sabato 15 aprile 2017

«Possa tu vivere 120 anni come Mosè»

PAPA BENEDETTO VISTO DA VICINO

13/04/2017  Don Antonio Tarzia, ex direttore delle Edizioni San Paolo, svela episodi inediti sul Papa emerito con il quale ha un antico rapporto di collaborazione e amicizia.

Novant’anni di grazia, novant’anni di testimonianza cristiana e di vita vissuta a servizio della comunità e della Chiesa. Tra le doti eccezionali che gli amici e i collaboratori più stretti attribuiscono all’uomo Joseph Ratzinger troviamo sempre la perfetta lucidità mentale, l’impressionante capacità di sintesi e la carità vissuta nel quotidiano. Delle beatitudini di Matteo (5,3-10) quelle che maggiormente lo vedono testimone sono: beati i miti, beati i puri di cuore e beati gli operatori di pace. Lo posso attestare personalmente, avendo l’onore di conoscerlo da oltre un trentennio e di aver lungamente collaborato con lui quando, ancora cardinale, Ratzinger divenne uno dei principali e più apprezzati autori delle Edizioni San Paolo, che allora dirigevo.
Della sua mitezza ricordo l’impaccio alla presentazione del suo libro Rapporto sulla fede, pubblicato con le Edizioni San Paolo nel 1985. Il libro era un dialogo con il giornalista Vittorio Messori, all’epoca redattore di Jesus, e fu un grande successo editoriale. Avevamo organizzato con monsignor Josef Clemens, segretario di Ratzinger, poi vescovo e segretario del Pontificio consiglio per i laici, l’incontro con i giornalisti, i fotografi e il pubblico al Centro congressi Augustinianum a Roma. La sala piena, anche nella parte superiore, contava molti vescovi e diversi cardinali. Non invitato, preceduto da motociclisti in divisa, arrivò anche l’onorevole Oscar Luigi Scalfaro, ministro degli Interni. Salutando, con affabile umorismo, disse: «Mi è stato segnalato dalle forze dell’ordine che qui c’è un raduno di vescovi e cardinali. Ho voluto accertarmi di persona che non si trattasse di un Conclave…». Il cardinale Ratzinger sorrideva, stringeva le mani e salutava con profondo disagio, pensando che fosse tutto esagerato.

LA “PROFEZIA” DEI BAMBINI

La sua timidezza apparve evidente qualche anno dopo ad Anacapri dove eravamo andati a ricevere il prestigioso Premio San Michele. In piazza Boffe, una mattina di sole, due bambini giocavano a rincorrersi quando la più piccola vide arrivare un gruppo di persone e in mezzo il cardinale vestito di rosso con la croce pettorale e la fascia scarlatta. «Chi è quello, chi è?» chiese mettendosi la mano davanti alla bocca. «È il Papa, c’è il Papa!» gridò il cuginetto più grande e, divertiti, forse impauriti, scapparono via per i vicoli. A me venne in mente il Salmo 8: «Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Con la bocca di bambini e di lattanti…». Il cardinale rosso in volto e con disagio tentava di cambiare discorso. Ma nel gruppetto di amici (c’era lo scrittore Marco Roncalli, nipote di Giovanni XXIII, la giornalista Donatella Trotta del Mattino, monsignor Clemens e Raffaele Vacca “patrocinatore” del premio) si accese un dibattito concludendo che se la profezia si fosse avverata il professor Vacca sarebbe stato in obbligo di apporre sul muro una lapide commemorativa dell’evento. Cosa che avvenne nel 2006, a un anno dall’elezione a sommo Pontefice: il sindaco circondato da una folla di anacapresi adornò piazza Boffe della lapide a perpetua memoria.

