giovedì 2 marzo 2017

AD ORIENTEM


I dieci vantaggi della S. Messa di Sempre


Sancta Missa 36
di Padre Mark
priore benedettino a Tulsa, USA

Il 17 Dicembre 2010 segnerà il quinto anniversario del mio celebrare davanti all’altare ad orientem per il Santo Sacrificio della messa. Ho iniziato a offrire la S. Messa esclusivamente ad orientem presso il monastero della Croce gloriosa, dove ho servito per un certo numero di anni come cappellano. Ho preparato il cambiamento nell’avvento 2005 con un’appropriata catechesi mistagogica e pastorale.
Poi è venuto Summorum Pontificum
Dopo il 14 settembre 2007, il Summorum Pontificum ha reso molto più facile celebrare il rito tradizionale della Santa Messa e, dopo aver iniziato la mia missione a Tulsa, ho celebrato in forma straordinaria ogni giorno, non avendo alcun desiderio e non vedendo alcuna necessità, nel contesto della vita monastica contemplativa, di celebrare in forma ordinaria.
Nessun ritorno
Ciò detto, dopo cinque anni di celebrazione ad orientem, posso dire che mai ho voglia di ritornare in posizione versus populum. Quando viaggio, io sono, tuttavia, talvolta obbligato a celebrareversus populum, in particolare in Irlanda, in Francia e in Italia; ciò mi lascia una sensazione di inadeguatezza estrema. Soffro di quello che potrei solo descrivere come una mancanza di sacro pudore, o di modestia di fronte ai Santi Misteri. Quando sono obbligato a celebrare versus populum, mi sento visceralmente, per così dire, che c’è qualcosa di molto sbagliato – teologicamente, spiritualmente e antropologicamente – nell’offerta del Santo Sacrificio girato verso l’assemblea.
Dieci vantaggi
Quali sono i vantaggi di stare all’altare rivolto ad orientem, come li ho sperimentati negli ultimi due anni [ossia, utilizzando la forma straordinaria: gli ultimi due anni sono successivi al motu proprio]? Me ne vengono subito alla mente dieci:
  1. Il Santo Sacrificio della Messa è percepito con una direzione e una messa a fuoco teocentriche
  2. Ai fedeli è risparmiato il faticoso clericocentrismo che ha tanto sopraffatto la celebrazione della Santa Messa negli ultimi quarant ‘anni.
  3. E’ diventato di nuovo evidente che il canone della messa (Prex Eucharistica) è indirizzato al Padre, dal sacerdote, in nome di tutti.
  4. Il carattere sacrificale della Messa è meravigliosamente espresso e affermato.
  5. Quasi impercettibilmente si scopre la giustezza di pregare in silenzio in alcuni momenti, di recitare alcune parti della messa dolcemente e di cantillare gli altri.
  6. Offre al sacerdote celebrante il vantaggio di una santa modestia.
  7. Mi trovo sempre più identificato con Cristo, eterno sommo sacerdote e Hostia perpetua, nella liturgia del Santuario celeste, oltre il velo, davanti al volto del Padre.
  8. Durante il canone della messa ricevo la grazia di un profondo raccoglimento.
  9. Le persone sono diventate più riverenti nel loro comportamento.
  10. L’intera celebrazione della Santa messa ha guadagnato in riverenza, attenzione e devozione.

fonte: vultus.stblogs.org

traduzione: messainlatino.it

AMDG et BVM

martedì 28 febbraio 2017

Dopo le Palme, ecco il tempo della Via Crucis. - Arriva la Mandria delle Vacche Magre.



