sé il ramo d’ulivo benedetto.

Alleluia! Dio ricostituirà il Suo Popolo nella Sua Santa Pace.
Gloria a Dio. Pace agli uomini che Lo amano.



Gesù Cristo, Re dell’Universo, vi ha parlato.

Amen.


†  †

AMDG et BVM

LAS SEÑALES MILAGROSAS


...QUE CONFIRMAN LAS APARICIONES 
Y MENSAJES EN JACAREI BRASIL



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AVE MARIA PURISSIMA!

lunedì 26 giugno 2017

ACQUA LA PIU' SANTA DEL MONDO

In nomine Patris, et Filii et Spiritus Sancti.
"Sancte Michaël Archangele, defende nos in proelio;
contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.
Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque,
Princeps militiae caelestis,
satanam aliosque spiritus malignos,
qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo,
divina virtute in infernum detrude.
Amen".





L'ACQUA SANTA DI SAN DAMIANO 

Come è accaduto in altre circostanze, care alla tradizione cristiana, dai tempi biblici sino ai nostri giorni, per il bene spirituale e fisico degli uomini, Dio ha suscitato una sorgente miracolosa nel Luogo da Lui scelto per le visite misericordiose della Regina del Cielo e della Terra, Madre di tutti. 

L'Acqua santa di San Damiano ha una importanza straordinaria per la sua origine e per i benefici che procura agli uomini.
Com'è grave e sorprendente la lettura del Messaggio del 26/5/1967! 
«La Mamma Celeste è presente con san Michele Arcangelo. Questo parla a Nome dell'Eterno Padre: Io annuncio che tutti debbono preparare dei grandi fusti in plastica, per venire a prendere molta acqua... e preparare dei piccoli catini. Quando verrà il terribile momento dello scoraggiamento perché non si sono ascoltate le Mie parole-ci saranno tante cose cattive- mettete quest'acqua nelle catinelle,metteteci il vostro viso e sarete salvi! 

Quando si attinge l'acqua, una sola persona deve farlo e nessuno deve entrare nel Recinto. L'acqua scaturirà sempre più ed il pozzo si riempirà. 
Quando una famiglia viene a prendere l'acqua, prima di metterla nel fusto, deve recitare dieci Ave Maria e dire:«Mamma Celeste, salvaci e liberaci l'anima e il corpo!». Per questa giaculatoria, scaturisce molta acqua; con quest'acqua, possiamo riunirci e salvarci. 

Preparate tutto questo molto presto. Fate in modo di mettere l'acqua in piccoli catini, per potervi tuffare il viso. Pregate con fede la Mamma Celeste e l'Eterno Padre, affinché vi diano forza e coraggio per sopportare tutto. 

Quando sentirete quelle grandi scosse e vedrete quelle grandi tenebre, alzate gli occhi al Cielo, le mani distese, chiedete pietà e misericordia, con la recita di tre Salve Regina e di cinque Credo.Gridate con tutto il vostro cuore:«Gesù, Maria, salvaci!» Perché saranno ore di angoscia e di pianto, specialmente per quelli che non avranno creduto in Me! 

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Amen!» 

Quest'Acqua Santa è data in relazione costante con l'intervento, la potenza e gli ordini dell'Arcangelo San Michele; essa è data in relazione con Dio Padre; essa, finalmente, è data con la costante intercessione, la Presenza e l'Assistenza della Regina del Cielo e della Terra. 
Quest' acqua, di cui La Mamma Celeste ha detto che è la più santa del mondo, è notevole non soltanto per la sua origine, ma anche per i grandissimi benefici che apporta. 

Quest'acqua è prima di tutto destinata a proteggerci nelle ore terribili, com'è detto nel Messaggio citato. Avvertimenti e prescrizioni sono chiari e precisi. L'amore della Celeste Madre, la Misericordia di Dio Padre, la intercessione fraterna e gloriosa di San Michele, apportano a quelli che vi ricorrono questa protezione eccezionale per queste ore eccezionali. 

Inoltre quest'Acqua Santa ci è data come una sorgente di benefici multipli per il corpo e per l'anima: essa solleva gli ammalati, apporta la pace nelle famiglie, libera gli ossessi, scaccia i demoni, dona purezza, gioia, consolazione e forza. 