AMICO DELLA SAN PAOLO

  
Per oltre 20 anni tra l’editore San Paolo e il cardinale si consolidò un sodalizio: ogni anno un libro nuovo da portare in libreria e alla Fiera di Francoforte, la Buchmesse. Tra questi, pubblicammo numerose conferenze ufficiali svolte in giro per il mondo e le omelie che il cardinale Ratzinger teneva tutti i giovedì alla Messa che per anni celebrò in Santa Maria della Pietà, presso il Collegio teutonico. La sua scrittura minuta in perfetto tedesco era sempre chiara e profonda, documentata e protesa a un futuro di pace e santità cristiana. Tutti questi volumi furono tradotti in più lingue, alcuni in un numero incredibile di idiomi: Rapporto sulla fede in oltre 15 e La mia vita, pubblicata nel 1997, in almeno 45. I diritti d’autore venivano ogni anno versati in beneficenza e istituzioni caritative, missioni, orfanotrofi e conventi di clausura dell’Est europeo. Il cardinale Ratzinger mi diceva: «Mi raccomando prima pagate le tasse d’obbligo». Un anno solo non consegnò il volume concordato. Disse che doveva fare un fioretto perché, come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, aveva chiesto il silenzio per 12 mesi a un sacerdote, e nel fioretto chiedeva che questi avesse la forza di obbedire in carità e sincerità. Quel prete era il teologo brasiliano Leonardo Boff, esponente della teologia della liberazione.

IN TAVOLA L’ARANCIATA

Nel 1992 ero con il cardinale Ratzinger a Bassano del Grappa per ricevere il Premio internazionale medaglia d’oro al merito della Cultura cattolica. Il dottor Enrico Scalco, presidente del premio, donò al cardinale, come da statuto, oltre alla medaglia anche una cassa di bottiglie di grappa con l’etichetta personalizzata. Con un sorriso di complicità, accettando il dono, il cardinale si schermì dicendo: «Lo condividerò con i collaboratori perché non bevo superalcolici. Ma credo che sia molto buona la grappa di Bassano». Sapevamo tutti che lui a tavola beve solo aranciata amara,  succo d’arancia o the, e solo nei pranzi ufficiali assaggia un goccio di vino o birra.
Si sa della passione del Papa emerito per i gatti. Io ricordo che nella casa paterna in Germania ce ne sono due. Uno in bronzo con le orecchie dritte sta su un piedistallo in giardino, vicino alla fontana monumento dove c’è la Madonnina e la “barca della Chiesa” con tre naviganti sempre in bronzo: «Non sono apostoli», mi spiegò la sorella Maria, «ma i fratelli Ratzinger: io, Georg e Joseph. È un regalo dell’amica artista Cristina Stadler». L’altro gatto (di ceramica bianca) è in casa e guarda il pianoforte su cui il cardinale si rilassava ogni tanto suonando inni liturgici o brani classici di Beethoven o Mozart. Una volta, rientrando da Messa, il cardinale posò il suo zuccotto sulla testa del gatto con il collo lungo e questo gli bastò a guadagnarsi il titolo affettuoso di «Sua eminenza il gatto bianco».

L’INCONTRO IN VATICANO

  
Il mio incontro più recente con Sua Santità risale al 23 marzo 2017. Gli ho fatto visita in Vaticano nel monastero Mater Ecclesiae dove trascorre i giorni in ascolto della parola di Dio e in preghiera di ringraziamento e di supplica per la Chiesa e l’umanità. Dopo un’oretta di colloquio affettuoso sull’onda dei ricordi, sull’attualità e i progetti per il domani, salutando mi ha detto: «E adesso quando verrà a trovarmi?». «Quando lei vorrà, Santità. Mi fa chiamare e io vengo. Di certo chiederò un’udienza fra due anni, per una benedizione speciale». «Fra due anni… non so se ci sarò», l’ho sentito sussurrare, e mi è parso che chiudesse gli occhi. «Santità, fra due anni farò 50 anni di Messa e ho bisogno di una benedizione particolare». Rasserenato in volto, con un sorriso e tanta tenerezza, mi ha detto: «Cinquant’anni di sacerdozio… allora aspetterò!». Ho baciato le sue mani che avevo tra le mie e sono uscito dal monastero commosso e felice.
Adesso, Santità, vorrei augurarle, per i suoi 90 anni, con la bella tradizione ebraica: «Possa tu vivere 120 anni come Mosè», andando oltre – aggiungo – l’età di Leone XIII, il Papa più longevo della storia, tornato alla casa del Padre a 93 anni. Auguri Santità!