I naufraghi di questo tempo
E Io vi dico: “Vieni e seguimi!”
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5 maggio 2005 - Ascensione
GESÙ: Per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni come un giorno.
Quando il Conclave ha eletto il Papa Giovanni Paolo II, il Tempo ci conduceva già verso la Fine dei Tempi. Con Lui, Io volevo impregnare il Mio Popolo di una gioia che doveva assomigliare a un ricordo. Si attraversa meglio una pioggia torrenziale con degli abiti caldi e impermeabili, che non sprovvisti di tutto ciò che è necessario. Questo ricordo-riparo è il Papa, 264°, Sua Santità Giovanni Paolo II.
Egli è per voi l’Entrata Messianica a Gerusalemme, la Gioia del Raduno:
“Essi condussero l'asinello da Gesù, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi montò sopra. E molti stendevano i propri mantelli sulla strada e altri delle fronde, che avevano tagliate dai campi. Quelli poi che andavano innanzi, e quelli che venivano dietro gridavano:
Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il regno che viene, delnostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli! Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betània.” (San Marco 11, 7-11)
Questo Santo Grande Papa, come il vostro Signore alla svolta della Sua vita terrena, fece entrare nel Tempio (la Mia Chiesa), con grida di gioia, con acclamazioni imponenti, quella folla in delirio, che lo seguiva.
- La seconda visione che dovete tenere a mente è questa:
“…e dopo aver guardato tutto intorno…” 

Il Papa Giovanni Paolo II, come il suo Signore, prima di raggiungere la Dimora di Dio, ha guardato tutto intorno a sé. Ha previsto molte cose per il suo successore ed ha visto intorno a sé questa Chiesa che non ha ancora ritrovato il suo Equilibrio, ma egli deve lasciare questo compito enorme al suo successore perché,
“… essendo ormai l’ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betania.”

Sua Santità Giovanni Paolo II dovevaandarsene per raggiungere gli Apostoli del Signore, nella Casa della Pace, la Gerusalemme Celeste, con tutti quelli che lo amavano e che lo attendevano, principalmente la Sua Santa Madre MARIA e il Suo Dio d’Amore, che lo hanno aiutato ad aprire, nella gioia del Raduno, le Porte della Chiesa.
“Aprite le porte al Signore ! Lasciate passare il Redentore !“
È la Gioia del Raduno di tutta quella folla in delirio, davanti a colui che rappresenta GESÙ in Terra. Il Giorno delle Palme si conclude alla morte di Giovanni Paolo II, e poi ecco il Tempo della Via Crucis. Ecco il Signore che consola ancora quella folla urlante che non è più nella gioia. In mezzo ad essa, si ritrova il Piccolo Resto ancora imperfetto, nella paura, nel dolore, nella delusione.
“Figlie di Gerusalemme, non piangete su di Me.”

“Piangete su voi stesse e sui vostri figli! Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: ”Beate le sterili e i grembi che non hanno generato, e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!” e ai colli: “Copriteci!” Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?” (Luca 23, 29-31)
Alla morte di Giovanni Paolo II, ecco il Popolo di Dio nella pena e nel dolore, nell’incertezza di questo nuovo Conclave. Ecco l’Elezione del nuovo Papa, Benedetto XVI.
Sì, perché piangete ? Popolo incredulo, abbiate Fede! Questo Papa che Io vi dono, è il Papa di questo Tempo, più che mai incerto, che cambia fino a modificare le stagioni, squilibrando gli elementi e la struttura della Terra. Qua e là, voi vedete la carestia che avanza come una donna in lutto che lascia a terra i cadaveri dei suoi figli e del suo sposo; e altrove, vedete l’immagine indistinta di una folla disillusa, che approfitta fino allo spreco dei beni che la terra feconda può ancora produrre.
Ma ecco che arriva la Mandria delle Vacche Magre. Qual è quel popolo che si ribella per i suoi diritti usurpati? Dove sono i Capi che non hanno saputo fare che promesse perché ogni speranza è stata loro tolta? Non hanno da offrire che parole e mani vuote, perché hanno attinto nient’altro che vento nei grandi forzieri dei Paesi che continuano ad inginocchiarsi davanti al Vitello d’Oro, senza neanche pensare al Creatore di tutto l’Universo, Creatore della vostra Terra che voi avete impoverito e prosciugato come le mammelle di quelle Vacche Magre, che non sanno più dove trovare l’erba e l’acqua necessarie, e che avanzano verso di voi facendo scoprire la vostra stessa immagine: voi non sapete dove dirigervi, dove andare, dove trovare ciò che era e che non è più, quel pane quotidiano che Solo Dio può donarvi.
Voi non avete più pronunciato queste parole della Mia Preghiera: “Padre, dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Quale speranza potete avere voi, senza Dio? Senza il vostro Creatore che vi ha creati a Sua Immagine e che ha sotterrato nella vostra terra il necessario per tutti i vostri bisogni, e per ognuno di voi. E non Mi avete mai ringraziato come si deve fare nei confronti del proprio Creatore. E non avete condiviso equamente con i vostri fratelli.