«Scavate ancora. Venite a bere a questo pozzo l'Acqua della Grazia; lavatevi! Purificatevi! Bevete e abbiate fiducia in quest'Acqua. Molti guariranno dal male fisico. Molti diverranno santi. Portate di quest'Acqua agli ammalati gravi dell'Ospedale, ai moribondi. Andate spesso a vedere le anime che gemono! Siate forti! Non temete! Io sono con voi! Ecco l'ora in cui il pozzo darà luce: è una conferma. Venite, attingete e porterete l'Acqua nelle vostre case: otterrete grazie infinite.» (18/11/1966).

Dopo le prime apparizioni a San Damiano nacque un'associazione per creare la "Città delle Rose" voluta dalla Madonna.



PROVINCIA DI PIACENZA

I MISTERI DOLOROSI DI GESÙ

I Misteri Dolorosi di GESÙ
 così come sono stati ispirati al vostro caro Santo Padre il Papa, Giovanni Paolo II.
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1° Mistero: L’Agonia
Cristo ha amato la Chiesa e per essa si è offerto con lo scopo di santificarla. Egli la voleva presentare senza macchia e senza rughe, ma santa e immacolata. È attraverso Cristo, e in Cristo, che si spiega l’enigma del Dolore e della Morte che, fuori dal Vangelo, ci schiaccia.


2° Mistero: La Flagellazione
Per il mondo intero: che abbiano un posto nella nostra preghiera quegli uomini e quelle donne che, in qualche parte del mondo, soffrono la fame o altre calamità, per quelli che soffrono per le rovine della guerra, per l’esodo di popolazioni; che sono vittime di terrorismo politico, di oppressioni diverse, d’ingiustizie d’ogni sorta; portati altrove, sequestrati, torturati, condannati senza garanzia di giustizia; per tutti quelli che subiscono oltraggi intollerabili per la loro dignità umana e per i loro diritti fondamentali.


3° Mistero: La Coronazione di spine
Beati voi se vi insultano, vi perseguitano e se dicono falsamente ogni sorta di male contro di voi per causa Mia. Rallegratevi. Siate nella gioia, perché sarà grande la vostra ricompensa nei Cieli.


4° Mistero: La Via della Croce
Il cammino dell’Amore secondo Cristo è un cammino difficile, esigente. Dobbiamo essere realisti. Coloro che vi parlano solo di spontaneità e di facilità, vi ingannano. Il dominio progressivo della nostra vita è imparare ad essere come Dio vuole, richiede già un impegno di pazienza, una lotta su noi stessi. Siate degli uomini e delle donne di coscienza.


5° Mistero: La Crocifissione
Cristo è stato un segno di contraddizione. Egli ha offerto, fino alla Sua Morte, la Sua Amicizia a tutti, con MARIA, dritta ai piedi della Croce. Anche Bernadette ha conosciuto la contraddizione e la sofferenza. Non è solo per gli altri che ella aveva trasmesso la parola della Vergine: Penitenza! Ella era stata avvertita da MARIA della durezza di questo cammino: Io non ti prometto di essere felice in questo mondo, ma nell’altro.


Dopo ogni Mistero, recitare un Pater, dieci Ave e il Gloria.

AMDG et BVM

domenica 25 giugno 2017

SACRATISSIMO CUORE DI GESU'



Dalla lettera Enciclica di 
Papa Pio XI
Fra i meravigliosi incrementi della dottrina sacra e della pietà onde i disegni della divina Sapienza sempre più chiaramente di giorno in giorno si manifestano alla Chiesa, nessun altro è più visibile quanto il trionfale progresso del culto del Sacratissimo Cuor di Gesù. Certo ripetutamente, nel corso dei primi tempi, i Padri, i Dottori, i Santi celebrarono l'amore del nostro Redentore: la ferita aperta nel costato di Cristo la dissero fonte arcana di tutte le grazie. Ma poi dal medio evo, i fedeli cominciarono ad esser presi da una certa più tenera venerazione verso la Santissima Umanità del Salvatore, le anime contemplative per quella piaga solevano quasi penetrare nel Cuore stesso ferito per l'amore degli uomini. E da quel tempo questa contemplazione divenne così famigliare a tutti i più grandi santi, che non c'è regione né ordine religioso in cui non se ne trovino, in questa età, insigni testimonianze. Finalmente nei secoli più vicini, e specialmente in quel tempo in cui gli eretici, sotto il titolo di una falsa pietà, si sforzavano di tener lontani i Cristiani dalla Santissima Eucaristia, cominciò a rendersi pubblicamente il culto al Sacratissimo Cuore, per opera primieramente di san Giovanni Eudes, il quale non immeritamente è appellato l'autore del culto liturgico dei Sacri Cuori di Gesù e Maria.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.