AUGURI! SANTO PADRE BENEDETTO XVI !

I 90 anni di Ratzinger, auguri al Papa emerito

E' il 265mo Papa della Chiesa cattolica dal 2005 al ...

Redazione ANSA  

Domenica compirà 90 anni il Papa emerito Joseph Ratzinger. Benedetto XVI è stato il 265mo Papa della Chiesa cattolica dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013. In latino annunciò la sua rinuncia all'esercizio del ministero di vescovo di Roma, successore di san Pietro. La notizia, data dall'ANSA, in pochi minuti fece il giro del mondo. 
Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, nono successore tedesco di Pietro, figlio di un poliziotto e di una cuoca, è nato a Marktl am Inn, il 16 aprile 1927. Fine teologo, uomo timido dotato di grande capacità di ascolto, maestro nel predicare in modo accessibile anche sui temi più complessi, in quasi otto anni da papa ha incontrato milioni di persone, ha compiuto decine di viaggi internazionali e in Italia, ha scritto varie encicliche per dire che l'amore e la speranza non sono qualcosa ma qualcuno, cioé Cristo, e per rinnovare la dottrina sociale della Chiesa.
Ha scritto il Gesù di Nazareth in più volumi, per mostrare che la fede non è un elenco di proibizioni ma un rapporto di amicizia con il Dio fatto uomo. Ha posto i temi della povertà e dell'Africa, dei giovani, dell'ecumenismo e dell'annuncio della fede al mondo secolarizzato al centro del proprio regno. Ha lottato energicamente contro la pedofilia del clero, imponendo una inversione di rotta nella coscienza, nelle norme e negli atteggiamenti della Chiesa nei confronti dei preti pedofili. Trascorsa l'adolescenza a Traunstein, negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale è stato arruolato nei servizi ausiliari antiaerei, mentre era iscritto d'ufficio alla Gioventù hitleriana.
Prete dal 29 giugno 1951, addottorato in teologia con una tesi su sant'Agostino e abilitato alla docenza con una su san Bonaventura, è stato docente a Frisinga, Bonn, Muenster, Tubinga e Ratisbona. E' stato esperto al Concilio Vaticano II.
Nel '77 Paolo VI lo ha nominato arcivescovo di Monaco e il 27 giugno lo ha creato cardinale. Il suo motto episcopale e' stato "Collaboratore della verità". Ha partecipato ai conclavi che nel '78 hanno eletto papa Luciani e papa Wojtyla. Nell'81 Giovanni Paolo II lo ha nominato prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. E' stato presidente della commissione per la preparazione del Catechismo della Chiesa cattolica, vice decano e poi decano dei cardinali. E' stato eletto papa il 19 aprile del 2005, al quarto scrutinio.
Numerosissime le sue pubblicazioni prima dell'elezione, ma anche da papa ha coltivato il dono della scrittura, innovando la comunicazione papale, in particolare con la lettera agli irlandesi sullo scandalo della pedofilia, e con quella ai vescovi sul caso del vescovo lefebvriano negazionista Williamson. E' sbarcato anche sui social network, con un profilo Twitter. Tra i suoi documenti anche due Motu proprio del 2007: uno per ripristinare la maggioranza dei due terzi per l'elezione di un pontefice e l'altro, il Summorum Pontificum, che ha liberalizzato la messa in latino. La lettera ai cinesi del 2009 non ha dato alla lunga i risultati sperati nei rapporti con Pechino, che resta una criticità della Santa Sede. Infine, a sorpresa, la sua [apparente]decisione di lasciare il Pontificato