La Terra sprofonda. Allora vedrete, al posto dei beni che Io ho sotterrato nelle vostre terre, delle colate di fango che trascinano la vegetazione, le abitazioni e i loro abitanti, vedrete dei terremoti devastanti che seppelliranno nelle profondità del suolo le ricchezze che avevate a portata di mano. Vedrete l’Acqua diventare più rara del carburante per voi necessario per addolcire i freddi degli inverni e per cuocere i vostri alimenti. Ed ecco che tutto si esaurisce.

Quando avrete bisogno del sole, il sole si nasconderà, e quando avrete bisogno di fresco, il sole sarà sempre più caldo. Allora direte: Eravamo nella spensieratezza ed eccoci nella disperazione,senza poterne scoprire la causa. Perché Io vi lascio ciechi: e non c’è più cieco di colui che non vuole vedere. E voi persisterete nel vostro disprezzo di Dio che vi ha dato più che ai Naufraghi del Deserto, i quali mangiavano la Manna che pioveva dal cielo, e bevevano l’acqua della Roccia.
Mosé non ha potuto vedere che da lontano la Terra Promessa. Non commettete l’errore di mettere in dubbio ciò che Io vi sto dicendo ora in queste righe, perché Io posso liberarvi solo se voi credete in Me, nella Mia Onnipotenza e nella Mia Misericordia Infinita.
Io sono il vostro Dio Vivente, Creatore del Cielo e della Terra, del Mondo visibile e invisibile. Le Potenze del Cielo e della Terra, Io le trattengo tutte con la Mia Mano. Non siate più increduli, non lasciate che le Potenze del Cielo si scuotano come potete già vedere l’inizio della destabilizzazione della Terra. Che aspettate per tornare a Me ? Non vi resta che POCO tempo, ed Io vi dico: Vieni e seguiMi.

Allora, Io vi chiedo di unirvi al MIO Papa Benedetto XVI e di aver fiducia in lui. PREGATE per lui, Io pregherò per voi tutti. Perché Io lo informo della gravità di questo Tempoed egli conosce il rimedio, il solo capace di salvarvi dal Male attuale che ricopre il Mondo.
Ascoltatelo. Unitevi a lui nella preghiera a Dio,
nella Santa Eucaristia e nel Pentimento Mondiale,
che si trova nell’Amore della Mia Croce.
Amen.

†  †


AMDG et BVM 

 Madre di Dio - Corredentrice del mondo - prega per noi!
Mater Dei, mundi Corredemptora, ora pro nobis!

Sostenetelo con le vostre Preghiere.

Il vostro Papa Benedetto XVI

*******
1 Maggio 2005

GESÙ:    ”Benedite Dio che ha donato un grande Protettore alla Sua Chiesa. Pregate Dio per lui. Mai un Papa è stato preso nella morsa del Male come questo. Egli è forte, ma quelli che vogliono destabilizzarlo sono ugualmente forti.

Egli è di Dio.

Essi sono della parte opposta: sono i lupi.

Il suo Regno sarà minacciato in modo ingannevole, subdolo. Dio veglia sulla Sua Chiesa perché è proprio Essa ad essere minacciata per prima. Se il Mio Papa vacilla, la Chiesa vacilla con lui.

Popolo di Dio, pregate per il vostro Papa ! Sostenetelo con le vostre Preghiere. Quando i figli di Dio avanzano con il Decano della Mia Chiesa, essi sono la fortezza che circonda la Mia Chiesa e il suo Capo sulla Terra.

Sappiate tutti che alla fine, Dio sarà Vittorioso. Siate vigilanti. Sostenete il vostro Papa Benedetto XVI. Pregate per la Chiesa di GESÙ Cristo.

JNSR: ”Signore, che vogliono da lui ?“


GESÙ:  ”Vogliono prendere in ostaggio il suo spirito.”


Dio Misericordioso
che veglia sulla Sua Santa Chiesa.
Amen.