Lettura 5
Ma a stabilire pienamente e perfettamente il culto del Sacratissimo Cuor di Gesù e a propagarlo per tutto il mondo, Dio stesso si elesse per strumento una umilissima vergine dell'ordine della Visitazione, santa Maria Margherita Alacoque, a cui, già fin dalla prima età infiammata d'amore verso il Sacramento dell'Eucaristia, Cristo Signore spessissimo apparendo, si degnò di far conoscere e le ricchezze e i desideri del suo divin Cuore. Delle quali apparizioni la più celebre è quella in cui mentre ella pregava davanti all'Eucaristia, Gesù le si diede a vedere, le mostrò il Cuore Sacratissimo, e lamentatosi che, in cambio dell'immensa sua carità, non riceveva altro che gli oltraggi di uomini ingrati, le comandò di far sì, che il Venerdì dopo l'ottava del Corpus Domini venisse istituita una nuova festa, colla quale il suo Cuore fosse venerato col dovuto onore, e le ingiurie fattegli dai peccatori nel Sacramento dell'amore venissero espiate con degni ossequi. Quali poi e quante difficoltà abbia provato la Serva di Dio nell'eseguire i comandi di Cristo, nessuno è che l'ignori; ma confortata dal Signore medesimo e validamente aiutata dai Religiosi direttori dell'anima sua, i quali con un certo incredibile ardore si adoperarono nel promuovere questo culto, non desisté fino alla morte dal compiere fedelmente 1'opera dal cielo affidatale.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.

Lettura 6
Finalmente l'anno millesettecento sessantacinque il Sommo Pontefice Clemente XIII approvò l'ufficio e la messa in onore del Sacratissimo Cuore di Gesù; Pio IX poi ne estese la festa a tutta la Chiesa. Da allora il culto del Sacratissimo Cuore, quasi fiume che inonda, travolti tutti gli impedimenti, si diffuse per tutto l'orbe, e sull'alba del secolo Leone XIII, dopo aver indetto il giubileo, volle consacrato l'universo genere umano al Sacratissimo Cuore. La quale consacrazione fatta con rito solenne in tutte le chiese dell'orbe cattolico, portò smisurato incremento a questa devozione, e le condusse non solo i popoli ma anche le singole famiglie, che senza numero si consacrano al Divin Cuore e si sottomettono al regale suo impero. Ultimamente il Sommo Pontefice Pio XI, affinché la solennità della festa rispondesse più pienamente alla devozione del popolo cristiano tanto largamente diffusa, innalzò la festa del Sacratissimo Cuore di Gesù a rito doppio di prima classe con ottava; e di più, affinché i violati diritti di Cristo sommo Re e Signore fossero risarciti, e pianti i peccati dei popoli, ordinò che nel medesimo giorno della festa ogni anno si recitasse in tutti i tempi dell'orbe cristiano una speciale preghiera.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.

Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni
Joannes 19:31-37
In quell'occasione: I Giudei, siccome era il venerdì, affinché i corpi non restassero in croce durante il sabato, perché quel giorno di sabato era molto solenne, chiesero a Pilato che fossero rotte loro le gambe e fossero tolti via. Eccetera.

Omelia di san Bonaventura Vescovo
Libro del legno della vita, num. 30
Affinché dal costato di Cristo dormiente sulla croce si formasse la Chiesa «e s'adempisse la Scrittura che dice: Volgeranno lo sguardo a colui che han trafitto» Joann. 19,37 fu voluto dalla divina disposizione che uno dei soldati aprisse con una lancia e trapassasse quel sacro costato onde, uscendone sangue ed acqua, si versasse il prezzo della nostra salvezza, il quale versato cioè dal fonte misterioso del Cuore, desse ai sacramenti della Chiesa la virtù di comunicare la vita della grazia, e fosse, per quelli che già vivono in Cristo, bevanda di sorgente viva «che sale fino alla vita eterna» Joann. 4,14. Sorgi dunque, o anima amica di Cristo, non cessare di vegliare, accosta ivi la tua bocca «per bere alle sorgenti del salvatore» Is. 12,3.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.