Novena... II giorno


Secondo giorno (Sabato Santo)
Meditare su Gesù-Verbo e Gesù-Carne e sull’intima unione di amore tra noi e Dio.
Parole di nostro Signore: "Oggi portami le anime dei sacerdoti e dei consacrati ed immergile nella mia imperscrutabile Misericordia. Esse mi hanno dato la forza di sopportare la mia dolorosa Passione. Per mezzo di queste anime, come attraverso dei canali, la mia Misericordia si riversa sull’umanità".
Preghiamo per il clero e per i consacrati.
Misericordiosissimo Gesù, fonte di ogni bene, moltiplica sui consacrati la grazia, affinché con la parola e l’esempio compiano degnamente le opere di misericordia, in modo che tutti coloro che li vedono glorifichino il Padre che è nei cieli.
Pater... Ave... Gloria...
Eterno Padre, dà uno sguardo compassionevole agli eletti della tua vigna, i sacerdoti ed i religiosi, colmandoli della pienezza della tua benedizione. Per i sentimenti del Cuore di tuo Figlio concedi loro luce e forza, affinché possano condurre gli uomini sulla via della salvezza e glorificare per sempre con loro la tua Misericordia infinita. Amen.
Segue coroncina alla Divina Misericordia

venerdì 14 aprile 2017

Novena alla Divina Misericordia


La Novena alla Divina Misericordia insegnata da Gesù a Santa Faustina

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Primo giorno (Venerdì Santo)
Meditare su Gesù Crocifisso e sul valore delle anime (costano tutto il sangue di Gesù....)
Parole di nostro Signore: "Oggi portami l’umanità intera, specialmente tutti i peccatori, ed immergili nell’oceano della mia Misericordia. Così tu addolcirai la mia amarezza per la perdita delle anime".
Chiediamo misericordia per l’umanità intera.
Misericordioso Gesù, poiché tua prerogativa è d’aver compassione di noi e di perdonarci, non guardare i nostri peccati, ma alla fiducia che nutriamo nella tua infinita bontà. Ricevi tutti nel tuo Cuore compassionevole e non respingere mai nessuno. Te lo chiediamo per l’amore che ti unisce al Padre ed allo Spirito santo.
Pater... Ave... Gloria...
Eterno Padre, volgi il tuo sguardo di Misericordia sull’umanità intera, specialmente sui peccatori, la cui unica speranza è il Cuore pietoso di tuo Figlio. Per la sua dolorosa Passione, dimostra la tua Misericordia, affinché noi possiamo insieme eternamente lodare la tua potenza. Amen.
Segue coroncina alla Divina Misericordia

Secondo giorno (Sabato Santo)
Meditare su Gesù-Verbo e Gesù-Carne e sull’intima unione di amore tra noi e Dio.
Parole di nostro Signore: "Oggi portami le anime dei sacerdoti e dei consacrati ed immergile nella mia imperscrutabile Misericordia. Esse mi hanno dato la forza di sopportare la mia dolorosa Passione. Per mezzo di queste anime, come attraverso dei canali, la mia Misericordia si riversa sull’umanità".
Preghiamo per il clero e per i consacrati.
Misericordiosissimo Gesù, fonte di ogni bene, moltiplica sui consacrati la grazia, affinché con la parola e l’esempio compiano degnamente le opere di misericordia, in modo che tutti coloro che li vedono glorifichino il Padre che è nei cieli.
Pater... Ave... Gloria...
Eterno Padre, dà uno sguardo compassionevole agli eletti della tua vigna, i sacerdoti ed i religiosi, colmandoli della pienezza della tua benedizione. Per i sentimenti del Cuore di tuo Figlio concedi loro luce e forza, affinché possano condurre gli uomini sulla via della salvezza e glorificare per sempre con loro la tua Misericordia infinita. Amen.
Segue coroncina alla Divina Misericordia

Terzo giorno (Domenica di Pasqua)
Meditare sulla grande manifestazione della Divina Misericordia: il dono pasquale del
Sacramento della Penitenza che, nell’azione liberatrice dello Spirito Santo, reca risurrezione e pace ai nostri spiriti.
Parole di nostro Signore: "Oggi portami tutte le anime fedeli e pie; immergile nell’oceano della mia Misericordia. Queste anime mi hanno confortato sulla via del Calvario; esse erano una goccia di consolazione in mezzo ad un oceano di amarezze".
Preghiamo per tutti i cristiani fedeli.
Misericordiosissimo Gesù, che concedi abbondantemente le tue grazie a tutti gli uomini, accogli nel tuo Cuore infinitamente buono tutti i cristiani fedeli e non permettere che ne escano mai più. Te lo chiediamo per il tuo profondo amore verso il Padre Celeste.
Pater... Ave... Gloria...
Eterno Padre, volgi uno sguardo compassionevole alle anime fedeli, eredità del Figlio tuo; per i meriti della sua dolorosa Passione, concedi loro la tua benedizione e proteggile sempre, affinché non perdano l’amore e il tesoro della santa fede, ma lodino con tutta la schiera degli Angeli e dei Santi per l’eternità la tua infinita Misericordia. Amen.
Segue coroncina alla Divina Misericordia