Della vite mistica Cap. 3
Giunti una volta al Cuore dolcissimo di Gesù, e siccome è bene lo starsene qui, non lasciamoci facilmente distaccare da lui. «O quanto è buono e dolce abitare in questo Cuore» Ps. 132,1. Un buon tesoro, una perla preziosa è il tuo Cuore, o ottimo Gesù, che abbiam trovato dopo aver scavato nel campo del tuo corpo. Chi getterà questa perla? Anzi darò via tutte le perle, darò in cambio i pensieri e gli affetti miei e me la comprerò, gettando ogni mia sollecitudine nel Cuore del buon Gesù, ed esso senza dubbio mi nutrirà. Avendo dunque trovato questo Cuore, ch'è tuo e mio, o dolcissimo Gesù, ti pregherò, o mio Dio: ammetti nel sacrario della tua udienza le mie preghiere: anzi attirami tutto nel tuo Cuore.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.


Per questo appunto fu trapassato il tuo costato, affinché ci sia aperta una entrata. Per questo fu ferito il tuo Cuore, affinché liberi dalle esterne perturbazioni, possiamo abitare in esso. Ma esso fu ferito ancora, affinché per la ferita visibile vediamo la ferita invisibile dell'amore. Poteva mostrarsi meglio questo amore ardente, che lasciandosi squarciare da una lancia non soltanto il corpo ma financo lo stesso Cuore? La ferita corporale indica dunque la ferita spirituale. Chi non amerà questo Cuore così trafitto? chi non riamerà chi tanto ci ama? chi non abbraccerà amante sì casto? Noi dunque che siamo ancora in questo corpo, per quanto possiamo, amiamo, riamiamo, abbracciamo il nostro ferito, cui empi agricoltori trapassarono le mani e i piedi, il costato e il Cuore: e preghiamo affinché egli si degni di legare col vincolo e di ferire col dardo del suo amore il nostro cuore ancor duro e impenitente.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.


Te Deum
Ti lodiamo, o Dio: * ti confessiamo, o Signore.
Te, eterno Padre, * venera tutta la terra.
A te gli Angeli tutti, * a te i Cieli e tutte quante le Potestà:
A te i Cherubini e i Serafini * con incessante voce acclamano:

(chiniamo il capo) Santo, Santo, Santo * è il Signore Dio degli eserciti. 

I cieli e la terra sono pieni * della maestà della tua gloria.
Te degli Apostoli * il glorioso coro,
Te dei Profeti * il lodevole numero,
Te dei Martiri * il candido esercito esalta.
Te per tutta la terra * la santa Chiesa proclama,
Padre * d'immensa maestà;
L'adorabile tuo vero * ed unico Figlio;
E anche il Santo * Spirito Paraclito.
Tu, o Cristo, * sei il Re della gloria.
Tu, del Padre * sei l'eterno Figlio.

Chiniamo il capo:
Tu incarnandoti per salvare l'uomo, * non disdegnasti il seno di una Vergine.

Tu, spezzando il pungolo della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu sei assiso alla destra di Dio, * nella gloria del Padre.
Noi crediamo che ritornerai * qual Giudice.

Il seguente Versetto si dice in ginocchio.
Te quindi supplichiamo, soccorri i tuoi servi, * che hai redento col prezioso tuo sangue.

Fa' che siamo annoverati coi tuoi Santi * nell'eterna gloria.
Fa' salvo il tuo popolo, o Signore, * e benedici la tua eredità.
E reggili * e innalzali fino alla vita eterna.
Ogni giorno * ti benediciamo;
Chiniamo il capo, se è la consuetudine del luogo.
E lodiamo il tuo nome nei secoli, * e nei secoli dei secoli.

Degnati, o Signore, di preservarci * in questo giorno dal peccato.
Abbi pietà di noi, o Signore, * abbi pietà di noi.
Scenda sopra di noi la tua misericordia, * come abbiamo sperato in te.
Ho sperato in te, o Signore: * non sarò confuso in eterno.


Preghiamo
O Dio, che nel Cuore del Figlio tuo, ferito pe' nostri peccati, ti degni di effondere pietosamente gli infiniti tesori del tuo amore; concedi, che noi, prestandogli il divoto ossequio della nostra pietà, gli rendiamo anche il dovere di una condegna soddisfazione. 
Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.

“O Immacolato Cuore, Madre del mio Signore, Sorgente di Olio Santo della Perenne Unzione, a Te io domando da grande peccatore: il Tuo Segreto mostrami ed oggi a Te consacrami” (Mess.30.5.’95)

“Cuore amorosissimo di Gesù (Re della Rivelazione), per la Tua sofferenza di Croce in quest’ora di oscurità sii Tu la Luce per l’Umanità” (Mess.20-21.4.’93)