Quarto giorno (Lunedì in Albis)
Meditare sulla Paternità di Dio, sulla confidenza ed il pieno abbandono che dobbiamo avere in Lui sempre e dovunque.
Parole di nostro Signore: "Oggi portami quelli che non mi conoscono ancora. Anche ad essi ho pensato nella mia amara Passione e il loro futuro zelo confortava il mio Cuore. Immergili ora nell’oceano della mia Misericordia".
Preghiamo per i pagani e gli increduli
Misericordiosissimo Gesù, tu che sei la luce del mondo, accogli nella dimora del tuo Cuore pietoso le anime di coloro che non ti hanno ancora conosciuto; siano illuminati dai raggi della tua grazia, affinché glorifichino con noi i prodigi della tua Misericordia.
Pater... Ave... Gloria...
Eterno Padre, dà uno sguardo compassionevole alle anime dei pagani e degli increduli, perché Gesù tiene anch’essi nel suo Cuore. Portale alla luce del Vangelo: che capiscano quanto grande è la felicita di amarti; fa’ che tutte glorifichino eternamente la generosità della tua Misericordia. Amen
Segue coroncina alla Divina Misericordia

Quinto giorno (Martedì in Albis)
Meditare sulle parabole del buon Pastore e dei pastori infedeli (cfr. Gv. 10,11-16; Ez 34,4.16), mettendo in risalto la responsabilità che tutti abbiamo verso il prossimo vicino e lontano; in più soffermarsi a considerare attentamente gli episodi del rinnegamento e della conversione di S. Pietro (cfr. Mt 26,6975; Lc 22,31-32), dell’adultera (cfr. Gv 8,111) e della peccatrice (cfr. Lc 7,30-50).
Parole di nostro Signore: "Oggi portami le anime dei fratelli separati, immergile nell’oceano della mia Misericordia. Sono quelle che nella mia amara agonia laceravano il mio Corpo ed il mio Cuore, cioè la Chiesa. Quando si riconcilieranno con la mia Chiesa, si rimargineranno le mie ferite e avrò sollievo nella mia Passione".
Preghiamo per quelli che s’ingannano nella fede
Misericordiosissimo Gesù, che sei la Bontà stessa e non rifiuti mai la tua luce a chi la chiede, accogli nella dimora del tuo Cuore pietoso le anime dei nostri fratelli separati. Attirale con il tuo splendore all’unità della Chiesa e non permettere che ne escano mai più, ma adorino anch’esse la generosità della tua Misericordia.
Pater... Ave... Gloria...
Eterno Padre, dà uno sguardo compassionevole alle anime degli eretici e degli apostati che, perseverando ostinatamente nei loro errori, hanno sprecato i tuoi doni ed abusato della tua grazia. Non guardare la loro cattiveria, ma l’amore di tuo Figlio e i dolori della Passione che Egli accettò per loro. Fa’ si che ritrovino al più presto l’unità e che, insieme a noi, esaltino la tua Misericordia. Amen.
Segue coroncina alla Divina Misericordia

Sesto giorno (Mercoledì in Albis)
Meditare su Gesù bambino e sulle virtù della mitezza e dell’umiltà di cuore (cfr. Mt 11,29), sulla dolcezza di Gesù (cfr. Mt 12,1521) e sull’episodio dei figli di Zaccheo (cfr. Mt 20,20-28; 18,1-15; Lc 9,46-48).
Parole di nostro Signore: "Oggi portami le anime miti ed umili e quelle dei fanciulli: immergile nell’oceano della mia Misericordia. Somigliano di più al mio Cuore, e sono esse che mi davano forza nella mia dolorosa agonia. Le ho viste allora come degli angeli terrestri, vigilanti sui miei altari. Sopra di loro verso i fiumi delle mie grazie, poiché soltanto un’anima umile, in cui metto tutta la mia fiducia, è capace di accettare i miei doni".
Preghiamo per i fanciulli e le anime umili
Misericordiosissimo Gesù, che hai detto: "Imparate da me, che sono mite ed umile di Cuore" (Mt 11,29), ricevi nella dimora del tuo Cuore pietoso le anime miti ed umili e quelle dei fanciulli. Poiché danno gioia al Cielo, esse sono fatte segno dell’affetto speciale del Padre Celeste: sono un mazzo di fiori profumati davanti al trono divino, dove Dio si compiace del profumo delle loro virtù. Concedi loro la grazia di lodare perennemente l’Amore e la Misericordia di Dio
Pater... Ave... Gloria...
Eterno Padre, dà uno sguardo compassionevole alle anime miti ed umili e a quelle dei fanciulli che sono particolarmente care al Cuore del Figlio tuo. Nessuna anima assomiglia più di loro a Gesù; il loro profumo si alza dalla terra per giungere al tuo trono. Padre di Misericordia e di Bontà, per l’amore che porti a queste anime e per la gioia che provi nel guardarle, ti supplichiamo di benedire il mondo intero, affinché noi possiamo glorificare eternamente la tua Misericordia. Amen.
Segue coroncina alla Divina Misericordia

Settimo giorno (Giovedì in Albis)
Meditare sul S. Cuore di Gesù e sull’immagine di Gesù Misericordioso, sui due fasci di luce bianca e rossa, simbolo di purificazione, di perdono e di sollievo spirituale.
Inoltre riflettere attentamente sulla tipica caratteristica messianica di Cristo: la Divina Misericordia (cfr. Lc 4,16-21; 7,18-23; Is 42,1-7; 61,1-6.10), soffermandoci sulle opere di misericordia spirituale e corporale ed in particolare sullo spirito di disponibilità verso il prossimo comunque bisognoso.
Parole di nostro Signore: "Oggi portami le anime che onorano e glorificano particolarmente la mia Misericordia. Sono anime che più di ogni altra hanno partecipato alla mia Passione e penetrano più profondamente nel mio Spirito, trasformandosi in copie viventi del mio Cuore Misericordioso.
Esse splenderanno nella vita futura di un particolare fulgore, e nessuna di loro cadrà nel fuoco dell’inferno; ciascuna avrà la mia assistenza all’ora della morte".
Preghiamo per quelli che venerano la Divina Misericordia e diffondono la sua devozione.
Misericordiosissimo Gesù, il tuo Cuore è Amore; accogli in esso le anime che onorano e diffondono in modo speciale la grandezza della tua Misericordia. Dotate della potenza stessa di Dio, sempre fiduciose nella tua imperscrutabile Misericordia e abbandonate alla santa volontà di Dio, esse portano sulle loro spalle l’intera umanità, ottenendo continuamente per essa dal Padre Celeste perdono e grazie. Che esse perseverino fino alla fine nel loro zelo iniziale; nell’ora della morte non venire loro incontro da Giudice, ma da Redentore Misericordioso.
Pater... Ave... Gloria...
Eterno Padre, volgi uno sguardo di benevolenza sulle anime che adorano e glorificano specialmente il tuo principale attributo: l’infinita Misericordia. Rinchiuse nel Cuore Misericordioso di tuo Figlio, queste anime sono come un Vangelo vivo: le loro mani sono piene di atti di misericordia e la loro anima esultante canta l’inno della tua gloria. Noi ti preghiamo, Dio benigno, di manifestare loro la tua Misericordia secondo la speranza e la fiducia che hanno riposto in te, affinché così si adempia la promessa di Gesù, cioè che proteggerà durante la vita e nell’ora della morte chiunque adorerà e propagherà il mistero della tua Misericordia". Amen.
Segue coroncina alla Divina Misericordia

Ottavo giorno (Venerdì in Albis)
Meditare sulle parabole della Divina Misericordia (cfr. Lc 10,29-37;15,11-32;15,1-10) puntualizzando sia il sollievo della sofferenza verso i vivi e i defunti, come anche la promozione integrale dell’uomo e la necessità di avvicinare i lontani.
Parole di nostro Signore: "Oggi portami le anime che si trovano nel Purgatorio ed immergile nell’abisso della mia Misericordia, affinché gli zampilli del mio sangue ristorino la loro arsura. Tutte queste povere anime sono da me immensamente amate; esse soddisfano la Giustizia Divina. È in tuo potere portar loro sollievo offrendo tutte le indulgenze e le offerte espiatorie prese dal tesoro della mia Chiesa. Se tu conoscessi il loro tormento, non smetteresti di offrire l’elemosina delle tue preghiere e di pagare i debiti che esse hanno contratto con la mia Giustizia".
Preghiamo per le anime del Purgatorio.
Misericordiosissimo Gesù, che hai detto: "Misericordia io voglio" (Mt 9,13), accogli, ti preghiamo, nella dimora del tuo Cuore infinitamente pietoso le anime del Purgatorio, che ti sono molto care, ma che devono tuttavia soddisfare alla Giustizia Divina. I torrenti di sangue e di acqua, che sgorgano dal tuo Cuore, spengano le fiamme del fuoco del Purgatorio, affinché anche là si manifesti la potenza della tua Misericordia.
Pater... Ave... Gloria...
Eterno Padre, dà uno sguardo compassionevole alle anime che soffrono nel Purgatorio. Per i meriti della dolorosa Passione di tuo Figlio e per l’amarezza che riempì il suo Cuore sacratissimo abbi pietà di quanti si trovano sotto lo sguardo della tua Giustizia.
Ti chiediamo di guardare queste anime solo attraverso le Piaghe del tuo Figlio prediletto, perché siamo convinti che la tua Bontà e Misericordia non hanno limiti. Amen.
Segue coroncina alla Divina Misericordia

Nono giorno (Sabato in Albis)
Meditare sulla Madonna ed in particolare sull’Ecce, Fiat, Magnificat e Adveniat, caratteristiche indispensabili per vivere un’autentica vita sacerdotale, tutta amore verso Dio e prestazione misericordiosa verso il prossimo, comunque bisognoso.
Parole di nostro Signore: "Oggi portami le anime tiepide e immergile nell’oceano della mia Misericordia. Sono esse che feriscono il mio Cuore nella maniera più dolorosa. Nell’Orto degli ulivi la mia anima provo verso di loro una grande avversione. Fu per causa loro che pronunciai quelle parole: "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà" (Lc 22,42). Il ricorso alla mia Misericordia resta per loro l’ultima ancora di salvezza".
Preghiamo per le anime tiepide
Misericordiosissimo Gesù, che sei la Bontà stessa, accogli nella dimora del tuo Cuore le anime tiepide. Fa’ che si riscaldino al fuoco del tuo puro Amore queste anime gelide, che sono simili a cadaveri e ti ispirano tanta avversione. Gesù pietosissimo usa l’onnipotenza della tua Misericordia e attirale nelle fiamme più ardenti del tuo Amore, affinché, accese di nuovo zelo, siano esse pure al tuo servizio.
Pater... Ave... Gloria...
Eterno Padre, guarda con occhio pietoso le anime tiepide che sono oggetto d’amore del Cuore di tuo Figlio. Padre di Misericordia, per i meriti della dolorosa Passione di tuo Figlio e delle tre ore di agonia sulla Croce, permetti che, accese d’amore, esse glorifichino di nuovo la grandezza della tua Misericordia. Amen.
Preghiamo: O Dio, infinitamente pietoso, moltiplica in noi l’azione della tua Misericordia, affinché nelle prove della vita non disperiamo, ma ci conformiamo con una fiducia sempre più grande alla tua santa Volontà e al tuo Amore. Per nostro Signore Gesù Cristo, Re di Misericordia nei secoli. Amen. 

Segue coroncina alla Divina Misericordia

Racchiude l'essenza di tutto ciò che desidero da voi


Veni
Sequere Me 

Vieni
e
seguiMi